Tutto il lavoro che il professor Giannattasio svolge (e adesso anche la sua rubrica qui sul pasto nudo, che immagino gli dia un bel po’ da fare insieme a tutto il resto) è solo la punta dell’iceberg dello sforzo di divulgazione che fa ogni giorno; e uno degli argomenti che in assoluto lo appassiona di più è ovviamente la salute dei bambini, già da quando sono solo un piccolo sogno che si sta concretizzando nella pancia delle mamme.
È successo che qualche tempo fa il Nostro mi disse che stava tenendo un ciclo di incontri che aveva come argomento l’alimentazione dei cuccioli (e la sua correlazione con le allergie) proprio nella scuola steineriana che abbiamo scelto per la pulcina.
Mai decisione fu più autolesionista, visto che per raggiungere l’asilo tra distanza e traffico ci vogliono tipo tre quarti d’ora; fatto sta che a noi quel posto piacque molto a pelle dalla prima volta che lo visitammo (sopra tutto trovammo adorabili i bambini che lo frequentavano, gentili, educati e supercreativi), e ancora adesso ogni volta che ci andiamo ci dà un senso di serenità, e questo lo riteniamo impagabile (inoltre questo Natale ho ricevuto il primo “lavoretto” della piccola nella mia carriera di mamma: una candela di vera cera d’api (!!!) infilata in un portacandele fatto con una fettina di tronco d’albero. Che cosa potevo chiedere di più?).
Insomma, quasi neanche mi stupii che due cose così belle della mia vita si incrociassero in qualche modo, e colsi al volo il suo invito a partecipare ai due ultimi appuntamenti, di cui adesso vi voglio raccontare. Proverò a riassumere i punti salienti della conversazione, cercando di fare meno confusione possibile (le cose da dire sono tante – ecco perché ho dovuto dividere il post in due parti), e sperando che possano esservi utili; come al solito quando si ha a che fare con il professor Giannattasio si scoprono sempre fatti che lasciano a bocca aperta :-O
Comincerò col riportarvi che fino agli anni ’50 del secolo scorso i bambini non manifestavano allergie agli alimenti, ma solo ad alcuni antibiotici; le allergie alimentari erano pochissime (a parte l’intolleranza al lattosio). È importante precisare che la differenza sostanziale tra allergia e intolleranza, è che nella prima è coinvolto il sistema immunitario, nella seconda no (per cui da un’intolleranza si può guarire).
Secondo il professor Giannattasio l’allergia non è una malattia, ma un processo che il nostro organismo si inventa per reagire ad altre malattie. Se ci pensate infatti i sintomi più comuni delle allergie sono bruciore degli occhi, mucose umide, gonfie e infiammate, rossore: un eccesso di calore e di acqua che vuole andare verso l’esterno. L’organismo sta cercando di sciogliere qualcosa.
I bambini di una volta erano caldi, paffutelli, avevano la pelle tonica e rosea. Oggi il 10% dei piccoli nasce con le stimmate della dermatite atopica; la pelle è secca, e con eczemi secchi che sono umidi solo nella fase iniziale; non sciolgono, tendono piuttosto alla sclerosi, che in senso generico è un indurimento – freddo – dei tessuti. L’allergia è appunto il tentativo dell’organismo di reagire alla tendenza precoce verso la sclerosi. Ad esempio i bambini che nascono con la dermatite atopica (e io ne so qualcosa) vanno riscaldati in ogni modo. Compreso un immenso amore, che è la fonte di calore più grande che possediamo.
Le malattie di oggi sono lo sbocco di questa sclerosi. Il tumore è l’estrema conseguenza di questa freddezza: l’assenza assoluta di calore); l’asma allergica (un’estrema irrecuperabile secchezza) è la conseguenza del non aver tenuto conto del fatto che l’organismo voleva assolutamente essere infiammato e dell’aver fatto ricorso a potenti e duraturi trattamenti con cortisonici per reprimere i sintomi dell’allergia.
