E lo sapevo che a parlare dell’acqua avrei scatenato un putiferio, però pensavo che avrei avuto almeno il tempo per racimolare le idee per bene prima di scrivere il nuovo post. Già nella sola presentazione della rubrica ci sono state un sacco di domande nei commenti, a molte delle quali però abbiamo preferito non rispondere, per evitare di incorrere nella confusione dalla quale stiamo invece cercando di tirarci fuori.
È molto più facile rispondere raccontandovi quello che sto studiando e scoprendo giorno per giorno, si sa mai che confrontandoci riusciamo a capirci qualcosa insieme. Per quanto riguarda i commenti chiedo quindi a chi avrà delle curiosità specifiche di rimanere nel campo che tratteremo articolo per articolo (nel caso in questione i minerali presenti nell’acqua) in modo che anche per noi sia più facile fare chiarezza, un passo alla volta.
Premetto anche (per i pochi che non lo sanno o per chi magari capitasse qui per caso), che il pasto nudo non ha alcuna velleità scientifica, ma è solo il diario di bordo della mia famiglia, e un racconto di come noi abbiamo deciso di affrontare determinati problemi nel campo dell’alimentazione.
Passiamo al punto. Non so se vi è capitato di venire a contatto con la diàtriba sul tipo di acqua che andrebbe bevuta, in sintesi potrebbe essere definita minerali sì-minerali no. Per semplificarla provo a esporvi il pensiero delle due fazioni principali, chiamiamole A e B. Non dovete far altro che fingere insieme a me di essere invisibili, e assistere alla loro litigata-standard; alla fine ognuno ne trarrà le sue conclusioni, e io vi dirò quali sono le mie per adesso.
A: bisogna bere acqua minimamente mineralizzata, con un bassissimo residuo fisso, come ad esempio la Lauretana, la Plose, la Sant’Anna (…altri cinque o sei tipi di acqua).
B: sei pazzoooo! l’acqua senza minerali impoverisce l’organismo: il corpo ha bisogno dei minerali. A meno che non si abbiano particolari patologie bisogna bere acqua mediamente minerale.
A: sì vabbè, è vero che i minerali (cioè i metalli) sono indispensabili per l’organismo, ma i minerali in natura sono inorganici, per cui quelli disciolti nell’acqua, a parte pochissime eccezioni (comunque in discussione), non possono essere assorbiti dal nostro organismo.
Perché l’organismo possa assorbire i minerali questi devono essere solubilizzati (quando lo sono vengono chiamati anche minerali organici o oragnicati), cosa che avviene solo se sono stati filtrati dalle piante, che attraverso la fotosintesi clorofilliana operano questa trasformazione.
Ad ogni modo se mangiamo frutta e verdura e seguiamo una dieta equilibrata assumiamo tutti i minerali che ci servono, non c’è bisogno di prenderli dall’acqua (cosa possibile ma molto poco raccomandabile).
B: gné, gné, gné, appunto, “possibile”. Il nostro organismo infatti volendo è perfettamente in grado di assumere minerali non solubilizzati, ad esempio il fegato può secernere delle sostanze acide che fanno in modo di metabolizzare i minerali che sono disciolti nell’acqua.
A: Eccerto, però gli organi suddetti non è che stanno lì per secernere acidi che metabolizzano minerali; se glielo possiamo evitare saranno ben contenti di conservare le loro energie per fare quello che sono preposti a fare in condizioni di normalità. Oltretutto questo discorso vale per piccole quantità di minerali inorganici; quando la cosa diventa quotidiana non se ne esce puliti, di questo puoi essere sicuro.
Ops, è arrivato C, e mo’ che vuole pure questo?
C: e basta con tutte ‘ste storie, l’acqua del rubinetto è ottima, lo dice anche l’Oms, i comuni, tutti. Se volete spendere soldi e inquinare fate pure, io mi bevo l’acqua del sindaco.
A e B: (in coro) coooooosaaaaaaaaa!!! Sarà ottima (mah) all’acquedotto, ma dopo essere passata nei tubi di amianto, piombo e chi più ne ha più ne metta e aver raccolto tutti i batteri del mondo nei punti nei quali i tubi perdono, quello che esce dal rubinetto meglio che tu non lo sappia.
C: ma… ma… sì ma c’è il cloro che disinfetta. E non mi venite a dire che fa male o che ha un cattivo odore/sapore, perché basta lasciar riposare l’acqua cinque minuti che è bello e evaporato.
A e B: (a turno, tipo qui quo qua) Sì, certo, i batteri li ammazzerà pure, ma lo sapevi che sostanze organiche naturali come la frutta e la verdura formano pericolosi composti clorurati cancerogeni (che possono danneggiare seriamente anche la tiroide) simili ai famigerati trialometani, quando si combinano con l’acqua trattata con il cloro? intanto leggiti questo e questo, và, così ti viene qualche dubbio.
A questo punto mi allontanerei un attimo per fare due chiacchiere, e raccontarvi quello che mi ha spiegato Roberto Serino. Prima di tutto, qualcuno forse vorrebbe sapere per quale motivo nell’acqua non c’è solo… acqua, ma anche minerali (e molte altre cose, ma di questo ne parleremo in seguito).
Come molti di voi sapranno, l’acqua che ci piove in testa parte totalmente pura; poi attraversa l’atmosfera, e già lì comincia a “calamitare” quello che trova (per via della molecola di idrogeno l’acqua attira naturalmente e si lega a tutto ciò che incontra nel suo cammino); ad un certo punto filtra nel terreno, e attrae a sé i minerali *inorganici*. Le piante assorbono quest’acqua dalle radici, attraverso la fotosintesi si nutrono di questi minerali inorganici e li trasformano in minerali organicati, che noi (e gli animali dei quali eventualmente ci nutriamo) possiamo assimilare tranquillamente, e dei quali anzi abbiamo un gran bisogno.
Se invece beviamo semplicemente dell’acqua che ha dei minerali inorganici (cioè l’acqua più o meno minerale) non siamo in grado di assimilare questi ultimi (che in finale sono metalli: arsenico, fluoro, calcio, etc etc), o meglio possiamo anche al limite assimilarli in piccola parte (con uno sforzo ingente da parte del nostro organismo); tutto il resto viene accumulato un po’ dappertutto dentro di noi, causando nel tempo una quantità di problemi fisici, alcuni anche molto gravi).
Al contrario, un’acqua che ha pochissimi minerali pulisce il nostro organismo da quelli che già ci sono (sempre grazie alle sue proprietà attrattive) portandoli via con sé quando la espelliamo.
Come si fa a capire quanto un’acqua è carica o meno di minerali? Basta guardare il valore di residuo fisso, che viene misurato portando l’acqua a una temperatura di 180°C (tutto quello che non evapora è appunto il residuo fisso); più questo valore è basso, meno minerali ci sono, più pura è l’acqua. Normalmente se il residuo fisso è sotto i 50 milligrammi per litro l’acqua è ottima.
Nell’acqua delle città italiane in genere il residuo fisso varia tra i 250 e i 500 milligrammi per litro. In alta montagna invece in genere è sotto la soglia dei 50 milligrammi suddetti. Per legge in Italia il residuo fisso è consentito fino ai 1500 milligrammi per litro. Non lo so. Voglio dire, questa sarebbe un’altra informazione che dovrei andare a riporre nel baule (ormai straripante) delle cose “ma come mai non lo sapevo?!!”.
Aggiungo che in rete troverete tutto e il contrario di tutto sui minerali. Ho una lista di link lunga una quaresima, che non vi allegherò (ma potete chiederli a Roberto, che vi fornirà quei pochi che lui giudica attendibili), perché sarebbero parte di quel cicaleccio che ci ha raccontato Eco, e di cui vi ho parlato nell’ultimo post.
Ma il fluoro nell’acqua, c’è o non c’è?
E’ vero che nell’acqua di rete ce lo aggiungono (l’ho sentito dire da fonti diverse nella mia vita, che è un elemento utilizzato per controllare le masse, perchè annulla la volontà del singolo..a qualcuno risulta?!) In ogni caso al di là del “potere psicologico” diciamo così, il fluoro fa bene o male? E’ da integrare per il benessere di denti ed ossa come i medici consigliano da sempre (ricordo nell’ora di ginnastica la pasticchina di fluoro che ci facevano ingoiare a scuola), o è da rifuggire come la morte, e quindi evitarlo sia non bevendo acqua di rete, sia da evitare nel dentifricio ? Commento un pò buffo lo so, non volevo divagare, se qualcuno ha voglia di confrontarsi sull’argomento..
Ho deciso di tenermene fuori, dalla faccenda acqua, e di fare come quei filosofi greci che praticavano l´epoché, la sospensione del giudizio. Non ho abbastanza informazioni. Per me l´acqua é l´elemento piú affascinante e complesso che ci sia in natura. Ci sono delle regole valide per tutti? Beh, l´acqua se ne frega, e non si fa problemi a fare eccezione. Quando ho chiesto al fisico teorico perché non si metteva a studiare il funzionamento dei medicinali omeopatici, lui candidamente mi ha risposto che “ha a che fare con la memoria dell´acqua, e per lui é troppo complicato” (non l´avevo mai sentito dire che qualcosa era troppo complicato ;-)).
Spero, quidni, che questa rubrica contribuisca a chiarirmi un poco le cose. prima domanda, proprio da stupida: ma il potassio ed il magnesio sono minerali? Penso al Gatorade (quello fatto in casa dalla Izn, eh, mica altro…) e a tutte le bevande per reintegrare i minerali. Se con l´acqua non le assorbiamo, che si bevono a fa´?
La questione scientifica è davvero interessante. A me viene da pensare all’impatto sociale invece (ecco, in questa prima parte sono fuori tema, scusate).
Potrebbe essere che bere l’acqua del rubinetto, a km 0, nonostante tutto e a meno di problemi fisiologici particolari, possa compensare molte questioni?
Mi riferisco al trasporto di casse d’acqua fino ai nostri supermercati; trasporto che implica inquinamento dell’aria, produzione di bottiglie di plastica e/o vetro, smaltimento e, si spera, recupero delle stesse (cmq processi che necessitano di energia). Quindi devono esistere aziende, combustibili fossili, traffico, auto coi bagagliai capienti (chè mica uno ci va in bici a comprare l’acqua), roba così insomma che al pianeta non piace. Mi viene da pensare, magari uno beve acqua che all’organismo fa bene, ma poi si cucca tutti gli effetti negativi della gestione di quell’acqua. Compensa?
Poi mi viene da pensare anche alle differenze geografiche e forse questo che dico era più valido quando la mobilità era limitata: forse che ogni gruppo, popolazione, aveva caratteristiche tali da metabolizzare al meglio i minerali dell’acqua del posto in cui stava?
Poi, invece di cercare l’acqua perfetta, non conviene unirci (come durante la campagna Acqua pubblica) e fare pressione perchè si manutenga con efficacia la rete idrica e si agisca in qualche modo sull’acqua che il nostro territorio ci offre?
La prima volta che ho sentito discussioni sull’acqua era in Germania e ho pensato che i tedesci sono pesanti e puntigliosi e che solo loro potevano trovare nei tipi d’acqua un’argomento di discussione…poi ho cominciato a cambiare idea in merito e mi sono comprata la Brita e speravo di aver risolto il problema. Questi tuoi interventi sull’acqua mi destabilizzano e mi costringono a vincere la pigrizia e rimettermi a studiare!
Ho sentito Roberto che mi ha detto che ha letto da fuori i vostri commenti e che vi risponderà in serata. Intanto non posso trattenermi dal dire anch’io la miaaaaa! E non ci riesco a star zitta, sarà la napoletanità! Mi è entrata nel sangue insieme a tutta la mozzarella di bufala che ho mangiato da piccola (yum) :-)
@sabrina: Il tuo commento non è buffo per niente, anzi!
Da quel che so io il fluoro in molte zone c’è, ad esempio a Formello, dove abito io, ce l’hanno trovato eccome (uno dei motivi per cui abbiamo deciso per l’osmosi inversa, che è l’unica in grado di filtrarlo). E mi sa che anche in molte acqua minerali, tanto è vero che da poco le suddette si sono dovute adeguare alle direttive europee e metterne l’indicazione in bottiglia, ma su questo Roberto saprà essere *molto* più preciso di me.
E che faccia male, anche su questo credo non ci sia dubbio. Voglio dire, ovviamente immagino che la nocività di qualsiasi cosa dipenda dalle dosi, ma se si mormora che Hitler l’abbia messo nell’acqua dei Polacchi e la Thatcher in quella degli irlandesi un motivo ci sarà… in particolare il fluoro se non sbaglio si accumula nel cervello, modificandone in peggio la resa (malessere, assenza di iniziativa, inattività… ops, stessi sintomi di *certa* televisione, notato?).
@claudia: da quel che dice Roberto la questione sarebbe semplicissima, la complicazione sta unicamente nel casino che è stato fatto appunto allo scopo di confondere le… acque (eh eh, perdonamela, non ho resistito).
La memoria dell’acqua è affascinantissima, ma non tocco l’argomento perché mi sa che pure qui partiamo a razzo per la tangente. Ma prima o poi ne parleremo, prometto!
Per quanto riguarda il potassio e il magnesio, rispondo a naso (tu lo sai, ma eventualmente qualcuno stesse leggendo lo ripeto per la 398434985643 volta: non ho alcun titolo scientificoooo): se i suddetti sono stati aggiunti in forma inorganica non sono assimilabili, per cui assolutamente inutili e anzi dannosi perché l’organismo deve fare uno sforzo titanico per utilizzarli (in parte, e inevitabilmente il resto viene accumulato causando danni).
Eccettuate ovviamente situazioni limite come astronauti (che non è che si possono portare le cassette di verdura nello spazio) o, che ne so, eschimesi (ma forse loro li possono prendere dal pesce? O ci sarà un’alga che cresce nei pressi degli iceberg, che sintetizza i minerali?).
Per quanto invece riguarda il gatorade naturale di cui ho parlato qui sul pasto nudo, i minerali in quel caso sono assolutamente organicati, quindi assimilabili, perché provengono dalla frutta e dal miele (c’era anche il miele, vero? Uff… senza i libroni sono perduta).
@raffaella: sì, infatti questo è stato un altro motivo per la scelta che abbiamo fatto di non acquistare più l’acqua. Bere l’acqua del rubinetto è sicuramente una scelta molto ma molto ma molto più ecologica e ogni volta che tornavamo dal supermercato con le casse di sant’anna avevo dei sensi di colpa allucinanti, per non dire quando riempivo il contenitore della plastica (incredibilmente a formello c’è una meravigliosa raccolta differenziata porta a porta) che è sempre strapieno di bottiglie (so che sto per dire una cosa allucinante, ma io usavo l’acqua di bottiglia anche per cucinare).
Il problema però è che l’accumulo di minerali se ho ben capito non è che provochi solo un mal di testa passeggero o un senso generico di spossatezza, ma proprio che ti fa ammalare di cose serie nel tempo. E sottolineo nel tempo, per accumulo, perché questa variabile secondo me è quella che ti fa perdere di vista *cosa* può aver causato una malattia o un’altra. E quindi se si possono avere tutte due le cose, cioè non inquinare e star bene (che dovrebbero essere nei diritti fondamentali dell’individuo, non mi sembrano richieste folli), perché non tendere a quello?
Per le differenze geografiche sono assolutamente d’accordo con te, ma in questo Roberto sicuramente sarà più preciso. Per quanto riguarda invece la pressione perché si manutenga la rete idrica nel modo giusto io sono in prima linea, che si fa, dove si va?
Devo dirti però che sono molto pessimista, nel senso che penso che anche se si raggiungesse una legge per la quale l’acqua venisse depurata con sostanze diverse dal cloro (so che si può fare, solo che sarebbe molto costoso per lo stato), io non riuscirei a fidarmi della buona fede di chi ci governa. Lo so non è bello. Ma alla luce degli avvenimenti di adess… di sempre, come ci si può fidare di ciò che viene dall’alto??? Io non ci riesco. Vorrei, ma non posso.
@VmnP: Ma sai la cosa assurda, che ho letto proprio ieri su D un trafiletto pseudo pubblicitario su un nuovo tipo di Brita di design, tutte di plastica colorata (belle sono belle, parola di grafico), che recitava: L’acqua a km 0 (furbi per non dire un’altra cosa): (…) filtrando l’acqua del rubinetto la depura da calcare, cloro e metalli pesanti (…). Ho cominciato a ridere da sola sulla spiaggia. Sono veramente curiosissima di sapere che cosa pensa Roberto di questa pubblicità…
Ok ricevuto. Sono curiosa di capire! Grazie a te e a Roberto in anticipo.
io, allibita, leggo e apprendo.
:-)
grazie
Sono contento che troviate interessante l’argomento :-)
Come vedete era assolutamente necessario andare per gradi nell’esposizione, non volevo essere rigido o reticente :-/
Ritengo sia necessario però aggiungere alcuni concetti fondamentali al post di izn; cercherò di farlo più semplicemente possibile, anche se dovró essere un po’ tecnico per forza di cose.
Come sapete l’acqua ha un suo ciclo; precipita, filtra nel terreno, va al mare, evapora, forma le nuvole, e riprecipita.
Questo è possibile grazie alle caratteristiche della molecola dell’acqua (H2O), che è la più piccola di questo pianeta (è grande 2 milionesimi di mm).
Grazie a questo riesce ad evaporare, perché più leggera della molecola dell’aria, e quando raggiunge elevate altezze, diventa densa, grazie alle basse temperature, e poi precipita, e sempre grazie alle sue dimensioni, filtra il terreno etc etc…
Come potete arguire da questo discorso, l’acqua è sempre la stessa (ogni volta che evapora torna a essere pura); non è mai cambiata, da millenni è sempre lì, e lo sarà fino alla notte dei tempi.
Il problema quindi non è nell’acqua, ma nel pianeta Terra che è cambiato a causa dell’uomo.
Ovviamente l’acqua pura, cioe l’H2O, non esiste in natura, è solo nelle nuvole, ma noi non la beviamo, perché si trova troppo in alto ;-)
Quando scende tramite la pioggia, entra nel territorio, assume i minerali inorganici, e li dà alle piante, che tramite la foto sintesi clorofilliana, li trasformano in minerali organicati, e quindi assimilabili dagli animali, tra cui noi.
Qui sta il punto: ricordate questo dato; i minerali sono *tutti* inorganici, non esistono minerali organici in natura, lo diventano solo dopo l’azione delle piante su di loro, se no sono semplicemente inorganici, e non assimilabili.
Perché?!
I minerali non contengono l’atomo di carbonio, e senza di esso non è possibile assumere una valenza organica, perché il carbonio è l’elemento che permette la composizione delle cellule organiche.
Mi spiego.
L’acqua ha un ph con valore 7, cioè neutro. Per farla breve (e semplice), il ph è quello che stabilisce quanto una sostanza è in grado di sciogliere o meno un ‘altra sostanza. Questo viene fatto misurando la concentrazione di idrogeno, in quanto fortememente capace di sciogliere.
Mi fermo qui, perché di questo tratteremo nel prossimo post, sui parametri di potabilitá, di cui il ph fa parte.
Ad ogni modo, la scala del ph funziona così: 7 è neutro, e quindi in armonia, sotto 7 è acido, e quindi in grado di sciogliere, sopra è basico, e meno in grado di sciogliere.
L’acqua è neutra, pur avendo 2 atomi di idrogeno, perché l’idrogeno è in grado di attaccarsi solo ad un altro elemento, e l’ossigeno a due. Quindi l’azione solubile dell’idrogeno è annullata dall’ossigeno: quel punto è giá occupato.
Quando l’acqua precipita sulla terra incorpora l’acido carbonico, presente nell’aria, che è acido.
Questo abbassa il ph dell’acqua, che a questo punto è acida e quindi in grado di sciogliere.
In questa condizione penetra nel terreno, assumendo i minerali. Questa azione si chiama solubilizzazione.
A questo punto le piante prendono i minerali dall’acqua, e li rendono organicati tramite il processo di cui sopra.
Chi ha fatto il lavoro, lo ha fatto molto bene, non ha trascurato nulla :-)
Torniamo ai minerali.
Perché è il carbonio che fa il lavoro?
Come vi ho detto, l’acqua scendendo assume acido carbonico, che è sempre carbonio in qualche modo, o meglio, è il carbonio che assume l’acqua.
Questo accade perché l’atomo di carbonio è quadrivalente, cioè in grado di agganciare 4 molecole, e formare quindi atomi cosiddetti lunghi, come le cellule umane e in particolare il dna.
