Sono le otto e venti della sera e sto scrivendo dalla macchina, in viaggio di ritorno da Bologna, così da darvi un po’ di impressioni a caldo sul Sana; rifinirò poi il tutto domani da casa. Il cielo è già scuro come se fosse notte… siamo a metá settembre, e per il mio calendario personale l’anno è iniziato da pochi giorni.
Sono stata al Sana per la presentazione di una rivista, edita dalla Ecor, che si chiama “Valore alimentare”, e che conoscevo giá da molti anni, perché qualche tempo fa veniva distribuita gratuitamente nei negozi di cibo biologico, e perché giá allora aveva un progetto grafico che mi piaceva molto, e dei contenuti insoliti e interessanti.
Il motivo di fare una presentazione ufficiale per una pubblicazione già esistente è stato che in questo momento la rivista è arrivata ad un punto di svolta, quelli del tipo morire o volare, e cosí, trovato un editore, che se ho ben capito é anche uno dei proprietari della Ecor, è diventata un periodico a tutti gli effetti, trimestrale, a pagamento, con obiettivi precisi e mirati.
In mattinata c’è stata la spiegazione vera e propria della rivista; i collaboratori più importanti erano presenti nella sala, e una Maurisa Laurito tutta di verde vestita li ha intervistati uno per volta (per me particolarmente interessanti sono stati lo chef, il pediatra, una signora dall’accento tedesco che tiene una rubrica sulla terza età, e naturalmente il responsabile del progetto grafico, che ve lo dico a fare), facendo esporre ad ognuno le sue peculiarità e le sue intenzioni.
Nel pomeriggio poi Matteo Giannattasio, direttore scientifico della pubblicazione, ha tenuto un dibattito sull’alimentazione, e tutti abbiamo potuto intervenire con domande e opinioni. Ho citato e ringraziato plurimamente il professor Giannattasio nel post sulla storia del grano… lui è il motivo per cui qui al pasto nudo abbiamo praticamente bandito la farina manitoba, e quindi la causa delle nostre battaglie con gli impasti che si rifiutano di crescere come dovrebbero… ma noi li domeremo, vero? ;-)
Ha parlato di molte cose interessanti, partendo dal fatto risaputo che la dieta mediterranea è una delle migliori in assoluto per star bene, ma ha ammonito che in questo momento storico parlare di dieta mediterranea senza utilizzare prodotti biologici è del tutto inutile e anzi controproducente, a causa dei pesticidi e di tutte le “armi chimiche” che vengono utilizzate nell’agricoltura convenzionale. Mangiare mediterraneo non biologico vorrebbe quindi dire intossicarsi in modo mediterraneo.
Un’altra cosa notevole riguardo la dieta mediterranea è stata la precisazione che il nostro modo di mangiare va bene appunto per chi vive in prossimità del mediterraneo, e non dovunque; che ogni popolo deve cibarsi seguendo le proprie tradizioni, e che se decidiamo di viaggiare in luoghi remoti è molto importante nutrirsi seguendo le usanze del posto dove ci troviamo.
Ha spiegato anche che la natura ci offre ciò di cui abbiamo bisogno nel momento in cui ne abbiamo bisogno, e quindi solanacee (pomodori, melanzane, peperoni etc) durante l’estate e legumi e crucifere durante la stagione fredda; che è giusto e possibile preparare delle conserve (ad esempio di pomodori o melanzane) in vista della stagione invernale, ma che queste devono essere utilizzate con parsimonia (il classico cucchiaio di pomodoro nella pasta e fagioli); sono tutti consigli dettati anche dal buonsenso, perché a pensarci le conserve sono cose che è giusto preparare in quantità moderate… anche se la Laurito non era assolutamente di questa opinione e sosteneva che la pasta con il pomodoro va mangiata ogni giorno dell’anno e a qualsiasi latitudine :-)
Molte cose già le sapevo (come il fatto che i grassi animali sarebbero un’importante complemento alla nostra alimentazione, ma solo a patto di trovare animali non intossicati), e così non facevo che annuire come uno di quegli animaletti a molla con il collo semovente; altre cose invece mi hanno lasciata piacevolmente sorpresa, come il fatto che l’abitudine di mangiare una fetta di pane con il burro e la marmellata è molto sana, perché il burro fa da freno all’assorbimento degli zuccheri, ed esiliarlo dalla fetta spalmata di confettura vuol dire andare incontro ad un calo glicemico durante la mattinata (il classico calo di zuccheri, che spesso ci fa ricorrere a inghiottire la prima schifezza che ci capita davanti).
