Ieri mattina il tempo era veramente grigio; quel tipo di tempo che durante la mia infanzia mi faceva sentire la bambina più triste del mondo. Però almeno tirava scirocco, e la temperatura era decisamente amichevole, così sono uscita di casa con una certa fiducia per andare alla mia lezione di yoga.
È stata un’altra occasione per ringraziare me stessa e la mia testardaggine per essere venuta ad abitare in campagna: il centro dove faccio yoga non solo si trova a dieci minuti da casa mia, ma è anche immerso nel verde, a tal punto che quando ho aperto lo sportello ho dovuto litigare con tutta una serie di fronde di ulivo che volevano entrare in macchina.
Quando vado lì entro in una dimensione di seraficità: c’è una bella differenza stare in una sala dove ognuna delle finestre guarda su un verde molto popolato, rispetto alle palestre a Roma, che sono molto spesso semi-interrate.
Detto questo passo alla parte ricettosa di questo post. Ché mi sa che c’è un po’ di gente in questo preciso momento con un bel mal di gola e una gran tosse, e questa tisana della bioterapia funziona alla grande, tanto è vero che è l’unica cosa che ha fatto trascorrere a zac un intera notte senza tosse, dopo che aveva provato nell’ordine ad annegare in una boccetta di propoli, fare gli sciacqui di acqua e sale più rumorosi della storia e consumare compulsivamente fialette di acqua salina.
Sembra una sciocchezza, un po’ di camomilla, buccia di limone e miele, ma sapete cosa vi dico? Provatela e poi mi direte. È una mano santa, insieme allo sciroppo di cipolla e alla tisana antibiotica che già conoscete.
La camomilla secondo il librone di Fausto Aufiero è lenitiva e antispastica, e antinfiammatoria per il contenuto in azulene; la buccia del limone contiene degli importantissimi olii essenziali, e il miele è antibiotico e antivirale, oltre ad essere emolliente per le secrezioni bronchiali (quando ad esempio c’è quel catarro denso, che non si riesce ad espettorare e si rischia una sovrapposizione batterica). Quindi questo decotto oltre che per sedare la tosse stizzosa (non quella grassa) è adattissimo anche per le varie faringiti, faringo-tracheiti, broncospasmo e tutte quelle sindromi da raffreddamento che interessano l’apparato respiratorio.
Una cosa molto importante da ricordare è che quando ci si cura con metodi naturali bisogna imparare ad ascoltare molto bene il proprio corpo, e iniziare ad assumere i rimedi al primissimo sintomo – non ha molto senso (anche se funziona, ma ci vuole più tempo) sorseggiare una tisana del genere se già avete la febbre a 40, avete preso gli antibiotici e vi siete sfondati di quella roba sintomatica che si spruzza nel naso e vi toglie istantaneamente tutti i sintomi (lasciandovi però la malattia – senza che il corpo possa più parlarvi – non mi sembra un grande affare).
Inoltre meglio attaccare su più fronti: tutte le tisane disponibili, il vostro rimedio omeopatico personale, riposo a letto, pediluvio bollente con sale entro le ventiquattr’ore dall’infreddatura (e quando dico bollente vuol dire che le orecchie devono diventare rosse, vero Sabine???!!), e ri-po-so!!!! Toglietevi dalla testa questa cosa di andarvene in giro se non state bene, ché oltretutto diventate anche degli untori insospettabili, visto che avete fatto sparire i sintomi con i “medicinali da banco”(!!!).
Vabbeh. Anche oggi sono riuscita a rompere le scatole. Passo alla ricetta, prima che mi tiriate i pomodori marci sullo schermo (i pomodoriii!!! In questa stagione!!! Non ci provate neanche!) :-)
Ingredienti:
250 grammi d’acqua
un cucchiaino di fiori interi di camomilla
un limone con la faccia felice
un cucchiaio di miele non industriale (meglio se di eucaliptus)
Per prima cosa asportate tutta la buccia del limone con un coltellino e la santa pazienza (uno strumento misconosciuto che in cucina serve tantissimo), cercando di non prelevare anche il bianco che è amaro.
