Ho visto la foto di queste fave grigliate sul blog di Heidi, e ho pensato la stessa cosa che penso ogni volta che passo di là… ma questa donna è un genio! Se ho ben capito lei le ha mangiate in un micro ristorante vegano in Giappone, buttate su un quotidiano e sbucciate direttamente con le mani.
fave alla brace
È veramente la ricetta più semplice del mondo, certo se avete un barbecue probabilmente il risultato sarà ancora migliore, però io le ho cotte nella gastroguss (la padella antiaderente senza teflon) ed erano già ottime così :-P
Vi trascrivo qualche riga in proposito dal libro di bioterapia nutrizionale, sempre molto interessante: la fava è un legume antichissimo, conosciuto già nell’antico Egitto e largamente utilizzato da sempre da tutte le popolazioni del medio ed estremo oriente. Rispetto agli altri legumi ha uno scarso contenuto di vitamina A e una concentrazione quasi doppia di cellulosa. Dopo la soia è il legume più ricco di proteine (quindi molto utile quando si ha bisogno di un po’ di energia in più), ed è l’unico assolutamente privo di grassi.
fave ricetta veloce

Alcune persone (principalmente nell’Italia meridionale e in Sardegna) soffrono di una patologia chiamata favismo, che porta un’anemia emolitica molto grave, causata dalla carenza di un particolare enzima dei globuli rossi. Questo problema è causato da alcune sostanze tossiche contenute nelle fave, la vicina e la convicina. Nelle fave è presente anche una molecola che stimola il sistema nervoso; alcune persone predisposte mangiando molte fave fresche occasionalmente possono sperimentare irritabilità, insonnia, ansia e allucinazioni.

La bioterapia nutrizionale utilizza le fave per il trattamento del morbo di Parkinson, il colesterolo alto, le malattie cardiache e i calcoli renali.

Ingredienti:
fave fresche
olio extravergine d’oliva
un peperoncino piccante secco
un limone
sale marino integrale
pepe bianco macinato al momento

Lavate i baccelloni pieni di fave, asciugateli bene, poi metteteli in una ciotola grandissima e mescolateli con olio e sale, in modo che siano tutti ben unti.
Mettete a scaldare la padella (o date fuoco alle braci – mi raccomando mica vorrete usare la diavolina eh) e quando sarà bella calda adagiateci i baccelloni unti e lasciate cuocere a fuoco medio-alto. Toglieteli dal fuoco, aspettate (poco) che si intiepidiscano quel tanto da poterle maneggiare, e portate a tavola, o porgete in un cartoccio ai vostri commensali di grigliata, insieme a una saliera, al peperoncino tritato, al macinapepe, e al limone tagliato a quarti, per chi volesse aggiungere un tocco agrumato.
Appena pensate che potrebbero essere cotte provate ad aprire un baccello per controllare; le fave dovranno essere morbide ma non molli, e dovranno sgusciare via dalla buccetta molto facilmente. Se le lasciate intiepidire dentro il baccello diventano scure, quindi dovrete tirarle fuori quando sono ancora piuttosto calde (così capirete perché le ho ribattezzate fave alla scottadito (ahia)). o.O