Questa è una ricetta presa pari pari dalla bioterapia nutrizionale, che considera i fiori come il veicolo di un messaggio energetico molto importante per il nostro organismo. Prima di conoscere questa ricetta la pasta con i fiori di zucca la facevo con il metodo classico (cuocevo in padella i fiori di zucca con di burro e cipolla e poi ci condivo la pasta, aggiungendo un po’ di prezzemolo alla fine).
pasta ai fiori di zucca
Adesso so che il modo in cui preparavo questo sughetto faceva diventare il pranzo (o la cena) un sedativo molto forte del sistema nervoso, perché i fiori di zucca cotti hanno una grande capacità di indurre il sonno. Ormai li preparo così solo quando voglio andare a dormire ed essere sicura di farmi un bel sonno… dopo dieci minuti se non sto attenta mi cade la testa nel piatto :-) Invece condendo la pasta con i fiori di zucca crudi si ottiene l’effetto opposto: il tono nervoso e la vigilanza migliorano moltissimo, senza però provocare eccitazione né appesantire la digestione.

Secondo la bioterapia nutrizionale il fiore rappresenta la massima espressione energetica di una pianta perché è l’ultimo segnale di vita che il singolo esemplare vegetale produce prima di morire per riprodursi (il frutto che si forma è considerato appartenente al ciclo vitale successivo). È per questo che i fiori sono da loro considerati stimolanti per tutti i metabolismi organici, senza però disturbare la funzione di alcun organo.

I fiori di zucca in particolare contengono ferro, calcio, iodio, oligoelementi e micronutrienti come zinco e selenio, e vitamina A e C.

Ingredienti:
100 grammi di cavatappi di kamut
un bel mazzo di fiori di zucca freschi
uno spicchio d’aglio
un pezzetto di Parmigiano Reggiano
olio extravergine d’oliva
sale marino integrale

Mettete a cuocere i cavatappi. Se volete potete anche cuocerli in pochissima acqua oligominerale, in modo che alla fine della cottura la pasta la assorba tutta o quasi; in questo modo l’amido rimarrà nel piatto invece di finire nell’acqua di cottura.
Lavate delicatamente i fiori di zucca, perché se provengono da una coltivazione biologica probabilmente avranno un po’ di insettini attaccati (sono come dei puntini – zac ovviamente non capisce l’utilità di toglierli, secondo lui andrebbero mangiati insieme al resto). Non asportate il pistillo, è una parte importante e nutriente del fiore.
Lasciate asciugare i fiori all’aria e poi tritateli grossolanamente con il coltello, metteteli in una ciotola e aggiungete l’aglio (tritato o grattugiato), l’olio e il Parmigiano (come preferite, grattugiato o a scagliette). Scolate la pasta, conditela con questo sughetto e servitela tiepida.