Mi sono appena resa conto che non vi ho parlato della cipolla. È un alimento talmente prezioso che migliaia di anni fa era già così importante da costituire parte del salario dei soldati. Era coltivata dagli Egizi e dai Greci, Plinio il vecchio la riteneva un potente diuretico se consumata cruda, un ottimo lassativo se consumata cotta.
Oggi ve la presento sotto forma di cipollata, che la bioterapia nutrizionale utilizza principalmente per drenare i reni e il fegato, ma può essere consumata in talmente tanti modi, ed è utile per così tanti piccoli problemi, che ci vorrebbero dieci post per renderle giustizia.
Oltre alle vitamine A, B1, B2, PP, C, E, sali minerali, enzimi digestivi e oli essenziali, la cipolla contiene più di 150 sostanze attive, molte delle quali dagli effetti farmacologici ancora sconosciuti. È antisettica, antibiotica, antiinfiammatoria, fluidifica il sangue, riduce il colesterolo, impedisce la formazione di coaguli o li dissolve quando sono presenti.
Quando sono stata in cura con la bioterapia nutrizionale per i calcoli renali, ogni volta che ero in difficoltà, cioè ogni volta che un calcolo cominciava a muoversi dal rene verso l’uretere, dandomi dolori terribili, ogni sera prendevo una cipolla di Tropea (che ha un sapore più delicato perché ha una concentrazione di sostanze aromatiche più bassa rispetto agli altri tipi di cipolla) la tritavo a coltello più finemente possibile, poi mettevo il trito in un bicchiere e coprivo con acqua.
La cipolla doveva rimanere a bagno tutta la notte nell’acqua, e il mattino dopo dovevo gettarla via e bere il liquido; vi sembrerà poco credibile, ma giuro che era dolce e per niente sgradevole – sembra che durante la notte gli elementi volatili della cipolla abbiano tutto il tempo di evaporare.
La bioterapia nutrizionale chiama questa preparazione acqua di cipolla, e il suo uso costante pulisce e disinfetta le vie urinarie, grazie al fatto che la cipolla è un potente litotritore (cioè dissolve le pietrine, ovvero i calcoli). Sul libro della bioterapia ho letto che sono state fatte delle indagini strumentali dopo un mese di questo tipo di trattamento, con il risultato che la renella scompariva completamente, ed eventuali calcoli invece si riducevano considerevolmente di volume.
Con queste righe non voglio assolutamente darvi informazioni mediche, solo la testimonianza di una persona che soffre di litiasi renale da quando aveva diciott’anni. Svariati anni fa, quando ancora ricorrevo alla medicina convenzionale, ogni volta che avevo una colica renale la terapia era un’accoppiata di Buscopan e Ananase (un antispastico e un antiinfiammatorio), e la stragrande maggioranza delle volte finivo comunque al pronto soccorso, dove, dopo attese interminabili (sapete, le coliche renali non sono considerate emergenze), mi facevano dosi da cavallo di Orudis, e tutto questo unicamente per calmare il dolore, mica per sciogliere i calcoli.
Questa via crucis poteva continuare per mesi, con possibili complicazioni anche piuttosto preoccupanti. La differenza è che adesso, quando ho questo tipo di problema (molto più raramente), faccio un bel ciclo di acqua di cipolla, bagni caldi (solo la parte inferiore del corpo), e grandi camminate; beh, io non ho più avuto vere coliche renali fino adesso, e soprattutto non vedo più un pronto soccorso da tempi immemorabili, e questa è la cosa più importante per me.
La bioterapia nutrizionale utilizza la cipolla anche in un’infinità di altre preparazioni: per la febbre, per l’ipertensione, per le cistiti, per le bronchiti, e addirittura per gli ascessi, le otiti, la psoriasi e la desquamazione della pelle; ma di questo ve ne parlerò prossimamente, che già vi vedo crollare addormentati sulla tastiera… uff, sono definitivamente logorroica (c’è la versione logorroica per iscritto? aiuto!) :-P
La faccio breve: la cipollata è una preparazione tradizionale regionale molto conosciuta, e la ricetta è talmente semplice che è quasi ridicolo descriverla in un post, ma ci sono dei piccoli accorgimenti che se non vengono osservati trasformano un piatto semplice e buonissimo in un… trito di cipolla immangiabile :-/
Ingredienti:
una cipolla del tipo che preferite
olio extra vergine d’oliva
un bicchiere di vino bianco
peperoncino
una manciata di prezzemolo
sale
Tagliate la cipolla a fettine sottili e mettetela in padella con un po’ d’olio, a freddo.
