Questi non ve li volevo postare, perché anche se sono irresistibili avrei voluto rimanere sul disintossicante e sul razionale viste le feste appena trascorse. Non sono un gran che consapevoli, non tanto per la quantità di burro, o per lo zucchero, ma perché li ho provati sulla mia pelle e posso dirvi che ne posso mangiare al massimo mezzo in una giornata.
Poi può anche essere che in questo particolare momento il mio organismo abbia bisogno di tutt’altro tipo di pietanze, e forse il vostro reagirà in modo totalmente diverso.
Quello che posso dirvi però è che ho dovuto trascrivere qui la ricetta stasera di corsa perché Sara, che è venuta a trovarmi qualche giorno fa con le sue due bambine, mi ha scritto un messaggio più che perentorio sulla necessità di rifare *quei* biscotti al limone perché le sue bimbe li rivogliono assolutamente, e quelle tra di voi che sono mamme sanno molto bene quanto sia difficile resistere a quegli sguardi enormi che sormontano una boccuccia deliziosa che ti chiede “mamma, me li faaaai?”.
Se non vi piace il sapore dolce abbassate un po’ la quantità dello zucchero. Sono croccanti e fondenti al tempo stesso. Si sciolgono in bocca, letteralmente, e il contrasto tra il burro e il limone è meraviglioso. È molto difficile resistere a saccheggiare la scatola.
Eccovi la ricetta, che ho copiato di sana pianta dal mai abbastanza citato blog di Tuki (l’unica variazione è che lo zucchero a velo me lo sono fatto da sola frullando il mio solito zucchero grezzo chiaro); però poi non dite che non ve l’avevo detto.
Ingredienti:
260 grammi di farina 00
20 grammi di amido di mais
160 grammi di burro di centrifuga
100 grammi di zucchero a velo
la scorza grattugiata di due limoni
2 cucchiai di succo di limone
un pizzico di polvere di vaniglia
un pizzico di sale marino integrale
Lasciate il burro a temperatura ambiente in una ciotola di media grandezza fino a quando non sarà bello morbido, poi unite lo zucchero a velo, le scorze di limone grattugiate con la microplane e la polvere di vaniglia, e frullate con il mixer fino a quando non otterrete una crema spumosa e morbida.
Unite anche il succo di limone e il sale e mescolate fino a quando saranno amalgamati. Unite la farina setacciata con l’amido di mais e lavorate molto brevemente, solo fino a quando gli ingredienti non saranno uniti: se lavorerete troppo l’impasto a questo punto otterrete biscotti più duri e scalderete troppo il vostro blob, e questo lo renderà molto più difficile da manipolare.
Versate l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e formate un salsicciotto di tre o quattro centimetri di diametro; se doveste avere difficoltà a maneggiare il composto provate ad avvolgerlo direttamente nella carta forno e dategli la forma finale in questo modo.
Mettete il rotolo malefico a riposare in frigorifero per tutta la notte.
Il giorno dopo, preriscaldate il forno a 180°C, e intanto rivestite la leccarda o una teglia da biscotti con un foglio di carta forno, tirate fuori dal frigo il salsicciotto e affettatelo con un coltello affilato a rondelle dello spessore di circa un centimetro o poco più.
Fate attenzione ad affettare solo il necessario per riempire la vostra teglia, e rimettete subito il resto del rotolo in frigo in attesa di fare la seconda infornata.
Appena il forno avrà raggiunto la temperatura, posizionate la teglia e aspettate 12 minuti, o fino a quando non li vedrete leggermente colorati sul contorno.
Quando saranno cotti lasciateli intiepidire su una griglia; appena saranno maneggiabili passateli nello zucchero a velo (con i biscotti caldi lo zucchero si attaccherà più facilmente).
“Sono quel tipo di dolcetti dal carattere aggressivo, che ti saltano in bocca prima che tu abbia il tempo di difenderti.”
Questa frase è strepitosa!
Questo d’ora in poi sarà il mio mantra quando crederò che sia colpa mia se non riesco a smettere: non è colpa mia, semplicemente non ho armi per difendermi! :D
izn, a natale ho fatto anch’io questi biscotti, abbassando leggermente la quantità di zucchero. sono buoni da far girare la testa…
Sì è vero i biscotti al limone di Tuki sono assolutamente irresistibili, ne mangi uno e non riesci più a fermarti!!!
baci e buona giornata
fra
Sono in periodo di limone nei dolci…direi che questi biscotti s’hanno da fare!
no no, hai fatto benissimo a postarli! già il nome è tutto un progamma, e poi la foto… sono stupendi!! Grazie per questa ricetta, e complimenti per il tuo blog!
ohmygod… significa che devo assolutamenet provarli per poi ‘sbavare’ mentre gli altri se li pappano?
L’aspetto è bellissimo, la descrizione ancora più invitante!
oddìo perchè la lista degli ingredienti a me non sembra troppo burrosa o troppo zuccherosa????
io li ricordo benissimo, questi biscottielli… solo che non li ho mai fatti, e vederli adesso, “aperti” e fotografati così da vicino, DA TE, mi fanno ancora più gola….
