Come *forse* vi ho già accennato ho una lista di ricette da provare lunga due chilometri; ogni giorno penso che dovrei riordinarla per argomenti, ma la fatica sarebbe titanica e supera le mie attuali forze fisiche ed emotive. In questo famigerato elenco i biscotti occupano sicuramente il posto d’onore, perché siccome c’è bisogno di una certa manualità e una piccola dose di creatività per prepararli mi affascinano oltre ogni cosa.
Questi in particolare li ho visti dall’impeccabile Paoletta, che credo sia una delle persone più simpatiche del mondo.
Ci sta poi che è da un po’ che volevo provare a fare dei biscotti semplici, per tutti i giorni, e il fatto che questi Paoletta li avesse chiamati Biscolatte (riprendendoli da una ricetta di Paolina, su gennarino, che a sua volta li aveva trovati su un libro di Luca Montersino, “Croissant e biscotti”), perché pare fossero ideali da inzuppare nel latte caldo, è stata l’informazione decisiva che mi ha portato in cucina davanti ai miei tuttiuguali barattoli delle farine con aria tra il compiaciuto e l’apprensivo.
Ho apportato alcuni cambiamenti all’originale; ho usato zucchero grezzo invece di quello bianco, omesso l’ammoniaca (che non c’era nella ricetta di Montersino), usato la fecola di patate invece dell’amido di riso o di quelli di mais o frumento che consigliava Paoletta.
Inoltre ho sostituito la panna con la creme fraiche che mi trovavo in frigo, gli 85 grammi di uova intere con due uova piccole (saranno stati neanche 100 grammi), cassato lo sciroppo di glucosio in polvere, usato un cucchiaino di cremor tartaro invece dei 4 grammi di lievito chimico e un pizzico di sale invece dei 2 grammi consigliati (ancora *nessuno* mi ha regalato un bilancino di precisione, nonostante le mie ripetute rimostranze).
La forma merlettata interna l’ho ottenuta con due stampini di forma uguale e dimensioni diverse; se non avete niente del genere potete anche provare a bucherellarli internamente, l’effetto è molto carino lo stesso, ma dovete cercare di passare il biscotto quasi da parte a parte altrimenti otterrete dei buchini miseri: i primi li avevo fatti così e quando ho tirato i biscotti fuori dal forno mi hanno guardato sprezzanti e mi hanno detto: “dilettante”.
Dovrete però infarinare ogni volta lo stecchino o lo spiedino che userete, per cui preparatevi un bicchierino con la farina che userete all’uopo.
Ingredienti:
485 grammi di farina 00
200 grammi di zucchero grezzo chiaro
200 grammi di burro di centrifuga
65 grammi di fecola di patate
2 uova piccole
40 grammi di creme fraiche (o panna)
1 presa di polvere di vaniglia
1 presa di sale
1 cucchiaino di cremor tartaro*
*quello già addizionato di bicarbonato
Mettete il burro a pezzettini in una ciotola di vetro bella grande e aspettate che diventi molto morbido; aggiungete lo zucchero e frullate con l’aggeggio a immersione fino ad ottenere un composto spumoso.
Unite le uova e fatele incorporare bene, poi incorporate anche la creme fraiche.
Setacciate la farina con la fecola di patate, il cremor tartaro, il sale e la polvere di vaniglia, e incorporatela alla crema che avete preparato; otterrete un composto un po’ sbricioloso, mettetelo insieme alla meno peggio con le mani molto velocemente fino a formare due palle di impasto, schiacciatele leggermente a disco, inviluppatele in due fogli di pellicola senza pvc e mettete tutto a riposare in frigo per una mezz’oretta (o per una notte, se preferite).
Trascorso questo tempo, rivestite una teglia da biscotti o la leccarda con un foglio di carta forno, stendete l’impasto ad uno spessore di 5-7 millimetri, ritagliate i vostri biscotti inzupponi il più velocemente possibile per non farli scaldare, posizionateli tutti alla stessa distanza tra di loro misurando bene con il metro da sarto (scherzooooo!) e infilateli in frigo per un’altra mezz’ora, durante la quale preriscalderete il forno a 180°C.