Mettetela a soffriggere *molto* lentamente, a fiamma bassissima, fino a quando non sarà ragionevolmente rosolata. Sfumate con il vino, alzando leggermente la fiamma, e quando lo avrà assorbito aggiungete acqua fino a coprire il composto e chiudete con il coperchio.
Dovrete lasciar asciugare l’acqua sempre a fuoco molto lento, fino a quando la cipolla non sarà diventata quasi una pappetta. Se l’acqua dovesse asciugarsi troppo velocemente, continuate ad aggiungerla (bollente) fino a quando non avrete raggiunto lo scopo :-)
Dieci minuti prima della fine della cottura aggiungete il peperoncino, il prezzemolo e salate.
Lasciate intiepidire, e poi potete scegliere se lasciarla così (come ho fatto io nella foto) o frullarla.
Potete usarla sul pane tostato o come un delizioso condimento per la pasta, aggiungendo una spolverata di parmigiano.
Informazioni utilissime, grazie! Ho una figlia diciannovenne e anche il marito che soffrono spesso di cistite quindi aspetto con ansia consigli utili di bioterapia. Oltretutto, in famiglia la cipolla piace tantissimo, quindi perché non unire l’utile al dilettevole? Grazie ancora
Sandra
ciao! innanzitutto complimenti per il tuo blog, davvero bello! L’ho scoperto da poco! :) Anche io faccio la cipollata, ma di solito la uso come condimento per il pesce (alici o sardine in genere). Allora adesso la proverò anche con lampasta! ciao, a presto! Silvia
Ciao! Anch’io sono finita più di una volta al pronto soccorso per lo stesso motivo, solitamente in estate. Per quest’anno ancora sono stata risparmiata ma comunque so di essere sempre a rischio anche perchè come dici tu non ho mai ricevuto una vera cura, piuttosto solo orudis e flebo di non so cosa sul momento e basta. Mi rimandano sempre a casa dicendo di bere tanta acqua. Stop.
Questa acqua di cipolle che descrivi quindi potrebbe essere utile anche per la prevenzione??
E per tornare a cose più allegre, la cipollata mia nonna la mette nella frittata, 2-3 cucchiai per 6 uova, con poco altro. E’ buonissima. ciao e grazie come sempre per tutte le info
Sara
credo che riuscire a tenere a bada, o addirittura migliorare, i propri problemi di salute semplicemente utilizzando alcuni accorgimenti di natura alimentare sia una cosa fantastica e una gran soddisfazione!
Quando poi ciò che proponi è pure assai gustoso…beh…è proprio il massimo.
In questi giorni sto leggendo un libro della serie “bioterapia nutrizionale” ed è tutto davvero molto interessante e da approfondire ulteriormente.
Grazie izn per darci tanti stimoli!
….ah, dimenticavo….se temi di essere noiosa o logorroica, non ti preoccupare, non lo sei affatto!!!!
Io aspetto sempre ansiosamente ogni tuo nuovo post, e ogni giorno controllo più volte se c’è qualcosa di nuovo, come i bambini nella notte di Natale, che si svegliano continuamente per controllare se babbo natale è arrivato a portare i doni.
…e quando finisco di leggere ogni tuo nuovo argomento/ricetta, altro che addormentarmi sulla tastiera…!
Da noi in sicilia si usa tantissimo la cipollata cosi’ come la cipolla in genere.
Non penso sia un caso visto le sue proprieta’ organolettiche, e la richhezza di sali minerali.
Un piatto tipico è il tonno con la cipollata, penso che sia tipicamente Catanese ma non vorrei sbagliare.
