Sabato scorso ho avuto la fortuna di essere invitata dal professor Giannattasio ad un seminario, durante il quale lui istruiva alcuni medici sulla qualità del cibo, sull’enorme importanza che l’agricoltura e l’allevamento biologici hanno in questo momento, ed esponeva la sua opinione sugli organismi geneticamente modificati.
In sala erano presenti allievi del corso di nutrizione clinica organizzato dalla dottoressa Anna D’Eugenio, medico nutrizionista, e coautrice, tra l’altro, di uno dei libri di bioterapia nutrizionale dei quali vi ho tanto parlato, e alcuni iscritti all’associazione Spes-alfa (che si occupa di educazione alla salute e prevenzione delle malattie attraverso l’alimentazione), della quale la dottoressa è direttore scientifico.
Il seminario è durato tutta la giornata, con una pausa di un paio d’ore per pranzo; Emma e Zac scorrazzavano per una meravigliosa roma settembrina *senza di me* (!!!), e nonostante questo sono rimasta tutto il tempo incollata alla sedia, ipnotizzata da tutto ciò che Giannattasio diceva e anche da come lo esponeva (quanto vorrei aver avuto un professore così ai miei tempi). Cercherò di farvi un sunto di ciò che è stato detto, ma preparatevi a leggere un papiro, perché era tutto troppo interessante e non so quanto riuscirò a sfrondare.
Se avete letto l’articolo sulla storia del grano sapete già chi è Matteo Giannattasio; medico, agronomo, napoletano (!!), attualmente insegna “qualità degli alimenti e salute del consumatore” all’università di Padova ed è consulente al San Gallicano di Roma per le allergie alimentari. Ha scritto diversi trattati sull’alimentazione, tra cui ultimamente un libro sugli additivi: “Gli additivi alimentari, una guida”, edito da Cibele. Last but not least, è anche il direttore scientifico della rivista Valore Alimentare della quale vi ho parlato qualche post fa.
Un uomo di vecchio stampo, che considero una vera fortuna aver conosciuto, e che ha tutta la mia ammirazione e stima per il lavoro che fa e per la sua testardaggine e onestà. Vi dico solo che ha iniziato il discorso paragonando il cibo ad un’opera d’arte, anzi, migliore di un’opera d’arte, perché coinvolge ogni nostro senso nella sua fruizione.
Tanto per cominciare ha fatto una carrellata sugli errori più comuni, che voi pastonudisti (eh eh) già conoscete (spero!!!!), e cioè la ricerca spasmodica del cibo “leggero” (il latte e lo yogurt magri, il formaggio light) o di quello “arricchito” (le patate al selenio, il vino al resveratrolo, il latte con gli omega 3) no, questa ve la devo dire: lo sapevate cos’è il latte con gli omega 3? è un latte che contiene tipo *tre* gocce di olio di pesce (non se ne può mettere di più perché avrebbe un odore un po’ strano), che rappresentano lo 0,01% degli omega 3 di cui abbiamo bisogno…).
Ha poi parlato dell’importanza di mangiare cibo senza additivi e di come questi ultimi siano invece tragicamente presenti in quasi tutto ciò che si trova in vendita, purtroppo anche e soprattutto in ciò che mangiano i bambini; dell’importanza di scegliere, tra i prodotti lavorati (ad esempio i biscotti) quelli che presentano la lista di ingredienti più corta, e più vicina a quella che useremmo per farli in casa.
Ci ha spiegato come negli ultimi tempi si sia realizzato l’orribile divario che credo molti di voi, come me, hanno paventato: un grande aumento della spesa nei supermercati biologici dove comunque si spende sensibilmente di più (a fronte di una qualità molto migliore), e parallelamente nei discount, dove la merce costa molto meno (e, a parte rarissime eccezioni, vale ancora meno di quanto costa). Non c’è bisogno che vi dica quanto questa cosa sia socialmente sconvolgente: le persone che stanno bene economicamente avranno la possibilità di preservare la propria salute nutrendosi nel modo più sano, e quelle che invece non hanno mezzi di sostentamento saranno sottoposte a tutti i rischi che comporta mangiare cibi che a volte contengono più di 6 o 7 additivi, senza contare le verdure ai pesticidi, la frutta ai nitrati, i vari conservanti, coloranti e tutto il resto appresso.
