Ci sono persone parecchio fortunate, quelle che già alle elementari scrivono sul compito a casa che da grandi vogliono diventare medico, e poi te li ritrovi col camice bianco che ti misurano la pressione. Fino a poco tempo fa li invidiavo, e molto. Che io sono una di quelle che, a forza di bivi e di scelte (consapevoli o meno), arrivano a capire quale sarà la loro professione ideale ad un passo dalla pensione (o, meglio, dall’età pensionabile, che è diverso).
Non ci sono ancora, ma sono ottimista, che mi pare di intravedere un sottile fil rouge, da qualche parte, e prima o poi metterò insieme i pezzi e ne farò un tutt’uno. Un bivio importante, ai tempi dell’università, è stato quello: “storia dell’arte-geografia della percezione”. Ho scelto la seconda, ma ho continuato a lavorare per parecchi(ssimi) anni in un museo di arte moderna e contemporanea. Tutto questo per dire come il mondo dei colori sia stato parte integrante della mia vita professionale, e per molto tempo.
Ho superato il primo passo del colore visto razionalmente e chimicamente come puro pigmento (notevole, anche se non proprio leggero leggero, il saggio di Philip Ball). Poi ci sarebbe il colore culturale, quello degli stereotipi, del bianco-purezza, nero-lutto, rosso-passione. Ed anche il colore-emozione: colori caldi e freddi, per esempio. Però non mi basta, che a me interessa ancora di più la relazione colore-corpo, fisicamente parlando. Qualcosa che non sia ancora passato attraverso il setaccio della nostra razionalitá (rumore di molla che scatta: profumi? Sapori?)
Certo, tutti siamo consapevoli che il colore influenza la nostra vita. Io non riuscirei mai a vivere in un appartamento con le pareti dipinte di rosso e viola. Per dire. Dunque, provo a dare una parvenza di ordine: viviamo immersi nei colori, che influenzano corpo e psiche (vedi cromoterapia). Il colore è luce, energia, emozione.
Il cibo che mangiamo ogni giorno ha un colore. Naturalmente (eccheloscrivoaffá, sul Pastonudo…), meno è trattato e lavorato e manipolato e massacrato e conservato, più il colore è *attivo*. Chiaro che, quando ho letto l’introduzione di Izn, in cui scrive che il nostro corpo cerca quello di cui ha bisogno, ho dato per scontato che parlasse di colori. E mi sono subito chiesta cosa succederebbe, se tutti ci prendessimo un cinque minuti ogni tanto, per chiederci di che colore abbiamo voglia, oggi.
Beh, se è vero (come scrive Marisa Fenoglio – “Vivere altrove”, Sellerio), che si può sopravvivere a situazioni veramente difficili cantando in un coro ed “emettendo vibrazioni”, cosa succede se io le vibrazioni me le mangio, e le faccio agire dall’interno? E così quei due criceti che di solito dormono nel mio cervello si sono messi a far girare la ruotina, e nemmeno tanto lentamente (un po’ come i neuroni “a picchio” di Izn).
Ad essere sincera fino in fondo, c’era stato un libro sui colori dei chakra, che aveva fatto scattare un’altra molla. Perché ad ogni chakra corrisponde una lunghezza d’onda, e cioè un suono ed un colore. E sono collegati in modo abbastanza preciso ad importanti ghiandole endocrine e a vari organi del nostro corpo. Mooolto interessante, mettere tutto assieme, ma mi sa che ve lo risparmio, per stavolta.
In un laboratorio sul colore, al museo, illuminavamo alimenti diversi (c’era della carne, sicuramente, ed un uovo) con una luce blu, e poi chiedevamo ai bambini chi li volesse mangiare. Nessuno. E una volta ho fatto ridere lo chef di un albergo al Passo Pordoi, mentre stava preparando un rotolo di pasta sfoglia ripieno. Steso, così, già farcito, sembrava un quadro. Ero anche dispiaciuta, perché non sapevo come fare ad appenderlo…
Sono sicura che ognuno di voi ha mille e mille esempi, se solo ci pensa un attimo. Ieri ho cucinato miglio e lenticchie, quelle arancioni. Buonissimo al palato, ma avrei dovuto mangiarlo con gli occhi chiusi. Perché a vederlo così, tono su tono (del giallo), beh… mancava decisamente un guizzo cromatico.
