Il pasto nudo sta diventando una calamita per le persone che fanno qualcosa di significativo perché la gente acquisisca consapevolezza per quanto riguarda il nutrirsi, e mi chiedono di dargli voce, e io che faccio, mica posso dirgli di no, anzi per me è un onore insperato oltre che un piacere poter essere loro d’aiuto.
Lo zac (anche detto il grillo parlante) dice “vedrai che sarai costretta a pubblicare sempre meno ricette e a fare più informazione”. Noooooooooooo!!! Io *amo* svisceratamente cucinare, e costi quel che costi di ricette vi ci seppellirò, ché poi tra l’altro ne ho un milione e mezzo pronte da raccontarvi, ecco. Mi sembra di esplodere per la mole di cose che vorrei mettere qui dentro. Non so se internet è abbastanza grande!
Insomma, oggi devo assolutamente parlarvi di una cosa che succede sabato qui a Roma, collegata in un certo senso a ciò che fa Giancarlo, e che potrebbe interessare molto a chi abita da queste parti e vuole passare una serata interessante, piacevole e consapevole (per adesso alla parola “bio” sostituirò la parola “consapevole” che mi sembra la più azzeccata; fino a quando non ne trovo una più corta però!).
Sabato scorso da Giancarlo c’era anche un certo Paolo Conti, che non sono riuscita a conoscere per un pelo, ma ho rimediato poi parlandoci al telefono chilometricamente. Questo signore fa parte del gruppo di Legambiente e di Medici per l’ambiente, che probabilmente conoscete, e ha seguìto il progetto di Giancarlo dall’inizio; inoltre Giancarlo li ha supportati per la creazione di un altro orto sperimentale che si trova sulla Cassia, finalizzato però in particolare a riprodurre semi antichi e piante da frutto in via di estinzione (molto più resistenti di quelle convenzionali perché hanno subìto un’evoluzione millenaria).
Che negli ultimi cento anni siamo andati verso una formidabile riduzione della biodiversità (sopra tutto delle piante commestibili) lo sapete già; che so, siamo passati da molte centinaia di specie di mele a 4, 5, 6, massimo 7 mele diverse (e di sapore simile tra loro); forse però non sapete cosa accadde qualche tempo fa a Bari. Io non lo sapevo e non mi capacito di come una cosa così importante non sia di dominio pubblico.
Esiste a Bari una importantissima banca del germoplasma, istituita da Aldo Moro (!) nel 1970, nella quale fino a qualche tempo fa era conservato nell’azoto liquido tutto il patrimonio nazionale (e un buon 20% di quello mondiale) di piante antiche.
Adesso quel patrimonio è andato quasi completamente distrutto, se ho ben capito a causa della rivalità tra due professori del centro. Per farvi capire l’importanza dei semi antichi, sappiate che in Norvegia esiste l’Arca dei semi (Svalbard Global Seed Vault) scavata nel permafrost di un’isola al limite del circolo polare artico; un bunker che rimane sempre a meno 18 gradi senza il rischio di interruzione della corrente elettrica, aumento dell’umidità, guerre e cataclismi climatici vari. Tanto per non farvi trovare senza argomenti interessanti quando a Natale i parenti vi chiederanno perché non comprate la frutta e verdura al supermercato ;-)
Fatto sta che sabato 11 dicembre, alle 8 della sera, Legambiente ha organizzato questa festa molto interessante sulla Cassia, in via Salisano 15 (all’altezza Tomba di Nerone). La festa è stata organizzata per promuovere il progetto che verrà lanciato venerdì da Slow food di Terra Madre Day 2010; sostanzialmente si vuole promuovere l’importanza di mangiare locale attraverso la creazione di mille orti in Africa, che saranno coltivati con metodi sostenibili, con varietà locali e con tutte le possibili tecniche che abbiano in comune il rispetto per la terra e per le persone che ne usufruiscono.
Il fondamento di questa riunione però è principalmente sensibilizzare e formare ognuno di noi a quella che loro chiamano “la dignità dell’orto”, inteso non solo come appezzamento più o meno piccolo di terra che si può possedere e coltivare, ma anche come piccolissimo vasetto di erbe aromatiche sulla finestra di casa.
