Avete bambini per casa che vi guardano con aria famelica all’ora di colazione e: avete finito il pane, l’ultima fetta biscottata è morta schiacciata sotto la sedia perché *loro* l’hanno usata come disco volante, le merendine sono un lontano ricordo e i biscotti non li avete comprati perché avete deciso di essere consapevoli (izn dice di farli in casa) e adesso mi state mandando tutte le parolacce che vi vengono in mente?

biscotti fatti in casa

Va bene, va bene, non crediate che anch’io non abbia un colpo al cuore ogni volta che la pulcina mi dice “mamma ho fameeee” con quell’aria imperiosa che solo i cuccioli sanno avere. Giustappunto ieri sera mi sono resa conto con orrore che la colazione del giorno dopo sarebbe stata impossibile.

Avete presente quei giorni che non avete avuto neanche quel secondo di corsissima per fare la spesa, il frigo è desolante e l’armadietto deserto? Neanche il pane! ma io ho la pasta madre! Sì ma prima di tutto mi sono venduta l’impastatrice e dovrei avere il tempo di impastare a mano, e poi l’ho rinfrescata l’ultima volta lunedì. Oltre tutto la *sua* non è proprio fame, più voglia di qualcosa di… uff.

Soluzione: devo trovare nella mia lista infinita la ricetta di biscotti più facile e più veloce, e poi la devo rendere del 50% più facile e più veloce, perché dopo cena sono troppo stanca anche per respirare, figuriamoci per mettermi a ritagliare impasti con deliziose formine.

Dopo aver scartato tutte le preparazioni che comprendevano più di due ciotole sono approdata da lui :-)

Ho fatto metà dose (causa riserve agli sgoccioli), ho sostituito l’amido di riso con quello di mais (perché quello di riso non ce l’avevo, la prossima volta vorrei provare con quello di frumento magari), usato la panna in scadenza (berchtesgadener ha fatto la nuova confezione in vetro e non ho potuto esimermi dal comprarla, nonostante contenesse il doppio della quantità e nonostante qui la panna si usi a dosi omeopatiche – ma era nuova!!!) e invece di fare i cilindri (ché mi veniva faticoso pure quello) ho versato l’impasto direttamente sulla pellicola senza pvc, modellato velocemente con le mani fino a formare un disco-quadrato di un paio di centimetri di altezza, avvolto per bene e sbattuto in frigo.

Stamattina ho acceso il forno, tagliato a fette il disco così com’era e infornato, quindici minuti compresa la cottura e il raffreddamento. Pulcina (molto) contenta e mamma in salvo. Fino alla prossima.

Due parole sul tipo di farina che ho utilizzato. Avrete notato che quando faccio biscotti e paste frolle continuo ad utilizzare la farina 00, bio naturalmente, perché avendo pochissimo glutine per via della maggiore raffinazione rende questo tipo di impasti più friabili e meno gommosi (una farina molto glutinica sviluppa facilmente una maglia elastica, il contrario di ciò che si vuole ottenere in questi casi). Beh, mi sa che questa è l’ultima volta che la vedrete usata, perché dopo una segnalazione di Mab ho approfondito un po’ la cosa.

biscotti fatti in casa

Mab mi ha bacchettato dicendo che la farina 00 non può essere biologica perché è “un semplice coacervo di amidi (belli inerti), ed è un alimento (un riempitivo) tra i più dannosi nel già triste panorama della nostra alimentazione”. L’unica cosa sulla quale posso dissentire è che non esista la 00 biologica; per quanto riguarda il resto, datemi qualche giorno e vi scrivo un post approfondito sull’argomento, ché mi sto studiando per bene la situazione.

Ingredienti:
100 grammi di burro di centrifuga
100 grammi di zucchero grezzo chiaro
240 grammi di farina 00
30 grammi di amido di mais
20 grammi di panna liquida
1 uovo
10 grammi di miele
una presa di sale marino integrale
1/2 cucchiaino di polvere lievitante
una presa di polvere di vaniglia

Lasciate ammorbidire bene il burro a temperatura ambiente, poi frullatelo con lo zucchero fino a quando quest’ultimo non sarà sparito e il composto sarà diventato una crema spumosa. Aggiungete l’uovo, amalgamatelo molto bene, poi la panna, il miele, e solo alla fine la farina setacciata insieme alla vaniglia, il sale, la polvere lievitante e l’amido di mais.

A questo punto mescolate solo quel tanto che basta perché non si veda più la farina (se mescolate troppo si attiva il glutine e i biscotti vengono gommosi invece che friabili).

Formate il famigerato disco quadro e mettete a riposare in frigo avvolto nella pellicola senza pvc fino a quando l’impasto non sarà bello duretto (io l’ho lasciato tutta la notte); quando avrete raggiunto la consistenza, tirate fuori dal frigo, spacchettate e tagliate a fettine alte un mezzo centimetro. Posizionate le fettine su una leccarda o una teglia per biscotti ricoperta di carta forno e rimettete in frigo (teglia e tutto).
Intanto accendete il forno a 180°C.

Quando sarà arrivato a temperatura passate i biscotti direttamente dal frigo al forno, aspettate una decina di minuti, o fino a quando saranno dorati, e tirate fuori. Metteteli su una griglia a raffreddare e poi (solo quando sono completamente freddi se no si ammollano) in una scatola di latta. Sempre se non ve li mangiate tutti prima :-)

A me ci sono volute due infornate, tra l’una e l’altra naturalmente ho re-impacchettato l’impasto rimasto e rimesso in frigo in attesa del turno suo. Mi raccomando prima della seconda fase aspettate che la leccarda si raffreddi bene (io la metto in balcone per qualche minuto, ma prima o poi mi compro le teglie per biscotti promettooooo).

p.s.: Come vedete più sopra, dopo che la piccola è partita per l’asilo è scattato quel barlume di creatività che mi si sveglia solo quando il sole è alto, e ho pensato a quanto sarebbe stata carina e buona una merendina di biscotto – miele di acacia – yogurt bianco – biscotto. Che ve ne sembra? Per me era paradisiaca :-9