Se c’è una cosa che non riesco proprio a mangiare neanche se sono molto affamata sono le verdure strabollite; avete presente quando diventano molli e grondanti d’acqua? Poi egoisticamente quando non mi piace qualcosa tendo a pensare che non possa piacere a nessun altro, salvo poi sentirmi dire da zac: “ma ogni tanto un vegetale bollito con un po’ di olio e limone no?”.
broccolo romanesco ricetta
Insomma, se siete la classica moglie da pasta al burro e uovo al tegamino e protestano perché non preparate mai niente di particolare, se invece siete là a immaginarvi leccornie diverse ogni giorno e deplorano perché non fate mai un piatto semplice, ‘sti maschiiiii! Ad ogni modo il discorso verdure mollicce, a parte le implicazioni bionutrizionali che già conoscete (ritenzione idrica etc) quando ero una giovinetta implume mi portava semplicemente a saltarle a piè pari, e pace.

Piano piano poi mi sono resa conto che eliminato il mondo vegetale non è che rimaneva moltissima scelta, e così ho cominciato a studiarmi la situazione e ad andare alla ricerca di modi alternativi di cucinare le piante, scoprendo che ad esempio per quanto riguarda le crucifere non esisteva solo il cavolo bollito (bleah!) o l’insalata di rinforzo (bleeeeaaaaaaaaah!!), che oltretutto è anche considerata un piatto talmente prelibato che a Napoli si serve sulla tavola di Natale.

Ovviamente poi per la mia anima da infante tutto ciò che è fritto significa buono-festa-divertente-novità, e quindi quando ho visto queste meraviglie sul sito di Antonella (aah, io di questo blog potrei rifare tutte le ricette una per una, è uno dei primi nella classifica dei top ten) trasformarle da virtuali a reali è stato un attimo.
L’unica modifica che ho apportato alla ricetta è stata utilizzare un piccolo broccolo romanesco arrivato fresco fresco con il cassettone bio, stufarlo invece di lessarlo (non ci riesco proprio!) e aggiungere un po’ di noce moscata e prezzemolo; per il resto ho lasciato tutto com’era.
Inutile dire che potete sbizzarrirvi con le spezie; ad esempio se ce l’avete potete provare a sostituire il prezzemolo con il coriandolo fresco (ma mi sa non in questa stagione, Claudia, che diciii?), o aggiungere cumino, curry, o tutto quello che vi viene in mente.

Ingredienti:
1 broccolo romanesco piccolo
50-60 grammi di farina 0
1 uovo
parmigiano reggiano
noce moscata
una manciata di prezzemolo
sale e pepe

Dividete il bellissimo frattale in cimette, mettetelo in una pentola alta, aggiungete un dito d’acqua, coprite e lasciatelo cuocere a fiamma media fino a quando non sarà abbastanza morbido da poterlo schiacciare agevolmente con una forchetta. Scolatelo bene e mettetelo ad asciugare su un panno pulito (meno acqua rimarrà dentro meglio è).
Mettetelo poi in una ciotola di vetro, riducetelo ad un purè grossolano, aggiungete l’uovo, un’abbondante grattugiata di parmigiano, la noce moscata, il prezzemolo, il sale e il pepe e la farina (se vedete che il composto è ancora troppo molle aggiungete altra farina – deve avere una certa consistenza, ma non deve essere neanche troppo denso altrimenti le frittelle verranno gommose).
Lasciate riposare l’impasto una mezz’oretta, intanto mettete a scaldare una padella antiaderente senza teflon oppure una padella di ferro “condizionata” (avete visto la discussione sul forum su come far diventare antiaderente *per sempre* una semplice padella di ferro? Grazie Pino!)
Quando la padella sarà piuttosto calda coprite il fondo con l’olio d’oliva e immediatamente adagiate alcune cucchiaiate di composto (ricordate che l’olio non deve mai fumare!) appiattendole leggermente con il dorso di un cucchiaio.
Lasciate friggere fino a quando non avranno un bel colorito da tutti e due i lati (non cuocetele troppo poco altrimenti l’interno rimarrà crudo), mettetele ad asciugare pochi minuti su un bel foglio di carta del pane e servitele caldissime, accompagnate con un po’ di creme fraiche o panna acida.