E poi costituisce il ripieno delle cipolline, un tipico rustico fatto con pasta sfoglia ripieno, oltre che di cipolla fritta, di prosciutto, olive nere, e mozzarella!
Complimenti per il blog che sbircio sempre con assiduità!
macchè logorroica!! sono così interessanti i tuoi post! :)
Io sono una gran fan della cipolla in generale, ma tutte queste cose non le sapevo manco io! Continua così! :P
io trovo mooooolto interessanti i gli argomenti che tratti…mi piace conoscere…imparare..la cipolla la uso molto a crudo…mi piace..ma anche fatta come la tua ricetta la trovo super..!! ciao ciao
mi associo a NEITH i tuoi post sono interessantissimi, continua a sommergerci di parole se necessario!
@ izn : CARISSIMA !
sai che le tue informazioni sono importantissime…passi leggera leggera come una fatina delicata, mostrando belle foto e cosine gustose, ma sotto sotto fai cultura! trasmettii la buona cultura del mangiar bene e del poter star meglio semplicemente mangiando o cucinando in un determinato modo un alimento, trovo importantissimo questo :) è un modo così soft di trasmettere buone cose :) brava e nient’affatto logorroica e noiosa, poi sai se qualcuno trova questo aspetto è evidente che non è interessato ai contenuti…perciò è liberissimo di navigare altrove, o prendere ciò che in quel momento gli è utile dai tuoi post, non siamo mica tutti uguali! per fortuna! :) la diversità arricchisce e quindi…chi vuol esser lieto sia! :)
buon sole cocente a tutti ;-0
p.s. al precedente commento:
a me avevano consigliato, nella preparazione dalla cipolla, non nello specifico di questa ricetta, di farla andare all’inizio con un pò di acqua, poi buttare l’acquetta e mettere l’olio e altri ingredienti.
cosa dice di ciò la bioterapia? forse si buttano sostanze importanti facendo così? o rende la cipolla più digeribile senza sprechi?
izn un bacio e già da ora grazie del tuo impegno per trovare una risposta :)
@ roberta69 : è vero ! è proprio così ! si attende…si controlla…e pufh! un nuovo post! che bello! condivido l’aspettativa la sorpresa e la gioia dell’infanzia legata al natale. e brava izn che ci fa rivivere queste piccole-grandi emozioni e condivisioni :)
p.s. scusate, ma oggi non ce l’ho fatta a coordinarmi in un unico commento, sarà il caldo…sarà la stanchezza…abbiate pazienza!
salutoni a tutti
@sandra firenze: ciao sandra, e benvenuta tra queste pagine cipollose :-)
Se ti può essere utile, il “manuale pratico di rimedi naturali” della bioterapia nutrizionale dice che in caso di cistite bisogna sospendere assolutamente l’uso dello zucchero (perché alimenterebbe i batteri) e del sale (perché irriterebbe le mucose che sono già sofferenti) per almeno un paio di giorni.
Poi consiglia di assumere un cucchiaio di sciroppo di aloe vera (realizzato lavando, spinando e frullando tre foglie di aloe insieme a mezzo chilo di miele e tre cucchiai di cognac)) per tre volte al giorno, e di consumare pompelmo, kiwi, lamponi, mirtilli e uva spina e altra frutta acida.
spero che questo servirà a far star meglio presto la bimba (non rimangono sempre bimbe?) e il marito, fammi sapere!
ps: ho visto adesso che c’è anche un’altra preparazione che ti sarebbe utile, la cipolla in brodo. Se gli altri consigli avessero poco successo fammi sapere che ti trascrivo anche quest’altra ricetta (ma forse è più autunnale visto che c’è il brodo… caldo… argh).
@silvia: ciao silvia, e benvenuta a te! Sono andata a dare uno sguardo al tuo blog, e devo dirti che adoro i blog tenuti da due persone, soprattutto quando sono così distanti tra loro :-) sarà un’ovvietà, ma veramente la rete è meravigliosa propio perché annulla la distanza.
Alla fine internet è il vero teletrasporto! Sono contenta che abbiate provato varie ricette del pasto nudo, questo è il vero banco di prova: per me è molto importante riuscire a descrivere ingredienti e procedimenti in modo che i piatti vi vengano bene e facilmente, li odio quei blog dove ti spiegano tutto in due parole e poi quando vai a rifare le ricette hai sempre duemila dubbi.
