Certo che con la bianca ti viene proprio voglia di giocare, come da piccola con i trastulli che mi attraevano di più, che ne so, il piccolo chimico, che mia madre non mi faceva mai usare perché aveva paura che esplodesse qualcosa (potevo fare solo l’acqua distillata, in sua presenza), oppure ad esempio con la pasta per modellare :-P
Quel particolare genere di balocchi mi facevano avvertire un fuoco sacro nello stomaco, sembravano essere più importanti di qualsiasi altra cosa; mi davano la sensazione di fare qualcosa più di un passatempo, qualcosa di serio, da grandi :-) Anche a voi succedeva o ero psicopatica già da piccola?
Ecco, quando ho visto questo pane a fisarmonica dalla bravissima Manu di profumi e colori ho avuto proprio questa sensazione, e ho continuato a pensare a *lui* (il pane) fino a quando non sono riuscita ad avere quei tre minuti di tranquillità tra una pretesa e l’altra della piccola papera, e ho provato a prepararlo.
Siccome poi Manu parlava di due versioni, una con l’olio e una con il burro, potevo io, povera foodblogger indifesa, non provarle tutte e due? La prima volta ho fatto quello al burro, e devo dire che ha avuto un discreto successo.
In quel caso ho seguito di più il procedimento che suggeriva Manu, e ho utilizzato 250 grammi di poolish, come lei aveva suggerito. È venuto fuori un pane buono e fragrante, ma da mangiare in poche ore, perché il giorno dopo, quando il burro si è raffreddato, era già un po’ raffermo.
Così quando ho fatto la versione all’olio, che è quella che vedete in foto, ho deciso di diminuire la quantità di poolish (150 grammi invece di 250); ho pensato che in questo modo avrei allungato la lievitazione e il pane sarebbe rimasto fresco più a lungo.
Solo ultimamente infatti, per averci sbattuto la testa, ho finalmente capito (e io sono di coccio, prima che capisco qualcosa, se qualche anima buona non viene a dirmelo in faccia, ci posso mettere anche una vita), che più il tempo di lievitazione si allunga, più il pane rimane fresco a lungo; e che per allungare il tempo di lievitazione dovevo diminuire la quantità di lievito. Avete notato che infatti le frittelle di pasta madre, che sono fatte quasi completamente di lievito, sono meravigliose appena fatte, ma tendono a indurirsi in poche ore?
Ingredienti:
150 grammi di poolish di pasta madre liquida
150 grammi di latte
80 grammi di olio extravergine d’oliva
(o 100 grammi di burro di centrifuga)
350 grammi di farina 0
1 cucchiaino di sale marino integrale
1 cucchiaino di zucchero grezzo chiaro
Per pima cosa imburrate (oppure oliate, a seconda del metodo che avete scelto) uno stampo da pancarrè lungo circa 25 centimetri.
Sciogliete nell’impastatrice il poolish con lo zucchero e il latte a temperatura ambiente, e 40 grammi di olio (se scegliete di fare la versione con il burro sciogliete il poolish solo con il latte e lo zucchero e aggiungete 50 grammi di burro, morbido, insieme alla farina); aggiungete la farina (come al solito dovete ottenere un impasto molto morbido, ma che non si appiccichi alle mani; se servisse altra farina aggiungetela, ma poca poca alla volta); inserite il sale solo alla fine, come al solito.
Lasciate andare l’impastatrice fino a quando l’impasto non si incorderà, vale a dire diventerà bello lucido e si staccherà dalle pareti aggrappandosi al gancio. Una volta ottenuto l’impasto formate la palla e lasciatela riposare per un’oretta o due, nella solita ciotola di vetro, nel forno con la luce accesa e coperta con uno strofinaccio umido.
Passato questo tempo, infarinate la spianatoia e stendete l’impasto con il mattarello (delicatamente, cercate di preservare le bollicine d’aria che si sono già formate!) fino ad ottenere una sfoglia quadrata di 40×40 centimetri.
Tagliate la sfoglia in quadrati di 8×8 centimetri, come vedete nella foto qui sotto; non c’è bisogno di essere superprecise, anzi il pane viene più carino se i quadrati non sono assolutamente identici (quest’ultimo avvertimento era per le maniache tipo izn).
