Ma voi lo sapevate che sui campi ci sono di nuovo le zucchine? Se le avessi viste nel piatto di qualcuno avrei fatto la faccia da sapientona “ehhh, ancora le zucchine, ma sono fuori stagione!” e invece sono arrivate appena colte anche da noi, in una bella cesta che ci ha portato Antonietta :-)
vellutata di zucchine ricetta
Il problema è che il mio frigorifero da qualche mese sta facendo un po’ di capricci, mi capita facilmente di trovare le verdure semicongelate nel cassetto della verdura, e hai voglia ad alzare o abbassare la temperatura, ma vuoi vedere che un frigorifero che ha cinque anni è un frigorifero vecchio? Mah… succede anche a voi di trovare dei piccoli similaun inutilizzabili nel frigorifero? Ad ogni modo non mi sono fidata di condurle ad una fine incerta, e così le ho trasformate subito in un’ottima vellutata, liberamente ispirata a quella di Gloria (del bellissimo “lavanda in terrazza”), che mi sembrava promettente (e mi sa che ci ho visto giusto).
Ho fatto un sacco di cambiamenti, e invito anche voi a sbizzarrirvi, perché questa vellutata si presta ad una miriade di interpretazioni. Già mentre la preparavo mi venivano in mente altre cinque o sei versioni, con una spezia o un’erba aromatica piuttosto che un’altra, ma quando parto così per la tangente rischio di fare un mischione di sapori che si coprono uno con l’altro, quindi mi sono attenuta il più possibile al piano iniziale, anche perché alla fine le zucchine hanno un sapore delicato che sarebbe stato un peccato coprire.
La zucchina appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee e origina dall’Asia meridionale e dall’America centrale. Contiene vitamina C, un bel po’ di carotenoidi (che sembra siano protettivi nei confronti dei tumori polmonari), e un sacco di sali minerali (potassio, magnesio, fosforo e sodio).
La bioterapia nutrizionale insegna che questo ortaggio ha uno spiccato effetto miorilassante e sedativo per via del fatto che contiene potassio e magnesio insieme; per la stessa ragione tende a frenare la funzione tiroidea. Sempre per il suo contenuto in potassio è indicata per qualsiasi tipo di spasmo, ad esempio coliche intestinali, dolori mestruali, contratture muscolari e crampi.

La cosa migliore sarebbe utilizzarla cruda, cosa che si può fare più facilmente con le zucchine piccole e molto giovani, che hanno un sapore più gradevole, condendole con olio, aglio crudo, prezzemolo e qualche goccia di aceto.
I bimbi di solito rifiutano categoricamente le zucchine bollite, non per il motivo apparente, e cioè il fatto che possono risultare un po’ viscide, ma (cito dal librone di bioterapia) “perché gli alimenti proposti in questo modo vengono rifiutati da tutti i bambini, in quanto hanno perso la loro forma sono destrutturati, indeterminati e, quindi, non forniscono quelle informazioni necessarie in questa età della vita”.

Ed ecco spiegato l’odio viscerale che la mia piccolina ha per le zucchine! E meno male che per scrivere questo post ho dovuto ripassare il capitolo sulle zucchine, altrimenti avrei continuato a riproporgliele fino alla notte dei tempi. La prossima volta baby-zucchine crude :-9
Intanto eccovi la mia versione della vellutata; noi l’abbiamo trovata squisita, sono riuscita addirittura a farne mangiare due cucchiaini a emma che di solito le zucchine le detesta. Potete sostituire lo zenzero in polvere con quello fresco grattugiato, sono sicura che ci starebbe anche meglio, purtroppo io non ce lo avevo perché il frigo lo ha assassinato qualche giorno fa :-(

Ingredienti:
500 grammi di zucchine mondate
1 cipolla di tropea
200 grammi d’acqua
200 grammi di yogurt bianco
70 grammi di caprino fresco al peperoncino
olio extravergine d’oliva
qualche foglia di basilico
mezzo cucchiaino di zenzero in polvere
sale integrale
pepe nero

Tagliate le zucchine e la cipolla a dadini, e metteteli in una pentola con il fondo coperto d’olio.
Posizionate la pentola sulla fiamma non troppo bassa: lo scopo di questa operazione è fare in modo che le verdure si scottino un pochino nell’olio prima di aggiungere l’acqua, in modo da mantenere all’interno i loro nutrienti. Intanto tagliate il caprino a dadini e mettetelo da parte.
Dopo cinque-dieci minuti, quando il tutto sfrigolerà allegramente (mescolate un po’, delicatamente, in modo da farle rosolare un pochino dappertutto), aggiungete lo zenzero, e l’acqua che avrete fatto bollire in un pentolino a parte. Lasciate cuocere dieci minuti (le zucchine non devono cambiare colore), aggiustate di sale, spegnete la fiamma, aspettate due minuti e poi frullate il tutto con il minipimer.
Versate due bei mestoli di vellutata nelle scodelle, aggiungete due cucchiai di yogurt (io ho usato quello fatto in casa e ci stava deliziosamente bene) al centro, i dadini di caprino, il basilico spezzettato con le dita, un filo d’olio d’oliva e una spolverata di pepe macinato al momento.
Servite con un paio di fette di pane tostato (fatto in casa?!), così avrete anche la vostra bella dose di (sani) carboidrati.
Volendo potete anche omettere il caprino e servire la vellutata con i dadini di pane tostato; questo è un suggerimento dello zac, il quale, che ve lo dico a fare, ci ha aggiunto paprika, curcuma, curry e peperoncino in polvere… e se avesse avuto qualcos’altro a portata di mano ci avrebbe buttato dentro anche quello ;-)
p.s.: mi sono appena resa conto che mi è sfuggita la commistione yogurt di mucca – formaggio di capra. Voi però usate yogurt di capra, eh (o caciotta fresca di mucca)! :-P