In questo primo articolo vorrei parlarvi delle bambine dai 6 ai 15 anni, e di quale potrebbe essere il modo giusto di impostare una dieta adatta a loro, in modo da evitare comportamenti che in questa delicata fase della vita potrebbero influenzare negativamente il loro rapporto con il cibo e con il proprio aspetto fisico.
Prima dei 6-7 anni le bambine si somigliano un po’ tutte: hanno una forma piuttosto rotonda, addome globoso, vita poco segnata, spalle carnose, bacino tondo.
La loro caratteristica è proprio la mancanza di autentiche separazioni tra i vari segmenti corporei. In loro c’è solo un abbozzo di quella forma che col tempo si definirà.
Nelle popolazioni del bacino mediterraneo il corpo femminile comincia a cambiare proprio intorno a questa età, che coincide con l’epoca della scolarizzazione.
Per tutto il periodo che precede l’adolescenza si assiste poi ad una lenta trasformazione del corpo, con le forme che si delineano progressivamente. Da una rotondità generale emerge il restringimento della vita, prima vera separazione tra l’alto e il basso.
La forma adulta comincia a notarsi attraverso un leggero aumento delle mammelle, le braccia iniziano a snellirsi e il viso diventa meno ovale. Il dorso perde una parte del pannicolo adiposo e il bacino e la coscia cambiano i loro rapporti.
La mia raccomandazione per le mamme è di non spingere le bambinette di 10-11 anni a fare diete drastiche, con l’idea che è meglio abituarle da piccole a fare attenzione a ciò che mangiano, per evitare di prendere peso da grandi (basandosi su quello che magari è successo a loro!), perché è facilissimo che dopo una dieta di questo tipo compaia il menarca: il mestruo compare appena la vita si assottiglia.
In corrispondenza del menarca infatti il punto vita (che nella ragazzina prepubere non è ancora ben rappresentato) si delinea seriamente, i fianchi si restringono ma si arrotondano, le spalle si separano dalle braccia, le mammelle si pronunciano, i glutei si separano dalle cosce e si fa più evidente la piega sotto i glutei, le cosce diventano più affusolate, si snelliscono ginocchia e caviglie.
Tutte le fasce muscolari diventano più definite, si riduce il pannicolo adiposo che prima era presente in modo omogeneo su tutto il corpo, e che adesso si localizza invece nelle zone a maggiore impronta ormonale.
C’è una fase, subito dopo l’adolescenza, durante la quale molte ragazze si irrobustiscono, compare l’acne e la loro struttura corporea diventa più massiccia.
Può accadere che si arrotondi la pancia e che aumentino i depositi adiposi nella zona soprastante i glutei o tra i glutei e la vita, e che compaiano depositi di cellulite sull’esterno delle cosce.
Questa condizione, molto frequente, che porta la quasi totalità delle ragazze intorno ai 15 anni a mettersi a dieta, è dovuta ad un reale aumento degli ormoni androgeni, tipici del sesso maschile, ma presenti anche nella femmina.
Fin quando il ciclo mestruale è irregolare, o fin quando non inizia una vita sessuale regolare, questi ormoni possono essere più abbondanti del dovuto anche nelle ragazze.
Potrebbe essere molto utile rassicurare le vostre figlie che questa condizione, assolutamente transitoria, si risolve spontaneamente in un paio d’anni.
Vediamo adesso nel dettaglio di che tipo di alimentazione necessitano le ragazzine di questa età, man mano che i loro corpi si trasformano sotto la spinta degli ormoni sessuali.
Innanzitutto hanno bisogno di fare cinque pasti.
Almeno fino ai 13-14 anni (fine della scuola media) i cinque pasti sono molto importanti; i corpi dei giovani bruciano a velocità elevata e non è pensabile imporre tre pasti, magari con l’idea che così sia più facile controllare il peso.