Nell’ultimo mese mi sarei nutrita solo di arancione. Miscela di giallo e rosso. E anche un poco di verdolino caldo. Non ci sono dubbi: crema di zucca (con un filo di olio d’oliva e uno spolvero appena di maggiorana), senza latte, burro o panna. Se proprio devo scegliere una sola ricetta. E talvolta, quando proprio fuori era buio e umido e tirava un forte vento (ecco, lo sapevo, adesso non posso fare a meno di immaginare il mio amico Massimo e gli altri della Valsugana che intonano le canzoni degli alpini, mannaggia alla nostalgia…), anche una pioggerellina di farina di mais, per trasformarla quasi in un piccolo sole polentinoso. In fondo l’arancione è sempre stato il colore antidepressivo per eccellenza, consigliato per migliorare l’umore senza gli effetti collaterali negativi del rosso (troppa energia, aumento del battito cardiaco e della pressione. Quasi ansiogeno, in dosi massicce).
Nella cromoterapia si usano gli stimoli luminosi arancioni per regolare l’ipotalamo, la parte del cervello preposta al buon funzionamento del nostro orologio biologico (sonno-veglia, fame, desiderio sessuale, temperatura corporea). Che, di norma, in autunno ansima un attimo. Ve lo dico per esperienza, che qui le auto hanno i fanali accesi tutto il giorno, in questo periodo.
Rivitalizzante, comunica immediatamente gioia ed allegria.
Una maestra mi aveva detto, una volta: “Se vuoi farti amare dai bambini mettiti qualcosa di arancione. Non so perché, ma funziona”.
Ecco, l´arancione mi fa tornare bambina, e spensierata. Tipo da ciondolare le gambe seduta sul tavolo. A proposito: pare che i bambini si sveglino di buonumore, in questi mesi di svogliatezza scolastica, se si accende vicino al letto una lampadina arancione un quarto d’ora prima del loro risveglio. Mmm… non riusciró mai a convincere il fisico teorico a svegliarsi prima per illuminarmi… sob!
Ma veniamo al cibo. Di ricette mi sa che chi legge il Pastonudo non ne ha bisogno, che siete tutti una miniera di idee.
Ho trovato un bel riassuntino su colore e cibo, qui (anche se ammetto di aver pensato fino all’ultimo momento, se pubblicarlo o meno, perché ho postato almeno tre commenti chiedendo dei consigli sulle fonti utilizzate, o su testi che avrei voluto leggere, senza mai ottenere risposta alcuna… mah! Mi sa che sono all’antica, o sono abituata troppo bene con Izn, qui, e devo ancora imparare come funzionano, questi blog! ;-)). Peró i menu colorati mi hanno convinta; il link agli gnocchi di zucca speck e salvia non mi funziona, ma se qualcuna è interessata posso dare dei suggerimenti, che li faccio spesso. E anche questo libro mi ispira assai. Qualcuna lo ha giá letto?
I colori si possono anche bere: basta lasciare l’acqua qualche ora in una brocca arancione, o avvolta in un panno arancione, ed esposta alla luce solare (se non c’è troppo inquinamento atmosferico, però) o a una lampadina colorata. E poi berla, chiaramente. Voglio concludere, però, con una di quelle cose che mi piacciono tanto, ma tanto. L’ ho letta su un “Salute Naturale” di dicembre di un migliaio di anni fa e non l’ho più scordata.
La sera, nella calma più calma che riuscite a trovare, riempite la vasca da bagno con le bucce dei mandarini, delle arance, dei limoni che avete spremuto durante il giorno (qualcosa avrete mangiato, no?). E, se volete proprio esagerare ed avete qualche mela o pera inutilizzabile caduta dall’albero del giardino della vicina, tuffateci anche quella. Non credo di dover ripetere “biologico”, ma non si sa mai. Poi riempite d´acqua (non oltre i 38°!) ed immergetevicisi (come direbbe Anna Marchesini ;-)). Se vi volete proprio bene, un paio di candele di cera d’api (accese). Io lo adoro. Anzi, quest’anno non l’ho ancora fatto… quasi quasi…
p.s.: non voglio mai sapere in anticipo quali foto metterà Izn, a commento dei miei post. Perché aspetto felice che mi sorprenda. Ma se fa quello che temo, vi do un consiglio: non sfidatela *mai*.
