Questo pan brioche l’ho mutuato (di nuovo) dal bel blog di manu “profumi e colori”; la sua ricetta era per una treccia di pasta brioche molto (molto!) bella, ma me la riservo per quando riuscirò a tirare un respiro che sia uno :-)
Diciamo che posso ritenermi piuttosto soddisfatta, anche se il pan brioche il giorno dopo non aveva la stessa freschezza e morbidezza di quello precedente, ma riuscirò ad ottenere anche questo, è solo questione di tempo, testardaggine, e soprattutto esperienza.
Con gli impasti mi comporto un po’ come con i libri: se vedo che la lettura mi risulta troppo pesante chiudo e metto da parte. Dopo qualche tempo lo riprendo e quasi sempre non capisco come mai avessi avuto difficoltà la volta precedente!
Mangiato ancora appena tiepido si scioglieva in bocca, era burroso ma non troppo, ottimo sia con il dolce con il salato; provate e poi mi saprete dire (e magari consigliare!).
Oltre alle sue bellissime brioche (guardate qui!), manu ha sperimentato in tanti altri modi la pasta madre liquida; se andate a spulciare il suo blog troverete molti consigli interessanti.
Per preparare il poolish guardate qui, alla fine del post sulla pasta madre liquida, ma fate l’ultimo passaggio con 60 grammi di pasta madre liquida, 60 grammi di farina 0 e 80 grammi di latte intero fresco (invece che con 50 grammi di pasta madre liquida, 100 di farina e 100 di acqua).
Ingredienti:
200 grammi di poolish
200 grammi di farina 00
2 uova
3 cucchiai di zucchero grezzo chiaro
100 grammi di burro morbido
mezzo cucchiaino di sale marino integrale
Al mattino prendete il vostro poolish e impastatelo con la farina, lo zucchero, le uova (uno alla volta, aggiungete il secondo solo quando il primo sarà assorbito bene); poi alla fine il burro morbido (non sciolto) e per ultimo il sale, e fate incordare (lo sapete già cosa significa incordare, ma lo ripeto per i novizi: l’impasto dovrà diventare liscio e lucido, staccarsi dalle pareti dell’impastatrice e avvolgersi ai ganci, e avere un aspetto “filante”).
Se l’impasto è troppo liquido aggiungete un pochino di farina (pochissima, più farina aggiungerete più la brioche perderà in morbidezza). se è troppo solido aggiungete un po’ di latte.
Mettete l’impasto nella solita ciotola (la mia ormai è una veterana… discorre di lievito naturale con le altre ciotole come se ne capisse solo lei); se è abbastanza maneggevole magari fategli una piega di tipo uno (vedi blog di Adriano), se invece è troppo morbido versatecelo dentro delicatamente, dovrebbe comunque consolidarsi un pochino mentre lievita.
Coprite con il solito panno umido lavato senza ammorbidente (un altro che ormai si dà delle arie), mettete in un posto riparato dalla corrente (io lo metto nel forno, stagione fredda luce accesa, stagione calda luce spenta) e lasciate lievitare fino a quando sarà più che raddoppiato.
Intanto imburrate molto bene uno stampo da pan carrè (o da plum cake, che credo sia simile, o no?).
Quando l’impasto sarà raddoppiato versatelo delicatamente sulla spianatoia, schiacciatelo leggermente, arrotolatelo su se stesso e posizionatelo nello stampo (se fosse troppo morbido fatelo scendere nello stampo direttamente dalla ciotola, molto delicatamente), e rimettetelo nel luogo riparato a fare la seconda lievitazione.
Quando il vostro pan brioche sarà più che raddoppiato e avrà raggiunto quasi il bordo dello stampo spennellate la superficie con un po’ di latte tiepido — i napoletani dicono “tolto di freddo” :-) — e infornate (preriscaldate il forno a 180°C per tempo) per una ventina di minuti (il tempo di cottura è assolutamente orientativo).
La cottura nel caso della brioche è molto importante, perché se la cuocete troppo viene secca, e nessuno vuole una brioche secca, no!? Quindi quando cominciate ad avere il dubbio che potrebbe essere cotta fate la prova stecchino, lasciatela nel forno solo se lo stecchino è proprio sporco di impasto, se è solo un po’ umido va benissimo.
