Ho provato un sacco di creme pasticcere, con la panna, con l’amido di mais, con il burro, con più zucchero, meno zucchero, con un sacco di tuorli d’uovo, con gli albumi, con la panna montata… fino a quando non ho scoperto la ricetta di Maurizio Santin.
Alla fine il suo procedimento è il più semplice di tutti; credo che la crema pasticcera sia una delle cose più soggettive che esistano nel mondo culinario; per me questa è quella vince su tutte (fino alla prossima sfida), però ognuno ha la sua ricetta preferita, magari con quel piccolo accorgimento che ne cambia completamente il sapore (a proposito, voi come la fate?).
Al giorno d’oggi si conoscono più di 7000 varietà di mela, anche se purtroppo i tipi disponibili sul mercato sono sempre meno a causa delle logiche commerciali.
A proposito di questo – piccola digressione – vi segnalo un’associazione meravigliosa, archeologia arborea; sono poche persone che si trovano a Perugia, e cercano e salvano specie e varietà locali, salvano e risanano vecchie piante e antichi frutteti, e nel tempo sono riusciti a creare una grande collezione in una piccola azienda privata.
La cosa più bella è che è possibile adottare le piante di questa azienda, pagando una cifra simbolica; chi adotta la pianta ha la possibilità di andare ogni anno a raccoglierne tutti i frutti, tranne tre: uno per il sole, uno per la terra, uno per la pianta. Non è profondamente giusto, ammirevole e commovente?
Vabbèh, torniamo alle mele! In Italia la coltivazione è attualmente concentrata soprattutto nel settentrione (a parte la Campania… avete presente la mela annurca?). Dal punto di vista nutrizionale la mela è rinfrescante, disintossicante, diuretica, rilassante per i muscoli, stimola e decongestiona il fegato, aumenta la secrezione salivare e aiuta a regolare la flora intestinale. Di solito si crede che la mela cruda sia antidiarroica, mentre quella cotta lassativa; secondo la bioterapia nutrizionale invece la mela cruda (mangiata però con tutta la buccia) accelera il transito intestinale, mentre la mela cotta in forno frena la peristalsi intestinale!
Questo dessert è apparentemente una cosetta ingenua e senza storia, ma provate a gustarlo con la mela fredda di frigorifero e la crema tiepida… poi mi direte.
Ingredienti:
500 grammi di latte
125 grammi di zucchero grezzo
40 grammi di farina 00
5 grammi di burro
4 tuorli d’uovo
1 pizzico di polvere di vaniglia
1 cucchiaino di cannella macinata
2 mele
la buccia di un limone
Portate a ebollizione il latte con la vaniglia.
Spellate i tuorli… sì, avete capito bene, proprio spellateli, toglietegli quella pellicina che hanno attorno. In questo modo la crema non avrà quel fastidioso sapore di uovo.
Questo consiglio l’ho trovato qui, sul bellissimo blog di Lory, la mercante di spezie; c’è anche una sequenza fotografica che spiega come ha fatto lei :-)
battete i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a che non diventano molto chiari, quasi bianchi. Aggiungete tutta la farina insieme mescolando molto velocemente; non bisogna lavorare troppo questo composto altrimenti diventa duro.
Aggiungete un terzo del latte bollito sempre mescolando, e rimettete il resto del latte sul fuoco; quando avrà raggiunto di nuovo l’ebollizione toglietelo dal fornello e versateci dentro il composto di latte, zucchero e uova in un colpo solo, mescolando molto bene.
Rimettete sul fuoco, e sempre mescolando, aspettate che la crema si addensi, ci vorranno pochi minuti – non deve bollire.
Versatela in una ciotola di vetro a intiepidire e metteteci sopra il burro fatto a pezzettini; in questo modo non si formerà quell’antipatica crosticina che rovina l’effetto cremoso; intanto tagliate una mela bella fredda a dadini, sistematela in una coppetta da dessert, affogatela con un sacco di crema, spolverate con la cannella e guarnite con la parte gialla della buccia del limone grattugiata con la microplane o tagliata con il coltello a striscioline sottilissime.
Ciao!! bella questa ricetta!! io la crema pasticcera la faccio da una ricetta fatta alla prova del cuoco, nel mio blog la trovi in prima pagina nelle “pastine da colazione”.
Quando la metto a raffreddare perchè non faccia la crostina la copro proprio a contatto con pellicola trasparente.