*per la zuppa agliosa, procrastinata a questo we, ti faccio sapere, eh?! )
Que delicia de galletas. Me copio tu receta para probarlas por mi mismo . Un saludo desde España
Eh, eh, li avevo adocchiati anch’io… e li ho segnati per il prossimo natale!
Non è il tipo di biscotto che amo io, ma per natale, da regalare agli amici, si possono fare!
E poi, vorrai mica regalare qualcosa senza prima assaggiarlo, no?;-)
aaaaah ma io questi li conosco;)))) li ho fatti per natale ad un caro amico che è un vero e proprio appassionato di queste calamità:)tuki però aveva anche pubblicato quest’altra delizia che ti consiglio di testare su quell’adorabile bimba;)
Cara Izn, non ci crederai ma li ho fatti proprio oggi. (!!!stupore e sensazione di smarrimento quando capitano queste coincidenze).
O meglio li ho preparati ieri sera, tenuto il salame in frigo tutta notte e infornati stamattina per portare la colazione a letto a qualcuno che ieri sera mi ha organizzato una cena speciale e si meritava in cambio qualcosa di altrettanto speciale.
Ho fatto quelli di Cannelle & Vanille. Ma mentre a lui sono piaciuti da matti, tanto che se li è tutti ammassati in uno scodellino per portarli al lavoro per i suoi colleghi, a me hanno dato un senso di stucchevole, di esagerato. Ne ho mangiato uno e, boh, per quanto fosse assolutamente buonissimo alla fine anche a me ha lasciato una sensazione negativa.
Quindi anche io dico ottimi per i bambini golosi, (anche per quelli più o meno cresciuti) ma io passo. Forse li posterò o forse no mah…
Interessantissimi questi biscotti… io con il limone ho un rapporto controverso, lo adoro, ma non lo amo moltissimo aggiunto in succo alle ricette specie se in abbondanza. Al contrario adoro la buccia aggiunta… ma questi qui li voglio proprio provare, mi intrigano parecchio. E poi io ADORO il burro!
Noto con dispiacere cheper allegerire le pagine avete anche voi optato per mettere i link delle foto anziché le foto stesse… ma io dal lavoro non posso andare su flickr (sito inibito!!) e quindi, sigh, niente foto pastonudiste… sono proprio triste… :-((
@Izn: perdonami, ma anziché un blob a me è venuto un composto piuttosto sbricioloso e, nonostante la notte in frigo, quando sono andata a tagliarlo si è frantumato, rendendo la ricomposizione dei biscotti veramente ardua. dopo la cottura li ho lasciati riposare un po’ e li ho passati nello zucchero a velo. Il sapore è ottimo, ma la formatura un po’ sbriciolati li ha resi davvero poco presentabili. Che ho sbagliato?? forse ho lavorato troppo poco l’impasto, nel timore di lavorarlo troppo?
@fra75: uhm. strano! Forse la tua farina era molto secca e aveva bisogno di più liquidi :-/ Non credo che il problema sia stato aver lavorato troppo poco l’impasto, io lo lavoro pochissimissimo. Hai messo tutti e due i cucchiai di succo di limone, vero?
Sì, certo, avevo fatto metà dose visto che era il primo tentativo, ma ho rispettato scrupolosamente le proporzioni. Ritenterò… ;-)
carissima izn!
oggi ho fatto i tuoi biscotti fondenti!
volevo preparare qualcosa di speciale per una amica senza rifilarle i miei soliti dolci vegani e così con il coraggio a due mani ho comprato un panetto di burro e mi sono messa all’opera! :D
ti volevo scrivere soprattutto perchè, per una volta che lo acquisto, non ho scelto un burro a caso, ma ho provato ad utilizzare il 1889 salato. hai mai provato ad utilizzarlo? cosa ne pensi?
io credevo avesse un leggero aroma di sale e invece l’ho trovato davvero molto predominante sul sapore puro e semplice del burro, ma trovo si sia sposato bene nella ricetta.
ti ringrazio ancora per avermi fatto fare una più che ottima figura (come sempre) con le tue ricette!
Ma perché usi sempre il burro? Una ricetta con un sano olio di oliva no?
Anche se di alpeggio sempre un grasso saturo è !
Qualche ricetta sfiziosa ma anche salutare ce la daresti?
Grazie ( parla una kousminiana convinta )
@Laurentia Velniciuc: Cara Laurentia, per quanto riguarda i grassi saturi ti rimando a un post molto interessante di una mia cara amica nutrizionista (io non ho titoli per questo tipo di argomenti), che esprime molto bene anche il mio pensiero e la linea del pasto nudo in merito all’argomento.
Per quanto riguarda le ricette senza burro, sul pasto nudo ce ne sono tantissime (molte anche vegan)! Hai guardato nell’indice? Se mi dici che tipo di ricetta stai cercando provo a indicarti qualche link :-)
Grazie mille, molto interessante l articolo sui grassi saturi della sua amica nutrizionista.
Cercavo qualche ricetta di biscotti vegani senza margarina vegetale.