Sono una che si annoia facilmente; che non fosse una cosa molto carina lo pensò anche zac qualche tempo fa… ci frequentavamo da pochi giorni e mi portò a vedere una versione musicale del flauto magico nel chiostro di Sant’Ivo alla Sapienza; dopo un’oretta di rapimento estatico gli dissi “che bello, adesso andiamo a fare una passeggiata?” lasciando il flauto magico a metà.
Spero che il fatto che fosse una versione tedesca non molto riuscita vi aiuti a giustificarmi; fatto è che ho sempre avuto un po’ di problemi a mantenere l’attenzione per lungo tempo. I miei ricordi scolastici sono costellati di professori che mi ritrovavo improvvisamente alle spalle mentre disegnavo cose elaboratissime, autisticamente chiusa in un mondo parallelo, perdendomi tutta la spiegazione (tranne per la letteratura italiana, quella la ascoltavo a bocca aperta e occhi sgranati).
Tra una cosa che ho già provato e una nuova scelgo immancabilmente la novità; così, quando ho visto da naturasì la mozzarella di capra, ne sono stata attratta come un cobra dall’incantatore indiano, e ho dovuto serpeggiare subito fino al pacchetto e farlo mio. Poi a casa ne ho assaggiato un pezzettino e me ne sono innamorata, e dopo ho scoperto in rete che è una prelibatezza piuttosto difficile da trovare.
Poi siccome avevo nel frigo ritagli dei formaggi dop che avevo accumulato nelle ultime settimane ho pensato di provare a metterli insieme per fare una pasta ai quattro formaggi, però strani :-)
Lo so, c’è da accendere il forno, ecco perché è meglio aspettare una giornata un po’ più fresca come quella di oggi per preparare questo tipo di piatto; inoltre non preparatelo per cena sempre per il solito motivo: il formaggio la sera disturba il sonno, ricordate?
Naturalmente non è che mi aspetto che vi troviate in frigo casualmente tutti e 4 i miei formaggi strani :-) però ho pensato che sarebbe stato divertente se faceste qualche esperimento e lo lasciaste nei commenti, così ci ritroveremo nella stessa pagina un sacco di paste ai 4 formaggi tutte diverse e buonissime!
Ingredienti:
100 grammi di conchiglioni di kamut
100 grammi di mozzarella di capra
50 grammi di vezzena grattugiato
50 grammi di castelmagno
50 grammi di caciofiore
1 cucchiaio di ghi (o di burro)
qualche fogliolina di salvia
noce moscata
pepe bianco
sale marino integrale
Accendete il forno a 180°C. Tagliate a pezzetti la mozzarella di capra, lasciandola a scolare il latte in un colapasta; tagliate poi a dadini il castelmagno e il caciofiore e grattugiate il vezzena.
Mettete i formaggi, la mozzarella e il ghi in una ciotola grande, cuocete i conchiglioni lasciandoli molto al dente, scolateli e versateli bollenti nella ciotola dei formaggi. Aggiungete un po’ del vezzena grattugiato, la noce moscata e la salvia spezzettata e mescolate bene, facendo in modo che i formaggi si distribuiscano bene e non diventino un’unica massa.
Versate il tutto in una pirofila imburrata, livellate un pochino, spolverate con il resto del vezzena e infornate per una decina di minuti in modalità alto-basso. Trascorso questo tempo impostate il grill dall’alto e lasciate cuocere fino a che la pasta non sarà bella dorata e il formaggio in superficie sarà sciolto e croccante.
Servite ben caldo con una bella spolverata di pepe bianco (io ci ho aggiunto anche un po’ di tartufo grattugiato – quello in vasetto, non quello di lusso).
