La menopausa non è una malattia, ma una condizione fisiologica della donna. Tengo davvero a sottolineare questo concetto perché al giorno d’oggi si fa di tutto e di più per contrastare questo fenomeno fisiologico e naturale. Per trattare l’argomento in maniera completa dobbiamo occuparci sia di climaterio (la fase che precede la menopausa) che di menopausa (si parla di menopausa quando il ciclo è assente da 6 – 12 mesi) perché le problematiche sono leggermente diverse.
Nel climaterio ci possono essere quei sintomi fastidiosi di cui tanto si sente parlare, come le vampate di calore, la sudorazione improvvisa, l’insonnia, i repentini cambiamenti di umore; nella menopausa i problemi che si possono riscontare sono legati all’insorgenza di una serie di possibili patologie come ipotiroidismo, ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, problemi che sono spesso comuni anche negli uomini (tranne i problemi di tiroide e di osteoporosi che sono prerogativa quasi esclusivamente femminile).
Nel climaterio gli alimenti da usare con moderazione saranno tutti quelli che stimolano il surrene (la ghiandola che tra le altre cose produce ormoni come il cortisolo e gli ormoni androgeni (ormoni maschili), per cui attenzione alla carne rossa, ai formaggi stagionati, alle uova, se cotte sode; usare con moderazione anche la cacciagione, la bottarga e gli ortaggi della famiglia delle solanacee (melanzane e peperoni in particolare). Di sicuro non utilizzeremo questi alimenti a cena.
Cercheremo di usare anche poca pasta di grano duro, soprattutto se commerciale (sempre per il problema del glutine che come ha spiegato così bene Sabine Eck nel suo articolo, Otto considerazioni sulla dieta, fa trattenere tanti liquidi).
Daremo invece la preferenza agli alimenti ricchi di fitoestrogeni come la salvia, la borragine, la papaia; agli alimenti che stimolano la tiroide, quindi le proteine e in particolare le proteine del pesce o delle carni bianche (in questa fase non è il caso di usare né agnello né capretto, che hanno un potere androgenizzante e che quindi portano ad un aumento degli ormoni maschili, come detto poco più su); a quelli ricchi di calcio (per la sua azione di neuro modulazione): nel caso specifico useremo le alici, le crucifere, i semi oleosi, semmai il latte e lo yogurt o un poco di parmigiano, no di certo i formaggi stagionati come pecorini, o formaggi di fossa.
In questo caso più che in altri sarà importante non mangiare proteine a cena, per cui daremo la preferenza a patate, riso, legumi, e agli altri cereali che stiamo imparando a usare (vi ho già parlato dell’importanza di riscoprire l’uso del miglio, del grano saraceno, per rimanere dalle nostre parti, ma anche della quinoa o dell’amaranto).
Benissimo andranno anche le creme di monoverdura come la crema di zucca o di finocchio (meno bene la crema di sedano, perché il sedano ha un maggior potere stimolante, mentre quella che cerchiamo per la sera è la sedazione).
Importante sarà anche lo stimolo epatico, perché gli ormoni estrogeni vengono attivati a livello epatico; stimolo epatico che potremmo fare con la frittura o con il soffritto (che come sempre, non vuol dire andare a mangiare patatine fritte al Mac!).
In caso di vampate davvero fastidiose si potrà provare a usare la Salvia sotto forma di tintura madre oppure il preparato di Salvia e Ginepro (quello di Mario Caira funziona davvero bene). Ricordate sempre che stiamo parlando di fitofarmaci e non di acqua fresca, quindi è bene non assumere i prodotti erboristici a cuor leggero.
Vediamo assieme qualche esempio di associazione alimentare.
La colazione può essere una di quelle che abbiamo visto assieme in passato, un bicchiere di latte con pane burro e marmellata, yogurt e cereali con semi oleosi, una fetta di pane con ricotta, cacao e pinoli oppure la colazione salata (di cui come sapete sono una forte estimatrice), cioè pane olio sale e limone, pane e pasta di olive o olive intere, volendo anche pane e prosciutto.
Un possibile pranzo può essere composto invece da alici fritte, insalata valeriana con pinoli e papaia. Con le alici fritte assicuriamo lo stimolo tiroideo e una quota di Calcio, con la modalità di cottura lo stimolo epatico, con la valeriana diamo acqua al corpo (usando una verdura dal potere sedativo) e con i pinoli un ulteriore quota di Calcio; con la papaia la quota di fitoestrogeni.
Un altra possibile combinazione potrebbe consistere in una lombata di maiale ai ferri contornata da cavolfiore ripassato e una mela. Con la lombata (e la possiamo usare perché siamo in inverno, in estate sarà molto meglio scegliere un’altra carne bianca) stimoliamo la tiroide, il cavolfiore stimola leggermente la tiroide ed è meno ricco di sali rispetto alle altre crucifere, la mela fornirà la quota di zuccheri e di acqua necessaria.
