Esiste ormai una nutrita letteratura sul cioccolato salato, tendenza che può sembrare una stranezza da chef stellati, ma che in realtà muove i passi dalla storia stessa del cacao e dall’uso che se ne è fatto dalla sua scoperta ai giorni nostri, perfetto per chi ama la novità o anche è solo curioso.
Già presso i Maya, quando il cacao non era ancora utilizzato come alimento ma come bevanda, esso non era affatto dolce, tutt’altro. Solo in seguito, nel percorso storico e geografico che dal Centro America ha portato i divini semi in Europa, l’utilizzo del cacao ha virato in modo quasi esclusivo verso il dolce, complice l’avvento dello zucchero che ha viziato il nostro palato. Nonostante questo la trasversalità del cacao è rimasta in molte ricette tradizionali anche qui in Italia.
Senza contare il fatto che può essere molto divertente e interessante, sia per un principiante che per un veterano della cucina, preparare per i propri amici una cena a tema, nel corso della quale il cioccolato è presente in tutte le portate. Dunque, signori, perché non osare?
Loretta Castadiva lo ha fatto più volte nel suo percorso di approfondimento ed è rimasta molto colpita dai risultati (e mi ha fatto pure una capa tanta, come si dice nel profondo sud). L’idea di condividere i suoi esperimenti con i pastonudisti le piace un sacco, e pure a me (che qualcuno dovrà pur sacrificarsi e assaggiare per essere sicuri che gli esperimenti funzionano, no?).
Ovviamente il diktat è *nessun pregiudizio*, ma devo dire che dal sondaggio che abbiamo fatto qualche giorno fa su facebook ci siete sembrati già molto lungimiranti; abbiamo chiesto se avreste preferito un corso cioccolatoso dolce o salato: la maggior parte ha votato per entrambi, ma la seconda scelta è stata proprio quella per il cioccolato salato. Curiosoni!
In realtà nelle intenzioni della Castadiva questo è solo il primo di una serie di corsi sul cioccolato (bio e consapevole, ovviamente, ormai neanche lo dico più); questo che faremo a breve sarà incentrato su piatti *estivi* con il cioccolato salato, ma è già abbondantemente pronta la versione invernale, e anche quello sui dolci estivi e sui dolci invernali, oltre a un corso di tecniche di base sulla lavorazione del cioccolato (non vedo l’ooooooraaaaaaa!).
Per finire vi allungo due (o tre) informazioni pratiche su come si svolgerà il tutto. Come quello precedente, e visto che ci siamo trovati molto bene con loro, con loro, il corso si svolgerà dal mitico Coquis, a corso Francia (o a via Flaminia, a seconda di dove preferite entrare :-)). A differenza dell’altra volta cominceremo un’oretta più tardi, in modo da avere un po’ più tempo per preparare tutto per bene (l’esperienza insegna), quindi alle 11 in punto del mattino, e andremo avanti fino alle 15. Ovviamente mangeremo abbondantemente quello che prepareremo, e nell’improbabilissima ipotesi che rimanga qualcosa di intonso lo porteremo a casa per farlo assaggiare ai fortunati che si trovano lì (ovviamente le rimanenze saranno inversamente proporzionali alla lunghezza del viaggio per tornare a casa).
A questo proposito, se avete tempo e modo portatevi dei contenitori da casa. Noi porteremo con noi delle vaschette usa e getta, ma sappiate che ci piange sempre il cuore quando siamo costrette ad utilizzarle, voglio dire perché usare qualcosa che va a rimpinguare la mole dei rifiuti se si può scegliere un contenitore che si può lavare e riutilizzare? Ha poco senso, no?
Questo corso sarà prevalentemente pratico (ma con molte spiegazioni che riguarderanno la consapevolezza degli ingredienti, come e dove trovarli al prezzo più vantaggioso possibile nel rispetto delle piccole produzioni, etc) con cenni teorici sulle tecniche di preparazione dei piatti.
Le ricette che realizzeremo sono strepitose; impareremo a preparare una tapenade (=salsa) di olive con cioccolato, una lasagnetta al trito di erbe e nocciole con crema di stracchino e cioccolato 70%, e dulcis in fundo un millefoglie di melanzana grigliata e mozzarella all’olio di cioccolato e basilico con semifreddo al parmigiano reggiano.
Il costo del corso, come la volta precedente, è di 100 euro a testa se volete la postazione singola (ce ne sono 16, ricordate?), e di 65 euro se preferite portare una persona con la quale dividere il fornello (e il cioccolato, quindi dev’essere uno a cui tenete veramente mooooolto).
Adesso che ci penso forse dovrei darvi anche una data, vero? 8-) Abbiamo pensato a sabato 25 maggio, ma come al solito dovremo aver raggiunto il numero minimo qualche giorno prima, cioè entro il 17 maggio, per bloccare l’aula.
Per prenotare cliccate senza indugio qui sopra e versate l’anticipo, noi intanto siamo qui che proviamo le ricette (Castadiva cucina e io mi sacrifico ad assaggiare), che prepariamo la listona della spesa, che contattiamo i produttori, che decidiamo il cioccolato adatto per ogni ricetta etc.
Tra qualche ora o comunque entro domattina aggiungo anche un link per scaricare il volantino, casomai qualche anima buona volesse stamparlo e lasciarlo a Roma in zone che noi non bazzichiamo. Vado, che torno a immergermi nel calendario dei pastonudogiri e magari anche a cucinare qualcosa da farvi vedere, che poi è l’unica cosa che mi rilassa veramente.
che poi .. il cioccolato.. quello vero.. il cacao.. è tutto tranne che dolce..
ed allora perchè non farlo salato?
la versione estiva.. geniale!
baci