Non so dirvi quanto è stato bello il laboratorio che abbiamo fatto a casa di Loretta durante il fine settimana appena trascorso. Nonostante la luna in pesci, che per la panificazione avrebbe dovuto equivalere a disfatta sicura :-)
Bello principalmente per merito di Beatrice, Cecilia, Daniela, Elena, Emanuela, Luca, Maria Teresa e la mitica Sara (che veniva da *Como*, e che quando ci siamo salutati ha detto “quando fate il prossimo?”!!).
Che sono stati pronti a meravigliarsi, a giocare, ad annotare tutti i più apparentemente insignificanti segreti delle farine e del pane. E la mia più grande soddisfazione è che alcuni di loro dopo ci hanno detto che avevano intenzione di ripensare completamente il proprio modo di alimentarsi, alla luce delle nuove scoperte che avevano fatto.
Perché a differenza di quello che penso io non è che conoscere ti porta automaticamente a cambiare (zac non fa altro che ripetermelo… smettila di pensare che sono tutti uguali a te!!).
Insomma, nonostante il mio carattere introverso è andato tutto meravigliosamente.
Certo, non so come loro abbiano preso il fatto che la prima mezz’ora ho quasi scavato un buco per terra a forza di camminare avanti e indietro sullo stesso fazzoletto di pavimento, ma non ci riuscivo proprio a parlare e a concentrarmi stando *ferma*!! :-P
Mammamia. Al solo ricordo di me che spiego le cose mentre tutti mi ascoltano mi sta venendo una specie di vortice (tipo Vertigo – si vede che sono una fan di Saul Bass? Vabbeh, ma quale grafico non lo è?) nello stomaco.
Fatto è che proprio il giorno precedente avevo di mia stoica volontà soggiaciuto alla seconda ripresa televisiva della breve vita del pasto nudo, che stavolta mi è sembrata molto ma molto più seria rispetto all’esperienza tragicomica della volta precedente, e quindi la mia scarsa tendenza a mostrarmi era già stata messa a durissima prova.
Una vera e propria intervista su dove il pasto nudo vuole andare, perché ho cominciato a scrivere, di cosa parliamo, e così via.
Potrete insomma vedermi in tutto il mio imbarazzo su Rete Sole (la trovate su canale 51 e 57 per Viterbo, o sul canale 24 del digitale terrestre, in una trasmissione che si chiama “Viterbo Veritas”, e che in questa puntata sarà completamente dedicato al pasto nudo e alla cucina consapevole :-)
La persona che mi ha intervistato si chiama Daniele Piovino, è l’autore del programma, e mi è sembrato un tipo proprio a posto. Poi al solito giudicherete voi, ma vedrete che stavolta il tenore del servizio è un bel po’ diverso.
Il tutto dovrebbe andare in onda venerdì 11 marzo alle 21.10, sabato 12 alle 20.15 e domenica 13 alle 21.55.
C’è anche lo streaming via web, qui (mamma mia quanto mi piacciono di più le reti locali).
Ve lo dico per dovere di cronaca, se non riuscite a vederlo magari è anche meglio, eh eh.
Insomma, questo fine settimana mutande, e pane.
E tante persone interessanti che ho conosciuto, e anche una che conoscevo già, e che è stata eroica, e che in alcuni momenti credevo che avrebbe tirato fuori una chiusura lampo e si sarebbe tagliata esattamente a metà, per poter stare con noi e contemporaneamente con la piccola Gaia, che cucciola com’è reclamava a gran voc(ina) le attenzioni della mamma :-)
Grazie Loretta, per la tua amicizia, perché credi in quello che stiamo facendo, e per essere testarda, a volte anche più di me.
Mentre vado a chiudermi nel solito buco vi lascio qualcosa che vi farà fare due risate, che è meglio, e vi linko non solo lo stramitico spezzone del film del mio amato principe compaesano (quello, appunto, delle mutande e del pane a cui si riferisce il titolo del post), ma anche addirittura la trascrizione di una versione teatrale dello stesso, che zac ha trovato per caso in un angolo neanche tanto nascosto della rete.
p.s.: per tutti quelli che hanno fatto il laboratorio, se avete domande di emergenza per il pane e la bianca *questa* è la pagina per chiedere :-)
Aggiornamenti:
22 marzo 2011:
Eccovi i link definitivi di Youtube per la trasmissione su Rete Sole:
cucina consapevole prima parte
cucina consapevole seconda parte
Comunque, però, insomma, come vi ho già detto non c’è alcun bisogno di andare a guardarli, perché quello che dico nel video ve l’ho già detto un milione di volte qui sul pasto nudo. Davvero. Ehm.
