Ma cosa stiamo facendo?? Qualcuno riesce a vedere in lontananza dove porta la strada sulla quale stiamo camminando? E, se sì, perché quel qualcuno non avverte tutti quelli che lo circondano che dobbiamo fermarci, riunirci, cercare una nuova direzione, magari facendo qualche passo indietro, scegliere un bivio diverso, forse un po’ più impervio, ma che porti su una strada dove i nostri bambini (e noi!) possiamo vivere in modo sano e sicuro?!!
Molto tempo fa ho imparato (con grande sofferenza) a rispettare il libero arbitrio, e a esprimere le mie idee solo se mi veniva richiesto. Adesso però mi sto chiedendo se non sia più colpevole stare zitti quando si vedono persone alle quali si vuol bene che si fanno del male, inconsapevolmente.
Se magari non sia giusto, sì, rispettare le scelte quando sono consapevoli, ma mettere però da parte questa delicatezza se i tuoi cari prendono una direzione pericolosa senza averne il sentore, perché nessuno glielo ha detto. Che ne so.
Ultimamente sono stata a Napoli e i miei due fratelli, cultura medio-alta, avevano tutti e due nel frigo uova di tipo 3 (!!!). Quando gli ho spiegato cosa stavano mangiando sono caduti dalle nuvole, hanno gettato le uova che avevano e sono andati a comprare quelle di tipo 0.
Semplicemente, non lo sapevano. Perché??!!
Ecco. Adesso scendiamo più o meno di un metro, all’altezza dei nostri pargoli. I comportamenti alimentari che sono pericolosi per noi sono ovviamente distruttivi per loro.
Matteo Giannattasio ha cercato di dircelo già qualche giorno fa, qui, qui, e qui.
Poi la notizia è rimbalzata qua e là anche sulla rete.
Fatto sta che, secondo uno studio dell’OMS, 43 milioni di bambini sparsi in tutto il mondo sono sovrappeso (o addirittura obesi), soprattutto a causa dell’elevato consumo di zuccheri semplici e di grassi saturi che si trovano principalmente nelle bibite gassate, nelle merendine confezionate e in tutto il resto del cibo spazzatura di cui abbiamo parlato spesso.
Obesità che più avanti nella vita porterà questi bambini a patologie cardiovascolari, respiratorie e di altro tipo, insomma renderà la loro vita molto complicata e spesso triste.
L’OMS suggerisce di vietare la pubblicità di queste schifezze almeno nelle scuole, negli asili, nei parchi e negli ospedali; Matteo Giannattasio esorta tutte noi a boicottare (sensibilizzando amici e parenti sull’argomento) i prodotti confezionati che in questo periodo sono pubblicizzati sui media usando come testimonial giovani sportivi, per far passare il concetto che “se li mangiano loro, che sono così in forma…”.
Li conoscete tutti, quelli della Kinder. Sì, l’ho detto.
La stessa Kinder (o chi per lei – ed ecco perché odio l’espressione “grafico pubblicitario) che non si fa scrupolo di assoldare mamme (come la campionessa olimpica di scherma Valentina Vezzali che dà da mangiare il kinder cereali al suo bambino), o Josefa Idem (campionessa olimpica di canoa, che dà da mangiare ai suoi figli il Kinder délice) e Fiona May (campionessa olimpica di salto in lungo) che offre per colazione alla sua bimba una bella confezione di Kinder fetta al latte, o altri tipi di parentela (come il campione olimpico di marcia altoatesino Alex Schwazer che mangia il Kinder pinguì con suo fratello apparentemente adolescente).
Insomma, lungi dal pasto nudo l’idea di ledere il libero arbitrio, per carità. Ma ho pensato che una rubrica sull’argomento “tutela dei consumatori” ci voleva proprio.
Sono fermamente convinta, e spero lo siate anche voi, che come disse l’autore del *vero* pasto nudo, William Burroghs, “La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili”.
E guarda caso ho conosciuto una persona che fa proprio al caso nostro: il suo nome è Giulio Marotta, lavora da molti anni per sensibilizzare la gente a far valere i propri diritti, e si è detto disposto a raccontarci un po’ di cose interessanti, e molto concrete, che sono accadute (e che magari stanno accadendo in questo momento) a nostra – magari parziale, ma più spesso totale – insaputa, intorno alla nostra alimentazione.
