Spesso nel fine settimana i genitori di Francesco vanno in giro per fiere e mercatini, e un paio di settimane fa ci hanno portato un tesoro! Sono stati alla Sagra della Bruschetta a Casaprota, vicino Rieti, e hanno trovato non so come un produttore trentino che vendeva un Vezzena di 24 mesi, oltretutto prodotto biologicamente.
Notizie sul Vezzena le potete trovare qui; il sapore comunque è straordinario, pastoso e con un retrogusto leggermente amarognolo. Mangiare questa meraviglia da sola era un po’ uno spreco, così ho cominciato a pensare cosa farci di bello.
Sono andata a scartabellare tra tutte le mie ricette altoatesine (ho vissuto un paio d’anni in Alto Adige, a Ortisei, e ho adorato la loro cucina), finché non ne ho trovata una per fare i canederli con il formaggio, che deve appunto essere di malga piccante come è il Vezzena. I canederli sono un piatto di recupero antichissimo e geniale; per quanto riguarda l’accoppiamento pane e formaggio, sentite cosa ne dice la bioterapia nutrizionale.
In generale, si può affermare che i formaggi sono alimenti molto completi e ricchi di nutrienti; nella cultura contadina di un tempo venivano consumati nei periodi di intenso lavoro fisico, durante i quali la sudorazione era profusa. Il contadino, mangiando spesso solo pane e formaggio, era in grado di lavorare intensamente fino a sera […] in un passato non molto lontano, quando il riscaldamento degli ambienti in inverno non era continuo e intenso come oggi, il potere energetico dei formaggi veniva sfruttato anche per fronteggiare il freddo.
e ancora: “Tra gli altri nutrienti presenti nei formaggi, ricordiamo la tirosina, molecola precursore delle catecolamine (adrenalina, noradrenalina e altri neurotrasmettitori), che fanno innalzare lo stato di veglia e di attenzione, aumentando l’eccitabilità del sistema nervoso centrale; la calcitonina, anch’essa dotata di azione eccitante sul tono nervoso; la serotonina, neuromodulatore ad effetto rilassante, ma inibita nei formaggi per azione del caglio”
Per questo motivo la bioterapia nutrizionale sconsiglia assolutamente l’uso del formaggio la sera, perché può disturbare il sonno (attenzione al formaggino nella pappa dei bimbi la sera, se non volete che vi facciano impazzire!); al contrario lo consiglia per i ragazzi sani in crescita, durante la gravidanza e l’allattamento, nel periodo della dentizione e in generale per le persone che hanno una vita con un forte dispendio energetico e mentale o che non possono permettersi un calo del tono nervoso o della vigilanza.
Non avete idea di quanti tipi di canederli, dolci, salati, fritti, di polenta, di semolino, esistano; mi sa che ne proverò un bel po’, una volta assaggiati diventano necessari, anche per il fatto di riciclare il pane raffermo. E poi avete pensato a quanto è economico un piatto come questo? Se non doveste trovare un buon formaggio di malga immagino possiate sostituirlo con un provolone piccante ben stagionato; provate e tenetemi al corrente delle variazioni!
Ci sono anche molte altre informazioni utilissime che devo darvi sul consumo dei formaggi e sulla necessità di limitarne l’uso in determinati casi, ma ve le scriverò piano piano in qualche altro post con la presenza del formaggio, altrimenti non la finisco più, ecco. Facciamo che adesso vi scrivo subito la ricetta, và!
Ingredienti:
225 grammi di pane raffermo
150 ml di latte intero
1 cipolla piccola
30 grammi di burro
175 grammi di formaggio di malga piccante
40 grammi di farina 0
3 uova
2 cucchiai di prezzemolo
noce moscata
una presa di sale
pepe
Tagliate il pane a fette e poi a dadini di 1 centimetro di lato e mettetelo in una scodella con il latte tiepido; coprite con uno strofinaccio pulito e lasciate gonfiare i dadini per una ventina di minuti. Mescolate di tanto in tanto in modo che i cubetti si imbevano di liquido uniformemente. Il pane dovrà essere bello umido ma non dovrà spappolarsi.