Infornate per una quindicina di minuti (più è alto lo spessore dei biscotti più tempo ci vorrà, i miei non erano molto spessi) o comunque fino a quando li vedrete colorarsi appena sui bordi.
Chi di noi foodblogger non ha una lista infinita? Che oltretutto ogni giorno si allunga??
Se ti piacciono questo genere di biscotti, io ne ho fatti di fantastici, reggono l’inzuppo in un modo meraviglioso e soprattutto sono veramente light (olio evo)….
se ti può interessare li ho postati qui.
Te lo dico, perché io li avevo cercati un sacco (e so cosa vuol dire essere alla ricerca deLLA ricetta) e ora mi terrò questa ricetta per sempre perché per me sono perfetti!
I tuoi li avevo adocchiati da Paoletta, ma poi mi ha frenato tutto quel burro (purtroppo non sono un’amante dei sapori troppo burrosi),
A presto! CIAO Castagna
@castagna: mannaggia… mi hai allungato la lista. E non di uno, ma di due punti, perché ho visto anche i grancereale. Aaaaaaaaah!
Deliozasemente invitanti questi biscotti! proprio perfetti da inzuppare, ma siamo certe anche buonissimi da sgranocchiare!!
un bacione
Ahahahahahahaha!!!!Sei spassosaaaaaaaaaa!!!I biscotti che escono dal forno e ti dicono”Dilettante”tutti imbronciati sono proprio una bella immagine!Ahahahahahaah!!!!Mi vien voglia di provarli..ma ,accidenti,sto ingrassando e cio’ non va bene!!!!Lo so che x star in linea bisognerebbe mangiar di tutto un po’,ma dobbiamo accordarci sulla reale dimensione del”po’”!!!!! ;-P
Io farei biscotti tutti i giorni! Poi in realtà non mi piacciono tantissimo, ma adoro farli!
Vedere la fila di biscotti ancora crudi sulla teglia, beh, mi fa un effetto che neanche Richard Gere…
Quelli di Castagna ce li ho in programma per domenica, e sono buonissimi!
Per il bilancino: se ci vediamo da qualche parte con un bel corsetto, te lo regalo io!
Io ce l’ho, e non è stata una spesa superflua.
Ora che ci penso, non saranno mica stati i due pianeti in vergine che mi hanno fatto acquistare una cosa per pesare 0,0001 gr di lievito? ;-)))
@jennifer: sì sì è stato terribile, sdraiati lì sulla leccarda con quello sguardo di disapprovazione, dal basso verso l’alto :-/
@marcella: ahahaahah ma lo sai che anche a me, cioè sì mi piacciono ma mi piace molto di più farli che mangiarli :-) Ma per corsetto intendi un indumento intimo merlettato o un corso di panificazione piccolo piccolo? ehehehehe sono proprio spiritosa 8-)
Ma tu a Roma non ci capiti proprio proprio eh?
Ciao sono la ragazza del gruppo d’acquisto della KitchenAid!!!Il tuo sito e’ favoloso!!!!
Dunque, 1°: per quanto riguarda la lista delle cose da provare, la mia va da qui a laggiù e se si continua così, arriverà anche più in là!
2°: ma mi chiedo, hai davvero il metro da sarta accanto a te quando fai le cose, oppure c’hai la vista di SuperPippo che misuri tutto millimetricamente a occhio? I fori su quei biscotti non mi verrebbero così precisi neanche usando il calibro!
3° (Marcella) non solo la vergine è lontana da me anni luce, ma mi sa che anche i pianeti girano alla larga da me! ‘sta bilancina di precisione me l’avevano prestata e io non l’ho saputa usare…l’ho restituita subito e continuo ad usare il vecchio sistema *a occhio*
Mi piace fare i biscotti e mi piacerebbe pure mangiarli, non fosse per il mio…….polisterolo che si espande alla sola vista del burro, mannaggia!
dì la verità: il metro da sarto l’hai usato per fare i buchini precisi precisi!!
chissà come mai pur essendo della vergine sto perdendo la mia vena di pignoleria, sarà che in questo periodo sono travolta dai miei ascendente e luna acqueschi o non ho i pianeti giusti? però questi biscotti sono una favola e son felice di vedere che vengono perfetti anche senza ammoniaca(vade retro, appeno sento l’odore mi sento svenire) e senza glucosio(mai comprato, l’idea mi fa un pò senso…a proposito cosa dice in proposito la bioterapia?)