Ehm… lo so, lo so, *quella* bamboletta è il simbolo del consumismo… ma quelle rigorosamente di legno e di stoffa di emma non erano waterproof! Ho dovuto ripiegare :-/
Mi devo decidere a bloccare mia moglie che vuole comprare le nuove tende con una macchiona rossa nel centro.
Gli devo far capire che il rosso è troppo energico e che un arancione, un azzurrino o un giallino sono colori che assolvono i peccati di ansia e di cattivo stress.
Magari gli preparo la brioche essenziale (o era definitiva?).
Continuate a sorprendere, grazie.
Ma io vi adoro… Claudia perché il post è proprio interessante e anche pieno di spunti di intervonnessione fra varie cose (io adoro questo tipo di esercizio…). E Izn perché la foto della barby mi ha fatto dapprima inorridire e poi, pensando a chi l’aveva postata, e alla scena della preparazione del set cinematografico, mi ha fatto nascere un bellissimo sorriso interiore… mi piacete proprio!
Quindi ho fatto bene a scegliere l’arancione per tende e lampade della stanza dello studio!?;) Claudia guarderò con calma il sito che hai postato, per quanto riguarda il libro mi piacerebbe leggerlo, nel caso ti farò sapere com’è!
ps: in questo momento vorrei una vasca dove tuffarmi insieme alle varie scorze… oltre alla candela un pò di sana musica ci starebbe bene, non trovi?!
Grazie per il bel post!
Bellissimo post!!
Io convivo tutto il giorno con i colori (del resto dipingo la ceramica)….
E per esempio, ora, siccome che sono in una fase di cambiamento di vita, di creatività, di tutto insomma…ho bisogno, un bisogno fisico, di altri colori..
Ho bisogno di tinte più tranquille, più rilassanti, non multicolor come ho fatto finora, ma non pastello, piene di calore, i colori del country painting, ecc ecc..
Una mia amica quando ha visto le nuove mie creazioni ha detto che sono colori “riflessivi”…
E poi sono fortemente legata alle stagioni, il lilla io l’adoro, ma se mi circondo di lilla in autunno non lo sento più…In questo periodo l’arancione dei cibi come le zucche, le arance, i cachi, e delle foglie…Insomma io vivo nei colori, ogni momento ie ad ogni ambito il suo colore…
L’idea del bagno nelle bucce è bellissima…
Wow…ho pensato proprio ieri a quanto sarebbe mancato al nuovo post!Devo spremermi piu’ spesso le meningi,cosi’ tutto accade!Ancora una volta complimentoni!Ora chiudo e vado a dipingere tutto quello che mi capita a tiro di arancione…bambini compresi!Ahahahahahahahahah!!!Ovviamente scherzo…. ;-P
@Gloria:eh..proprio una bella atmosfera quella che descrivi…io ci aggiungerei anche una buona compagnia x completare la magia…!
Bello, bello, bello!
A me spesso la mattina succede di “voler” scegliere i colori con cui vestirmi, e se voglio fare la cattiva… mi vesto di nero!!!!
Spessissimo sono vestita con i colori che vanno dall’albicocca all’arancio intenso!
E il bagno… non ho ancora messo le bucce, ma ora che lo hai scritto lo farò, ma la candela non manca mai!
E per l’energia dei chakra, spesso li “attivo” con i colori corrispondenti, facendo meditazione colorata: mai provato?
Oppure “riempirsi” il corpo con i colori: molto energizzante!
Sicuramente conoscerete le lampade di cristallo al sale dell’Himalaya. Due siti presi a caso da internet (non li sto pubblicizzando) potete vederli qui, qui e qui.
Io ne ho due e le lascio accese tutta la notte, danno una bella atmosfera, morbida, calda, accogliente e appena posso le regalo.
@izn: *quella* sarà anche il simbolo del consumismo… ma non del nostro! è arrivata a Emma rimbalzando di quarta mano come minimo…
faccio sempre un po’ fatica a staccarmi dalla buccia degli agrumi… mi crea un po’ di sgomento. in genere ripiego posandola sui termosifoni per profumare l’aria. adesso non vedo l’ora di fare un bagnetto così come lo hai descritto.
per i colori tendo ad avere un rispetto reverenziale, sempre attenta al loro peso, e alla luce, che poi è la stessa identica cosa.
in cucina poi, in buona parte si potrebbe cucinare solo con gli occhi (e fino a un po’ di tempo fa non avevo neanche la bilancia!!), e poi mangiare, guai a mangiare con la bocca prima che con gli occhi! quello non è fagocitare?