Intanto tagliate la cipolla a dadini molto piccoli e mettetela in un pentolino con il burro fino a che sarà dorata; poi lasciatela intiepidire. Battete le uova insieme alla noce moscata, al sale e al pepe, e tagliate il formaggio a dadini.
Aggiungete la cipolla e il composto con le uova al pane, mescolate e alla fine aggiungete la farina che darà consistenza all’impasto.
Amalgamate tutto bene con le mani, poi lasciate riposare il composto un paio d’ore, mescolando ogni tanto, in modo che i sapori si fondano bene tra loro. A questo punto formate con le mani inumidite otto palline di circa 6 centimetri di diametro.
Portate a ebollizione abbondante acqua salata in una pentola grande, poi abbassate il fuoco, e solo a questo punto mettete delicatamente i canederli nell’acqua; dovranno cuocere a fuoco bassissimo per una ventina di minuti. Se avete dubbi sulla consistenza dell’impasto provate a immergere nell’acqua prima una pallina piccola di prova; se dovesse disfarsi aggiungete ancora un po’ di farina.
Questo tipo di canederli si serve con una crema di pomodoro o con panna e funghi; io li ho provati con il pomodoro, ma devo dire che il sapore del formaggio ne viene un po’ coperto; la prossima volta magari la crema di pomodoro la faccio con un po’ di panna per smorzarne l’aggressività.
Ciao izn…con che formaggio potrei sostituire il vezzana?
Grazie…
P.s. comunque un formaggio vaccino?
GRAZIE IZN! mitica la ricetta dei canederli… li mangio sempre quando vado in alto adige ma non ho mai OSATO farli… questa è l’occasione giusta. Cercherò un formaggio che si addica, purtroppo non credo di risucire a trovare il Vezzana, ma vivo in una valle bergamasca e spero di reperire un formaggio all’altezza della siutazione… ancora grazie e ti farò sapere ciao!
io li adoro e non li ho mai fatti…quasi quasi preparo l’impasto per domani…mizzega se mi devo impegnare un attimo uffinaaaaaaaaaaaa uffinaaaaaaaaaa…grazie per le dritte sul formaggio…aspetto le altre…io ho qui un po’ di pecora stagionato…anche se ci vedo bene il semicotto della latteria sisisis ;) un bacione
@pagnottella: io ho scritto con il parmigiano o un provolone bello stagionato, ma in realtà penso che si possa provare un po’ con qualsiasi formaggio saporito; non so come descrivere il sapore del Vezzena; è quel tipo di formaggio che quando lo tagli si riduce in scaglie ed è impossibile farlo a fette; ha un retrogusto amaro molto piacevole, non c’è qualcosa che gli somigli tra quelli che conosco. Forse come dice LO un bel formaggio di pecora stagionato… il Vezzena è di mucca però.
@elena: ma prego!!! mamma mia, in una valle bergamasca! troverai sicuramente un formaggio favoloso. Fammi sapere quale usi e come viene il tutto!
@LO: tesoro, non sai quant’è facile! in realtà è solo una questione di pazienza quando devi ridurre tutto a dadini compreso il pane; devo dire però che a me questi lavori lunghi e noiosi mi rilassano… Francesco mi chiama Hannibal… eh eh
izn,scusa…Non avevo letto con attenzione!
Proverò con il parmigiano…
Grazie…
ho usato il pane per fare la torta…sono di corsa perchè sto lavorando per la tesi e quella era più veloce…alla fine è un canederlo gigante vero? no scherzo giuro che li voglio fare anche perchè ne sono golosissima….intanto bacio te e tutte le amiche…mi perdonate per la mancanza di tempo :(
ma daiii anche tu di canederli…..io però li ho comprati….e quindi approfitto e per la ricetta ti linko nel mio post….e invio i curiosi degli ingredienti, qui da te.
baciiiii
@lo: come hai fatto la torta con il pane!? Ma su che cos’è la tesi? mamma mia dimmi quando devo farti in bocca al lupo :-/
@astrofiammante: pazzesco, sai che io penso che quando qualcuno ha un’idea o un desiderio non resta mai dentro la testa, ma si stacca come una nuvoletta e contagia tutti.