Lascio a lui l’onere di presentarsi, io intanto vado a mettere in ordine tutto il materiale che già mi ha inviato, e che mi fa pensare che ci sarà un sacco di cose su cui discutere animatamente (a questo proposito come al solito siete caldamente invitati a chiarirvi i dubbi che avete su questo argomento chiedendo direttamente a Giulio nei commenti).
Buona lettura a voi :-)
Buongiorno a tutti :-)
Faccio parte di un’associazione per la tutela di consumatori che porta avanti da molti anni iniziative per sensibilizzare i cittadini a far valere i propri diritti in tanti settori (telefonia, credito, trasporti, energia etc).
Mi interesso soprattutto di “pubblicità ingannevole“, e cerco di dare indicazioni utili sulle tecniche adottate dalle aziende per attrarre illecitamente l’attenzione sui propri prodotti o servizi nei più diversi campi (tariffe e suonerie telefoniche, corsi di formazione, telemarketing, metodi per dimagrire etc); ho realizzato anche un piccolo manuale per aiutare le persone a non cadere in tanti piccoli tranelli quotidiani.
La mia rubrica sarà dedicata esclusivamente alle pubblicità ingannevoli e alle altre pratiche scorrette che riguardano i prodotti alimentari: spesso, seguendo i suggerimenti dei messaggi pubblicitari o leggendo con poca attenzione le indicazioni riportate sulle confezioni o sulle etichette si finisce per comprare prodotti di qualità inferiore oppure che possono essere cointroindicati per il proprio organismo.
Vi spiegherò in modo molto semplice, con tanti esempi concreti, l’azione dell’Antitrust per contrastare i comportamenti delle aziende che, per aumentare le vendite, dicono cose false oppure omettono di fornire informazioni importanti per una scelta consapevole del consumatore sugli acquisti di generi alimentari.
Vi descriverò quale può essere il contributo che ognuno di noi può dare in questo campo, aiutando tante altre persone a non credere in prodotti dei quali vengono decantate le qualità oppure gli effetti positivi per la salute senza il supporto di studi scientifici o di ricerche adeguate.
Vi aiuterò insomma a capire quali sono stati (e sono) i comportamenti scorretti dell’industria alimentare, e cosa potete fare per difendere voi stessi e i vostri cari.
A presto! :-)
benvenuto giulio sul pasto nudo e buon lavoro. mi aspetto che tutti noi imparareremo molto da quanto scriverai.
Ecco la rubrica che mancava. Izn, sei sempre un passo avanti!
Grazie Giulio per il lavoro che svolgi quotidianamente e per quello che dirai qui sul Pasto Nudo. Non vedo l’ora di saperne di più…
Buongiorno e BENVENUTO anche da parte mia!Credo che sarà SICURISSIMAMENTE un aiuto x noi assolutamente indispensabile!!!!!!!Buon lavoro con noi tutte/i!!!!!A presto!!!!
Accidenti izn, ne sai una più del diavolo! Penso proprio che questa nuova rubrica sarà interessantissima (e utilissima!!). Sono anni che la pubblicità mi crea orrore!
E dunque un caloroso benvenuto anche da parte mia Giulio, non vedo l’ora di leggere il tuo primo post…
Well done.
Rubrica interessante, tessera fondamentale in questo meraviglioso mosaico che è il pasto nudo, e bellissima l’introduzione.
Buon lavoro!
wenny
Ciao, ti ho scoperta da poco e ti leggo molto volentieri e continuerò a farlo. Interessantissima rubrica. Complimenti a te e a Giuglio entrambi nuove persone da scoprire. Un abbraccio e grazie
Ciao, anch’io ti ho scoperta da poco e trovo davvero interessanti i tuoi post…piano piano me li sto leggendo tutti! Grazie per questa nuova rubrica…io guardo sempre con occhio diffidente pubblicità e offerte commerciali…spero che i tuoi consigli ci aiuteranno a tenerci bene alla larga dai poteri del marketing! (…e pensa che io mi sono laureata proprio in marketing!)