Secondo il principio che un rametto di rosmarino appena colto non ha nulla a che fare con quello del supermercato, ma neanche con quello del banco del mercato o del contadino; e che quel piccolo rametto, o la fogliolina di basilico o di prezzemolo, può essere una grande insegnante di vita e farci avvicinare un passetto alla volta a quella consapevolezza, prima alimentare e poi generale, che tutti (io, io, io – avete visto il mio tenero virgulto di ortica?!!!) auspichiamo.
Il tutto è gratuito, poi se qualcuno volesse donare quindici/venti euro per i mille orti in Africa ci sarà un cesto o qualcosa perché questo possa avvenire nel completo anonimato. Insomma, basta con i tronchetti della felicità… piantateli nella villa comunale e sostituiteli con un vasetto di quello che vi piace mangiare (e che possibilmente fa parte della nostra tradizione alimentare — tipo che so, un alberello di limoni).
Se pensate di farci un salto e avete domande, dubbi, richieste e quant’altro Paolo risponderà qui nei commenti appena avrà un secondo. Per quanto riguarda me, se riesco a trascinare zac e la piccola volitiva cerco di passarci almeno un’oretta… questa vita mondana mi ucciderà ;-P
…sei davvero un treno in corsa!E chi ti ferma piùùùùùùùùùùùù!!!!!!!!Avercene di Izn…….
roma è troppo lontana, ma attendo fiduciosa i tuoi racconti che come sempre sono pieni pieni di valore, è vero sono attese anche le ricette, ma se non le scrivi tu queste cose, io dove le leggo?
un abbraccio
Come posso condividere questo progetti io che sono di verona e che ho un pezzo di terra da coltivare e una grandissimissima voglia di imparare?
Sonia cara si potrebbe sapere di piú di questa iniziativa di Lega Ambiente, ci andrei ma vorrei anche divulgare l’informazione qui in zona Cassia. Mi sono fatta un giro sul loro sito ma non ho trovato nulla. Grazie. Anna
Parlando di biodiversità…un vivaio non lontano da casa mia ricerca da anni frutti antichi e rari per metterli a disposizione di tutti.
Se volete dare un’occhiata cliccate qui.
Izn…aspetto con ansia la sorpresa sul cioccolato!
Sai Izn….sto usufruendo di frutta\verdura bio non certificata x i soliti moivi economici(cioè che le certificazioni costano ecc)di Donnagnora…..mi sta balenando x la zucca di chiedere se mi vorrebbero a dar una mano nei campi—-l’unico freno è che devo capire se,in base ai miei impegni,posso garantire la presenza pressochè almeno una volta a sett.!Il richiamo della terra è una cosa grande……………..
Sono partito da una ricerca sul lievito madre e mi sono trovato a leggere per tutto il pomeriggio su questo interessantissimo sito. COMPLIMENTI! E’ adesso nei miei bookmarks migliori. Grazie di esistere! (come diceva il buon Eros)
Potrei scrivere un commento lunghissimo, infarcito di citazioni psico-sociologiche (e pure economiche, religiose e di tutto un po´). Ma diró solo quello che mio padre (ora ottantaquattrenne) mi disse molti anni fa, quando ancora credevo che con la testa si risolvessero i problemi di testa: “Vieni ad aiutarmi in campagna, e vedrai che non farai diventare ricchi gli psicologi”. Riduttivo? Eppure le nuovissime ricerche confermano che ansie, paure, scollamenti e scollegamenti tipici del nostro vivere dipendono in gran parte da una mancanza di contatto con la terra (e di utilizzo dei piedi come mezzo di locomozione, altra cosa che ci teneva giú). Secondo me questo tipo di progetti dovrebbero essere finanziati dall´assessorato (o ministero) della sanitá o delle politiche sociali. Ma anche ambiente, paesaggio, beni culturali, economia…beh, piú trasversale di cosí! Grazie, Izn! Concordo con Zac: ci saranno sempre meno ricette. Poche ma molto piú consapevoli e per questo preziose. In fondo, di ricette senza un perché é piena la rete… ;-)
@sabina:ci sarebbe una persona bravissima dalle tue parti. presto la contatto e qui nei commenti ti faccio sapere
@anna:questa sera dalle ore 20.00 ci sarà un’incontro sugli orti naturali e sulle piante antiche e rare. seguirà una cena con ortaggi e olio con erbe selvatiche dei nostri orti. puoi estendere l’invito a tutti coloro che possono essere interessati a questi temi. vi aspetto
@valentina: i vivai belfiore sono tra i vivaisti più seri e autorevoli. ho avuto da loro mandorli, ciliegi, azzaruoli……..
