Ecco svelato il dolce per il quale mi servivano i digestives! L’avevo visto sulle luminose pagine di Vaniglia, e mi era piaciuto un sacco, avevo subito pensato di provare a realizzarlo con la ricotta.
Poi dopo qualche giorno ho incontrato questi quadrati di cheesecake su epicurious e ho capito che il destino stava cercando di dirmi qualcosa!
Così ho messo mano alla stupenda ricotta di Poggio di Camporbiano (di loro vi parlerò presto), ho sostituito la panna acida con la creme fraiche, ho sbriciolato i biscottoni che sapete, ed è venuta fuori questa meraviglia, un cubo di cheesecake a due piani, ricoperto con la confettura di susine che mi ha regalato soniuccia68 (era ancora calda quando me l’ha portata, una cosa speciale…).
Come potete vedere nella foto ho deciso di sovrapporre due strati uno sull’altro per avere un’aspetto più cuboso (i dolcetti a cui mi sono ispirata sono bassini), ma se preferite fare un cheesecake flat a un piano solo basterà utilizzare una tortiera più piccola, di una ventina di centimetri di diametro, in modo che venga bello alto; secondo me dovrebbe cuocere benissimo lo stesso, magari lasciatela in forno qualche minuto in più.
Ingredienti:
200 grammi di digestives home made
50 grammi di burro
200 grammi di ricotta di mucca
200 grammi di creme fraiche
1 cucchiaio di farina 0 o 00
un pizzico di polvere di vaniglia
1 uovo
50 grammi di zucchero grezzo
confettura di susine home made
Imburrate una tortiera apribile di 30 centimetri di diametro. Mescolate i digestives sbriciolati con il burro fuso a fuoco bassissimo, foderateci il fondo della tortiera, e mettetela a riposare in frigo. Preriscaldate il forno a 160°C.
In una ciotola a parte mescolate la ricotta con la creme fraiche, aggiungete lo zucchero, la polvere di vaniglia, l’uovo e la farina. Tirate fuori dal frigo la tortiera, versateci la crema ottenuta, livellate il più possibile e infornate per una ventina di minuti.
Fate attenzione a non prolungare il tempo di cottura, altrimenti si formeranno delle bolle antiestetiche e la crema si scurirà e solidificherà invece di avere quel bellissimo aspetto cheesecakoso.
Sfornate e lasciate raffreddare; il cheesecake risulterà piuttosto basso. Ritagliatelo in quadrati e sovrapponetene due alla volta. Ricoprite il quadrato superiore con ciò che preferite, meglio comunque qualcosa di acidulo per contrastare il sapore dolce della crema, che in verità non è stucchevole per nulla.
che meraviglia di dolcetto!! a casa nostra non è proprio tradizione di cheesecake ma ho come l’impressione che ne sarò presto schiava! buona settimana a tutte le pastonudiste!
Godurioso ed elegante questo dolcetto! Buona settimana
bè sonia….devo dire che sei diventata raffinatissimamente raffinata!Anzi …ti si potrebbe definire …. biochic!!! Sarebbe la definizione ideologica concernente l’ agricoltura scremata dalla “rozzitudine planetaria e storica ” del villico! Sai che scherzo sempre anzi con madre natura di più!!!Complimenti di cuore e tanti baci a tutti
@giò: poi mi sono appena resa conto che guardandolo così da vicino sembra enorme, in realtà è un cubetto piccolino sarà tre centimetri per tre, quindi non è un peccato di gola vero e proprio… o no?
@dada: è vero, ha una sua eleganza lui! però non gli è servita per non essere divorato, ehehe
@paola: ma bentornata a te! troppo carina la definizione biochic :-D
complimenti deve essere buonissimo!!
più lo guardo e più mi sciolgo, e il caldo non c’entra nulla….è trooooooooppo buonoooooo.