Adesso dovete posizionare i quadrati nello stampo; la cosa più semplice è posizionare lo stampo in modo che rimanga inclinato (io ci ho messo il mattarello da un lato, come potete vedere nella foto qui sotto, ma non è che sia un’idea meravigliosa, perché non voleva collaborare e tendeva a rotolare su se stesso, ma te pare, ‘sti mattarelli in fuga per la libertà).
Prima di mettere i quadrati di pasta nello stampo dovete oliarli con i restanti 40 grammi di olio (o imburrarli con i restanti 40 grammi di burro, sciolto a fuoco bassissimo e lasciato raffreddare a temperatura ambiente) da tutti e due i lati; questo farà sì che una volta cotto le fettine di pane si staccheranno da sole l’una dall’altra, tra i commenti sorpresi dei vostri commensali :-)
Come potete vedere dalla foto sopra, ovviamente i quadrati di pasta non riempiranno tutto lo stampo, e quindi nel momento in cui lo rimetterete in orizzontale tenderanno a cadere da una parte; per questo motivo Manu suggerisce di mettere un po’ di carta forno sul lato per fare spessore, e di toglierlo man mano che l’impasto lievita.
Piccola digressione: dalle foto qui sotto potete vedere la differenza tra le fettine del pane realizzato con il burro (nella prima foto), che si staccavano facilmente, e quelle del pane all’olio (nella seconda), che invece si erano un po’ appiccicate tra loro; secondo l’illuminatozac (si è illuminato dopo che l’ho matterellato causa pubblicazione di video impubblicabili) quello al burro batteva decisamente quello all’olio.
La prossima volta voglio provare a fare quello al burro ma con 150 grammi di poolish invece che 250.
Tornandi alla ricetta, fatta quest’ultima operazione, mettete lo stampo in forno a lievitare per tutto il tempo che gli serve (anche 8-10 ore); quando vedrete che lo stampo è completamente riempito di impasto accendete il forno a 230°C e a temperatura raggiunta infornate per 15-20 minuti, abbassando la temperatura a 200°C appena richiudete la porta del forno.
A cottura ultimata, lasciate intiepidire il pane quel tanto che basta per poterlo togliere dallo stampo, e mettetelo a raffreddare su una gratella. E preparatevi a essere incensate :-)
–izn, ma che bello e che booonooo…oggi giornata di rinfreschi ma doma e domenica mi metto sotto a panificare, sai ho pensato anche di riprovare le ciambelle di roberta con la p.m.l. dovrebbero venire na bomba! a ecco con lo stesso impasto magari le bombe…mmm sarà l’ora , ma ho una fame…
@izn: anch’io lo voglio fare… se un giorno la mia bianca ce la farà…. :-(
Negli ingredienti ci sono già indicati solo 150 gr. di poolish, non 250, qual’è la quantità giusta? Perchè poi hai scritto che la prossima volta vuoi provare a farlo al burro ma con 150 gr di poolish anzichè 250. Ciao
Non avevo visto questa bellezza da Manu, proverò a farlo, ma concordo con te, meno pasta madre e maggior tempo di lievitazione in questa maniera viene buono altrimenti la bianca tende a fare un pane più pesante!
Noooooo questo è troppo bello! Ma, per una che non ha il coraggio di liquefare la propria Mami, quanta pasta madre COMPATTA dovrà mettere? uguale? stessa quantità come se fosse liquida? e poi, mi verrà bello come il tuo? Via, ce devo da provà, dammi consiglio. Comunque brava brava brava bravissima! un bacio a Emma
psycho-Izn alla riscossa!! troppo buffo il racconto, ma il povero Zac preso a mattarellate?
oggi ho ricevuto in dono un vasetto di pasta madre liquida da Marcella!!non so come spiegarti di quanto sono felice di averla conosciuta grazie al tuo blog!!
cosa dici, ora le trovo un nome e poi mi cimento nell’impresa! ho come il sospetto che ti sommergerò di domande!
io vorrei fare subito questo pane!!!stupendo
Ma che meraviglia! :-OOO
… sembrano delle onde di mollica!!!
La fisarmonica di Manu è buffissima, ma il tuo pane è poetico, Izn!
