L’ho battezzata così perché ci vogliono due minuti esatti per prepararla, più 20 minuti di cottura in forno (non ho mai fatto una torta in così poco tempo). Ed è sorprendentemente buona. Quasi commovente…
Presa pari pari dal libro “Torte dolci e salate”, di cui vi avevo già parlato nella stanza delle chiacchiere, dove è chiamata “La croccante passe-partout”. Nel libro consigliano di accompagnarla anche con un gelato o un sorbetto, o anche con una macedonia di frutta. Mi sa che la prossima volta voglio proprio provare a farla con il burro chiarificato.
Alla fine è praticamente un blocchetto di pasta frolla con tanto zucchero, quindi molto versatile e veloce da fare, e soprattutto il peso degli ingredienti è esattamente lo stesso per tutti quindi è facile ricordarseli quando non si ha nemmeno il tempo di un respiro tra la corsa verso casa dopo l’ufficio e l’arrivo degli ospiti all’ora di cena; anzi riuscite a infilarci pure una doccia così, olè!
L’unico accorgimento per la riuscita di questo dolce è trattare le farine come come se giocaste con la sabbia, prendendole, sollevandole e lasciandole scorrere tra le dita. Questo gioco serve per incorporare aria (l’ho imparato l’autunno scorso in una trasmissione di cucina sul gambero rosso, da una signora inglese decisamente anziana che spiegava come realizzare la pasta frolla perfetta), e renderà la torta più leggera (che un po’ mattoncino al burro è, anche se mooolto profumato come mattoncino).
Ingredienti:
125 grammi di farina
125 grammi di burro
125 grammi di zucchero grezzo
1 presa di sale marino integrale
1 uovo
Preriscaldate il forno a 180°C.
Setacciate la farina in una ciotola grande, aggiungete lo zucchero e con la mano mescolate le due polveri come descritto più sopra.
Aggiungete il burro tagliato a dadini e lavorate con la punta delle dita (mani fredde come al solito…), fino a che otterrete un impasto granuloso (il burro non deve sciogliersi). A questo punto aggiungete l’uovo intero e mescolate con una forchetta il meno possibile, ma comunque fino a che avrete ottenuto un impasto morbido.
Stendete la pasta come se fosse una focaccia in uno stampo imburrato di 22 centimetri di diametro. Siccome l’impasto sarà appiccicoso, aiutatevi bagnandovi le mani con un po’ d’acqua o se volete farlo con un cucchiaio, bagnate il cucchiaio. Questa torta va servita assolutamente calda o almeno tiepida. Data l’alta percentuale di burro, mangiatela con una confettura o una salsa di frutta un po’ aspra a base di mirtilli, o prugne, o zenzero.
è una sorta di quattro quarti? Sembra molto sofficie e ha un aspetto davvero invitante…il fatto poi che si prepari in così poco tempo la elegge a prossima torta della colazione ;D
Un bacio
fra
@fra: no no, anzi è croccante tipo una pasta frolla (anche per questo è molto meglio tiepida o calda)
anch’io pensavo a un quattro quarti ma effettivamente il risultato sembra diverso..mumble mumble…
@Giò: in realtà la ricetta è quasi identica a un quattro quarti, perché la percentuale di farina burro e zucchero è identica, però mancano le uova, perché ce ne vorrebbero tipo due e mezza invece ce n’è solo una. Inoltre il burro invece di essere fuso è sbriciolato dentro tipo pasta frolla e l’albume non è montato.
Però a differenza della pasta frolla la farina è molta di meno e lo zucchero un po’ di più!
Insomma forse la dovevo chiamare la torta ibrida travestita da quattro quarti!
Mamma mia… mi è venuta una voglia di quattro quarti…
ciao, sembra così buona…
sono entrata nella stanza delle chiacchiere perchè ho come l’impressione di conoscere il libro… ma mi sono persa, e poi ad un certo punto ho pensato che effettivamente il thè va preso con calma, e che non basta un’occhiata per leggere 500 e passa commenti….
…Sì, il burro si vede bene anche dalla foto, sono così contenta di non essere sola in questo tipo di peccato ;-)
baci
@vaniglia: eh eh… la stanza delle chiacchiere è un tripudio di… chiacchiere! Quando ci entro mi sembra di sentire come un cicaleccio, devi accomodarti su un bel cuscino e ascoltare con una bella tisana e dolcetti vari a portata di mano :-)
E per quanto riguarda il burro… uff… io finirò nel girone dei golosi (però golosi bio, eh!).
mi segno la ricetta per un altro momento…ora è un periodo in cui non sopporto i latticini e quindi cerco di evitarli! un baciotto
@Lo: fai bene a evitarli se è un momento che non andate d’accordo… ma tu prendi solo quelli strabiologici, vero? Perché i latticini che vanno in giro adesso… mmhhhh…
yessssssss strabiologici e freschissimi di latteria…perchè quelle robe mi fanno rabbrividire solo all’idea!
Che voglia!!!! Per zucchero grezzo intendi di canna o barbabietola? Se di canna quale tipo esattamente, visto che ce ne sono molti. Grazie
@patty: io uso lo zucchero di canna della ecor, quello più chiaro, eccolo qui; però questa torta credo venga bene anche con il demerara, o comunque con qualsiasi zucchero grezzo. Negli ingredienti è specificato lo zucchero grezzo per dire di non usare assolutamente quello bianco…
Ho provato questo dolce ed èbuonissimo
@mavi: ciao mavi, benvenuta tra queste pagine :-) Grazie per aver lasciato la tua impressione, meno male, vuol dire che sono riuscita a descrivere bene il procedimento :-P
L ‘ ho fatta, l’ ho fatta ed è venuta buonissima! Ok, non è’ l’ avvenimento del giorno ( per voi) , ma per me si. Era da quando avevo circa dodici anni che non cucinavo una torta decente ( anzi, una torta e basta) . Quando ero piccola stavo ore in cucina con mia madre e mentre lei faceva cibi utili al sostentamento ( riso, carne, frittate ecc. ) io sfornavo crema all ‘ inglese e biscotti di nonna Papera. Non so perché avessi la fissa della crema all’ inglese, ero l’ incubo di tutta la famiglia. Che’ poi mia madre ( o mia nonna, quando era da noi) dovevano cucinare pan di Spagna o torta margherita in modo compulsivo, per riutilizzare la crema. A un certo punto ho smesso. Ora ci riprovo, con le torte e i biscotti, ed è una goduria (tranne che per la mia linea, sto lievitando insieme al pane e alle mie torte).
Questa e’ fantastica! Mi ricorda quella di mia nonna. Però mi è venuta dolcissima, forse devo diminuire lo zucchero. Si, perché domani la rifaccio.
P.S. Siccome non avevo abbastanza burro ( me ne mancavano circa 30 grammi ) ho aggiunto un altro uovo, e le uova le ho un po’ sbattute prima ( me l ‘ ha insegnato il mio ex marito, che aveva una nonna pasticcera) . Santo cielo, ora smetto di pensarci e mi rimetto a lavorare altrimenti vado in cucina e la finisco!
@ Izn, e’ la terza volta che faccio questa torta ( e i miei pantaloni se ne sono accorti! ) e’ buona, ma a differenza della foto mi viene bassa, bassissima, tipo biscotto. Non è’ che ci vuole anche un po’ di lievito?