Fa caldo!! Non posso crederci. E allora, bisogna fare proprio come dice il Maestro: con giorni lunghi di colori chiari ecco Luglio, il leone,
riposa, bevi e il mondo attorno appare come in una visione, come in una visione. Scusate, ma io, da piccola (ma proprio piccola) subivo gli ascolti delle mie sorelle maggiori. Non so cosa produca nel cervello di una forse settenne “Statale 17” e “Sono un tipo antisociale, non mi importa mai di niente etc etc”.
So però che, alle medie, appena diventata autonoma musicalmente, per reazione, luglio è passato da Guccini a Riccardo del Turco (negli anni Ottanta, praticamente una bestemmia). È piú forte di me: sento “luglio” e aggiungo, mentalmente, “col bene che ti voglio vedrai non finirà” (jajajaja). Però la “Canzone dei dodici mesi” non smette di emozionarmi, ogni volta che la sento (anzi, vi ci metto pure il testo, così magari fate il gioco del “Trova le centoventi citazioni dalle origini ai giorni nostri” eh eh). E poi mi sa che ci starebbe proprio bene, come manifesto riassuntivo di questa rubrica (con tutto il rispetto, ed anche un inchino).
Dunque: intanto che cerco di mettere assieme il luglio di Riccardo Del Turco e quello di Guccini, vi comunico che proprio in questo momento è apparso come per magia il numero di luglio 2001 di Salute Naturale.
Ora, in questo mese ci sono due cose che proprio *non posso* fare: stare al computer e cucinare (o mangiare, anche, talvolta). Quindi mi scuserete, ma, per di più, lo riassumeró biecamente (anche usando le stesse frasi, lo dico, prima che mi arrivi una denuncia per plagio da Pietro Fornari e Daniela Marafante, soprattutto ;-)).
Allora: luglio. I campi traboccano di frutti maturi. Se maggio era virginale e giugno per le nozze, luglio è il mese della fertilità. Dedicato a Venere, dea dai molti amori e dai molti figli (e dalle belle natiche, come ci ricorda l’appellativo Callipigia), e alla sua capacità rigenerativa. Nel mondo celtico l’ultima notte di luglio era dedicata alla veglia per Lug, dio della luce, che celebrava le sue nozze con Erinn. Presso gli egizi cominciavano i misteri di Iside, mentre in Siria si festeggiava Atargatis, dea della fertilità.
Il 16 luglio c’è pure la festa della Madonna del Carmelo, o del carmine (che ricordo con ansia, perché Santa protettrice del paese dei miei genitori, e col caldo che c’era a metà luglio mi toccava andare sempre in processione, invece che starmene sotto una pianta al fresco). La festa “de noantri” romana, istituita nel 1226. Per la solita *strana coincidenza* si ricorda il ritrovamento, nel Tevere, di una cassa contenente la statua di una Madonna. Ma guarda te, proprio nel mese dedicato a quella dea Venere che emerse dalle acque… ;-) Ci sarebbe anche la festa di Sant’Anna: anche in questo caso molte sono le cristianizzazioni di riti pagani collegati con la grande Madre, come ringraziamento per il raccolto.
Dicevamo: nei prati arsi dal sole esplode la vita: cavallette, grilli, cicale, lucertole. Sole e girasoli. Per la medicina cinese è il mese del fuoco. E il nostro organismo vive in questo momento il più alto rischio di inaridimento: i liquidi si prosciugano, i tessuti si seccano, il sistema circolatorio vive il suo periodo più difficile. È, infatti, più che mai sotto pressione: deve nutrire i tessuti e nello stesso tempo assorbire i liquidi inutili e concentrare l’energia.
Le arterie e i capillari arteriosi sono le nostre “falde acquifere” sotterranee che dalle profondità nutrono la terra ed i suoi frutti (connettivo e tessuti), esposti in superficie alla calura del sole. Mentre vene e capillari venosi sono i canali di scarico che portano via le sostanze di scarto, i liquidi vissuti, la coscienza superata. Un equilibrio delicatissimo, quindi, che può essere alterato da stili di vita sbagliati. Un utilizzo sconsiderato delle energie, un’attività continua senza coscienza di sé porteranno alla disidratazione, ad una non reintegrazione dell’energia. All’estremo opposto si potrà avere uno scarso utilizzo dell’energia, con conseguente stasi dei liquidi (è il caso di chi non fa attività fisica, di chi è pigro, di chi mangia troppo e pesante, di chi non fa l’amore e non è intraprendente – parole di Pietro Fornari, tutte!).