A questo punto si aggancia a idrogeno, ossigeno e azoto, sostanze assolutamente necessarie per la formazione delle cellule, e senza le quali non si potrebbe vivere.
I minerali non hanno questo atomo. Semplice.
Ora, esistono due tipi di esseri viventi: autotrofi ed eutotrofi.
I primi sono in grado di trasformare sostanze inorganiche in organiche, e sono piante, muschio etc.
I secondi no, li devono assumere da altri esseri viventi, e in questo secondo gruppo ci sono animali e uomini.
Ed ecco la domanda topica.
Se faccio una sintesi, e attacco il carbonio al minerale (come viene fatto per integratori etc), quest’ultimo diventa organicato?
NO!!! Perché?
In qualche misura lo diventa, ma il fatto è che aggiungere il carbonio non basta; la fotosintesi è un processo molto più lungo, nel quale la temperatura e tante altre variabili rivestono un ruolo importante. Per ottenere il risultato voluto, bisognerebbe riprodurre lo stesso procedimento, ma a questo punto che senso avrebbe, visto che c’è già? E poi costerebbe troppo.
Naturalmente, se un chimico analizza la composizione di un minerale organicato e di uno trasformato in laboratorio, vi dirà immancabilmente che sono uguali; ovvio, il minerale mica cambia, rimane sempre quello, ma è il processo di trasformazione ad essere completamente diverso.
È come dire, se fate un caffè con la moka, e uno con la macchina del caffè, otterrete due caffè molto diversi, ma la composizione sarà identica.
Ecco perché non è possibile creare sinteticamente un minerale organicato; questa cosa la può fare solo la pianta.
Per arrivare a comprendere questo fatto, sono stati svolti test su animali; alcuni mangiavano minerali organicati, e altri quelli creati in laboratorio. Entrambi li assimilavano, ma poi quelli organicati, in questo caso il ferro, si legavano all’emoglobina, gli altri no; ecco il punto: entrano, ma non si legano, e quindi si depositano.
Inoltre questi elementi accumulandosi, diventano sempre di più, e creano un altro danno; depositandosi, cambiano lo stato dei liquidi nel corpo, e creano problemi per le reazioni chimiche al suo interno, interagendo con altre sostanze.
Insomma, se non ci sono è meglio. :-)
Bisogna anche dire che i minerali rappresentano il 6% del peso corporeo, e la maggior parte si trova nelle ossa e nei denti; il fabbisogno è quindi scarsissimo. Il cibo ne contiene così tanti, che la metà di ciò che mangiamo basterebbe e avanzerebbe. Ad esempio, una spremuta d’arancia contiene i minerali contenuti in 120 litri d’acqua. Adesso, sostenendo per assurdo che i minerali inorganici fossero assimilabili (e non lo sono); MA QUANTO VOLETE BERE??!!! :-D
Torniamo all’acqua.
Vi ho spiegato che l’acqua si lega all’acido carbonico diventando così acida e in grado di sciogliere minerali dal territori. Potete immaginare la quantità di anidride carbonica che l’essere umano ha immesso nell’atmosfera dal secolo scorso ad oggi. Un enormità. E in pianura, in prossimità delle città e dei centri abitati, la situazione è anche molto peggiore.
Quando l’acqua scende, si carica molto di acido carbonico, e questo la rende eccessivamente aggressiva, e fa sì che attragga troppi minerali, cosa che non succederebbe se l’atmosfera non fosse inquinata.
Ecco perché in montagna l’acqua è pura: nell’aria non c’è anidride carbonica.
Certo, in passato, in pianura l’acqua era un po’ più pura, perche c’erano più piante e foreste, e l’acqua di valle era sicuramente più carica di un’acqua di montagna, ma andava bene lo stesso, cosa che non è più.
Ed ecco anche perché l’acqua di rubinetto non va assolutamente bene; e non è vero che si sporca nelle tubature, è già sporca quando entra, e peggiora durante il percorso.
I limiti di potabilità esistono per stabilire quanto è tollerabile o meno il tale o talaltro elemento; questo vuol dire solo che in quella misura il corpo lo sopporta, ma da qui a dire che fa bene, ce ne passa.
Bene, spero di avere dato una spiegazione esaustiva e non troppo complicata, ma se avete necessità di chiarimenti, chiedete!
Passo alle risposte.
@Sabrina: sì, il fluoro fa male, danneggia le cellule cerebrali. Giusto perché tu lo sappia, Hitler lo usava con gli ebrei, e la Thatcher con gli iralandesi del nord. Chiediti perché…
@Claudia: ahahaha, tienitene fuori, ma leggi, e vedrai che alla fine non è così complicato. È solo che sono stati messi in giro così tanti dati falsi, che alla fine è difficile trovare quelli veri. E non sono quelli veri ad essere complicati, ma quelli falsi. Basta capire le basi e i concetti, e poi è tutto semplice; per cui segui, e chiedi.
@Raffaella: credo di aver risposto alla tua domanda nella spiegazione. Comunque sempre meglio acque minerali che acqua di rete, per il semplice fatto che la rete necessita di quantità industriali di acqua, e per forza di cose la prende da falde superficiali, che ormai sono inquinate e tanto. Se non altro nelle acque minerali (non in tutte, ma in molte) alcune cose non ci sono, o ci sono di meno. In quella di rete c’è un mondo :-/
@VmnP: ahahahaaha, no, non erano folli i tedeschi, ed è noto che in materia di ambiente sono anni luce avanti. Ma il problema è un altro… in Italia il business delle minerali è gigantesco.
La Brita non toglie nessun minerale all’interno, ne trasforma alcuni, ma in cosa, meglio lasciar stare :-)
Ma persino la Brita è meglio dell’acqua in entrata.
molto interessante, complimenti, soprattutto questa storia dei minerali organici e inorganici mi chiarisce il perchè anche di cose che non riguardano solo l’acqua, io pur non avendo approfondito l’argomento più di tanto ho da alcuni anni un depuratore ad osmosi inversa, credo che alla fine tutto sommato si risparmi pure
Bene, grazie Roberto. Si hai risposto, non avevo pensato a quanto l’acqua può essere più aggressiva a causa dell’innaturale aumento di anidride carbonica nell’aria….bastava comunque pensare alle schifezze che già sono nei terreni drenati da quell’acqua! Ma gli acquedotti che fanno? Non controllano? Non tolgono le schifezze? Grazie ancora.
andiamo bene. da me danno acqua del rubientto anche all’asilo. :-(
Quindi il magnesio carbonato che si da in erboristeria come integratore alimentare per esempio.. non si assimila perchè è di sintesi?!?!
Altra domanda, scusate (adesso ve la siete cercata, con tutte queste cose interessanti!!), se uno per caso fosse intossicato da fluoro, giusto perchè non l’ha mai evitato, e quindi lo assimila da molto tramite dentrifricio e acqua del rubinetto, secondo quello che c’è scritto nel post.. dovrebbe essere depositato nell’organismo, e per eliminarlo bisogna bere un’acqua con poco residuo fisso? Ho capito bene?
Discussione molto interessante.
Io sinceramente ho sempre bevuto l’acqua del sindaco (hi hi hi) più che altro perchè trovo “innaturale” (e un po’ incivile) vendere l’acqua nelle bottiglie di plastica.
Poi tutto il resto, come si dice a casa mia, sono tutti anticorpi?!
Sono curiosa di vedere ocme va avanti la discussione, e voglio prorpio sentire cosa ha da dire “C”.
Ciao Roberto. Non sarebbe più semplice dire che esistono minerali inorganici (non assimilabili dall’uomo), e minerali organicati (assimilabili dall’uomo) che sono il frutto della trasformazione dei minerali inorganici, da parte delle piante?
Quando dici che non esistono minerali organici il mio cervello entra in conflitto, nel senso che se è pur vero che sono frutto della trasformazione dei sali inorganici non significa che non esistano.
Capisci cosa intendo?O in quello che dici tu c’è forse una sottile differenza che non ho colto? :)
Non ho capito un’altra cosa. I minerali inorganici vengono trasformati dalle piante, anche grazie al carbonio(?). Ma se si aggiunge carbonio ad un minerale quest’ultimo non cambia la sua composizione?Non si dovrebbe quindi vedere una differenza a livello chimico?
Spero di non aver detto assurdità!?
Cmq ho la scusante dell’orario!
Ciao Grazie
Ma allora tutte quelle pasticche di ferro che i medici amano tanto prescrivere quando nelle analisi risulta bassa la sideremia non servono?
Per me sono sempre state difficili da digerire ma allora, forse, era “solo” la fatica che faceva il mio organismo per trasformare quel ferro in materiale utilizzabile?
@Maria: scusa se mi intrometto ma anche a me quelle pasticche spaccavano solo il fegato. Su consiglio medico le ho smesse ed ho assunto un rimedio omeopatico che, stimolando il mio corpo ad una qualche reazione di auto-guarigione, mi ha riportato immediatamente a livelli normali. Comunque, il rimedio omeopatico era un minerale…;-)
PS. volevo scrivere “spaccavano solo lo stomaco”
@Stella di sale: grazie mille :-) io qui sarei di parte, ma ovviamente ce l’ho anch’io :-D comunque usalo!
@Raffaella: sono contento di essere riuscito a spiegarti.
A questo proposito ti posso aggiungere un dato interessante: se prendi una minerale qualsiasi, che so, levissima, e guardi l’etichetta, naturale o gasata, noterai che il ph è lo stesso.
Questo perché la legge prescrive che su tutti e due i tipi di acqua va inserita solo l’analisi dell’acqua naturale, altrimenti il ph sarebbe completamente diverso.
Nel caso della Levissima quindi compare il valore 7.8; ovviamente in realtà il ph di quella gasata è molto più basso.
Nonostante questo il residuo fisso è sempre 76; questo perché è addizionata dopo e quindi non assume ulteriori minerali. Nella bottiglia non ci sono :-)
Se però guardi l’etichetta di acque come la Ferrarelle, la Lete, l’Uliveto, acque effervescenti naturali, e quindi con anidride carbonica presa nel terreno allo stato libero, noterai che hanno residui fissi altissimi. Questo perché c’è anidride carbonica (poi stranamente possono mettere in etichetta un ph basso, ma senza scrivere che è tale per l’azione dell’anidride e quindi falsato).
Gli acquedotti fanno veramente poco, ne parleremo nell’articolo sull’acqua potabile. Comunque per risponderti, l’acquedotto solitamente prende l’acqua e la fa passare attraverso letti di sabbia, e poi a volte carboni attivi, la fa decantare e poi la clora; sostanzialmente la fa entrare entro i limiti. In pratica però questo trattamento non può nulla contro alcune sostanze, perché troppo piccole per essere trattenute; solo l’osmosi le toglie, ma sarebbe troppo costoso.
Ad ogni modo il problema non è l’acquedotto, ma l’inquinamento, che ha deteriorato l’acqua a livello disumano. Molto tempo fa le cose non stavano così, e quelle azioni erano sufficienti per lo stato delle cose.
A questo proposito ti faccio un esempio. Fino ad un anno fa il parametro legale dell’arsenico perché l’acqua fosse potabile era 10, adesso è 50.
Che senso avrebbe togliere la potabilità a tantissimi posti? Ecco cosa fanno: alzano i parametri per legge, punto.
@Cembolina: io ho molti clienti negli asili… non sono cattivi, solo che proprio non lo sanno, e poi è una questione di costi in quel caso. Stai tranquilla, i bambini hanno grandi risorse per depurarsi, l’importante è che vengano a contatto con meno inquinanti *possibile*.
@Sabrina: gli assoluti non esistono, quello che ho scritto è un discorso generale. Esempio: le vitamine naturali sono 10 volte meglio delle sintetizzate, ma se in natura non ce ne fossero più, meglio prendere quelle.
Il caso del magnesio carbonato è uno di quelli che meriterebbero un discorso (lungo) a parte.
Per quanto riguarda il fluoro volevo darti un dato. Il limite di potabilità dell’arsenico è 50, ed è abbastanza tossico, concordi? il limite del fluoro è 1,5… a te le conclusioni! :-)
Sì, se bevi acqua con basso residuo (tipo la sant’anna) aiuta moltissimo.
@Giulia: non è un problema di sindaco o no; se abiti a Cuneo, puoi bere tranquillamente acqua del rubinetto, il residuo è bassissimo. Il punto è dove abiti. Comunque, sempre meglio acque minerali, anche se sono d’accordo con te sull’inciviltà delle bottiglie di plastica.
@Alessandro: finalmente!!! devo dire che mi sei mancato!!! :-D
ciao, più tardi rispondo anche alla tua mail, così ti mando un po’ di dati in più.
Per quanto riguarda il tuo commento sui minerali hai ragione, quello che hai scritto è vero.
Il punto è che i minerali allo stato roccioso sono inorganici, poi quando entrano nelle piante non sono più gli stessi, e quindi organici.
Il fatto è che da questa affermazione sono nate, secondo me volutamente, definizioni falsate, come se i minerali fossero tutti assimilabili, invece non è così. Devono essere come dici tu organici, ma a quel punto non sono più gli stessi, sarebbe stato piu corretto chiamarli con un altro nome :-D
Ci sono minerali inorganici e organici.
Per quanto riguarda la differenza tra minerali organici e quelli ottenuti per sintesi, la trasformazione avviene tramite il carbonio, ma non è questa la sola variabile, è il processo di trasformazione che gioca un ruolo importantissimo.
La spiegazione alla tua domanda non è semplice. La differenza a livello composizione è quella, per cui se io metto la parte mancante e faccio un analisi, risulta esserci; poi è ovvio che c’è una differenza, e non minima, ma lì dipende dagli strumenti.
Tieni presente che di solito si usano reagenti, cioé si mette una sostanza e si osserva cosa succede. Se rileva la presenza, vuol dire che c’è. Poi sicuramente esistono strumenti più tecnici, per intenderci gli scienziati che hanno fatto la pecora Dolly, quella clonata, sta’ sicuro che li hanno, ma i normali laboratori non credo proprio.
Loro usano reagenti e stop. Il dio denaro gioca un ruolo sempre troppo importante, credimi, e i costi puoi immaginarli ;-P fatti sentire!
@Maria e Claudia: avete già risposto nel vostro commento. Se ingerite qualcosa e avvertite che il vostro organismo fa fatica, qualcosa di strano ci dovrà pur essere :-)
Non è che i minerali sintetizzati non aiutano. In piccola misura lo fanno, perché il corpo se non ne ha altri prende quelli che gli vengono dati.
Quello che volevo dire è che in uno stato normale, i minerali sono assolutamente a disposizione nei cibi, come dice Claudia, e sono assolutamente migliori.
Poi se uno ha dei problemi per non so quali motivi, allora i medici intervengono consigliando minerali, meglio quelli che niente. Il problema sta nel fatto che ormai questa pratica è diventata un’ abitudine, invece di un’emergenza, come in origine era.
Adesso praticamente i minerali sintetici hanno sostituito quelli normali, il che è assurdo. Ribadisco però che in alcuni casi specifici, come per esempio in quello del magnesio carbonato, possono aiutare, e molto.
Ma qui sul pasto nudo, nel campo del cibo, gli esperti siete voi :-)
Il discorso che io faccio è sull’acqua, la quale deve svolgere determinate funzioni, e che, se è carica di minerali, fatica a farlo.
maria, claudia, scusa izn la leggera divagazione ma visto che si parlava di ferro, il ferro di sintesi che vi propina il medico può dare gravi effetti collaterali e spesso non viene assimilato, mentre il ferro non di sintesi che si prende dal medico erborista, non solo è più efficace ma non ha effetti collaterali di nessun tipo, voglio dire che c’è una via di mezzo tra l’assumere minerali di sintesi e minerali negli alimenti, ci sono i medicinali non di sintesi… spesso non lo si sa o si crede che non siano efficaci ma non è vero
da queste parti si impara sempre qualcosa… e riguardo alla conversazione tra A, B e C-l’intruso…. direi che riassume perfettamente le varie teorie che si combattevano quotidianamente dentro di me grazie a tutta l’informazione, disinformazione e contro informazione che ci viene data da dottori illuminati e non, pubblicità, campagne e, infine, nostre personalissime rielaborazioni.
come molti altri ho risolto gli amletici dubbi andandomi a prendere l’acqua alla fonte… dovrebbe essere più sana rispetto a quella “del sindaco” e ricca di minerali organicati (definizione che mi è molto piaciuta!), sopratutto se viene sottoposta a controlli regolari come fanno fare alcuni sindaci illuminati (e/o illuministi?)…. o sbaglio?
e rispetto alla memoria dell’acqua, accennata da claudia, qualcuno ne sa qualcosa? a me sembrava tutta una storiella, ma vedo che qui se ne riparla e allora mi solletica la voglia di approfondimento…
@Stelladisale: hai perfettamente ragione, ma tieni conto che anche quelli sono di sintesi. La sintesi è il processo, poi dipende da che sintesi si effettua; si puo fare qualsiasi tipo di sintesi, anche riprodurre quasi la fotosintesi, dipende se si ha voglia di investire denaro. Nel caso di cui parli, quei prodotti sono riprodotti in un determinato modo, e quindi logicamente diventano organicati.
La variabile è il mercato; la fisica e la chimica in teoria, sono al servizio dell’uomo tramite la ricerca; ti assicuro che si è in grado di fare tutto o quasi.
il problema è che invece di essere al servizio dell’essere umano il “mercato” è al servizio delle compagnie o multinazionali, e lì subentrano fattori come costi, profitti etc etc. Ed ecco che saltano fuori altri tipi di “sintesi” miracolose a costi bassissimi.
Questo non vuol dire che non ci siano produttori seri che fanno le cose per bene.
Per rimanere sul soggetto, hai risposto per me: se quello lo assimilavi e l’altro no allora è chiaro che le differenze ci sono ;-)
@Evelyne: ciao, piacere di conoscerti :-)
Per quanto riguarda la fonte, no, mi spiace dirlo, ma neanche lì sono organicati :-(
Certo, se la fonte è in alto, allora l’acqua è leggera, e va benissimo, se è in basso è equivalente all’acqua del sindaco, perché la pioggia e il terreno sono simili, per cui…
Fammi sapere quale fonte è e ti dirò come è l’acqua :-)
Ciao! grazie per l’interessante post e gli altrettanto interessanti commenti. Io sono di Bergamo, per sentito dire so che la nostra acqua dovrebbe essere buona, venendo dalle montagne di cui disponiamo..ti risulta, Roberto? Quali sono i prezzi di un depuratore ad osmosi inversa per un uso domestico? grazie ancora anticipatamente, e buon’estate a tutti!
Molto interessante questa rubrica. Fino a poco tempo fa compravo acqua minerale in bottiglie di plastica (con etichetta della grande distribuzione). Poi un mese fa sono passato a quella del rubinetto (abito in Romagna e l’acqua è quella di Ridracoli) stufo della plastica da smaltire, grazie anche all’acquisto della brita… ma mi sembra di capire che sia stata una scelta infelice. Nelle istruzioni c’è pure scritto che il filtro potrebbe rilasciare una “piccola” quantità di molecole d’argento (che mi risulta essere un metallo) nei valori consentiti dall’OMS… quindi invece che toglierli, stando a quello che c’è scritto, li aumenterebbe??
ciao roberto, piacere tutto mio… solo che delusione! speravo fosse buona… certo sempre meglio che l’acqua in bottiglia, o neanche questo?
@Sara: ciao Sara, io sono di Milano, anche se vivo vicino Roma, e conosco benissimo la zona.
Dunque, dipende; generalmente nel nord Italia le acque di rubinetto hanno un residuo fisso più basso, per la vicinanza delle montagne, e per la quantità di acqua a disposizione, che è maggiore che nel resto di Italia. Nondimeno l’inquinamento è molto più presente, come sicuramente già sai.
Ad ogni modo l’acqua di rete quasi mai è buona, per il semplice fatto che purtroppo i comuni hanno bisogno di quantità industriali di acqua, e oramai la recepiscono da falde superficiali, lo stato delle quali puoi ben immaginare. Questo sempre se non abiti in montagna, nel qual caso come ti dicevo le cose sono completamente diverse.
Per quanto riguarda impianti ad osmosi ovviamente io sono di parte, perché li produco.
Ciò a cui devi fare attenzione è che siano a produzione diretta, e che non abbiano componenti cinesi. Le membrane funzionano sempre, ma l’impianto deve essere fatto bene, e purtroppo in Italia non sempre è così.
I prezzi variano da 1500 euro fino a 2300; poi su internet trovi di tutto, ma se fossi in te mi affiderei ad un esperto, soprattutto se i prezzi sono più alti di quelli che ti ho detto.