Infatti quando ho qualche sentimento negativo mi sento in colpa come se fossi contagiosa.
Ma mica si può essere sempre positivi!? però ci provo eh!
ecco qui la mia torta di pane ;)…invece per la tesi indovina un po’? il titolo è il metodo autobiografico e i blog personali….eheheh e dovrebbe essere entro aprile”
@lo: non funziona il link! me lo riscrivi che lo correggo?
La tesi mi sa di MOLTO interessante… eh eh… un giorno me la farai leggere? Ma in cosa prenderai la laurea? Perdonami se sono troppo curiosa!
CIAO IZN! sabato ho comprato un formaggio di malga che poteva adattarsi alla ricetta dei canederli… e allora ho provato!! ho voluto dimezzare le dosi perché li avremmo mangiati solo io e mio marito ma il latte mi sembrava poco così ne ho messo un po’ di +… fatto sta che alla fine erano un po’ troppo umidi… comunque il gusto mi piaceva!! la prossima volta GIURO che seguo alla lettera le tue dosi! grazie ancora. ciao
eccomiiiiiii
ecco qui il link della torta
http://galline2ndlife.blogspot.com/2009/01/pane-vecchio-e-felicita.html
per la tesi è scienze dell’educazione e mi sta dando davvero soddisfazione, quella più gustosa in questi giorni: sto finendo! ;)
p.s ovviamente se ti va ti farò leggere la tesi!
@elena: Mannaggia, mi dispiace che ti siano venuti umidi… ma non si sono spappolati in cottura vero? Anche a me quando ho fatto l’impasto il latte sembrava poco, ma ho aspettato e dopo un po’ il pane era bello intriso di latte. Mi sa che a questo punto lo scrivo nella ricetta per chiarire questa cosa, non ci avevo pensato.
Fammi sapere se la prossima volta ti vengono giusti! Un bacio
@LO: Certo che voglio leggerla! Sarebbe un grande onore per me! La torta di pane è incredibile, la aggiungo alla lunghissima lista di ricette che devo provare… ma è una ricetta regionale tipica? Che bello quando si può riutilizzare il cibo.
credo che sia un po’ veneta…dovrebbe ricordare la pinza…mia mamma che è di padova la faceva…il signore che mi ha raccontato la storia no…ma nei cortili una volta le contaminazioni erano tantissime!
@LO: adoro i cortili, e adoro le contaminazioni! :-)
abbiamo mangiato i canederli ora….sono buonissimi.
Ti racconto come li ho fatti:
quando ho ammorbidito il pane con il latte, sembrava non fosse abbastanza perchè sopra era rmasto secco e non c’era più traccia di liquido allora ho aggiunto acqua. Per arrivare alla consistenza ho aggiunto più farina di quella indicata, ho aggiunto uno spicchio d’aglio e condito con burro e saliva…che bontà! grazie un bacione
@Lo: Sai Lo, mi sono resa conto che ho omesso nella ricetta il fatto che comunque quando i cubetti di pane sono in infusione nel latte bisogna mescolarli ogni tanto per farli imbevere uniformemente!! Correggo subito, è stata colpa mia!! Meno male che ti sono piaciuti lo stesso :-) Che buona idea quella dello spicchio d’aglio, io l’aglio lo metterei dappertutto.
che ridere…Izn…ti ho scritto che ho condito con burro e saliva…ovviamente era salvia …..sorry! ;), grazie anche per la spiegazione…tanto riprovo di sicuro….
@Lo: :-D un ingrediente segreto!!! tipo “nightmare before christmas” con il vecchietto pazzo che si addormentava con la saliva di rana (o era l’alito di rana? me lo devo guardare per la 4634364 volta…)
“Tagliate il pane a fette e poi a dadini di 1 centimetro di lato” …. ringrazio il cielo che non hai messo la foto dei dadini, o mi sentirei altamente inadeguata. … passami almeno un pianeta, dai. che ne hai d’avanzo…
rido … <3
Ho provato con il parmigiano e il risultato è ugualmente ottimo.