9 aprile 2011:
Cominciano ad arrivare le foto del pane dei partecipanti al corso… sono *molto* orgogliosa!!! Man mano che arrivano ve le inserisco qui. La prima è quella di Luca, ed è spe-tta-co-la-re :-)
Farina 0, forno a legna, doppia dose, 20 minuti tra formatura e infornata.
Gli ho detto che lo aspetto al varco con le farine antiche di Sonia (Luca le ha già ordinate e le sta aspettando), voglio vedere se il risultato è lo stesso!
Vorrei, intanto, fare tanti complimenti per il corso sul pane. Per me è stata una meravigliosa opportunità di apprendimento delle tecniche di panificazione naturale. Ho potuto verificare che la mia concezione ‘animista’ degli alimenti ha un fondamento! Ieri sera, al ritorno a casa, ho fatto il rinfresco della pasta madre. Mi sembra che il risultato sia un pò solido. Devo fare qualcosa o lasciare così?
Grazie di tutto
MT
@Maria Teresa: anche per noi sono stati due giorni bellissimi… è diverso interagire direttamente con voi, anch’io ho imparato tante cose da ognuno di voi. Quanto abbiamo chiacchierato :-)
Se ti sembra proprio troppo solida rinfrescala di nuovo dopo dodici ore aggiungendo un pochino più di acqua (105 grammi ad esempio). Poi in seguito gestisci tu la quantità di acqua a seconda di come ti senti più a tuo agio per la consistenza. Mi raccomando però, sempre tra i 95 e i 105 grammi, altrimenti riscrivimi!
Un abbraccio grandissimo a te :-)
Ormai dodici ore sono passate. Posso rinfrescarla stasera con la quantità di acqua che mi hai indicato? Ho controllato il barattolo stamattina e la pasta è cresciuta molto. Sembra tutta contenta! un abbraccio
@Maria Teresa: Io la rinfrescherei anche stamattina (se poi vuoi fare la prefermentazione, altrimenti va bene anche stasera); sono contenta che sia così spumeggiante! Vuol dire che le piace la sua nuova mamma :-)
mamma mia che rosicamento per non aver potuto partecipare…
loretta lo sa, alla fine ho dovuto rinunciare ma spero nei prossimi incontri.
quanto alla consapevolezza alimentare, purtroppo è vero conoscere non implica necessariamente cambiare. ci vuole un coinvolgimento diretto.
nel nostro caso, la molla è scattata per problemi di salute di nostra figlia, peraltro ancora non risolti.
è proprio da allora che leggo (anonimamente) questo blog, così ricco di consigli e ottima informazione.
grazie a izn e a tutti i collaboratori!
Anche io avrei voluto tanto partecipare, ma causa di forza maggiore non ho potuto. Grazie del resoconto, lo rifate un’altra volta, vero?
Forse è andatao bene perchè vi sono arrivati i pensieri di tutte le persone che non sono riuscite a partecipare. Non è detto che non ci incontreremo qui a Bologna….!!!!
@izn: non buttarti giù così…! Anche se ti capisco: a volte, il non essere mai contente di noi, ci toglie un po’ lucidità sulla valutazione di quello che facciamo… anche se per gli altri è perfetto! Il lato positivo è che è il motore che ci fa andare avanti e migliorare sempre…
Un abbraccio,
Sara.
Carissima, ancora ti ringrazio per il fantastico laboratorio; ma ti racconto cosa è successo dopo.
La sera mentre tornavo a casa con la mia pasta madre e un pezzetto del pane fatto insieme mi sono fermato ad un supermercato e ho comprato un po’ di pane “normale”.
A casa ho chiesto a Giulia di sentire il profumo di uno e dell’altro (che differenza!!) e alla mia bambina sono brillati gli occhi, e poi il sapore……. Mi ha fatto tante feste che già l’ho rifatto a casa, poverino, per la prima volta è venuto un poco stortignaccolo e bitorzoluto ma buonissimo. Ti manderò una foto del mio “capolavoro” (ogni scarrafone……)
Un abbraccio
Luca
super!! e che acquolina..!
ti seguiamo=)
passa a trovarci…
baci
MMM
@Luca: cavolo, Luca, che bella idea hai avuto di comprare il pane “comune” e far fare la prova naso-e-palato alla tua bimba!
