Il baba gannouj è una delle primissime scoperte ipnotiche (quelle che mi lasciano come una statua di sale davanti al monitor per cinque minuti buoni – totalmente indifferente a qualsiasi stimolo esterno) che feci durante i miei interminabili “giri strani” (così li chiamava zac) sulla rete, vari anni fa, quando Emma non esisteva ancora neanche nel pensiero, e io navigavo fino alle quattro del mattino.
crema di melanzane
Lo trovai qui, da fior di zucca, e lo feci al volo, e mi piacque tantissimo. Da allora, ogni volta che vedo le melanzane, nella mia testa due o tre di loro sono già trasformate in questa salsina da spalmare sul pane, semplice da preparare e sorprendente da assaggiare.
Secondo la bioterapia nutrizionale, la melanzana è utile per normalizzare le funzioni del fegato e per abbassare il colesterolo. È ricca di sali minerali, e per questo motivo facilita la ritenzione idrica, quindi poche melanzane se volete migliorare lo stato delle vostre gambe :-)

Sollecita fortemente la tiroide, e quindi non andrebbe mangiata di sera perché potrebbe dare insonnia. Stimola il metabolismo e il sistema nervoso, quindi è utile nel caso di obesità. Va evitata da chi soffre di gastrite, colite spastica, calcoli biliari o renali, ipertiroidismo e cardiopatie. Mangiata con la buccia è decisamente lassativa, quindi molto utile per la stipsi.

melanzane cotte in forno
Quello che però mi piace di più di questo piatto è che il sapore di questo bellissimo ortaggio viola é diverso rispetto a quello cotto nell’olio al quale siamo abituati, più “puro”, fresco, estivo. Lo so, c’è l’aglio crudo, ma primo fa bene, e poi basta che lo facciate mangiare anche a quelli che vivono con voi e, se avrete l’accortezza di non uscire di casa per un paio di giorni, non se ne accorgerà nessuno. Altrimenti potete uscire, ma non rivolgete la parola agli estranei, e nella metro respirate verso il lato libero :-)
baba gannouj melanzane
Il tahin che vedete nella lista degli ingredienti non è altro che una crema di semi di sesamo tostati, che nella cucina orientale si utilizza molto; lo trovate nei negozi bio (io l’ho comprato da naturasì) e vi dura più di un anno in frigo, ma una volta acquistato lo utilizzerete perché ha un sapore che si sposa benissimo con tante verdure e con i legumi (ad esempio è uno degli ingredienti di base per l’hummus di ceci).
baba gannouj ricetta
Il baba gannouj l’hanno fatto in tanti (guardate che meraviglia questo di David Lebovitz), così ho scelto quello di comida, è che proprio adoro il suo blog e mi piace tutto quello che fa. E poi avrei dovuto scegliere la sua ricetta anche solo per anzianità: è del 2003!!!!!! Voi che facevate nel 2003? non è che avevate ancora il modem quello che faceva “bip. bip. bip. biiiiiiiiiiiip. caduta la linea.”?

Ingredienti:
2 melanzane grandi
2 cucchiai di tahin
il succo di un limone
1 spicchio d’aglio
menta o prezzemolo
olio extravergine d’oliva
sale marino integrale

Preriscaldate il forno a 180°C.
Lavate le melanzane, toglietegli il il picciolo (ma si chiamerà così anche quello delle melanzane?), bucherellatele con una forchetta e infornatele fino a quando la pelle non sarà raggrinzita (ci metteranno circa tre quarti d’ora). Quindi uscite dalla cucina e andate a fare una bella passeggiata al fresco, che non vi voglio avere sulla coscienza con i 40 gradi di questi giorni!
Ho letto che alcuni fanno cuocere le melanzane a vapore per questa preparazione, ma mi sa che anche così la temperatura della cucina non migliora molto, anzi, avreste anche l’effetto “serra di fiori tropicali” anche detto “effetto Miami” :-/
Quando saranno belle avvizzite tiratele fuori dal forno, lasciatele raffreddare, apritele a metà nel senso della lunghezza e scavate la polpa con un cucchiaio, mettendola in una ciotola.
A questo punto potete scegliere se schiacciare semplicemente la polpa con una forchetta oppure passarla nel passaverdure. Io stavolta preferivo sentire i pezzi di melanzana, quindi l’ho solo schiacciata, però ho letto che quasi tutti la passano o addirittura la frullano un po’ con il minipimer.
Aggiungete il tahin, l’aglio tritato finissimo (o se preferite grattugiato – magari con la microplane), il sale e il succo di limone. Mescolate bene, coprite con la pellicola senza pvc e mettete in frigo. Il baba gannouj diventa migliore dopo un paio di giorni, ed è perfetto spalmato su crostini di pane tostati.
Prima di servirlo aggiungete menta tritata se vi piace, altrimenti il prezzemolo va benissimo, un filo d’olio a crudo e facoltativamente un po’ di peperoncino piccante.