A cena si potrebbe mangiare invece un piatto di polenta con burro e salvia, cicoria all’agro e mandarini. Con la polenta assicuriamo la quota di zuccheri necessari senza avere il problema del trattenimento dei liquidi dato dal glutine. Il condimento burro e salvia ci elargisce una piccola quota di calcio e di fitoestrogeni. La cicoria all’agro aiuterà il fegato e il rene per il suo potere drenante e diuretico, i mandarini, essendo ricchi di bromo, avranno azione sedativa.
Oppure patate fritte e salvia fritta, insalata cappuccina, ananas. Le patate in modalità frittura stimolano bene il fegato senza appesantire il rene per l’assenza del glutine (izn, ma lo hai fatto un bel post sulla frittura perfetta?), la salvia fritta garantisce la quota dei fitoestrogeni, l’insalata cappuccina fornisce acqua senza stimolare eccessivamente, l’ananas fornisce zuccheri ed ha potere diuretico.
Nella menopausa conclamata i problemi cambiano, diventando analoghi a quelli degli uomini.
Diventa ancora più importante non abusare di carne rossa e di formaggi stagionati, per tenere sotto controllo i problemi legati al colesterolo e alla pressione che tende a salire. Si potranno però usare con maggiore disinvoltura le carni bianche come quelle dell’agnello o del capretto. Bisognerà però aumentare l’uso delle proteine del pesce rispetto alle altre proteine, e sarà utile incrementare l’uso dei legumi, per tenere sotto controllo sia il colesterolo che la glicemia.
In menopausa si presenta anche il problema dell’osteoporosi (anche questa più frequente nelle donne rispetto agli uomini) ma di questo abbiamo già parlato.
Quando vedo pubblicati articoli di questo genere, così attenti e contro la “morale comune della nutrizione” (cito: mangiate più formaggio che contiene calcio!), adoro anche più del solito questo sito.
Mi segno della salvia e del ginepro, che non sapevo fossero utili in pre-menopausa: grazie!
Un bel post che sarà utile per il futuro. Come sempre però resto perplessa davanti a espressioni come: “non abusare”, credo che qui nessuno viva di pecorino stagionato e fiorentina due volte al giorno, ma nemmeno tutti i giorni. Che dobbiamo intendere allora con “non abusare” o “con moderazione”? Grazie.
@camilla:se si è in climaterio l’uso del formaggio stagionato dovrebbe essere limitato a 1 volta al mese (e mi sono tenuta larga), quello della carne rossa dipende dai singoli casi ma in linea di massima non più di una volta a settimana.
Tieni presente comunque che ci sono persone che per abitudine *tutti i giorni* mangiano formaggio stagionato (anche di buona qualità, intendiamoci) magari un pezzetto dopo cena.
Grazie Elena, vedo che sarei quasi a posto con la moderazione… : -)
Sono vegetariana per scelta e non mangio nè carne, nè pesce. Mangio tantissima verdura, frutta, legumi soprattutto in inverno e…non ce la faccio a non mangiare formaggio. Non riesco ad immaginarmi di doverlo consumare solo una volta al mese…come posso fare?
@rossella: ho parlato di formaggi stagionati; stracchino, ricotta, formaggio fresco di capra li puoi mangiare senza problemi, anche 3 volte a settimana. Anche le uova vanno bene. Nel tuo caso poi userei in modo più importante anche i semi oleosi.
Grazie.
Grazie dott.ssa Galeazzi per tutti i suoi preziosi consigli, e grazie a Izn sempre di più per questo sito. Vorrei chiedere pero’ alla dott.ssa qualche approfondimento sulla alimentazione in menopausa, ovvero, se non si soffre di colesterolo alto ne’ di ipertensione ma solo di un metabolismo molto rallentato ( come nel mio caso) e non si possono mangiare i legumi, come organizzare colazione, pranzo e cena? E’ sbagliato fare un pranzo a base di yogurt ( 500 grammi) frutta secca, miele, mandorle o noci? ( mangiare così pero’ mi fa star bene…). Grazie per l’ eventuale risposta, Graziella
P.S. Nello yogurt aggiungo anche fiocchi d’ avena. Se ho freddo invece sostituisco yogurt con latte caldo e mangio un buon porridge. La prego, non mi dica che non va bene perché adoro pranzare così. Grazie di nuovo
@graziella: con un metabolismo lento la cosa più utile è usare il pesce, anche 5 volte a settimana.
Al posto dei legumi utilizzi gli altri cereali di cui abbiamo parlato più volte (miglio, quinoa, amaranto ma anche pasta fatta con farine di grani antichi).
