Rieccomi con un po’ di finger food, che io intendo come “cibo da mangiare sul divano davanti alla televisione oppure in giro per casa”. Lo so non si fa. Quando si mangia bisogna concentrarsi solo sul cibo e non bisognerebbe neanche parlare. Ma questa è un’eccezione. Davvero -_-
crocchette di ceci
Queste palline croccanti da mangiare calde calde (fredde perdono decisamente la loro attrattiva) sono allitterate perché sono crocchette di ceci e cicoria, poverine!
Ho intravisto sul venerdì di repubblica una ricetta fusion dello chef Kumalé, che in realtà si chiama Vittorio Castellani, e l’ho adattata a quello che avevo in frigo; hanno avuto successo, ma se non amate la cicoria vi avverto che in queste crocchette si sente molto il suo sapore caratteristicamente amaro, quindi sostituitela con gli spinaci, o un’altra verdura che vi piace.

La cicoria contiene molto ferro, e per questo motivo velocizza il metabolismo, stimolando il fegato (senza aggravarne la funzione) e la tiroide. Ha la capacità di aiutare l’organismo ad eliminare i residui metabolici dai tessuti e dal sangue, in modo che i reni possano eliminarli più facilmente.

È ipotensiva, drenante e depurativa; non va mai associata con gli spinaci, l’indivia e il radicchio rosso (troppo ferro proveniente dalla stessa categoria di alimenti) e neanche con gli asparagi.
crocchetteallitterate02
Ho anche aggiunto il cuore fondente al formaggio… non posso fare crocchette senza sorpresa all’interno, soprattutto nei dintorni di Pasqua!

Ingredienti:
500 grammi di patate lesse
200 grammi di pecorino fresco grattugiato (io ho usato il marzolino di pienza bio)
200 grammi di cicoria ripassata
50 grammi di farina di ceci
1 cucchiaino di semi di coriandolo macinati
1 cucchiaino di sale
1 fetta ampia di pecorino fresco (come sopra)
olio extra vergine di oliva per friggere

Lessate le patate, spellatele ancora tiepide e quando saranno fredde grattugiatele in una ciotola.
Aggiungete la cicoria ripassata (io la cuocio alla napoletana, direttamente in padella con aglio, olio e un pizzico di peperoncino, senza sbollentarla prima – il sapore amaro risulta esaltato), tagliata finemente con un coltello; unite il pecorino grattugiato, il coriandolo, la farina di ceci, il sale, e mescolate per amalgamare bene gli ingredienti.
Lasciate riposare il composto per un quarto d’ora, intanto tagliate a dadini la fetta intera di pecorino. Passato il tempo del riposo, formate delle palline grandi quanto una noce, inserendo al centro di ognuna un cubetto di pecorino.
Friggete in olio bollente (ogni poco mettete la coda di un cucchiaio di legno nell’olio; sarà pronto per friggere quando attorno alla coda si formeranno tante bollicine a raggiera che fuggono verso l’esterno); attenzione a non girare subito le crocchette, aspettate che friggano due minuti, altrimenti si spappoleranno: sono un po’ instabili da crude.