Ho scoperto la kaiserschmarrn molti anni fa, durante il mio soggiorno in Alto Adige, a Ortisei, e ovviamente mi ha conquistata all’istante :-) Gli altoatesini la mangiavano come piatto unico a pranzo o a cena.
Col senno di poi non la trovo affatto una cattiva idea, anche se io l’ho preparata per il mio momento preferito… la colazione :-P Volete mettere iniziare la giornata con una bontà del genere? Ti vira tutto verso l’ottimismo spinto, un po’ della serie oggi posso fare qualsiasi cosa.
La versione che conoscevo io non contemplava gli albumi montati a neve e poi uniti all’impasto, infatti era molto più sottile e simile a una crepes rispetto a questa che ho deciso di fare.
Devo dire che tutte e due le versioni sono buonissime, però questa con gli albumi montati è più delicata, più lussuriosa e in definitiva meno simile a una frittata. Il kaiserschmarrn andrebbe servito con una salsa di mirtilli molto particolare della quale però non sono riuscita a trovare la ricetta.
Alla fine ho deciso di tirare fuori una confettura di prugne che avevo preparato quest’estate, e ci stava molto bene. L’importante è che usiate qualcosaa che abbia un fondo un po’ aspro che contrasti con il dolce di questa frittellona.
Ingredienti:
80 grammi di farina 00
250 grammi di latte
50 grammi di zucchero grezzo
2 uova
20 grammi di ghee
30 grammi di uva passa
1 bicchierino di rum
1 pizzico di sale
Mettete a rinvenire l’uva passa nel rum. Separate i tuorli delle uova dagli albumi. Mescolate la farina il latte in una terrina grande e alla fine aggiungete i due tuorli. Montate gli albumi a neve soda insieme allo zucchero grezzo. Unite le chiare alla pastella e mescolate dal basso verso l’alto fino a quando non ci saranno più fiocchetti di albume.
Scaldate una padella di ferro (o antiaderente) molto grande (più di 25 centimetri di diametro), ungetela con il ghee, versate la pastella e cospargetela con l’uva passa scolata e strizzata.
Fate cuocere con un coperchio a fuoco basso per almeno 5 minuti, e quando il dolce sarà cotto nella parte inferiore tagliatelo a pezzi grossi con l’aiuto di due cucchiai di legno, e girateli in modo da cuocerli da tutti e due i lati.
Quando sarà cotto anche dall’altra parte tagliatelo a pezzi grossolani con l’aiuto di due cucchiai di legno e servitelo caldo, spolverato di zucchero a velo.
secondo me questa versione che hai fatto è quella che si mangia in Pusteria, io vado spesso in valle di Anterselva e nei rifugi la servono così, senza uvetta e con la salsa d mirtilli rossi oppure direttamente con i mirtilli rossi!che voglia di tornarci!
questa per me è una novità davvero…non la conosco…quindi è da provare…felice settimana
non mi ricordo se te l’ho gia detto, a vienna lo mangiavo accompagnato dalla frutta cotta—–comunque è un dolce” coccola “facile e comodo e buonissimo ………francesco adesso che è grande ,,,se lo cucina da solo…ciao buona giornata…..sto facendo le fette biscottate………
è passato adesso francesco per un caffè, mi ha ricordato che il kaiserschmarn lo mangiavamo accompagnato anche dalla frutta sciroppata tipo le pere, o le pesche…non me lo ricordavo..buono….
Il Kaiserschmarrn è una delle cose che adoro.
Però, devo dire, che mangiato in una baita in Sudtirol dopo una scarpinata di qualche ora, affamata e stanca è una cosa fantastica.
Con quei mirtilli vicino e un buon radler è la felicità pura!!
Io dentro ci metto anche le mele a cubetti, e poi insieme…siii!!! tanta marmellata!
mamma quanto mi piace, mi tufferei nella foto :D
Ahhh, ricordi d’infanzia, delle settimane bianche passate in Alto Adige. Il Kaiserschmarrn mangiato dopo una giornata sulle piste è una delle cose più buone che io abbia provato.
Ciao, Alex
@tutte: mi sta venendo una voglia di tornare in alto adige… a me la montagna piace soprattutto d’estate, lo so sono eretica! Francesco invece adora sciare :-)
Un giorno dovremo incontrarci anche lì! O in Austria…
@Antonella: benvenuta nel pasto nudo! che onore averti qui! Vengo sempre sul tuo blog e non so mai cosa scegliere, farei tutto. Per adesso sto decidendo se fare prima il timballo con le ortiche o la stupenda farinata… uhmmm… mi sa che vado di farinata :-P
p.s.: certo, le mele a cubetti… la prossima volta ce le metto anch’io eh…
Ciao, piacere di conoscerti, sono approdata casualmente sul tuo blog ed è stato un vero piacere scoprirti. Oltre alle foto molto belle e alle ricette interessanti apprezzo molto il tuo stile asciutto e diretto :-) Spero ci sarà modo di conoscersi meglio, visto che anche io sono una “foodblogger” (che titolone!!!)
A presto, Alessia
@arietta: ma benvenuta sul pasto nudo a te arietta!!! Il piacere è mio! Grazie per i complimenti, non avevo mai riflettuto sullo stile di scrittura, mi piace molto la definizione “asciutto e diretto” eh eh!
Se vuoi conoscere meglio me e le altre stupende pazze che frequentano il pasto nudo ti invito a fare un giro nella stanza delle chiacchiere, puoi cliccare qui, oppure la trovi nella colonna in alto a destra, sotto la scritta “curiosare”… lì potrai prendere un tè e pasticcini con noi e scoprire quanti bla bla bla importanti e folli facciamo :-)
ps: porta le stelline con il pecorino e le olive se ne hai ancora un po’!