Alla domanda riguardo l’opportunità di implementare farine integrali nell’alimentazione, posta da una signora friulana molto educata e dolce, Giannattasio ha gelato i presenti, spiegando che nel grano convenzionale (cioè non biologico) la crusca, cioè il rivestimento esterno dei chicchi del frumento, assorbe in toto i pesticidi, e quindi mangiare ad esempio i famigerati bastoncini di crusca tanto consigliati dalla pubblicità come “regolatori dell’intestino” significa ancora una volta intossicarsi, e che le farine convenzionali etichettate come integrali altro non sono che farine bianche mescolate in un secondo momento con una percentuale di crusca… quindi subiscono ancora più trattamenti di quelle raffinate.
Quello che mi ha colpito, e il motivo per cui alla fine sono stata contenta di essere lì, è stato il fatto che abbiano messo più volte l’accento sulla totale libertà di opinione della rivista, che non ha inserzioni pubblicitarie e che si proclama avulsa da qualsiasi orientamento; la loro promessa di essere fuori dal coro, di mantenersi puri.
Sono una che crede a queste cose, anzi brama di sentirle, e ho fiducia nell’onestà, nella lealtà, nella sincerità. So bene che in questo modo incorro inconsciamente nell’errore di vestire la realtà come vorrei che fosse, o come credo sia giusto che dovrebbe essere; ma siccome l’alternativa è essere disincantata e cinica, allora vabbè, rischierò, per l’ennesima volta, di prendere una testata nel muro. E comunque per il primo anno questa rivista la riceverò in regalo, in ringraziamento per essere intervenuta alla conferenza, quindi avrò un po’ di tempo per capire se ci saranno cambiamenti di rotta.
p.s.: Oltre ad aver incontrato per caso Sonia (quanto sono stata felice di rivederla, e poi in modo totalmente inaspettato!!!), ho conosciuto ben quattro blogger dal vivo, e sono stata stupefatta da quanto fossero tutte molto dolci, serene e accoglienti nei miei confronti come se ci conoscessimo da sempre. In particolare mando un bacio a Giò che ha organizzato l’incontro e a cricri che mi ha spiegato come fare in casa la crema di cioccolata più buona del mondo… e un abbraccio anche a kosenrufu mama che si era portata dietro come me figli (stupendi) e marito, e a camomilla, con la quale non ho praticamente avuto occasione di parlare, ma che spero prima o poi incontrerò di nuovo.
per problemi di salute mi sono dovua arrendere ad un’alimentazione più sana….il tuo blog mi aiuta molto a capire i miei vecchi errori…e a capire che la scleta delle materie prime non va sottovalutata e che buono non basta, che spesso ci vuole sano…sempre:Dgrazie
Sai una cosa?
LI HO TUTTI.
Tutti, dal primo all’ultimo numero, su carta.
Sia gratuiti che a pagamento.
I primissimi “a schede” con la fascetta mi facevano impazzire, ma come dici tu il progetto grafico è sempre sato bello, per non parlare dei contenuti, molto invitanti, oltre che interessanti….
