È un po’ che non vi posto una torta normale e allo stesso tempo particolare, semplice da preparare, e di grande effetto per gli astanti. Che piaccia a grandi e bambini e sia di poche pretese, buona sia appena fatta che un paio di giorni dopo, ottima per la colazione ma anche perfetta per la merenda e per la fetta di dolce serale; personalizzabile anche per gli amanti del cioccolato e ricopribile con marmellate e altro.
È che è, il bengodi delle torte!!!?? E che ne so! Io quando l’ho vista la prima volta ho pensato che ci voleva uno chef per prepararla, poi quando l’ho fatta ho detto ah ma tutto qua? Non devo fare strati, tagli, creme o altro? Macché! È solo un normalissimo impasto, concepito in modo che quando cuoce, a temperatura piuttosto bassa, si divide *da solo* in tre strati di diversa consistenza.
Lo strato superiore è una specie di pan di spagna, quello centrale una crema al latte, e quello in basso ha una consistenza budinosa, più o meno dura a seconda di quanto e come cuocete il dolce. Si cuoce buono buono in un’oretta, lo potete tirare fuori dal forno senza il timore che si abbassi, perché, udite udite, lui *si deve* abbassare, e quando si è raffreddato con molto comodo va messo in frigo a rassodarsi.
L’unica qualità che dovreste avere per realizzare questo dolce sarebbe una certa pazienza, vista l’attesa post-forno; ma come avete visto dal condizionale, nemmeno questo è veramente necessario, in quanto la sottoscritta, molto conosciuta negli ambienti di quelli che non sanno aspettare, l’ha mangiata anche tiepida, e forse le è piaciuta pure di più (a lei mica a me) :-D
Ciò a cui dovete fare veramente attenzione è solo la grandezza dello stampo: deve misurare esattamente 20 centimetri per 20. Se ne userete uno anche solo leggermente più grande gli strati potrebbero non riuscire o venire fuori in modo diverso (ad esempio lo strato inferiore potrebbe venire sottile rispetto agli altri); più piccola non ne ho idea, non ho provato. So solo che qualche giorno prima del compleanno della zac-quasi-girl ho iniziato la febbrile ricerca dello stampo perfetto, che oltretutto deve essere pure quadrato per esaltare gli strati, perché la fetta, diciamocelo, su, non è la stessa cosa.
Il mio problema come potete immaginare è stato trovare uno stampo non antiaderente (ricordate l’articolo sul teflon?), dribblare quelli che si definiscono non antiaderenti come quelli in ceramica e poi sono rivestiti di una roba ceramica mischiata al teflon, ed evitare gli stampi in alluminio usa e getta.
Su Amazon ho trovato questo di cui però non è specificato il materiale (che però, se leggete i commenti, tutti usano proprio per fare la torta magica), questo di cui tutti parlano benissimo, anche se pure qui non ho capito di cosa è fatto esattamente (ma un indicazione precisa no eh?) e infine questa, che è molto simile a una che mi ha consigliato su FB Barbara Giovannetti (la mitica pasticciera di Romeow Cat Bistrot che vi ho presentato qualche tempo fa qui), che però necessita di una base sotto, e se ho capito bene non è adatta a impasti molto liquidi (e questo della torta magica secondo me lo è).
Io alla fine scavando e riscavando nella mia dotazione di pentolame (tipo deposito di Paperone) ho trovato una vecchia teglia di alluminio della misura giusta, e anche se non amo usare questo materiale se non per preparazioni velocissime e asportabili dalla teglia subito dopo la cottura, ho deciso di dargli una chance per una volta.
Ho provato sia con il rivestimento di carta forno (che non mi piace perché se ho capito bene è rivestita di silicone) come dice la ricetta, sia con la classica imburratura/infarinatura, e la seconda ha vinto a mani basse: mentre la carta forno l’ho dovuta staccare faticosamente dal fondo della torta, la seconda si è staccata da sola quando si è raffreddata; non ho dovuto fare altro che appoggiarla delicatamente su una mano e rigirarla.
Vabbeh, bando alla chiacchiere, passo alla ricetta, perché so già che se non l’avete mai fatta sarete curiosissimi di provarla! Io ho seguito questa ricetta qui, ma in rete la trovate dovunque, anche al cacao, per dire; sotto il nome di “magic cake”, “impossible cake” o “magic custard cake”.