Proverò sicuramente la cipollata con il pesce, ottima idea, soprattutto ora che il pesce sarebbe un must… se riesco a trovarlo, qui in campagna, mica facile trovare un buon pesce fresco qui da noi :-/
@sara: mamma mia come ti capisco… dicono che questo tipo di dolori siano secondi solo a quelli del parto :-/ Tra l’altro anch’io bevevo tantissimo e controvoglia perchè i medici mi dicevano di farlo, invece il bioterapeuta mi disse di smettere di forzarmi e di bere solo quando avevo sete; solo quando avevo proprio la colica in corso dovevo bere dei tazzoni di infuso di camomilla (quella con il fiore intero), ma a sorsi piccolissimi e sorbendoli lentamente, un microsorso ogni due minuti.
Bere tanta acqua quando non ce n’era bisogno mi faceva disperdere i sali minerali (perché l’acqua bevuta da sola non li contiene) con il risultato che il rene si affaticava di più e che io mi sentivo sempre spossata.
Certo che l’acqua di cipolla va bene anche come prevenzione! ogni tanto quando ti va puoi fare un ciclo di qualche settimana, ti disinfetta i reni e ti depura tutto l’organismo.
Non avevo pensato a frittatare la cipollata! la proverò sicuramente :-P
@roberta69: roberta ma tu sei un tesoro assoluto! sai che io mi ricordo perfettamente le mie nottate di bambina quando mi svegliavo un sacco di volte per controllare se babbo natale era passato? Tutta quella eccitazione… che bello che mi hai fatto tornare alla mente un ricordo così stupendo :-)
@marjlet: ma benvenuta a te!! io vengo sempre a trovarti sul tuo blog e rimango regolarmente a bocca aperta quando vedo le torte che fai! Quella che hai fatto ultimamente per il battesimo è una cosa pazzesca, fine, elegante, e stupefacente al tempo stesso.
Qualsiasi torta dovessi fare per qualsiasi ricorrenza io chiederò sempre a te, stai certa! Ma come si fa? Mica sono riuscita a capire dove abiti. Le tue torte arriverebbero anche a Roma? e si possono realizzare completamente con ingredienti bio? No, perché io e zac stiamo pensando a fare una cosuccia l’anno prossimo… forse forse… :-)
ps: ehm… ma la ricetta del rustico di cui parlavi… non è che la posteresti prima o poi… io sarei interessata! molto :-P
@xxneithxx, federica, evelyne: ragazze, non avete idea di quanto per me sia bello e importante avere tutto questo supporto da parte vostra. Mi dà una spinta enorme per essere sempre testarda e andare avanti a cercare, scoprire, imparare cose nuove per stare bene. Anche prima non mollavo, ma volete mettere la differenza? Tutti quelli che mi circondavano non facevano altro che dirmi “seeeeeeeee… ma cosa credi di fare, e tanto c’è l’inquinamento, il buco nell’ozono, etc etc, e mica si può stare attenti a tutto, e che stress, e poi cosa credi che il cibo biologico è veramente biologico…” e così via all’infinito.
Zac mi dice sempre che non devo curarmi di quello che le persone dicono, di andare avanti e fare ciò in cui credo, ma io non sempre ci riesco. Per me è importante sapere che ci sono altre persone come me, che hanno voglia di sapere, conoscere, e sapersi curare da soli se si tratta di piccole cose! Quello che i nostri nonni facevano normalmente e serenamente ogni giorno :-)
@roby: tesoro, scrivi tutti i commenti che vuoi, ogni volta che leggo le tue cose sorrido sempre davanti al monitor come una scema, ehheh :-)
Troppo carina l’immagine del post che appare con un pufh! come una piccola magia ;-)
Per quanto riguarda quel procedimento di far cuocere la cipolla prima con un po’ d’acqua e poi gettarla e continuare, la bioterapia nutrizionale non ne fa parola; immagino che in parte le qualità della cipolla vengano disperse in questo modo, però magari questo tipo di cottura può essere utile per qualche altra patologia, per persone ad esempio che avrebbero problemi a mangiarla diversamente.