Prossimamente in questa rubrica spiegheremo bene i differenti sistemi di depurazione; a mio parere l’osmosi è l’unico che lavora correttamente, gli altri sono palliativi e nient’altro.
Se hai bisogno di altre informazioni, chiedimi pure :-)
@Lorenzo: ciao Lorenzo; innanzitutto ti premetto che come ho ripetuto tante volte, le acque in bottiglia, se scelte correttamente, sono sempre meglio dell’acqua di rete per i motivi sopraccitati. Ad ogni modo stiamo preparando un post su questo argomento, in modo che possiate conoscere esattamente le differenze.
Ovviamente questo non è un assoluto, ma di norma è così; esistono acque minerali indecenti, ma molte sono discrete, e alcune buonissime, come la sant’ Anna, senza andare ad altre migliori, ma costosissime.
In Emilia, vale il discorso di Bergamo, per larghe linee è la stessa cosa; in quella zona però c’è un altro grande problema, i nitrati.
Causa la massiccia agricoltura e, ovvia conseguenza, l’uso dei pesticidi, di nitrati ce ne sono a iosa; onestamente io non berrei l’acqua in quella zona; meglio un residuo fisso più alto che i nitrati.
la Brita è come hai detto; non è una scelta infelice, solo che fa quello che dice, nulla di più.
Per il mio punto di vista depurare significa togliere le sostanze presenti, e questo lo fa solo l’osmosi inversa, tutti gli altri sistemi no. La Brita abbatte un pochino il residuo, dipende da che tipo di sostanze ci sono nell’acqua, ma non le elimina, le trasforma. Questo perché funziona a scambio ionico, in quanto al suo interno ha una piccola quantità di resine; in piu c’è l’argento, che trattiene qualcosa, ma alla fine lo lascia andare. Oltretutto le resine trasformano le sostanze, per cui se le cerchi non le trovi più, ma cosa siano diventate, non lo so :-))
Prossimamente spiegherò bene anche come funziona questo procedimento.
Comunque, meglio la Brita che nulla. Non ottieni acqua Levissima, ma va bene… meglio di come era prima di sicuro ;-)
@Evelyne: ciao Evelyne, bentornata :-)) Dipende da dove è situata la fonte, tutto lì.
Come ho detto, se è in alto, stai tranquilla, ma se non lo è, è quasi la stessa cosa dell’acqua di rete, un po’ meglio perché almeno non c’è il cloro.
Riguardo al fatto se l’acqua di rete sia meglio o no di un’acqua in bottiglia, vale lo stesso discorso, dipende di quali acque stai parlando. Il discorso è sempre lo stesso, il punto è dove viene presa l’acqua; se in alto, è buona, e questo vale sia per l’acqua di rete, che per l’acqua minerale, se in basso, no, è molto semplice. Quindi dipende a quale acqua minerale ti riferisci, in commercio ce ne sono di buone, e discrete. Difficilmente le fonti che si trovano in prossimità delle città hanno queste caratteristiche.
Grazie Roberto per la risposta puntuale..vuol dire che aspetterò con ansia i prossimi post sull’acqua e sui relativi sistemi di depurazione! GRAZIE davvero!
@Sara: troppo gentile! Sì, il mio consiglio è di aspettare, così puoi sapere di più riguardo al soggetto, e anche ai trattamenti, in modo da avere un’idea chiara generale. Prima è più importante capire bene tutti i dati che riguardano l’acqua ;-)
grazie, resto in attesa anch’io di nuovi articoli :)
@Lorenzo…benissimo..allora a presto
Grazie per questo interessantissimo post. Mi sono munita anche io di Brita da qualche anno, ma a quanto pare non é sufficiente. Roberto, ti chiederei un’ulteriore informazione/curiositá nel caso dovessi ri-acquistare acque in bottiglia, oltre a quelle sopra menzionate, quali sono assolutamente da evitare e quali sono quelle decenti dato che la purezza non dipende solo dal residuo fisso? (se ho capito bene o forse sono di coccio). Grazie grazie. Anna
@Anna…ciao, e grazie a te per la risposta….vero, il residuo fisso non è l’unico parametro, ma assolutamente il piu importante, visto che comunque è lui che determina gli altri, per cui acque con basso residuo sono le migliori…e se hai la possibilita di trovare la sant’anna, bevi quella, che è in assoluto la migliore sotto tutti i punti di vista senza andare ad altre piu costose….evita quelle con alto residuo, soprattutto le effervescenti naturali…ciao
comunque. levissima, norda, alpi cozie…queste cono buone..un residuo sotto i 100 mg/lt va bene
Grazie Sonia per aver promosso questo dibattito sull’acqua che sto seguendo con interesse ma anche con qualche perplessitá su diversi aspetti trattati e in particolare su quello della biodisponibilitá dei minerali presenti nell’acqua. Mi riprometto, come eravamo d’accordo, di fare a breve un intervento articolato sul blog, ma ho anche pensato che il tema del’acqua merita di essere approfondito con scrupolo sulla rivista Valore alimentare. Intanto chiedo a Serino se può indicare gli articoli scientifici che riportano i dati relativi ai test su animali da lui citati nella frase “Per arrivare a comprendere questo fatto, sono stati svolti test su animali; alcuni mangiavano minerali organicati, e altri quelli creati in laboratorio. Entrambi li assimilavano, ma poi quelli organicati, in questo caso il ferro, si legavano all’emoglobina, gli altri no; ecco il punto: entrano, ma non si legano, e quindi si depositano”. Ringrazio in anticipo.
@Matteo Giannattasio: salve, piacere di conoscerla :-)
Non cito mai i links, perché farlo darebbe adito a discussioni infinite; comunque più avanti riporterò degli estratti dagli articoli che ho citato.
Lei mi dice però di avere perplessità sulla biodisponibilità dei minerali presenti nell’acqua.
Biodisponibilità è un bel parolone, ma cosa significa? bio, vita… disponibilità, che è a disposizione.
Mi deve perdonare ma non ho capito su cosa è perplesso esattamente, se me lo spiegasse meglio potrei risponderle più precisamente. La sua perplessità riguarda i minerali?
Se ha letto l’articolo e lo ritiene interessante, lì è spiegata tecnicamente la differenza tra un minerale organicato e uno inorganico. I libri che trattano l’argomento sono tanti, ma io dico sempre che la spiegazione si può trovare su un semplice libro di scienze delle elementari, che parla del carbonio e del mondo minerale, è tutto lì.
Ad ogni modo dirò a izn di mandarle i dati via mail, lei li ha.
Ora la saluto, buona giornata :-)
@matteo giannattasio: caro matteo, come sempre mi fa molto piacere sapere che passi di qui, e ancora di più che si aprirà un approfondimento serio sull’acqua su valore alimentare (vengo spesso a curiosare sul blog); io sarò la prima a seguirlo con attenzione.
Per quanto riguarda la biodisponibilità o non dei minerali, il punto è proprio questo.
Voglio dire, se esiste anche solo il dubbio che questi non siano assimilabili dal nostro organismo (e che di conseguenza possano essere molto dannosi), per quale motivo ostinarsi a prenderli dall’acqua, visto che è così facile assumerli attraverso un’alimentazione sana, già belli e pronti per noi?
Aspetto comunque le tue prossime considerazioni con grande interesse; questo dibattito è molto avvincente anche per me :-)
beh, piacerebbe anche a me avere questi dati, visto che anche il fisico teorico, qui, ha qualche perplessitá…
Visto che questa rubrica é stata pensata per divulgare e spiegare, mi sembra abbastanza strano mandare bibliografia e testi che potrebbero interessare tutti tramite mail personali. O no? Che dici, Izn? ;-)
@claudia: il fatto è che hai anticipato un annuncio che magari avrei dovuto dare prima, ma volevo prima che fosse in linea, vabbeh, ci vorrà pochissimo ormai :-/
Roberto sta aprendo un suo blog, e lì vi darà tutte le informazioni tecniche che vorrete. La rubrica la terrò io da sola, e risponderò per quello che riesco, il resto lo chiederò a lui o ad altri esperti che sto contattando. Ad ogni modo lui verrà qui a curiosare ogni tanto :-)
Vi allungherò i link che avete chiesto appena Roberto me li invia. Ma quanto siete impazienti?!!! Peggio di me, mannaggia!! ;-)
salve, ho trovato molto interessante il dibattito e vorrei continuare ad approfondirlo per conoscere.
volevo sapere da Roberto perchè parla di impianti di osmosi inversa
con produzione diretta, vuol dire che quelli con la tanica non sono buoni?
Grazie
è meglio avere anche una lampada uv nell’ impianto osmosi?
Prima di tutto un saluto a tutti. Sono mancato un bel po’, ma era agosto, per cui era inutile annoiarvi con l’acqua :-)
Inoltre sto preparando un blog, come anticipato da Izn, incentrato sull’acqua; le domande qui stanno diventando molto tecniche, per cui ho pensato di aprire un blog sull’acqua accurato, con dati tecnici e tutto quello che serve. Con l’aiuto di Izn… io di blog so poco.
@Francesco: ciao, per quanto riguarda gli impianti ad osmosi inversa, ovviamente sì, quelli a produzione diretta sono decisamente meglio.
Per la precisione, l’osmosi inversa è sempre diretta, in quanto una membrana tratta l’acqua durante il passaggio ad una certa pressione.
Il problema dell’osmosi è la quantità di acqua trattata, nel senso che a causa dei pori infinitesimali non passa nessun tipo di inquinante. Anche l’acqua però viene frenata, per cui ne viene prodotta poca, ad una pressione normale (per normale intendo quella della rete) quindi per aumentare la produzione l’impianto necessita di essere costruito in un certo modo, e cioè con una pompa motore che aumenti la pressione, più membrane, pressostato e vari altri pezzi, il che aumenta ovviamente i costi.
Per questo motivo alcuni hanno pensato bene di evitare tutto questo mettendo un accumulo dove l’acqua si deposita e da lì al rubinetto. ovviamente è una soluzione per evitare di costruire un impianto in modo appropriato, e poi è anche più semplice, perché per fare un impianto a produzione diretta, bisogna conoscere più cose.
Non c’è paragone tra i due impianti. Inoltre l’impianto ad accumulo, per vari motivi che non sto ad elencare ora, presenta degli inconvenienti per quello che riguarda la qualità dell’acqua.
Per quanto riguarda la lampada Uv, no, non è necessaria, perché gli impianti ad osmosi non fanno passare nessun tipo di batterio; i batteri sono troppi grossi per i fori della membrana.
Le lampade Uv sono necessarie per legge quando c’è un accumulo, in quanto se l’acqua sosta, causa proliferazione di batteri; già questo ti dovrebbe spiegare che se gli impianti a produzione diretta non necessitano di lampade uv, e quelli ad accumulo sì… beh un motivo ci sarà.
Spero di averti risposto in modo esauriente. Poi se vorrai saperne di più, nel mio blog ti spiegherò bene; ci sarà una sezione dedicata solo a questo argomento.
grazie, molto gentile come al solito, ho ancora 2 cose da chiederti pero’….
1 se è possibile recuperare e usare l’acqua che il sistema scarta per produrre
acqua pura (per esempio per bagnare il giardino)
2 nel caso di serbatoio da 12 lt. nell’ impianto a osmosi inversa con lampada uv in entrata come garantire igiene alla tanica di stoccaggio. (visto che la usiamo solo la sera e non consumiamo sempre 12 litri)
grazie per il tuo tempo e la tua competenza
@Francesco: ciao, grazie dei complimenti. Riguardo i quesiti:
1. sì, è possibile, anche se francamente non è tanta quella che alla fine scarti; ti basterebbe per innaffiare *una* pianta :-D comunque sì, è possibile.
2. la lampada UV è in uscita, in quanto è lì perché c’è acqua accumulata. Il problema con lo stoccaggio è quello, l’interno è fatto in gomma, e l’acqua osmotica è più aggressiva, e così attrae sostanze dalla stessa gomma.
Sia chiaro, parliamo di micro micro elementi, ma lo fa, e questo rende necessario che una volta all’anno tu debba cambiare l’interno, cioè la gomma stessa, e la lampada UV, solo la lampadina. Poi ti garantisco che 12 litri li usi, ad esempio se ci fai da mangiare (cosa che ti consiglio assolutamente).
Poi dipende molto dal prodotto, che lampada usa, quale accumulo, etc. perché ci sono lampade e lampade. Fidati, le lampade funzionano se fatte in un modo preciso, se no, no, anche se sono legali (per esempio se sono cinesi)
Ho molti dubbi, per essere preciso avrei bisogno di vedere l’impianto.
Ad ogni modo queste sono le cose da sapere.
Capisco, pensavo che la tanica fosse in acciaio anche all’interno.
Chiarisco che non ho nessun impianto, nel post del 6/9 quando dicevo che la usiamo solo la sera intendevo semplicemente acqua del rubinetto.
gli approfondimenti che sto cercando mi servono per capire e orientarmi all’acquisto, visto che sono stufo di acquistare acqua in bottiglia. (anche se uso solo s.anna)
sono un po’ combattuto… in un tuo post hai detto che il ph è fondamentale per capire tante cose sull’acqua e dicevi anche che i nostri organi compiono le loro funzioni in ambiente acido, quindi bere acqua alcalina non aiuta gli organi. (Correggimi se sbaglio)
meglio se leggermente acida.
Ora ti chiedo: l’ acqua osmotica non è troppo acida ?
Perchè te lo chiedo? ho trovato teorie opposte che tu conosci sicuramente, non ho ancora avuto tempo di fare le ricerche dettagliate come per l’osmosi ma lo farò.
Acqua kangen, che ne dici da esperto venditore concorrente?
Ti dico, mi ero orientato su apec o ge merlin come osmosi ( non ho spazio in cucina e cercavo un buon rapporto qualità prezzo made in usa) e poi ho trovato quest’ altro modo di intendere l’ acqua buona da bere.
A questo punto visto che le teorie opposte sembrano avere entrambe qualcosa di fondato ti chiedo se dipende solo a cosa credo io o c’è dell’altro?
grazie ancora
ciao
@Francesco: ciao, scusa il ritardo ma ho letto solo ora il tuo commento.
No, i vasi di espansione o taniche non sono in acciaio all’interno, in quanto una volta accumulata l’acqua, non c’è più pressione, e quindi sono in gomma, che riempiendosi, si gonfia; poi tramite l’apertura del rubinetto la gomma spinge l’acqua che a quel punto sale. Il tutto per evitare di mettere la pompa motore, se no sarebbe un impianto diretto.
Per quanto riguarda il Ph, no, l’acqua prodotta dall’osmosi ha più o meno gli stessi valori della Sant’Anna, Ph incluso. Normalmente il Ph diventa tra 6-6,8, poi dipende dall’acqua in entrata, in quanto le membrane osmotiche hanno una reiezione del 93-96 %.
Considerata l’acqua della rete italiana i valori prodotti sono quelli, a volte anche meglio della Sant’Anna, ma siamo lì.
Il metodo Kangen… perdonami, meriterebbe un lungo discorso a parte.
Secondo me è una follia, non ha nessun senso logico. Ti riferisci al metodo che produce acqua con un Ph molto elevato, no? è assolutamente insensato, sostiene delle cose che non hanno senso in un corpo normalmente funzionante; ne ho già parlato in un commento precedente. E non perché sono un venditore concorrente :-) ma perché il Ph dell’acqua deve essere contenuto tra 6-6,8, se no l’acqua non riesce a fare quello che deve.
Sul Ph, sì, il corpo per ottemperare alle sue funzioni richiede un’acqua che abbia un Ph leggermente acido. Se il corpo riceve un’acqua con Ph alto, il fegato secerne sostanze acide in modo da abbassarlo, per cui fa un po’ te… e sto parlando di Ph superiori a 7!
Il metodo Kangen se non erro parla di acque quasi a 9, il che è semplicemente folle.
Per quanto riguarda gli impianti di cui parli non li conosco bene, ma se posso darti un consiglio, opta per un impianto diretto: il problema dello spazio è risolto, e hai un impianto serio, che se fatto bene, non si guasta mai.
Noi per esempio ne produciamo uno molto sottile, nei limiti del possibile ovviamente, con una scheda che visualizza sempre i valori dell’acqua in uscita; non lo dico per farmi pubblicità ma solo per darti un panorama sulla tipologia di impianti esistente.
Se avrai un po’ di pazienza, la prossima settimana, appena aprirò il mio blog, ci saranno pagine che parleranno solo del Ph, e lì potrai vedere molto chiaramente di cosa parlo.
Inserirò molti dati, e pagine – diciamo così – molto tecniche e complete.
grazie ancora…. buon blog
sono impaziente per il blog….
izn, ho trovato il tuo blog per caso, cercando informazioni tecniche sui minerali organici/inorganici in merito all’acqua.
La spiegazione di Roberto mi è sembrata veramente buona, vorrei chiederti però due cose: se puoi passarmi un contatto, o un blog dove contattare Roberto e dove posso recuperare i relativi studi ed articoli a cui lui ha fatto riferimento nelle sue spiegazioni.
Ti ringrazio in anticipo e complimenti per il tuo blog, veramente.
Augusto
ciao roberto e’ la prima volta che ti scrivo ho letto qui sul sito e sei abbastanza informato,dammi una risposta al mio pensiero che ultimamente mi assilla(ho fatto bene o ho fatto male,ho speso soldi per niente,e ancora ho fatto bene o ho fatto evia…)praticamente ho deciso di prendere..sistema professionale ad osmosi inversa ultima generazioneeeeee,dammi te l’ultima opinione e poi fermo il pensiero….grazie a presto stefy
ciao a tutti; scusate se mi assento per cosi tanto tempo, ma sono stato impegnatissimo. comunque rispondo a questi due commenti
@ Augusto: ciao Augusto, per quanto riguarda il blog, ne sto aprendo uno, e sarà aperto a giorni, e sarà ovviamente molto particolareggiato; ma se nel frattempo hai bisogno di dati specifici, chiedi pure il mio contatto a izn, sarò ben felice di rispondere a tutte le domande e darti tutti i riferimenti che vuoi. A presto e grazie del commento.
@Stefania: non ti assillare, hai fatto benissimo… allora, per quanto riguarda gli impianti ad osmosi, ci sono di diversi tipi e son o buoni o meno a seconda del caso, ma in ogni caso essi trattano l’acqua in modo fantastico… per cui hai fatto benissimo…se poi spieghi a izn che tipo di impianto hai preso, toi dico pure se è un buon impianto o no… ma ciononostante, hai fatto bene..per cui non essere assillata, e bevila… ahahaha… ciao
Grazie per la risposta Roberto.
Il problema è che non riesco a trovare alcun indirizzo o contatto per scrivere a izn…
@augusto: trovi il mio indirizzo mail nella pagina chi sono (clicca sulla prima icona in alto a destra, quella dell’uccellino con il cappello) :-)
Grazie non l’avevo notato :)
Ciao, sono Stefania… allora l’impianto osmosi che ho preso è l’ultima generazione, digital inversa 130 lt, “aquanova osmopur”.
Ti ringrazio delle informazioni che mi darai sull’acquisto… saluti
@Stefania: ciao Stefania, non ascoltare tutte le cose che si dicono su ultima generazione: gli impianti ad osmosi sono semplici, per cui ultima generazione o meno non significa nulla, in quanto non sono attrezzature elettroniche.
Comunque conosco l’azienda, non producono gli impianti, li prendono da un’altra azienda che conosco (ma non conosco il nome del modello).
Ad ogni modo è semplice, guarda se ha un contenitore ad accumulo o se produce direttamente; è semplice da vedere, dai uno sguardo sotto il lavello, e verifica se c’è un contenitore che accumuli l’acqua o no.
Nel primo caso non va molto bene, nel secondo molto meglio; sia chiaro che in entrambi i casi l’acqua è buona, ma ovviamente il secondo tipo di impianto è meglio.
Spero di averti risposto esaustivamente :-)
Mi chiamo Roberto, ma non sono Serino. Anch’io qui per caso.Vorrei esser d’aiuto (se ce ne fosse ancora bisogno), a coloro che dopo l’acquisto di impianti ad osmosi, nutrono ancora qualche dubbio sulla qualità dell’acqua che erogano e sul fatto di aver ben speso il denaro necessario per l’acquisto. Dubbi talvolta legittimi, alimentati da molti dati falsi diffusi riguardo la materia “acqua” A tale scopo consiglierei la lettura del libro”attenti all’acqua” edizioni M.I.R. del dottor Luigi Rho, un professionista del settore: sarà un ulteriore antidoto contro critiche negative e informazioni sbagliate che potreste ricevere. Con ciò, non intendo sostituirmi a Roberto, ma semplicemente contribuire a rafforzare negli utilizzatori di questi impianti, la consapevolezza di aver fatto la cosa migliore per sè e la propria famiglia: la mia convinzione è che qualità dell’acqua sia sinonimo di qualità della vita ! Ringrazio quanti vorranno apprezzare il mio contributo.