@federica: sììì e poi bello freddo di frigo con queste temperature è una cosa…
@astrofiammante: lasciamo perdere… ho visto le tue ciliegie con il filetto di maiale e sono quasi svenuta :-/
non ci posso credere che c’è il nome di vaniglia in calce (e nell’icipit!!!!) di una cosa così DIVINA che hai postato!!!!
mi sento così lusingata (e pure luminosa, mi hai detto) basta stasera vado a nanna contenta!
Mi preparavo a questo evento da qualche giorno…cercavo proprio un dolce da portare domani ai miei bimbi (che da una settimana sono in montagna coi nonni ), un dolce che li sorprenda…insomma qualcosa di nuovo e fresco. Per due giorni sono stata in giro a cercare crème-fraiche (che non ho trovato e allora ho fatto in casa!), un’ottima ricotta bio e tutto il resto.
Ho fatto la versione più alta, da servire ad un piano solo, soprattutto per problemi logistici – devo farle fare un’ora e mezzo di viaggio nella borsa frigo – e non vorrei proprio che arrivasse a pezzi!
Ora è là, bella, sul piano della cucina a raffreddare e ad aspettare di essere riposta in frigo. Ha un profumino che …hmmm…sarà difficile per me resistere fino a domani pomeriggio! Intanto però mi sono “spiluccata” qulache briciola di ripieno che è rimasto attaccato alla carta forno…ma se po’ campà acussì?
Domani vedrò con cosa servirla, se con la confettura di susine di mia mamma, oppure con una confettura di mirtilli bio.
Spero di venire ripagata dai miei cuccioli con dei grossi sorrisoni :-)
@roberta69: robertaaaaaaaaaa! ma allora com’è andato il cheesecake? I cuccioli ti hanno sorrisone? Alla fine come hai deciso di servirla?
Ma come l’hai fatta la creme fraiche in casa? Io ho trovato una ricetta per farla con panna e latticello, ma ancora la devo provare, se funziona la posto.
Che bello che mi hai fatto una domanda in napoletano, eheheh. Ti rispondo: è dalla nascita anni che campo accussì, cercando di resistere alle tentazioni e poi cedendo rovinosamente! :-*
@izn : allora…i sorrisoni ci sono stati, eccome! …anche, e soprattutto, il mio (sono una golosona esagerata!)
Il cheesecake l’ho preparato in una tortiera a cerchio apribile di ca. 25cm di diametro, quindi ho quasi raddoppiato le dosi, ottenendo una bella torta di ca. 5cm di altezza.
Mia madre aveva giusto appena aperto un barattolo di una deliziosa confettura di susine fatte con delle prugnette di montagna regalatele da una sua amica del posto.
L’abbinamento è stato ottimo! Non ne sbagli una!!!!
Al ripieno, se devo essere sincera, ho aggiunto anche il succo di un limone bio e la sua buccia grattugiata (so che i miei bimbi vanno matti per le creme al limone).
La crème fraiche l’ho preparata con 200ml di panna fresca a cui ho aggiunto 150gr. di yoghurt greco e 2 cucchiai scarsi di succo di limone. Ho emulsionato bene con la frusta a mano ed ho riposto in frigo per un’oretta.
Io non avevo mai assaggiato la crème fraiche “originale”, quindi non posso fare paragoni, ma questa non mi è sembrata per niente male.
Poi, siccome di crème fraiche ne avevo 350gr e di ricotta solo 200gr, ho pareggiato i conti con 150 gr. di philadelphia.
Carissima…alla tentazione ho resistito benissimo…ma sabato pomeriggio, appena messo piede in baita dai miei, ho tirato fuori il cheesecake dalla borsa frigo, ho preso piattini, cucchiaini e confettura…e ci ho dato dentro !!!
Che gran bontà, fresca, morbida e assolutamente nè pesante nè stucchevole.
Ancora una volta devo dire….GRAZIE IZN !
@roberta69: ma tu sei un mito! mi piace un sacco quando mi racconti tutto il procedimento, mi sembra di essere stata lì mentre preparavi la supertorta mettendoci tutto l’amore per i tuoi bimbi :-) E secondo me la golosità dovrebbe essere rimossa dai peccato capitali :-P