Ultimamente vago molto meno per blog ma quando capito qui trovo sempre qualcosa su cui riflettere, penso che tu Izn sei da ammirare per l’impegno e la passione che metti in questo blog, che poi, chiamarlo blog mi sembra parecchio riduttivo…..ormai sei un punto fermo per tutti coloro che hanno dubbi e voglia di conoscere, ti circondi di persone preparate e direi che più che un blog sembra una vera e propria rivista specializzata sull’alimentazione a 360 gradi dalle ricette all’informazione specifica, grazie per farci da apripista ;-)) e un augurio di benvenuto al signor G. Marotta.
I love you, izn… :-)
e benvenuto a giulio (che qui mi pare siamo tutti tra amici e chiamarlo signor Marotta mi fa tanto sto distaccata e siamo estranei…)
è vero, questo blog sta diventando sempre più interessante e completo.
giulio, benvenuto sulla barca (incrociatore forse e meglio :-) ) del pasto nudo.
ciao izn, ti ringrazio per il continuo supporto nell’affrontare con consapevolezza le sfide quotidiane. Un grazie speciale per questa ulteriore bellissima rubrica!!!! Benvenuto Giulio!!!
Cara Izn, anche io sono un pò come te. Rimango in silenzio fino a quando non vengo interpellata. Che poi di fare la maestrina non mi piace per niente. E in fin dei conti neanche potrei dal momento che non mi sento in nessun campo mai così informata e preparata da suggerire agli altri cosa fare e come farlo. Tuttavia penso che sia forse un “dovere” ed un atto di generosità informare chi non sa. E per questo ti vorrei ringraziare. Tramite questa rubrica posso imparare tanto e trasmettere quel che so almeno alle persone che a me sono più vicine.
Benvenuto di cuore a Giulio!
Chiara
Benvenuto Giulio, mi sa che ne leggeremo delle belle!
@izn: io sono a volte come te e a volte mi infiammo e sbotto con un “ma possibile che non ti rendi conto che….”, dipende un po’ da chi ho davanti.
A qualcuno dei miei amici ho consigliato spesso di leggere e informarsi un po’ di più (porto sempre come esempio il libro “100 domande sul cibo” che secondo me andrebbe distribuito all’asilo). Qualcun altro (i restii a legger libri) l’ho invitato a leggere anche il pasto nudo. Altri ancora li ho coinvolti nel GAS. Alla suocera (e soprattutto alla mamma) quando vedo certi prodotti dico semplicemente rassegnata “Ma non potevi proprio fare a meno?” Perché per assurdo in casa, con i parenti più stretti, è ancora più difficile! La soddisfazione maggiore me l’hanno data una coppia di carissimi amici (anche loro con bimbi) che dopo (purtroppo) una malattia in famiglia mi hanno iniziato a chiedere sempre più informazioni sul BIO, e stanno facendo un cambiamento radicale. L’altra sera lei mi ha detto semplicemente: “Ma come abbiamo fatto a non pensarci prima?”
Scusate per il commento chilometrico, grazie ancora e andate avanti così!!
Cara Izn, mi trovo molto in accordo con te! Aspetto la nuova rubrica!!
Non posso non ringraziarvi tutti per le vostre interessantissime rubriche, che seguo anche se in silenzio, sull’alimentarsi in modo consapevole.
Ho due bimbi piccoli e una terza in arrivo e sappiamo tutti quanto soprattutto i bimbi sono facilmente influenzabili da queste pubblicità ingannevoli. E’ già da tempo che spiego al più grande che ciò che vede in tv o nei supermercati o negli zainetti di parecchi compagnetti di scuola, può sembrare buono e fare bene, in realtà non fa altro che danneggiare quella “macchina perfetta” che è il suo corpicino, rendendolo cicciottello e stanco. E che i signori che pubblicizzano questi prodotti dicono che fanno bene solo per vendere di più e diventare ricchi, a discapito della salute di chi li compra.
Certo possono sembrare concetti un pò complicati per un bambino, ma con un linguaggio elementare e degli esempi piano piano vengono recepiti e le vostre rubriche mi aiutano e supportano nell’impresa con dei dati concreti. Sono convinta che più si sa sull’argomento più viene naturale istruire i più piccoli in modo che non cadano in queste trappole.