E bravissimo per il pane… aspetto curiosa le foto.
Buona prosecuzione e in bocca al lupo per tutto,
Sara.
Grandissima invidia, ma di lasciare i due pupi duenni al marito per due giorni non ho avuto il coraggio….. alla prossima, spero.
Sai quando sei su uno scoglio con un mare stupendo e pensi”mi butto o non mi butto?”,ecco così sono stata io in un anno intero a leggere i tuoi post e ti assicuro che più vado avanti e più mi intrigano, però non mi decidevo a scrivere ho sempre pensato che quel mare era troppo bello per me.Ma questo sul corso di panificazione mi ha dato la spinta, sopratutto per chiederti, tu che sei napoletana come me,perchè non ne organizzi uno nella tua città?Non sempre è possibile spostarsi e vedo che sempre più è difficile fare qualcosa nella nostra città, anche altri blogger napoletani come te fanno corsi a milano a roma anche in provincia di bari,ma qui niente, è molto triste.Io aspetto fiduciosa, nel frattempo stampo i tuoi post, ho cominciato a catalogarli, e quanto prima volgio comprare il libro di terapia bionutrizionale,poi magari ti chiederò aiuto per sapere dove fare acquisti qui in città e provincia dal momento che non esistono quei meravigliosi scatoloni di spesa a km zero che vedo nelle tue foto.Scusa la lunghezza, non è niente rispetto a quanto vorrei chiederti, purtroppo non so usare bene il pc altrimenti entrerei nella stanza delle chiacchere.Un abbraccio forte forte
Un saluto a tutti, ho avuto il piacere di conoscere e intervistare izn :) e sono molto contento. Una delle mie occupazioni principali riguarda il giornalismo, sono un reporter freelance, e credetemi, capita raramente di incontrare delle belle persone come izn. Sono stato sveglio tutta la notte per terminare il montaggio della puntata di “Viterbo Veritas”, il mio piccolo programma di inchiesta e libera informazione che va in onda per l’emittente interregionale Retesole (Lazio Umbria Toscana). Non posso invitarvi al mio sito perché è momentaneamente in stand by. Era nato solo per dare la possibilità agli utenti web di vedere le puntate on line, ma ora ha bisogno essere rifatto ex novo, non si scherza più :)
Approfitto per ringraziare Sonia delle belle parole, che ricambio, e per dirvi che se potete, guardate la puntata dal titolo “il pasto nudo”, andrà in onda anche la prossima settimana, sempre venerdì ore 21:10, sabato ore 20:15, e domenica ore 21:55. Dura 30 minuti circa… si può fare no?! Il link per lo streaming dal web lo ha segnalato già izn, spero funzioni correttamente da ogni dove.
Un’ultima cosa: non ho dormito e ho mal di testa: un rimedio naturale biodinamico? Forse il letto :)
Buon fine settimana a tutti.
ps: appoggio l’invito di Rosanna (ho mezzo sangue napoletano…eheheh).
Brava Sonia
sono contentissima ch finalmente sta realizzando i tuoi progetti!!
Loretta, congratulazioni anche per te.
Allora, l’alro ieri sera ho fatto la prima panificazione dopo il laboratorio. Ho usato ancora la pasta madre solida, semplicemente perché mi era più comodo.
Però, ho iniziato ad apportare qualche modifica:
– ho impastato con la tecnica che ho imparato con voi ed è effettivamente diverso.
– nonostante facessi lievitare l’impasto durante la notte, per cuocere poi al mattino, volevo lo stesso riuscire a dargli un giro di pieghe: ho fatto un po’ male i conti, perché in realtà non si trattava di pieghe ma già della formatura, in modo che alzandomi al mattino potessi immediatamente infornare e cuocere. Quindi: ho fatto l’impasto, l’ho messo nella ciotola e ho aspettato circa tre ore e poi ho formato il filone come ci ha mostrato izn. Ho fatto il mio solito fagottino e ho messo a riposare tutta la notte: per qualche ora con la luce accesa, il resto del tempo a luce spenta, in forno coperto dal telo di lievitazione.
– Venerdì, sono riuscita a trovare da Kitchen a MIlano non solo il termometro da forno, ma anche la pietra refrattaria!!!!
