Questo flan è di una semplicità imbarazzante, ci vogliono 3 minuti esatti a prepararlo, e quindi è assolutamente perfetto quando noi donne abbiamo bisogno di stare rintanate e però abbiamo bisogno di cose buone e non faticose da preparare… ovviamente sto parlando dei giorni del ciclo.
Chi più chi meno tutte siamo di cattivo umore in quei giorni, sia per il dolore, sia per il fastidio, sia perché… uff, perché stiamo così e basta. La bioterapia nutrizionale consiglia di evitare tè, caffè e carne rossa, e consumare alimenti che contengano molto potassio, perché ha un’azione decontratturante sulla muscolatura dell’utero. Eccovi di sèguito la lista degli alimenti che contengono potassio, presa pari pari dal Manuale pratico di rimedi naturali di Domenica Arcari Modini (la guru, purtroppo mancata da poco, della bioterapia nutrizionale).
carne: agnello, coniglio, fagiano, fegato, maiale, manzo, pollo, tacchino, vitello;
pesce: acciughe, cozze, gamberi, merluzzo, ostriche, salmone, sarde, seppie, sgombri, sogliole, stoccafisso, tonno, trota;
frutta fresca: albicocche, ananas, arance, banane, castagne, cocomero, fichi, kiwi, lamponi, mandarini, melagrana, melone, nespole, pesche, pompelmo, prugne;
frutta secca: arachidi tostate, datteri, mandorle dolci, nocciole, noci;
verdura: avocado, fagiolini, barbabietole, broccoli, carciofi, carote, cavolfiori, cavolo cappuccio verde, pomodoro, prezzemolo, ravanelli, sedano, spinaci, funghi porcini, indivia, lattuga, olive nere, patate, peperoni dolci;
cereali: avena, frumento;
legumi: ceci secchi, fagioli, piselli, lenticchie, soia;
altro: caffé, cioccolato, lievito di birra.
Tra l’altro questo elettrolita regola la pressione del sangue, ha un’azione diuretica e aiuta a mantenere l’equilibrio dei liquidi nelle cellule e nei tessuti. Ad esempio mangiare una banana masticandone una fettina a intervalli di cinque minuti è un ottimo presidio antidolore.
Avrete notato che nella lista compaiono alimenti che all’inizio del post ho detto che sono sconsigliati durante i giorni del ciclo, come il caffè e la carne rossa; questo perché nonostante contengano potassio hanno altre controindicazioni (che non conosco).
Questo flan è fatto con una banana, un po’ di zucchero, latte e mandorle; secondo me risponde ai requisiti antidolore (e anche allo standard-mondiale-per-i-dolci-da-cucinare-quando-non-si-ha-voglia-di-fare-nulla), ma l’unico modo per esserne sicure è provarlo… l’umore lo migliora sicuramente, questo ve lo posso giurare :-)
Se non potete avvicinarvi al latte, sappiate che l’ispirazione per questa ricetta l’ho presa qui, da saison (mi piacciono un sacco!); e loro lo fanno con il latte di cocco, ma credo che vada bene anche il latte di riso e tutti gli altri tipi di latte che vi vengono in mente.
Ingredienti:
100 grammi di latte intero fresco
30 grammi di zucchero grezzo
1 cucchiaio di amido di mais
1 uovo
1 banana
1 pugno di mandorle con tutta la pellicina
1 presa di sale
(con queste dosi ottenete due piccoli budini).
Preriscaldate il forno a 160°C.
Mettete un piccolo strofinaccio (lavato senza ammorbidente e senza saponi profumati) sul fondo di una pirofila e adagiatevi due formine di metallo da 150 grammi, ben imburrate.
Versate tutti gli ingredienti tranne le mandorle in una ciotola alta e stretta, frullateli con il minipimer e versate nelle formine. Coprite le formine con della carta argentata, in modo da proteggere il contenuto ma lasciando un piccolo sbocco per il vapore su un lato.
Versate nella pirofila acqua calda fino a due terzi delle formine. Lasciate cuocere per 45 minuti, sfornate e lasciate raffreddare.