Ecco perché le allergie, come la febbre (una delle risorse più importanti del nostro organismo, che stimola il sistema immunitario e uccide i batteri, e scioglie le tossine che devono essere allontanate), vanno prevenute o guidate, ma mai represse precipitosamente con i vari antistaminici e cortisonici, che le bloccano sul nascere. Indubbiamente può essere necessario ricorrere ai cortisonici se i sintomi sono molto gravi, ma non dev’essere la regola: il più delle volte infatti i sintomi dell’allergia possono essere controllati (=non repressi) con delle buone pratiche e un’alimentazione adeguata.
Anche le malattie esantematiche sono tutte malattie infiammatorie, che il sistema immunitario usa come palestra per diventare grande (avete presente le mamme di una volta che quando venivano a sapere che un bimbo aveva il morbillo mandavano subito i figli a giocarci?). Ai giorni nostri purtroppo la percentuale di bambini che sviluppano dermatite atopica e allergie ai pollini e a tanti altri inalanti in tenerissima età è impressionante, e tende a crescere. Attualmente il 20% di bambini manifesta allergie respiratorie, e si stima che questa percentuale nel 2020 arriverà al 50% se non si cambia rotta.
Come vi dicevo, il 10 per cento dei nostri bambini nasce con la dermatite atopica.
L’8% dei piccoli al disotto dei tre anni ha un’allergia alimentare, ad esempio al latte, all’uovo, al grano, alla soia, mentre pochi anni addietro questa percentuale era meno della metà. Un bambino su 100 è celiaco. Tanto per fare un po’ di chiarezza sulla celiachia, un tempo veniva chiamata intolleranza al glutine; è anch’essa una patologia nella quale è coinvolto il sistema immunitario, anche se con un meccanismo diverso da quello delle allergie: in questo caso l’agente responsabile è il glutine che è presente nel grano, nell’orzo e nella segale, ma non negli altri cereali.
Cosa è cambiato da 60 anni a questa parte? Tante piccole grandi cose, che messe insieme hanno mandato in tilt il nostro sistema immunitario. Intanto i bambini una volta andavano a dormire alle sette, salutare abitudine che rispettava il bioritmo dell’organismo, mentre adesso molti di loro il letto non lo vedono prima di mezzanotte, mettendo in sofferenza il loro corpicino che avrebbe voluto andare nel mondo dei sogni molto prima.
Le mamme in gravidanza anni addietro vivevano un periodo di pace, isolate da qualsiasi stress; il lavoro manuale era molto alleggerito e non impegnava troppo l’intelletto; adesso le donne incinte sono spesso molto stressate intellettualmente e sottoposte a mille ansie, che passano al bambino già nel grembo e lo rendono più facilmente “sclerotico”.
Il boom economico e la conseguente industrializzazione (che per carità, sarebbe stata anche una cosa positiva se non ci fossimo persi il buon senso per strada) ci ha fatto passare dall’agricoltura familiare, ecosistenibile e rispettosa dell’ambiente, alla “rivoluzione verde” con un massiccio e crescente utilizzo di pesticidi (è ormai noto che c’è una diretta relazione tra uso di pesticidi e Parkinson e si sospetta anche che i pesticidi possano essere responsabili di alcune forme di disturbo dell’attenzione nei bambini), concimi e nitrati di sintesi, in nome del “tutto subito” e alla contaminazione ambientale, data ad esempio dalla diossina che origina dalla combustione di materiali sintetici e dalla produzione di certi pesticidi.
Gli animali sono stati imprigionati e costretti a vivere come un incubo ogni singolo giorno della loro vita: sapevate che le mucche degli allevamenti intensivi vivono 4 anni, invece dei 20 anni delle mucche felici? In alcuni casi gli vengono anche asportate le corna (come il becco ai polli).