;)
scusassero lo sproloquio, il post mi ispirava così tanto!
*izn: naaa, *quella* lì è chiaramete convertita….. con tutte quelle arance bio!! e poi è ancora di moda? sicuro che emma ama le bambole retrò.. ;-)
CHE BELLO!!!!
non vedevo l’ora di leggere questo post per dicembre :-)))
Grazie!
Anna
@Izn: grazie, grazie, grazie! Un poco come Loretta. Per i primi dieci secondi, panico. Poi, risata quasi di pancia (che attiva pure il terzo chakra eh eh). Adesso é la quarta volta che mi collego solo per guardarmi la foto. Dici che se faccio richiesta Paola poi me la spedisce? La a-d-o-r-o! E sta attenta, che tra poco mi sa che ti prendono l´idea e mettono sul mercato la Barbie-bio-wellness…
@Giordano: ehm…non ho capito se a te le tende rosse piacciono o no…se é la seconda, va bene, cita pure la cromoterapia, ma credo che una colazione briosciosa servita a letto su un piatto arancione potrebbe aiutare non poco ;-))
@Loretta: non parlarmi di interconnessioni, che in questo periodo mi sembra di avere in testa dodici gomitoli di lana morbida ed una cucciolata di gattini…
@Gloria: chiaro che avevo pensato, alla musica, e pure a qualcosa da bere, da mettere in mano alla Barbie…
Ne approfitto per farti i complimenti: il tuo blog mi piace tantissimo! Ricette semplici eppur eleganti e non banali. E la zuppetta arancione di carote-mele-feta e spezie sembra scritta apposta! Piaciuto, vero, il link alla cannella? ;-))
@Annarita: che lavoro meraviglioso! Anch´io vado a stagioni, col colore…e mi ritrovo molto, per il lilla (viola, violetto…). Anche nei cibi, niente colori freddi, questo mese!
@Jennifer: vedi? È proprio cosí che funziona: pensi pensi pensi e…puf! Si materializza la Barbie!! (per la compagnia…guarda…in questo periodo mi divido tra la scuola materna della bimba e la schiera di tutti quelli che hanno a che fare con le riparature della casa – che sta crollando a micropezzi. No, non se ne parla. Proprio sola sola sola! :-))
@Marcella: non so se pensiamo alla stessa cosa, quando parliamo di meditazione colorata, ma sono curiosissima. Dimmi, dimmi, che magari imparo qualcosa di nuovo!!
@Anna: sí, le conosco, le lampade; ma mi hanno detto che qui é troppo umido…possibile?
@Zac: ogni tanto penso che sia una fortuna, avere tutti i miei giochi di quando ero piccola in uno scatolone a Trento…semplicemente…prendo tempo, ecco.
@Vaniglia: sai che io non ce l´ho ancora, una bilancia (ma nemmeno in casa, che quando dobbiamo pesare i borsoni da aereo é sempre una scommessa…)? Per le bucce: non ho capito se lo sgomento é anche culinario…le mangeresti? Candite? Ricoperte a metá di cioccolato fondente? Io, quando ancora abitavo con i miei genitori, adoravo lasciarle sulla stufa a legna che si spegneva lentamente, la sera, dopocena…
@Anna: ti rivelo un segreto: ehm…questo dovrebbe essere il mio secondo post di novembre (sai…i pianeti in Vergine di Izn reclamavano a bassa voce un poco di ordine ed equilibrio, ed i miei gemelli si guardavano stupiti, increduli e felici…eh eh)
ma insomma povera Barbie! io ci ho giocato un sacco e mi divertivo tantissimo forse perchè avevo solo le bambole, i vestiti li cucivamo da sole con gli scampoli e costruivamo i mobili insomma ci inventavamo tutto! ormai è simbolo del consumismo ma dipende sempre da tutto il contorno, no?
tornando ai colori, posto che un pochino ci lavoro facendo l’architetto soprattutto d’interni, penso che il colore nel cibo abbia un significato davvero importante così come i colori scelti per le stanze di una casa. come ogni stagione ha bisogno del suo colore anche ogni stanza ogni stato emotivo ha bisogno del suo per equilibrarsi.
sarei curiosa di sapere se c’è una connessione tra il colore preferito di una persona e il suo carattere. io amo molto i colori, in questo periodo molto verde scuro e viola ma quando voglio stare bene nella mia pelle scelgo il blu. in quanto ai cibi in questo periodo + che di arancio (arance a parte) sono attratta dal giallo e dal verde…che vorrà dire??
