Ho scoperto la quinoa. È esattamente il contrario del pappone che credevo fosse: croccante, saporita, adatta sia a piatti caldi che freschi e primaverili; e se proprio ve la devo dire tutta ci sento anche un che di noce, ecco.
Questa minestra asciutta è nata una sera nella quale non avevo voglia di cucinare (ehm… mi piace cucinare solo cose *nuove*, ve l’avevo mai detto?) e ho pensato di risolvere prima di tutto la pratica pulcina (in genere faccio i salti mortali perché ceni con noi, ma a volte di mangiare alle sei e mezza proprio non ci va), e quindi pappa – manine e dentini – ninna alle sette e mezza.
E siccome la suddetta moltopiccola è in piena fase “che sono quelle cose verdi toglile ti pregooooo” (dove per cose verdi sono comprese anche cipolle, finocchi, verza, e tutto ciò che insomma ha una consistenza sotto i denti diversa dalla pasta, dalla carne e dal pane) ho pensato di giocarla tagliando un paio di carote viola a pezzetti piccolissimi – tipo pancetta, che lei adora – e accoppiarle a un po’ di quinoa, che di solito mangia molto volentieri.
Sì, ma con il pomodoro. O con qualsiasi altra cosa che non sia un ortaggio a pezzi. E me l’ha fatto capire molto bene, quando dopo aver assaggiato i primi due pezzettini carotosi ha cominciato con le ditine a spostarli tutti per attingere alla sola quinoa, che però almeno era insaporita con l’olio delle carote (uff…).
Conclusione, mi è toccato rimettermi a frullare (unico modo per farle mangiare un po’ di verdura: vellutate, olè – mai usato così tanto come adesso il frullatore a immersione). Caso ha voluto però che lo zac assaggiasse il piattino e lo finisse in un attimo, e poi domandasse: “che, ce n’è ancora di questa roba?”. Ed ecco la mia idea improvvisamente promossa a piatto da grandi, e assurta alla gloria delle cose buone che vengono addirittura richieste (non è che stasera per cena c’è per caso la quinoa con le carote?).
Orbene; sottopongo ufficialmente questa minestra di emergenza al vostro giudizio pastonudista. Prima però vi appioppo la spiegazione bionutrizionale, perché le carote fritte pare abbiano secondo questa disciplina controindicazioni importanti (parliamo sempre di chi non ha una salute perfetta) che bisogna conoscere.
La bioterapia nutrizionale è chirurgica riguardo l’utilizzo delle carote. Pare che queste radici abbiano molte controindicazioni, in particolare per i diabetici o per chi ha il fegato o il pancreas in difficoltà (che non dovrebbero usarla neanche centrifugata al mattino – come comunemente si fa – per abbassare il colesterolo). Inoltre alcune persone hanno difficoltà a metabolizzare la vitamina A, per cui sarebbe meglio se evitassero di mangiarle.
Tendono ad aggravare tutte le condizioni cliniche caratterizzate da ridotta lucidità mentale, e non vanno bene neanche per chi tende all’imbibizione. In questa ricetta particolare, venendo cotte nell’olio bollente, rilasciano molta vitamina K (che è liposolubile). Questa vitamina facilita la coagulabilità del sangue e ne aumenta la densità (quando invece le carote vengono bollite in acqua o consumate crude non rilasciano nell’intestino la vitamina K, che viene eliminata).
Questo tipo di preparazione può essere quindi indicata in caso di emorragie (anche ad esempio nel caso di cicli mestruali troppo abbondanti) ma è assolutamente vietata a chi necessita di mantenere il proprio sangue ben fluido. Insomma se ho capito bene in generale le carote è meglio riservarle ai bambini in accrescimento (se le mangiassero… uff) o a chi ha un fegato in perfetta efficienza e ha bisogno di tanti sali minerali e zuccheri :-)
E adesso capisco anche perché non le amo molto (anche se queste viola per me hanno 100 punti in più, chissà perché – la bioterapia non le contempla!).
Ingredienti:
150 grammi di quinoa real
3 o 4 carote medie
2 spicchi d’aglio
olio extravergine d’oliva
sale marino integrale
Ricetta superveloce: mettete la quinoa in un pentolino e aggiungete acqua fino a coprirla di un paio di centimetri (a seconda della quantità di quinoa e del pentolino; più o meno l’acqua deve essere quanto la quinoa).
Ho letto dappertutto (ad esempio qui) che la quinoa andrebbe sciacquata molto bene perché è rivestita di una sostanza che si chiama saponina e che è molto amara. Anche sul pacchetto c’è scritto. Io l’ho messa nel pentolino così com’era, e non l’ho trovata amara. Però mi riservo di approfindire sulla questione saponine, e la prossima volta mi sa che la sciacquerò.
Non mescolate mai, né prima né durante la cottura, e ponete il pentolino sul fuoco a fiamma bassissima fino a quando l’acqua non si asciuga completamente (attenzione ci vuole un po’ di tempestività). A quel punto spegnete e coprite lasciando riposare ancora una decina di minuti.