È vero il contrario: i cinque pasti facilitano il raggiungimento di un peso idoneo e ne rendono più facile il suo mantenimento; per facilitarvi le cose, vi annoto di seguito uno schema che vi sarà molto utile per gestire una giornata tipo, con le indicazioni di varie scelte alternative per comporre i pasti nel modo giusto.
prima colazione:
150-200 gr. di latte con 30 gr. di cereali;
40 gr. di pane con burro e marmellata;
40 gr. pane con 2 cioccolatini (non Nutella!);
125 gr. di yogurt e 200 gr. di frutta;
the e 50 gr. di pane con 20 gr. di marmellata;
the e una fetta di dolce fatto in casa.
seconda colazione:
40-50 gr. di pane con 25-30 gr. di prosciutto o di bresaola;
50 gr. di pane con 70 gr. di tonno e pomodoro;
100 gr. di pizza bianca del fornaio;
200 gr. di frutta (per chi ha meno fame).
pasto di mezzogiorno*:
un primo piatto, 90-120 gr. di proteine animali, una verdura e 150-200 gr. di frutta.
*per quanto riguarda il primo piatto si può alternare pasta e riso (50-70 gr.), per le proteine animali carne (90-120 gr.), pesce (130-180 gr.), uova (1-2) o formaggio a pasta molle (60-100 gr.), e la verdura dovrebbe essere mangiata nella quantità che si desidera alternativamente cruda o cotta.
merenda:
un frutto;
una spremuta;
the e 3-4 biscotti di farina poco raffinata.
cena*:
una minestra di legumi;
50-70 gr. di pasta;
un piatto di riso:
un minestrone (per chi fatica a mangiare le verdure)
150-250 gr. di patate sbucciate, bollite, arrostite o fritte.
*La minestra di legumi va composta con 30-50 gr. di legumi secchi e 30-50 gr. di pasta o riso; il minestrone con 50-70 gr. di verdure fresche e 30-50 gr. di pasta o riso; aggiungendo a scelta una piccola porzione di carne o pesce o uovo o formaggio, e finendo con verdura – se non si è mangiato il minestrone – e frutta di stagione; se optate per la minestra di legumi potete saltare tranquillamente la proteina animale: in questo caso infatti sono sufficienti le proteine vegetali dei legumi stessi).
Le quantità (come vedete ho dovuto inserire un intervallo) ovviamente sono variabili in funzione dell’età e del peso corporeo; una bambina di 7 anni non mangerà più di 50 grammi di pasta, mentre una bambina normopeso di 10 può mangiarne 70.
Una bambina in lieve sovrappeso di 14 anni ne mangerà ugualmente 70, non oltre.
I bambini in proporzione devono mangiare più carboidrati di un adulto perché il loro metabolismo è molto più veloce.
Le ragazze molto giovani che chiedono un bicchiere di latte prima di andare a dormire vanno a mio avviso accontentate: come già sapete il corpo chiede ciò di cui ha bisogno :-)
Presentazione
Il passo delle bambine
L’importanza della forma
Metamorfosi
bellissimo, utilissimo per la mamme di una quasi settenne!
Per fortuna la mia bimba mangia un po’ di tutto, il pranzo dal lun al ven lo consuma a scuola e la sera cerco di adeguarmi a quel che il pranzo ha offerto…
Grazie di cuore
Molto molto molto interessante. Ma fino ai sei anni? La mia ne ha quattro…
Sto imparando veramente tanto!! (talvolta mi sento cosí ignorante in queste *cose di ormoni*…e pensare che si parla del nostro corpo, di noi… non dovrebbero esserci segreti, no?
Ancora grazie e alla prossima!
profonda ammirazione per il lavoro e l’informazione che ci date! io non ho bimbi però conservo questi preziosi consigli per la mia nipotina quasi quattrenne come appunti per il futuro.
buon weekend a tutte!
ehm…peró, per quanto riguarda la *dieta*, alcuni dubbi:
– perché solo pasta e riso? Miglio, orzo, farro, avena, mais? Io penso che sia una cosa positiva, opffrire al nostro corpo quanto di piú vario ci sia (sempre con i limiti della stagionalitá), e coi cereali ci si puó davvero sbizzarrire (meglio se non sbiancati-brillati-lavati). Che sempre pasta o riso…é un po´ noioso. Ci sono motivazioni particolari?
