Eccovi alcune righe sugli errori alimentari da evitare nella delicatissima fase della trasformazione della bambina in donna, e qualche consiglio per iniziare a distinguere le strade diverse che il corpo femminile può prendere quando comincia a sbocciare.
Mai come nella giovane età, infanzia e adolescenza, la qualità della materia prima e la regolarità dei pasti sono presupposti fondamentali per tutelare la salute, altrimenti si verificheranno danni nell’immediato e nel futuro.
All’occhio disattento non è evidente il nesso esistente tra comportamento alimentare inadeguato e malattia, ma i sistemi biologici sono organizzazioni che cercano costantemente equilibri utili, e la loro capacità di adattamento è grande (ma non infinita).
È un grave errore non dare al corpo umano ciò che gli serve per vivere, nella quantità ma soprattutto nella qualità; la struttura che va a generarsi in questo modo risulta deficitaria – anche se apparentemente integra – con una bassa capacità di resistenza.
Un errore tipico è l’utilizzo frequente di alimenti conservati, che non consente un’introduzione adeguata di energia, anche se il calcolo calorico è corretto. L’energia non può essere calcolata solo in calorie, frutto delle trasformazioni chimiche, ma deve essere intesa soprattutto come “potenza” legata all’introduzione di materiale vivente.
Questo ragionamento così elementare sta diventando sempre più difficile da comprendere, e il risultato è una totale disattenzione al cibo, con la formazione di corpi sempre più deboli e spesso troppo poco armoniosi.
Abbiamo parlato di corpi con forme diverse, geneticamente determinate ma sostenute dai diversi comportamenti di vita soprattutto alimentari e sportivi; studiamoli con maggiore attenzione.
Se consideriamo l’ombelico, centro del corpo, avremo una:
forma ginoide (dal greco gynè = donna) con grasso localizzato prevalentemente nella zona bassa del corpo (bacino e cosce), torace piccolo, addome piatto, punto vita molto segnato;
forma androide (dal greco andros = uomo) con localizzazione prevalente del grasso nella zona alta del corpo (tronco e spalle), bacino piatto, cosce magre, punto vita poco segnato.
forma intermedia con localizzazione del grasso soprattutto addominale (intorno alla linea della vita), spalle e gambe variamente sviluppati ma addome sempre globoso, punto vita appena accennato.
Nella forma ginoide il grasso risulta localizzato nelle aree a maggiore caratterizzazione del genere femminile, le stesse che andranno a ridursi dopo la menopausa e che aumentano nella maggioranza delle donne che assumono estroprogestinici orali (pillola anticoncezionale).
Possiamo ragionevolmente supporre che le donne che hanno una forma fisica caratterizzata da una prevalenza dei depositi adiposi nel bacino e nelle cosce, esprimono una suscettibilità del loro corpo all’azione degli ormoni sessuali femminili, gli estrogeni.
Nella forma androide il grasso si localizza maggiormente nei distretti sollecitati dagli ormoni androgeni. La donna, come l’uomo, anche se in minor misura, produce questi ormoni; quindi la donna con forma androide esprime una suscettibilità del suo corpo all’azione degli ormoni sessuali maschili.
Questa forma viene assunta dalla donna in epoca post-menopausale, quando fisiologicamente gli ormoni estrogeni diminuiscono ed aumentano gli androgeni.
Nella forma intermedia la localizzazione dei depositi adiposi è correlata, oltre che agli estrogeni o agli androgeni, in modo particolare all’insulina. L’accumulo di grasso è di tipo viscerale e quindi si trova soprattutto su pancia e fianchi.
Tutte le donne che hanno questo tipo di forma esprimono una difficoltà metabolica importante, legata alla regolazione insulinica.
Quando dopo il menarca le adolescenti iniziano ad avere maggiormente una di queste forme, esprimono come il loro equilibrio ormonale sessuale si relaziona con il metabolismo. Qualunque forma il loro corpo assuma deve però essere armoniosa; solo in questo caso si può dire che sta funzionando bene.
Come si riconoscono le grosse disarmonie?
Il grasso non si deposita in modo uniforme su tutto il corpo ma tende ad accumularsi maggiormente nelle zone già più rappresentate.
La donna con una forma ginoide quando ingrassa accumula soprattutto su cosce e sedere, quella con una forma androide su spalle e dorso, quella con forma intermedia su pancia e fianchi.
Questi accumuli sono più evidenti quando gli stimoli che inducono le modificazioni sono esterni all’organismo; ad esempio quando una ragazza di forma ginoide assume la pillola contraccettiva aumenta proprio sui fianchi ed ha una grossa ritenzione idrica.
Un altro esempio è la terapia cortisonica che fa aumentare soprattutto le spalle alle donne di forma androide (mentre quasi non si nota cambio di forma se viene assunta da una donna della forma ginoide).
Non è possibile pensare che la dieta delle tre forme di donna sia equivalente.
Sicuramente lo saranno di base, quindi regolarità e struttura dei pasti, importanza delle associazioni alimentari e delle modalità di cottura; ma la chiave di accesso al corpo data dagli ormoni sessuali deve differenziarle.