Senza parlare della loro alimentazione, che è esattamente l’opposto di quella che dovrebbe essere, finalizzata com’è a far produrre tanto latte ma di scadente qualità (c’è un articolo di Giannattasio proprio sulla qualità del latte in rapporto all’alimentazione delle mucche sul numero appena uscito di Valore Alimentare, trovate un breve sunto sul blog).
La stragrande maggioranza delle persone oggi si alimenta con un buon 80% di alimenti industriali contro un 20% di fresco, mentre, quando il boom economico era ancora alle porte, si acquistava cibo fresco ogni giorno ed il rapporto era di un 70% di fresco contro un 30% di conservato (o trasformato), oltretutto con la sostanziale differenza che non venivano utilizzati additivi sintetici (un esempio? sapevate che Il succo di arancia rossa è rosso solo grazie ad un colorante sintetico, che fortunatamente è proibito nel biologico?).
Il latte materno è stato sostituito dal latte artificiale, con tutte le conseguenze di cui abbiamo plurimamente parlato qui sul pasto nudo. Con l’arrivo inaspettato di migliaia di sostanze di sintesi il sistema immunitario, abituato a distinguere in modo semplice tra buono (alimento) e cattivo (veleno) non riesce più a capire cosa va bene e cosa no, ed ecco l’insorgere delle malattie immunitarie, sempre più frequenti.
Il sistema immunitario è stato messo a soqquadro anche dall’uso indiscriminato di farmaci e vaccini (ho detto “indiscriminato” non “normale”; non cominciate a darmi addosso, ché qui sul pasto nudo non si parla di medicina, solo di alimentazione, occhei?). Secondo ciò che ha detto Matteo il sistema immunitario si comporta come un bambino che deve apprendere, per poi applicare ciò che ha imparato nel corso della vita; motivo per cui *necessita* di avere un ottimo insegnamento. Di questo non si tiene conto. L’alimentazione con cibi scadenti e zeppi di additivi è uno dei cattivi insegnamenti che il sistema immunitario del bambino riceve sia durante l’allattamento (se la mamma non si cura della qualità del cibo che consuma) che lo svezzamento. Anche durante la gravidanza la mamma dovrebbe scegliere alimenti di qualità per permettere al sistema immunitario del bambino in formazione un ottimo apprendimento.
Oltretutto la memoria immunitaria si eredita dai genitori di generazione in generazione (esistono delle ricerche che hanno dimostrato che se i nonni si sono alimentati in modo sbagliato possono avere nipoti con disturbi metabolici!!). Quindi se il mio sistema immunitario è confuso probabilmente anche quello dei miei figli lo sarà, e per rimetterlo in ordine ci sarà bisogno di tanta cura nei primi anni di vita. Se ad esempio uno dei due genitori ha un’allergia (di qualsiasi tipo) la possibilità che anche il bimbo ce l’abbia è del 50%; se ambedue i genitori sono allergici la possibilità sfiora l’80% :-(
La situazione è questa, e una delle cose che si possono fare per correre ai ripari, oltre ad evitare lo stress noi per primi (ché i bimbi assorbono tutto ciò che siamo e che facciamo) è migliorare l’alimentazione dei nostri cuccioli (e la nostra); nel prossimo post vi illustrerò i consigli pratici che ho annotato perché i nostri bimbi siano caldi, morbidi e umidissimi :-)
p.s.: indovinate chi è la piccola peste al centro della foto?
Ciao,
ti seguo da tanto e grazie a quanto ho letto e leggo in questo spazio ho avuto la “spinta” per fare determinate cambiamenti soprattutto alimentari.
Senza a stare a descrivere i tanti cambiamenti adottati da settembre scorso (assolutamente non drastici ma di buon senso sia chiaro), proprio questa settimana stavo ragionando con mio marito che i nostri cuccioli (che crescono) di 7 e 9 anni quest’anno non hanno avuto nulla a parte un’otite della piccola….sarà un caso?
…..è la TUA piccola peste?!?Glielo si vede dagli occhi che è vispa vispa!!!!!