La bioterapia insegna che basta cambiare una piccolissima cosa nel procedimento di cottura o negli ingredienti, e l’effetto diventa completamente diverso.
Bisognerebbe sapere all’origine la persona che ha dato quel suggerimento per quale motivo lo ha dato e a chi, così forse si potrebbe capirne l’intenzione.
@ izn : ma che bello! l’idea di farti sorridere ogni volta che leggi un mio commento è molto gratificante, spero di portare un pò di allegria anche ad altri :)
sono stata poco chiara e mi scuso, il consiglio era del mio vecchio contadino (x renderla più digeribile) e non di origine bioterapica, però ero curiosa di sapere se aveva un riscontro anche in bioterapia bla bla bla :) sorry
ed era per questo, in riferimento ai diversi procedimenti per diversi risultati, che chiedevo, grazie izn :)
adesso vado a potare un pò di eccessi nel mio giardino
buona serata a tutti
Ecco vedi, ora tutto è più chiaro! Stamperò la tua risposta a caratteri tipo MURALES e gliela attaccherò in camera, perché, vedi, io non ho una figlia, io c’ho una capra! mette il sale dappertutto e se potesse, risalerebbe anche quello! Ma a parte questo, è vero, hai ragione, restano sempre le nostre bimbe, anche quando son già grandi…Credi che riuscirò a trovarlo sto’ sciroppo di aloe in erboristeria? Potresti consigliarmi un’edizione di un manuale di bioterapia nutrizionale? Sai, tra figlia e marito (santo cielo, vabbè che il sangue non è acqua, ma sono uguali in tutto e per tutto ed hanno le stesse magagne: colite, cistite, intolleranza al lattosio..quanta pazienza!!) credo potrebbe essermi davvero utile! Adesso la bimba è al mare, ma al ritorno troverà senz’altro l’acqua di cipolla ad attenderla, di sicuro! Io intanto mi preparo la cipollata… :-))
Grazie per i preziosi consigli
Ciao Sandra
ciao! io con la cipolla ci curo divinamente i geloni! l’odore dopo soli 5′ di impacco è a dir poco raccapricciante, ma ti assicuro che non c’è niente di meglio (o più precisamente nel mio caso, che si ripete + o – ogni gennaio, non c’è stato niente di meglio) di un impacco di trito di cipolla tentuto una mezzoretta con cellophane sulla zona interessata!
tanto per continuare a decantarne le virtù!
e per quanto riguarda il sapore, io sono troppo di parte, adoro la cipolla in tutte le sue forme!
grazie per le interessantissime (come sempre! ;)) informazioni
Al di lá delle proprieta curative, volete mettere non usare cipolla per esempio per una zuppa o una minestra? Sarebbe come non mettere nella pentola l’ acqua!!
Izn, hai provato a soffriggere piano piano 4/5 cipolle (45 minuti circa) raffreddarle e aggiungerle all’ impasto del pane? Gnam gnam!!
Izn io aspetto i tuoi post con impazienza sapendo che ci sarà non solo una meravigliosa ricetta ma anche tante utilissime e interessantissime informazioni!
adoro le cipolle in tutti i modi!
Ciao, sono capitata x caso sul tuo blog e devo dire che l’ho trovato molto, ma molto interessante. Ti ho linkato e tornerò spesso a trovarti! A presto
E anche con questo tuo nuovo post “cipolloso” ci hai fatto aprire un pacchetto regalo…hai presente di quelli con sopra il jolly a molla ? (che desiderio buffo, ma se non l’ho mai ricevuto un pacchetto così!!! In fondo in fondo – ma-neanche-poi-tanto, non cresciamo mai!!)
Per la tosse/bronchite mia nonna tagliava finemente una cipolla, la mescolava ad un poco di zucchero e metteva il tutto a colare su di una tazza, per tutta la notte ! Al mattino si beveva il liquido (non era male, a dire la verità, era più l’idea che non era carina ma delle volte un bel cucchiaio di miele ci veniva in aiuto !) e si provava già subito sollievo.