Grazie grazie tante… Ho già incaricato mio nipote, come regalo di Natale questo libro che mi hai suggerito, se sai altre cose dimmi tutto…
Grazie tante da Stefania
(l’hanno installato oggi)
Ciao sn ancora Stefania, che cos’è la conducibilità dell’acqua?
Effetti sull’organismo? È meglio alta o bassa??
Ciao Stefania ! La conducibilità elettrica dell’acqua è la capacità di questa di condurre energia elettrica. Gli ioni,cioè le sostanze disciolte, hanno una carica elettrica : positiva o negativa. Maggiore è la quantità di questi e maggiore sarà la capacità dell’acqua di condurre la corrente. Per tale ragione potremo affermare che più la conducibilità è bassa nel suo valore, migliore sarà la qualità dell’acqua . Come esempio si prendano Plose, Vigezzo, Valmora, Lurisia, S. Bernardo, levico Casara, Surgiva. Queste sono classificate tra le migliori in Italia: i loro valori di conducibilità, espressi in “microsiemens” sono abbondantemente al di sotto di 150 . Anche una buona acqua osmotizzata dovrebbe rispondere a questa caratteistica. Grazie per aver chiesto il mio aiuto, spero di esser stato sufficientemente esauriente anche per altri lettori !
@roberto: grazie roberto, sei un aiuto prezioso :-)
Aggiungo che di conseguenza la conducibilità è bassa se ci sono pochi minerali nell’acqua, alta se ce ne sono tanti. È per questo che se l’acqua ha una conducibilità alta è meglio lasciarla sullo scaffale. Se ho capito bene!
grazie roberto sei molto chiaro,scusa ma sfrutto ancora la tua disponibilita’,cm sai ho l’impianto osmosi e hanno messo la conducibilita’ a 063…che ne dici?vorrei prendermi anche il conducimetro…cosi’ per verificare ogni tanto l’acqua di qua e di la!!! ma la durezza dell’acqua, non si vede…oppure non ha tanta importanza,grazie a presto…..
Rispondo prima a izn: hai capito perfettamente !
Ora a Stefania: in molti casi, osservando le etichette delle minerali,si può notare come la conducibilità e il peso del residuo fisso, stiano tra loro come 3 sta a 2. Da ciò posso dedurre che il residuo fisso della tua acqua osmotizzata, sia prossimo ai 40 mg litro ,pari quindi a quello di una eccellente minerale . Non vedo situazione migliore.
Sig. Roberto ho letto il suo commento sulla conducibilità elettrica, l’argomento mi interessa molto. Non ho ancora capito perché la conducibilità è un parametro di potabilità.
Mi permetta però di dire che gli ioni a che ne so io hanno entrambe le cariche, positive e negative.
Ad ogni modo, perché la conducibilita è un parametro, e in che modo l’osmosi abbassa la conducibilità? La risposta dovrebbe essere “perché ferma le sostanze”, ma se è così, perché una parte di queste passa lo stesso???? Se i fori della membrana sono più piccoli delle sostanze dovrebbero fermarsi tutte e non una parte soltanto; e in che modo influisce sul Ph? inoltre, perché le parti organiche come i batteri vengono fermate al 100% e i minerali al 93-96%? molte grazie e perdonatemi le tante domande ma vorrei avere un po’ di chiarezza.
Salve dott. Lauletta ! Certamente con le sue domand ,interpreta il desiderio di altre persone che vorrebbero saperne di più. Risponderò con ordine cercando di essere il più esauriente possibile. La conducibilità non è un parametro contemplato per la potabilità e per questo non vi è un limite imposto dalla legge, bensì un valore guida, fissato a 400 microsiemens con un decreto legge del 1988. la conducibilità è un parametro proporzionato alla quantità di sostanze contenute nell’acqua: tendenzialmente quindi col ridursi di questa, avremo una conseguente riduzione del valore conducibilità. Il caso estremo è : acqua distillata deionizzata= conducibilità pari a zero. l’osmosi inversa riduce la salinità quindi anche la conducibilità.La porosità delle membrane è calibrata,per cui selettiva: ecco perchè alcune sostanza passano e altre no. Oltre alle membrane osmotiche, esistono le nanofiltranti , meno selettive con pori di maggior diametro. Vero ciò che afferma riguardo gli ioni: osservi però che nelle etichette delle minerali, il calcio è indicato come Ca++ (due ioni positivi liberi) ,mentre il solfato So4- (uno ione negativo libero). In questo senso intendevo ioni positivi e negativi: per le loro cariche libere .
Concludendo, in seconda battuta per ragioni di spazio, bisogna tener conto di un dettaglio quando si parla di trattamenti acqua ad osmosi inversa: tutti gli impianti sono corredati di un pretrattamento a carbone attivo allo scopo di trattenere il cloro il quale ha provveduto durante il trattamento di potabilizzazione a neutralizzare i batteri. Eventuali cariche batteriche che dovessero formarsi nei contenitori di stoccaggio dell’acqua affinata, la dove presenti, verrebbero comunque neutralizzate da un post-trattamento a raggi U.V. SEMPRE presente in questo tipo di impianti, come previsto dalla normativa Ministero della Salute che ne regolamenta la realizzazione: peraltro una delle più severe che io conosca!
Buongiorno è da tanto che uso i prodotti naturali della Just e mi hanno sempre soddisfatto, ieri ho sentito una mia amica che mi dice. lo sai vero che non sono naturali? Prova leggere le composizioni e vedrai?
…io non ho letto perché non capirei, mi potresti dare delle delucidazioni anche su questo?
Ringrazio chi mi vuole rispondere… grazie
@stefania: stefania, non posso rispondere a questo argomento perché non riguarda l’articolo su cui ti trovi (si chiama off topic o anche OT e sui blog non è ammesso), però ti consiglio di andare a fare questa domanda nella stanza delle chiacchiere (che ho creato apposta per questo tipo di argomenti che esulano anche dal cibo), lì verrò subito a risponderti e ti dirò tutto ciò che vuoi sapere. Sai già come si fa e entrarci?
@roberto: mi deve perdonare ma non ho capito la risposta alla conducibilità considerata come parametro…
@dott. Lauletta: caro dottor Lauletta, se ha qualche ora di pazienza proverò a contattare l’esperto del pasto nudo riguardo le acque, Roberto Serino, e le farò dare una risposta sull’argomento da lui. Di solito riesce a sbrogliare le questioni più complicate, vedrà che le potrà essere d’aiuto anche su questo punto della conducibilità :-)
Assolutamente, anzi perdonatemi l’insistenza, avevo confuso il vostro esperto con il signor Roberto dei commenti precedenti. Attendo la risposta di Roberto Serino e vi ringrazio anticipatamente.
@dott. Lauletta: dunque; andando per ordine… a tutt’oggi non esistono strumenti in grado di misurare un insieme di sostanze presenti nell’acqua. Vale a dire, se io volessi conoscere il valore di 100 elementi presenti, non potrei farlo con un unico strumento, per il semplice fatto che non esiste.
La nostra tecnologia purtroppo è ancora scadente a questo riguardo, per cui si è costretti a misurare un elemento alla volta; se voglio sapere quanto arsenico c’è, devo mettere un reagente all’arsenico, e cosi via per ogni elemento. Ecco perché le analisi dell’acqua sono costose, perché fatte ancora con questo sistema, ma non ce ne sono altri.
Il costo elevato è anche il motivo per cui si possono misurare solo alcuni elementi, e ció che non permette mai di sapere con esattezza cosa c’è nell’acqua.
Per assurdo potrebbero esserci elementi molto pericolosi e non lo si sa, a meno che non li si cerchi.
Per ovviare a questo problema esistono 4 parametri di potabilità generici; sono assolutamente parametri di potabilità, e non semplici consigli.
I quattro parametri sono il Residuo Fisso, il PH, la Conducibilità elettrica e la Temperatura alla sorgente.
I più importanti sono residuo fisso e conducibilità; seguono il Ph, che indica la qualità del residuo, e la temperatura, che ha a che fare con la conducibilità.
Le spiego perché, e quale relazione esiste tra questi.
Premettiamo che la qualità dell’acqua è determinata dall’assenza di sostanze inorganiche, quindi meno ce ne sono, meglio è,
i parametri di cui sopra hanno tutti a che fare con la presenza di sostanze inorganiche. Non tutte le sostanze sono peró uguali, nel senso che ci sono elementi più pericolosi di altri, e qui entrano in ballo Ph e temperatura.
Il residuo fisso altro non è che la totalità di sali inorganici rimasti dopo che l’acqua è stata scaldata a 180 gradi, temperatura affatto casuale. Ciò che rimane dopo questa operazione è il residuo fisso.
Ovviamente ci sono sali e sali; alcuni sono molto più pericolosi di altri, e qui entra in gioco il Ph, in quanto i sali hanno una composizione chimica differente tra loro, e il PH aiuta a dare un’idea della tipologia di elementi chimici (sali) presenti.
Per fare un esempio molto semplice, se c’è uno di calcio e uno di piombo abbiamo sempre 1 come residuo fisso, ma non è la stessa cosa, ed è il PH in questo caso che farà la differenza, non so se è chiaro.
Si potrebbe discorrere per ore su questo argomento, ma bisognerebbe entrare nell’ambito della chimica toccando discorsi molto tecnici, e non è questo il posto. Credo comunque che l’idea sia chiara: ovvio che il PH deve essere basso, ma è l’insieme dei parametri che deve essere basso, poiché se uno fosse basso e l’altro no ci sarebbe una dissonanza.
Un esempio può essere rappresentato dalle acque effervescenti, che hanno residui fissi altissimi, ma PH bassi, solo perché è presente anidride carbonica che lo abbassa, quindi il risultato è falsato.
Passiamo alla conducibilità; la conducibilità, come già detto, altro non è che la capacità di condurre corrente elettrica: l’acqua non la conduce, in quanto è neutra; è neutra perché l’azione dell’idrogeno è, diciamo così, bloccata, dall’ossigeno, perché l’idrogeno è monovalente e l’ossigeno bivalente, quindi i 2 atomi di idrogeno sono occupati dall’ossigeno, per cui non hanno nessuna influenza sul resto. Ecco perché è neutra, e quindi nessuna conducibilità.
Se però nell’acqua sono presenti metalli, o sali – chiamateli come volete – questi conducono elettricità; ecco perché la conducibilità indirettamente ci dice quante sostanze sono presenti nell’acqua: piu è bassa, meglio è ovviamente.
Il limite però non è 400, come affermato in un commento, ma 2500 (che è assurdo).
Nondimeno la conducibilità può variare con la temperatura dell’acqua: più alta è la temperatura, più conducibilità è presente. Come si può capire c’è quindi una relazione tra conducibilità e temperatura; dovrebbero anche qui essere basse entrambe.
Non esiste un assoluto di misura tra residuo e conducibilità, non è 2 a 3; dipende anche qui dalle sostanze presenti. Si avvicina più al doppio, ma non è un assoluto.
Quindi per rispondere a parte della sua domanda, ovviamente sì, l’osmosi inversa elimina una grande quantità di sali, per cui di conseguenza, abbassa la conducibilità
A questo proposito mi permetto di dire due cose, e cioè che osmosi inversa, nanofiltrazione etc etc non sono diverse; entrambe usano la tecnica dell’osmosi inversa (poi dipende dalle dimensioni dei fori, ma la tecnica è sempre osmosi inversa). E per quanto riguarda le lampade Uv, non è proprio così; queste sono necessarie solo dove l’osmotizzatore non è diretto, ma funziona ad accumulo.
Cioè per evitare costi maggiori, alcuni produttori producono piccoli osmotizzatori che poi fanno confluire l’acqua in un deposito per averne sempre a disposizione; questa è però solo una soluzione, ovviamente le macchine dirette sono assoultamente migliori, e non solo perche più potenti, ma perché hanno una maggiore pressione, cosa determinante nel processo ad osmosi; e in questo caso non sono infatti previste lampade UV. Le lampade insomma sono una soluzione ad una tipologia di impianti diversa, ma meno efficace.
Torno adesso alla sua domanda, sul perché le sostanze non vengono fermate tutte. Se ho ben capito mi chiede perché il 5% di un minerale passa e il resto no: se fosse per la grandezza dei fori, dovrebbe fermarsi tutto.
La domanda è molto intelligente e le rispondo in modo semplice: la membrana osmotica è fatta in modo che reagisca chimicamente con le sostanze simili all’acqua come composizione.
Cercando di semplificare posso dirle che i fori della membrana sono circa 230 volte più grandi della molecola dell’acqua. Le sostanze organiche come batteri e qualsiasi altra sono molto più grandi di questa dimensione, per cui vengono fermate al 100%, ma i minerali o sali sono quasi se non tutti, piu piccoli, per cui in grado di passare. Se infatti il 5% del calcio passa, vuol dire che è più piccolo, e quindi potrebbe passare tutto; perché non lo fa?
Semplice, funziona così: le sostanze entrano, l’ossigeno interagisce e ossida le sostanze (è un pò grezza come spiegazione, ma più o meno va bene); una volta ossidate, le sostanze sono più grandi dei fori e vengono trattenute.
Ovviamente questo processo è molto veloce, per cui una percentuale minima rimane come in origine ed entra. Non è piu complicato di così.
A dimostrazione di ciò, può prendere come esempio l’arsenico: ne esistono di due tipi, il trivalente e il pentavalente. L’osmosi agisce sul pentavalente e non sul trivalente, proprio perche non ossidabile. L’arsenico trivalente dovrebbe quindi ricevere un piccolo trattamento prima e poi passare attraverso l’osmosi.
Resta però che l’arsenico presente nelle nostre acque è quasi sempre pentavalente, per cui l’osmosi funziona.
Bene. La spiegazione è stata un po’ lunga ma spero di essere stato esaustivo.
Precisazione per il sig. Serino: non ho mai “affermato” che il limite della conducibilità elettrica dell’acqua sia 400 microsiemens ! E’ il valora guida stabilito dalla legge: tutta un’altra cosa quindi !Poi, Ph ? Semplice ! E’ la quantità di ioni idrogeno liberi. Non determina la qualità: S.Anna, Alba e S.Bernardo, classificate ottime acque,hanno ph superiore a 7. Una curisità per finire: continuo a domandarmi…” ma come mai -dal momento che lei dice che gli impianti a produzione diretta sono i migliori- la più grande azienda al mondo che produce osmotizzatori dal 1936 ( e lei ha già capito di chi sto parlando! ), fino a ieri, per dire pochi mesi fa, ha sempre prodotto ed installato per uso domestico impianti con serbatoio di accumulo e post trattamento U.V. ? Con questo, chiudo la serie dei miei interventi nel sito. I miei più cordiali saluti a lei e a tutti i visitatori.
@Roberto: salve sig. Roberto… mi sembra quasi di parlare a me stesso (scherzo, mi riferivo al nome).
Le rispondo; magari il limite di 400 microsiemens fosse 400. Purtroppo non è così, il limite è molto, molto più alto, altrimenti 3/4 delle acque italiane non sarebbero potabili.
Per quanto riguarda il PH mi dispiace farlo presente, ma non è così: il Ph è assolutamente fondamentale, e le acque che ha citato hanno un PH decisamente inferiore, in particolare la Sant’Anna; solo ultimamente, causa la grande produzione, la Sant’Anna ha aperto un’altra fonte, e in quella sì, il ph è superiore.
Anche il fatto che qualcuno classifichi una acqua buona o meno, non significa nulla: nel lazio o in altre regioni ho sentito spesso parlare di acque di rete più che buone, per poi scoprire che sono in deroga sui limiti da molti anni, per cui il fatto che qualcosa sia stabilito buono o meno, è solo un opinione… e poi di chi?
A prescindere da queste considerazioni, il PH è assolutamente importante, né piu né meno degli altri valori, e non perché lo dica io.
Per finire rispondo alla sua curiosità; certo che conosco il nome dell’azienda, e non ho nessun problema a ripeterlo se vuole. Chiederò a izn il permesso di citarlo e poi lo farò. È vero che è la più grande azienda del mondo, ma non certamente per quanto riguarda l’osmosi (almeno per quello che concerne riguarda la casa).
Come gli addolcitori fa sicuramente lavori eccellenti, ma finisce lì; sull’osmosi , almeno quella per la casa assolutamente no.
Ribadisco, se vuole posso spiegarle perché un impianto ad accumulo non è affatto migliore. Ricordi che l’osmosi non è ad accumulo, ma sempre diretta; solo che produce poca acqua, e per ovviare a ciò, bisogna semplicemente costruire impianti più serio e grossi, con relativo aumento dei costi. Mentre se si fa con un accumulo, i costi diventano molto più bassi: una pura e semplice operazione di mercato, costi e ricavi, nulla di più complicato.
Ad ogni modo la mia non voleva affatto essere una critica, ma semplicemente una risposta, perche dal suo commento sembrava che il fatto che l’impianto avesse una lampada fosse una qualità positiva, invece non è così: la lampada va messa solo e unicamente nel caso ci sia un accumulo, se no… no! E già questo dovrebbe far pensare.
Tutto questo ovviamente non ha nulla a che fare con le definizioni di conducibilita e Ph; quelle erano e rimangono tali, anche se un’azienda costruisce impianti dal 1936.
I miei piu cordiali saluti anche a lei, assolutamente senza nessun rancore.
Una domanda per Roberto Serino: il Ph dell’acqua piovana (che è distillata naturalmente) non inquinata, è neutro, ovvero 7 giusto?
A quando il suo blog?
@Augusto: salve Augusto, il mio blog è pronto, può chiedere a Izn l’indirizzo.
Per quanto riguarda l’acqua piovana, no, non è distillata, e quindi non ha 7 di PH. Solo l’acqua pura, cioè H2O ha 7 di ph, ma l’acqua pura non esiste in natura; forse nelle nuvole si (forse) ma in natura no, in quanto quando scende ha già assunto al suo interno alcune sostanze nel cielo.
Ecco perché il residuo fisso si misura a 180 gradi, per fare evaporare ciò che l’acqua assume in aria; per cui l’acqua piovana ha un ph leggermente acido, tra 5.50 e 6.8, e un residuo fisso che varia tra 4 e 30 piu o meno. Di base l’acqua piovana è come le acque più pulite, tipo Lauretana, Plose etc., e sarebbe buonissima di per sé, infatti per secoli si è bevuta quella; solo che dopo poco tempo assume batteri, per cui…
Continuando a seguire i commenti sull’argomento, davanti a quanto scritto poc’anzi dal sig. Serino e cioè : “ecco perche il residuo fisso si misura a 180 gradi, per fare evaporare ciò che l’acqua assume in aria”, mio nipote (giovane studente) ed io,ci siamo guardati in faccia stupiti.Lui afferma ed io ne ero certo, che con l’evaporazione a 180 gradi si perde l’acqua e rimangono depositate le sostanze. Quindi esattamente il contrario di quanto espresso dal sig. Serino. Allora ci siam chiesti: se le sostanze evaporano, come si farà a determinare il peso del residuo? Del resto, col termine” residuo” si dovrebbe indicare ciò che rimane . A noi è sempre stato detto che con l’ebollizione se ne va solol’acqua sotto forma di vapore ! Qualcuno ci illumini, ci dia un dato stabile. Grazie.
Grazie per la risposta Roberto.
Diciamo però che l’acqua piovana più pura (ovvero in ambienti non inquinati e in condizioni ottimali) è “quasi” definibile distillata, anche se presenta un minimo di residuo fisso?
Ultima cosa: si può dire che il pH è utile per capire, anche se in maniera relativa come giustamente ha detto lei, la qualità dell’acqua?
In pratica più il pH è vicino al neutro più significa che l’acqua è libera da minerali inorganici e quindi buona, giusto?
Sempre tenendo a mente il discorso che residuo fisso 1 può significare una particella di calcio quanto di piombo.
@augusto: puoi trovare il blog di Roberto Serino cliccando qui :-)
@roberto: credo che si tratti semplicemente di un refuso in ciò che Roberto Serino ha scritto. Probabilmente intendeva che quando l’acqua evapora rimane il residuo fisso. Anch’io faccio spesso questi scambi dislessici :-)
@Roberto Serino: Grazie mille, adesso credo di aver compreso meglio il tutto. Colgo l’occasione per farvi i complimenti per il blog in generale e per questa rubrica molto interessante.