(dovrebbero darmi il premio fedeltà!!! ;-))
Izn bentirnata! E grazie per l’indicazione, io non la conoscevo questa rivista… provvederò appena possibile a documentarmi.
che forte, sto appunto leggendo un libro che rivaluta i grassi animali (burro, uova, anche il grasso della carne) a condizione che siano di animali allo stato brado, assolutamente nutriti con erba, e spiega come quelli pericolosi siano in realtà gli oli di semi e i grassi idrogenati, e tutti i prodotti industriali e artigianali che li contengono, spiega come una dieta povera di grassi porti ad aumentare troppo in carboidrati e in realtà faccia ingrassare, insomma interessante…
nelle cose bisogna crederci, pazienza se poi possono deludere, la rivista non la conosco, vado a vederla
Non conoscevo questa rivista, ma da come ne parli sembra davvero molto interessante e piena di argomenti di cui difficilmente si sente parlare altrove! come mi sarebbe piaciuto essere anche io al SANA e incontrarvi tutte, ma è coinciso proprio con le mie ferie…arghhh…sarà per il prossimo anno
un bacio
fra
Cara izn, ti mando un bacio in fronte!!!!
La rivista la conosco, ogni tanto la compro: ha degli articoli interessantissimi!
Anch’io ho bandito la manitoba e anche la 00 per i motivi che dici anche tu!
Come è vera la saggezza popolare!!!!
La natura ci dà quello di cui, in quella stagione, abbiamo bisogno. Punto. D’altronde così facevano i vecchi contadini: mica coltivavano i pomodori d’inverno! ;-)
Ma faglielo capire al “popolo”!
E quando mi dicono:” Ah, mangi biologico? Io non ci credo!” Ma mica è una fede!!!
Informati e sii un consumatore consapevole!
Certo, se parli con le persone di grassi vegetali idrogenati ti dicono che fanno meglio di altri perchè sono vegetali!!!
Ti credo che il burro faccia bene a patto che sia ottenuto da latte come si deve che proviene da mucche allevate come si deve!
Ma io continuo a predicare, ah se continuo a predicare…
Baci!!!!
Ohi che bell’articolino!
Sono felicissima di avervi conosciuti (sì sì lo so sono ripetitiva… ma le cose belle vanno celebrate a modino!) e leggendo la tua postilla mi è persino venuta voglia di scappare in Toscana!
Un bacio enormissimo a tutta la famigliola, e in particolare alla meravigliosa Emma!
@stelladisale: questo articolo è uscito qualche giorno fa e parla proprio della pericolosità dei grassi idrogenati.
@ izn : sono d’accordo con te! anche per quanto riguarda le testate al muro!
meglio una testata in più (tanto c’abbiamo il callo!) che perdere una buona occasione da incentivare!!!!! ma la rivista si acuista dove? o solo per abbonamento? un abbraccio e buona ripresa delle attività
Mannaggia, quasi quasi e c ero anch’io :/
Quasi quasi ci si vedeva prima dell’ “emigrazione” verso Roma ^_^
E invece stavolta ho dovuto passare, mi sarebbe piaciuto conoscervi oltre che aver modo di visitare la fiera con tutte voi :)
Speriamo alla prossima ^_^
Buona giornata :)
eh…allora vedi che é vero, io che mi ostinavo a mangiare italiano in doicilnadia? eh, no-nno, mi ha detto il mio corpo: “Devi mangiare come un vorpommern”. Ma io mangio come un vorpommern!!! Ma sto malissimo!! “Eh sí, sciocchina (in realtá il termine era un altro…ehm), ma come un indigeno di una volta (che sono quasi tutti morti), perché quelli di oggi mangiano al burgerking”. Eh certo, allora si fa tutto piú difficile, perché qui mica ci sono i presidi slow food eh eh…mi sembra di fare l´indianagions de noartri, alla ricerca del cibo perduto (peró le vecchiette mi adorano, anche se non sanno dove sia sta cavolo di Italia e pensano che io abbia un “comico accento” e non capiscono perché io sia tanto interessata a saper cosa cucinavano qui, ai tempi della ddr, quando dovevano per forza nutrirsi di cose loro…). La ri-vista non l´avevo ancora vista (questo blog é cosí pieno, ero ancora ferma agli articoli sulla soia…). Peccato che qui non la posso comperare, ma almeno mi leggo i numeri vecchi!
