Ogni volta che pubblico una ricetta che contempla l’uso della carne so che rischio di urtare la sensibilità di chi ha fatto una scelta vegetariana o vegana, e me ne dispiace tantissimo. Chi conosce il pasto nudo sa che qui di carne se ne mangia poca e felice, ma per chi magari ci capita per caso vedere qui un piatto di carne cruda può sembrare strano.
In molti quando si parla di cucina consapevole pensano a un regime vegetariano/vegano o macrobiotico, forse perché questi sono stati i primi ad avere una vera attenzione per ciò che veniva portato a tavola, anche e soprattutto a livello etico oltre che su quello della salute.
Capisco profondamente la scelta di rispettare il mondo animale e nutrirsi solo dei frutti della terra, ma credo che possa esistere una via di mezzo consapevole, e che si possa mangiare carne – poca e poco spesso – in modo intelligente, scegliendo animali vissuti secondo le loro esigenze.
Alcuni metabolismi non accettano un’alimentazione solo vegetale; io ad esempio, come molti nativi del sud, sono microcitemica (che se ho ben capito significa essere portatrice sana di anemia mediterranea), e ho un gran bisogno di ferro biodisponibile. Quando la carne scarseggia troppo nella mia dieta soffro di forti mal di schiena, mi sento sempre stanca e debole e la prima cosa di cui sento un bisogno atavico è la carne cruda, la più digeribile in assoluto, la più ricca in folati, ferro ed emoglobina e quella che meno impegna la funzione renale.
Sull’utilizzo degli alimenti crudi è d’accordo persino la bioterapia nutrizionale. Se ben ricordo la Arcari Morini (pace all’anima sua) racconta in uno dei libroni che presentò una tesi di laurea proprio su questo argomento; spiegava di aver esaminato il sangue di individui che avevano mangiato gli stessi cibi nella stessa quantità, crudi e cotti, e aveva scoperto che nel sangue di chi mangiava cibo cotto si verificava un aumento deciso dei globuli bianchi (come se l’organismo si stesse difendendo da qualcosa), e che in chi invece mangiava cibo crudo il sangue rimaneva inalterato.
In seguito la bioterapia sfruttò questa situazione consigliando a chi ha bisogno di attivare il sistema immunitario velocemente (come per un’influenza o simili) di mangiare cibo cotto (che guarda caso il nostro organismo tende a chiedere durante la stagione fredda – nella quale più facilmente ci si ammala – tutto torna!).
Tornando al discorso vegetariani sì/vegetariani no, conosco moltissime persone, anche alcuni miei grandi amici, vegetariani da tanti anni e in perfetta (e splendida) salute. Insomma, credo fermamente che sia possibile convivere se si è intelligenti e pacifici. Ciò che non dovrebbe mai venir meno è la tolleranza, e un sereno rispetto delle scelte altrui, purché consapevoli (e purché *scelte*).
Vi lascio a questa semplicissima ricetta che per me è un vero è proprio salvavita. Ha anche il primato di essere il primo piatto che è finito prima sul libro del pasto nudo e poi sul blog.
Ingredienti:
300 grammi di filetto di manzo
olio extravergine d’oliva quanto basta
2 spicchi d’aglio
un limone succoso
prezzemolo fresco a volontà
sale marino integrale
pepe in grani facoltativo
Tagliate o fate tagliare dal vostro macellaio di fiducia il filetto di manzo (o la noce di vitellone) a fettine sottilissime. Disponetele in un solo strato nei due piatti nei quali le servirete oppure in un grande piatto piano di portata. Affettate l’aglio sottilmente e lasciatelo cadere sulle fettine di carne, poi cospargete il tutto con un po’ di succo di limone e un filo d’olio di quello buono; non c’è bisogno di lesinare troppo quando gli ingredienti sono di prima qualità.
Lavate il prezzemolo e lasciatelo asciugare all’aria; tritatelo finemente con il coltello e lasciatelo cadere sulle vostre fettine crude. Alla fine salate e se vi piace spolverate con un po’ di pepe appena macinato. Coprite, lasciate marinare una ventina di minuti a temperatura ambiente e servite con un’insalata mista (senza pomodori) croccante o anche un carpaccio di zucchine piccole e tenere tagliate a fettine sottili e condite con olio e limone.