@Roberto: Ovviamente non ho scritto quello che dicevi, stavo solo rispondendo ad Augusto, riguardo il fatto che l’acqua piovana non è distillata, ma rispondo a te e a tuo nipote – giovane studente – (io invece sono un vecchio – non troppo – chimico).
Credevo fosse chiaro cosa intendevo dire, ma visto che vuoi essere illuminato, cercherò di fare di meglio. Ciò che volevo dire è che il residuo fisso (che è ovviamente la somma dei minerali che rimane dopo il processo di evaporazione) si misura a 180 gradi perché l’acqua assume già sostanze nell’aria, e c’è un motivo logico per cui lo fa. Se non assumesse alcune sostanze in aria, non sarebbe in grado di assumere i minerali nel territorio.
Allora, visto che assume alcune sostanze in aria, queste evaporano a 180 gradi, ecco perché lo si misura a questa gradazione. Altrimenti basterebbero i famosi 100 gradi, temperatura sufficiente a fare evaporare l’acqua. Diventa quindi necessario fare evaporare anche le sostanze che l’acqua ha assunto in aria, per far sì che rimangano solo i minerali, e da qui la famosa temperatura a 180 gradi.
E ovviamente a questo punto rimangono le parti solide di cui parli.
@izn: grazie, ero sicuro che avevi capito :-)
@augusto: per quanto riguarda il Ph, è esattamente come hai pensato :-)
Grazie ancora Roberto.
Sul tuo blog è possibile lasciare commenti?
Ancora un’altra cosa Roberto: mi è capitato sotto mano il catalogo di un macchinario per il trattamento dell’acqua che la alcalinizza aggiungendo minerali alcalini, con il fine di “alcalinizzare” l’organismo ed evitare l’acidosi (che in generale è un concetto giusto).
Correggimi se sbaglio nel mio ragionamento: partendo dal presupposto che qualunque minerale aggiunto artificialmente all’acqua, acido o alcalino che sia, è inorganico e quindi inutilizzabile e dannoso per l’organismo, il pH alcalino di per sé non ha alcun effetto nel meccanismo di acidificazione/alcalinizzazione metabolica, ma lo ha in relazione al fatto che più si discosta dal neutro (7) più significa che sono presenti minerali inorganici dannosi, alcalini o acidi che siano.
Di conseguenza: acqua alcalinizzata con minerali alcalini comunque in un certo senso “acidifica” nella misura in cui presenta minreali inutili per il corpo, così come acidificherebbe se fosse acida, per gli stessi motivi.
@Augusto: certo che puoi lasciare commenti.
Non posso dire che sia un blog come questo, io lì metto alcuni articoli (quelli si possono commentare), giusto per introdurre argomenti, e poi inserisco delle pagine sulle quali non si può commentare. Lo scopo è offrire materiale di consultazione, un posto dove si può leggere e informarsi… punto!
Per ora non c’è tantissima roba, ma ne metterò molta in futuro. In particolar modo su come i minerali si trasformano in minerali organici, perché quello è il punto; poi sui vari argomenti, PH incluso.
Invece per colloquiare vengo qui, che è molto più carino; Izn ha fatto un bellissimo lavoro :-)
Per rispondere alla tua domanda, conosco bene quel trattamento.
In effetti è assolutamente vero tutto quello che hai detto, precisissimo.
Il trattamento di cui parli del Ph basico (poi è meglio se leggermente acido, se leggi i commenti qui in questo post, ne abbiamo parlato – e anche sul mio blog, ci sono post dedicati completamente al Ph), in effetti *non* è un trattamento dell’acqua, in quanto non pulisce nulla e non rimuove nulla.
In quel caso tutto si basa su una teoria un po’ complicata, ma allo stesso tempo semplice. Cerco di spiegarla: devi sapere che le diete “usuali”, intendo dire la maggiore parte delle cose che si mangiano più spesso (e con questo non voglio dire che siano indicate, anzi, ma solo che vengono mangiate spesso, come insaccati cioccolati etc etc) hanno ph acidi; questo con l’andare del tempo ha fatto insorgere malfunzioni nell’organismo ovviamente, e credo che su questo le persone che operano in questo blog come Izn, ti potranno spiegare meglio di me.
Allora visto che questo tipo di cibi ha preso il sopravvento sono sorte tutta una serie di disturbi derivanti dall’alimentazione, semplicemente perchè a lungo andare questo modo di alimentarsi ha cambiato il ph di alcune parti del corpo, o meglio lo ha danneggiato un po’. Infatti proprio per rimediare a questo molte malattie prevedono cure basate su flebo con liquidi basici.
Da qui l’idea che un’acqua con Ph basico possa in qualche modo prevenire alcune malattie, il che è assurdo, almeno secondo me.
Il problema è sorto per altre cause e non per quella. Sarebbe come dire che siccome uno zoppo usa le stampelle, allora se si cammina con le stampelle, non ci si rovina le gambe. Ovviamente per lo zoppo le stampelle vanno bene, ma per chi cammina normalmente assolutamente no; non avrebbero senso.
Quindi per rispondere, forse per chi ha quel tipo di disturbi (e non lo so) forse avrebbe senso; ma comunemente l’acqua non si beve per quel tipo di disturbi, ma perché fa tutta una serie di funzioni, e queste funzioni le riesce a fare se ha dei valori bassi, semplice. Ecco perché non si può definire quel metodo un trattamento dell’acqua, ma un modo di curare, e lì non entro nel merito, perché non lo conosco e non sono un medico. Ma se la si vuole dare come una normale acqua, allora non ha senso.
Spero di essere stato chiaro.
Chiarissimo come sempre Roberto, grazie.
Mi permetto di fare alcune precisazioni: l’acidità o alcalinità di un alimento non si misura nel momento dell’ingestione, ma bensì in base alle ceneri residue che rilascia in zona duodenale in seguito alla sua digestione.
Se i minerali alcalini (calcio, potassio, sodio e magnesio), predominano sui minerali acidi (cloro, azoto, zolfo e fosforo), quell’alimento sarà classificato come alcalino e viceversa.
Chiaramente parliamo di minerali organici, per cui di conseguenza qualunque cibo cotto (oltre i 40°) disorganicherà la maggior parte dei minerali presenti in qualunque alimento e acidificherà in zona duodenale e quindi a livello sistemico.
Per cui anche il discorso dell’acqua con pH alcalino deve sottostare a queste regole, considerando oltretutto che gli elementi che contiene sono inerti, morti, inorganici e quindi non sono nutrimento in alcun senso, per cui acidificazione sicura.
Non so se sa cosa sia l’Igienismo Naturale, in caso negativo le consiglio vivamente di documentarsi, le si aprirà un mondo.
Saluti e complimenti
Già che ci sono ti chiedo un’altra cosa: mi chiariresti il discorso dell’aggiunta di gas (anidride carbonica) all’acqua e di quella già presente?
In pratica che importanza ha sulla qualità dell’acqua e sul residuo fisso e in che maniera?
@ Augusto: no, non conosco bene l’argomento, intendo l’igienismo naturale. Di cibo consapevole me ne sto occupando un po’ qui, anche leggendo le vostre cose, però non posso dire di essere un esperto. Ho intenzione però di documentarmi sull’argomento nel prossimo futuro.
Sono invece un po’ più preparato su quello che riguarda invece i minerali organici nel cibo e la loro composizione. Hai detto benissimo, e hai ragione quando dici che i minerali organici ridiventano inorganici cuocendoli. Una questione di temperatura.
La tua puntualizzazione è molto precisa; mi informerò sull’igienismo naturale e ne approffittero anche per chiedere qualcosa.
Sull’anidride carbonica, se viene aggiunta artificiosamente come nelle acque gasate, bhe, non comporta nulla, solo una questione di gusto, e il fatto che magari possa gonfiare.
Quando però è presente naturalmente, come nelle acque effervescenti naturali, in quel caso fa danno. Il motivo è semplice: l’anidride carbonica abbatte moltissimo il ph, e rende l’acqua molto aggressiva, e quindi in grado di attrarre molti più minerali; di conseguenza molto più residuo fisso, e pesante.
È questo il motivo per il quale le acque effervescenti naturali hanno residui così alti, grazie all’azione dell’anidride carbonica libera.
esempio: se prendi una lauretana e un’acqua carica di anidride carbonica e le metti nello stesso terreno, quella carica di anidride attrarrà molti più minerali. Quindi, se proprio ti piace l’acqua gasata, allora meglio se addizionata; anche in quel caso il ph sarà inferiore, ma perlomeno non attrae più nulla, perche già estratta dal territorio.
Inoltre se ricordi i commenti precedenti, quelli sull’acqua piovana etc etc, e le famose sostanze che l’acqua prende nell’aria, di base è l’acido carbonico prodotto dalle piante, e a questo punto l’acqua, con acido carbonico al suo interno, è in grado di attrarre i minerali dal territorio. Per questo motivo le acque di pianura sono più cariche, perché hanno più anidride carbonica al loro interno, a causa dell”inquinamento prodotto.
Sai bene che alla fine il tutto si riduce a una maggiore quantità di anidride carbonica in aria, e ovviamente l’acqua piovana diventa sempre piu acida e quindi sempre piu attrattiva, mentre le acque di montagna ne hanno meno, perché in luoghi piu puri, e di conseguenza si caricano meno.
Spero di essermi spiegato; ovviamente c’è tutta una spiegazione logica del perché è così, e di come avviene, questa che ti ho dato è solo una spiegazione semplice e spero comprensibile.
Ecco perche il Ph è importante nell’acqua, ed ecco perché i valori devono essere bassi.
Caro Roberto, vorrei sapere come mai alcune associazioni di consumatori sono contrari all’installazione di depuratori domestici (a parte Di Pietro su “occhio alla spesa” rai uno) sostengono che ci sia troppo spreco, (2-3Lt. x averne 1) in piu’ hanno riscontrato da un controllo non capisco bene da chi eseguito che i depuratori aumentano la carica batterica all’uscita del rubinetto. Ciao, fammi sapere. Giuseppe
@giuseppe zamora: caro Giuseppe, intanto ti rispondo io per quel che posso.
Per prima cosa perdonami, ma ti prego di postare le domande relative all’acqua in uno degli articoli della rubrica “Acqua chiara” (ho spostato io manualmente il tuo commento, prima era su “chicken mac nuggets”), in modo che sia più semplice per Roberto trovare le domande.
Per quello che so io lo spreco in effetti c’è (anche se per mia ignoranza non so se è nell’ordine che riporti); però l’acqua che viene “gettata” torna se ho ben capito nel circuito delle acque chiare, quindi viene riutilizzata; inoltre qui si tratta di bere acqua con dentro arsenico, che è cancerogeno (o altri metalli, che bene bene non fanno), oppure sprecare due litri di acqua, e il male minore, per quanto mi pianga il cuore, mi dispiace, ma è lo spreco di acqua.
Per quanto riguarda il fatto di avere una carica batterica maggiore all’uscita del rubinetto questa è apocalittica. Non è assolutamente vero a quello che Roberto dice, perché i batteri semplicemente dai fori della membrana non ci passano (sono enormi rispetto ai fori).
Forse hanno fatto confusione con il fatto che, sì, l’acqua che esce dal depuratore a osmosi inversa assume una carica batterica molto più velocemente di quella normale, perché è molto pura e i batteri vi si tuffano a pesce. Ma se tieni la bottiglia chiusa va bene per molte ore.
Ciao, volevo dire la mia in merito.
E’ da un anno che ho un depuratore osmotico con accumulo.
lampada uv in uscita dalla tanica per eventuali batteri che
si formano nell’ l’acqua se resta troppo nella tanica. ( anche se tra cucina, bere e rabbocchi all’acquario non sempre l’acqua resta a lungo nella tanica)
Tengo molto pulita la zona del sottolavello e lavo le bottiglie di vetro regolarmente.
Lo spreco di acqua è vero, servono quasi 3 litri per farne uno buono, (ma il risparmio in plastica è gratificante per la mia schiena e per l’ambiente) l’importante è bere acqua buona comunque.
Avevo ormai accantonato l’argomento ma vedo che ancora se ne parla… chiedo anche io una cosa a Roberto che non ha parlato “molto” della microfiltrazione.
Perchè non utilizzare un impianto sottolavello 3 step di filtrazione (10 micron, carbone attivo 5 micron, 1 micron assoluto) UV finale.
Non avresti spreco d’acqua, avresti comunque una quantità ottimale, in caso di arsenico si può aggiungere uno step con un assorbitore…e soprattutto i costi dell’impianto sarebbero dimezzati…volendo restare larghi.
Glie lo chiedo perchè io ho un impianto così in casa, faccio le analisi dell’acqua ogni 3 mesi e ho sempre dei risultati eccellenti.
Ah, ho anche un addolcitore a monte dell’impianto di casa ,quella è la spesa un po’ più rilevante ma ne traggo beneficio in ogni punto acqua della casa, ovviamente.
Non è molto modaiolo l’impiantino ad osmosi? Non si dovrebbero promuovere anche altre soluzioni che potrebbero aiutare chi un impianto così costoso non se lo può permettere?….per non parlare poi dello spreco di acqua…che torna in fogna con tutto il suo carico di meraviglie (come l’arsenico…giusto?)
Chiedo solo…io sono ignorante in materia, ma credo di avere in mano comunque un prodotto valido (visti i risultati alla mano. Le IMPORTANTISSIME analisi dell’acqua da fare all’acqua in entrata e in uscita)
Quindi ero curiosa….vista la crisi che c’è….credo che il portafogli voglia la sua parte no?
@Giuseppe: ciao Giuseppe, ti ho già risposto nella mail; poi come scritto, ti chiamo e ti dico tutte le cose che volevi sapere.
@Michele: ciao, piacere di conoscerti. Per quanto riguarda l’impianto osmotico ad accumulo, ho già scritto in altri articoli, ma comunque hai fatto bene, e hai un’acqua molto buona.
@Patrizia: ciao, piacere di conoscerti. Non è completamente vero che non ho parlato molto della microfiltrazione; in effetti ne ho parlato negli altri articoli.
Non c’è molto da dire a riguardo: “microfiltrazione” è un nome altisonante, ma alla fine non è altro che un filtro a carboni attivi che ha la capacità di fermare il cloro, rendendo il sapore piu gradevole; ma non trattiene null’altro.
È questo il motivo per cui produce così tanta acqua, proprio perchè l’acqua scorre attraverso senza incontrare barriere di nessun tipo – barriere filtrative intendo – e comunque nell’osmosi la microfiltrazione è il prefiltro che serve a trattenere il cloro, ma con il solo scopo di proteggere la membrana.
Ovviamente se hai messo un dearsenificatore, un addolcitore e una microfiltrazione, beh, hai un buon sistema di depurazione, ma non a causa della microfiltrazione, piuttosto grazie agli altri due. Comunque tutti e tre messi insieme continuano a pulire molto ma molto meno dell’osmosi.
Con questo non ho assolutamente intenzione di denigrare la microfiltrazione, ma per eliminare i minerali inorganici, non esiste altro modo che l’osmosi.
Per quanto riguarda le analisi dell’acqua, sono due: Microbiologica e chimico-fisica; nel tuo caso, la microbiologica non è necessaria, in quanto hai messo la lampada UV, per cui i batteri non ci sono. La chimico fisica invece la puoi fare, se ne hai voglia, ma vedrai che le differenze tra l’acqua in entrata e l’acqua in uscita sono nulle, arsenico a parte ovviamente – e durezza – in quanto sono eliminati da dearsenificatore e addolcitore.
Se dovessi riscontrare cambiamenti non significativi nell’arsenico, allora scrivimi, che ti spiego il perché; potrebbe dipendere da cosa hai messo come filtro dearsenificante. spero di averti risposto.
@izn: hai risposto benissimo! ahahahah… ciao bella :-)
Ciao Roberto, grazie per la risposta, ma non capisco una cosa. Una cartuccia a 1 micron “assoluto”, non nominale come la 10 micron e la carbone attivo che compongono l’impianto, in che range di filtrazione rientra? micro filtrazione? ultrafiltrazione? Esistono anche cartucce a 0.2 micron vero? Questi numeri e diciture indicano lo spessore dei fori del tessuto che ferma sostanze, come hai scritto. Non ai livelli di una membrana questo è certo, ma sicuramente cysti, giardia e altro, si possono fermare, no?
…non credo proprio che la qualità della mia acqua sia però merito del carbone e dell’addolcitore…come mi dici sopra… il micron assoluto (1) e l’UV direi che fanno il risultato…onestamente non credi?? Ognuno svolge il proprio compito, step by step.
Quello che mi chiedo….si può bere un’acqua assolutamente buona, sana, pura, chiamatela come volete, senza dover spendere il prezzo di un impianto ad osmosi inversa, vero? perchè di base parliamo sempre di acqua di acquedotto che per quanto schifo possa fare subisce comunque processi di filtrazione…
Non per essere polemica, ma solo per capire e far capire cosa offre il mercato.
Scusa ma mi sono espressa male…non credo che il dearsenificatore e l’addolcitore facciano la differenza.
addolcitore per avere acqua non calcarea
10 micron nominali ferma sedimenti
5 micron carbone per odori, sapori, cloro (soprattutto)
1 micron assoluto ulteriore step per purificare
lampada UV come debatterizzatore
Mi hanno spiegato bene? anzi, ho capito bene? no, perchè è abbastanza complessa e articolata la cosa :s
il risultato comunque sia è ottimo
@Patrizia: allora, adesso ti rispondo in sequenza (sono buone domande… ahahaahh… scherzo… ma sono buone davvero).
nell’ordine:
quella che hai si chiama microfiltrazione, ed è composta da filtrazione a carboni attivi e lampada UV. Il filtro a sedimenti viene messo per fare bella figura, o meglio per aiutare a trattenere sostanze in sospensione, che però raramente ci sono.
La porosità misurata in micron dipende dalle sostanze che usi o, come nel caso del carbone attivo dalla sua compattezza (l’ultrafiltrazione è un’altra cosa ed è più simile alle membrane).
Il filtro a 10 micron è per i sedimenti, e può essere a corde intrecciate o più generalmente in materiale plastico, con porosità 10 micron, ma attraverso questo poro passa praticamente tutto.
Il filtro a 5 micron solitamente è a carboni attivi, ma come detto in precedenza il carbone attivo può essere compattato ulteriormente e avere una porosità minore, anche fino a 0,2 micron come nel caso dei filtri omnipure, che sono i migliori che esistano. Perché più piccoli sono i fori e ovviamente più trattengono.
Per rimanere nella porosità dei 5 micron, anche qui non viene praticamente trattenuto nulla, se non il cloro e i suoi derivati; i batteri no, in quanto misurano 4,9 micron, per cui passano. Il filtro a carboni attivi non agisce come filtro, ma come spugna, aspira, do l’idea? In pratica trattiene aspirando tipo una spugnetta con l’acqua, non so se mi spiego.
Il filtro a 1 micron invece comincia a trattenere i batteri e tutte le forme organiche solitamente presenti nell’acqua, che sono quasi tutte più grandi di 1 micron; ma non può trattenere nulla del residuo fisso, in quanto i minerali inorganici (o metalli) sono infinitamente piu piccoli di 1 micron. Però fa già un discreto lavoro.
La lampada UV debatterizza, ma lo scopo della lampada nella microfiltrazione non è quello di debatterizzare, in quanto i batteri non ci sono nell’acqua di rete grazie al cloro (anzi ci sono , ma sono morti, per cui…).
Lo scopo della lampada UV in questo caso consiste nel fatto che il carbone attivo trattiene il cloro, cosa che da quel momento in poi causa proliferazione batterica. Mettendo la lampada, questa proliferazione non avviene.
L’addolcitore elimina la durezza: il calcare tramite uno scambio ionico non migliora il residuo fisso, perché immette sodio al posto del calcare, ma limitatamente al calcio e magnesio, li elimina, per cui in qualche misura produce un’acqua meno dura e di conseguenza piu leggera. Per cui agisce, certamente, più del carbone attivo.
Il dearsenificatore, come l’addolcitore, effettua uno scambio ionico, ma con resine diverse; tramite idrossido di ferro, e oltre all’arsenico trattiene altri sette metalli pesanti, per cui concorre decisamente al miglioramento dell’acqua, e molto più marcatamente della micro filtrazione, che invece fa poco.