@zac: ma tu sei zac…”quel” zac, quello della izn…che ogni tanto ci “butta lí” un “zac” nel bel mezzo del discorso…? Sono quasi in soggezione, che questo blog “traspire stima e rispetto”, nei tuoi confronti…Che impressione!!!Ma allora non sei un´entitá astratta!!! Ahahaha…
“traspira”
@claudia:confermo che Zac esiste!!!
@IZN e CRICRI: anch’io mi ripeto ma è stata davvero una giornata meravigliosa!! come ha detto Izn era “come se ci conoscessimo da sempre”, siamo partite subito a chiacchieraare come se niente fosse……
sarebbe fantasticco riuscire a organizzare ancora un incontro per stare insieme!!
@daphne: ti stai mangiando le mani, eh????saresti stata perfetta in mezzo a noi!
che piacere mi ha fatto leggere questo post! con i cenni che hai dato hai confermato tutte cose che già sapevo e di cui ero già convinta: mi ha fatto piacere avere un’ulteriore autorevole conferma! la rivista invece la conosco poco: mi informo principalmente su internet per quanto riguarda il cibo, ma questa pubblicazione mi interessa moltissimo! e poi, giusto ieri sera ho scritto un post sui grassi vegetali, e ce n’è un altro in arrivo sui grassi animali! mi farebbe molto piacere avere un tuo contributo in merito: frugando nel pasto nudo dici che trovo già qualcosa? :-) grazie mille!
@genny: ciao genny, e ben impigliata tra le maglie del pasto nudo :-) sapessi quante persone come te stanno rivedendo adesso la propria alimentazione per problemi di salute (anch’io ho dovuto farlo molti anni fa)… e per fortuna! Correggere adesso la propria alimentazione significa con tutta probabilità evitare problemi molto più grandi in seguito.
Io devo ringraziare solo il mio metabolismo che è particolarmente sensibile alle tossine che non mi ha permesso di continuare ad alimentarmi come facevo (potrei dire “bendata”).
Grazie a te per avere la forza di ascoltare cose che non sempre sono buone notizie, e decidere di reagire invece di nascondere la testa sotto la sabbia come fanno tanti :-)
@vaniglia: anch’io adoravo quelli con la fascetta! eh eh mi sa che te lo danno il premio fedeltà, ho parlato ieri con la responsabile di ecor e mi diceva che erano contenti di aver scoperto attraverso il pasto nudo una lettrice così entusiasta della loro rivista :-)
@loretta: grazie loretta! guarda, se vuoi vedere qualche numero vecchio puoi andare nella biblioteca del pasto nudo e scaricarli da lì, gli argomenti sono tutti molto interessanti, ed è difficile che qualcun altro parli di ciò di cui parlano loro.
@stelladisale: come si chiama il libro? sarei curiosa di leggerlo. E anche di sapere poi cosa ne pensi della rivista :-)
@fra: eh sì, e poi non è detto che non ci vedremo prima, anche senza la complicità del Sana!
@marcella: a chi lo dici marcella… la primissima cosa che mi dicono è sempre, con una faccia semifurba: “e come fai a sapere che è tutto vero?” E come faccio!!! leggo, mi informo, mi dibatto, è una lotta, ma conoscere è importantissimo, almeno quanto è importante per molti che noi invece si resti nella beata ignoranza, e si viva le vite dei personaggi della televisione, invece delle nostre :-/
@cricri: e invece io vorrei che tutte avessero avuto la possibilità di conoscere te, con quegli occhi stupendi pieni di cielo che hai :-)
@roby: dunque, mi sa che la rivista si acquista per abbonamento oppure nei negozi bio, comunque abbonarsi costa veramente pochissimo, mi sembra che costasse poco più di dieci euro l’anno se non sbaglio…
@daphne: ehhh… e magari ci portavi anche qualche involtino di pollo ai lamponi (mi sono rimasti impressi :-P), che al sana non si trovava nulla da mangiare di veramente bio… molti dei banchio bio non vendevano al pubblico (assurdo, eravamo affamati e ci facevano guardare ogni ben di dio, ma mica ce lo vendevano).