X il resto,parole sante…io cerco di divulgare il più possibile i tuoi post, soprattutto se riguardano i bimbi…ma trovo tale ostilità negli altri che mi sto aspettando da un momento all’altro che qlc1 mi dica di pensare ai beati fatti miei oppure di farmi un figlio e pensare x lui e non x quelli altrui… Speriamo sia solo un’impressione! Ah,sottolineo che non faccio pressione alcuna a nessuno, semplicemente invio i link o accenno alla cosa! Cmq,tu continua così che sei una bomba!!!!! Grazie!!!
‘Il tumore è l’estrema conseguenza di questa freddezza: l’assenza assoluta di calore’: ok, discutiamo, condividiamo, ma attenzione per favore. Non aggiungo altro perchè per il resto apprezzo e rispetto l’etica e le finalità di questo blog.
Concordo in tutto (anche sui tumori come estrema conseguenza di uno squilibrio del nostro essere). Penso di avere una vaga idea della piccola peste al centro. Anche se la cosa incredibile é che assomiglia in modo allucinante alla signora sullo sfondo!! :-))
@Elena: ciao a te Elena, e ben apparsa sul pasto nudo allora :-)
No, non credo proprio che sia un caso! Vedrai quanto quei piccoli cambiamenti saranno in grado di ribaltare la situazione salute.
Io invece sono nella fase primo anno di asilo, nella quale la piccola ha la febbre tre giorni sì e due no (il pediatra ha detto che lei sta facendo il suo lavoro, perché il sistema immunitario si è attivato e sta imparando).
È una gran fatica ma la soddisfazione di sapere che stiamo costruendo alla nostra piccola un futuro nel quale la sua salute sarà bella solida è immensa :-)
@jennifer: ma no che non è la mia piccola peste! È la sua piccola peste, cioè quella della mia mamma, cioè io, ehehheheh. Con il mio fratellino di mezzo, che ne ho anche uno più piccolo ma all’epoca era ancora nel mondo dei sogni. Grazie per divulgare il pasto nudo, sei un tesoro… proprio il passa parola discreto, quello dove non si cerca di convincere ma semplicemente si sottopongono notizie magari poco conosciute, è il modo migliore perché la gente sappia quello che… dovrebbe sapere :-/
@Loulou: Tranquilla, aggiungi pure tutto quello che vuoi. Ho riportato fedelmente concetti di un professore universitario, nonché medico, che è perfettamente consapevole di ciò che afferma, quindi per qualsiasi dubbio lui avrà sicuramente una risposta.
L’importante è che ognuno rispetti assolutamente l’opinione diversa da sé, e che non ci discostiamo troppo dall’argomento principe del pasto nudo, che è l’alimentazione.
Per quanto riguarda la mia di opinione, come sai è che la cosa migliore sarebbe che i diversi tipi di medicina si fondessero, in modo da poter attingere al meglio di ognuna e avere finalmente una medicina universale (e sopra tutto al di fuori delle logiche commerciali delle case farmaceutiche).
@claudia: e pensa che io da piccola tutto avrei voluto tranne assomigliare a mia madre! Invece in questa foto è così bella, e ha uno sguardo così amorevole :-)
@ Claudia: concordo anch’io sullo squilibrio, semplicemente volevo ricordare l’importanza di riportare con delicatezza frasi che lette senza una preparazione possono sembrare semplicistiche e definitive in un settore dove purtroppo non si è ancora arrivati a soluzioni definitive.
@ Izn: vedi sopra, e ripeto sono una fan del tuo blog.
Sacre riflessioni, ci sarebbe da parlarne per mesi. E che lotta in famiglia dove parlare di biologico-biodinamico ecc. si è presi per pazzi. Il cibo è l’energia che permette al nostro corpo di svolgere tutte le funzioni. E’ come se utilizzassimo benzina per mezzi agricoli per far funzionare una Ferrari. Oltre a non dare grandi prestazioni, il motore dopo poco si rovinerebbe. E’ così per noi e soprattutto per i nostri cuccioli. Energia pura per un terreno vergine. E’ un obbligo per noi genitori.