Intanto tritate grossolanamente le mandorle con il coltello. Passate delicatamente un coltello liscio lungo il bordo interno delle formine, poggiateci un piatto sopra, capovolgete e lasciate che il flan cada dentro il piatto.
Spargete su ogni flan una generosa manciata di mandorle e tornate a rintanarvi con il vostro tesoro. D’estate potete anche prepararli in anticipo e metterli in frigo; freddi sono ancora più buoni.
Bellissima ricettina, veloce e sicuramente gustosissima! La proverò prestissimo.
Chiarimento : le mandorle vanno solo sopra o parte sopra e parte dentro ? Te lo chiedo perchè all’inizio scrivi ” versate TUTTI gli ingredienti in una ciotola….e frullateli col minipimer”.
@roberta69: tesoro, io ti devo eleggere mia correttrice di bozze ufficiale! hai perfettamente ragione, correggo subito… grazie :-)
ciao izn! sono reduce da due giorni di maratone mangerecce, ho ingerito una quantità di cibo in-de-scri-vi-bi-le! ma che belli i pranzi in famiglia, con tante portate, tantissima confusione e tantissimissima allegria…non so se mi son piaciute di più le torte salate di mia mamma, le sue cipolline in agrodolce con uva passa e semi di finocchio, la crema fritta aromatizzata al varnelli del ristorante casereccio di oggi (la gita fuori porta, un altro classico!!)…il mio contributo a questa infinita scorpacciata son stati solo dei muffin salati ai pomodori secchi, ma buoniiiiiiiiii, e la consegna di una pasta mamma-clone alla mia…mamma, vediamo se saprà accudirla..a proposito, sai qual è il nome definitivo del mio blob? è una perla del mio ragazzo, “la terza matrrre” (rigorosamente pronunciato alla siciliana, tipo Benigni in Johnny Stecchino), con riferimento anche al film di Dario Argento perché ‘sta cosa viva chiusa nell’armadio sa molto di horror… :-D
grazieeeeeeeee per il post anti – dolore, io ho sperimentato la validità dei tuoi consigli proprio in questi giorni, il ciclo sta finendo e non ho ancora toccato il ketodol…più mandorle e banane per tutte, yeah!
bene, cioè grazie.
perchè io ho seri problemi con il dolore, e dall’età di 15 anni combatto con antidolorifici, anche forti, che fanno effetto sì e no…. (leggi anche pillola=nessun risultato apprezzabile, provata pure quella varie volte…) ultimamente e istintivamente vado al lavoro con borsa dell’acqua calda (non scherzo), anche legata in vita durante il tragitto in autobus, antidolorifico, e caspo di banane, da consumare durante la giornata, per sopravvivere. Diciamo che riesco a stare seduta e usare il computer senza gemere… E anche a sostenere qualche riunione!
Ma questo, questo tuo piccolo capolavoro supera totalmente la mia idea di “cibo-medico”, elevandolo a rimedio anche per lo spirito.
prospettiva dolce per giorni duri…. spettacolare…..
grazie1000, ;-)
@pasticciotta: fantastico il nome “la terza matrrre”!!! eh eh, ma strano che ancora nessuno ci ha pensato a fare un film dell’orrore con una pasta madre gigantesca che fa lievitare tutto e tutti… mamma mia, mannaggia alla mia fervida immaginazione, mi vengono in mente scene raccapriccianti… 8-/
@vaniglia: ho pensato che forse sollevando lo spirito possiamo provare a migliorare anche il fisico… anch’io soffro molto per il ciclo, sto finendo di allattare in questi giorni e piano piano stanno tornando i dolori forti che avevo completamente dimenticato :-(
Quando ancora prendevo le medicine, molti anni fa, un bell’optalidon al mese non me lo toglieva nessuno (e funzionava una volta sì e tre no).
Sai che penso? Sul lavoro dovrebbero dare alle donne un giorno libero quando si sta più male, perché alla fine il modo migliore per non soffrire è stare ferme, riposare al caldo, accoccolate senza fare nulla.
E invece si è costrette ad andare a lavorare, quando anche alzarsi dal letto istintivamente è del tutto innaturale, quando si sta così.