@valentina: arriva, prometto!! :-9
@jennifer: mi sembra un’idea geniale. Qua se non ci rimbocchiamo le maniche non andiamo da nessuna parte. E poi così verifichi come la coltivano, la verdura. Vuoi mettere…
@max: grazie a te di aver gironzolato tra queste pagine :-) Farò di tutto perché il pasto nudo sia sempre interessante e valga la pena di venirci a fare un salto :-P
@claudia: ma sai che quando sono andata da Giancarlo in perlustrazione qualche giorno prima di scrivere il post, ho avuto proprio questa sensazione di riconciliarmi con il tempo? È stato stranissimo.
E quando scrivo questo tipo di articoli ti penso sempre tantissimo, mi dico: questa cosa come la direbbe claudia? eh eh…
@tutti: mannaggia, appena un’ora fa ho scoperto che la piccola ha 38.7 di febbre (non era mai successo che non me ne accorgessi… di solito è tutta abbattuta e lamentona, invece era vispa e chiacchierava). Adesso però è nel pieno della febbre alta e sta facendo un pisolino. Quanto sono carini quando stanno così, con quegli occhietti a mezz’asta e la faccetta tutta congestionata. E con il sonno agitato, che mentre dormono muovono le manine. Tutto questo per dirvi che ovviamente stasera non potrò esserci. Mi dispiace tantissimo, mannaggia.
Chi è che ci va e mi racconta? sigh.
Paolo, che peccato solamente ora vedo la tua risposta, ieri non ho potuto collegarmi per tutto il giorno. Mi sarebbe piaciuto esserci. Facci sapere se si riorganizza qualcosa di simile prossimamente. Comunque Izn ha il mio telefono e la mia e-mail, nel caso. Ciao.
Izn—-mi sono persa qualche cosa ? Izn dovevi andare da Anna…… dove ? e Paolo che organizza ? che organizza ?
Ieri sera hai visto Report? hanno parlato tanto della terra intesa come aggregazione di persone e sistemi innovativi per la coltivazione, come appunto ci ha raccontato Giancarlo …la pacciamatura.— interessante sapere che sta nascendo una coscienza …..
che è questo che conta non ti pare?
anche io come Max, ieri, sono partita cercando “biscotti” e sono arrivata nel tuo sito.. ed eccomi qui anche stasera…che dire fantastico
grazie ciao
ho già scritto tempo fa e paolo conti mi ha detto che mi avrebbe contattato per indicarmi una persona che mi poteva essere di aiuto per il mio pezzo di terra… nell’attesa volevo dei consigli per poter evitare di dare veleni al terreno, vi spiego abbiamo, io e il mio compagno pochissimo tempo causo trasloco, figli e lavoro, ma il terreno non aspetta e l’erba dopo tutte queste piogge è altissima, cosa si potrebbe piantare per rendere più facile il taglio dell’erbacce, tipo erba medica o altro ma che ci consenta di gestire il terreno circa un campo e mezzo…grazie e buon lavoro
l’orto va bene, oggi gnocchi di patate (dall’orto) melanzane , zucchine, peperoni, insomma è da un paio di mesi che compro solo frutta il resto orto ..ma che bello , che soddisfazione..
devo stare attenta ..mi sta prendendo una voglia matta di trasferirmi in campagna!!