Avete mai sentito parlare di “ipertensione secondaria”? Si tratta dell’ipertensione in cui è possibile individuare una causa, quali possono essere ad esempio l’obesità, l’ipotiroidismo o lo stress. Sapete già che qui sul pasto nudo non parliamo di patologie, per le quali l’alimentazione può essere una vera e propria terapia e va tagliata su misura per ogni singolo individuo; se avete quindi un problema di ipertensione rivolgetevi al vostro medico curante.

Quelle di cui vi parlerò sono invece indicazioni *generali* per soggetti che di solito sono in sovrappeso, hanno una tiroide lenta, il colesterolo un po’ alto, una glicemia che tende a salire, sedentari, buoni mangiatori, e i cui obiettivi sono normalizzare la pressione arteriosa attraverso la perdita di peso, la regolazione della glicemia, la fluidificazione del sangue.
Per quanto riguarda la perdita di peso, in Bioterapia Nutrizionale si agisce aumentando lo stimolo metabolico sul fegato e sulla tiroide. Per stimolare la tiroide tra le proteine bisogna preferire il pesce, e tra le verdure le melanzane, la rucola, il sedano, i finocchi crudi. Per stimolare il fegato invece si possono usare il limone, i pomodori, e verdure che hanno la capacità di drenare quest’organo, come i carciofi o la cicoria.

Per regolarizzare la glicemia bisogna bilanciare gli zuccheri con la presenza di grassi o proteine, o usando alimenti o condimenti più stimolanti. Ad esempio, è più facile controllare la glicemia con una pasta all’arrabbiata piuttosto che con la pasta condita con pomodoro e olio a crudo. Nella pasta all’arrabbiata la presenza dell’aglio cotto nell’olio, del pomodoro cotto, del peperoncino e del prezzemolo fa sì che gli zuccheri vengano rilasciati più lentamente. Inoltre l’olio cotto, il peperoncino e il prezzemolo, essendo sostanze che stimolano il metabolismo, fanno “bruciare” di più.
Un’alternativa potrebbe essere sostituire la frutta con una verdura cruda. Per farvi un esempio di un menù di questo tipo, uno dei pasti della giornata potrebbe consistere in pasta all’arrabbiata, cicoria ripassata in padella e finocchio crudo in pinzimonio.

Per fluidificare il sangue sono molto utili frutti come il melone, le fragole o i mandarini; inoltre si possono usare vantaggiosamente i legumi, che aiutano ad abbassare il colesterolo (che rende il sangue “denso”). È molto importante poi evitare (o assumere con grande moderazione) i formaggi stagionati, le carni rosse, le verdure molto ricche di sali (come minestroni, bieta, rape rosse).
Se proprio si desidera il formaggio, lo si può associare a una verdura che aiuti a drenare il fegato (come la cicoria di cui vi ho parlato sopra) o che stimoli la tiroide (come la melanzana) mentre la carne rossa si può accompagnare con una verdura cruda ricca di acqua (insalata, finocchio crudo, cetrioli, verza cruda). Un’ottima idea è poi finire il pasto con un frutto fluidificante come il melone (sia bianco che giallo), le fragole, i mandarini.
Ricapitolando, cosa è utile per combattere in casa questo tipo di ipertensione?
Le carni bianche, il pesce, i legumi, tutti i cereali; le patate e il riso vanno invece usati con moderazione perché sono più iperglicemizzanti. Tra le verdure bisogna dare la preferenza a quelle crude, in particolare insalate, cetrioli, finocchi e ravanelli. Se proprio si va sulla verdura cotta, conviene scegliere preferibilmente tra le verdure amare, quindi tutta la famiglia delle cicorie (cicoria, indivia belga, indivia riccia), il radicchio, e nel periodo giusto cardi e carciofi. Tra le crucifere molto meglio il cavolfiore rispetto al broccolo romano, perché ha un contenuto inferiore di Sodio.
Aglio e cipolla vanno usati il più possibile; la cipolla in particolare è molto più utile in questo caso se consumata cruda perché è meno iperglicemizzante e comunque fluidificante. Se si mangiano verdure ricche di sali (come i pomodori) è una buona abitudine associare sempre cipolla cruda o cotta perché la cipolla aiuta l’eliminazione dei sali.
Due parole sul sale, anche se su quest’argomento chiederei a Sabine Eck di intervenire. Tutti consigliano di usarne poco, e spesso agli ipertesi viene consigliato proprio di eliminarlo completamente dalla dieta. È un saggio consiglio che va però inserito all’interno di un contesto. Eliminare il sale è importante per persone che si nutrono spesso di insaccati, pasti pronti, merendine, dadi di dubbia origine, e via di questo passo. In questi alimenti è altissima la quota di sodio, quindi eliminare il sale è la cosa più semplice da consigliare. A chi invece si nutre in modo consapevole consiglio semplicemente di usare il sale con moderazione, come del resto bisognerebbe fare con ogni cosa. Vediamo adesso qualche associazione.
Pesce bollito, indivia riccia cruda, mandarini (o in estate il melone).
Con il pesce bollito stimoliamo la tiroide ma diamo un carico inferiore di sali grazie alla bollitura, con l’indivia riccia cruda diamo acqua di vegetazione, con i mandarini fluidifichiamo il sangue.
Pollo alla cacciatora, cicoria ripassata, melagrana (o, in primavera avanzata, fragole).
Il pollo è una carne bianca che aggrava poco la funzionalità renale, la cicoria ripassata stimola il fegato ma essendo povera di sali non aggrava il rene, la melagrana è un frutto fluidificante (le fragole sono un frutto poco zuccherino che stimola la tiroide e anch’esse fluidificano il sangue).
Pasta all’arrabbiata, radicchio grigliato, finocchio crudo.
La pasta all’arrabbiata dà zuccheri a lento rilascio per il modo in cui è condita (ne abbiamo parlato all’inizio del post); il radicchio è ricco di ferro (la presenza del ferro, importante per la sintesi dell’emoglobina che trasporta ossigeno ai tessuti, garantisce una buona ossigenazione), in più è condito con olio a crudo (grassi insaturi) e aglio (riequilibra la pressione). Il finocchio al posto della frutta aiuta a stabilizzare la glicemia.