Luglio è, quindi, un passaggio chiave per la nostra salute, onde evitare dispersione o ristagno di energia. Per vivere l’estate nella sua pienezza creativa e rigenerante. Se è vero che il nostro cervello (come ampiamente dimostrato) segue i ritmi del sole e della natura, questo mese non dovremo avere poi così tanta fame. La medicina ayurvedica ci ricorda che a luglio il metabolismo brucia i grassi come non mai. In pratica, se seguiamo l’istinto (ed il sole), ci rimettiamo in forma senza nemmeno accorgercene. Ma attenzione: se ci si strafoga questo mese, beh… poi non ditemi che non vi avevo avvertiti (eh eh risatina sarcastica con sfregamento di mani tipo Igor… ehm, no… Aigor, in Frankestein Junior).
Dunque, passiamo ai consigli pratici. Qui leggo: una colazione energetica e rimineralizzante, un pranzo idratante e vitaminico ed una cena leggera. Per colazione, ad esempio, pane, miele, una pesca frullata e del succo di qualsiasi cosa. Il miele è l’energia sessuale della pianta trasformata in nutrimento, ed è l’alimento che assomiglia di più al sole di luglio (magari evitare quelli troppo dolci, come arancia o lavanda; meglio abete o piante boschive in genere). No tassativo a zucchero e dolci.
Poi grandi insalate di fiori e foglie, magari con pezzi di frutta dentro, pesche, melone… accidenti: questo mi ricorda un viaggio a Parigi, ai tempi dell’università, con il corso di museografia del professor Togni, che a pranzo ordinava insalata e macedonia, e poi le mischiava, dicendo che glielo aveva insegnato Carla Fracci. O Franca Rame, non ricordo (in ogni caso trattavasi di gran donna). Per non abbioccarsi troppo, ottimo il pesce: proteine più digeribili, fosforo, magnesio: magari ai ferri, con olio d’oliva e una marea di erbe profumate. Niente carne rossa e grassi animali, per adesso, che è meglio.
Alcuni alimenti che sarebbe opportuno evitare? La pizza e le focacce: pasta lievitata, mozzarella, eccesso di olio non aiutano l’azione asciuga-grasso di questo mese. No deciso anche al gelato alle creme, mentre cadono a fagiuolo i sorbetti di frutta (Izn, ricordati che hai promesso di postarmi la ricetta!! ;-)). A proposito di fagioli, sconsigliati per tutto il mese, come pure piselli e patate. Ma che ci importa? Tanto gli orti sono pieni di cetrioli, pomodori, cipolle, bietole, aglio…
Ah…cipolla! Perfetta: rimineralizzante, diuretica, un miracolo contro i danni da eccesso di calore. Ma lo sapevate che era l’elemento fondante della dieta dei costruttori di piramidi nel deserto egiziano? Sarà ben stato caldo, lì, a sudare… Ma sulla cipolla c’è troppo da dire, per cui taccio (ci faremo un post tutto suo, prima o poi).
Ho trovato anche un altro suggerimento, che per me ha del curioso, visto la mia provenienza e visto anche dove abito: il fico d’India. Pare che sia fondamentale, a luglio, almeno una volta alla settimana. Assieme al peperoncino, che accende il metabolismo e quindi stimola il corpo a smaltire. Qualche seme di girasole (crudo o sotto forma di olio), che rigenera i tessuti. E poi gelso, more, mirtilli, ribes…
Mi pare che ho detto tutto. Ah, no, ecco, importantissimo! Bere.
Niente alcolici, questo mese. Per quanto riguarda il vino, pare che produca un “sovraccarico metabolico” (ossignor che parola) che il nostro fegato, ora come ora, non si può proprio permettere. E nemmeno bevande gassate e/o zuccherate.
Scusate che mi scappa da ridere: ma voi ve li immaginate i milioni di tedeschi davanti alla tv, stasera, mentre soffrono per il caldo e la tensione della semifinale dei mondiali di calcio, sorseggiare tisane alla frutta invece di birrette ghiacciate? Meno male che non leggono quello che scrivo ;-)
In luglio si va di tisane alla frutta e bevande similari. E stavolta tiro fuori dal cassetto quello che bevevamo noi da piccole, in campagna, sotto il sole. Mica per altro, ma sono le stesse cose che consigliano gli esperti, solo con altri nomi: acqua di fonte (mi viene da ridere amaramente: ma dove la trovo l’acqua di fonte, qui, che è il paese dell’“acqua morta”, come dice il mio amico bulgaro?). O una bella brocca di acqua e limone, per esempio. Oppure una bevanda che ho ritrovato proprio ieri, e che mi ha aperto un altro cassetto della memoria (olfattiva, soprattutto): il karkadé! Da piccola mica sapevo che altro non erano che i fiori di ibisco… è ricco di vitamina C, protegge i capillari che col caldo tendono a dilatarsi e mille e mille altre belle cose
O la tisana alla menta, che stimola il sistema nervoso centrale e aiuta a superare l’affaticamento e la stanchezza dovuti al calore eccessivo. Oppure il tè con la frutta. Su questa rivista la chiamano “sangria analcolica”, ma mia madre mica lo sapeva cosa fosse, la sangria. Quindi era “tè con la frutta”, di solito pesche. Semplicissimo: quando il tè è ancora caldo, si aggiungono pezzi di pesca (o albicocca, fragole, melone…). Si lascia raffreddare e si mette in frigo almeno tre ore. Altro che estatè…
che meraviglia, claudia!