Ha toccato anche molti altri argomenti, tra cui la qualità igienico-sanitaria (sulla quale la legge è sorprendentemente severa: ma attenzione a non diventare ossessionati dall’igiene, perché è importante venire a contatto ogni tanto con alcuni microrganismi); la digeribilità degli alimenti, che viene poco considerata e poco apprezzata (ormai la stragrande maggioranza delle persone è abituata a sentirsi intasata dopo aver mangiato e non ci fa neanche più caso); e quali sono le caratteristiche che deve avere un’acqua bevibile (a differenza di quanto si crede è meglio non bere acque oligominerali se non si hanno problemi renali, e il valore più importante da controllare in etichetta è il contenuto di nitrati, che deve essere vicino o meglio pari allo 0).
A proposito dell’acqua una delle dottoresse presenti è intervenuta dicendo una cosa molto interessante, e cioè che le acque meno minerali sono spesso più inquinate delle altre, perché percorrono lunghi tratti in superficie (l’acqua è più o meno minerale a seconda degli strati geologici che oltrepassa; le oligominerali sono quindi passate di meno tra le rocce e hanno raccolto più nitrati, che si trovano in superficie). Questo non vale per le acque di alta montagna, che spesso non presentano alcuna traccia di nitrati (e questa è un altra stellina vicino alla voce “andare a vivere in alto adige”, nella lista di ciò che farò dopo i 50 anni).
Non sono mancate una serie di diapositive con dei dati che mi hanno lasciata sconcertata. Ad esempio ho trovato un po’ sconvolgente che rispetto a 30 anni fa il mais contenga il 22% di magnesio (che per le piante è come l’emoglobina per il nostro sangue) in meno e il 25% di calcio in meno, o che i broccoli contengano 55 volte meno potassio :-(
E naturalmente i colpevoli sono ancora una volta i nitrati e i pesticidi, che impediscono alle piante di dialogare con il sole. Alcuni geni delle piante infatti (in particolare quelli della qualità organolettica) vengono attivati solo in presenza di luce solare, ed è per questo che la frutta e la verdura coltivate secondo il metodo convenzionale non hanno alcun sapore. A proposito… lo sapevate che sulle fragole convenzionali viene spruzzato un profumo alla fragola? Giannattasio ha detto a tutti di evitarle, le fragole, in particolar modo alle donne all’ultimo trimestre di gravidanza e a quelle in allattamento… forse è il caso che cominciamo a pensare a come coltivarcele nell’orto, và (che tra l’altro pare sia una delle cose più difficili del mondo).
Vogliamo parlare dei pesticidi? Vi dico subito che nel 2008 sono stati proibiti 1.000 (mille!!!!) principi attivi dei 1.300 che erano permessi fino a quel momento. Entro la fine del 2009 inoltre dovranno esserne eliminati altri 32, che *ancora circolano adesso* perché magari le associazioni di categoria hanno chiesto delle proroghe. Questo vuol dire che allo stato attuale delle cose sono in commercio prodotti che si sa già da tanto che sono nocivi alla salute.
Vi faccio un esempio: le nocciole sono tutte trattate con un pesticida superpotente che si chiama endosulfan. L’endosulfan fa parte degli organoclorurati, che sono i figli del DDT (proibito da 50 anni ma del quale si trovano ancora tracce adesso), che agiscono bloccando il sistema nervoso degli insetti. Se vogliamo trovare qualcosa di peggio ci sono anche gli organofosfati, sperimentati negli hitleriani anni ’30 dalla Bayer, parenti stretti degli agenti nervini, e così devastanti che neanche i nazisti ebbero il coraggio di usarli.
Se poi pensate che gli additivi siano meno pericolosi, sappiate che il 26 luglio 2007 è stato *improvvisamente* ritirato l’E128 (rosso 2G), che veniva utilizzato ad esempio negli hamburger, e che nell’organismo si trasforma in anilina, sostanza cancerogena. Che l’E173, colorante alluminio, che potete vedere nei confettini argentati che decorano tanti dolcetti, è sospettato di portare all’alzheimer e ad altre malattie del sistema nervoso. Che l’E952 è un dolcificante sintetico permesso nell’unione europea e proibito negli Stati Uniti (un po’ strano, no?). E che ancora adesso girano l’E217 e l’E218, conservanti che portano problemi alla fertilità, l’E230, lE231 e l’E232 (bifenile, ortofenifolo sodico e tiabenzadolo), che trovate sulla buccia dei limoni.
Sono state dette tante altre cose, quella per me indimenticabile è stata la sua definizione del grano come una pianta di luce, sia metaforicamente, per il suo inscindibile rapporto con il sole, sia fisicamente, perché il grano è completamente ricoperto di quarzo, e all’alba risplende perché i cristalli riflettono la luce creandogli attorno un alone sfavillante.