Comunque come dicevo più sopra non è che dobbiamo aspettare il sana per vederci, organizzeremo, organizzeremo!
@claudia: ma lo sai che quando mi parli delle vecchiette che non capiscono perchè vuoi recuperare le ricette antiche mi viene una tristezza per gli abitanti del posto dove vivi, perché ho paura che loro dovranno passare tutto quello che abbiamo passato noi prima di tornare alle cose buone e genuine, e ci vorrà tanto tempo… se solo potessero dare uno sguardo da quest’altra parte, e imparare dai nostri errori… avrebbero tutto ancora a portata di mano, probabilmente, no?
@giò: voi siete state meravigliose :-) Sì che organizziamo, prima o poi facciamo la cena dei pastonudisti no?
@salsadisapa: ho appena letto il tuo post sui grassi vegetali, è molto interessante e hai tutta la mia stima per il lavoro di divulgazione che stai facendo.
Per quanto riguarda i miei post, non mi viene in mente nulla che potresti linkare; ne ho uno sul burro (e il burro chiarificato), ma riporta in gran parte quello di Dario Bressanini che hai già citato, comunque se dagli una letta, se ti interessa è tutto tuo (eccolo qui); anch’io comunque presto scriverò qualcosa su questo argomento, che è importantissimo e poco conosciuto. Anch’io combatto sempre ‘sta storia della margarina, mi stai facendo venire una voglia di fare una bella ricerca :-)
Scopro ora il tuo blog bellissimo, grazie a Stella e Salsadisapa!
Anch’io la penso come te e sono sempre più orientata su un consumo consapevole, un’alimentazione basata su cose stagionali, genuine e biologiche.Peccato aver perso l’appuntamento al sana.Grazie per aver fatto questo bellissimo reportage!
Se non ti spiace ti linko al mio blog!
A presto
saretta :)
@saretta: ben arrivata anche a te, Saretta :-) Mi ritengo onorata di avere un link nel tuo blog, soprattutto se parla di consumo consapevole e biologico! Ti aspetto qui allora :-)
@izn: li ho sentiti anche io!!!! certo io scherzavo, ma non sai che contentezza essere presi sul serio!
;)
izn, il libro è questo.
è interessante anche se alcune cose non le condivido, continuo ad essere del parere che i cibi di origine animale vadano limitati, anche per motivi ecologici ed etici oltre che per la salute, diciamo che lui affronta solo l’argomento colesterolo per cui è un po’ limitante, poi sai, lui fa presto a dire mangiate pure i grassi animali in quantità basta che siano di animali allevati allo stato brado solo con erba, vorrei sapere dove li trova sti prodotti, a bergamo :-) e quanto spende per averli, anche… comunque è un medico in gamba che ho conosciuto ad un paio di conferenze sull’ayurveda, cito spesso il suo sito nel mio blog
Finalmente vi ho trovato, qualcuno che condivide il mio sconcerto per tutti coloro che non vogliono sapere a cosa ci sta portando l’era della moderna agricoltura in nome di guadagni sempre più alti ma per sempre meno persone. Grazie, pensate che io mi ritrovo a sentirmi in colpa perché quando un’amica mi chiede “Cosa dai a tuo figlio per merenda ?”non posso fare a meno di rispondere ” La tua cosa mangia?”, secondo cosa risponde io mi adeguo perché quando ti dicono che la fetta biscottata integrale con il burro e la marmelata fa bene tu non puoi rispondere che il burro se non è bio non è vero burro ma sappiamo cosa e la crusca delle fette non bio non fà bene e che magari la marmellata è condita con coloranti e aromi artificiali e zucchero mummificato. Come faccio a dire alla mia amica che sta avvelenando le figlie? Grazie ancora ci vorrà del tempo ma non bisogna demordere.
@manola: ciao manola, e benvenuta tra queste pagine :-)
Sai che anch’io ho il tuo stesso problema? paradossalmente non puoi dire alle altre mamme che stanno facendo degli errori, primo perché sono in buona fede, e secondo perché si tratta alla fine solo di un tuo parere personale.