Mettetela in un pentolino con la camomilla e l’acqua fredda e portate il tutto a ebollizione a fiamma medio-bassa, poi lasciate bollire per tre o quattro minuti.
Filtrate il liquido (colino a maglie sottili o tessuto di garza, altrimenti vi ritrovate piccolissimi pezzettini di camomilla in giro per la tisana – cosa comunque non necessariamente sgradevole), aspettate che il decotto si intiepidisca un pochino (il miele perde le sue proprietà se viene scaldato oltre una certa temperatura – se non sbaglio oltre i 45°C) e scioglieteci dentro il miele.
Dovrete poi bere la tisana durante il giorno ogni quindici venti minuti o “alla comparsa dell’insulto della tosse”, come si fa con gli sciroppi per la tosse convenzionali.
siccome una tosse terrificante, secca ma che mi sta uccidendo, la notte, a forza di tossire, tengo sveglio il consorte (che usa più o meno le frasi colorite di zac) che poi la mattina non è proprio di buon umore oltre ad avere un dolore, quando tossisco, verso l’inguine sulla sinistra (ma può uscire l’ernia per la tosse ??), credo che la proverò immediatamente.
p.s. sono ASSOLUTAMENTE contraria anche io ai medicinali da banco che tolgono i sintomi MA c’è gente che non si può permettere di riposarsi se sta male, quindi magari limitatene l’uso solo (dei medicinali da banco) solo ai quei casi dove proprio non potete fare altro ;o))) ora vado a farmi il decotto (ho del miele di arancio, mi accontento…)
Mannaggia! Non fossi così lontana… dev’essere interessante questa iniziativa!
Buona la tisana! Proverò senz’altro! Ho giusto i limoni autoprodotti bio al 100%! ;)
Per i malanni di stagione, spesso preparo il “ginger tea” con zenzero fresco e limone.
io sono una di quelle che si trasforma in untore al primo etcì. Non fosse altro perché mi riesca davvero difficile concedermi il lusso di uno stop.
Anzi, confesso: non mi dispiacerebbe una sacrosanta influenza per avere un validissimo alibi per fermarmi un attimo!
Questo significa anche che non vado molto soggetta ad influenze, nonostante io lavori in un ambiente poco riscaldato e pieno di spifferi (ah, in un seminterrato, tanto per dire) vada a correre tra lo smog, sotto la pioggia, pedalo nel traffico cittadino anche in pieno inverno, respirando chissà quale aria immonda ogni giorno a pieni polmoni.
Il mio mantra è lo zenzero, che se non ho tempo di schiaffarlo in un decotto con le scorzette di limone e il miele di timo o eucalipto, mi limito a ‘succhiare’ come fosse una piccante caramellina.
Peccato che Roma non sia esattamente dietro l’angolo, mi piace un sacco questo evento! Io ho abbandonato le lezioni di yoga quest’anno, per me erano fuori budget, cerco di praticare a casa ma, ahimé, con pochissima costanza :/
io la tosse non ce l’ho però…mi sa che questa sera la preparo lo stesso!!!!!
Allergici al miele?! Io mi vergogno a dirlo, ma non lo sopporto. Non i riesco. Mi fa star male al solo pensiero. E anche la piccola. Ecco. Rivelato.