Per non parlare delle vaccinazioni selvagge che impongono ai nostri cuccioli per mero interesse economico.
Sono diventata estremamente sensibile a questi argomenti in quanto madre di una bambina con dermatite atopica severa, comparsa all’età di 10 anni. E proprio per questo abbiamo nel tempo completamente sovvertito le nostre abitudini alimentari, votandoci al biologico e al naturale e in generale ad una maggiore consapevolezza di ciò che ci fa stare bene e ciò che ci fa stare male.
Questo è anche uno dei motivi per cui mi sono imbattuta in questo blog tanto tempo fa..
Purtroppo nel caso di mia figlia tutta questa riconversione non è bastata: sono tre anni che la dermatite atopica avanza e non riusciamo a venirne a capo. Intuisco che anche per te, izn, la DA è qualcosa di familiare e allora approfitto spudoratamente per chiederti come la combatti…
grazie! è interessantissimo e aspetto curiosissima la seconda parte anche perché sono allergica a parecchie cose (polline, elastico, detersivi, profumi e chissà che altro) e ho tanta paura per la piccola.
ah, a proposito della vecchia polemica sull’esoterismo dell’agricoltura biodinamica, sto leggendo un libro di uno dei fondatori della biodinamica stessa (La Fertilità della Terra di Ehrenfried E. Pfeiffer) e devo dire che è tutto tranne che esoterico. insomma neanche l’ombra di topi squartati con la Luna in Sagittario o quel che cavolo era, ma tante tante norme di buon senso. e questo temo sia la cosa che fa più paura oggigiorno.
@Loulou: forse vuoi dire che qualcuno potrebbe pensare da quella frase che un tumore può essere curato semplicemente con il calore? Non ci avevo pensato, spero che non passi un’idea di questo tipo, le cose non stanno assolutamente così… grazie per avermelo fatto notare.
@pelomary: parole sante :-)
@tiziana: che strano che sia comparsa a 10 anni… credevo che fosse qualcosa che compariva sempre dai primi mesi di vita. Vedi l’ignoranza. Dunque, ti dico quello che so io di dermatite, ma spero che magari il professor Giannattasio leggendo il tuo commento possa darti qualche altra dritta utile.
La nostra piccolina ha cominciato ad avere la dermatite verso i due mesi di vita, e da allora è peggiorata tantissimo, a volte avevo tanta paura che sarebbe rimasta sfigurata, perché il visetto era tutto una crosta, è stata una cosa violentissima.
Se ti mandassi le foto rimarresti sconvolta.
Da subito i pediatri (omeopati) ci hanno detto di non metterle assolutamente creme al cortisone, perché altrimenti verso i tre anni avrebbe cominciato ad avere l’asma.
Il problema è che la dermatite in realtà è una cosa positiva, perché il corpo attraverso la pelle sta espellendo tossine, e *bisogna lasciarglielo fare*. So che però è tremendo per i bimbi, perché a parte l’aspetto estetico (che a dieci anni comincia a diventare importante) il prurito è insopportabile.
Ti dico cosa abbiamo fatto noi (Emma adesso sta benissimo, non ha più nulla!).
Abbiamo provato tante creme sempre omeopatiche, ma l’unica che ha funzionato è stata una crema dell’Argital alla calendula, achillea e camomilla se non sbaglio.
La prima volta che gliela misi sul visetto lei pianse tanto e trasudò un sacco di liquido all’improvviso (non lo dimenticherò mai); da allora cominciò a migliorare decisamente.
Nell’acqua del bagno solo… acqua tiepida (il caldo peggiora), al limite un po’ di olio di mandorle o amido di mais (l’acqua se è molto calcarea però peggiora la situazione).
Ovviamente, ma quello già lo saprai benissimo, solo indumenti di tessuti naturali e biologici (non lana a contatto con la pelle), e nel prossimo post, che pubblicherò questo mercoledì se tutto va bene, ci sono molti consigli alimentari proprio per i bimbi atopici.