Nel complesso quindi, l’acqua ottenuta è una discreta acqua, sicuramente molto migliore di prima (sul fatto che l’acqua sia potabile, potremmo parlare ore, infatti se è potabile, e quindi non così brutta, perche necessiti di un dersenificatore? forse non era cosi buona).
Ma tutto ciò messo insieme, non produce un’acqua nemmeno comparabile all’acqua prodotta dall’osmosi.
Semplicemente perché l’osmosi lavora a 0,00002 micron, ben altra misura di porosità, e i minerali o metalli pesanti possono essere trattenuti solo da queste membrane.
Il fatto che l’osmosi scarti acqua è una garanzia; se non ne scartasse non potrebbe pulirla, in quanto il residuo si depositerebbe e non farebbe più passare l’acqua attraverso i fori.
Sui costi dell’osmosi, non è cara, è costosa (che è diverso); ma perché è un procedimento molto ma molto più complesso, e ha molti più componenti, semplice.
Poi non so chi hai contattato te, ovviamente ci sono prezzi di diversi tipi, ma quello è mercato ed è un altra cosa, non voglio entrare in merito a quello, ma solo all’efficacia. Ad ogni modo un dearsenificatore efficace costa quasi gli stessi soldi, per cui…
Per rispondere alla domanda finale, e cioè se per ottenere un’acqua ottima si può usare un altro sistena oltre all’osmosi, dipende tutto da cosa intendi per acqua ottima; se vuoi ottenere acque tipo lauretana, plose (per me quelle sono acque ottime), allora la risposta è no: solo l’osmosi te la porta a quel livello.
Se invece vuoi ottenere un’acqua discreta ma non così leggera, allora la risposta è sì, è possibile; ma alla fine probabilmente l’osmosi costa meno.
spero di avere risposto, ciao Patrizia.
Arieccomi!!!!
:)
come una persona di mia conoscenza, sono assolutamente curiosa e testarda quando devo capire, capire, capire :)
Ho parlato con una mia amica “chimica” inglese anzi americana che mi ha indirizzato a un link molto interessante dove vengono spiegati i pro e contro dei diversi processi di filtrazione. Sono interessanti anche i “contro” dell’osmosi…interessanti o potrebbero essere anche preoccupanti? mah….
Purtroppo non posso tradurre… non ne ho il tempo mi dispiace, ma chi mastica l’inglese lo troverà interessante.
La mia amica mi ha scritto:
This is a question that can get a variety of different answers depending on who you ask.
RO in addition to removing contaminants that we do not want in our water also removes important minerals from the water. If you were to talk to an RO Salesperson they would say that we get the minerals from our daily diet and do not need them to be in our daily water source. For me it is not so much the belief that I need the minerals in my water for health reasons as much as I do not like the flat taste that water has when these minerals have been removed.
If you look at a label on Bottled Water that was processed in a RO treatment plant the majority of the time it will be listed on the bottle that the water has been “re-mineralized” after treatment, this improves the taste.
Below I have listed a link to a Web site that does a good job of covering the Pros and Cons of different water treatment technologies.
Comunque sia, in fondo in fondo ci sono sempre le varie correnti di pensiero. I pro e i contro… questo è il mercato, e noi, a meno che non ci dedichiamo a studi approfonditi sui settori specifici, possiamo solo fidarci dei venditori. come dice la mia amica: “dipende con chi parli”.
Grazie GRANDISSIMO a Roberto per la pazienza e la precisa risposta alle mie domande!
Patty
Trovo molto interessante anche questa pagina.
È sicuramente costoso… ma sarebbe una cosa fatta bene e importante!
Magari passata sta “crisi”… passerà? bah! speriamo bene!
Intanto… buona acqua a tutti e buon appetito con le fantastiche ricette di questa blogger scatenata! :)
@Patrizia: ciao Patrizia, prego, è stato un piacere.
Un’ultima cosa: io conosco l’inglese, e quell’articolo dice sostanzialmente una cosa, e cioè che l’osmosi rimuove i minerali etc etc.
Questo è il solo dilemma attorno a questa filtrazione, e cioè che l’acqua diventa troppo pulita. Già il fatto che si parli di TROPPO pulita è inquietante. O è pulita o non lo è. Non esiste troppo.
Anyway, il tutto si riduce a due parole: i minerali inorganici non vengono assunti da un organismo umano, ed è per questo che vengono eliminati. Il fatto è che devono essere eliminati proprio perche inorganici, e questa non è una corrente di pensiero: un fatto è un fatto. O una cosa è in un modo, o non lo è. Non è più complicato di così.
I minerali inorganici non possono essere assunti, per cui vanno eliminati; se leggi l’articolo attentamente, hai le risposte, e se hai bisogno di altre felice di dartele.
È stato davvero un piacere parlare con te…
ciao bella
Roberto
Caro Roberto in attesa di una tua chiamata ti pongo un’altra domanda: come mai tutti quelli che srivono o che parlano a favore di una o dell’altra tesi sono poi gli stessi che poi sono consulenti di acque minerali o viceversa progettano o installano impianti di depurazione? Ad esempio ho letto il libro di Luigi Rho (attenti all’acqua) per scoprire alla fine che lui progetta impianti di depurazione, un grande professore universitario microbiologo e medico di cui adesso non ricordo il nome parlava bene dei minerali in acqua e che siano addirittura utili secondo alcuni studi riportati,e che non provocano calcoli, poi scopro che nel sito c’e’ anche la pubblicita’ di un’acqua minerale di nota marca. Anche tu Roberto potresti essere parziale (scusami la franchezza) sono convinto che siate tutti in buona fede e sinceri altrimenti sareste dei poverini (non intendo economicamente). Credimi Roberto ci sono tanti medici e professori che dicono che i minerali in acqua sono utili in alcuni casi vanno addirittura aggiunti (non parlo di chelati).
Ho letto di persone che accusano debolezza dopo aver impoverito l’acqua di minerali. Dove sta la verita’? Come si fa a capire se siete veramente sinceri? Esistono studi di universita’ INDIPENDENTI in materia? E dove? Ho letto di persone che in montagna sono morte disidrarate pur bevendo/mangiando neve. Come mai sull’acqua che e’in ASSOLUTO l’elemento primario per la vita non c’e una voce univoca e indiscutibile? Ciao Roberto, Fammi sapere.
@ Giuseppe: ciao Giuseppe; ho già risposto molte volte su questo argomento.
Il fatto è che i minerali inorganici non vengono assunti, e se leggi gli articoli c’è anche spiegato il perché.
Io non sono *interessato* come dici te, anzi, francamente per me è pure abbastanza noioso ripetere sempre le stesse cose, per cui non è che rispondere ai commenti mi faccia così felice (non pensare che io tragga qualcosa da ciò, assolutamente no… le fonti del mio approvigionamento sono tutt’altre).
Scrivere qui su questo blog è puro piacere che faccio a Izn, nulla di più.
Ad ogni modo puoi chiedere se vuoi, ma il fatto che io produca impianti o meno, non cambia la cosa: prima di produrre impianti, sono chimico, e conosco molto bene il soggetto, che *non è* opinabile. Ci sono dei fatti, e i fatti sono tali perché non discutibili. Un minerale inorganico non viene assunto, e ci sono testi che trattano l’argomento, ma la maggior parte dei testi sono pieni di opinioni (quindi poco interessanti). I testi interessanti sono quelli che invece spiegano il perché, contenenti Dati, non opinioni.
Se li cerchi e li leggi, troverai i dati che spiegano come avviene; se invece ascolti tutte le opinioni di “ILLUSTRI”… etc. etc. non ne esci più, perché a seconda di chi parla cambierai opinione. Perché questo non accada, Se sei veramente interessato a sapere, devi consultare testi sulla chimica organica, e leggere quali sono gli elementi necessari affinché una cellula sia tale, e il ruolo del carbonio in tutto questo. E poi guarda se un minerale ha in sè tutto ciò, non è piu complicato di cosi.
Certo non puoi imparare nulla di concreto frequentando blogs dove ci sono solo opinioni, più o meno giuste, inclusa la mia.
Io, se ci fai caso, dò dati, non opinioni; anche perché non passo la giornata a pensare se i minerali organici fanno bene o meno. Preferisco pensare a cose più carine…
ahahahaah…
Leggi i dati su cui ho scritto, poi se vuoi ne riparliamo.
ciao Giuseppe.
Roberto
Ciao Roberto, ti ringrazio per la risposta tempestiva. Non ho scritto che tu sei interessato. Quando mi chiami? Ciao.
@giuseppe zamora: se posso dare la mia opinione (che è anche il motivo per il quale non ho avuto problemi a fidarmi di Roberto nonostante fosse un venditore) personalmente penso che sia molto facile che chi ha una passione ne faccia un mestiere, per cui non ci trovo nulla di sospetto nell’essere un venditore e contemporaneamente un esperto di acqua, anzi, mi sembra ammirevole.
Anch’io spero un giorno di riuscire a vivere anche con il pasto nudo, e non per questo ho alcuna intenzione di scrivere cose in cui non credo. Insomma, non è mai ciò che si fa, ma *come* lo si fa.
Quello che veramente non sopporto sono le persone che fanno un lavoro che odiano, e si vede in ogni piccolo gesto che fanno. Non può essere così difficile cambiare ciò che *veramente* non ci piace, e abbiamo il dovere di farlo, anche se è molto difficile.
Caro izn, sono perfettamente d’accordo, ma nel mio messaggio non ho detto che Roberto o Luigi Rho siano in malafede o disonesti, anzi, li stimo, altrimenti non starei qua’ a perdere tempo. ho scritto il contrario. Solo che se la verita’ e’ una come mai ci sono diverse versioni anche in ambito scientifico? Tutto qua. Roberto mi ha risposto e infatti la materia va approfondita e studiata, ma non sui blog come giustamente detto da Roberto. Un saluto e grazie per le vostre risposte.
Caro giuseppe hai reso veramente bene il concetto del “dipende con chi parli”….sono assolutamente d’accordo con te.
Chiedo a Roberto poi di farmi chiarezza su questa parte dell’articolo che ho trovato su un attendibile sito americano consigliatomi da una chimica USA:
Reverse osmosis, also, by removing alkaline mineral constituents of water, produces acidic water. Acidic water can be dangerous to the body system, causing calcium and other essential minerals to be stripped from bones and teeth in order to neutralize its acidity. Trace elements of minerals were intended to be in water; their removal leaves tasteless, unhealthy drinking water.
Reverse osmosis, although it is less wasteful than distillation, is still an incredibly inefficient process. On average, the reverse osmosis process wastes three gallons of water for every one gallon of purified water it produces.
lo sono rimasta a bocca aperta. Credo che quello che dica sia interessante… e la definizione “unhealthy drinking water” sia molto “forte” e forse un po’ troppo “estrema” comunque sia…si trovano scritte anche queste cose… un motivo ci sarà.
Non si parla solo dei minerali che vengono trattenuti…
Patty
@giuseppe zamora: anch’io mi sono fatta questa domanda, e prometto a te e a tutti che appena troverò la soluzione la porterò subito qui sul blog. Capisco perfettamente i tuoi dubbi, il fatto è che in rete si trova veramente tutto e il contrario di tutto, e per adesso io sto navigando verso quello che mi sembra più sensato. Ma hai perfettamente ragione, serve un chiarimento sul fatto in particolare dell’assorbibilità dei minerali.
@patrizia: tutto sta sulla definizione “attendibile sito americano”. Perché è attendibile? A parte che l’acqua osmotica è solo leggermente acida che io sappia (se non sbaglio 6,5) :-/
@Patrizia: ciao Patrizia… Ti rispondo, poi lascio questo argomento, non perché non voglia, ma perché non ha fine.
Dunque; quel testo dice colossali stupidate, e te le elenco.
Intanto chiama i minerali “alkalines minerals” come se ne esistessero di altri tipi. Che affermazione è? Equivarrebbe a dire “le ruote rotonde” ovvio che i minerali sono alcalini. Ma lasciamo stare se no…
Poi dice che rende l’acqua acida; ovvio: l’acqua per fare le azioni che si presume debba fare nell’organismo *deve* essere acida.
Ma il punto è un altro. Per parlare di acido e basico, bisogna parlare del ph. Ed è impossibile spiegare un argomento così complesso in un commento su un blog.
Anyway, il punto è un altro. Bisogna capire cosa fa l’acqua nel corpo, e cosa fanno i minerali. Se tu pensi ai minerali come tali, non ne esci più; nel momento in cui i minerali sono organici, non sono più minerali, ma cellule, e hanno cambiato completamente essenza, forma e funzione.
Per cui in realtà non è corretto parlare di minerali inorganici e organici (è solo una semplificazione per aiutare la maggioranza delle persone a capire). I minerali sono solo inorganici, perché all’interno della pianta sono cellule, non minerali.
Se però continui a pensare alle cellule in termini di minerali non ne verrai mai a capo.
Provo a farti un esempio. Una cellula umana è un composto di acqua, proteine, minerali, etc etc. Tutte queste cose divise sono minerali, acqua, proteine etc., ma insieme sono una cellula, e cambia la loro composizione.
Per farti capire, l’acqua è idrogeno e ossigeno, ma insieme questi due elementi sono acqua, e non gas. Ma l’ossigeno lo respiri, invece sott’acqua no… ovvio.
Per cui, l’acqua e le sostanze solide come minerali proteine etc. entrano nell’organismo e si uniscono. l’acqua entra dal bere il resto dal cibo. All’interno del corpo, avviene l’unione e si formano le cellule umane. Ora, se l’acqua entrasse con ph alcalino, e quindi satura , come farebbe ad attrarre a sé altre sostanze? ovviamente non potrebbe. È per questo che deve entrare leggermente acida, perche così puo legarsi con altre sostanze e diventare sangue. Un esempio è il ph del sangue, che è 7,34. Questo valore è il risultato dell’acqua legata con altre sostanze solide e quindi alcaline, che appunto producono un Ph così. Cosa che non sarebbe possibile se fosse diversamente. O meglio, lo sarebbe, ma con notevole dispendio energetico da parte dell’organismo. Ed ecco perché il ph è uno dei parametri di potabilità.
Poi è strano che parli degli USA come modello. Pensa che negli Stati Uniti si usa praticamente solo acqua osmotica. In qualsiasi supermercato si vende praticamente solo quella.
Poi se vuoi sapere perché un minerale inorganico non puo essere assunto devi capire come funziona la fotosintesi clorofilliana. Su wikipedia puoi trovare la sintesi del minerale organico in cellula, lì c’è la risposta.
ora ti lascio, e vi saluto.
Ciao Roberto, grazie per la risposta… in effetti è meglio chiudere l’argomento tanto la chiarezza è difficile farla emergere su un blog, è vero. La settimana prossima riesco ad incontrare degli amici con i quali potrò chiaccherare dell’argomento face to face e sarà sicuramente interessante.
L’unica precisazione che vorrei fare è che (almeno 2 mesi all’anno io sono negli USA) nei supermercati trovi Spring Water (venduta come prodotto di qualità – acqua di sorgente – più costosa) Drinking Water (acqua osmotizzata ) e distilled water (venduti come prodotti economici – alternativa comunque migliore rispetto all’acqua di rubinetto) – Evian, Volvic, Sanpellegrino (l’unica frizzante) come prodotti extralusso (quasi quasi costano più di un jeans).
Negli USA sono a casa conosco tutte le realtà di quel paese (allucinanti a livello di alimentazione “salutare”… non sono sicura neanche conoscano il termine “cibo- salute” :). Appunto sono rimasta molto colpita nello scoprire che la naturopatia ha le sue origine anche lì… questo comunque come pour parler.
Un saluto e buona giornata!!
Scusatemi se insisto sull’argomento ma mi piace approfondire e il blog se non sbaglio e’ dedicato a questo argomento specifico infatti c’e’ scritto “la questione dei minerali”, se c’era scrtto la questione delle vitamine o della metereologia parleremmo di quello. Vorrei una risposta, da Roberto o qualcuno di voi, cioe’ io tempo fa’ abolii il sale da cucina in quanto MINERALE INORGANICO, accusai una debolezza ed una spossatezza persistente, non parlatemi di questione psicologica, perche’ io non associavo affatto le due cose anzi escludevo dipendesse dal sale fatto sta’ che quando tornai ad inserire il sale nella dieta tutto torno’ normale. Puo’ dipendere dal fatto che l’organismo necessiti di un periodo d’adattamento perche’ bisogna considerare che noi assumiamo queste sostanze (inutili?) fin dalla nascita. Qualcuno sa rispondermi? Saluti a tutti Giuseppe.
@giuseppe zamora: ho chiesto alla nostra esperta di sale (la dottoressa Sabine Eck) di risponderti. Vedrai che appena avrà un attimo passerà qui e ti chiarirà la questione. Intanto ti anticipo che secondo me il sale serve, ma deve essere quello integrale e non quello raffinato, che fa malissimo.
Il blog non è dedicato alla questione dei minerali, ma alla cucina consapevole. Il post invece è dedicato alla questione dei minerali. Lo so, ‘sto linguaggio internet è ostico!
@giuseppe zamora: ciao – rispondo alla chiamata della padrona di casa… vedo dalle tue domande che sei molto curioso (detto da me è un gran complimento).
Ti sei fatto un bel “proving-personale” togliendo il sale dalla tua alimentazione, meno male che hai individuato la causa.
Il sale pur essendo inorganico è insieme all’acqua la base assoluta della vita. Quando parlo di sale intendo sale marino non raffinato che è una miscela di NaCl (ca 97%) + oltre 80 minerali minori e oligoelementi. Sicuramente sai che la vita inizia nel mare – quindi il “mare dentro noi” corrisponde all’acqua del nostro corpo che è tutta salata. Tutti gli animali erbivori cercano e leccano assiduamente il sale nel loro habitat – ciò è indispensabile per la loro salute – i carnivori mangiano solo animali erbivori (ovviamente mangiano l’intera preda, sangue incluso)… così si chiude il cerchio, nel senso che anche il carnivoro necessita assolutamente di sale per la sua salute.
Che tu sia poi essere umano carnivoro o erbivoro (scusa la semplificazione) non fa differenza – senza sale non puoi vivere. Del resto pensa in ospedale cosa ti mettono in vena? la fisiologica… il corpo conosce solo quel linguaggio.
L’acqua dolce lo devi ovviamente bere – ma nel tuo corpo e nel sangue si “ricompone a mare” (mare=matrix=mater=madre).
Il mare è la nostra grande mamma… per questo motivo ci piace tanto. Cosa preferisci; una vacanza di un mese su un lago oppure al mare?!!!
Dobbiamo ovviamente ricordare che la giusta *quantità* di sale è fondamentale – ma prima ancora la giusta *qualità*: se assumi il sale raffinato (NaCl) il tuo corpo avrà sempre più fame di sale perchè in fondo cerca quello vero, quello del mare.
La storia del sale mi affascina da 30 anni. Se vuoi approfondire leggi la recensione di izn sul mio libro “il sale fa bene” nel suo post la via del sale; e se mastichi bene l’inglese o il francese vai vedere un bellissimo sito che è strapieno di ricerche documentate sulle virtù dell’acqua marina.
Ho visto tanti pazienti andare in depressione o peggio togliendo completamente il sale dalla loro alimentazione. Mi viene da piangere se penso che oggi quasi tutti esclamano a gran coro che “il sale fa male”; pensa: nel rito cristiano antico si battezzava con acqua e sale! e nei supermercati i reparti delle patatine sono sempre più lunghi – chi studia il segreto del sale capirà!
Grazie mille dottoressa Eck per la risposta molto chiara ed esauriente.Visitero’ i siti da voi consigliati. Ora corro a comprare il sale marino integrale. Grazie anche a IZN. Saluti Giuseppe.
ciao a tutti, ho letto un post precedente in merito all’ acqua osmotica, che toglie i minerali
dalle ossa….. chissà come mai dove sta scritta questa frase si vendono sempre sistemi per acqua alcalina.
Un plauso a Roberto Serino, che mette a disposizione la sua preparazione senza aver mai
lasciato intendere di voler vendere qualcosa a qualcuno, questa si chiama serietà e onestà.
… scusate, ho bisogno di ferro….. vado a rosicchiare una ringhiera….