Ingredienti:
500 grammi di latte intero fresco
4 uova felici a temperatura ambiente
150 grammi di zucchero grezzo chiaro
125 grammi di burro felice
115 grammi di farina semintegrale
1 cucchiaio d’acqua pura, tiepida
1 presa di polvere di vaniglia
Per prima cosa imburrate e infarinate bene uno stampo delle dimensioni che sapete, e mettetelo da parte in un posto fresco. Fate fondere il burro a fuoco molto basso, lasciandolo poi raffreddare da una parte; versate il latte in un pentolino e toglietelo di freddo (espressione della mia mamma per dire meno caldo di tiepido ma più tiepido di freddo). Questo passaggio serve perché il latte freddo farebbe indurire il burro.
Separate i tuorli dagli albumi e montate i primi (io come al solito li spello per evitare l’odore di uovo) con lo zucchero e la polvere di vaniglia fino a quando non otterrete una bella crema spumosa; a metà montaggio aggiungete il cucchiaio d’acqua, che pare sia parte indispensabile della riuscita della ricetta (lo dice Dissapore qui).
Quando saranno belli gonfi aggiungete il burro fuso tornato a temperatura ambiente, continuando a montare, poi la farina setacciata, e quando quest’ultima sarà ben assorbita, il latte a filo, un po’ alla volta, sempre montando.
Preriscaldate il forno a 150/160°C, a seconda della potenza del vostro. Il mio è moscio quindi 160. A parte montate gli albumi a neve (ci sono diverse scuole di pensiero, chi dice a neve ferma, chi ancora abbastanza morbidi, io per sperimentare li ho montati in tutti e due i modi (per due torte separate) e non ho visto grandi differenze.
Incorporate bene gli albumi al composto; non dovete farlo dal basso verso l’alto come al solito ma proprio mescolando, anche se molto delicatamente; anche questo pare sia un punto critico, come potete leggere qui, dove trovate anche una magnifica versione alla zucca!); non preoccupatevi se si forma uno strato di albumi montati che galleggia, ci deve essere. Infine livellate come potete e versate il tutto nella teglia di cui sopra; infornate subito a metà altezza.
Lasciate tranquilla la vostra magic custard cake per un’oretta; il tempo di cottura varia molto a seconda dei vari forni, e ovviamente non potete usare il solito metodo-stecchino; il centro deve essere molto morbido ma non liquido e la torta deve essere uniformemente colorata sulla superficie.
Tirate il dolce fuori dal forno, lasciatelo lì, senza coprirlo, per non far formare goccioline di condensa che ricadrebbero sulla torta. Io di solito uso un setaccio grandino messo al contrario, così la torta è coperta ma traspira.
Quando sarà a temperatura ambiente, copritelo e mettetelo in frigo dalle due alle quattro ore. Una volta raffreddato lo potete servire ben spolverato con lo zucchero a velo e accompagnato da un bel bicchiere del latte che preferite.
Buondì e buona domenica!
Puoi dirmi cosa vuol dire quando scrivi che spelli gli albumi?
@Manuela: No no, non gli albumi! I tuorli :-D In effetti per come ho costruito la frase poteva sembrare :-) Ne ho parlato in questo post, c’è anche tutta la sequenza fotografica :-) Spellarli serve a non avere quell’odore fastidioso di uovo!
Ah ok, grazie!!
Da qualche anno a questa parte utilizzo lo zucchero integrale, non per una questione di gusto ma di salute, per zucchero grezzo cosa intendi?
@Manuela: Anch’io tutte le volte che posso utilizzo lo zucchero integrale, di solito quello che preferisco è il mascobado. In questo caso però avrebbe colorato la torta di marrone, quindi ho usato il grezzo chiaro, per capirci questo qui.
Buonissima!
L’ho fatta sia “bianca” che al cacao. Quest’ultima, ha il solo difetto che lo strato inferiore, si stacca daglia altri 2 con estrema facilità. Volevo sapere se potevi darmi una dritta per ovviare a questa cosa, perché avrei bisogno di spostare la torta dalla sua teglia, quindi capovolgerla 2 volte…la versione al cacao l’ho fatta sostituendo 50 gr della farina totale con 50 gr di cacao in polvere.
@Manuela Mendicino: Uhm mi sta venendo in mente che forse era troppo cotta? E la crema sotto si è solidificata troppo?
una torta veramente magica
Ciao ancora non l’ho provata ma volevo chiederti se al posto del burro posso metterci l’olio di semi.
Ciao, chissà se mi puoi dire come mai la torta uscita dal forno è collassata e si è fatta bassa…. grazie ciao