Io poi sono una che veramente in quanto a delicatezza lascia molto a desiderare, tendo sempre a dire a sproposito tutto quello che penso. Ho imparato però su certi argomenti a rispondere solo se interrogata, perché ho scoperto che spesso i consigli non richiesti possono essere interpretati come atti di aggressione.
Cerco di aiutare gli altri solo con l’esempio, ma a volte non riesco a tenere la mia boccaccia chiusa e faccio i disastri :-(
Ciao è un piacere sentirsi dire che non capita solo a me e ti assicuro che anche io non voglio assolutamente invadere lo spazio vitale di nessuno ma se mi chiedono un parere non posso dire quelle che per me sono enormi bugie. Mi dispiace non avere abbastanza tempo per poter leggere tutto ciò che scrivete ma piano piano chissà. Le ricette sono fantastiche e giungono sempre a fagiolo, grazie ancora.
Dimenticavo di chiedere una cosa molto importante. Sono una lettrice di Valore Alimentare ma purtroppo da quando è in vendita mi riesce difficile trovarlo nei punti vendita. Ho fatto richiesta per poterlo avere in abbonamento ma ancora non ho avuto risposta hai notizie utili?
Grazie a Valore Alimentare conosco Matteo Giannattasio, grazie a lui sò tante cose che prima ignoravo ma il numero autunnale non l’ho trovato, spero di risolvere il problema. A presto
grazie, che mi avete fatto sorridere…perché anch´io ho imparato a tenere la bocca chiusa. Una volta, che Anna aveva un raffreddore, la mia vicina (le cui bimbe mangiano solo pane in cassetta preconfezionato, wurstel e ovetti con la sorpresa e caramelle e ciunghe – sí, a 4 anni, sempre lí a masticare masticare, che mi fanno venire addosso una stanchezza…;-)) mi ha detto: “Toh, guarda, anche i bambini bio si ammalano!”. E lí ho smesso di parlare. E se qualcuno mi chiede cosa mangia, non ho paura a dirlo. La maestra della scuola materna mi ha guardata incredula, quando le ho detto che a merenda avremmo preferito che lei non avesse latte e derivati. Giá accettiamo il pranzo a base di acqua e aromi e coloranti, almeno la merenda…insomma, mi ha detto: “Claudia, ma é normale!!! A quest´etá! Mio figlio ha sempre il raffreddore ed il mocio, stará bene sí e no due giorni al mese!!” Io non ho saputo cosa risponderle, perché avrei voluto dirle” Mi dispiace, ma se tuo figlio sta male, che deve stare male anche la mia, per solidarietá?”. Non mi é uscito niente, davvero. Ho sorriso e salutato, educatamente.
E la rivista valore alimentare é uno spettacolo…intanto mi sto leggendo gli arretrati, uno alla volta, e sto scoprendo tante ma tante ma tante cose!!!
Grazie ancora…
Cara Claudia come è bello sentire da un’altra madre ciò che io penso spesso. Certo non si può essere fiscali al 100% però nei limiti del possibile preferisco che mio figlio mangi sano e in modo equilibrato. Per me è un pò più faticoso e forse quando sarà grande deciderà di fumare ma almeno per ora è più forte e poi è divertente, quando faccio la torta, la pizza o i biscotti, vederlo seguire il mio lavoro e quando inforno mi dice:” Mmm Mamma am am!” e col ditino si tocca la guancia in segno di approvazione, finchè non è pronto fa la corte al forno.
