Sento sempre più spesso parlare di bimbi che soffrono di dermatite atopica (anche la mia piccola l’ha avuta in una forma piuttosto forte – oltretutto per adesso è intollerante al latte), allergie respiratorie e altre reazioni allergiche; per questi angioletti è ancora più importante mangiare in modo sano e naturale, alimentarli nel modo giusto spesso può fare la differenza tra una giornata (e una nottata!!!) orribile e una… migliore :-)
svezzamento ricette
La mia bimba è stata svezzata molto tardi, quindi la ricetta che appunto qui è adatta a bambini di oltre nove mesi; va benissimo anche per bimbi di sei mesi, però in questo caso vi consiglio di chiedere meglio al vostro pediatra, perché non solo ogni bimbo è un caso a sé, ma ogni pediatra ha comunque le sue idee su quali sono gli alimenti da vietare e in che ordine graduale inserire gli altri.

Questa ricetta l’ho tirata fuori perché la minizac ha rifiutato assolutamente qualsiasi crema di cereali o altre cose pronte (tranne gli omogeneizzati bio di carne), e quindi ho dovuto inventare una specie di piattino svelto e facile ma gustoso (perché mica loro si accontentano, eh!).

Utilizzando questa ricetta come base, potete fare le variazioni che seguono (o inventarne altre a vostro gusto); la mezza zucchina può essere sostituita con:
– mezza carota
– un pezzettino di cavolfiore
– due cucchiai di broccoletti
– due cucchiai di spinaci
– un pezzetto di finocchio
– un pezzetto di zucca gialla
– un cucchiaio di lenticchie decorticate
– un cucchiaio di cicerchia decorticata
– un cucchiaio di fagioli ammollati 12 ore (da passare per eliminare le bucce)
– un cucchiaio di ceci ammollati 12 ore (da passare per eliminare le bucce)
– due cucchiai di purea di carciofi

la pastina di frumento può essere sostituita con:
– pastina di farro
– pastina di kamut
– riso
– quinoa (cotta in precedenza a vapore per una mezz’oretta o in acqua pari al doppio del suo volume per un quarto d’ora, e aggiunta al passato alla fine della cottura)

Mixando tra loro queste opzioni potrete alternare un sacco di pappe diverse tra loro e veloci da realizzare. Emma adesso mangia come un lupetto, anzi, indica la pappa e poi la lingua con il ditino per dire “pappa, qui!”

Ingredienti:
mezza zucchina
2 cucchiai di pastina di frumento
1 spicchio d’aglio piccolo
olio extravergine d’oliva
1 pizzico di sale integrale

Tagliate la zucchina a cubetti piccolissimi.
Versate un cucchiaino d’olio in un pentolino piccolo, schiacciate lo spicchio d’aglio e mettetelo nell’olio a freddo.
Accendete il fuoco a fiamma bassissima, in modo che l’aglio ceda all’olio tutte le sue proprietà; appena l’aglio sarà quasi dorato toglietelo subito e versate i cubetti di zucchina, mescolate con un cucchiaio, versate subito mezzo bicchiere d’acqua – io uso la plose (in vetro) o la sant’anna (sono uscite adesso le bottiglie di plastica biodegradabile) – e alzate la fiamma per portare velocemente a ebollizione.
Appena l’acqua bolle togliete dal fuoco e frullate direttamente nel pentolino con il minipimer.
Rimettete sul fuoco e fate raggiungere di nuovo l’ebollizione, a questo punto versate la pastina e lasciate cuocere a fuoco basso, mescolando altrimenti si attacca.
Appena la pasta sarà cotta versate nel piattino e aggiungete il pizzico di sale (facoltativo), un altro cucchiaino d’olio (sempre facoltativo) e un cucchiaino di parmigiano reggiano bio invecchiato almeno 36 mesi (solo di giorno, perché di sera terrebbe sveglio il pargolo; in genere a questa stagionatura anche i bimbi allergici al latte possono mangiarlo con una certa tranquillità – però chiedete prima al pediatra!).
Aggiornamenti:
20 settembre 2009
Quando Emma ha superato l’anno e mezzo di età il pediatra ci ha suggerito di cominciare a farla mangiare con noi, non solo nel senso di pranzare e cenare insieme al tavolo con lei, e negli stessi orari, ma anche di cibarla esattamente con quello che mangiavamo noi (naturalmente lui era perfettamente a conoscenza delle nostre abitudini alimentari molto sane e regolari). L’unica cosa da cambiare ovviamente era evitare troppe spezie, cibi piccanti o pesanti, ma ho ovviato molto facilmente aggiungendole spezie e altro direttamente nei singoli piatti.
Per noi questo si è rivelato un consiglio preziosissimo, perché Emma da quel momento ha cominciato non solo a mangiare da sola, ma anche a interessarsi a ciò che aveva nel piatto in modo diverso, apprezzandolo quasi come un adulto, e adesso lei ha un rapporto con il cibo stupendo, un misto di curiosità e golosità, e soprattutto non è per nulla schizzinosa (e speriamo che duri).
Un paio di mesi fa ho poi trovato questo articolo che vi consiglio caldamente di andare a leggere, e ho scoperto che il procedimento che ci ha suggerito il nostro pediatra ha nome e cognome, si chiama “baby led weaning” e ormai viene utilizzato in tantissime famiglie con grande successo. Sarei molto curiosa di sapere cosa ne pensate se proverete a farlo, per noi è stato illuminante :-)