Grazie dei consigli…io quando faccio la cipollata…ci aggiungo sempre dei pezzettini di salsiccia o di salamella (altrimenti gli uomini solo cipolla…NAAAHHH!!).
Volevo scriverti “di là” ma magari la cosa interessa anche gli altri.
Volevo approfittare delle sue conoscenze bionaturali per chiederti se sai di qualche rimedio naturale per ridurre il colesterolo …per mio fratello che ha già fatto un infarto, sta seguendo una dieta ferrea eppure il colesterolo è appena sopra il limite, causa pastiglia che deve prendere !!!! Se conosci qualche aiutino naturale (poi magari ne hai già parlato. In tal caso, scusa ma mi è sfuggito). Grazie per la disponibilità.
Buona settimana
SMILE Lucy
OPS…sono sempre io, ma nel commento sopra forse non mi sono spiegata.
Intendevo qualcosa per ridurre il colesterolo…sì, lo so, la cipolla lo riduce, ma io intendevo qualcosa tipo “acqua di cipolla” utile per le vie urinarie (poi che sia acqua/estratto di carciofo, di fave – visto che hai parlato di colesterolo alto nelle fave scottadito – o di altro, ma che abbia quella “funzionalità” specifica).
Oppure un particolare riguardo alla non associazione fra due alimenti, etc….
Grazie Lucy
@roby: no no, avevo capito, e infatti spessissimo i suggerimenti della bioterapia nutrizionale vengono proprio dall’esperienza contadina e tradizionale in genere.
Però sui libri non ho trovato niente del genere, probabilmente un bioterapeuta lo saprebbe dire precisamente. Sono veramente bravi nel loro lavoro, io non smetterò mai di ringraziare la fondatrice della bioterapia, che adesso purtroppo non c’è più da un annetto.
@sandra firenze: mhh… sì, sicuramente potresti trovare lo sciroppo in erboristeria (o meglio nel banco frigo di un supermercato bio, così è sicuramente più fresco), solo che dovresti controllare bene sull’etichetta che non ci fosse nient’altro che aloe nella composizione. Per quanto mi riguarda oggi avevo intenzione di cercare una bella pianta di aloe vera da piantare sul terrazzo. Magari in rete. se la trovo ti faccio sapere.
Per quanto riguarda il manuale di bioterapia nutrizionale, io ne ho molti; quello più divulgativo e semplicissimo si chiama “manuale pratico di rimedi naturali” di Domenica Arcari Modini e Angelica Agosta, ed è edito da “Orme”.
Altrimenti se vuoi ti mando via mail il numero di telefono di Fausto (il mio referente per la bioterapia, che ai tempi mi curò per tutti i miei problemi piccoli e grandi) e lui ti saprà dire dove acquistare i veri e propri manuali, che sono dei tomi belli grossi e molto interessanti.
Chiedimi pure tutto quello che vuoi, io sono qui per questo :-)
@vaniglia: troppo interessante questa cosa dei geloni! Ecco, queste sono le cose della tradizione che non dovrebbero mai perdersi. Quando esiste la cipolla, perché bisognerebbe andare in farmacia a chiedere le pomate, che sono costose e spesso hanno duemila effetti collaterali?
Grazie a te per aver condiviso questa saggezza antica :-)
@paolo: mhhh… il prossimo pane è cipollato! Chissà se anche con l’aglio, che io adoro, si può fare il pane. Poi lo potrei tostare e avrei una bruschetta gia bell’e fatta! ehe he :-) che scema :-)
@giò: pensa che anche per me i post più appassionanti sono proprio quelli in cui descrivo le proprietà bionutrizionali del cibo, perché così ripasso, che ho la memoria di una seppia :-/
@milla: ciao serena, e benvenuta qui sul pasto nudo :-)
Anch’io capito spesso sul tuo blog, e spero di riuscire a trovare presto le albicocche secche per fare quella meravigliosa confettura di melanzane che ho visto da te!
Grazie mille per essere passata, e ti aspetto presto allora.