Intanto mettete una padella larga con il fondo coperto d’olio e uno spicchio di aglio schiacciato a scaldare, sempre a fiamma molto bassa. Sfregate le carote molto bene con la spazzola fattapposta, tagliatele a pezzetti piuttosto piccoli e quando l’aglio sarà appena dorato mettetele nella padella, alzate leggermente la fiamma, salate e mescolate ogni tanto.
Appena le carote avranno un buon sapore (io, che ve lo dico a fare, le ho lasciate croccanti, ma se proseguite con la cottura si ammorbidiscono, e se le volete veramente morbide vi basterà coprire la padella in cottura) sgranate la quinoa (tipo couscous) e ripassatela nella padella insieme al sughetto.
Aggiungete un po’ di prezzemolo fresco tritato al momento e servite caldo, o se fuori c’è un bel calduccio, anche a temperatura ambiente. Se volete potete annettere peperoncino tritato o un po’ di limone (upgrade di zac). Assaggiate e ditemi se non sa di noci! :-)
le carote viola sono ricche di antociani, quindi magari hanno qualche proprietà in più rispetto a quelle arancioni che sono comunque una “deriva” di impianti e innesti… in origine in effetti la carota era scura,e poi non so bene come siamo arrivati all’attuale coloro arancione…in Germania l’ho sentita chiamare Ur-karotte, ovvero la carota primordiale…. bello no?
a guardarla da qui, quella carota fa un pochino di impressione…la quinoa invece piace molto molto anche a me. soprattutto in primavera. chissà perchè.
Izn, che bel piatto! La carota viola non l’ho mai trovata, ma mi affascina da morire :-)
Preziosissime le tue info sulle carote! Grazie!
Ciao, a me la quinoa piace tanto con il passato di verdure, al posto della pastina, la trovo più digeribile e nutriente. vorrei sapere se possibile per quante persone è la ricetta, e se sai in generale qual è la porzione a crudo ideale a testa.
ciaoooooo
Io qui passo la mano: il mio intero apparato digerente é messo malissimo. Stomaco, fegato, pancreas, cistifellea…mi sa che non salvo niente ;-)
E, curiositá su curiositá, ho approfittato di un regalo di addio del pediatra tedesco della bestiolina (abbiamo lavorato molto per migliorare la consapevolezza alimentare, sul Baltico) e ho scoperto che ero intollerante alle carote. Beh, non mi sono mai piaciute. Nemmeno quando, a vent´anni, un famoso medico trentino me le faceva bere centrifugate ogni giorno prima di pranzo (avevo una colite da stress, ai tempi). Secondo me é lí che é nata la mia intolleranza, in senso lato :-)))
La mia bambina le mangia, eccome, ma solo crude, a morsi (imprinting baltico pure questo), insieme ai cetrioli e alle carote. Ogni tanto mi sembra di avere in casa uno di quei buffi roditori degli zoo…
Una bella ricetta! La quinoa, oltre ad essere buonissima, ha delle qualità nutrizionali davvero interessanti. Io la faccio spessissimo con qualsiasi tipo di verdura ma la cucino esattamente come fosse un risotto – vogliamo chiamarlo quinotto?? – non bollendola a parte ed i sapori si amalgano bene. Devo provare il tuo metodo, magari è ancora più buona….
telepatia…tortino di quinoa croccante al forno fatto settimana scorsa….ma le carote erano arancioni…per me sa un po’ di liquirizia…..ed è buonissima
on ho mai assaggiato la quinoa, appena la compro la provo così!
ahahahah benvenuta nel club! anche qui l’e onnivoro ora quattrenne le cose verdi (tutte quelle che hai elencato tu ma anche altre) non le vuol più vedere! e quindi si va d vellutate che è un piacere.
o di pasta al pesto. l’unica cosa verde che mangia.
anche se il pesto vero, per la verità, lo vede poco.
ho trovato una ricetta bimby di pesto di zucchine che giuro ha lo stesso aspetto di quello ligure e lui se la mangia a quattro palmenti come se fosse quello vero.
e pure la pasta coi broccoli. che se li frulli mica si vede che son broccoli. e basta dirgli che è pesto…
lo so, lo so, sono una madre sibillina … :-D
ps: appena qualche anima pia mi va a comprare la quinoa (io sono invalida per un po’) provo la ricetta, giuro!
Quinoa foreveeeeeeeeeeeeeeeeerrrrrrrrrrrr!!!!Xò resterò con la voglia delle carote viola!!!!!Hai lo spazzolino come il miooooooooooooooo!!!!!!
ecco, pure io temevo fosse tapiocosa, come consistenza! buono a sapersi :-)))
[…] http://ilpastonudo.it/minestre-e-zuppe/minestra-di-quinoa-e-carote-viola/ http://ilpastonudo.it/minestre-e-zuppe/vellutata-di-carote-viola-e-mele/ http://ilpastonudo.it/verdure/carote-arrostite-al-timo/ http://ilpastonudo.it/dolci/torta-impeccabile-di-carote-e-zenzero/ […]