E così, ieri mattina, ho cotto con la pietra, ad una temperatura effettivamente elevata (250°, poi abbassato a 220°): e già a questo punto, si vedeva che il pane era completamente diverso dal solito. Al termine della cottura, non ho nemmeno avuto bisogno di “bussare”, il cantava già solo a vederlo.
L’ultima cosa: ho fatto raffreddare il pane nel forno socchiuso.
Risultato: un pane SPETTACOLARE!!! Con la crosta che fa quel rumorino che è musica per le mie orecchie e un sapore davvero DA PANE!!! Sembra quasi un pane pugliese, molto casereccio.
Insomma, il mio pane ha cambiato faccia! E non ho ancora fatto tutto quello che ho imparato…
Il tutto con la soddisfazione di vedere genitori e fidanzato mangiare con gusto un pane nuovo! E mio papà che mi vedeva zompettare per casa, tutta contenta del mio risultato, che mi dice: “Hai la stessa soddisfazione ed entusiasmo di quando io arrivo ad una diagnosi complessa” (è medico). Ho sbagliato mestiere…?!?
Lunghezza a parte, ci tenevo proprio a condividerlo con tutti voi, miei compagni dei due giorni di laboratorio.
Grazie a tutti e buona Domenica,
Sara.
@Maria Teresa: ho spostato in questa pagina i commenti che avevi messo su Lab: istruzioni per l’uso, così ce li abbiamo tutti sulla stessa pagina :-)
@Tiziana, Anna e Bea: non preoccupatevi, lo rifacciamo, lo rifacciamo! Il prossimo sul pane probabilmente lo spezzeremo in due sabati separati, così magari che non si può permettere di star fuori casa tutto il week end potrà partecipare. E stiamo cercando una baby sitter, molto probabilmente la scelta cadrà su una steineriana, per le mamme che dovranno portarsi i bimbi dietro.
@Pelomary: ci stiamo attivando anche per Bologna, tramite Sabine Eck. Speriamo bene :-)
@Luca: Sei un genio!! Aspetto la foto allora! Anzi voi del laboratorio se mi mandate le foto (risoluzione più alta possibile, formato jpg) le inserisco qui su questo post. Sarebbero molto istruttive!
@Rosanna: Hai ragione, e lo faremo sicuramente. Ma tu credi di riuscire a trovare altre nove persone a Napoli che farebbero il corso? Io e Loretta non avremmo neanche problemi per il pernottamento, visto che ci sono i miei giù.
Bisognerebbe trovare solo una di voi che mettesse a disposizione cucina (grande e spaziosa!!!) e forno.
Chiedimi tutto quello che vuoi per il resto, cercherò in tutti i modi di esserti d’aiuto. I miei da Napoli stanno comprando varie cose da Biogusto che ha prezzi piuttosto buoni, anzi mi sa che devono farsi mandare qualcosa proprio in questi giorni, nel caso fammi sapere che se inserisci un ordine insieme al loro loro le spese di spedizione (che già sono basse) si abbassano ulteriormente.
Se vuoi entrare nella stanza delle chiacchiere dimmelo che ti mando il mio numero di telefono via mail e ti guido per fartici entrare :-)
@Daniele: Io la puntata l’ho vista venerdì in streaming su internet e (a parte me) è veramente bella. Per me questo è il modo giusto per fare televisione, altro che le chiacchiere di certi autori che usano la gente per fargli dire quello che gli pare (e in genere sono cose veramente poco interessanti e ruffiane).
Ti (e mi) auguro veramente che cose come quelle che fai tu arrivino ad avere la diffusione che meriterebbero. E credo che accadrà, e nemmeno tra molto tempo.
Ho chiesto a Elena il rimedio bioterapico/biodinamico per la notte insonne e concorda con te: dormire!! :-))
@soniuccia: ma guarda che il corso del pane non avrebbe avuto alcun senso se tu tanto tempo fa non mi avessi parlato dei problemi della Manitoba! E se non ci avessi sponsorizzato con le tue meravigliose farine!! Sono stupende :-)
@Sara: Evvai!!!! :-) Ma che farina hai utilizzato? Brava, brava, brava! Mandami la foto che la pubblico. Per quanto riguarda la tua domanda sulle farine che sai, ho chiesto a Sonia, che ha chiesto a Rosario, e nessuno di quei frumenti che mi hai indicato è antico. Non capisco. Hai provato a chiedere lumi a loro? Sono veramente curiosa a questo punto.