Dopo aver sfornato il pan brioche aspettate qualche minuto che si consolidi un pochino, poi estraetelo delicatamente dallo stampo e mettetelo a raffreddare su una gratella. Se tutto è andato bene sui lati dovrebbe essere molto morbido, quasi umido, e raffreddandosi la crosticina superiore dovrebbe ammorbidirsi un po’.
Se provate a farlo fatemelo sapere che ho bisogno di confronti per i prossimi upgrade (che ci saranno molto presto!).
uuufffiiii, non posso provarlo. O meglio posso prepararlo ma non mangiarlo. Che rabbia! Uova e burro sono ancora tabù per me!
Interessante, quando torno a casa dal lavoro torno a leggere tutto con calma!
Sembra ottimo, l’alveolatura è davvero bella. Io questo week end ho provato un pane morbido tipo piuma ma anche se la consistenza è venuta benissimo c’è un leggero retrogusto acido (ho fatto direttamente il poolish senza rinfreschi, mi sa che è quello)…comunque il nuovo lievitino mi piace molto devo solo prenderci la mano…magari provando questa ricetta!
Un bacione e buona settimana
fra
Bellissimo!!!
E chissà che profumo!
Te lo copio sicuramente! Il lo.co.li. l’ho rinfrescato ieri dopo un mese di abbandono, e si è ripreso alla grande!
@ izn : CIAO hai ragione sulla cottura, ho fatto delle brioches, non ricordo dove ho preso la ricetta, e rispetto alla cottura dava 30′, così …ligia al dovere…quando ho aperto il forno ho scoperto che erano troppo colorite e infatti, come dici tu, SECCHE! seconda prova: modifico ricetta e al 15° minuto controllo…altri 3′ e fuori! wauuuu!!! sono ottime! quindi consiglio per tutti: occhio alla cottura!!! ed in bocca al pan brioche!!! anzi..pan brioche in bocca!!!!! ahahahahah ciao ciao :)
sembra morbidissimo!!
per ora mi accontento di farlo con il lievito di birra, però potrei provare a farlo con il poolish così uso meno lievito….
@cricri: vedrai che piano piano, dopo un periodo di disintossicazione, potrai ricominciare a mangiare le uova e il burro, magari una volta ogni tanto, e visto che saranno semi-proibite saranno ancora più buone!
@elga: fammi sapere se ci provi, io intanto vado un attimo di là a fare il tuo gelato di pesca e grappa… yum :-P
@fra: e com’era il pane tipo piuma? sono curiosa! che farina hai usato?
ps: io mi trovo benissimo con la mia bianca, anche se ho scoperto che ci sono strenui sostenitori della pasta madre solida :-/
@marcella: sì, il lievito liquido è stupendo, si lascia anche maltrattare un po’ ma poi si riprende sempre :-) fammi sapere come ti viene il pan brioche, aspetto dolci notizie!
@roby: ecco! e le brioches secche sono veramente una schifezza! anzi forse l’ho lasciato anche troppo questo pan brioche nel forno, la prossima volta almeno cinque minuti in meno!
@giò: assolutamente sì, il poolish sarebbe molto meglio, così eviti anche che la brioche abbia quel sapore lievitodibirroso :-P
izn….fatto pan brioche …………buooooooooonoooooooooooo
assaggiato prima con una bella spalmata di maionese
e poi con la marmellata di prugne
na goduria.
ma è possibile che ci sono volute 9 dico 9 ore di lievitazione?
ciao esperimento p.m.l. ottimo
Ciao, sono Cristiana, è la prima volta che scrivo nel tuo blog, anche se lo seguo con attenzione già da qualche mese, per via della “Bianca”, sai, da quando in novembre sono partita a fare la p.m., il passo al lievito liquido è stato velocissimo, ed eccomi qui ora tutte le settimane a sperimentare nuove ricette!
Cercavi riscontro per questa splendida ricetta, eccomi: l’ho provata la settimana scorsa, le dosi le ho seguite al grammo, ho invece modificato i tempi della lievitazione, perché mi trovo meglio a preparare gli impasti la sera e poi far fare una notte di lievitazione lenta in frigo, per poi procedere con la seconda lievitazione il giorno dopo ed essere pronta per infornare dal pomeriggio in poi.
Ti devo ringraziare, il pan brioche che è risultato è SUBLIME! Una morbidezza che si scioglie in bocca, un gusto talmente delicato che sta bene con qualunque cosa! Non devo aggiungere altro, per me la ricetta è già perfetta, quindi solo complimenti e grazie!
Cristiana