Un bacio Federica
io solitamente la faccio senza farina, solo latte uova zucchero e limone. Per essere perfetta per me la crema deve non sapere d’uovo ed essere piuttosto limonosa!
Proverò sicuramente la tua versione
Un bacione
fra
@federica: ma sai che ho sentito anche che si può coprire con la pasta forno? Per quanto riguarda la pellicola fai attenzione che sia quella giusta… leggi qui
@fra: ho appena scoperto una cosa stupefacente proprio sul problema “sapore di uovo”!!!! Lo aggiungo subito a questo post, è troppo interessante :-)
p.s: ma potrei avere la tua ricetta della crema senza farina? È una delle pochissime alternative che non ho ancora provato!
Cara IZN, ho visto solo ora che avevi chiesto di essere inserita nella mappa dei foodblogger. Scusa se mi faccio viva solo adesso. La sto aggiornato proprio ora e non riesco a trovare la tua città di provenienza. Potresti segnalarmela in modo che io possa inserirti?
Splendido blog :-)
@alex: grazie mille! ho appena lasciato le informazioni nei commenti sul tuo blog. Grazie per l’apprezzamento, detto da te è un onore immenso… il tuo blog è da sempre un mito per me :-)
Che ricetta interessante… Non ho mai provato a fare la crema pasticcera con i tuorli montati.
Io ho la mia ricetta di fiducia, passatami dalla madre di un mio amico… Viene molto delicata, ci sono poche uova e risulta piuttosto leggera!
Spero a breve di avere il tempo di postarla sul mio blog, anche se ne dubito… :'(
(ros)marina
Bellissima ricetta, semplice ma precisa nei sapori. Anch’io ho provato duemila ricette di creme pasticcere, devo assolutamente preparare questa. Grazie!
mi piacciono un sacco queste ricettine semplici e dai gusti teneri, ciao e buona domenica!!
Intanto grazie per essere passata sul mio blog e complimenti per il nome che hai scelto per il tuo (uno dei film più belli che abbia mai visto, almeno la versione non censurata… e va bene: è bello anche il libro).
Riguardo alla ricetta, amo molto lo zenzero e credo che una julienne di zenzero fresco mescolata alla buccia del limone starebbe benissimo anche qui :)
Salutoni
@rosmarina: benvenuta nel pasto nudo cara (ros)marina :-)
se posti la ricetta sul tuo blog fammelo sapere, che magari la provo e poi potrei aggiungere il link così potremmo avere anche un elenco di creme pasticcere alternative!
@dada: grazie dada, mi sa che il cuoco nero è una garanzia :-P fammi sapere come ti sembra quando la fai!
@astrofiammante: e ci vogliono pochi minuti per farla… le cose semplici sono sempre le più buone. Buonissima domenica a te :-)
@fabien: ciao fabien, per me è un grande onore averti qui, il tuo blog è stato una scoperta illuminante :-)
So quello che intendi per quello che riguarda il pasto nudo. Anche per me quel film ha rappresentato una svolta non solo nelle mie conoscenze, ma anche nel mio carattere :-) Quando voglio capire se qualcuno ha una buona apertura mentale gli faccio vedere subito Cronenberg, eh eh.
Pensa che anche il mio studio grafico si chiama “interzona art studio” e ha preso il nome dalla tesi che ho fatto all’Istituto Europeo di Design… insomma quel film per me è “IL” film (e va bene: anche il libro).
Mannaggia, non so come ho fatto a non pensare allo zenzero per questa ricetta. Hai ragione, mi sa che completerebbe e rifinirebbe il sapore, gli darebbe quel tocco che mancava. La prossima volta! :-P
mmmmhhhh….
Ciao! devo scriverti perchè non posso contenere il mio entusiasmo dopo aver provato la tua versione. Non sai la soddisfazione nel vedere manifestarsi nella crema una consistenza così perfetta! certo non mi è venuta liscia liscia perchè ci ho messo anche gli albumi, ma ha un aspetto favoloso.
quindi volevo comunicarti il mio entusiasmo, a partire dallo sbucciare i tuorli che mi ha troppo sfiziato, questo rosso liscio che riluce… il cibo è veramente poesia per me, specie quando posso fare la crema con le uova fresche dal pollaio di mamma e con la tua ricetta perfetta !
ah! complimenti per il sito lo trovo delizioso!