Alla fine della mattina Giannattasio ha concluso il discorso parlando della cosa che più gli stava a cuore, e cioè del valore etico che ha l’agricoltura biologica, dell’imminente desertificazione che sta rischiando il centro-sud dell’Italia a causa dello sfruttamento intensivo del terreno, di quanto sia importante decidere di spendere il 30% in più per acquistare alimenti prodotti in modo da rispettare il lavoro degli agricoltori, il terreno, gli animali, e in definitiva la vita (e che quindi costano molto di più ai produttori in termini di tempo, attenzione e… testardaggine), e di come sia possibile sostenere economicamente questa scelta decidendo da subito di mangiare meno, molto meno.
Vi lascio con una sua frase apparentemente scontata, ma sulla quale io ho riflettuto molto negli ultimi due giorni: “Un prodotto genuino deriva sempre da una pianta o da un animale che viene messo in condizione di esprimere al meglio le proprie qualità durante la sua vita.”
Fate una pausa. Prendete una boccata d’aria, un buon caffè (dolcificato con zucchero grezzo) e fate una bella passeggiata. Ché la prossima volta vi devo raccontare degli ogm.
1)Ti stavo scrivendo, mi sono collegata al pasto nudo prima di fare una pausa. Sorrido (Capirai perché, appena ti arriva la mia mail).
2) Sono uomini come questo (che io sto “conoscendo” grazie a te) che dovrebbero stare ai vertici decisionali. E non aggiungo altro. Lo so che non si dovrebbe parlare di “politica”, su un blog di cucina, ma domenica, nelle elezioni qui in Germania, i Verdi hanno guadagnato un bel po´di voti! (Io non ho votato, non essendo tettesca!). Comunque, “tutto é politica”, ogni nostra azione, anche decidere se comperare un ovetto con la sorpresa in meno o fare piuttosto una torta al cioccolato in piú assieme ai nostri bimbi! (
2)Io pensavo anche prima dei 50 anni, forse…che, saremo vicine di “maso”? O apriamo un agritur biologico assieme in Südtirol (coi finanziamenti provinciali, s´intende! eh eh)!!!
Aspetto con gioia la seconda parte! (qui oggi é una giornata meravigliosa, azzurrissima e freddissima…5 gradi!)
come mi piacerebbe conoscerlo!!!!
deve essere stato interessantissimo (poi leggo il post con attenzione, ma non è accesso libero vero?)
che belle foto!!! ;)
io mi faccio arrivare frutta e verdura da qui
….visto che in tirolo non ci abito, ma comunque non ne sono particolarmente lontana, ci vado anche per comprarmi lo speck ….. ho sempre pensato che memo si mangia più rimaniamo in salute, ma a leggere tutte queste notiziole oltre che averne la conferma mi sento anche un po’ impotente e delusa….come facciamo a controllare tutto??? bacio!
Grazie izn! Non sai quanto apprezzi il lavoro che stai facendo. Ti documenti, partecipi e sintetizzi i contenuti con un’abilità straordinaria… e metti a conoscenza di cose importantissime persone che, come me, non saprebbero neanche da dove iniziare. Complimenti davvero…
mi vergogno di quanto sono ignorante… è davvero sconvolgente come ingurgitiamo senza preoccuparcene le schifezze più schifose!! grazie per questi esaurientissimi resoconti! (e tra l’altro dimmi dove andrai ad abitare in alto adige che magari ci ritroviamo vicine di casa!!!). un piccolo premio ti aspetta se passi da me; spero che molta moltissima gente si faccia venire il dubbio sulle cose che porta in tavola!
Un abbraccio!
aiuto..come al solito mi sta montando l’ansia…è molto importante condividere queste notizie perchè la maggior parte delle persone non sa o meglio non vuole sapere…
Grazie izn per questo resoconto. Ti invidio un pochino mi sarebbe piaciuto ascoltarlo, Giannattasio, da come ne parli deve essere davvero un uomo straordinario… Mi viene in mente, per altri argomenti nemmeno troppo lontani da questi, Maurizio Pallante… ogni volta che lo sento parlare mi incanto per la sua efficacia e chiarezza e per la determinazione e la testardaggine volitiva con cui porta avanti i principi della decrescita. Aspetto anche io con ansia la seconda puntata.