Se non sopportate la carne cruda potete provare ad usare un po’ più di limone e lasciar riposare tutto un paio d’ore, in modo che il succo di limone cuocia un po’ le fettine; se però la temperatura esterna è calda mettete tutto in frigorifero; è vero che l’aglio e il limone svolgono un’importante azione antibatterica, germicida e viricida, ma tenete conto che quando si mangia carne proveniente da allevamenti consapevoli non ci sono tracce di antibiotici o altri farmaci e quindi come con tutte le cose vere (come il latte crudo, per esempio) bisogna fare una maggiore attenzione.
a me non sembra così strano trovare ricette a base di carne. è molto in linea con le tue scelte. per dire, non sei come mia nonna, che compra il bon roll.
io amavo la carne, cruda soprattutto, e se trovassi della carne felice senza dover accendere un mutuo (UN ALTRO) probabilmente continuerei a mangiarne, di tanto in tanto. Invece al pesce, pescato ovviamente, non so resistere.
Non posso che condividere in toto. Mi hai fatto venire una voglia di carpaccio!! Con l´aglio e il prezzemolo no, peró, non ci riesco. Lo so che c´é il suo perché, ma lo preferisco senza. O con della rucola, Se proprio proprio)
PS: la foto delle ciliegie é me-ra-vi-glio-sa! Se pensi che qui é inverno e si va di arance e mandarini, ancora un po´ e spacco il monitor per gustarmele! ;-))
Io non mangio più carne e pesce crudi, ho troppa
pardon Izn, mi é impazzita la tastiera dell’Iphone ( o sono io che do i numeri causa trasloco?? Mmm, difficile a dirsi…)
Dicevo: non mangio più alimenti crudi di origine animali da qualche anno perché temo i microrganismi che abitano carne e pesce. Ma per la miseria sappi che con quella foto mi hai fatto venire una voglia di carpaccio… :)
Foto bellissima e carne all’apparenza gustosissima.
Solo una domanda: ho notato che hai specificato di accompagnare a carne con dell’insalata, ma SENZA POMODORI? C’è una ragione specifica o solo gusto personale? Ha a che fare con il ph e l’acidità del pomodoro rispetto alla digestione della carne?
Buon weekend,
Sara I°lab.
io sto già sbavando.
il mio sangue gruppo zero ringrazia anche solo per la foto.
:-)
e visto che la domanda sul perché pomodori no te l’han già fatta, vado.
buon weekend.
ps: che tutta la storia sulla carne sì, carne no e la tolleranza la trovo fantastica non te lo sto neanche a dire. detesto gli assolutismi (e i vegetariani che ti guardano di traverso se hai un pezzo di carne nel piatto non è che proprio io li ami, no.)
@ Grazie Izn per questo post, che condivido in toto. Da ex vegetariana (ho resistito sei mesi sei senza carne poi, davvero, non ce l’ho più fatta, a furia di carboidrati e formaggi sono ingrassata cinque chili, e il mio corpo a un certo punto ha preso il sopravvento: un bisogno impellente di carne da non farcela più) piena di sensi di colpa mi rincuora. Anche perchè credo che il mio amore per gli animali lo posso utilizzare continuando a lottare perchè non soffrano, e vengano allevati, come dici tu, felici. Cosa non ancora scontata, purtroppo. Rimane il fatto che quelli di “affezione”, ovvero coniglio, cavallo, cervo, cerbiatto ecc. per me continuano a rimanere out. Mi dicono che sono ipocrita: o tutti o nessuno. Sarà vero?
Si può fare il carpaccio scottandolo leggermente? Anch’io diffido della carne cruda…
Condivido il pensiero. Io, vegetariana, ho una famiglia che mangia sia carne che pesce. Preparo per loro piatti a base di carne e di pesce, anche perché la scelta di diventare vegetariana è stata mia e non vedo perchè il resto della famiglia debba rinunciare ad assaporare quello che a loro gusta. E io cucino volentieri se so di far piacere…
Il carpaccio è il mio preferito.
Sarà perchè anch’io sono portatrice sana di anemia?
Sugli animali felici concordo alla grande. Poca carne ma purchè sia buona e allevata nel rispetto.