Chiedimi tutto quello che vuoi, magari io ho dimenticato qualcosa per averlo rimosso, è stato veramente un periodo terribile, ma se sei forte e spieghi alla bimba che la pelle sta buttando fuori le tossine e che è una cosa positiva, e sopra tutto che è una cosa che ha un inizio e una fine se curata nel modo giusto, forse lo accetterà più facilmente :-/
@barbara m.: Grazie lo cercherò anch’io allora quel libro! Mi hai fatto morire di risate con i topi squartati con la luna in sagittario :-D
Da piccola ha avuto solo fessurazioni dietro le orecchie che comunque erano state catalogate come dermatite atopica. Poi più niente fino a 10 anni all’interno dei gomiti. Adesso ce l’ha sul viso, collo, parte alta del torace e della schiena, intere braccia, dorso di una mano e retro delle ginocchia.. insomma è sempre più difficile farle passare il messaggio che prima o poi avrà fine, anche perchè io stessa sto perdendo le speranze.
Ora ha 13 anni e l’impatto estetico e psicologico sta diventando importantissimo.
Creme al cortisone non gliene metto più, solo tante creme idratanti. Proverò a cercare questa dell’Argital che mi suggerisci.
Al momento sta prendendo una bustina di probiotici specifici ogni mattina a digiuno e sta provando l’ennesima cura omeopatica ma niente..
Purtroppo non riesco a convincerla sui tessuti, vuole vestirsi come le ragazzine della sua età… a parte il pigiama in cotone biologico non accetta altro..
@tiziana: quindi precedentemente l’avete curata con il cortisone; magari è stato proprio quello che inizialmente ha ricacciato dentro quello che il corpo stava cercando di espellere, e così adesso ci sta riprovando (che è una cosa positiva!! lo so rompo, ma è importantissimo).
Mannaggia, ma non riesci a trovare delle cose carine di tessuti naturali? Ad esempio c’è hessnatur (mi sa che lo vende un negozio molto bello di abbigliamento bio che ha aperto da poco sulla Cassia se non sbaglio, se ti interessa ti faccio avere il nome e l’indirizzo) oppure c’è Tabata che ha delle cose bellissime, ma non so se ci sono anche cose per tredicenni; fammi sapere se ti interessa che te ne cerco altri.
Ma tu sei di Roma? Perché magari ti passo anche il nome di un omeopata molto bravo (nel caso scrivimi in mail per questo).
non rompi, tranquilla! anche io ho questo atteggiamento “talebano”..
un po’ di crema al cortisone gliel’ho spalmata in passato quando le lesioni erano veramente eccessive e le facevano molto male, nelle pieghe delle braccia e delle ginocchia. Ma l’ultima volta che l’abbiamo fatto è stato nel mese di maggio scorso.
Sì, sono anche io di Roma. Ti scrivo via email per il nome dell’omeopata.. GRAZIE!