@lucia: sììììììì! quello che zac chiama il “jack in the box” ehehe anche a me piace un sacco :-) ne vorrei trovare uno di legno colorato per emma, ma mi sa che non esistono più uff :-(
Anche la bioterapia descrive il rimedio della cipolla con lo zucchero, identico a quello di tua nonna, e questa è un’altra prova dell’importanza di conservare e tramandare ai notri figli la saggezza popolare :-)
Pr quanto riguarda il colesterolo, sempre il famoso manuale che ho citato sopra dice che per questo disturbo è molto importante utilizzare l’olio extra vergine d’oliva, e gli alimenti ricchi in vitamina C e quelli ricchi di sostanze antiossidanti (per ambedue le cose sul libro c’è una tabella con l’elenco degli alimenti).
Poi dice di eliminare i grassi allo stato solido come burro e lardo, cotti troppo a lungo e soprattutto di non mischiarli con altri grassi vegetali.
La frittura è assolutamente permessa se fatta nel modo giusto, e sul libro c’è anche un esempio di giornata-dieta per il colesterolo.
Devo precisarti però che siccome il tipo di colesterolo alto o qualsiasi altra patologia cambia a seconda delle persone, del loro metabolismo e delle loro abitudini, se la cosa diventa importante ti conviene sicuramente rivolgerti a un bioterapeuta, che studia la persona singolarmente, tramite la sua conformazione corporea e le analisi del sangue e delle urine, e poi ti segue giorno per giorno facendoti proprio una rieducazione alimentare, senza utilizzare mai nessun tipo di medicina.
@ izn : ti avevo già detto della cipollata sulle pizzelle, l’ho fatta con le rosse di tropea (che adoro), ne era avanzata un pò ed oggi me la sono scorpacciata su una fetta del mio pane integrale…slup! slup! che bontà! e che digeribilità! brava!
ciao :)
@roby: ehhh… infatti le cipolle di tropea hanno un’aroma inconfondibile, sono delicate e dolci e per la cipollata sono perfette. che buone sul pane integrale :-P
Son stata cresciuta con la convinzione che il prezzemolo in cottura sprigioni qualche sostanza nociva (non per niente per gli aborti “naturali” anticamente si preparava un decotto della suddetta erba), ma tale convinzione fa parte del background popolare della nonna.
Vedo invece che tu ne fai uso in questo senso senza problemi, per esempio anche nel meraviglioso gattò di patate… e allora son confusa… la bioterapia nutrizionale non accenna a niente del genere?
Grazie, Lilly
ps. Ah, dimenticavo: che assoluta pace dei sensi la cipolla di Tropea, grazie grazie!
@lilly: Queste sono domande che amo mi vengano fatte, perché mi portano a riflettere su ciò che scrivo e mi creano dei dubbi che è molto salutare per me avere.
Su questa storia del prezzemolo la risposta è per fortuna molto semplice :-)
La bioterapia nutrizionale insegna (e ammonisce continuamente) il fatto che qualsiasi principio attivo può avere proprietà opposte a seconda della quantità che se ne utilizza; ad esempio il limone preso in piccole quantità è astringente, in grandi quantità è lassativo.
Ecco perché sia per quanto riguarda il cibo che anche nella fitoterapia bisogna fare grandissima attenzione a ciò che si assume e alle quantità, e non affidarsi al primo erborista che capita, ma solo a persone che si conoscono bene e che abbiano compiuto studi precisi al riguardo.
Il prezzemolo contiene una sostanza potenzialmente tossica che si chiama apiolo, che in quantità normali svolge un ruolo metabolicamente utile; utilizzato invece in grande quantità è molto pericoloso, in particolare per le donne in gravidanza, a causa della sua azione fluidificante del sangue (in passato veniva infatti usato allo scopo di abortire – con il risultato che spesso se ne andava anche la madre).
Infatti la bioterapia ne sconsiglia l’uso (in ogni quantità) in tutte le persone che abbiano difficoltà di coagulazione del sangue, e impone grande attenzione ai preparati fitoterapeutici che lo contengono, come anche all’olio essenziale, perché possono causare intossicazioni e avvelenamenti anche mortali.