p.s.: non sai come ti capisco con l’entusiasmo panoso. Zac potrebbe descriverti il mio umore nerissimo quando non mi riesce qualcosa!! eh eh poverino lui :-P
@izn: mi sono fatto tante paranoie perché non volevo che il mio commento fosse interpretato come uno spam. Poi ho pensato ad un discorso (che ho stampato e incorniciato) di David Foster Wallace. Non credo che la distanza tra tutto quello che muove “il pasto nudo” e quel discorso di DFW sia così grande. Forse è la mia testa, forse è la voglia di non prendersi mai troppo sul serio (come quando ho scritto “biodinamico” invece che “bioterapico”), ma le persone che rendono vivo questo blog hanno la potenzialità per SENTIRE (non solo leggere) quel discorso.
Mi rendo conto che così non è chiaro. Ma non mi va di spiegare, di sembrare inopportuno/patetico/altro. Però ti/vi lascio questo link.
proverò a fare il pane.
e questo è solo un modo per dire grazie.
@daniele: ho letto il discorso di Wallace, e da quello che ho visto mi sembra che tu stia cercando di applicarlo, che già provarci è eroico, oltre ad essere inusuale.
Forse una parte di ciò che disse potrebbe tradursi in una parola che mi perseguita: “empatìa”; perché se non sai essere che empatico senti tutto ciò che provano gli altri, e quando si tratta di persone che stanno bene tutto ok, ma se ti accosti a chi è più fragile sono ca…sini, soprattutto se puoi solo condividere la sofferenza, ma non sei in grado di aiutare concretamente.
Diciamo che il pasto nudo è ciò che personalmente posso fare di più concreto per aiutare. Un piccolo contributo che spero Wallace avrebbe apprezzato.
Per quanto riguarda il pane invece ti aspetto al varco con un vasetto di pasta madre liquida in una mano e un sacchetto di farina di grani antichi nell’altra :-)
@izn: mi è piaciuta molto l’intervista andata in onda su Rete Sole (ho appena finito di vederla). Bella complessivamente e interessante tutto quello che hai detto. Tre cose mi hanno colpito:
– quanto fossi a tuo agio
– l’ordine sulla tua scrivania: favoloso!
– la sbirciatina in quella che credo sia la tua cucina: tutto nei barattoli di vetro, quello che fare anch’io nella mia cucina.
Per quanto riguarda le farine, in realtà non sono sorpresa: anche perchè, per essere molto onesta, prima del laboratorio, non avevo idea esistessero i grani antichi nè quale fosse il loro vantaggio. Già servirmi da questo Mulino, che vende farine bio molto molto buone, mi sembrava di essere “avanti”… Ma c’è sempre qualcosa da imparare!
E per la foto del pane, la faccio domani: al momento sono sprovvista di macchina fotografica.
Per adesso, buona notte e buona settimana, per quella che inizia domani.
Un abbraccio,
Sara.
Grazie,penso che sia la cosa migliore se mi aiuti perchè ho veramente tante cose da chiederti,sopratutto sulle meravigliose persone che scrivono sul pasto nudo.Grazie per la dritta sul Biogusto vedrò come fare anche perchè ho una famiglia numerosa e di cose me ne servono tante, penso sai bene la situazione disastrosissima della contaminazione dei terreni delle nostre zone a causa dei rifiuti contaminati per cui anche se vedo delle distese di mele annurche messe a maturare sulla paglia,rinuncio a comprare delle cassette perchè so che quella zona ha terreni avvelenati.Per il laboratorio qui da noi, io ho solo una persona che verrebbe molto volentieri, un’altra, leggendo i commenti, penso sarà Daniele,per la cucina non so come aiutarti, come inizio è disatroso, ma confido che si volgerà al meglio.Perdonami per la lunghezza, vorrei chiederti solo un’ultima cosa, a volte ho l’opportunità di acquistare una buona quantità di prodotti ortofrutticoli perchè ne conosco la provenienza però non posso consumarli tutti subito, magari qualche dritta per la congelazione, conservazione?Grazie per la pazienza,Rosanna
Sono sempre io, ma ormai c’ho preso gusto a scrivere………ho dimenticato di chiederti, come faccio a fare la spesa da Biogusto a Napoli?Grazie ancora
@Sara: Sara grazie per le tue parole, perché ovviamente io dopo averla guardata volevo suicidarmi – non tanto per i contenuti, che stavolta grazie a Daniele sono passati, anche se avrei voluto essere molto ma molto più chiara, cosa che riesco ad essere solo per iscritto, quanto per la mia inadeguatezza e inesperienza davanti alla telecamera, che per una perfezionista da cinque pianeti in vergine equivale ad un martirio psicologico (lo so, sono esagerata).
