Avevo visto qui restando a bocca aperta (ma che, i fiori si possono cucinare??!! a me i fiori!) i fiori di sambuco e di acacia fritti, poi me li ero dimenticati. Qualche giorno dopo ho incontrato Antonietta e le ho chiesto se conosceva i fiori di sambuco, e lei mi ha detto che in questo periodo gli alberi di sambuco straripano di fiori, e sono dappertutto.
frittelle di fiori
Allora l’ho pregata di chiamarmi quando sarebbe andata a passeggiare (lei passeggia tutti i giorni, almeno un paio d’ore al giorno), per mostrarmi dove sono gli alberi di sambuco, così avrei potuto rubare qualche fiorellino… Che ve lo dico a fare… la sera stessa Antonietta è passata qui e me ne ha portato un mazzo gigantesco, meraviglioso e profumatissimo, ero così felice, un regalo più bello non me lo poteva fare!

Ricordate sempre di cogliere i fiori di sambuco in un luogo incontaminato, lontano da strade carrabili e da eventuali spargimenti di pesticidi. Spruzzate leggermente i fiori con un po’ d’acqua per lavarli, poi scuoteteli. Tagliate via i gambi più grossi e duri, e lasciateli asciugare bene. Attenzione perché tendono a rovinarsi velocemente, quindi se non li preparate subito teneteli immersi con i gambi in un vaso d’acqua.

Nonostante la frittura questi fiorellini conservano tutto il loro sapore, che è identico al loro stupendo profumo. Sono facili da fare e di sicuro effetto, e credo che questa ricetta sarà la prima di una lunga serie di ricette con i fiori :-)
cucinare con i fiori
Ho cercato in rete un po’ di ricette per cucinare questa meraviglia, e inizialmente ho provato con questa, che prevedeva una pastella fatta con latte, farina, uova, albumi montati, zucchero e vaniglia… sembrava promettente, invece la frittura è venuta pesantissima, imbevuta d’olio, immangiabile. Il risultato di questa pastella potete vederlo nella foto qui sotto, molto ma molto differente dalla foto di apertura, non vi sembra?
frittelle di sambuco
Così sono tornata alla mia pastella collaudatissima di sola acqua e farina, e ho ottenuto le frittelle croccanti e leggere della foto di apertura. Persino zac che non ama i dolci mi ha detto “i fiori di sambuco hanno il loro perché”.

Ingredienti:
10 fiori di sambuco
100 grammi di farina 00
acqua fredda quanto basta
un po’ di zucchero grezzo
olio extravergine d’oliva

Preparate una pastella nè troppo densa nè troppo liquida (come al solito la quantità d’acqua dipende dalla capacità di assorbimento della vostra farina) e lasciatela riposare in frigo.
Mettete sul fuoco un padellino di ferro di circa 15 centimetri di diametro con due dita di olio; munitevi di un cucchiaio di legno; quando, infilando la coda del cucchiaio nell’olio, compariranno una serie di bollicine che si espanderanno a raggiera verso l’esterno, il vostro olio sarà alla giusta temperatura. Intingete un fiore di sambuco alla volta nella pastella che avete preparato, tenendolo per il gambo, e poi mettetelo subito a testa in giù nell’olio bollente; dopo due o tre minuti giratelo, aspettate che sia dorato e croccante anche sull’altro lato e tiratelo subito fuori.
Usate un foglio di carta per il pane per assorbire l’unto in eccesso, poi adagiatelo in un piattino, spolveratelo con un po’ di zucchero e con qualche fiorellino superstite.