Per quanto riguarda il fatto di cucinarlo, non conosco letteratura a riguardo, ma immagino si tratti di una sorta di confusione dovuta al fatto che quando le donne preparavano il mefistofelico infuso abortivo il prezzemolo veniva cotto a lungo nell’acqua.
Grazie a te cara Lilly per la tua domanda e per aver provato la cipollata in versione Tropea :-)
Ieri sera mentre giravo la besciamella…mi è venuto in mente un piatto che faceva mia mamma, soprattutto in primavera inoltrata quando c’era “da godere” le ultime cipolle!!!
Mescolava a delle cipolle fatte stufare lentissimamente (come la tua cipollata) della besciamella ed otteneva una salsa che ci diceva chiamarsi “la supolla”, direttamente dalla haute cuisine d’oltralpe!!! Mi è venuto questo flash e stanotte, grazie a questo meraviglioso mondo virtuale che èinternet mi sono tolta un dubbio: la salsa che faceva la mia mamma (e calcolate che minimo sono 34 anni che non la mangio più!!!) non era niente-popò-di-meno-che ………la SALSA SOUBISE, inventata nel ‘700 dalc onte Charles de Rohan, principe di Soubise. Da Soubise – pronuncia subis + cipolla è nata la parola che io mi ricordo, supolla!!!
Stamattina l’ho detto ai miei fratelli ed anche loro hanno avuto un flash, non senza un poco di velatura negli occhi!!
CHe potere che hai con questo blog!!
AH! dimenticavo. Mia mamma la usava per condire carne lessata e/o bolliti, bourguignonne, uova sode, patate bollite o al forno e mio fratello se ne ricorda una versione dove veniva unita anche della salsa di pomodoro!!! Io me la sono persa….
GRAZIE, izn!!!! Un bacionissimo e …finalmente …forse….vado in ferie!!! Ci rileggiamo, may be- perhaps- peut etre !!!, a Settembre!!!!
Smile Lucy
@lucia: che meraviglia di ricordo :-) adesso che me l’hai detto naturalmente dovrò andare a cercare in rete questa salsa e provarla, l’unico problema è che mi sa che dovrò aspettare la prossima primavera inoltrata, perché l’accostamento melanzane-besciamella richiede il caldo necessario perché le prime melanzane vengano alla luce, ma anche il freddo richiesto per mangiare la besciamella.
Non lo so se riuscirò ad aspettare un anno… mi sa che ci provo prima, magari ne mangio poca poca… pochissima… sulle patate bollite.
un milione di grazie per aver condiviso questo ricordo stupendo, anche a me a volte capita di ricordare qualcosa della nostra infanzia con mia madre ai miei fratelli (o viceversa) e sono momenti indescrivibili :-)
Ma come perhaps? Io ti aspetto a settembre! Un abbraccio e buonissime vacanze :-)
Forse hai scritto melanzane ma volevi scrivere cipolle!
Adesso aspetto anch’io settembre per riproporla, magari nel corso di una bella cena della bourguignonne (su di un piccolo fornellino, in modo da mantenerla tiepida !). Se cerchi su Internet il procedimento originale è diverso e solo in una fase successiva si è passati all’uso della besciamella
Grazie a te per questo spazio “tuo” che diventa anche “nostro”, nel momento in cui condividiamo un’esperienza, un profumo, un ricordo, una lacrima ed un sorriso, una gioia, un’incazzatura o una delusione. Anche solo un soffio di pensiero !
CON L’AUGURIO CHE TUTTI/E QUELLI CHE LEGGONO (E SCRIVONO) ABBIAMO solo SORRISI DA CONDIVIDERE.
Buona estate anche a te e a tutti ! Smile
Lucy
@lucia: eh eh… sì, cipolle, volevo dire cipolle! Diciamo che dopo le undici di sera quei due neuroni rimasti svegli si rifiutano di comunicare tra loro :-)
Volevo solo aggiungere alle tue bellissime parole che la condivisione è tanto più bella perché voi siete persone solari e piene di energia positiva, e ne spargete dappertutto attorno a voi.
Piano piano mi sto leggendo tutto non smetterei mai di leggere ma non si può, ora vado da Simone. Grazie a tutti.