Non ero a mio agio, anche se lo ero molto ma molto di più di quanto lo fossi nella precedente esperienza, e solo perché mi trovavo tra persone che erano come me. L’ordine sulla scrivania era del tutto artificioso (ma davvero c’era ordine?), perché il giorno prima che venissero a fare le riprese ho preso tutto quello che c’era sopra e l’ho spostato su un tavolo che si trovava esattamente dietro alla telecamera :-)
Invece l’ordine in cucina era assolutamente veritiero: i barattoli sono proprio così, tutti uguali e allineati, ed è per quello che zac mi chiama Hannibal 8-/
@rosanna: So bene quello che vuoi dire. Sono così preoccupata per mia madre e per i mie fratelli che vivono giù, proprio per via della contaminazione del terreno di cui mi parli. Nonostante io adori la mozzarella di bufala non la compro più, e mi vergogno a dirlo ma se so che qualcosa viene dalla campania mi faccio mille problemi prima di decidere se mangiarla (e in genere decido di no) dopo tutto quello che ho sentito sulla diossina etc.
Non che io sia certa che qui le cose stiano diversamente, ma almeno non ho notizie conclamate di disastri ambientali così gravi. Non lo so, mi sta venendo in mente di ritirarmi in un posto sperduto, lontana da qualsiasi fonte di inquinamento (eccettuate le radiazioni elettromagnetiche… e mica posso stare senza internet, eh).
Perdonami, non voglio certamente spaventarti!!! Però se posso darti un consiglio evita di mangiare almeno uova, pollo e altri animali se non provengono da allevamenti biologici. E anche tutto ciò che è conservato, biologico o meno (lì puoi fare qualche *piccola* eccezione).
Per quanto riguarda il conservare prodotti ortofrutticoli io in genere sbollento, strizzo e congelo, oppure con la frutta faccio ovviamente marmellate. Per le conserve mi sto attrezzando, e man mano che le farò ne darò notizia qui sul pasto nudo.
Tieni conto però che nulla batte le cose fresche, e anche congelare non è proprio il massimo del massimo (ma sempre meglio che mangiare alimenti poco sani).
Per la spesa da Biogusto, devi solo andare nella colonna qui a destra e cliccare sulla scritta Biogusto: ti si dovrebbe aprire automaticamente la pagina del negozio on line di Biogusto, e lì devi solo scegliere, ordinare e poi pagare con carta di credito o altro (se non sbaglio). Loro ti manderanno tutto a casa in pochi giorni.
Se invece vuoi ordinare insieme ai miei fratelli scrivimi una mail con quello che desideri (guardando sempre nel sito di Biogusto) e io cerco di inserirti nel loro ordine. Guarda anche qui e qui, per altre spiegazioni.
Se hai altre cose da chiedermi sugli acquisti alimentari consapevoli scrivimi nei commenti su questa pagina :-P
@IZN:come potrei vedere la trasmissione di cui parlate?grazie!
Che belli questi commenti , Izn, mi associo a Sonia, sono felicissima per te …
ti ringrazio sempre,
tanto di quello che so è opera tua , che fortuna averti incontrato”” in rete”” in quel lontano 2009 .
Daniele , bravo anche te, mi è piaciuta molto la trasmissione , Izn è apparsa a suo agio e convincente nel portare avanti le sue idee.!
Anch’io, come Jennifer, vorrei sapere se c’è modo di ri-vedere la trasmissione di cui parlate………..Youtube??!!??
Comunque, anche se non ho visto il servizio, sono felice che sia andata meglio della prima volta….che ci aveva lasciati tutti molto delusi per come era stata impostato l’argomento. Adesso, finalmente, mi sembra di capire che sia stato dato il giusto risalto. Mi piacerebbe poter vedere il programma.