Due o tre notizie sui formaggi strani:
un trafiletto del Corriere della Sera del 2006 (!) sulla mozzarella di capra;
un articolo di Terre Verdiane del 2008 sulla mozzarella di capra bio;
il caciofiore della campagna romana presidio slowfood
le caratteristiche del caciofiore su amordivino.net
il caciofiore aquilano su saporetipico.it
pensa che coincidenza, mi ritrovo con: tomini di capra bio freschi, pecorino di montagna semi stagionato bio (entrambi appena arrivati con il Gas), pecorino della garfagnana, caciotta di mucca bio ..non sono strani ma che fò? io mi ci farei due fusilli di farro con timo e rosmarino, anzi no con il timo-limone!
stasera vado dal mio formaggiaio di fiducia: devo fargli rimediare la mozzarella di capra! se non la trovo da lui provo da naturasì (che c’è anche qui a perugia :-)) e comunque, siccome ho perennemente il frigo pieno di formaggi anche strani, accetto la tua sfida :D
@giò: ma sì che sono strani!!! sono stranissimi perché ognuna di noi abita in zone diverse dell’Italia e il tipo di formaggio comune cambia moltissimo a seconda delle zone! Secondo me i tuoi fusilli di farro con tomino, pecorino di montagna, pecorino della garfagnana e caciotta di mucca sono perfetti per il contest della pasta con i formaggi strani!
@salsadisapa: sììììììììì! eh eh questa sfida sta già diventando interessante :-)
In casa non siamo grandi fan dei formaggi, ma proprio per questo spesso ci ritroviamo con un sacco di rimasugli che stazionano tristemente in frigorifero…appena ne accumulo un po’ vengo a dare contributo a questa lista di paste ai formaggi
Un bacione
fra
cavolini cavoletti!!! e io che faccio????
pasta di mais e….. niente! perchè latte e derivati sono banditi dalla mia dieta…sigh!
beh se ho l’occasione giusta ci provo per la famiglia o gli amici e poi vi fò sapere…però che invidia!
non mi resta che dirvi: buoni esperimenti a tutti e magari mandatemi un pensierino al “cacio” quando li gustate! ve ne sarò grata. un abbraccio
Roby, non sei sola! Anch’io (con un pizzico di masochismo) guardo questi piatti e sogno.
Tra l’altro questi formaggi strani mi piacciono tutti!
@cricri : si, hai ragione ! non sono sola ! e questo non è poi così grave perchè veramente c’è molto peggio, bisogna sempre accontentarsi e comprendere che ogni cosa fa parte del nostro cammino. però…un bel piattino di fusilli caldi caldi ai formaggi pazzerelli…gnam gnam…me li gusterei con piacere! anche se poi in realtà col fatto che non sento odori e sapori, posso sognare davanti ad ogni piatto!
facciamoci coraggio! io spero di tornare a sentire e a poter gustare!
e auguro anche a te ciò che più desideri. un condividevole abbraccio
la pasta fatta apposta per me..non mi tiro certo indietro dove ci sono i formaggi……
@Cri…ci possiamo fare un’altra centrifuga, nell’attesa che le cose cambino..
@ izn : il piatto sarà davvero ottimo…ma io sono rimasta rapita dal tuo racconto-prefazione alla ricetta. Le tue parole descrivono perfettamente mio figlio undicenne: il fatto di annoiarsi facilmente…di mantenere a fatica l’attenzione per lungo tempo e di trovarsi a fare cose diverse mentre l’insegnante spiega cose “interessantissime”…con la testa in un altro mondo…l’innata curiosità e la voglia di cose sempre nuove e di nuove esperienze.
…ne ero preoccupata, ma ora lo sono molto meno! Grazie!
@fra: sììììì sono curiosissima della tua pasta ai quattro formaggi-rimasugli :-)
@roby e cricri: ma intanto secondo voi non ci sarebbero alternative vegane ai quattro formaggi? uhm. appena ho un secondo mi immergo nella blogosfera e studio la cosa. Ma tu roby perché non senti odori e sapori? se non sono troppo indiscreta :-/
@astrofiammante: mi hai dato un’idea, mi sa che è ora di cominciare a postare un po’ di centrifughe fresche fresche :-P
@roberta69: sono contenta di averti tranquillizzata involontariamente! Ma sì che è come dici tu, le persone creative sono sempre un po’ svanite, fanno dei lunghi giri nei loro mondi paralleli e dall’esterno spesso possono sembrare addirittura stupide!
Poi la curiosità smodata è senza dubbio un altro sintomo di estro.
Tuo figlio da tutto quello che mi hai raccontato è sicuramente un ragazzino molto creativo, va a finire che ti ritrovi con un artista in casa… eh eh… mica lo so se ti conviene!!!