– due volte al giorno proteine animali non sono eccessive (tre, se si é mangiata il panino al prosciutto a metá mattina)? Qui da noi ci sono molti problemi di salute, proprio in questa fascia d´etá, causati da un eccesso di proteine animali
– per il latte la sera….anch´io penso che il corpo chieda quello di cui ha bisogno. Ma questo é uno di quei dilemmi che ho da anni. Ci sará un limite? Quando non stavo bene il mio corpo, la sera, mi chiedeva solo cioccolata, e tanta :-))
Ad alcuni il corpo chiede sempre il “goccetto” di alcool, o di mangare molto piú di quanto non sia necessario. Spesso la continua richiesta di cibo nasconde una richiesta di *altro*. Se io ho un´intolleranza ai latticini ed il mio corpo mi chiede sempre formaggio? Voglio dire: é possibile che questo straordinario meccanismo di *bisogno del corpo – richiesta di soddisfacimento alimentare* si inceppi e debba essere riprogammato? Quando uso dei rimedi omeopatici (unici), improvvisamente il mio corpo mi chiede altri alimenti (o. piú frequentemente, non me ne chiede affatto).
Le chiedo questo perché il bicchiere di latte, la sera, mi ricorda molto l´ultima poppata, quella prima dell´addormentamento, quella che ho fatto maggior fatica a togliere, e solo in cambio di una mega dose di coccole! ;-))
Accidenti, quando arriva Lei mi si scatenano le domande, mannaggia! È proprio interessante! Grazie!
Grazie dottoressa, sempre interessantissimo quello che scrivi. Sí potrebbe applicare lo stesso tipo di dieta per i maschietti? Ho un ragazzo di quasi 13 anni che fa tra l’altro molto sport. Uscendo da scuola alle 14.10 e facendo sport quasi tutti i giorni subito dopo sballa completamente gli orari e i pasti. Si nutre di pizza, pane ecc la mattina dopo una colazione con cereali (non bio putroppo, é in quell’etá guai a dargli cose troppo strane) e latte. Torna a casa affamatissimo e spesso cerco di dargli una proteina (un uovo, o una piadina con prosciutto/mozzarella), ma poi arriva la sera che non ha fame e si riduce a mangiare prima di andare a letto del latte con biscotti. Riesco a fargli una spremuta al giorno. So che é tutto sballato, ma sinceramente non so che fare per dargli un’alimentazione piú equilibrata. Il marito olandese questo tipo di alimentazione é normale dato che in olanda i ragazzi mangiano tutti pane e formaggio durante la giornata (e schifezze varie dico io). Per me no. Inoltre come tanti a quell’etá non ne vuole sapere, né di frutta, né di verdura. Che fare? Grazie grazie. Un affettuoso saluto. Anna
Davvero delle informazioni utilissime. Io non ho figli, ma credo che chiunque ne abbiano dovrebbero seguire questi consigli, che trovo molto accurati e sensati. Purtroppo oggi l’alimentazione dei ragazzi è spesso indirizzata verso a piatti pronti o consigliati dalla pupplicità. Alimenti poco nutritivi e che rischiano di diventare una dipendenza. Grazie per questo bellissimo post!
Mia sorella ha 14 anni, ed è in piena fase irrobustimento-acne-ciclo irregolare-litro di latte prima di andare a letto (e pure parecchio antipatica a volte :). Per ciò percepisco l’estrema utilità di questo articolo proprio sulla mia pelle, anche perchè mia madre non si cura molto di queste cose, sono argomenti che tratta più che altro con me. Avrò mille buoni consigli da darle ora! Poi, mi vorrei associare anch’io alla domanda di Anna, (insomma visto che lei è qui a disposizione con la sua esperienza ne approfittiamo un po!) riguardo all’alimentazione dei ragazzini proprio nell’età 13-14, avendo un piccolo cognato con problemi di peso e di regolarità nell’alimentazione. Grazie!
Molto molto interessante questo articolo, anche se non ho figli, ma ho a che fare con figli di altre persone.
Anch’io chiedo perché pasta o riso sempre; ci sono tanti cereali, tra l’altro più saporiti, che possono sostituire degnamente la pasta, come diceva Claudia.
Inoltre pasta e riso non sarebbe meglio mangiarli integrali, almeno in inverno?
Ho una “bimba” di 10 anni…tra 15 giorni 11!