:-)
@Sabine eck….grazie dell’aiuto…ahahahah…
@Michele….grazie mille per il commento…attento a non rosicchiarne troppo di ringhiera, se no l’emoglobina si intasa…ahahahah…scherzo….ciao
@Patrizia….ciao, riguardo agli USA lo so..la mia compagna è di San Francisco e ci vado spesso…e hai ragione riguardo a tutto , cibo incluso..puah….riguardo al prezzo delle acque, è cosi semplicemnete perche le acque minerali europee gliele vendono con prezzi altissimi..causa il trasposrto ovviamente…ma come hai notato, stai parlando di acque gasate, che li sono potabili solo perche vendute come bibite…come sai , loro non hanno acque gasate. e le amano molto…un po come bere coca cola…per il loro punto di vista ovviamente…cmq se vuoi davvero sapere, ti mandero una mail contenente il processo che subisce un minerale nella sua trasformazione…se la vuoi dimmelo, che la do a izn..cosi con calma lo vedi…ora ti saluto, e magari ci si vede negli stati uniti…ahahah…ciao
Roberto.
Ciao Roberto!….magari San Francisco!….io per motivi di lavoro sono sempre in Florida – Miami- Palm Beach (non che mi lamenti…eheheh) …. e per precisi motivi (3 figli al seguito uno di 4 e 2 di 2 anni) non posso ancora godermi città belle come quella….puoi immaginare (vista la mia curiosità) quanto mi piacerebbe esplorare quei posti!!!
Comunque sia, grazie ancora per la tua pazienza! :) ah!…. la mail mi interesserebbe moltissimo!!!!!
Ciao!!
@Patrizia: beh, Miami non è brutta, ma san Francisco è davvero bella.
Allora ti preparo un pacchettino di nozioni e la mando a Izn.
Ciao io tempo fa avevo chiesto un parere su acqua osmosi perché ho l’impianto e devo dire mi trovo benissimo, un’idea che vi voglio dare non so se già voi ne siete al corrente, io ogni mattina metto un cucchiaino di sale himalaia (idrosalino) nel bicchiere d’acqua e il problema dei minerali in gran parte l’ho risolto. un vostro parere grazie
Scusami Stefania, pero’ mi sembra un controsenso, togliere i minerali e poi aggiungerli, boh, penso io. Ma nel tuo impianto ad osmosi non c’e’ una valvola per regolare la quantita’ di sali minerali? L’impianto ad osmosi va benissimo ed e’ unico per togliere schifezze e veleni dall’acqua (pesticidi,cloro, diserbanti, batteri). Il discorso pero’ rimane sempre bloccato sui minerali tolti. Sono assimilabili o no? O come sto cominciando a pensare: assimilabili si’, ma meno facilmente rispetto a quelli organicati che sono subito biodisponibili e quindi i nostri organi (fegato, reni ecc.) lavorano di meno per estrarli rispetto a quelli organicati, gia’ lavorati dalla natura. Magari il nostro organismo ha bisogno di questi minerali e li prende dove li trova.
Alla fine e’ tutta una questione di equilibri come ho imparato dallo yoga gia’ tanti, tanti anni fa. Sono comunque convinto che come tutte le cose anche i minerali se in eccesso si depositano e creano danni e rischi per la salute se insufficienti ci pssono essere scompensi e anche in questo caso danni e problemi, quindi, EQUILIBRIO. Saluti Giuseppe.
Non sono molto convinta sulla storia dei minerali assimilabili solo se “organicati” – parlo da studentessa di biologia ormai prestata da anni all’oncologia. Io penso che alcuni minerali siano immediatamente utilizzabili anche in forma inorganica. Per questo esistono bevande reidratanti che contengono certi minerali. Sodio, potassio e molti altri ad esempio esistono in forma solubile nel nostro organismo. Poi possono esistere altri minerali – come il ferro – che sono di più difficile assimilazione. O mi immagino minerali che fanno parte di qualche coenzima, posso immaginare che il minerale non sia mai in forma solubile e che quindi sia più assimilabile in forma “organicata”.
In ogni caso ho notato anch’io che i miei suoceri, che hanno un impianto di osmosi inversa da cui io fatico a bere perchè l’acqua non mi disseta, hanno iniziato a usare sempre più sale nelle cose che cucinano. Sto cercando di convincerli a passare al sale marino integrale, almeno.
Quindi se il risultato dell’impianto a osmosi deve essere la compensazione con il sodio cloruro, forse è meglio tenerci qualche residuo fisso in più.
ciao, anche io ho un impianto di osmosi e non capisco cosa intendi con acqua che non disseta…. io mi trovo benissimo e se bevo un acqua in bottiglia sento e come la differenza.
inoltre non cucino salato e non ne sento il bisogno
Gli integratori credo che contengano minerali organicati.
Spero che risponda qualcuno più preparato di me comunque.
ciao
Intendo che l’acqua è insapore e non ne bevo mai a sufficienza per provare la sensazione di sentirmi dissetata… stessa cosa che mi capita con l’acqua di alta montagna o la Plose. Che io sappia quando beviamo ci reidratiamo ma anche recuperiamo i sali persi con la sudorazione o la minzione. Forse continuo ad avere sete perchè non reintegro abbastanza i minerali.
Non voglio dire che c’è una relazione di causa-effetto, notavo solo che con i miei suoceri l’introduzione dell’impianto a osmosi è coincisa con un graduale – e inconsapevole – aumento del sale da cucina che consumano. Mi ha ricordato quello che dice Stefania che aggiunge sale Himalaia alla sua dieta.
@cinzia, giuseppe e stefania: rispondo io al volo intanto. In questi mesi ho continuato a studiarmi la questione ed ho capito che in effetti *alcuni* minerali sono assimilabili (ma per adesso non so dirvi quali sono esattamente). Ribadisco però che nel contesto di una dieta completa e sana i minerali utili li assumiamo dal cibo e non c’è alcun bisogno di prenderli dall’acqua, che tra l’altro ne contiene in quantità molto minori (sempre volendo sorvolare su tutti i metalli nocivi che ci beccheremmo insieme a quelli “buoni”).
Per la questione sale (spero vivamente integrale) per integrare quando si beve acqua osmotica, la considerazione è la stessa: la cosa giusta da fare non è certamente aumentare il sale, ma migliorare la propria dieta (che è molto ma molto più difficile), per esempio aumentando l’apporto di frutta e verdura che sono ottime fonti di minerali biodisponibili.
Mi viene da pensare che paradossalmente assumere acqua osmotica potrebbe essere il primo passo per decidersi a farlo.
Cinzia, mi sembra strano che tu non riesca a dissetarti, certo ogni persona e’ diversa da un’altra ma non credo sia una questione di tipo di acqua piuttosto penso che la tua dieta sia carente di frutta e verdura, gli onnivori e carnivori hanno bisogno di bere molto, i vegetariani, fruttariani e vegani non hanno quasi mai bisogno di bere e comunque bevono molto poco e per loro non ha nessuna rilevanza il tipo di acqua puo’ essere anche distillata e puo’ darsi che siano carenti di proteine ma non certo di sali minerali. Ti consiglio di consultare il sito di Valdo Vaccaro blog e leggi qualche sua tesina su acqua e sali minerali.
Conta l’alimentazione non il tipo di acqua da questo punto di vista i vegani con la loro alimentazione sono molto avanti ed hanno capito molto bene il problema ed anche se attaccati da tutti secondo me la loro e’ la migliore alimentazione possibile, forse non perfetta ma la migliore possibile perche’ nell’alimentazione ci sono equilibri difficili anche se non impossibili da capire.
Saluti Giuseppe
@Cinzia – salve, son capitata per caso da queste parti..di solito bazzico li della pasta madre e mi domandavo……..se la sete è insistente nonostante tu beva molto, hai provato a fare un controllo glicemico? saluti, viviana
Grazie a tutti per le risposte.
I miei suoceri (e anch’io, se é per quello) fortunatamente mangiano molta frutta e verdura. Loro anche molto pesce, vivono vicino al mare!
Però lo stesso ultimamente usano un sacco di sale in cucina! Magari è scorrelato dall’acqua osmotica.
Grazie Salsera per il consiglio, ma il fatto è che a casa mia – uso acqua filtrata con la caraffa per rimuovere il cloro – non ho problemi con l’acqua, è quando sono da loro che l’acqua non mi disseta – anche mio marito ha la stessa sensazione. Quindi sperio proprio di non avere il diabete :). Così pure non riesco a bere la Plose o altre acque di alta montagna. La conclusione a cui sono giunta è che magari abbiamo degli equilibri diversi e per me i minerali presenti nell’acqua sono necessari.
@izn: ciao bellissima, scusa, sono stato a milano per parecchio tempo, poi ti spiego; ho visto i commenti solo oggi… rispondo un pò.
@Cinzia: hai detto bene, ci sono alcuni minerali presenti nel nostro corpo in forma solubile; praticamente tutti quelli che usiamo, che poi qui vengono chiamati volgarmente organicati (li ho chiamati io così, per differenziarli, ma la verità è che i minerali sono tutti inorganici, quando diventano organicati praticamente non sono più minerali, ma sono diventati un altro composto, pronto per essere assimilato dal nostro organismo, e in biologia lo si studia particolarmente bene).
Quando però sono allo stato naturale, e cioè inorganico, non hanno le caratteristiche per essere assunti, è una questione di legami.
Comunque, tralasciando e tornando all’acqua che non disseta; è esattamente così, è proprio quello l’indicatore che è una buona acqua, in quanto non disseta. L’acqua non deve dissetare, fa altre cose nel corpo, e la sensazione di doversi dissetare è un sintomo, ma non positivo, anzi. La sete è già un anomalia, in quanto indica disidratazione; un’acqua buona e pura dovrebbe essere leggerissima, e questa parola indica esattamente quella sensazione che tu hai provato, e cioè che non sa di nulla e che non dà la sensazione del dissetare, è come non aver bevuto, perché indica pulizia, poco contenuto minerale, e di conseguenza ciò le permette di fare ciò che è preposta a fare, e cioè pulire l’organismo dalle scorie prodotte dal cibo… punto!
L’errore, perdonatemi se metto la parola errore, che continuate a fare è quello di parlare di minerali nell’acqua, come se questo fosse il punto importante, ma non è così; l’acqua non entra nel corpo per apportare minerali, per cui è inutile parlarne in primo luogo, in quanto non è quello lo scopo se parlate di acqua.
Dovete parlare di ciò che l’acqua è preposta a fare nell’organismo, il resto poco importa. Se invece avete intenzione di parlare di minerali e sostanze in genere, allora parlate di cibo, dal quale questi vengono assunti.
Il fatto che l’acqua debba avere una piccola percentuale di minerali al suo interno, non ha nulla a che fare col fatto che vengano assunti o meno.
Tieni presente che l’acqua più sporca al mondo ha una quantità di minerali comunque irrilevante se rapportata ai cibi, per cui questo ti dovrebbe già chiarire le idee al riguardo; poi come hai detto giustamente tu, non tutti i minerali sono uguali, questo è ovvio: sodio e potassio ad esempio sono diversi e quindi per loro esiste un discorso a parte. Ma il punto non è comunque questo, per quanto riguarda l’acqua. Spero di aver risposto.
@stefania: non conosco il sale himalaia, per cui non lo so; ma se ti trovi bene, prendilo.
Grazie per la risposta. Forse la confusione che faccio io è tra sali minerali che sono in soluzione e quindi non necessitano di essere organicati, e altri minerali come il Fe, per cui l’assimilazione dipende dallo stato di ossidazione.
Non ho ben capito la storia della sete, ma forse è più semplice spiegarti cosa ho capito io:
*la sete ci avvisa di disidratazione e dissalazione (normalmente siamo sia disidratati che dissalati allo stesso momento perchè con sudore e urina perdiamo acqua e sali))
*è fisiologica, esiste per tutti gli animali, e ci spinge a reintegrare acqua e sali
*se l’acqua ha pochi sali, non ci sentiamo dissetati perchè abbiamo ripristinato l’acqua mancante ma non i sali
*la quantità di sali comunque presente nell’acqua è troppo bassa per esaurire la nostra necessità giornaliera di sali, che proviene soprattutto dalla dieta – anche se bevo l’acqua più salata presente al mondo, non ripristinerò mai i sali che perdo
*a questo punto lo svantaggio che l’acqua filtrata osmolarmente pensavo avesse non ha motivo di esistere, perchè comunque la maggior parte dei sali che assumiamo proviene dalla dieta e non dall’acqua
*se l’acqua dai miei suoceri non mi disseta, posso recuperare i sali dal cibo – con un frutto o del succo di frutta, ad esempio
Per il resto dei minerali (inorganici o “organicati” – intendi al giusto stato di ossidazione?) penso di aver capito. Ed è per questo che consigli di bere di più di quello che la sete ci spingerebbe a fare – anche se trovo difficile andare contro i segnali di stop che il mio organismo mi manda.
Un’altra cosa è: io al momento vivo in affitto e chissà ancora quante case cambierò prima di sistemarmi… quindi neanche da pensare a mettere su un impianto.
È davvero drammatico per la salute? Capisco che la cosa migliore sarebbe bere acqua in bottiglia di sorgente montana, ma se non voglio avere quel tipo di impatto ambientale? Ci sono particolari patologie che dovrebbero essere campanello d’allarme? La caraffa è meglio di niente?
E poi, le piante vengono coltivate con acqua non purificata… Davvero tutti i minerali che contengonosono sono in forma organicata? O mangiando aggiungo 100 di minerali inorganici, e tolgo solo 10 con l’acqua pura e quindi è una corsa persa in partenza?
Le piante ci guadagnerebbero a essere annaffiate con acqua trattata osmolarmente?
E poi una domanda per Giuseppe Zamora: io non sono vegetariana ma mangio carne circa due volte alla settimana, quindi non penso il fattore carne influisca molto. Ma la cucina vegetariana-vegana prevede di cucinare senza sale? O sto di nuovo confondendo sali minerali con altri minerali?
Scusate per la valanga di domande, per fortuna volevo essere concisa :)
Prometto che d’ora in poi mi limiterò.
Cinzia; Ciao, non proeccuparti per la lunghezza del messaggio,io personalmente li preferisco, se non sono noiosi e l’argomento non lo e’. Per quanto riguarda il resto ci sarebbe da scrivere molto. Ti consiglio di visitare il sito di Valdo Vaccaro (VALDO VACCARO BLOG) leggi qualche tesina a propoposito oppure scrivi direttamente a lui, ti risponde subito. Trovi tutto sul suo sito.
ciao cinzia, provo a risponderti o meglio a introdurre una delle cose che credo di aver
capito da tutta la discussione su acqua e minerali. Poi mi correggeranno se ho capito male qualcosa…. ci provo.
Le piante non puoi nutrirle con acqua osmotizzata perchè necessitano di minerali e l’unica fonte che hanno è l’acqua. (non mangiano frutta e verdura :-) )
Il nostro organismo i disciolti in acqua li deve scartare in quanto non assimilabili così come sono. E qui sta il trucco… la fotosintesi clorofilliana fa si che le piante assumano il nutrimento necessario dall’acqua e trasformino i minerali in quelle sostanze che diventano assimilabili dal nostro organismo, sia che vengano assunte direttamente (frutta e verdura), sia che vengano assunte indirettamente (carne di animali erbivori).
Ps.: io ho un impianto ad osmosi che non ho pagato molto e se cambio casa me lo porto via di sicuro. Bevo regolarmente quest’acqua e la uso per fare da mangiare. Sul lavoro sono costretto a bere l’acqua delle bottiglie, che molte volte a seconda delle marche trovo salate, amare e pesanti da digerire. Quando arrivo a casa la prima cosa che faccio bevo la mia amata acqua pura !!! Ciao ciao.
@cinzia: se ho ben capito quello che voleva dire Roberto è che l’acqua pura non ti fa sentire dissetata (è una questione di linguaggio), ma sono i sali minerali a farti sentire dissetata; vale a dire, quando reintegri i sali minerali, ad esempio mangiando un frutto, ti senti dissetata, quando bevi se l’acqua è pura non dovresti sentire nulla.
Ecco perché Roberto dice che l’acqua non disseta (spero di aver intrepretato nel modo giusto il suo pensiero). Paradossalmente dovresti bere tipo un’ettolitro d’acqua per reintegrare i sali che puoi prendere da un paio di mele.
Personalmente bevo solo quando ne sento il bisogno e non mi costringo mai a bere di più (e sono una che soffre di calcoli renali); però per fare questo bisogna avere una certa sensibilità del proprio corpo, diciamo essere allenati ad ascoltare ciò che al corpo serve, e questa è una cosa che purtroppo nessuno ci insegna (per me dovrebbe essere una materia scolastica fin dall’asilo).
Per l’impianto io ce l’ho a casa e Roberto mi ha spiegato che se cambio casa me lo posso tranquillamente smontare e portare dietro. È solo un piccolo rubinetto, e sotto il lavello c’è un apparecchio grande più o meno come un computer. La caraffa te la sconsiglio assolutamente, soprattutto alla luce di alcune novità di cui mi ha parlato Roberto ultimamente (presto farò un post nel quale parlerò anche di quello).
Per quanto riguarda le piante non prendono i minerali dall’acqua (altrimenti come farebbero le piante che vengono annaffiate con la… pioggia!!!??) ma li prendono dal terreno, da ciò che c’è sopra e dentro, e l’acqua serve perché le piante possano assorbirli.
A casa mia sicuramente il mio limone ci guadagnerebbe se annaffiassi con acqua osmotica, visto che siccome la mia è strapiena di calcare lui va sempre in carenza di ferro (non ricordo perché, ma se ho ben capito è una conseguenza del troppo calcio). Con questo rispondo anche a Francesco… eh, sì, le piante “mangiano” anche frutta e verdura :-)
@cinzia: scusa il ritardo, io ogni tanto sparisco, specialmente ultimamente. Comunque, la risposta a tutte le tue supposizioni è assolutamente sì. Quelle sull’acqua intendo.
Poi per quanto riguarda patologie, no, assolutamente no, si vive anche senza acqua osmotica, ci mancherebbe… ma è un po’ come il cibo: se mangi meglio, vivi meglio. E dal momento che bisogna bere, beh, meglio bere bene.
Questo non toglie che l’acqua osmotica apporta benefici notevoli. Anche per le piante, certo, sarebbe meglio, ma le piante assimilano minerali inorganici, per cui no problem.
Per la caraffa… sempre meglio che niente, però ci sarebbe da fare un discorso a parte :-/
cito Roberto Serino: “Per quanto riguarda il fluoro volevo darti un dato. Il limite di potabilità dell’arsenico è 50, ed è abbastanza tossico, concordi? il limite del fluoro è 1,5… a te le conclusioni! :-)”
@Roberto, se ho capito bene però tra i due cambia l’unità di misura, ovvero 50 microgrammi nel caso dell’arsenico e 1,5 milligrammi, ovvero 1500 microgrammi, per il fluoro.
http://www.altroconsumo.it/acqua/arsenico-nell-acqua-dall-europa-la-sentenza-definitiva-sulle-deroghe-s294723.htm
@izn: dicevi che hai capito che “in effetti *alcuni* minerali sono assimilabili”.
Riesci a dirci qualcosa in più? Magari hai dei link di approfondimento?
Grazie mille a te e Roberto per questo post interessantissimo. Ho imparato tante cose nuove.
Salve a tutti, dopo aver letto i vari pareri sui sali minerali nell’acqua, volevo un opinione sui depuratori ad osmosi inversa per uso domestico e sapere se è meglio acquistare per affidabilità ed efficacia quello ad accumolo (a produzione lenta) o ad afflusso diretto. Grazie.
Sicuramente a flusso diretto, anche se costa un po’di piu’. quelli ad accumulo anche se dotati di lampada battericida (che a sua volta richiede manutenzione) non assicurano la completa salubrita’ dell’acqua perche’ comunque tende a stagnare e gia’ questo e’ un buon motivo per evitarne l’installazione. Gli ultimi di nuova generazione ed i costruttori piu’ seri neanche li producono piu’. Spendi qualcosa in piu’ e installa un’impianto a flusso diretto, ne vale la pena. Comunque Roberto potra’ confermare o smentire….. sempre se legge il messaggio.
Grazie Giuseppe, quello che dice è in parte vero perchè in base a quello che ho letto cercando di approfondire la materia, le versioni sono contrastanti ed è difficile decidere e ti assicuro non per il prezzo. Comunque per quanto riguarda gli impianti con l’accumolo di ultima generazione prevedono il contenitore in plastica alimentare e non più in lamiera porcellanata, la lampada battericidia adesso è a led (per quelli a flusso diretto non è obligatoria e la maggior parte ne è sprovvisto), il TDS all’uscita del rubinetto e di 30 mg/l, quello ottimale previsto e di 50 mg/l (per quelli a flusso diretto e di 100 e bisogna attendere almeno 2 minuti prima di assumere l’acqua), il flusso di acqua all’uscita dal rubinetto è maggiore anche se ne limita la quantità al giorno a circa 80 litri (penso che sia comunque più che sufficente per un uso domestico) a fronte dell’altro che è di 80 litri circa all’ora, in ultimo cosa importante secondo me, anche per ll’impianto ad accumolo adesso è applicabile il regolatore per l’afflusso dei sali minerali. Di tutto questo mi farebbe molto piacere sapere il parere autorevole di Roberto.
