Va bene. La primavera sembra che finalmente ci stia degnando della sua presenza, il fieno è stato tagliato pochi giorni fa (e ci porta ogni sera il suo profumo meraviglioso), il pasto nudo accumula progetti molto belli di cui per adesso non vi parlo (ma ve ne parlerò presto), e insomma ogni tanto respiro e mi ricordo quant’è bello fermarsi e assorbire ciò che c’è attorno.

Soprattutto quando attorno ci sono alberi, fiori, pecore e vabbeh lo so sono in mood bucolico, la primavera me lo fa. Me lo deve fare. Voglio essere un albero. O una collina. O la mia bimba che si stupisce per ogni piccola cosa. E magari sono un po’ tutto questo. Se ci provo :-)
Eccovi perciò, in bundle con il mio momento di relax, una ricetta semplicissima che viene pari pari dal librone di bioterapia nutrizionale, e che serve, udite udite, per indurre il sonno e in genere calmare l’agitazione (menta, A ME!!!!!).

Pare infatti che la più spiccata proprietà della menta sia frenare “l’irritabilità neurologica”, tanto è vero che è molto apprezzata dai cocainomani durante le fasi di astinenza. Non so quante zucchine alla scapece ho mangiato quando mi sono curata con la bioterapia… diciamo che la tranquillità serafica non è esattamente una mia caratteristica, per quanto io la insegua instancabilmente (ma forse per essere serafici per prima cosa bisognerebbe smettere di inseguire, ehm).

Da notare che non si ottiene lo stesso effetto calmante se la menta è proposta in un infuso (ha comunque un effetto sedativo, ma brevissimo, al quale segue subito una ripresa dello stato ansioso), perché le sostanze con gli effetti terapeutici più spiccati sono liposolubili e quindi non si sciolgono nell’acqua (ecco il perché del burro e della panna).
I carboidrati vengono potenziati dal burro e dal parmigiano (che è molto energizzante), i pinoli potenziano l’aspetto soporifero e miorilassante grazie al calcio che contengono, e la menta riequilibra lo stato nervoso; oltretutto agevola la digestione di tutti gli altri componenti del piatto. La bioterapia consiglia questo piatto addirittura per i malati di Alzheimer (che è appunto una patologia degenerativa del sistema nervoso), che hanno appunto fasi di insonnia e agitazione.

Ho sfruttato il fatto che la mia pianta di menta piperita è praticamente esplosa negli ultimi giorni; pare voglia saltare fuori dal vaso da un momento all’altro, avete presente la piccola bottega degli orrori? Così, prima di essere costretta anch’io a puntarle contro un revolver, ho provveduto ad alleggerirla di un po’ delle sue profumatissime foglie per condirci il mio piatto di pasta-soporifera (aungh).
Il librone dice anche che se a cena si sostituisse il riso alla pasta in questa particolare preparazione si rischierebbe di alzare improvvisamente il picco degli zuccheri, cosa che provocherebbe un abbassamento repentino dello stesso picco con conseguente risveglio notturno (pare che i diabetici conoscano bene questo problema).

Ingredienti:
200 grammi di farfalle
un mazzetto di foglie di menta
100 grammi di panna fresca
60 grammi di pinoli
una noce di burro
Parmigiano Reggiano

Il piatto, perfettamente in linea con la rilassatezza di cui sopra, è commoventemente semplice e veloce da preparare: dovete solo mettere a bollire l’acqua per la pasta, scaldare in un pentolino (bastano circa 50°C) la panna con dentro la menta tritata a coltello (bastano anche una decina di foglie), aggiungere i pinoli (se volete potete tritarne a coltello una parte), e poi versare il tutto sulla pasta scolata al dente e condita con burro crudo e parmigiano (io ho mischiato tutto insieme).
Decorate con qualche fogliolina di menta e servite subito. E buon riposo… :-)