Per fortuna o grazie anche a una alimentazione bio e abbastanza equilibrata il mio piccolo di 2 anni, si è ammalato poco ma a dire degli altri è solo fortuna, io penso che forse è anche merito un pochino di questa mamma testarda che si fà spesso 70 km per andare a fare la spesa bio, dovrebbe essere a km 0 ma quello che arriva nei supermercati ne ha fatti molti di più di km io compro da produttori locali, quindi forse l’ambiente ne giova comunque e anche il mio grande amore. Ora vi saluto rischio di scrivere per ore ciao e grazie ancora …
@manola: sì sì anche a noi lo dicono: “siete fortunati con emma” (ha due anni anche lei). Sì, se essere fortunati vuol dire fare le scelte giuste invece di quelle facili, se significa dover affrontare ogni singolo giorno le paure che gli altri hanno per lei (oltre a quelle che noi due già abbiamo naturalmente, solo per essere genitori), se la fortuna insomma coincide con l’eroismo.
Forse non dovrei dirlo comprendendo anche me e zac in questa schiera, però tirare su un bambino senza delegare ad altri (o ad altro) la sua salute e il suo benessere fisico e psichico, *è* da eroi, punto e basta.
E se gli altri ti lasciassero in pace una buona volta e non stessero sempre lì a dirti “ma così potrebbe succedergli questo, ma così gli succederà quello, ma così ti affaticherai troppo, ma così rinunci a te stesso” sarebbe tutto immensamente più facile. Almeno per me, che sono colpita violentemente dalle chiacchiere di chiunque… per fortuna zac riesce ad essere radicato nelle sue convinzioni, senza essere influenzato dalla maledetta paura degli altri.
Perdonami lo sfogo, manola, hai toccato un punto dolente… quando hai detto che gli altri la chiamano fortuna >8-/
Grazie!
@Izn: eh eh…sai, un pediatra, alla visita di controllo dei due anni, credo, mi ha detto: “Non so se siete credenti, ma dovete ringraziare Dio tutti i giorni, per questa bambina”. Beh, non ti dico…certo che ringrazio chiunque tutti i giorni, per questa bambina, che discorsi. Tutte le madri lo fanno…Ma che, non conta niente il fatto che non le abbia mai dato un farmaco che é uno (sí, uno, una volta, ma era questione di vita o di morte…), o che – come dici tu – quando é malata io non ci dormo la notte, perché magari poi se succede qualcosa é colpa nostra che non le abbiamo dato l´antibiotico ma il rimedio omeopatico (che, peraltro, fino ad ora ha sempre funzionato egregiamente), che lavoro il doppio per cucinare tutte le sere, che gioco con lei e vado in giro invece di piazzarla davanti alla tv ed avere tempo per cercarmi quella famosa ricetta in internet…e tutte le cose che facciamo noi mamme consapevoli. No. Quello non conta. Mai.
Ma ho smesso di torturare la mia cistifellea….che, in fondo, quello che voglio é essere felice e vederla felice. Peró scusa se dissento su un punto: i limiti. Perché anche fare troppo, secondo me, non é educativo. E te lo dico per esperienza. Perché certe volte, dopo un intero pomeriggio nei prati a raccogliere di ogni e a correre e a ridere, anche se si torna a casa e la mamma non ha voglia di spadellare e lavare i piatti, e si mangia pane e prosciutto, chissenefrega!!! (Qui da noi la cena non esiste: pane e formaggio o pane e affettati. A parte noi stranieri…). Perché sarebbe un controsenso si mi ammalassi io per far star bene lei: lei é felice e sana quando io lo sono! Se avete tempo, guardate questo, fino alla fine…
l´ho visto ieri: molto interessante (izn, guarda le nostre tagesmutter trentine!!!) – mi sa che urge un pastonudino per questi discorsi qui!!!
ps: quello che volevo dire io é al minuto 17…
baci che vado avanti a leggere i “valori alimentari” vecchi!!!
Finalmente ho trovato il num. nuovo. Ciao
conosco la rivista e l’ho ricevuta in spedizione per lungo tempo.
grazie ad ecor e a una sua iniziativa alle cascine orsine, ho avuto il piacere di conoscere il prof Giannattasio (e G.M. Crespi) mentre di Francardo ho letto il bel libro Medicina Antroposofica Familiare.
Credo che la rivista, che ricordo con una grafica piacevole, sia lo spunto ideale per avvicinare facilmente a questi temi, purtroppo ancora sconosciuti a molti.