a luglio è concesso tutto quel che il naturopata mi ha lasciato ed è meglio evitare tutto quello che lui già mi ha tolto.
si vabbè, ecccezion fatta per le patate, che lui me le avrebbe lasciate, quelle. e io a pranzo ne mangio praticamente sempre un pochino, non potendo mangiare il pane…
vorrà dire che ci (ti) penserò, prima di mettermele nel piatto domani. e chissà, ti adoro così tanto che magari evito… :-)
baciiiiiiii
Luglio, la stagione degli amanti…della ricerca di un posto all’ombra, ascoltando le vibrazioni del caldo che sfiora la Terra.
hai svelato qualcosa di magico…Venere e la Madonna del carmelo…
è sempre un piacere leggerti.
un abbraccio.
@Cembolina: non parlarmi di patate, che da quando vivo in Kartoffellandia mi escono dalle orecchie ;-)
@Francesca (e tutti): e pensa che mancano metá link! Comunque, ringrazio ancora Izn, che dalle ferie fa miracoli telematici! (senza campo, senza computer…ma come fa??!! ;-))
A breve anche gli altri link “cultural-alimentari”!
Comunque, stavolta ho proprio veramente copiato di sana pianta da Salute Alimentare: non ho svelato nulla, solo divulgato! :-)
grazie claudia, dei consigli, dello scrivere e della canzone bellissima!
@claudia: ehm. fatto adesso. Anche il grassetto sulle cose mangerecce. Posso usare come scusa che il tè alla pesca, che ho bevuto per la prima volta, mi ha distratta? Era *strepitoso* (slurp) :-9
p.s.: è esattamente così, come ti ho descritto, ma la cosa che mi fa più incavolare di questo collegamento è che scrivo le cose, passo magari mezz’ora a correggere e limare, salvo e… sparisce tutto. ARGHHHHH!
Grande Claudia! un post stupendo ed utilissimo!!! grazie!
come sempre leggo senza fermarmi incantata dalle cose che scopro e da quelle che naturalmente “sapevo” che basta ascoltarsi e verificare quel ceh accade…. mi piace sottolineare le cose che ritrovo comuni e scoprire che luglio è il bene che mi voglio. grazie claudia e …francesca….il mese degli amanti…interessante bevanda…
apperò….
letto tutto d’un fiato, a parte il fatto che io detesto l’estate e spero arrivi in fretta ottobre, i tuoi consigli li ho trovati davvero notevoli.
preciso, detesto l’estate perchè a milano, quando la temperatura sale oltre i 15/20 gradi per un’ipotesa come me è delirio, l’afa, l’appiccicume sono davvero insopportabili, tant’è che sto sotto condizionamento per tutto il periodo, uscendo all’aperto se è assolutamente indispensabile .
ma questa cosa del luglio bruciagrassi mi ha davvero incuriosita…. vado a leggerti meglio
ciao e grazie
b
@Vaniglia: figurati! (la canzone non l´ho scritta io, eh, sia chiaro, che non ero nemmeno nata! eh eh)
@Izn: ma che veloce sei? Speedy Gonzales era un bradipo, in confronto! Ma come?? Ti ho introdotta nel tunnel del té alla pesca? Che onore…;-)
@Terry: ehm…vista la passione insana di Cembolina per la lavanda, le ho direttamente girato il tuo post di oggi eh eh!
@Silvia: sono passata da te, che non ho resistito (troppo bello, il tuo post di luglio…mi sono sentita subito in mezzo ad un campo appiccicaticcia modello Statale 17 il sole cade a picco (tanto per restare in tema)
@Babs: ehm…in effetti luglio a Milano richiede un attimo piú di pazienza, lo ammetto. Quando abitavo a Trento non lo sopportavo nemmeno io, e mi rifugiavo spesso nella campagna dei miei, sotto le fresche frasche, in pausa pranzo o al sabato. certo, hai ragione: faccio ammenda e cammino sui ceci, che ho un bel parlare, da qui (ieri 16 gradi, al mattino, come punizione per aver gioito troppo in fretta). Ahh…mi pare che il karkadé sia consigliato per chi soffre di pressione alta…meglio chiedere consiglio, prima di berlo, che non vorrei avere sulla coscienza uno svenimento in pieno centro milanese causa eccessiva assunzione di té all´ibisco! ;-)
Molto interessante!