..dimenticavo: Claudia ogni tuo post è sempre illuminante.ok stop al papiro, avrò qualche luna in cancro impazzita!
un post bellissimo! grazie
baci
fra
Claudia! È bellissimo. Se non fosse mezzanotte potrei commentare per ore. Anch’io credo nel colore, profondamente.
Nell’arancione, poi! Anche se tu scrivi che non potresti vivere in una stanza rossa, per me il rosso e l’arancione sono riposanti. Qui in Olanda ho due set di lenzuola dell’IKEA, uno rossoarancio e uno bluverde. Quello bluverde è effettivamente più riposante, ma l’altro mi fa sentire caldo, alla fine dormo molto meglio con il rossoarancio. Non solo, ma il lenzuolo mi ha fatto scoprire che da piccolo, senza saperlo, avevo paura del buio.
Sul cibo ti dico che non penso che sia un caso che le aziende usino i coloranti (ma questo è ovvio e magari te lo hanno anche già scritto, non ho ancora letto i commenti, non stasera, che domani ho tre lavori da consegnare).
I miei colori preferiti sono l’arancione e l’azzurro, colori complementari. Insieme no, a meno che non siano separati da una sottile linea bianca, e solo se tutti e due in tinta brillante, più azzurro e meno arancione (sono anni che seguo il calcio quasi solo per i colori delle magliette).
Che mi dici?
@ tutti : veramente interessante tutto, anche i commenti. ho riflettuto molto su quanto sia facile cogliere quanto ci sia utile, familiare, consono e farne anche una battaglia o la propria bandiera. credo che gli estremi siano sempre in dis-equilibrio e così mi è venuto in mente un detto : l’abito non fa il momaco” e così penso “il colore non fa e non è tutto” bensì “fa parte di un tutto” e quindi tutti i colori sono utili e la giusta dose di ciascuno di essi fa sì che la vita sia luminosa ! :)
occlaudia. che bbbello. la mia microcasetta è un tripudio di colori, prevalentemente giallo e tutte le sfumature dell’azzurro, dal celeste al blu..uno dei ricordi più belli della mia ancor giovane storia d’amore col mio maritino è legato alla mattina d’estate in cui abbiamo dipinto i cassetti dell’ikea (quelli in plastica trasparente coi buchi per infilarci le dita che si infilano nelle librerie, non so se avete presente…)…l’idea era di dipingerli per nasconderne il contenuto (ché faceva troppo “disordinato”), ma poi i colori ci hanno preso la mano, azzurro-bianco-rosso-giallo a strisce, a puntini, a chiazze, ci siamo divertiti (e sporcati!) come due bambini all’asilo: quei cassetti mi comunicano allegria anche solo a guardarli ed aprirli :-)
comunque la mia assoluta predilezione per il celeste e l’azzurro SO che ha a che vedere col bisogno di calma e serenità: ne sono certa, e il fatto che “odio” il rosso ne è una conferma indiretta…
sulla foto due sole parole: iznescamente geniale. O genialmente iznesca.
VI adoro.
p.s. uffa, uffa, uffa, voglio anch’io la vasca da bagnoooooooooooo: come faccio a riempire di bucce e candele la mia tristissima cabina doccia??
@ Claudia: immaginavo fossi tu la Claudia del commento! Il link mi è piaciuto molto, grazie!
@ Jennifer: ;-) maliziosa!
@giordano: eh eh ma non è che per caso tua moglie è giapponese? noto come una somiglianza con la bandiera con il sol levante…
@loretta: se fossi stata qui mentre fotografavo e allestivo l’ambaradan, con emma che mi guardava e cercava di riprendersi la barbie, e non capiva perchè lei non poteva giocare con la vasca piena di acqua e di quelle bucce profumate, e io che la tenevo lontana con la gamba mentre cercavo di scattare la fotografia, ti saresti spatasciata dalle risate :-)
@anna: sì sì le conoscevo, solo che ne volevo una bianca (il mio colore preferito) e non sono mai riuscita a trovarla!