La forma ginoide ha bisogno di un maggior apporto di carboidrati semplici e complessi (pasta, pane, riso, patate, frutta), può utilizzare la carne con discreta disinvoltura, anche quella rossa, (soprattutto durante e dopo la mestruazione, che è generalmente abbondante), gli alimenti dal sapore acido come il pomodoro ma soprattutto gli agrumi ed è preferibile che consumi colazioni dolci e cene con il primo piatto.
La forma androide ha bisogno di minor quantità di carboidrati complessi, da privilegiare il riso e le patate rispetto alla pasta, deve consumare meno carne e soprattutto quasi mai quella rossa, benissimo il pesce, le uova, il latte e lo yogurt. I formaggi solo se magri e preferibilmente di giorno, il pasto serale va benissimo se a base di legumi o pesce oppure uova.
La forma intermedia ama molto i carboidrati complessi che però vanno dati con attenzione, mai pasta oltre 70-80g. Da preferire i cereali in chicchi, gli alimenti integrali, le proteine animali (soprattutto pesce e carne), poco i formaggi, pochissimo il latte. Ottima la colazione salata oppure, se non tollerata, una colazione dolce con yogurt e biscotti o the e pane nero con burro e marmellata.
È evidente che la nostra giovane donna di 13 – 18 anni potrà incidere molto sulla forma a seconda del tipo di dieta che farà. Mangiare pizza a cena 2 volte a settimana darà i risultati peggiori nella ragazza di forma intermedia che si ritroverà ad avere molta più pancia a fine settimana (oltre che molta fame); mangiare carne 4 volte a settimana non le darà invece segni negativi, mentre in quella di forma androide genererà sonnolenza, minore concentrazione e braccia ingrossate. Mangiare per una settimana solo proteine animali + verdura e frutta con l’intento di dimagrire (come auspicano molte diete) nella ragazza di forma ginoide darà subito sintomi spiacevoli, mal di testa, irritabilità, sonno disturbato e stipsi. Nel soggetto con questa forma la mancanza di carboidrati complessi infatti è veramente mal tollerata.
Per quanto poi riguarda il ciclo mestruale ogni donna sa, qualunque forma abbia, che non si sente allo stesso modo nella prima fase del ciclo e nella seconda.
Nella prima fase, dalla mestruazione all’ovulazione, sente la sua struttura più tonica, spesso anche più sottile, ha più energia, percepisce profondamente quel senso di verticalità e di forza che esprime ciò che in lei sta avvenendo: la costruzione della cellula capace di trasmettere nuovamente la vita.
Nella seconda fase, dall’ovulazione alla mestruazione, la sensazione maggiore è di gonfiore, di trattenere acqua dappertutto. L’energia delle due settimane precedenti lascia il posto ad una languidezza, ad un rallentamento generalizzato.
Questa oscillazione, tra due momenti che si alternano come un respiro, è incessante. Nella prima fase come se costruisse, come se si appropriasse di qualcosa, nella seconda come se la trattenesse in attesa di restituirla.
Come siamo complicate!!!!!
Come fa la dieta a tener conto di queste variazioni che sono sì metaboliche, ma indotte dall’effetto degli ormoni sessuali sul metabolismo?
Le soluzioni contano, ma la strada per raggiungerle conta ancora di più.
Prossimamente vi racconterò qualcosa su questo argomento :-)
“Nella prima fase come se costruisse, come se si appropriasse di qualcosa, nella seconda come se la trattenesse in attesa di restituirla.”
interessante come bellissimo leggere questo.
che bello, interessante e utile.
(che fortuna che il mio corpo mi abbia sempre richiesto quello di cui abbisognava la “mia forma”, o che abbia saputo ascoltralo…)
grazie!
grazie, una lettura interessantissima (finalmente capisco perchè non posso fare a meno di pasta e pane!)
mi sono persa per strada lo ammetto sarà l’ora mattiniera o il fatto che se potessi strozzerei mia mamma o che leggere m’ha caricato di una responsabilità in più verso le mie 4 figlie.
ci ritorno con calma perchè è tutto da studiare.
Il concetto mi sembra chiaro, ogni donna la sua peculiarità, anche perchè ho letto il suo ultimo libro dott.ssa D’Eugenio. Il problema, almeno per me, è che chiuso il libro, senza nessuno che ti segua puntualmente, non so da dove cominciare e tanto meno come proeseguire, ci aiuti!
Cara Francesca, è per questo che ho raccolto l’invito di IZN di scrivere sul suo blog. A forza di parlarne i concetti ci entrano dentro. Effettivamente il corpo umano è molto complicato e quando leggo o ascolto che tutto si può ridurre all’introduzione delle calorie mi viene da sorridere. Ma è possibile che ancora si possa credere a questo?
Salve, leggo che è passato un anno esatto dalla pubblicazione di questo post. L’ho letto con grande interesse e trovo questo blog molto interessante. Vi seguirò! Spero anche che arriveranno nuovi post, per questa rubrica. Niente può essere utile per noi donne come la consapevolezza di ciò che siamo… ma questo vale anche per gli uomini, e probabilmente per ogni essere. ; )
un caro saluto,
Anüz