E’ in piena “esplosione” e chiamarla bimba mi fa ormai impressione…
E’ la tipica età del: “Sono brutta…sono grassa…devo mettermi a dieta!”
Abbiamo parlato tanto di come il corpo femminile crescendo necessita di grasso depositato in posti ed in quantità differenti…ma si sa gli ormoni della sua età la fanno spesso sentire così!
Mangia da sempre un po’ di tutto, ama molto assaggiare e cerco di variare la dieta durante la settimana.
I 5 pasti sono giusti, io però cerco di alternare pasta/riso e pane tra pranzo e cena.
Limito molto le proteine derivanti dalla carne, proponendo legumi, uova, pesce e, in minor quantità, formaggi.
Alla base sempre VERDURA e FRUTTA!
Grazie,
B
che bello ed interessante, mentre leggevo ho fatto una rapida rivisita alle fasi della crescita di mia figlia e mia, crescere eh! che bello! anche se in quel periodo è tanto faticoso, ora nel rivederlo e riviverlo mi vien voglia di andare ad abbracciare quella bimba ed adolescente che sono stata, per mia figlia beh! lei l’ho abbracciata tanto e lo faccio ancora ! GRAZIE :)
Caspita non mi è mai capitato di leggere di questo argomento in termini scientifici e chiari come questi. Non ho figli, ma ripensando alla mia adolescenza… Mi avrebbe fatto molto comodo sapere tutto questo allora, forse non mi ritroverei tutti isegni delle mie premature smagliature!
Complimenti per l’originalità e l’utilità degli argomenti trattati
Quoto Claudia e ribadisco che il bisogno di proteine animali è secondo me sopravalutato, senza tener conto che attraverso gli animali ci autosomministriamo tutta una serie di ormoni e antibiotici che non sono il massimo della salute, sopratutto in un periodo delicato come l’infanzia e la pubertà.
fortunatamente abbiamo sempre mangiato tutto avendo avuto la fortuna di avere genitori che ci hanno abituato ad assagiare ogni cosa, la nostra dieta è sempre stata varia e me ne rendo conto adesso che ci siamo ritrovati a crescere un fratellino che con me(che sono la più grande dei figli) si toglie 22 anni…mia mamma ha sempre avuto il buon senso di farci mangiare spesso ma non in maniera eccessiva e soprattutto mai cose supergrasse o roba gassata, mi ricordo ai tempi delle elementari tutti i miei compagni avevano nello zaino patatine e schifezze varie….ma non io, io avevo un panino bianco con del cioccolato o pizza fatta in casa o frutta…abbiamo sempre magiato tanta verdura bio (perchè nonostante viviamo molto vicini alla città ci sono dei contadini che coltivano la loro piccola terra e vendono le loro verdure di stagione)e tanto pesce, poca carne vivendo in un posto di mare….il piccolo di casa è così abituato ai sapori “da grande” che non disdegna la pasta con i broccoli o con le sarde, o con i tenerumi d’estate (i tenerumi sono le foglie delle zucchine lunghe)…il che è molto strano perchè è veramente difficile trovare dei bimbi che a qst età amano i sapori forti…in ogni caso tutto sta nell’abituare sin da piccoli i bambini ai sapori veri e non artificiali crescendo ci risparmieremo tanti problemi di rifiuto…ed avranno un palato educato…la cosa che mi sconvolge di più è l’assuefazione agli aromi, il fatto di non conoscere il sapore reale delle cose ma preferire sin da piccoli omogeneizzati schifosamente trattati e roba inscatolata e poveniente chissà da dove…poi non rimaniamo attoniti se il nostro bimbo da grande non avrà il piacere di mangiare tante cose…non le riconoscerà come sapore a lui familiare e si rifiuterà…l’educazione alimentare è importante e veramente devo dire grazie a mia mamma, se oggi mangio tutto e ho la curiosità di scoprire e di non dire mai “questo non lo voglio”….bene adesso ti saluto…mi sa che arrrivato il momento di pensare al mio pranzo….bellissimo il film il pasto nudo… quando lo vidi pensavo (daltitolo) che avesse tutta un’altra trama…e invece …incredibile!!!!