@vaniglia: ma lo sai che io ho esattamente lo stesso problema tuo? gettare le bucce degli agrumi, e in particolare quelle belle buccione grosse delle arance, mi sembra un delitto, non riesco mai a farlo, rimangono sparse per casa fino a quando non si mummificano, ehehehe :-)
Finalmente gli ho trovato un utilizzo con questo articolo di Claudia… non avete idea di quanto profumava l’acqua del bagnetto della barbie dopo qualche minuto…
p.s.. anche a me la barbie dà un’idea di bambola retrò, un po’ anni 50 diciamo :-)
*claudia: lo sgomento di buttarle nel cesto della spazzatura… cmq l’hanno scorso ho provato e poi postato una ricetta di torta di mandarini INTERI. frullati tutti, senza complimenti.
come te aggiungo BIO, non si sa mai… ;-)
Ma che gioia! Se c’è una cosa alla quale non posso rinunciare è prendere la mia tavola dei colori e capire di che umore sono la mattina. Tra l’altro, cosa mai successa prima, in questo periodo è cominciato il mio innamoramento per l’arancione e spero si protrarrà a lungo. Su uno dei miei libri (che però è in francese, il sito è questo) viene spiegato che i colori appartengono a delle fasi della vita e quindi che in certi periodi siamo più verdi, blu, rossi, gialli: in ogni caso, l’arancione è sinonimo di un momento di nuova energia, voglia di fare, forse per questo in autunno, quando tutto sta spegnendosi temporaneamente, abbiamo bisogno di carica! Tra l’altro, è interessante notare come, sebbene in ogni civiltà i colori possano indicare cose diverse (il lutto da noi è nero, in oriente è bianco), le vibrazioni dei colori rappresentino ovunque le stesse intenzioni. Ci sarebbe da dire per ore, scusate se mi sono dilungata.
Cmq grazie ragazze, di cuore.
ps: @ Giordano: dipende in che stanza volete metterle queste tende… tutto sommato un tocco di rosso, anche in camera da letto, può venire utile, se non per rilassarsi sicuramente per incentivare l’affiatamento ;p
@izn: non è niente di difficile!
Si cerca di visualizzare i chakra, “caricandoli” con il loro colore, e cercando di renderlo il più brillante possibile!
Io trovo sia più facile se la meditazione è guidata da un maestro, ma si riesce anche da soli!
ahahahah la barbie ammollo è fantastica! :D
lo studio dei colori e della loro influenza sulla psiche umana mi ha sempre affascinata moltissimo: in passato ho letto alcuni libercoli su questo, ma ora vado a vedermi i link che hai indicato tu!
questo tuo articolo è bellissimo, continua a regalarcene ancora :-)
@Gió: per la Barbie…anch´io (vestitini autoprodotti etc etc)! Per la connessione colore-carattere…hmm…io non userei il termine “carattere”, ma qualcosa tipo “bisogno” (stabile o momentaneo). Per il cibo: di solito la medicina cinese consiglia i cibi gialli durante i cambi di stagione (autunno-primavera) o in momenti di stress fisico (é collegato all´appartato digerente, dallo stomaco all´intestino): stabilizzano e riequilibrano. Per il verde é complesso: disintossicano e depurano, soprattutto. Ma forse ci sará un post tutto verde, che anch´io sono in questa fase, tra verze e cavolini di Bruxelles…
@Marco: anch´io tifavo per le squadre a seconda delle loro magliette. Ho sempre trovato estremamente elegante il rosso granata del Torino, e alquanto insignificante il bianco e nero dei loro cugini (il bianco ed il nero proprio non li contemplo, nella mia tavolozza colorata). Ma non hai scritto che colori mangi…
@pasticciotta: sai che continuo a pensare alla doccia? E se legassi una retina piena di bucce sotto a quel coso da dove esce l´acqua? magari funziona…o le appiccichi con l´acqua modello ventosa sul box, tipo mosaico colorato :-))
@Ilaria: ma quel link lí é meraviglioso!!! Io non so una parola, di francese, ma mi piace moltissimo! Uff! Sto iniziando adesso a capirci qualcosa di tedesco…Ma perché ti mettono quella specie di contratto, per vedere il colore del giorno? É a pagamento? Come funziona? Perché mi attira eccome!!! (Per la cronaca, oggi sono il 44…ma che bel verdolone!!)