Ma una cosa me la sto chiedendo da un po’.
Come mai nessun post sul pesce?
Anche li c’è un mondo di consapevolezza da affrontare..
@ Graziella: potresti abbatterlo per 24-36 ore in congelatore e poi gustartelo senza timore. Io, quando mi viene voglia di un carpaccio o di una tartare faccio cOsi. Col pesce no, non me la rischio a prescindere. Ma la carne é più sicura.
Bellissimo post Izn ;-) complimenti!!!!
Da vegetariana mi sento cmq rispettata e rispetto te x le tue scelte…così si convive serenamente con tutti !!!!!
Da piccina mangiavo il carpaccio…e mi piaceva molto moltissimo!!!!!
@Claudia:Ciao Claudia,come stai :-) ? Lo sai che invece io sto andando ancora avanti con le arance?(Ultimo carico,dalla Sicilia. :-D )….ieri però ho fatto una bella spanciata di ciliege ;-)
@singlemama:io non ti guarderò mai storto x la carne nel piatto,mi vuoi bene vero?Ahahahahahahahah!!!!!!
Luglio è vicino…chissà se ci vedremo :-)
Premessa: son microcitemica anch’io (o meglio portatrice sana) e in più ho quel che si dice “un ciclo abbondante” quindi anche se di rado mangio carne (anche se le mie preferenze vanno al pollo, in tutte le salse e in tutte le forme) onde evitare di stramazzare al suolo
Rispetto e ammiro però vegetariani e vegani e da loro ho imparato e continuo ad imparare tanto su cibo consapevole e dintorni (oltre ad avere “rubato” gustosissime ricette a base di verdure – sapere che esistono altre cotture oltre alla bollitura ….)
Dov’è il MA? Credo non ci debbano mai essere assolutismi in nessun caso, quindi , come non sopporto chi fa il peana della bistecca fiorentina davanti a un vegano (e sapendo che il tizio è vegano convinto, mi è capitato anche di litigare per questo) non sopporto chi pretende di “convertirmi” al suo modo di pensare sulla solo base che “è giusto così” (lo fa lui quindi devono farlo tutti)
Penso che il rispetto debba essere reciproco, quindi ben venga la ricetta del carpaccio di carne così ome quella della “farifrittata” o dei “panini alla mediterranea (pomodori secchi e origano )
Perché, secondo voi, ci deve essere qualcuno che ci dice cosa dobbiamo mangiare, come e quando? E perché deve essere uguale per tutti (vedi diete varie o onde modaiole alla clorofilla)? Perché nessuno insegna ai propri figli (o a scuola) i “principi base” e che poi basta imparare ad ascoltare i segnali che ci manda il nostro corpo *dopo* (mangiato)? Perché milioni di persone mangiano “la tal cosa” solo perché glielo ha detto il nutrizionista (anche se a loro fa schifo, manco il cibo fosse diventato una di quelle medicine terribili da ingerire tappandosi il naso)?
Io ho gli stessi sintomi di Izn (stanchezza, mal di schiena, dormo male), ma quando *mangio* la carne, specialmente la sera. Son fatta cosí, devo starci attenta. Se esagero con la verdura, non succede nulla. Ma se esagero con carne e frumento, poi lo pago in termini di energia. Ma non per questo vado in giro a dire a tutti di mangiare come me. Per mio marito, per esempio, sarebbe la morte certa (l´unico casino, in effetti, é mangiare assieme quotidianamente…;-))).
@ jennifer : secondo me ce la possiamo fare sìsìsì :))
e ti voglio bene anzi benissimo !!
@ claudia : memore di ciò che mi hai scritto sul gruppo zero ho ridotto drasticamente il consumo di frumento. poi sabato ho fatto la pizza. non che ne abbia mangiata un quintale, eh? ma la bilancia ha subito segnato il kg in più e io ero ‘appesantita’ in generale. la prossima la faccio di kamut. o di farro. o sadio.
o magari mi mangio un carpaccio … ;))
ecco, ho optato per il carpaccio (v. commento precedente).