@Izn: sto ridendo da sola davanti al monitor! Non avevo pensato al corsetto come indumento! No, intendevo il corso che dovevamo fare a Bologna e poi non si è più fatto! Magari potessi capitare a Roma!!!!
P.S forse vado ad una conferenza di Giannattasio…
@Sandra: appena ho letto la ricetta di Izn, ho pensato al mio polistirolo anch’io!!!! Vedi che abbiamo qualcosa in comune??? Io i biscotti “buoni” li faccio solo a Natale, ma li regalo tutti!
Però ci sono tanti biscotti con l’olio, veramente buoni, come quelli postati da Castagna, provali!
Io ormai non vivrei più senza il mio bilancino di precisione! Ma è la vergine!!!! Se tu non ce l’hai, non ce l’hai!!!!! :-D
Ciao,che belli questi biscottoni,quando ho voglia di biscotti da inzuppo,preparo la ricetta di Artusi e sono semplicemente deliziosi,voglio provare anche questa ricetta e ho che ho trovato finalmente la panna acida non me li posso far scappare!!!
Hermosas y supongo que sabrosas galletas. La foto que has sacado, es una verdadera maravilla. Un saludo
Ottima idea i biscotti da inzuppare.. la maggior parte delle ricette per biscottini fatti in casa sono dei frollini, con una percentuale di grassi che li rendono impermeabilissimi, a prova di qualsiasi inzuppo!!!:)
sandra, tu ci scherzi con il metro da sarta,, ma lo sai che una mia cara amica architetto faceva i ravioli con il compasso !!!!
il mio ascendente vergine deve essersela spassata molto e non mi funziona più! la precisione dei buchini e la forma dei biscotti mi fa delirare. e adesso si allunga anche la mia lista e di biscotti sono troppo golosa, cacchio. proprio oggi ho comprato lo stampo per i novellini…ps i grancereale sono buonissimi! io li ho costruiti con la tua ricetta izn, adesso devo la variante digestive con la farina di frumento. boia alle noci moscate che di biscotti ne ha una valigia….
Sembrano squisiti ma tutto quel burro è proprio necessario? Mio marito la mattina di biscotti ne inzuppa a bizzeffe e così mi diventa panciottoso nel giro di una settimana!!! però che buoni che devono essere!
Fatti, i miei brutti perchè la mia fantasia è a zero e non ho formine, ma buonissimi!! Li ho mangiati con latte e caffé e i miei occhi appicicaticci da prima mattina si sono riaperti tempo zero e per di più felici.
Ciao,
ti seguo da un po’ e trovo il tuo blog veramente stupendo.
Vorrei provare a fare questi biscottini visto che la mia pupetta di 2 anni adora mangiare i biscotti e preferisco dargliene di genuini.
Ora, a parte la sostituzione della creme fraiche con lo yogurt che provo a fare perché ho in casa yogurt bianco, ma non panna né tanto meno panna acida, volevo capire una cosa sul cremore di tartaro. Io ho delle bustine di questo lievito usato già per fare la angel cake, però il dubbio che mi viene è se sia con o senza bicarbonato aggiunto!
Sulla bustina non dice nulla altro se non “cremore di tartaro – peso netto 10 gr.” e l’indicazione del produttore. Sul retro trovo la data di scadenza e l’indicazione “PER USO CASA”.
Quindi??? Sarà puro quindi devo mettere il bicarbonato, oppure siccome è quello commerciale (comprato in un comune supermercato) sarà già pronto all’uso? Come faccio a capirlo??
Grazie mille!
Manuela
@Manuela: Uhm. Da quello che mi dici mi sa che è puro, ma vista la presenza dello yogurt forse potresti usare anche il bicarbonato da solo (che reagisce in ambiente acido). Anche perché il lievito nei biscotti non è proprio fondamentalissimo :-P
[…] giorno fa, spulciando qui e li su internet in cerca di ricette interessanti, mi sono imbattuta in questa, così ieri sera sono tornata a casa e mi sono detta…posso farcela a preparare i biscotti […]