@mike: ben capitata sul pasto nudo cara mike :-)
Ho dato uno sguardo al tuo blog, è bellissimo e corro subito a linkarlo nel teletrasporto. Tieni conto che in questa pagina ti trovi su una delle rubriche del pasto nudo, curata dalla dottoressa Anna D’Eugenio, ma a darti il benvenuto sono io (izn), la proprietaria del blog.
Adesso vado a linkarti e poi vengo a fare un giro sul tuo blog. Se ti va vieni nella stanza delle chiacchiere (il forum del pasto nudo) cliccando sul pulsante viola che trovi nella colonna destra in alto; ci farebbe molto piacere averti con noi :-)
@Claudia: Carissima Claudia, i cereali vanno bene tutti, sia in semi (che però i bambini amano pochissimo) che sottoforma di farine. La polenta ad esempio, è ottima, ai bambini piace molto.
Per quanto riguarda le proteine animali due volte al giorno non sono troppo, è un problema di quantità ma soprattutto di qualità. Quando si hanno problemi relativi alle proteine e le quantità consumate sono più o meno quelle descritte le assicuro che bisognerebbe andare a vedere seriamente la provenienza di queste.
Il corpo chiede quello di cui ha bisogno ma non per questo va accontentato in modo incondizionato. Il desiderio va valutato sia dalla mamma che dal medico, non va mai banalizzato, liquidandolo come un capriccio.
Una cosa è chiedere un bicchiere di latte la sera prima di andare a dormire altra è bere 2 litri di latte al giorno.
Nel primo caso sono autorizzata a pensare che i ricordi piacevoli dell’infanzia ma anche i contenuti del latte sono particolarmente utili per conciliare il sonno, nel secondo caso devo pensare ad una difficoltà che il corpo cerca di colmare prendendo in modo esagerato l’alimento. Nel primo caso bere quella quantità di latte porterà solo beneficio, nella seconda dopo qualche mese inizieranno fenomeni di intolleranza.
Per l’alcool il discorso è diverso, come per tutti gli alimenti che provocano dipendenza. I contenuti di questi tipi di alimenti sono molto sofisticati e, presi in piccole dosi, sono piacevoli, in dosi elevate richiedono un’assunzione sempre maggiore e nuocciono alla salute.
@Anna: Cara Anna, che fare di fronte ad un atteggiamento che è anche una sfida? Un po’ imporsi un po’ lasciar perdere. Un marito olandese non aiuta in questi casi perché di diversa cultura alimentare, non troverà né strano né poco utile un’alimentazione all’impronta del disordine. Lo sport aiuta almeno ad eliminare i tossici. Con la prima fidanzatina diventerà più attento.
@Fra: E’ proprio vero. Ai ragazzi vengono dati sempre più spesso cibi pronti, confondendo la bontà di un ipotetico contenuto con l’alimento stesso. La bontà della frutta non esiste nel succo di frutta, le vitamine delle arance non si trovano nei succhi conservati di arance, il ferro degli spinaci è un lontano ricordo per le spinacine…
Però i ragazzi si possono educare. Il gusto si può educare. Non è necessario arrivare a 50 anni, epoca in cui gli uomini scoprono il gusto del alimenti freschi e diventano cuochi splendidi, confondendo però l’edonismo con la tutela della salute. Si può arrivare prima. Quando si rimettono i ragazzi davanti a cibi genuini (pane e olio, pane e pomodoro) dopo poco tempo riconoscono il sofisticato dei cibi industriali e li cercano meno.
@Marcella: Gli alimenti andrebbero sempre mangiati integrali ma al 90% dei ragazzi non piacciono. Anche in questo caso ci si deve chiedere perché. L’alimento integrale è ricco di fibra, questa transita nell’intestino e ne facilita lo svuotamento.
Noi però non siamo erbivori ma onnivori e quindi siamo poco attrezzati dal punto di vista enzimatico per metabolizzare la fibra, il risultato è che risulta irritante per l’intestino.
Un ragazzo, ancor più un bambino, deve ancora raggiungere la completa maturazione,sia degli organi che dei sistemi enzimatici preposti alla digestione, per cui trova la fibra molto più difficile da gestire e se ne allontana spontaneamente. È lo stesso motivo per cui la maggior parte dei bambini non ama le verdure. La fibra dei cereali integrali risulta molto meno digeribile di quella delle verdure.