@stella: scusa il ritardo, allora per quanto riguarda il fluoro, sì, il limite è quello, cioè 1,5 mg che corrispondono a quello che hai detto, ovviamente l’arsenico è misurato in microgrammi, perché decisamente più pericoloso; il limite del fluoro è comunque molto basso, ma nel caso dell’arsenico il limite non è 50 microgrammi ma 10, i comuni italiani, non tutti, usavano quel limite, ma in modo assolutamente illecito.
Per quanti riguarda i sali, no, non ci sono sali assimilabili nell’acqua, nessuno. So che molti continuano a dire così, ma non è vero: nessun sale inorganico è assimilabile, punto. Poi ognuno può dire ciò che crede, ma questa è la situazione.
@Giuseppe: sì, hai risposto molto bene, è esattamente così. E comunque alla fine li leggo sempre i messaggi… ahahahaha
@Sergio: a questo proposito sono in qualche modo di parte, in quanto li faccio gli impianti; ciononostante gli impianti devono essere assolutamente senza accumulo.
L’osmosi inversa è un processo diretto, sempre! il problema sta semplicemente nella quantità di acqua prodotta, in quanto le membrane riducono il flusso a causa della porosità estrema, e da qui il problema dell’accumulo. Non esistono impianti ad accumulo ad ultima generazione, assolutamente no. Gli impianti ad accumulo sono unicamente un tentativo di ridurre i costi, non è più complicato di così. Poi la si può mettere giù come si crede, ma alla fine il problema è solo quello.
Poi certo, è meglio se si usano accumuli a lamiera porcellanata che altri (l’acciaio sarebbe comunque sempre meglio ) ma il problema rimane; l’acqua una volta accumulata può cambiare, ma anche se non cambiasse, l’osmosi inversa diretta è sempre di gran lunga meglio, in quanto l’acqua viene depurata in quel momento e soprattutto ha un flusso maggiore.
alcuni dati: non è vero che un impianto diretto produce un residuo fisso di 30, no, può produrre molto meno: intorno ai 14, e generalmente è così, poi dipende dallo stato dell’acqua in entrata e da che tipo di residuo fisso è presente. Ma generalmente l’osmosi riduce del 93/96% a seconda di che membrane si usano, per cui non si può dire il numero esatto di residuo, perché dipende da quanto ce n’è in entrata. Considerando la media italiana, il residuo prodotto è più o meno intorno ai 20.
E non è vero che il residuo ottimale è 50: più basso è meglio è.
Certo 50 va benissimo, ma 30 è meglio, anche se a questi livelli vanno bene entrambi.
Il fatto che gli impianti ad accumulo abbiano la lampada UV non è un sinonimo di qualità, in quanto sono obbligati per legge ad averlo perché l’acqua stagnante produce carica batterica, mentre quelli diretti no. Il motivo è questo, e non un altro.
Anche su questo c’è da dire che le lampade che di solito vengono usate, quasi sempre sono scarse e non funzionanti, e non assolvono il compito che devono (poi dipende da che lampade si usano, ma è difficile che un azienda che cerca di risparmiare sul diretto, poi spenda di più sulle lampade).
Non è assolutamente vero che bisogna aspettare due minuti prima di usare un impianto diretto. Bisogna scartare un bicchiere, non di più.
Mentre nel caso dell’accumulo, alla lunga il residuo sale all’interno dell’accumulo proprio perché non ha la possibilita di scarto, e per cui alla lunga il residuo può arrivare anche a 150.
Ultimo dato: assolutamente inutile applicare un regolatore di sali, per vari motivi; primo perché il famoso applicatore di sali altro non è che un sistema di Bypass, che non rimette sali, ma semplicemente miscela all’acqua osmotica acqua di rubinetto, praticamente acqua pulita e sporca. Inoltre sarebbe comunque inutile, perché i sali sono sempre inorganici, per cui non ha senso mettere sali che comunque non vengono assimilati.
spero di aver risposto! ciao a tutti
@stella: stella, perdonami, forse ho ingenerato un po’ di confusione. Intendevo che ad esempio ho letto che c’è un tipo di acqua minerale (forse la Sangemini, ma non ci metto la mano sul fuoco) nella quale il calcio essendo legato con non so cosa (vedi che ci capisco poco o niente, ecco perché lascio a Roberto le risposte *serie*) viene assimilato.
Se ritrovo il posto dove l’ho letto te lo linko sicuramente.
Però tieni conto che la parola definitiva è quella di Roberto, e che io su questo argomento ne so praticamente quanto voi, e intervengo più che altro come interlocutore, al vostro stesso livello, cercando di chiarire le cose anche a me stessa.
Grazie Roberto, adesso ho le idee molto più chiare.
@ Sergio….prego, è stato un piacere…se hai ancora bisogno , ben felice di rispondere
Salve a tutti.
premetto che l’argomento è talmente interessante che in poco tempo ho divorato domande e risposte ma non vorrei aver saltato qualche “passaggio” cruciale. Mi scuso quindi in anticipo se il dubbio che ora vi espongo è già stato fugato: se con cottura già ad una temperatura di 40° i minerali organici contenuti nei cibi diventano inorganici, ci ritroviamo ad ingerire una miriade di minerali che ci rimangono in corpo.
A meno che voi non mangiate tutto crudo… giuro che ci ho pure provato a mangiare tante cose crude, ma no, non ce la posso fare.
Ho capito che voi mi risponderete “almeno quelli dell’acqua è meglio evitarli”, e vabbè per carità, ma serve veramente a stare meglio se poi tutte le altre contaminazioni non posso proprio evitarle?
Grazie.
@jess: ciao Jess, in realtà i minerali inorganici contenuti nell’acqua che bevi, sono comunque sempre pochi per poterti intossicare; non ci sono assolutamente termini di comparazione con quelli contenuti nei cibi, per cui non è quello il problema.
Il problema è che se l’acqua entra con quelle quantità non riesce a portare via le sostanze in eccesso, per cui meglio bere acqua pura in modo che altre contaminazioni come le chiami te :-)) possano essere maggiormente eliminate.
Poi è ovvio che tutto dipende da mille fattori: se bevi acqua pulita e poi mangi tutte cose indecenti, bhe la situazione non cambia, ma almeno in quella misura migliorerebbe… e poi da qualche parte bisognerà pur cominciare, no? alla prossima, ciao
Grazie roberto per la chiarezza e la disponibilità.
Ciao a tutti, per tutti i motivi esposti sopra da Roberto Serino, ero pronta ad installare un filtro ad osmosi inversa nella mia casa, poi ho letto questo articolo in cui vengono riportati alcuni studi, dai quali emerge che un alto grado di durezza dell’acqua proteggerebbe da malattie cardiocircolatorie e degenerative. Se gli studi sono veri ed attendibili ciò metterebbe in discussione le nostra abitudine di cercare e consumare acqua con minor residuo fisso possibile.
Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensa Roberto.
Nell’articolo viene proposto “…il composto AQUASPACE®, un filtro che miscela vari tipi di carboni attivi con altri ingredienti e attivi e inerti capaci di rimuovere piombo e altri metalli tossici, pesticidi, fertilizzanti, cloro e altri agenti usati per processare l’acqua, sapori, odori e colori sgradevoli” che ha la proprietà di non rimuovere i minerali come il calcio ed il magnesio che invece ci proteggerebbero dalle malattie cardiovascolari.
Ciao a tutti, era un po di tempo che non ci si vedeva. Prima di ogni cosa, volevo ringraziare tutte le persone che dal pasto nudo vengono a visitare il mio sito; sono tanti, e ne sono ovviamente felice.
@Sabrina: nel rispondere alla tua domanda, userò alcuni stralci di questo post sui minerali, così che la discussione possa essere piu chiara.
Conosco bene aquaspace. Bel nome, ma alla fine è un filtro a carboni attivi, nulla di più. Per questo motivo è impossibile che possa trattenere metalli, i quali sono infinitamente più piccoli della porosità di quel tipo di filtrazione, che varia da 0,3 micron fino a 5 micron o più. Potrebbero sembrare misure molto piccole, invece sono enormi se rapportate alle dimensioni dei minerali inorganici, che sono infinitamente più piccoli di 1 micron. Come sicuramente saprai, 1 micron è 1 millesimo di millimetro, mentre i fori della membrana osmotica sono di 1 milionesimo di millimetro.
Se così non fosse non sarebbe possibile intervenire sul residuo fisso. A proposito di residuo fisso; giusto per essere chiari, residuo fisso e TDS sono esattamente la stessa cosa, e già da questo, si potrebbe capire che chi scrive l’articolo non è propriamente un fenomeno sull’argomento di cui tratta.
Cito una sua frase: “Dopo più di trent’anni di ricerche sulla depurazione delle acque potabili, gli scienziati hanno concluso che vi è una sicura relazione tra il grado di durezza dell’acqua, la percentuale di TDS (Totale dei Solidi Disciolti) e l’incidenza di varie malattie…” questa frase è l’inizio del documento in questione, che potete tranquillamente leggere, e già qui c’è qualcosa che non va.
Il TDS (o residuo fisso) non ha percentuale; è semplicemente il numero, espresso in milligrammi, di metalli o minerali inorganici presenti nell’acqua, dopo che questa è stata portata ad una temperatura di 180 gradi. È una quantità precisa, non percentualistica. Inoltre non esiste relazione tra durezza e TDS, semplicemente la durezza (che deriva da calcio e magnesio, ma in grandissima misura da calcio) ne fa parte. Per cui non sarebbe nemmeno necessario prenderla in considerazione relativamente al consumo, in quanto misurando il residuo, non è più necessario il resto.
Dal momento che le rocce sono solitamente calcaree, la durezza è uno dei principali contenuti del TDS, così conoscerne la quantità aiuta, ma solitamente riguarda molto più gli elettrodomestici che le persone.
Il PH, quello sì, ha una relazione con il TDS: quando si misura il residuo fisso non sappiamo esattamente quali minerali ci sono dentro, ne conosciamo solo la quantità in generale, e siccome misurarli tutti uno per uno avrebbe un costo molto alto, allora se ne cercano alcuni, dopo di che si misurano PH e conducibilità. La misura di questi due parametri aiuta a capire se i metalli del residuo sono più o meno pesanti.
Per fare un esempio, il residuo potrebbe essere 1, ma se ho 1 di calcio o 1 di piombo non è la stessa cosa. Qui il PH e la conducibilità aiuterebbero perche ovviamente cambierebbero e da ciò saprei più o meno la tipologia contenuta. Ovviamente questo è solo un esempio, solitamente i valori vanno di pari passo, e quando sono bassi vanno bene. Come abbiamo già detto in passato i limiti di potabilità partono da 0 e diventano limiti proseguendo verso l’alto, ecco perche più bassi sono, meglio è (se leggete i commenti con le varie risposte di questo articolo potete capire perché, e se volete approfondire andate sul mio sito, troverete moltissimi dati a riguardo, molto dettagliati).
Tornando all’articolo in questione le relazioni esistono tra TDS o residuo fisso, PH, temperatura alla sorgente e conducibilità elettrica. Tutti gli altri elementi di un’analisi chimica sono semplicemente parti del residuo fisso, o altri elementi inquinanti tipo cloro, nitrati etc. che non fanno parte del TDS.
La durezza dell’acqua è importante da conoscere soprattutto come dicevo per quanto riguarda gli elettrodomestici, perché il calcare come è noto, può rovinarli. Conoscerne la quantità serve per impostare il dimensionamento dell’addolcitore, che non è un sistema di depurazione rivolto all’acqua da bere, come l’articolo sembra dire; infatti per eliminare il calcio si lascia andare nell’acqua il sodio, che ai fini della salute è decisamente peggiore, però non fa formare le incrostazioni di calcare, e quindi preserva lavatrici e lavastoviglie. Se però provassi a misurare il residuo fisso dopo l’addolcitore, sarebbe praticamente lo stesso di prima (se vuoi saperne di più clicca qui).
A questo punto mi sembra che la frase “Alcuni sistemi di addolcimento aggiungono sodio all’acqua rimpiazzando significative quantità di calcio e magnesio” sia piuttosto infelice, perché l’addolcimento funziona esattamente e solo in questo modo, e cioè avviene uno scambio ionico tra sodio e calcio che viene trattenuto. Tra l’altro solo il calcio si ferma, il magnesio no, ma non essendoci più il calcio, non si può legare insieme e di conseguenza non può più formare le famose incrostazioni.
L’articolo prosegue dicendo che “altri tipi di addolcimento etc…”; anche qui le cose stanno diversamente: gli altri tipi di cui parla sono tubi che sfruttano il magnetismo, ma non sono addolcitori, anche se vengono chiamati inappropriatamente in questo modo, e comunque funzionano poco.
Il classico addolcimento viene usato per lo scopo che ho detto prima, proteggere gli elettrodomestici, e quando nell’articolo, si afferma che l’acqua addolcita non fa male per la presenza del sodio, ma “perché è stato tolto il calcio e magnesio” (ripeto, solo il calcio.) si sostiene un’altra castroneria. Il problema con gli addolcitori sta nel fatto che se il calcare è molto, si rischia di immettere così tanto sodio che l’acqua non sarebbe più potabile, ma per la presenza di sodio.
Se l’autore dell’articolo pensa il sodio non faccia nulla, allora gli consiglio di bere acqua di mare; in questo modo si renderà conto degli effetti di questo minerale. Immagino saprai benissimo che se bevessi acqua di mare, moriresti disidratata, e ciò avverrebbe per la quantità di sali disciolti in essa, non solo per il sodio. Giusto per informazione il residuo fisso dell’acqua di mare può essere anche 12.000 e a quei livelli i sali prosciugherebbero i liquidi dell’organismo. Ecco perché devono essere i più bassi possibile.
Se vuoi verificarlo, spargi un po’ di sale sulla neve e lo vedrai assorbire i liquidi, cosa che fanno tutti i minerali *inorganici*, calcio incluso. Ecco perchè vengono limitati per legge. Mentre se fossero organici, come quelli contenuti nel cibo e nelle piante, non creerebbero alcun problema, perché essendo già stati trasformati dalle piante sarebbero metabolizzabili dall’organismo (a questo proposito puoi leggere la sezione del residuo fisso sul mio sito; lì è spiegato tutto in modo molto accurato, e soprattutto viene spiegata la differenza tra minerali inorganici e organici – che detto per inciso non esistono, perchè una volta trasformati, sono diventati parte di un composto organico, ma li chiamiamo così per rendere il discorso più semplice da comprendere).
Tutto questo è talmente vero che l’autore dell’articolo, forse non ricordandosi, lo scrive pure in questa frase: “Il 90% del sodio che consumiamo proviene degli alimenti; solo il 10% dall’acqua.”; di quel 10% potremmo parlare ma non ho intenzione di farlo ora.
Un altro concetto che l’articolo ripete in continuazione, è che RICERCHE, RICERCHE, RICERCHE hanno stabilito che… etc, senza mai dire *che tipo* di ricerche, cosa sia stato fatto esattamente, quali tipologie di test siano statio eseguiti, ma semplicemente che sono state fatte ricerche. Questa è una cosa tipica dei contenuti veicolati dalla rete: scrivere una cosa molto generica e farla passare per vera. Un classico.
Le vere ricerche sono state fatte, da Louis Claude Vincent, notissimo ingegnere biolettronico, che debellò malattie vascolari e tumorali in varie località, soprattutto a Beirut, e a differenza del signore dell’articolo, che molto probabilmente lavora per Aquaspace, Vincent lavorava per conto del governo Francese. Molti anni fa egli notò che tra le città montane e quelle di pianura con maggior inquinamento c’era una notevole differenza di percentualità di morti dovute al cancro e malattie vascolari; al che studiò l’argomento, e dopo varie ricerche concluse che la differenza princiopale era nell’acqua (non solo, anche nell’aria, ma quella era più difficile da cambiare). Così prese in esame una città di pianura con gli stessi valori di mortalità di Parigi (che erano alti) per la precisione Riom, e cambiò per un lungo periodo l’acqua da bere e cucinare con una pura acqua di montagna. Risultato: la mortalità di queste malattie diminuì del 44%.
In seguito a ciò il governo francese lo mandò in varie parti del mondo, per scongiurare alcune epidemie, e lo fece sempre con estremo successo.
Trovi maggiori informazioni sul caso Vincent sul mio sito, precisamente qui.
“Benché comunemente si pensi che alti livelli di sodio nell’acqua potabile favoriscono l’ipertensione, nessuno studio ha mai dimostrato questa correlazione. Al contrario alcune ricerche indicano che più alti livelli di sodio sono connessi con una diminuzione della mortalità per malattie dell’apparato cardiocircolatorio.”
Quest’altra frase dell’articolo è almeno dubbia. Non so chi abbia svolto quelle ricerche, ma vi assicuro che se scrive queste cose, non lo consiglierei come dottore. È semplicemente assurdo; anche qui possiamo parlare, il problema del residuo fisso dell’acqua non sta tanto nella quantità che si depositerebbe nell’organismo (se non credete che il calcio si accumuli, parlate con qualcuno che ha l’artrite, che altro non è che calcificazione delle articolazioni, e vedrete che la risposta non sarà la stessa che pensa il signore in questione), oppure fate un esame dei calcoli renali, e vedrete che la composizione è calcio. Qualsiasi medico vi potrà tranquillamente confermare che l’accumulo di depositi inorganici crea le malfunzioni dell’organismo.
Se i minerali inorganici vengono assunti, come un altro “illustre scienziato” del documento (che ancora non ho capito chi sia) dice, allora quali si depositano? quelli organici? :-)))
Tornando al residuo fisso dell’acqua, il problema non è se è 170 mg/lt o meno. Stiamo sempre parlando di quantità ridicole per il corpo (però mi deve spiegare dove ha preso il dato che 170 mg/lt è la quantità giusta; questa è davvero simpatica), il problema è che più residuo fisso c’è, meno l’acqua riesce a fare le sue funzioni.
Comunque sia, aquaspace è un sistema che funziona a carbone attivo, che tra l’altro è la prefiltrazione di un sistena ad osmosi. Ora, è strano che un sistema usi come prefiltrazione – e solo e unicamente per proteggere le membrane – il carbone attivo, che è la parte meno costosa dell’impianto, praticamente nulla. Se questa prefiltrazione fosse cosi risolutiva, perché aggiungere l’osmosi? che peraltro costa tanto?
Onestamente io faccio e vendo anche quelli, ma è la prima volta che sento che possano trattenere metalli come il piombo, e altri ancora. Eppure usiamo i migliori sul mercato, strano… ahahahah! Non scherziamo, il carbone attivo o microfiltrazione trattiene cloro e sottoprodotti clorurati, ma per quanto riguarda nitrati, metalli pesanti etc. non ne toglie nemmeno una singola parte. Semplicemente passano tutti nell’acqua. Solo l’osmosi elimina quelle sostanze.
Il motivo della discussione di questo articolo sta semplicemente nel fatto che l’autore ha due sole possibilità, o sostenere che il suo filtro non toglie nulla, oppure dire che i metalli vanno bene e che il cloro è l’unico responsabile, e sceglie la seconda. Io sono un chimico, e non mi risulta che sia così, e non mi risulta nemmenno che la Nasa usi l’aquaspace, a parte il nome :-D.
La Nasa e tutti gli eserciti usano l’osmosi inversa, come è noto.
Io non ho nulla contro aquaspace, toglie il cloro e i sottoprodotti clorurati, il che va benissimo, e fanno bene a pubblicizzarlo, ma deve finire lì.
Per la depurazione delle acque l’osmosi è il non plus ultra. Il problema purtroppo sta nel costo elevato rispetto agli altri sistemi, ma siccome non si può dire nulla contro l’osmosi, allora qualcuno l’attacca perche pulisce troppo. Il che suona un po’ comico… o no?
Se provassi ad analizzare le migliori acque minerali, vedresti che sono esattamente come l’osmosi. Se poi per te 170 mg sono meglio di 20, allora fai una prova, compra acqua Lauretana per un po’, sopportando l’alto costo di questa minerale leggerissima, e poi cambiala. Valuterai da te se è meglio o no delle altre. Preparaci anche da mangiare e guarda il cibo, e poi valuta da sola dimenticando me o chiunque altro scriva. Fallo e poi ne riparleremo.
Alla prossima!