@izn e claudia: proprio in alto adige? Io ci sono stata quest’estate in vacanza ed è un posto bellissimo e avanti anni luce per il rispetto per l’ambiente, ma è assolutamente TROPPO ordinato! Per due settimane è un ordine davvero rilassante e diostensivo, ma pensarlo alla lunga mi da un senso di soffocomento… io sono per l’orto pieno di quelle che normalmente sono considerate erbacce, per l’erba che cresce alta senza tosarla, per i giardini disordinati e un po’ selvaggi, per la Natura che sa sempre e comunque quello che deve fare meglio di noi… Se scegliete un’altra regione, magari possiamo diventare vicine ;-))) e se ci incontrassimo nelle Marche o in Umbria?
grazie per la condivisione di tutto ciò.
negli anni ho imparato a non considerare interi scaffali di prodotti, anche se è impossibile comunque tutelarsi completamente.
penso ai bambini e mi si stringe il cuore…
Sono sempre più convinta, e molto felice, della “scelta bio” che ho fatto.
Mi sarebbe piaciuto da matti essere lì con te ad ascoltare quest’uomo : io mi incanto ad ascoltare le persone intelligenti e che dicono cose sensate, andando contro gli interessi dei più.
Intanto sabato prossimo inizio un corso sul potere curativo del cibo! :- )
Poi, se vuoi, ti racconto!
P.S. anch’io voglio andare a vivere in alto adige!!! Per ora mi accontento di andarci in vacanza!
Ehi, mi unisco al gruppo per l’apertura dell’agritur bio in Alto Adige! Già ci vado ogni estate ed è l’unico periodo in cui mangio fragole, mai assaggiato quelle della Val Martello? Io so che anche sui meloni (qui a Firenze chiamati poponi) spruzzano il profumo, per cui inutile annusarli nel tentativo di trovare quello più buono! Le cose che racconti sono, per me, purtroppo già note. Nell’ottobre del 1998 mia mamma, di sane origine contadine, sana e in piena forma, inizia a non sentirsi troppo bene. Dopo vari accertamenti scopriamo che è colpita dal linfoma non-Hodgkin, un cancro maligno che colpisce il sistema ghiandolare. Ho così frequentato il reparto di ematologia dell’ospedale Careggi di Firenze per ben 2 anni e mezzo e non hai idea di quante cose “strane” ho potuto vedere e sentire. Sai quale è stata la prima risposta che mi ha dato un medico quando, allibita, provavo a chiedere spiegazioni? “E’ l’effetto Chernobyl signora! Lei ha idea di quanto pane radioattivo stiamo mangiando? Sono passati 10 anni dal disastro e negli ultimi 2-3 anni i tumori come quello di sua mamma, così come varie forme di leucemia sono raddoppiati! ” Che dire..Viva il nucleare?!?! E a parte questo, ogni giorno in Tv sentiamo di navi piene di veleni affondate in mare, camion pieni di scorie pericolosissime sotterrati in terreni sui quali pascolano animali o, peggio ancora, vengono costruite scuole! Chi ha più la certezza di ciò che mangiamo? Credo davvero che l’unica via di salvezza sia ritirarci su un bel maso! Fatemi un fischio, se decidete, che io ci sto!
ciao Sandra
Grazie Izn per questo tuo interessantissimo resoconto…l’ho letto tutto attentamente e quando sono arrivata in fondo ho provato dispiacere nel constatare che era già finito! Ti si legge come bere un bicchier d’acqua di fonte!
Mi piacerebbe molto leggere ulteriori approfondimenti su questi temi.
L’alimentazione e l’ambiente sono alla base della vita, come può l’essere umano sorvolare su questi temi inquinando l’ambiente per ottenere prodotti più belli e in quantità più elevate (e i conseguenti vantaggi economici) a discapito della qualità e della salubrità ?
La questione del profumo sulle fragole, poi, mi ha lasciata sbigottita ! Ci prendono proprio per il naso! …nel vero senso della parola… :-(
Ah già! Prima mi sono dimenticati di dire delle fragole… non è così difficile coltivarle, io ce le ho in vaso nel balcone! Quest’anno ne ho comprate quattro piantine presso l’azienda bio dove faccio la spesa. Bè di fragole non ne hanno fatte molte perché quattro piantine non sono poi così tante, ma hanno fatto tanti stoloni e adesso abbiamo davvero tante piante (alcuni li devo ancora mettere a dimora!). Quindi, prevedeo che il prossimo anno, se tutto andrà bene, le fragole saranno di più ;-) Ci vuole solo un po’ di pazienza…
@izn: io mi stupisco che tutto questo venga concesso!!! Non dovremmo essere noi a scegliere cosa comprare, se avvelenarci oppure no, ma dovrebbe essere vietato tutto quello che ci fa male e il problema sarebbe risolto alla radice. Se fosse un obbligo coltivazioni e allevamenti biologici i prezzi del biologico scenderebbero o no?