con l’aglio non l’avevo mai mangiato. ora, probabilmente, sono in grado di scacciar vampiri (e non solo quelli aehm…) per un mese. ma sono felice. :))
io però ci ho fatto un’aggiunta. è che non mi piace metterci tanto limone, perché sennò la carne si ‘cuoce’ e io mi perdo la goduria di azzannarla cruda. però visto che la ricetta lo contemplava, qualche goccia ce l’ho spruzzata. e mentre spruzzavo ho avuto il lampo di genio, così oltre che il prezzemolo sparso ci ho messo sparse anche delle micro buccine di limone … :))
L’ho fatto, l’ho fatto, con aglio, prezzemolo ecc. ma senza limone (non mi è mai piaciuto sulla carne) e “scottandolo” 30 secondi nel microonde. Ok, ok, abbiate pazienza, essendo eretica cuocio nel microonde e ho un’avversione primitiva ed atavica per carne (e pesce) crudi, mi fanno impressione. Forse perchè da bambina, essendo deboluccia, mi ci rimpinzavano (ricordo ancora con orrore i “bianchetti” appena pescati serviti rigorosamente crudi e innaffiatissimi di limone, mi facevano impressione gli occhietti neri, ecco perchè ero poi inappetente). Bon, il carpaccio “eretico” è però venuto ottimo, semi crudo quanto basta.
potrei uccidere per avere un piatto di bianchetti appena pescati serviti rigorosamente crudi e spruzzati di limone e olio buono.
“sapevatelo”
:D
(che i primitivi mica eran solo cacciatori, pescavano anche, dicono. gruppo zero docet)
@singlemama. Non so di dove sei, a me li davano d’inverno in Liguria, ma oggi con il mare inquinato che c’è da quelle parti non mi azzarderei a mangiarli, anche se non mi facessero orrore. Ma davvero funziona la dieta del gruppo sanguigno? A me sembrava una cavolata…
Personalmente amo questo sito proprio per l’apertura mentale che dimostra.
Sono ex vegetariana (lo sono stata per 12 anni , dai 16 ai 28, mica poco) ma nella vita si cambia, per vari motivi. la mia scelta di tonrare ad un’alimentazione onnivora è stata dettata principalmente da riflessioni etiche e filosofiche, so che sembra un contrsenso ma è così.
nel tempo ho anche maturato , studiando tanta alimentazione da un punto di vista della medicina cinese , la convinzione che bisogna stare attenti alle restrizioni alimentari.
anche io, come te, sono particolarmente sensibile e rispetto le scelte etiche di chi appunto esclude alimenti animali e di origine animale, adoro gli animale e mai farei loro del male. mangio poca carne ma ogni tanto ora me la concedo.
continua così
Enrica
@ Graziella : troppo lontana dal mare per mangiare bianchetti crudi. e in effetti il discorso dell’inquinamento un po’ incute terrore. io ricordo che li mangiavo in barca da bambina, altri tempi.
alla dieta del gruppo sanguigno mi ci sono avvicinata da poco, grazie (manco a dirlo) a un commento di izn. e sto scoprendo cose che voi umani…. ;)) voglio dire, ci sono cibi indicati come ‘altamente benefici’ per il mio gruppo sanguigno che io da sempre inconsciamente cerco di continuo. e altri indicati come ‘da evitare’ che effettivamente evito come la peste. come se ascoltassi il mio corpo senza saperlo.
una cosa che mi ha dato da pensare. io amo le lenticchie. che rientrano nei cibi da evitare nel mio caso. le amo alla follia. eppure non me le faccio più di 2 volte all’anno. amo anche le cipolle. che sono tra gli altamente benefici. e quelle le mangio giorno sì e giorno sì.
insomma, sto cominciando a pensare che proprio una cavolata non sia. ;))
@singlemama. Ma sai che hai ragione? anch’io amo le lenticchie ma le mangio pochissimo (pensavo facesse parte delle mie incoerenze abituali), vorrei diventare vegetariana ma mi sento molto meglio ( e dimagrisco) se elimino o mangio poco i carboidrati e invece abbondo con le proteine, adoro però tutti i latticini (ma alcuni mi sono indigesti, come la mozzarella). Dovrò vedere di che gruppo sono (non lo so). Ma nel blog scrive anche la dietologa Arianna, che dici, approva?
Sono felicissima di avere trovato il tuo blog, è difficile che qualcuno capisca l’importanza che gli animali siano felici e non sia vegetariano.