Praticamente è anche tutto ciò che dice la macrobiotica per i mesi caldi!
Anch’io, come Babs non vedo l’ora che venga ottobre…
stupende le ultime tre parole :D
sembra squisito fresco e leggero! lo provero’!
non siamo alla tua altezza, ma se ti va dai un occhio a
http://www.modemuffins.blogspot.com
ma poi, claudia, perché le patate no?
che son curiosa, io …
vabbè tanto ormai mi nutro di lavanda ;-)
baciiiiiiiiiiiii
ps: izn, io adoro anche le tue foto. te l’avevo mai detto? baci anche a te :-)
ps: tra poco entro nel tunnel anch’io. oggi pomeriggio faccio il té alla pesca. giurin giuretto… :-)
è ufficiale. sono nel tunnel. :-D
@Cembolina: eccomi! È che, con questo caldo, il computer rimane spenstissimo (anche solo un microgrado in piú e si supera la soglia, in casa ;-)).
Dunque, sai che non lo scrivono, qui, perché no, le patate ed i fagioli? Io di solito ne mangio, anche se non in dosi tedesche, ma con questo caldo no, proprio non le cerco.
Credo che abbia a che fare con l´intestino, perché subito dopo scrivono che, al contrario, cetrioli, cipolla, aglio e zucchine (e bere tanta acqua!) depurano l´organismo. In effetti non credo che con 40 gradi venga a nessuno voglia di patate e lenticchie, o zuppa di legumi cotta per ore sul fuoco.
La mia sensazione é che le patate,l come dicono in Germania, “stopfen”, strano verbo che ha un centinaio di equivalenti italiani (come sempre! AAAArgh!): saziare, riempire, sfamare, rimpinzarsi ma anche, a livello medico, qualcosa del tipo “costipante e astringente intestinale”.
Insomma, con questo caldo piú che altro credo che il corpo abbia bisogno di cose crude, fresche e che contengano tanti liquidi, tipo frutta e verdura, piuttosto che alimenti che ci intasino.
Ecco. Adesso, siccome non sono né medico né dietologo né nutrizionista (e nemmeno di striscio qualcosa di similar-scientifico), spero che Elena non sia in vacanza e gioco il jolly! ;-)
“stopfen” ist mir vollkommen klar. e trovo che renda perfettamente l’idea anche dal punto di vista onomatopeico. :-D
grazie per le dritte. magari ripasso per vedere com’è andata col jolly.
io però, in questi giorni di magra senza pane a pranzo, se mi trovo le patate bollite col prezzemolo ma FREDDE allora non le disdegno. ora però, giorno sì e giorno no, penso al tuo post e mi trattengo :-)
baciiiiiiiiiiiiiii
@Cembolina: nooooo! Non trattenerti per il mio post! Accidenti! Io sono una che si diletta a spulciare le tradizioni e gli usi e costumi geografico – culinari, mica un medico! ;-)
Pensiero sopraggiunto or ora: in questo periodo dell´anno, almeno qui, le patate non ci sono proprio (a meno che non si comperino quelle che vengono dall´Egitto o dalla Sicilia). Quelle dell´anno scorso sono rinsecchite, piene di germogli, immangiabili e, soprattutto, finite! E quelle di quest´anno stanno fiorendo or ora!
PS: ma sai che mi ero dimenticata che sapevi il tedesco? ;-)
nun bitte keine Panik! ;-) *mi trattengo* significa semplicemente che evito di mangiarle proprio tutti i giorni … :-)
non siamo medici, no. ma io credo che l’ascolto attento del proprio corpo sia la prima arma che ci tiene lontani proprio i soggetti di quella categoria.
ora che sono alla fine della 4a settimana *talebana* di regime naturopatico, i segnali e i cambiamenti del corpo (tutti in positivo, peraltro, ma non credo ci fosse bisogno di dirlo) li vedo e li sento tutti.
ma torniamo pure alle patate. l’aver letto da te che non sono particolarmente consigliate ha semplicemente posto la mia attenzione sul fatto che le stavo mangiando tutti i giorni. ho esaminato più a fondo la cosa e mi son resa conto che le mettevo nel piatto come sostituto del pane, solo perché era come se fossi *mentalmente* convinta che mi *servissero* a tutti i costi per sopravvivere. ma si sa, la mente mente.
insomma, mi hai aiutato a risvegliare la mia consapevolezza sulla scelta di un cibo. quindi mi trattengo se mi rendo conto che il corpo non le chiede. e le metto nel piatto quando invece ne sento il bisogno. :-)
baciuz
[…] fantastici frutti piccoli. Gustatela anche appena cotta e poi consumatela a temperatura ambiente. Qui tanti consigli utili sull’argomento, raccolti dalla bravissima Caudia […]