Che spruzzassero il profumo sulle fragole mi mancava proprio…
Innanzitutto GRAZIE, come sempre precisa e chiara nelle tue esposizioni.
Se ti dicessi che mi è passata la fame?
(mi ha lasciato basita il profumo per le fragole. Ci sono rimasta malissimo.)
@claudia: ma non mi è arrivata ancora la tua mail… sigh! :-(((
Sono assolutamente d’accordo con te sul fatto che tutto, ogni nostra scelta è “politica”. E anche se non si dovrebbe dire, io non faccio altro che votare verde, ma qui in italia non so veramente a cosa serva. Però sono convinta che bisogna votare per ciò in cui si crede, e quindi, che devo fare? L’ideologia verde è sicuramente quella che più si avvicina a ciò che sono e in cui credo. In questo invidio veramente la germania, che ha uno schieramento verde che è una vera forza politica, altro che qui da noi.
E anch’io vorrei che le decisioni le prendessero uomini come Matteo, ma d’altra parte in questo momento il mondo politico fa talmente orrore che non gli augurerei mai di farne parte.
Sai cosa credo, e spero? che tra tanti anni, quando tutti saranno più saggi, la politica arriverà dal basso, invece che pioverci in testa. Non so come, ma è un mio sogno, e una cosa che auguro ai nostri figli.
mi piace l’agriturismo bio in sud tirolo!!!! io posso fare la parte delle colazioni? facciamo insieme? Però non che poi ci chiedono solo cose tipicamente sudtirolesi, che io devo spaziare, eh!
@vaniglia: sì, mi sono sentita veramente e ingiustamente privilegiata ad averlo conosciuto. no, purtroppo il seminario non era ad accesso libero, era una cosa solo per medici, anzi solo per i medici della scuola della dottoressa D’Eugenio.
Ma lo sai che le foto sono assolutamente a tema??? Le ho scattate tutte all’azienda agricola biodinamica Poggio di Camporbiano, che ho visitato grazie a sooniuccia68 quando siamo andati a trovarla in toscana, e di cui vi parlerò appena riesco a stendere il post :-)
@astrofiammante: ma lo speck riesci a trovarlo senza nitrati???! perché in quel caso voglio sapere la casa che lo produce! È verissimo, meno si mangia e meglio si sta. Siamo abituati a mangiare una quantità di cibo veramente esagerata, è terribile anche eticamente.
Non devi sentirti delusa, se ci muoviamo tutti insieme potremo fare in modo che i controlli vengano fatti non da noi ma da chi di dovere!!! Certo, non potremo mai evitare tutti i veleni, ma almeno tutti quelli di cui ci accorgeremo, che non è poco :-/
@laura: senza di voi, che avete voglia di ascoltare queste cose anche se non sono piacevoli, il mio lavoro non avrebbe alcun senso. Grazie a te quindi, di non essere come tante persone che conosco, che preferiscono nascondere la testa sotto la sabbia perché conoscere la verità è troppo stressante.
@chiara.u: ma no che non sei ignorante, sei solo vittima come tutti noi del fatto che siamo stati tenuti volutamente nell’ignoranza, a suon di fiction, varietà televisivi e telegiornali ridicoli, perché un popolo ignorante è cento volte più facile da controllare.
Ma quindi tu abiti in alto adige! Che meraviglia… sono indiscreta se ti chiedo dove? sono curiosa :-) non è che magari conosco il posto dove abiti!
@Giò: è proprio come dici tu, è inverosimile ma la gente non vuole sapere. Lo capisco, è brutto che il proprio mondo, che magari si è fatto tanto per rendere sereno, venga turbato da tutto questo schifo (scusami la parola, ma mi è incomprensibile che un essere umano possa in coscienza avvelenare il cibo che va a finire sulla tavola di tutti, anche dei bambini), ma se non ci rimbocchiamo le maniche, tutti, non se ne esce più.
@loretta: sì. lo è veramente. Conosco tante persone della sua età che hanno già appeso la voglia di combattere al chiodo, lui invece sembra avere una grande energia, ed ha anche un grande senso dell’humour!
Mi vergogno di dirlo, ma non conoscevo Maurizio Pallante! Sono andata a cercare sue notizie in rete e adesso ho capito cosa intendi! Però non l’ho mai sentito parlare, beh, prima o poi…
Per quanto riguarda l’alto adige devo dirti che dopo una decina di giorni che ci sono stata in vacanza anch’io ho avuto la tua impressione, è cominciato a sembrarmi tutto stucchevole, come un dolce troppo dolce.
