“Ma questa dove le ha trovate le fragole, che siamo quasi a ottobre?” Per usare una tipica espressione della pulcina sono le ultimissimissimissimissimissime della stagione; se non mi credete chiedete a Ercolini, che è l’azienda dove le ho comprate per tutta l’estate, la stessa di quelle che ho usato per la torta che vi ho mostrato qualche tempo fa.
Seconda domanda: ma come mi è venuto in mente di accoppiare le fragole al coniglio? E che ne so. La ricetta originaria se devo essere sincera era con i cetrioli e i pomodori, e l’avevo trovata su un sito che mi piace molto, e che cito spesso, Cucina di stagione :-9
Quando l’ho trovata ho pensato, evvai, finalmente posso smaltire quei due cetrioli che stanno sul fondo del cassetto della verdura… o meglio, che *stavano* sul fondo del cassetto della verdura, perché quando sono andata a recuperarli, ovviamente all’ultimo momento, quando avevo già rosolato il coniglio e tutto il resto, ho scoperto che si erano mummificati.
È stato così che fissando il frigorifero aperto (vi capita mai di aprire il frigorifero e fissarlo, sperando che vi suggerisca qualcosa per il pranzo? E che poi un familiare passi, vi veda e dica: “tu hai un serio problema”? A me continuamente) ho visto due cestini di ultimissimissimissimissimissime fragole che saltellavano e dicevano “perché non noi? Perché non noi? A noi *piace il coniglio!”, e così ho pensato che l’acidità delle fragole avrebbe fatto un bel contrasto con la carne, con le cipolle e con tutto il resto, e lo zucchero che contenevano avrebbe caramellato il tutto, e insomma, dopo dieci minuti erano in padella che sfrigolavano.
Non perché l’ho avuta io, eh (che poi sono convinta che le intuizioni aleggino dappertutto, e che basti coglierle, quindi non me ne sento proprio il merito), ma l’idea ha funzionato parecchio, con lo zac che continuava a inzuppare fettine di pane casareccio nel sughetto di fragole e cipolle. Ottimo, veramente.
Un’ultima raccomandazione prima di lasciarvi alla ricetta: scegliete bene il coniglio. Voglio dire, anche il vicino in campagna che li alleva personalmente, solitamente per ovvii motivi logistici (ai conigli piace saltellare qua e là… soprattutto là) tiene i conigli in gabbie chiuse; i poveri animali vivono ovviamente senza vedere mai la luce del sole, e mangiano (nel migliore dei casi) le verdure dell’orto che gli vengono fornite – quindi non possono scegliere spontaneamente – o anche mangimi (e vai a capire che c’è dentro).
Non avendo quasi mai la possibilità di trovare conigli selvatici, normalmente acquisto il coniglio leprino dall’azienda San Bartolomeo. Pare siano allevati all’aperto, quindi immagino possano cercarsi in parte da soli il cibo che preferiscono, e vengono lasciati vivere il doppio rispetto ai conigli convenzionali. Possono sembrare sfumature, ma a me il fatto che questi animali che vengono sacrificati sulle nostre tavole facciano una vita piacevole invece di essere prigionieri per tutta la vita cambia sensibilmente l’umore con cui li cucino. Sempre se vogliamo sorvolare sul fatto che ho la netta sensazione che mangiare un animale depresso (e quindi triste e *potenzialmente* malato) non faccia bene a nessuno.
Ad ogni modo, se qualcuno di voi conosce altri allevatori di conigli in libertà segnalatemeli pure, magari se non sono troppo lontani da qui potrei farci un salto e andare a esplorare per tutti :-)
Ingredienti:
600 grammi di coniglio disossato
300 grammi di fragole fresche
una cipolla media
2 spicchi d’aglio
50 grammi di aceto di mele
50 grammi di acqua pura
un mazzetto di timo
un cucchiaino di maggiorana secca
1/2 cucchiaino di paprika
1/2 cucchiaino di sale marino integrale
olio extravergine d’oliva
Per prima cosa mescolate insieme la paprika, il sale e un po’ d’olio e strofinate bene il coniglio con questo miscuglio.