(E in effetti la stessa tua sensazione con la bianca,
io la provo con il Mare, la Neve o… la Sabbia, la prima volta che ho visto il deserto)
Lilly
ps. Secondo me comunque quei rettangoli non è che ti siano venuti proprio bene, eh Izn, non sono belli, devi migliorare un pò, insomma non è possibilie mica che giunta a questo punto ancora non li sai fare
;PPP
Ohhhhhhhhhhh!
Che spettacolo!
Questo pane s’ha da fare!
Ma mi sa che tu stai diventando TROPPO brava, perchè io riesca a starti dietro!
ma questa è un’opera d’arte! Ho fatto anch’io i miei primi panini…e riuscire a dargli una forma decente è stato difficile! Il tuo è spettacolare, davvero!!!!
è bellissimo! se lo vede la mia mamma che è la pancassettista di famiglia lo vuole fare sicuro! quindi poi vuole pure la bianca!! oddio devo imparare a farla! ;-)
E’ davvero spettacolare!
Io non amo e credo di non essere capace di panificare, figuriamoci col lievito madre!
Però ti giuro che guardando questa meraviglia muoio dalla voglia.
A presto,
m.
Stupendissimo questo pane! E’ davvero bello, ma bello bello…
come si fa ad aggiungere qualcosa che non sia un “ooooooh!”, “meraviglia!!”, “stupendo!”… io prendo appunti… anche perché a me questa cosa della pasta madre liquida mi intriga assai!!
E’ fantastico questo pane, viene voglia di staccarne un pezzetto dopo l altro! Adesso inizierò a pensare anche io a lui!
a me viene voglia di staccare i pezzetti ventagliosi, e sentire il croc!!lo so che l´importante é che sia buono, ma quello mi sa che é scontato!!! Vuoi mettere anche gli altri sensi? Questo si sente, si annusa, si tocca, si guarda…e poi si mangia!!! Trovato: un pane sensoriale!!!
Che bello! Davanti a queste delizie che ci proponi la mia tentazione di fare la mia “Bianca” aumenta sempre di più… Chissà!
Io da piccola cercavo di pasticciare già in cucina (es: rubavo la pasta della pizza quando mia padre la faceva e poi la stendevo e cercavo di disegnarci i pomodori e altro!), ma il mio grande desiderio mai esaudito è sempre stato il dolce forno… mi sa che questa passione per i fornelli nasce proprio da lì!
E’ veramente bellissimo, molto d’effetto e sembra anche divertente come preparazione! Davvero una bella idea, complimenti!
oooohhhhh… sono senza parole, è bellissimo…)))
però ecco, ci devi fare il favore a noi neofite della pasta madre – che c’è voluta tutta che la crescessimo bene, la pupa, ora vuoi mica che la liquefacciamo così su due piedi, eh? – ecco ci devi fare il favore di darci un’idea di quanta PM solida usare.. Io credo la stessa quantità più o meno, ma con meno liquido nell’impasto, che ne dici?
comunque complimenti, è spettacolare. Peccato che oggi ho appena fatto il pane, ma quando lo finiamo (credo domani o dopo..) rinfresco la PM e parto con i ventagli…
E’ troppo bello… e dopo averci fatto vedere il procedimento… non sembra neanche troppo difficile!
ehhh ma qui ormai siamo alle magieeeee…..però non mattarellare Zac….su ..che poi te lo ritrovi tutto bitorzoluto….;-))
mooolto bello, solo una domanda: se invece di uno stampo di pyrex ne uso uno in alluminio?. Buona panificazione e weekend :)
@cleofe: eh eh… sapevo che saresti stata la prima a commentare questo pane :-)
@gabriella: no, lo dico durante la spiegazione della ricetta, che il pane con il burro l’ho fatto con 250 grammi di bianca, e quello con l’olio con 150; siccome quello con il burro mi sembrava più buono di sapore, ma quello con l’olio era lievitato meglio, ho pensato che la prossima volta volevo fare quello con il burro con meno bianca.
Non so se mi sono spiegata… che mi sono capita da sola?
@sandra firenze: io ce ne metterei anche 100 grammi, anche meno, bisognerebbe fare un po’ di prove. A seconda anche di quanto fa caldo o freddo etc. Ti verrà cento volte più bello del mio, scommettiamo?