Invece quando ci ho vissuto per lavoro non avevo avuto questa impressione.
Credo che sia per via del fatto che quando ci si va come turisti si vedono solo le cose più “cartolinose”, e dopo un po’ soffoca sì!
Comunque anche le Marche (non ci sono mai stata, ma immagino che posti…) e l’Umbria saranno sicuramente prese in considerazione, eh, tu intanto fammi sapere dove ti sposti che ti vengo a trovare in giro esplorativo!!
p.s.: allora le fragole le compro da te! È fatta!
@cobrizoperla: ma benvenuta cobrizo (posso chiamarti così?), che piacere averti qui! Passo spesso sul tuo blog stupendo, e vedo sempre parlare di te da comida :-)
Anche per me il pensiero più preoccupato va ai bimbi.
Non so come gente che magari ha dei figli possa avere il cuore di mettere in circolazione alimenti sui quali gravi anche il minimo dubbio che possano essere nocivi…
@marcella: Certooooo che devi raccontarmi! Aspetto avidamente 8-)
@sandra: Evvai ma allora siamo già in tante! Faremo cose superbelle, ma tutta bioarchitettura, però, vero?
Non ho mai assaggiato le fragole di cui parli, anch’io adoro l’alto adige in estate, ma ho frequentato solo la val gardena.
Anche i meloni… uff. Non lo sapevo :-(
L’effetto chernobyl… la stupidità umana non ha limiti. Se penso che l’italia sta andando un’altra volta verso il nucleare mi viene uno sturbo.
Tempo fa veniva ad aiutarmi una ragazza rumena in casa, aveva una quarantina d’anni, e qualche anno prima si era fatta operare al seno contro il parere dei medici, perché aveva una ciste ed era convinta che fosse un tumore, e nessuno glielo toglieva dalla testa. Poi mi raccontò che l’aveva fatto perché nel suo paese erano tutti terrorizzati dai tumori per via di quella tragica esplosione.
Ma non voglio perdere la speranza che non siano tutti così. Voglio credere che almeno coloro che combattono perché l’agricoltura e l’allevamento degli animali tornino ad essere sani e giusti sia per chi ne fruisce sia per chi li offre e anche e soprattutto per gli stessi animali e le piante, siano in buona fede e non abbiano secondi fini, e siano così forti da non cadere nella solita svolta del fare le cose facili invece di quelle giuste.
@roberta69: Ma sai che ci ho messo tantissimo a scrivere questo post, e ho dovuto eliminare varie cose perché le informazioni che avevo appuntato erano tali e tante che non sapevo neanche da dove cominciare?
Mi fa un immenso piacere sapere che si legge facilmente, vuol dire che sono riuscita a fare un sunto, avevo paura di mettere giù un groviglio di informazioni illeggibili :-/
@gabriella: eh… perché tu sei una brava persona, e si tende sempre a misurare gli altri da se stessi…
A dire il vero non so se, per assurdo la coltivazione biologica diventasse obbligatoria, i prezzi scenderebbero.
Il fatto che i prezzi siano più alti dipende dal maggior costo in termini di fatica, difficoltà, e per quanto riguarda gli animali, anche dai tempi di crescita e da come vengono tenuti. Ad esempio un pollo che viene pompato di ormoni e cresce in due mesi quanto uno normale crescerebbe in un anno, costa sicuramente molto meno al produttore, e quindi avrà un prezzo minore. Ma per ottenere cosa? un concentrato di ormoni della crescita sul quale l’unico dubbio è *quanto* male possa farci, perché che ci farà male è sicuro :-/
@cricri: lo so… ti capisco. Però vedrai che piano piano, leggendo le etichette, chiedendo, informandoti, girando e rompendo le scatole, sarà sempre più facile trovare cibo che valga la pena di essere chiamato tale, e la fame ti tornerà prepotentemente, solo che non ne avrai conseguenze negative.
Ed è una sensazione bellissima.
grazie grazie, un post meraviglioso aspetto con impazienza quello sugli ogm, il mio terrore.
un abbraccio
mi**hia… anilina!
sapevo che era cancerogena (ovviamente dopo averla usata inconsapevolmente per tingere il legno durante gli anni dell’università), ma cacchio negli hamburger.
per fortuna che abbiamo il tuo ottimo report!!!
ti seguo sempre con più attenzione.
baci!
..molto interessante,grazie per la condivisione di tutto questo!
