In questi ultimi mesi la gestione del blog è stata molto rallentata dalla presenza continua e costante di una certa pulcina, la quale il giorno che ha imparato a parlare ha deciso che doveva recuperare tutto il tempo che era stata zitta, compresi i nove mesi dell’attesa ed eventuale limbo pre-nascita.
ristoranti bio lazio
Immaginate la bucolica sensazione che provereste se foste chiusi dalla mattina alla sera in una gabbia per uccellini (orrendo concetto — non posso vedere un uccello in gabbia neanche da lontano — ma rende l’idea) che non smettono mai per un istante di cantare; sì, il canto è melodioso, sì, è meraviglioso, nondimeno allieta e rende migliore ogni secondo della mia giornata. Ma ogni tanto, potrebbero stare zittiiiiii???!!! Soprattutto nei momenti nei quali vorrei concentrarmi, che già per me è un’operazione difficile nel completo silenzio?! Asilo steineriano vieni a me!!!
Ecco perché finora mi sono limitata alle ricette (che sono più semplici da raccontare e soprattutto coinvolgono poco la memoria), nonostante abbia scoperto e visitato vari posti nei dintorni (quest’anno abbiamo fatto parte del neanche troppo triste — se non fosse per l’assenza dal mare — 60% di italiani che sono rimasti a casa).

Adesso però, anche se la piccola non ha nessuna intenzione di smettere di pigolare, devo proprio parlarvi di un paio di posti che sarebbero proprio da vedere. Anche perché come sapete in inverno i miei spostamenti si riducono molto causa temperatura non consona, quindi meglio che mi sbrighi a raccontare, così ho ancora il tempo per andare a trovare qualcuno dei posti più interessanti (ché l’elenco si allunga ogni giorno).

Questa azienda agricola l’ho scoperta per caso, un giorno che avremmo dovuto andare a vedere una fiera del peperoncino che si svolgeva a Rieti (amiamo il peperoncino) e cercavamo un posto da quelle parti dove si potesse mangiare un boccone sano e senza colpo ferire.
trattoria poggio mirteto
Ho chiamato un mio caro amico di Rieti che non vedevo da un secolo e che abita a Poggio Mirteto, e mi ha segnalato Ortobio, aperto da pochi mesi, dicedomi che aveva il sospetto che valesse la pena visitarlo; così abbiamo colto l’occasione per rivederci pranzando tutti insieme proprio lì. La fiera fu così accantonata e Ortobio assunse il ruolo principale di quella giornata, e ne valse la pena, sia per la compagnia che per la scoperta.
pane bio rieti
Per prima cosa devo dirvi che è sicuramente molto meglio prenotare: dentro ci sono solo quindici posti (ce ne sono altri quindici all’esterno, ma lì quando fa fresco fa fresco), cosa che per me è già da sola un segno di cucina sana e serena, visto tra l’altro che in cucina c’è solo una persona, Cinzia, e fa tutto lei, compreso il pane a lievitazione naturale (che purtroppo per adesso è fatto con farina 00) cotto a legna. Anche i prodotti che non provengono dall’azienda sono quasi esclusivamente biologici, la carne è di Stefano Facioni, e anche i dolci sono tutti fatti in casa. Sono aperti il venerdì a cena, e il sabato e la domenica a pranzo e cena, ma voi chiamate perché magari le cose man mano che andranno avanti saranno diverse, chissà.
cinzia ortobio
In pratica funziona così: Cinzia in cucina e il marito, Alessandro, sul campo a coltivare (con metodo biologico) gli ortaggi e ad accudire le galline, le oche e la capretta, che vuol dire uova fresche e sicure e carne di polli felici; più conduzione familiare di così! Andando sul posto si può anche acquistare la produzione dell’orto (hanno provato per qualche mese a fare vendita on line e consegnare a domicilio, ma era veramente troppo per due persone da sole).
ristoranti bio rieti
Il menù è fisso e ovviamente stagionale, e comprende tanti antipasti (vedi foto), due primi (pasta fatta a mano!), un secondo con contorno e un dolce. Quando ci siamo stati noi c’erano tagliatelle al tartufo (un profumo da svenimento) e delle caramelle di pasta ripiene di zucchine e speck, con una salsa di verdure allo zafferano.
trattoria bio rieti
A seguire quaglia arrostita *nel forno a legna* (da quanto tempo non mangiavo la quaglia? un secolo — e avrei anche qualche aneddoto risalente alla mia infanzia assurda da raccontare sul volatile, ma ve lo risparmio, và) e insalata fresca, e una mousse di fragole del loro orto, ovviamente molto gradita (come lo scivolo e lo spazio all’esterno) dalla pulcina. Il tutto, compreso il vino, se ricordo bene è costato 100 euro, ed eravamo quattro adulti e due bimbi. La piccola però quando andiamo al ristorante in genere mangia con me (a parte i dolci, ehhhh), visto anche che di solito le porzioni sono sempre più abbondanti rispetto alla capienza del mio stomaco).
organic food Rieti
Dopo pranzo sono andata a curiosare (e quando mai) nell’azienda; mi sono incamminata in compagnia della macchina fotografica per un viottolo in discesa e all’improvviso ho visto sulla sinistra un gruppetto di oche, galline e caprette molto curiose e un bellissimo e dolcissimo cagnolino che convivevano bellamente in un grande (molto grande) spazio recintato.
locali bio lazio
La capretta era fantastica (ho una predilezione per questo animale incredibile); non sapeva più da quale buco sbirciare per guardare meglio. Dopo ho chiesto a Cinzia se usavano il latte delle caprette in cucina e lei con una faccia tutta imbarazzata mi ha detto che l’intenzione sarebbe stata quella, ma poi le caprette erano così carine che erano diventate della famiglia e guai a chi le toccava :-)
orto biologico rieti
Continuando a camminare ho intravisto in fondo al viottolo due serre aperte che sembravano dire “vieni, cara, vieni a dare uno sguardino piccolo piccolo”. Potevo mai resistere a un invito sì cortese? Mi sono sfilata i sandali (ottima idea mettere i sandali con la zeppa per un pranzo in campagna) e mi sono incamminata a ringraziare i frutti della terra che avevo conosciuto poco prima nel piatto (i sassetti con i quali era fatto il viottolo li ho ringraziati un po’ meno) :-)
Poggio Mirteto
La serra aveva un’aria ottocentesca (non so perché) e all’interno c’era un silenzio e una tranquillità serafica che solo una distesa di piante di pomodori che si arrampicano sui loro sostegni può dare. Mi sarei accampata lì una mezz’oretta, ma dovevo andare a salvare gli altri dalla pulcina e dare un ultimo sguardo al bellissimo affaccio su Poggio Mirteto.
orto biologico poggio mirteto
Insomma, un posto che vale veramente la pena di visitare, senza contare il fatto che a dieci minuti c’è l’Abbazia di Farfa (c’è anche la visita virtuale… uau), che tra parentesi non sono riuscita a vedere perché era troppo tardi, ma mi sono ripromessa di ricapitarci prima possibile.
ristorante bio Poggio Mirteto
p.s.: le fragole che vedete sopra sono state un gentile dono dei proprietari ai bimbi… dono che è stato colto dalle manine sante dei suddetti. Cose che non hanno prezzo :-)
Ortobio
Frazione San Luigi in via Colle Iannone, 1
02047 Poggio Mirteto – Rieti

info@ortobiosabina.com
+39 0765.24497
+39 347.6161355