@tiziana: anche la mia bimba ha sofferto di dermatite, da piccolina. Fino all´anno, piú o meno. Quando sono rimasta incinta ho improvvisamente iniziato a mangiare sano (insomma, meglio di prima, ecco ;-)). E pare che il mio corpo si stesse ripulendo. Proprio mentre la allattavo…eh eh. E bere il mio latte in certi momenti peggiorava molto la sua situazione. Fino a quando ho tolto alcuni alimenti-chiave (tipo affettati, carne di maiale, cioccolate varie molto schife), e lei ha iniziato a stare molto meglio. Io non ho mai usato creme, ma la chiave di svolta per lei (e per me!) é stato il consiglio di un bravo (ma bravo) medico di base (tra l´altro omeopata unicista). Sottolineo il “medico di base”, per quelli che sostengono che l´omeopatia é piena di ciarlatani che pensano solo ad arricchirsi. Lui ha trovato il “suo” rimedio (che é anche il mio, mannaggia ai sensi di colpa…;-). E da lí é stata una strada tutta in discesa. Non é migliorata solo la pelle, ma anche le pseudo-croste sulla testa e, soprattutto, il carattere! Molto meno paurosa, molto meno capricciosa, molto piú tranquilla e serena! Non voglio dire che l´omeopatia fa miracoli, ma un bravo medico unicista (e sottolineo unicista) ci si avvicina molto! :-)
PS: e comunque anche in casa nostra a letto non piú tardi delle 20! Sul Baltico mi hanno insegnato che dalle 19.00 inizia una sorta di “salita” a livello energetico, che culmina alle 21.00. Ideale per fare i compiti, quando i ragazzi sono piú grandi, pare. Ma perfida per i piccoli, perché se non sono a letto “vicino” alle 19, poi fino alle 21.00 col cavolo che si addormentano! Io non so se é vero, ma so che se metto a dormire la mia bimba verso le 19.30 si addormenta come un angioletto; se son le 8 passate mi metto giá il cuore in pace che fino alle 9 non se ne parla (ceniamo alle 18.15 – 18.30. Non mangiamo molto, niente carne né pesce né cose troppo elaborate, ma so per certo che Izn nella seconda parte dará ottimi consigli!).
Ciao Izn,
sai che un’altra ipotesi di aumentate allergie è collegata all’eccesiva igiene? pazzesco ehe? ti riporto un pezzo della mia tesi di laurea sui probiotici:
“…in accordo con la “hygiene hypothesis” (Iantorno R. 2005), l’esposizione in età infantile a diversi antigeni microbici educa il sistema immune e influenza la risposta adattativa agli antigeni esogeni, ovvero stimola una risposta immune Th1-mediata, proteggendo dallo sviluppo di atopia. Il miglioramento delle condizioni igieniche degli ultimi decenni e la riduzione numerica del nucleo familiare, hanno ridotto il numero dei batteri con i quali un bambino può venire a contatto, e hanno favorito, invece, una risposta immune prevalentemente Th2-mediata, con un possibile ruolo nella patogenesi allergica…”
Quindi un eccessivo uso di disinfettanti sottoforma di spray e detersivi ecc. ecc. forse potrebbero avere l’effetto contrario…
…Pare che i bimbi ultimamente non possano entrare in contatto con nessun batterio, pare che debbano vivere in una campana di vetro asettica… tutto deve essere disinfettato all’estremo… peccato che noi entriamo sempre in contatto con i batteri, ed il nostro intestino è pieno di batteri a noi utili (meno male che ci sono …) ed essi costituiscono parte integrante del nostro sistema immunitario…
Ciao!
@Loreto Nemi: dillo a me… che dei disinfettanti non posso sentire neanche l’odore (hai presente l’amuchina? Ho i conati di vomito – giuro – se qualcuno che ci si è strofinato le mani un’ora prima si trova nella mia stessa stanza).
Certo, devo ammettere che sono quasi svenuta (dico sul serio) quando la pulcina, la prima volta che l’ho messa nel carrello dell’Auchan e mi sono distratta un secondo, ha richiamato la mia attenzione al suono di “maaaaammaaaaaaaaaa!!!! Ho leccato *tutto* il manico del carrello, guarda, così: (SLAAAAAAAAAAAAAP!)”. Però non le è venuto il colera e neanche la peste (e neanche una semplice diarrea se è per questo) e dire che proprio un paio di giorni fa ho letto questo articolo, e sono risvenuta.
L’unico disinfettante che uso è l’olio essenziale di Melaleuca (anche detto tea tree oil), oppure acqua e sapone (di marsiglia o comunque naturale ovviamente – e chi li sopporta i profumi artificiali).
Ad ogni modo dopo il carrello ormai se un batterio intravede la piccola da lontano si nasconde. Non sia mai dovesse prendersi la Emma :-)
:-)
Il tea tree oil lo uso praticamente per ogni cosa, dal raffreddore alle punture di insetti ….