Cosa fare allora visto che gli alimenti raffinati fanno male? Cercare le produzioni fatte bene, quelle ad esempio che producono pasta o riso o farro o … con farine meno raffinate (che non significa integrali, in queste il quantitativo in crusca è molto alto)
@Barbara: Ottimo! Meglio di così non si potrebbe fare.
Alle piccole ragazze poi va detto spesso che sono belle, perché i bambini si abituano da piccoli a ricevere tanti complimenti che poi negli anni della preadolescenza vengono meno.
Questo, associato alla visione di un corpo che cambia ed al bombardamento di un bello televisivo stereotipato, riduce la sicurezza della ragazzina in età prepuberale. Ricordare loro che sono belle, che le loro imperfezioni saranno le cose più amate dai ragazzi, a lungo andare entra ed agisce come rinforzo positivo dell’autostima.
@Roby: Cara Roby anch’io lo faccio e le mie figlie (di 18 e 15 anni) se ne compiacciono. Con le figlie è più facile che con i figli, con i quali crescendo secondo me bisogna imparare a dosare maggiormente le manifestazioni affettive fisiche. Godiamoci le cose che abbiamo, finchè le abbiamo.
Una mia paziente non più giovane mi disse molti anni fa: “vede dottoressa la vita è come il tempo, quando piove anche tanto anche a lungo uno sa che prima o poi il sole arriverà così come quando c’è il sole uno sa che prima o poi arriverà la pioggia, ma nel primo caso affronto la pioggia con la certezza che tanto prima o poi finirà e splenderà il sole, nel secondo caso mi godo il sole tanto a che serve angustiarsi che poi pioverà? non sono così scema da passare il tempo a pensarci”.
Sono passati tanti anni ma la semplicità con cui mi regalò un’immagine a cui ricorrere nei momenti faticosi della vita ha fatto sì che non la dimenticassi mai.
@Cucinella: Infatti! Si fanno moltissimi errori per mancanza di informazione, per questo negli anni sto dando sempre più spazio alla divulgazione, non cura ma almeno instilla il seme dubbio e se anche non si è d’accordo si è stimolati a cercare altro.
@Dragonfly: Sono d’accordo sui timori della scarsa qualità e sui pericoli di un eccesso di assunzione, molto meno sul fatto che le proteine animali siano più dannose che utili.
A mio avviso sono molto vantaggiose per l’organismo se prese in modo giusto e di ottima qualità.
Lo scorso inverno in un’intervista del Tg 3 mi chiedevano se si può comprare carne risparmiando. No, non si può. La carne soprattutto è un alimento che richiede grandi costi di produzione quindi se è buona non può costare poco.
Purtroppo il prezzo elevato non è sinonimo di qualità ma quello basso è certezza di scarsa qualità.
Sarebbe semplice dire abbassiamo il consumo di proteine animali ma trovo che non sia una giusta informazione. Le proteine animali vanno mangiate a piccole dosi ma non sporadicamente.
È inutile fare campagne etiche contro il consumo della carne e poi andare da Mc Donald 3 volte a settimana o comunque ritenere che non vada bene impedire ai ragazzi di sentirsi uguali agli altri e quindi giustificare queste uscite. Per me il valore assoluto è la qualità dell’alimento, studiato sulle singole necessità organiche. Ci sono ragazzi che hanno bisogno di maggiori quantità di proteine ed altri che ne hanno un bisogno inferiore, non si può ragionare per entrambi con gli stessi parametri.
@Mike: Finalmente! Sono molto compiaciuta dei bei risultati che noi mamme possiamo raggiungere. Tanti complimenti alla mamma di Mike!
I bambini si educano al gusto, così come si educano a tanti piaceri poco materiali, pensiamo ai bambini che da piccoli vengono portati all’opera, molti si sparerebbero eppure dopo 4-5 volte le note entrano dentro e da grandi non possono più farne a meno.