Quindi ancora grazie anche a nome dei miei bimbi e un sincero buon lavoro.
Con affetto Beatrice
Ehm… A proposito del rispetto di izn per il libero arbitrio, provate a presentarvi a una cena in cui siamo invitati anche noi portando una viennetta… Vi sfido a mangiarne un solo cucchiaino senza il sottofondo recitato di tutti gli ingredienti nascosti potenzialmente letali! Ad libitum…
Impariamo a guardare la pubblicità, attenzionando soprattutto i piccoli e renderli consapevoli di quello che mangiano.
Grazie al pasto nudo che trova voce ai nostri pensieri… e trova le giuste persone.
@zac: immagino ;-)
Vorrei quasi piangere di felicità. Mi sento sempre così sola quando faccio la spesa ed anche un po’ pazza perchè al supermercato leggo le etichette e riappoggio sullo scaffale. A volte esco col carrello semi-vuoto rispetto alla lista compilata perchè non esistono i prodotti che cerco. Sembra la fiera dell’olio di palma, dei coloranti. Qui sto trovando VERO conforto per la mia anima. Grazie a izn di aver scovato Giulio (e il prof. Giannattasio e Sabine Eck) e buon lavoro a Giulio, non vedo l’ora di entrare in questo mondo insieme a te.
@Loretta e zac: ehi voi due smettetela subito di dire cosacce su di me!
Io sono *molto* tollerante! O quasi!
In ritardo ma presente….
Ottima, ottimissima idea aver inserito questa rubrica!
Io sono maniaca delle etichette, annuso truffe e inganni dappertutto e sapere come fare per cadere meno in queste trappole è un regalo bellissimo!
BRAVA IZN!!!!!
Grazie di cuore a tutti voi che partecipate a queste rubriche,e mettete a disposizione di tutti noi le vostre conoscenze.Certo che fa rabbia pensare a quante persone “lavorano”per fregarci meglio.Io a volte sono demoralizzata perchè non riesco a far capire queste cose ai miei figli e mio marito mi considera rompiscatole.Allora è guerra, ho deciso di boicottare tutti i grandi
ipermercati dove prima facevo la spesa.Ora faccio acquisti tramite gas.A chi non sta bene,provvede da solo e si acquista le sue schifezze preferite.
Complimenti per questa iniziativa! non è un caso se l’industria si preoccupa di adattare i bambini a certi gusti, per ritrovarseli docili consumatori tutta la vita.
Ho appena letto un’altra notizia che ho trovato, perdonate il tono, terrificante:
possibile che non ci sia altro modo di difendersi che l’assaggio come suggerisce l’articolo? Così intanto la bottiglia l’abbiamo comprata… qualcuno può insegnarci a fronteggiare questa ennesima sì, direi proprio truffa?
Grazie, ciao
Il mio rientro in Italia é stato accompagnato da incredulitá-mista-sconforto: non che in Germania non ci siano le pubblicitá, anzi. Ma, per esempio, nei canali di cartoni animati per bambini sono vietate (a parte che le trasmissioni finiscono alle 20, mentre qui continuano tutta la notte – ma questo é un altro discorso…). E comunque, non é raro che sul canale nazionale, in prima serata, ci siano dibattiti sulla pubblicitá ingannevole con tanto di rappresentanti dei consumatori in studio e filmati esplicativi.
Nel mio piccolo, su una cosa non transigo: la scuola. Che mia figlia riceva caramelle e nutella come premio dalla maestra della scuola materna mi sembra quantomeno anti-educativo. Potrebbero almeno spiegare ai bambini il perché sono cosí attratti, dalle caramelle (tipo: yuppi!! Non sono piú stanco!!! Posso continuare a correre e saltareeee!!!). Ci sono ottimi esempi di percorsi educativo-alimentari, in giro. Sarebbe giá un passo avanti.
bellissima nuova iniziativa….ben arrivato nel clan di Izn Giulio Marotta.
mi stuzzica proporvi subito un rimedio-anti-imprinting-pubblicità…. un pò estremo ma di sicuro impatto familiare.
due domanda semplici-semplici. 1) dopo due ore di televisione state meglio o peggio? 2) vi piace il tempo libero (quello dove si sta meglio) ?……spostate la tv per un’anno in garage e fate due conti: 2 ore al giorno per 30gg per 12 mesi; 2x30x12=720 ore= 30 giorni all’anno…da utilizzare come meglio vi piace.