Brava, più se ne parla meglio è.
Che poi non è che queste notizie non circolino… quello che mi fa arrabbiare, e molto, è che ci sia così tanta gente scettica in proposito. Persone con una cultura, aperte mentalmente, spesso e volentieri con figli piccoli, che nonostante tutto continuano a ritenere che pesticidi, additivi ecc non siano poi così dannosi, che il bio è uno spreco di soldi, che è tutta una “menata” (scusa il dialettalismo) e via dicendo. E mettere in relazione ciò che ingurgiti oggi con le malattie che avrai domani è ancora per troppa persone un discorso fantascientifico.
tutto davvero molto interessante e passando di qui e leggendo i tuoi post sto convincendomi sempre più che la scelta di acquistare frutta e verdura dal contadino o dai fruttivendoli, la carne dal macellaio di fiducia e cercare di non comprare nulla di eccessivamente raffinato sia una decisione saggia. Mi piacerebbe riuscire a migliorare sempre più questo percorso intrapreso, intanto mi memorizzo i consigli che trovo sul tuo blog
baci
fra
questa cosa che scrivi sulla lunghezza della lista degli ingredienti è verissima…anche a me è capitato ultimamente di farci caso e per di più a volte scopri che prodotti di marche più famose sono peggiori di prodotti simili di marche sconosciute o meno note, mi è capitato con il tè verde in bottiglia (vabbe’ lo so che è un’eresia ma andavo di fretta…) alcuni sono fatti con aromi anzichè con infuso di tè e questo lo sai solo se leggi la lista degli ingredienti…
per chi volesse e potesse partecipare (non so se questo genere di cose si può scivere qui ma valuta tu izn ed eventualmente taglia) da ottobre a Roma partiranno una serie di incontri dal titolo IL GUSTO GIUSTO, parco delle Energie via prenestina più o meno all’altezza del Pigneto (lo so che sono vaga ma appena ho qualche notizia in più vi posso far sapere) con esperti che parleranno proprio di cibo, di biologico e sicurezza alimentare. Il tutto è il preludio alla nascita di un nuovo GAS (gruppo di acquisto solidale) in questa zona e ha lo scopo di rendere, appunto, più consapevoli rispetto a ciò che mangiamo.
Gli incontri sono liberi, gratuiti e aperti a proposte da parte di chiunque sia interessato a partecipare, il primo sarà sabato 17 ottobre oppure domenica, vi dirò quando ne saprò di più.
@sandra firenze: io non mangio fragole (il loro odore mi disgusta) ma quelle della val martello sono state le uniche che ho mangiato negli ultimi vent’anni: che bontà!!!!
@izn: ok, poi ti riferisco!
P.S: le marche sono stupende!!! E stanno iniziando a produrre biologico in parecchie province; hanno una terra ricchissima, e un clima adattissimo per coltivare ortaggi.
P.S: ai meloni fanno le punture di glucosio, così sono tutti dolci, la gente è contenta e li compera!!!!
ho letto tutto d’un fiato.
fiuuuuh
clap clap clap
bio agritur in alto adige??? che bella idea!!! mi ci volete?? anche solo per rifare i letti la mattina, spazzare l’aia, raccogliere patate… qualsiasi cosa!
grazie davvero per aver condiviso queste informazioni, sono cose molto importanti!
ah dimenticavo: coltivare le fragole non è affatto difficile! :-) mia madre le tiene in giardino dentro dei grossi vasi, e resistono anche d’inverno se non fa troppo freddo! ci sono molte varietà di fragola: bisognerebbe informarsi su quella più adatta al clima del posto in cui ognuno vive…
@izn: se riuscirò davvero a spostarmi lo saprai sicuramente! Per ora stiamo cercando un terreno in zona castelli romani dove tirare su una casa di legno ecologica e coltivare un piccolo orto familiare e qualche albero da frutta. Ma purtroppo i soldi sono un po’ pochi e i terreni edificabili non sono così comuni e così economici… :-(
Comunque le Marche (sono stata nella zona intorno a Urbino) sono bellissime e la gente mi ha colpito per la cortesia e la tranquillità (spero non solo apparente…). Ricordo che sono stata lì qualche giorno e mi sono detta che sarebbe stato stupendo viverci…
Non credo che avremo abbastanza fragole da venderle, ma te ne donerò comunque un po’ del mio raccolto, con tutto il cuore :-)
@kosenrufu mama: so quello che intendi… e vedrai dal post che i tuoi timori sono assolutamente fondati. A me quello che fa più paura è che stanno facendo di tutto per imporceli, senza darci modo di decidere… voglio dire, ma come si può decidere senza sapere cosa sono? Questo tipo di cose mica ce le spiegano, con la scusa che non capiremmo, perché sono cose che possono capire solo gli scienziati…
@vaniglia: ehehehhehehehhehehehe, mi hai fatto rotolare sulla sedia con la tua esclamazione! È esattamente quello che ho pensato io quando ho ascoltato Giannattasio. E vedrai che cose di questo genere ne scriverò sempre più spesso, non perché fosse mia intenzione all’inizio, ma perché sta capitando “casualmente” che sempre più addetti ai lavori mi stanno contattando per spiegarmi come stanno le cose. E io non faccio altro che condividere con voi quello che sto scoprendo.