Ciao, sono una neo-entusiasta del tuo blog! Ho letto solo ora della trasmissione, come posso fare per rivederla? Ne farai un’altra, magari con un altro argomento? Io sono di Roma mi fai sapere se organizzi qualcosa nella mia città (o dintorni) perchè mi pacerebbe molto conoscerti. Tu di dove sei?
Ringrazio per i complimenti. Per rivedere la trasmissione:
venerdì 18 marzo ore 21:10
sabato 19 marzo ore 20:15
domenica 20 marzo ore 21:55
in onda sull’emittente Retesole
bacino utenza: Lazio, Umbria e Toscana
per maggiori info
per seguire la puntata dal web in streaming
Grazie :)
@ izn: SOS pane!
Ieri ho panificato e sta mattina ho cotto, 250°C e pietra refrattaria. Raffreddato nel forno come ho imparato, l’ho aperto e verso il centro del filone, c’era una mega bolla che separa la crosta dalla mollica. Perché? Quando succede di solito?
Ha lievitato, alla fine, quasi 12 ore e quindi, posso immaginare che sia un po’ troppo lungo il tempo. E poi? C’entra la temperatura di lievitazione e/o di cottura?
Grazie mille per tutto!
Un bacione,
Sara.
@anna maria: ciao, per essere informata delle iniziative di izn mandami una mail a loretta(chiocciola)ilpastonudo.it, in questo modo posso memorizzare il tuo indirizzo e aggiornarti di ogni cosa…
@soniuccia: ho visto solo ora! Grazie grazie!!!
@anna maria: scusa, mi sono resa conto ora che già mi avevi scritto :-) !
@jennifer, sandra e anna maria: Daniele gentilmente ha risposto in un commento qui sopra; ad ogni modo mi ha detto che a breve probabilmente ci darà anche un link permanente per vederlo ogni volta che ci va. Ma io voglio il viso sfocato come quei tipi che non possono farsi vedere per motivi criminali!
Per anna maria, io sono di Napoli ma adesso vivo a Roma da un secolo. Loretta dovrebbe scriverti a breve con tutte le notizie utili sui corsi :-)
@sara (1° lab): Dunque, quando c’è una bolla nella parte superiore tra la mollica e la crosta se non sbaglio il problema dovrebbe essere un’eccessiva acidità dell’impasto. Forse in effetti ha lievitato troppo tempo (12 ore sono tante). Oppure troppo al caldo, come hai detto tu. Vedi che già sai tutto!!!? Brava! :-)
@tutti i corsisti: devo precisarvi una cosa importante: ho appena incontrato Rosario Floriddia (il marito di Sonia e produttore delle farine che sapete) e mi ha detto che la loro farina non ha W200 come pensavamo, ma… (tenetevi forte)… circa W70!!!!! Sì avete letto bene! Io sono caduta per terra quando me l’ha detto!
Tutto quello che avevamo detto a proposito della forza della farina è sempre valido, solo che a quanto pare il W70 non è così inadatto a panificare come io ho studiato.
O evidentemente entrano in gioco altri fattori a parte la W. Appena avrò maggiori delucidazioni vi aggiornerò. Adesso però abbassate le sopracciglia!
@Izn:grazie…mi sa che dovrò attendere il link permanente xchè anche i giorni sopracitati sarò fuori…ufffff!!!!
Ciao a tutti,
ho bisogno un aiuto sulla riuscita del pane.
Ieri, ho panificato secondo quello che ho imparato durante il laboratorio, cuocendo ieri sera e lasciando raffreddare il tutto nel forno fino a sta mattina.
Appena alzata, ho agguantato il filone e l’ho tagliato, ansiosa di vedere le dimensioni dell’alveolatura e… niente, ancora bolle un po’ grosse e una parte della crosta che si stacca dalla mollica! Ma questa volta, non troppo cado, nè troppe ore di lievitazione… ma c’era la luna! Secondo il calendario, ieri era un giorno no per fare il pane (durante il mese di Marzo, ho SEMPRE fatto il pane nei giorni no!).
Il mio quesito è il seguente: pur apprezzando molto il pane, non mi piace il sapore della crosta, che è troppo forte e copre il sapere della mollica, causandomi, a volte, anche acidità di stomaco. Avete qualche suggerimento? E ho già provato a limare i tempi di cottura. Può essere legato alla modalità di raffreddamento? Al forno?
Spero di avere qualche dritta.
Grazie a tutti e buon weekend,
Sara.