Ho fatto notevoli passi in avanti nelle scelta degli alimenti che porto in tavola da quando sono sintonizzata su questo blog. Compreso lo spunto e le informazioni per fare la pasta madre che sta dando grandissime soddisfazioni! Mi piace tutto in questo spazio e resto sicuramente sintonizzata in attesa di altri preziosi lumi!
Complimenti per il lavoro che state facendo!
Sissa
La strada della “consapevolezza alimentare” è difficile ma piena di soddisfazioni…non finirò mai di dire grazie ad Izn per essere un vulcano di idee e do il benvenuto a Giulio Marotta.
@ pelomary : non è che possiamo andare a far la spesa insieme? che la donzella dell’ultimo supermercato che mi ha visto far passare una per una tutte le confezioni di biscotti, leggerne gli ingredienti (trovare appunto la sagra dell’olio di palma) e rimetterle a posto per poi uscire senza averne comprata mezza non mi ha guardato come se fossi pazza: di più. :-D
@tutti: Grazie a tutti del benvenuto! Ho già inviato a izn due articoli per la nuova rubrica Segreti e bugie: uno di carattere generale ed uno dedicato ad una pubblicità di un riso molto conosciuto, sanzionato dall’antitrust per motivi che scoprirete leggendo. Al momento sono in fase di redazione; mi raccomando poi di farmi sapere cosa ne penserete e di scrivere nei commenti tutti i suggerimenti o le richieste di chiarimento che riterrete opportuni, in modo da migliorare via via i contenuti.
Grazie
giulio marotta
p.s. izn mi ha chiesto di inviarle una foto, ma la mia riservatezza mi ha spinto a non dare seguito alla sua richiesta. Però se siete curiosi, potrete ammirare una mia “performance” in un controspot che abbiamo realizzato per far conoscere meglio le tecniche utilizzate dagli operatori turistici per “gonfiare” i prezzi dei biglietti.
Siate comprensivi: non è il mio campo….
giulio, posso avere un parere su questo, please?
voglio dire, si può segnalare anche questo a chi di dovere? :-)
@singlemama: ho fatto una rapida ricerca su internet. Molti siti hanno ripreso il comunicato della Gis, un’azienda con sede a Teramo, in cui venivano annunciati i nuovi sorbetti “non ogm”. Però non ho visto la pubblicità di questi prodotti neppure sul sito della Gis e della Del Monte. Immagino che siano in fase di lancio. Cominciamo a procurarci la confezione di uno di questi sorbetti o cerchiamo di scoprire la pubblicità su internet, tv, radio, giornali etc. E sulla base dei messaggi pubblicitari potremo decidere il da farsi
A risentirci
Giulio, che incontro ho fatto in vacanza! un chimico esperto di carta.
” non esiste carta per alimenti” acc! che botta allo stomaco, e si, nella carta c’è di tutto
..tutto intendo tutto, per non parlare di sbiancanti e colle per tenere insieme.
avete visto ultimamente quella pubblicità di carta da cucina che sostiene , mi pare una bottiglia, tenendo i lembi del foglio? (marca molto famosa) se non ci fosse una quantità enorme di colla non reggerebbe, le fritture bollenti appoggiate sulla chimica che sciolgono le colle e altro !! secondo lui l’unica carta priva di schifezze è la carta igenica ma quella buona che si strappa molto molto facilmente e che per usarla abbiamo bisogno di sovrapporre tanti fogli ..lo so non è un argomento emh… però serve., sicuramente non colorata ,
e che la carta paglia non la fanno più in italia , perchè il metodo per la lavorazione è
stata dichiarato inquinante ,per cui estero sjgh!! i controlli all’estero ma!!!io che la usavo tanto
sai qualche cosa a riguardo?
credo che se approfondissimo si aprirebbe un mondo!!