Il sapore è qualcosa che va al di là della sensazione immediata, mette in moto tutti i sensi, risveglia i ricordi e poi se sappiano ascoltare più profondamente ci dice se è utile al nostro corpo o no.
E negli anni non si riesce a fare a meno di un gusto pulito.
Grazie! Per i cereali, proprio alle “polentine” varie, mi riferivo. Che alla mia bimba piacciono davvero tanto, soprattutto quelle di mais e di miglio. In chicchi adora l´orzo (ma non quello integrale). Poi usiamo i fiocchi di avena (che qui fa freddo), semplicementi aggiunti alla zuppa all´ultimo momento, giusto il tempo di sciogliersi e fare una cremina-mucillaginosa (per esempio quando faccio la zuppa di porri). O la pasta di farro o quella di kamut. Insomma, tanto per variare (e soprattutto perché viviamo in un posto dove la pasta non la mangia quasi nessuno! ;-)).
Per quanto riguarda le proteine animali: grazie! È stata molto precisa ed esauriente (come al solito). Adesso che ho visto le quantitá é tutto piú chiaro. La mia esperienza, qui, é molto diversa: pensi che al supermercato, al banco della carne, quando la commessa vede un bambino (anche di un anno) gli regala automaticamente un wurstel (freddo). E non le dico cosa mangiano alla scuola materna, che altrimenti mi viene il magone. Anche per questo ho risposto impulsivamente alla sua “dieta”, e me ne scuso.
Grazie mille! :-)
Cara Anna grazie della risposta. Speriamo, non demordo col figliolo.
Ad onore del vero dopo aver parlato quasi male delle abitudini culturali alimentari del marito olandese devo anche aggiungere che e’ stato lui ad introdurmi, tanti anni fa all’agricoltura biologica. Infatti ancora studente viveva in una casa con altre persone che acquistavano solo prodotti bio ed io da brava ignorantella della materia non riuscivo a capirne la differenza. Nella casa in cui viveva c’ era un prof universitario che coltivava patate e barbabietole bio per poi rivenderle. In Olanda si parlava gia’ di bio e bio dinamico quando qui non si sapeva neanche cosa fosse, e una volta venuto ad abitare a Roma facevamo i salti mortali per cercare i negozi che vendessero “il cibo degli uccelli” cioe’ il miglio, il pane e riso integrale ecc. Armand e’ un persona laica in tutti i sensi e quando mi vede diventare troppo talebana con le combinazioni alimentari o che mi stresso alla ricerca del ” cibo buono” o che sto troppo tempo in cucina in quel poco tempo libero che ho, mi fa presente che nella vita esiste anche altro: libri, mostre, un bel film, una passeggiata. Ma il buon cibo lo apprezza, eccome. Infatti il formaggio non lo vuole piu’!
cara anna
ho una nipotina di 19 mesi , lo svezzamento lo ha iniziato quando stava dai nonni pugliesi, il mio consuocero ha la campagna , per cui viola ( mia nipote) ha iniziato a mangiare da loro tutte le verdure che l’orto produceva,,,, bieta, broccoli, pomodori, zucchine cicoria…, scondite senza sale ne olio, era veramente incredibile vederla mangiare in quel modo, e poi… con che gusto! che dire! speriamo che continui cosi!
Cara Anna, complimenti per le cose interessanti e preziose!!!
Io ho una figlia di 12 anni che è magra, mangia discretamente, però cresce poco e sta intorno al 35° percentile. cosa mi consigli per aiutarla? grazie
Salve, ho scoperto da poco questo blog e credo che mi ci vorrà un po’ di tempo per leggere i vecchi post che credo interessanti al pari di questo. Io sono una mamma di una bimba di 4 anni e leggendo mi sono trovata a pensare: 50 gr di pasta per una bimba di 7 anni? allora non mi devo arrabbiare se non mi finisce il piatto… Ecco, ho provato a cercare delle tabelle con le quantità “indicative” di cibo ma non ne ho trovate. Credo che sarebbe utile per noi mamme sapere “quanto” devono mangiare i bimbi, oltre che il cosa, così da non preoccuparci se “non mangiano abbastanza” (credo sia un problema diffusissimo tra i più piccoli). Chissà se potete aiutarmi? Grazie e complimenti per il blog.