@Marcella: sono Claudia (ma vedrai che tra poco tireremo dentro anche la Izn, nel loop dei chakra colorati…eh eh). Allora é quello che faccio anch´io (e ci abbino anche le vocali, ai singoli chakra!)
e grazie a tutti per l´incoraggiamento, che ogni tanto mi viene da pensare “Ma valá, a chi vuoi che interessino, queste cose…”
baci!!
splendido post.
mi sono entrati i colori, dentro.
:-*
ps: beh sì, la foto è spaziale. :-)
Allora Claudia… in realtà io posseggo solo il libro Couleurs Enérgie, so che ci sono queste carte colorate in vendita ma sinceramente mi sembra un po’ una cosa tipo tarocchi. Il consulto te lo fanno pagare proprio come se fosse una seduta dallo psicologo che, attraverso i colori, ti aiuta nelle difficoltà. Non sono troppo propensa a seguire questo metodo, e neppure mi interessa, ma nel libro c’è la spiegazione di tutti i colori nelle varie tonalità, anche facendo riferimento ai chakra, quindi a me basta. Diciamo che mi baso sull’istinto che, in quel periodo o quel giorno, mi porta verso un colore o un altro, per attrazione. Curiosamente ho più che altro testi francesi sull’argomento… uno interessante, ma che è più di carattere antropologico, è “Couleurs” di Anne Varichon, edizioni Seuil, se a qualcuno interessa. Ma adesso vedo di informarmi per qualche altro testo, italiano o tedesco, ti faccio sapere, magari scrivendoti direttamente, se no finisce che occupo tutti i commenti! :)
ps: per la cronaca, c’è anche un altro libro sull’ayurveda che parla di colore/chakra e cibo… indovinate in che lingua? Ma ho scoperto che in Italia è pubblicato dalla Feltrinelli e costa meno che en France!
sommersi dalle bucce di agrumi?fate la polverina magica di Alex: fatele seccare sul termo o in forno a 50°8ma ci vogliono 4 ore) senza la parte bianca, una volta belle secche polverizzatele nel mixer e conservate in vasi a chiusura ermetica. ci potete aromatizzare quello che volete!
@IlAria: grazie mille per le dritte! Purtroppo per me é parecchio complicato, ora come ora, procurarmi dei libri in italiano (che poi io sono sempre stata una di quelle che ci sta proprio tanto, in libreria, e guarda, e sfoglia, e annusa…eh eh). Qui posso solo da internet 8e devo stare pure attenta, che con le spese di spedizione mi compererei minimo minimo un altro libro :-(
No, scrivi pure qui, se hai altri testi, che cosí divulghiamo!!
@Gió: che ideona!!! Perché anch´io faccio qualcosa di simile, anche come piccoli regalini per le amiche (a proposito di Natale in tempi di crisi…), ma fino ad ora ho sempre mescolato le bucce degli agrumi tritate con lo zucchero (da usare per dolcificare té o tisane o dolci). Ma questo é ancora meglio, perché ci si puó aromatizzare qualsiasi cosa, non necessariamente dolce!!! Grazie!! (PS: chi é Alex?)
@Claudia Alex è una delle due blogger di Cuoche dell’altro mondo
è lei è lei!
uff!!! Io sono nuova, di blog, e faccio sempre queste magre figure…che sono persone famosissime e io non le conosco…adesso vado a curiosare!!!
grazie!
Rosso, io mangio rosso. Pomodori, Carni rosse, ché di quello che dice Paul McCartney me ne frega poco, Pasta al pomodoro col peperoncino color mattone dei supermercati olandesi, pizza, Lampone, Pesca, Fragola.
Il vino, rosso.
Rosso, la doppia S mi ha sempre messo l’acquolina in bocca, e non è una figura retorica.
@Marco: grazie! Pensa, io credo sia l´unico colore che non mangio mai. Mmm…mumble mumble… ultimamente mi affascina molto sapere di che colore mangiano le persone (peró mi trattengo, che mi sembra di invadere la loro privacy, visto che si capisce di piú dal colore preferito che da una radiografia…eh eh…)
@anaune: eureka! Credo di avere un paio di idee sul perché del tuo rosso…adesso te le scrivo da te, che qui all´aperto magari non é carino ;-)