@giò: aspetto l’onda anomala di domande!! Però prima comincia con un pane facile facile!
@lilly: ma sei tu che sei poetica!!! Mi hai fatto morire di risate quando ho letto il commento, eh eh. Pensa che anche se sapevo che stavi scherzando mi si sono arruffate lo stesso tutte le penne, e ho pensato come potevo farli *più* precisi la prossima volta :-)
@evelyne: l’altra sera ho guardato il video con i post it… che beeeellooooooooo :-)
@gloria: ommioddio, anche io ho una storia strappalacrime con il dolceforno!!!! Non ve la racconto nemmeno, che è troppo patetica!!!
@gingi: sì, va bene anche la stessa quantità (ma anche meno), ma con *più* liquido nell’impasto (ma sempre a seconda di quanto ne assorbe la farina), perché ce n’è di meno nella pasta madre ;-)
@astrofiammante: eh eh… tanto era già bitorzoluto dentro…
@paolo: ma sì, credo che lo stampo di alluminio sia perfetto! Fammi sapere il risultato :-P
@tutti: è cento volte più semplice di quanto sembra! provate!
@izn: capito capito grazie. Beh allora appena la mia bianca sarà collaudata proverò questa meravigliosa creazione. :-)
sono stupefatta… anzi, come disse una volta un ometto alla buona che conosco: “sono putrefatta” uahahahhah :DDD
finché non avrò un forno decente come potrò fare un pane (e un lievito finalizzato alla panificazione) decente? uffff :( comunque, cosa dire… sei veramente brava, e questo pane è bellissimo! vado a vedere il blog di manu, che forse non conosco! baci e buona domenica :)))
ti dico solo che a me avevano regalato il dolceforno e che mio padre era la mia cavia preferita ;D
Questo pane è straordinario, la prossima settimana lo proverò sicuramente. Una domanda: cosa intendi per 150 gr di poolish di pasta madre liquida?
grazie
Un bacione
fra
Semplicemente da svenimento. Che meraviglia !
O mamma mia che bello!
Ma è un pane meraviglioso… Così scenico!
Questo, una volta portato in tavola, fa fare un super-figurone…
Devo confessarti che, da buona toscana quale sono, preferisco (o meglio, mi ispira di più) la versione con l’olio…
Una domanda: lo stampo è quello classico da 1 litro di capienza?
Ah, questa è la prima volta che passo di qua. Ci tengo a farti i miei sinceri complimenti per questo bel blog di “cucina consapevole”…
Buona serata!
Ihihih, ma che carina ti si sono arruffate le penne
…come al tuo pane !
;D
Comunque il sovrano incontrastato della tua cucina è a pieno titolo
il Mattarello Matto & Indipendentista…
Lilly
@salsadisapa: ma nooooo va bene un forno qualsiasi (basta che non esplode casa, eh eh). Ti è piaciuto il blog di manu? Lei è bravissima con i lievitati con la bianca!
@fra: non mi parlare del dolceforno che c’ho ancora il trauma!!! tesoro, hai ragione, adesso metto un asterisco nella ricetta per spiegare dove andare a vedere cos’è il poolish.
Comunque trovi tutte le istruzioni per il poolish nella pagina della pasta madre liquida (clicca qui).
@carolina: innanzitutto benvenuta nel pozzo della panificazione qui sul pasto nudo :-)
Aspetta che vado a controllare se lo stampo è da un litro, ci verso un litro di acqua dentro e ti dico…
Ecco fatto, versandoci un litro d’acqua rimane un centimetro circa di bordo libero; misura 28 centimetri in lunghezza, ma alla base è più corto.
Siccome la ricetta diceva che lo stampo doveva essere da 25 centimetri ne andrà bene sicuramente uno più piccolo del mio :-)
@lilly: ma magari si chiama mattarello proprio perché è matto!!! ;-)
l’ho fatto anche io!
e’ bellissimo questo pane!
[…] ricetta da cui ho preso spunto è quella del Pasto Nudo, con la differenza che al posto del poolish ho utilizzato la mia pasta […]
[…] ricetta da cui ho preso spunto è quella del Pasto Nudo, con la differenza che al posto del poolish ho utilizzato la mia pasta […]