A che servirebbe avere la fortuna di venire a conoscenza di queste cose se non le condividessi con voi?!!!
@mars e salsadisapa: non mi stancherò mai di dirlo, grazie a voi perché queste cose avete la volontà (e il fegato) per saperle!
@elisabetta: è profondamente vero. sai cosa mi sembra, hai presente quel tipo di reazione che quasi tutte le persone alle quali viene detto di avere malattie molto brutte, quando per reazione naturale si tende a negare l’evidenza? Il rifiuto.
E posso in parte capirlo, il rifiuto di credere che veramente ci sia tanta stupidità, che è anche peggio delle peggiori malattie.
Però credo anche che proprio chi ha questa reazione di rifiuto così forte, quando viene messo di fronte all’evidenza dei fatti e non può più negare, è quello che reagisce in modo più violento, che si arrabbia di più.
E prima o poi, e la cosa sta succedendo molto velocemente perché grazie alla rete le informazioni si stanno finalmente diffondendo a macchia d’olio, le cose saranno così evidenti che non sarà più possibile nascondere la testa sotto la sabbia, vedrai.
@fra: sono assolutamente con te nella tua scelta, e in qualsiasi cosa io possa esserti utile verso la conversione fammelo sapere, io sono qui.
Sicuramente ti sto dicendo una cosa che già sai, ma tieni conto che non sempre i prodotti del contadino sono più genuini o di migliore qualità, tutto dipende… dal contadino. Cioè, vale a dire che se il contadino poverino non è a conoscenza di tante cose sulla frutta e la verdura ci mette tutte le schifezze che trova, compresi veleni anche molto potenti, perché coltivare con questo tipo di “supporti” è molto ma molto più semplice, si ottiene una quantità maggiore con molto meno lavoro, e quindi… guadagno più facile e maggiore.
E magari quella roba se la mangia anche lui, in (quasi) perfetta buona fede :-/
@ izn : grazie, come sempre riesci ad essere chiara e comunicativa, io un pò di cosucce le so, altre me le immagino (non ci vuole gran fantasia) però…mi son sentita male a leggere, sarà perchè anch’io un pò voglio essere come quelle tre scimmiette…non è per niente facile vivere con occhi orecchie e bocca spalancati e pronti a vedere sentire e reagire! ma non si può restare indifferenti, ma a volte mi prende così male, ma possibile che l’uomo nel suo splendore di essere vivente abbia potuto? credo che parlarne e fare ciò che possiamo nel piccolo è fuori discussione un gran passo ma se qui non si decidono gli uomini di potere…ma una bella magia da farli svegliare tutti un bel giorno con la testa rigirata? con le idee contrarie? con le grandi ispirazioni? che loro manco se ne accorgono che sò cambiati…toh! gli viene naturale! beh! se serve alito di rana imbarattolato in notte senza luna, ali di drago pazzo, sudore di lucertola, sputo di lama viola ecc ecc per fare il filtro magico, beh! io mi impegno a cercare tutti gli ingredienti e a sbollentarli in un enorme calderone e consegnarlo a domicilio di tutti potenti della terra…e poi lo so di certo che potrei contare sull’aiuto di ognuno di voi :)
anzi se avete la ricetta…diamoci da fare
che interessante :)))))))))))))))))))))) perchè non mandiamo questi articoli a striscia la notizia o le iene, almeno li “sp….” in pubblico (e scusate!!!) quando ce vò, ce vò!!!!!!!!!!
per quello che subiscono l’agricoltura e quei poveri animali :(
w il bio :)
@vale
A parlar di questo ci pensa Report che è ben più serio!!
Se guardi negli archivi del sito ci sono un sacco di puntate interessanti relative all’alimentazione.
;)
vero! mi sorseggerò gli archivi piano piano :)