Suonino le trombe, squillino i tamburi (o era al contrario?), insomma chiamate la banda del paese, indossate abiti da guitti e scarpe con la punta all’insù, e fate festa! Abbiamo appena posizionato il pulsantino (lo vedete, lì tutto carino, alla vostra destra?) per associarsi al pasto nudo, yeahhhhhh!!! :-)))))
cake senza uova
Abbiamo anche implementato svariate pagine nuove di zecca, tipo questa che spiega cos’è e cosa fa l’associazione e i vantaggi che i soci avranno, e altre di servizio per darvi il benvenuto e tutto il resto appresso. Da questo momento siete liberi di cliccare e diventare soci, e ricevere a casa la tesserina che vedete fotografata sullo schermo, per ottenere la quale però dovrete mandarci nome e cognome e eventuale nome-internet (tipo me che ho un aka dalla pronuncia impronunciabile, sfido chiunque a dirlo giusto eheheh).

Come potete immaginare, un evento di questa portata non poteva non essere festeggiato con un dolce, ovviamente moooolto consapevole, in piena linea pastonudista. Trattasi di un cake che vi presento in due versioni: una senza latte, senza burro, senza olio, senza uova (e senza cake… nooooo!! Scherzo!!!), che vedete nella foto di apertura e in quella “aerea” qui sotto.

L’altra invece è sempre scevra di tutti gli ingredienti che ho elencato poc’anzi, tranne, per chi lo usa, un po’ di latte di mucca felicissima, che potete sostituire con qualsiasi altro tipo di latte, vegetale o non (ovviamente io consiglio quello di mandorla, forse che per caso ve l’ho già detto qualche volta che adoro le mandorle, no eh?). Questa seconda versione è quella fotografata in basso, che come vedete è cresciuta un po’ meno, forse perché il mio forno è veramente moscetto e quando leggo nelle ricette di partenza 160°C devo assolutamente ricordarmi di regolarlo almeno a 170°C :-P
torta al cacao senza grassi
Io, lui (il cake), lo avevo visto qui dalla mitica Labna, e mi aveva subito colpita perché nonostante la penuria di ingredienti buoni sembrava bella morbida e densa nella fotografia. E non mi sbagliavo affatto. La cosa bella è che dentro c’è anche poco zucchero, e integrale, cosa che si sposa alla perfezione con il fatto che ultimamente preferisco (e stranamente la pulcina mi segue a ruota) dolci un po’ meno dolci, e sto sempre lì a ridurre lo zucchero dappertutto.
cake al cacao senza uova
Lo so, lo so, a prima vista questo cake potrebbe crederlo un po’ stitico; vi assicuro che non è assolutamente così. Forse dalle foto potrebbe sembrare un po’ secco, ma è esattamente il contrario: rimane molto umido all’interno (incredibile visto che non c’è *un* grasso che sia uno nella ricetta) e morbidissimo. Forse l’unico difetto che gli si può imputare è che è un po’ gommosetto (nonostante abbia usato una volta farina antica e l’altra *più antica* (farro monococco), quindi tutto tranne che elastiche!
Ovviamente non vi aspettate un dolce lussurioso che si scioglie in bocca, ma se state cercando un meraviglioso punto di incontro tra colazione sana e buona, fermi là!! L’avete appena trovato :-))
torta al cacao senza grassi
Unica raccomandazione molto importante: scegliete un cacao in polvere molto buono, perché visto che non ci sono praticamente altri ingredienti a parte la farina e un po’ di zucchero, sarà quello a definire la bontà del vostro dolcetto. fate un po’ di prove con vari tipi di cacao e mi direte.

Ingredienti:
300 grammi di farina monococco semintegrale
45 grammi di cacao in polvere
180 grammi di zucchero integrale mascobado
mezzo cucchiaino di sale marino integrale
1 bustina di polvere lievitante
1 presa di vaniglia in polvere
300 grammi di acqua (o latte intero fresco o latte vegetale)
40 grammi di liquore (opzionale, nel caso sostituire con altra acqua o latte)
un pezzettino di burro chiarificato (o di olio extravergine d’oliva)

Preriscaldate il forno a 160°C e imburrate (oppure oliate) e infarinate uno stampo da cake.
Da qui in poi, la semplicità fatta dolce al cacao: mescolate in una ciotola di vetro la farina (io ho usato il farro monococco ma va bene qualunque farina… dalla 1 in su, veroooo?), il cacao. lo zucchero e la polvere lievitante.
Aggiungete il liquido di vostra scelta (Labna sul suo blog dice che la dose è indicativa, e potrebbe servirne un po’ di più o di meno, io ho usato esattamente la dose indicata) e mescolate con un cucchiaio fino a quando non otterrete un composto abbastanza liscio. Non esagerate perché il lievito una volta che incontra il liquido vuole cominciare a… lievitare, per cui se perdete troppo tempo rischiate che il dolce vi venga bassino).
Lasciate cuocere per 45-50 minuti, fate la prova stecchino, sfornate, lasciate intiepidire, tirate fuori il cake dallo stampo e mettetelo a raffreddare (Labna dice che è tassativo farlo raffreddare in un panno pulito, io l’ho lasciato all’aria, la prossima volta proverò come dice lei).

Aggiornamento:

giugno 2016
Ho provato a fare il cake con farina bianca, 150 grammi di zucchero (quello di foresta) invece che 180, un cucchiaino di bicarbonato e il succo di mezzo limone invece della polvere lievitante e 340 grammi di latte di cocco invece che acqua+liquore, e ungendo la teglia con olio di cocco ed è venuta uno spettacolo <3 Provate!