Amuchina… L’anno scorso a causa della fobia immotivata per l’influenza suina sono aumentate le dermatiti alle mani … Sempre li a disinfettare …
Non voglio fare la “prof” ma posso testimoniare anche io che allergie e intolleranze sono aumentate a dismisura.
Ma il mondo interro abbiamo davvero la percezione che sta diventando intellerante anche lui?
Per Dio, tutte queste alluvioni, terremoti, cicloni, uragani, tutto questo è un enorme conato di vomito che la terra produce perchè sta male, sta soffrendo ed è l’unico modo per farcelo capire.
Ma noi non capiremo mai a fondo.
Il grande peccato e il grande errore sta nell’eccesso.
Abbiamo riempito i nsotri consumi di plastica, le nostre strade di automobili, il nostro cibo di addittivi, conservanti e coloranti.
Per fare un dolce non basta più farina uova e zuccher ma bisogna comprare la farina FORTE, quella iperglutinica, lo zucchero semolatissimo e bianchissimo. Per vestirci siamo pieni di sintetico, di superlfuo.
per far divertire i nostri bambini li riempiamo di stupidi marchingengni che quando li saluti non rispondono nemmeno, hanno le pupille dilatate e lo sguardo vuoto.
Tutto quello che potevamo fare per avvelenarci il sistema vita l’abbiamo fatto.
E quando domani arriverà la nube radioattiva sull’Italia e nel week end pioverà chi ci proteggerà?
Il tea tree oil?
A tutta questa gente che ha gestito questa lenta degenerazione voi ci credete quando dicono che NON ci sarà rischio?
Dopo la grande bufalata del vaccino dell’anno scorso?
IZN: io lo so, nella foto sei tu!!! Eh eh eh….
Sì volevo dire questo, perdonami se posso essere sembrata brusca! : )
Ciao,
io ho scoperto invece che la dermatite atopica può venire anche a 25 anni!!
@Marianne: La dermatite atopica non viene di punto in bianco a 25 anni ma si può manifestare in maniera eclatante avanti negli anni soprattutto se c’è una componente emotiva e/o di forte allergia. In effetti in età infantile ci sono tanti piccoli segni della dermatite atopica cui si potrebbe non far caso perchè non danno disturbi importanti. La pelle secca (che si accompagna a intolleranza agli indumenti di lana) è tra i più frequenti cui può seguire un’allergia agli acari della polvere. E’ molto importante cogliere questi piccoli segni per diagnosticare e curare la dermatite tempestivamente. Se la diagnosi è fatta nei primi mesi di vita del bambino, è importante valutare col proprio medico se è il caso di rinviare le vaccinazioni.
@M.Gianattasio: il caso della dermatite atopica riguarda una mia amica, nel mio caso (sempre a 25 anni) mi ritrovo diagnosi di dermatite seborroica attorno a agli occhi.
Ho sofferto a periodi di dermatiti soprattutto sul cuoio capelluto (ho ricordo di tagli e croste) ricondotte a cause psicologiche e mi ritrovo molto sull'” intolleranza” di indossare abiti di lana a contatto diretto con la pelle. Tali abiti, tra cui le cosiddette maglie della salute, erano il mio incubo!
Il punto è, avendo completato il mio svezzamento già da un po’,mi interesserebbe sapere cosa mangiare in questi casi, dato che la maggior parte dei medici tende a somministrare il solito cortisone, inoltre ho provato alcuni farmaci omeopatici senza successo.
Credendo anche io nel potere farmacologico degli alimenti, ho iniziato la lettura di un libro di Bioterapia nutrizionale, ma non ho trovato nulla che riguardi le problematiche della pelle.
Chiedo scusa se sto andando fuori argomento, ma ho colto l’occasione.
Complimenti a Izn e ai suoi collaboratori per questo blog che seguo con profondo interesse da qualche mese ormai.
Ciao!