Lo yogurt lo usi al mattino, assieme ai fiocchi di avena e ai semi oleosi (500 gr di yogurt sono davvero molti…)
Grazie dott.ssa. Purtroppo il pesce non mi piace, ma mi sforzerò’ ( in realtà mi piacciono poche cose, e tutte tendenzialmente dolci). L’ idea del pesce turba un po’ questo stato di grazia in cui mi trovo da quando sono in menopausa: già, andando oltre il concetto di non malattia, trovo che vivere senza mestruazioni e orribili sbalzi ormonali sia una conquistatissima libertà. Per non parlare del fatto che non ci si deve più porre il problema degli anticoncezionali…insomma, per me e’ come se, dopo una lunga e travagliata adolescenza, io sia finalmente arrivata alla maturità ( quanto alla saggezza, uhm, forse piu’ tardi). E allora, sopporterò il pesce ( ma w il porridge, sopratutto se dolce… ). Graziella
Grazie Dott.ssa,
l’articolo è molto chiaro ed interessante.
In effetti da circa due anni sto vivendo uno stato di grazia, con la mia conclamata menopausa e non ho neanche tutti i problemi catastrofici che sento in giro. Da quando la conosco ho anche imparato a cucinare e ad apprezzare un po’ di pesce.
certo i ricevimenti con tutti i dolci colorati sono sempre una tentazione come le sirene per Ulisse, ma sto studiando per rispondere adeguatamente.
mariarita
@mariarita: è vero, per molte donne la menopausa è un vero e proprio “stato di grazia” .
Ho letto oggi un articolo che parlava di osteoporosi e manganese. E’ utile? In quali cibi si trova, se fosse il caso assumerlo? mi sta “intrigando” sempre più l’associazione cibo e salute e sono molto curiosa e intenzionata ad approfondire.
@rosella: il manganese è un altro degli oligoelementi come lo zinco o il silicio che sono sempre utili nella nostra alimentazione. si trova in molti alimenti, tra cui i semi oleosi (che abbiamo visto essere utili in caso di osteoporosi).
50 anni, in menopausa da 4. non mi sento malata (a parte il primo anno che non capivo e neanche il medico) con lo zinco in oligoelementi ho migliorato lo stato del “desiderio” lo diciamo vero che cala assai? faccio molto movimento per le ossa e usavo molta curcuma ma mi dava tensioni mammarie, ora la uso solo in cucina. mi piacciono i suggerimenti per stimolare la tiroide, grazie. Una cosa: i ginecologi non sono pronti alla cura alimentare.
ciao Elena; mi piace moltissimo il TITOLO di questo post.
Infatti dobbiamo smettere di pensare che la menopausa è decadimento da restaurare. Si spostano semplicemente le forze; dalla pancia (ehhh, molto in senso lato) al cervello. Le donne in menopausa rappresentano il potenziale “cervello del matriarcato”… il problema è che molte 20enni ci credono “fuori moda” e questo mi dispiace assai (per loro).
@sabine: non mi attribuire meriti che (purtroppo) non ho :-)
l’ideatrice del titolo è la nostra vulcanica ospite, la quale mi ha detto che ha pensato a questo titolo grazie ad una conversazione avuta con te in merito alla menopausa.
Hmm, direi che le forze nel cervello ce le abbiamo anche con le mestruazioni, caspita!
che ridere @Elena! Cosi si chiude il cerchio della “chiacchierata sulla menopausa”, come dire fuori dalla legge di luogo e tempo :-))
@Camilla; come no! hai ragione… durante gli anni del ciclo ci facciamo un geniale allenamento sul concetto della elasticita (in tutti sensi: fisico-energetico-emozionale(!!) e spirituale) … poi in menopausa tiri le somme e pian piano diventi pronta per “insegnare/consigliare” alle donne più giovani.
@izn; ti piace proprio fare da “filo rosso” che collega tutti… bello!
Dottssa, innanzitutto grazie per l’interessantissimo articolo che mi trova partciolarmente coinvolta, visto che dall’anno scorso (ora ho 46 anni) il mio ciclo ha deciso di prendersi sempre più lunghi periodi di risposo. Dalle recenti analisi però è emersa una elevata presenza di prolattina nel sangue che quindi potrebbe spiegare queste pesanti alterazioni del flusso mestruale. Mi sono state prospettate cure farmacologiche per tener basso quest’ormone. Ma mi chiedevo se anche l’alimentazione può aiutare e se sì in che modo?
@tiziana: con una buona alimentazione si migliora lo stato generale di salute del corpo e quindi ci potrebbe essere anche un abbassamento dei livelli di prolattina.
E’ difficile però poter dare delle linee guida generali; sicuramente è importante mantenere un buon equilibrio glicemico all’interno del pasto (evitare cioè che ci possano essere dei picchi nella secrezione di insulina).
Utile l’uso di prodotti freschi, non trattati, presenza abbondante di frutta e verdura fresca, alimentazione variata nell’uso dei cereali e delle proteine.
Grazie Dott.ssa per i suoi preziosissimi consigli.Come Tutte Noi , avverto prima del ciclo, un vero cambiamento a livello psico- fisico, ma essendo una sportiva (in crescendo)con i miei 30/40 km. la settimana di running, le chiedo se , oltre alla quantità del potassio,sarebbe utile incrementare altro.Grazie anticipatamente