E poi dicono che le donne non sono eroiche!
fortunatamente il mio ciclo non è particolarmente doloroso, ma sicuramente il mio umore è pessimo…perciò grazie anche a nome del moroso, il prossimo mese saprò come combattere dolcemente il mo malumore ;D
un bacione fra
Sono quella LUCIA che nei commenti di Cavoletto chiedeva per fare le treccine con la pasta madre. E così….grazie per avermi risposto e soprattutto grazie perchè così ho scoperto il tuo bellissimo, interessantissimo, etcccccc….. blog.
Complimenti per tutto quello che fai e che pensi e che realizzi e che insegui con la mente e con le mani…buon tutto e grazie ancora !
PS- anche se in ritardo…auguri di Buon Pasqua e di Buon Cioccolato !!!!!!
Lucia
@lucia: ma benvenuta a te sul pasto nudo!!! Passa a fare un giro nella stanza delle chiacchiere (trovi il link nella colonna a destra in alto) quando ti va, così ti offro un tè e ti presento alle altre :-)
Hai visto la pagina della pasta madre? per qualsiasi dubbio sul tamagochi io sono qui, eh :-P
Buon cioccolato anche a te! (che augurio stupendo)
cara, rispondo in ritardo ma rispondo….. anzi domando:
1) ma quella leggenda metropolitana secondo cui dopo il parto tutto si assesta?
2) in merito al giorno libero, si potrebbe fare una petizione? perchè hai tanto tanto ragione tu, serve solo stare immobili al letto e al caldo (ho scoperto che a me fa benissimo il gatto, che, credo attirato dal calore della borsa sotto le coperte, viene e si paizza sulla pancia). E invece, trascinandosi al lavoro (solite 10-12 ore, più 2-3 di mezzi pubblici), si prolunga l’agonia anche al giorno dopo!!!
@vaniglia: eh, mica lo so se è vera… un po’ la situazione è migliorata, sicuramente tante cose del mio metabolismo sono cambiate (e non in peggio); però l’ultima volta il dolore c’è stato, forse lo dico perché oltre una certa soglia il dolore sembra sempre forte.
Sììììì facciamo la petizione! per fortuna io lavoro in casa, e con Emma neanche qui riesco a stare tranquilla e ferma. Però sempre meglio che uscire, mettermi in macchina e affrontare la città e una giornata lavorativa!
ehm… sapete cosa ho scoperto grazie al blog di micaela balice (che mito!)?
Che una volta, in alcune zone alpine, molti ma molti anni fa, c’era in ogni villaggio una “casa per le donne mestruate” o qualcosa del genere. Le donne, a cui toccava un lavoro di cura di tutta la famiglia (e c’erano anche madri, suocere, anziani, bambini, oltre che mariti, e niente lavatrici, o minipimer, o lavastoviglie e aspirapolveri), nei giorni del ciclo potevano rifugiarsi in un´altra casa, appunto, dove stavano tutte assieme e riposavano e si concentravano su se stesse, per poi riprendere il duro lavoro di cura quotidiano. Adesso non trovo piú la pagina giusta, ma appena l’acchiappo ve la posto, che è veramente educativa. Intanto, anche questa non è male, come manifesto per la petizione…
Io questo flan lo faccio sempre, ma siccome sono pigrissima, frullo solo latte e banana e ci metto le mandorle tritate sopra. E me lo bevo cosí, senza cuocerlo! ;-))
grazie, Izn, come sempre
ps: da quando mi curo con omeopatia e fiori di bach, mai piú un dolore mestruale. Giuro. Dieci anni fa usavo un moment, ogni tanto, ma ora, aaanni, che non prendo nulla. Cibo e prodotti mirati. E tirare il fiato, tre giorni al mese, che é un nostro dovere, oltre che diritto. ;-))
ecco l’articolo giusto… buona lettura!
li ho fatti, cuocendoli in pentola a pessione (15 min dal fischio) e serviti freddi con salsa al coiccolato (solo cacao, zucchero e acqua, senza panna): veramente ottimi!
un toccasana dopo lo sport o la palestra
grazie!