Per me il problema grave sono gli allevamenti industriali, non solo per la nostra salute e per gli animali, ma anche per l’ambiente, perchè per far spazio alle coltivazioni di cereali usate per la zootecnia o a quelle di foraggio di varietà più produttive si stanno distruggendo i prati multispecie e tante erbe preziose stanno diventando rarissime.
Tra l’altro, dovendo dimagrire, mi sto informando sui vari alimenti ed ho scoperto che gli amimali allevati al pascolo sia nelle carni che nel latte hanno grandi quantità dei preziosi omega 3, che invece non si trovano in quelli allevati con granaglie, anche se biologiche, perchè nei cereali non ci sono proprio, gli animali li assumono dalle erbe di tante varietà differenti.
Io non sono vegetariana perchè ho un rapporto molto profondo con le piante, e quando sono costretta ad ucciderne una sento la sua sofferenza: spero di non sembrarvi pazza, ma sono proprio convinta che i vegetali, anche se non comuncano facilmente con noi come gli animali, siano comunque creature senzienti. A me pesa di meno ammazzare una gallina che non una pianta (le galline che mangio le uccido io, senza farle soffrire).
Riguardo ai vegetariani non si può generalizzare: tanti sono persone deliziose, altri sono degli integralisti fanatici che sinceramente mi infastidiscono con le loro arie di superiorità e mi spaventano. Scusami se mi sono dilungata molto
Scusami se mi sono dilungata troppo
Ottima scelta per i caldi estivi.
Considera la mia alternativa, per favore:
Posizionate le fettine di carpaccio (ottima la scelta del tuo taglio) su un piatto abbastanza largo, si condisce seguendo rigorosamente questa sequenza:
1) distribuire il succo di 1 limone sulle fettine;
2) versare dell’olio evo a filo con movimenti circolari (sempre sulla carne);
3) aggiustare di sale integrale;
4) cospargere una abbondante dose di pepe nero macinato al momento;
5) far cadere a pioggia alcune scaglie di parmigiano reggiano da pasteggio;
A parte preparare una freschissima insalata di ruchetta selvatica, condita con qualche goccia di olio evo, poco sale e una leggera essenza di aceto balsamico.
6) coprire le fettine di carne con l’insalata;
7) cospargere il tutto di gherigli di noci tritate e spezzettate, insieme ad una manciata di pinoli;
8) coprire completamente il piatto con della pellicola trasparente e posizionare in frigorifero per un paio di ore;
9) levare dal frigo e togliere la pellicola delicatamente;
10) servire aiutandosi con un cucchiaio in modo da raccogliere una intera fettina e tutto il condimento che la ricopre.
Accompagnare con crostini di pane raffermo, ripassati in padella antiaderente con un filo di olio.
In abbinamento: vino bianco fresco (io preferisco il Primitivo di Manduria).
grazie per la ricetta!! non avendo la rucola: per fortuna mi sono munito di prezzemolo e cosi’ sono riuscito a preparare questo piatto succulento. dispiace per chi non digerisce l’algio ma io ci vado pazzo. senz’aglio non si cucina per me. e’ come bere l’acqua sulla fiorentina. ci vuole fegato.
Quanto tempo deve stare a marinare la carne per cuocersi con il limone? Mangiarla totalmente cruda è una cosa totalmente nuova.
Cmq complimenti per la spiegazione dettagliata e accurata che hai fornito nel tuo blog :)!
@Gianna: Grazie Gianna! :-) come ho scritto nel post bastano una ventina di minuti, ma se si preferisce la carne più “cotta” dal limone si può lasciare marinare anche un paio d’ore. Ovviamente stiamo parlando di carne sicura, non quella del supermercato, lo sottolineo perché la differenza è enorme, anche a livello di salubrità (non mangerei mai carne cruda senza conoscerne la provenienza). Per dire, dal mio macellaio di fiducia assaggio la carne cruda anche così, al banco, come si assaggia il prosciutto :-)
Ok Ok allora la farò marinare una ventina di minuti .. certo anche io ho un po’ timore della carne dalla dubbia provenienza dei supermercati.
Grazie mille per le buone dritte.. :) Buon fine settimana :*