Tagliate a grossi pezzi (guardate la foto per regolarvi) la cipolla e affettate l’aglio a fette spesse (da ogni spicchio dovrebbero venire fuori quattro o cinque fettine). Mescolate in un bicchiere l’acqua con l’aceto di mele.
Scaldate qualche cucchiaio di olio in una padella larga e mettete il coniglio a rosolare a fuoco medio. Quando sarà ben colorito aggiungete la cipolla e l’aglio e lasciate rosolare ancora cinque minuti; poi versate l’aceto mescolato con l’acqua, coprite e lasciate cuocere a fuoco medio-basso almeno per una mezz’oretta.
Intanto lavate le fragole (se le mettete a bagno lasciatele al massimo due minuti: ho letto che per conservare il loro aroma andrebbero solo sciacquate velocemente con l’acqua fredda), asciugatele bene e solo *dopo* asportate i piccioli (altrimenti l’acqua entrerà nelle fragole e toglierà loro sapore).
Tagliatele a pezzetti, e quando sarà trascorsa la mezz’ora adagiatele nella padella insieme al coniglio, mescolate e lasciate cuocere – sempre a fuoco medio basso – ancora una ventina di minuti, o comunque fino a quando il sughetto non sarà quasi asciutto e lo zucchero delle fragole non avrà caramellato il coniglio, se stesse, e tutte le altre cose buone che ci sono nella padella.
Servite con una spolverata di pepe macinato di fresco e un bel piatto di verdura cruda, che è molto importante accoppiare sempre alla carne, per un motivo che adesso non ricordo precisamente (le purine?) ma che sono sicurissima che Elena ci chiarirà mooooolto presto nei commenti (Elenaaaaaa!!!?? Aiutooooo!).
eccomi, eccomi!
quando si mangiano le proteine, e in special modo quelle della carne, è buona pratica associare una verdura cruda; la verdura cruda è ricca di acqua di vegetazione e questa facilita lo “smaltimento” delle scoria azotate, di cui è ricca la carne, da parte del rene.
inoltre, come sicuramente sa spiegare meglio di me sabine, la carne è acidificante mentre le verdure crude sono basificanti, quindi associando le verdure crude alla carne si neutralizza l’effetto acidificante di quest’ultima.
Siete meravigliose tutt’è due. E’ veramente un piacere leggervi, siete il mio appuntamento mattutino, per affrontare con ottimismo e consapevolezza la giornata.
Ciao! io non mangio coniglio…posso provare con il pollo? tacchino?
Ma non è meglio evitare del tutto la carne? Io sono convinta che non abbiamo bisogno delle proteine della carne e per il ferro ci sono i legumi che sono un’ottima fonte, soprattutto se associati a vegetali freschi ricchi di vitamina C…
@elena: grazie!!! :-) p.s.: hai visto il p.s.:? E non ridere!
@jolly: grazie jolly, la meraviglia siete voi che leggete e che avete voglia di essere consapevoli, che non è mica una cosa da tutti :-)
@paola: direi con il pollo! Ce lo vedo bene, non il petto, però, più la sovracoscia che è meno secca.
@giulia: dipende dalle persone. Se tu te la senti di rinunciare alla carne ben venga, ma fai attenzione a bilanciare bene l’alimentazione perché non è semplice. Molte persone (tra cui anch’io) però sentono ancora il bisogno di mangiare carne, ed è per questo che consiglio di mangiarne poca ma buona, e di animali vissuti in un certo modo. Se ti va di approfondire l’argomento leggi l’articolo sui flexitariani che ho scritto ormai un bel po’ di tempo fa (clicca qui) :-)
@izn: Sono vegetariana da 4 anni e sto benissimo! Esami del sangue ottimi con i complimenti del medico, e conosco diverse persone che lo sono da decenni e non hanno nessun problema.
Per il resto sono d’accordo che se uno non se la sente di rinunciare è meglio poca e buona, cioè da “animali felici”. Ho letto l’articolo sui flexitariani e sono d’accordo su tutto. :-)
Curioso di assaggiare il coniglio con le fragole (diuretiche e ricche di vit. C)
Mi piace l’applicazione “Spreaker”… bella idea!
:-)