Una volta ho letto un libro di Rudolf Steiner, sulle api, e lui sosteneva qualcosa tipo: “chi non riesce a mangiare miele ha dei problemi”…*sospiro*…ma perché? :-(
ma che bel post izn e perfetto per questa stagione… ma dove hai trovata questa ricetta? …è uno sposalizio tra il canarino digestivo e la tisana di camomilla antispastica… e il tutto amalgamato col miele balsamico; geniale! Anch’io ci metterei lo zenzero come propone @cricri… l’amata spezie dei freddolosi. Sicuramente consiglierò questa ricetta a tutti…:-))
@claudia… non sopporti il miele? d’avvero strano. Ti consiglierei come “cura” di leggere un libro sulle api… studiarle insomma-secondo me metterà in moto qualche cosa; magari ti verrà un’intuizione, un lampo di genio… ne sono convinta :-)
… a poco a poco sto leggendo tutti i post pubblicati, perchè trovo il tuo blog del tutto corrispondente al mio stile di vita … la tisana, tra l’altro, capita proprio al momento giusto, per curare la tosse stizzosa di mio marito … grazie per il prezioso suggerimento, la preparerò sicuramente e coglierò l’occasione per scriverti … a presto simona
[…] avete la tosse mentre leggete?… leggete il bellissimo post di izn del pastonudo.it di oggi… […]
Qualche settimana fa ho fatto la prima delle mie 5 o 6 bronchiti annuali, mi sono rifiutata di prendere antibiotici e ho solo usato la tisana antibiotica postata sul blog e mi sono tolta dal guaio molto prima delle altee volte, adesso sento che ho la tosse che sta di nuovo bussando alla gola, proverò questo decotto, ma son già sicura che funzionerà benissimo =)
Peccato che io abiti vicino a Torino e tu sia un po’ lontana izn, prendermi un weekend per un’iniziaitva simile mi sarebbe decisamente piaciuto =)
Bellissimo post!
Confermo tutto ciò che izn dice sul suo camminare avanti e indietro, guardando su un foglio… è stato così anche al laboratorio sul pane.
Il resto, però, non diteglielo… e cioè che è stata bravissima, precisa, competente, in grado di rispondere a tutte le nostre curiosità!
Ah, un’altra cosa: cammina avanti e indietro anche quando risponde alle domande… ma a noi piace così! O no?!?
Per la tisana, proverò senz’altro, anche se non ho allarmi di alcun genere. Però sorseggiare qualcosa ogni tanto non mi dispiace. Devo solo procurarmi i fiori di camomilla… felice, ovviamente!
A presto,
Sara.
Dalle mie parti il freddo è arrivato da un paio di settimane e come da programma il naso ha iniziato a colare a tutti.. unico rimedio? Tisane calde, anzi ustionanti a tutte le ore! In genere uso lo zenzero al posto della camomilla, che di giorno tiene un po’ più svegli, ma questa sera mi sa che provo la tua ricetta!
Ricetta semplicissima e che sa di antico, di nonne e di focolare: mi piace molto! Qui da me c’è spesso l’usanza, quando la tosse dà fastidio, di ricorrere a latte&miele: ben venga per il miele, ma il latte non fa altro che aumentare la produzione del muco! Mi hai dato una buona alternativa da consigliare :)
Sarà quel che sarà, ma questa notte, dopo che ieri ho preso il decotto (tra l’altro fatto con una camomillaccia commerciale, ma quello avevo) e mangiati 2/3 mandarini è stata la prima notte in cui ho tossito pochissimo. E stamattina ne ho già un’altra tazza fumante. Piuttosto ma con i limoni felici ma senza buccia, che ne facciamo?
Ciao ti seguo da poco e ti faccio i miei complimenti, il tuo blog è davvero interessante!!! La tisana mi ispira parecchio, anche se non ho la tosse la voglio provare lo stesso;) Se posso mi permetto un piccolo consiglio che a me ha semplificato molto la vita con al buccia degli agrumi: il pelapatate usato con delicatezza è un ottimo strumento…..
@giuliaD: infatti, mi ero dimenticata questa cosa, uso sempre il pelapatate, mooolto più semplice ;o)
@Monica: anch’io uso il pelapatate; ancora meglio, secondo me, è il rigalimoni. Quello toglie davvero SOLO la buccia. Lo uso soprattutto quando voglio ottenere la buccia seccata, da usare, triturata, nelle torte.
Per quanto riguarda il limone spelato, io ne uso un quarto alla volta per condire l’insalata al posto dell’aceto. Oppure, per condire verdure lessate o, proprio ieri, ne ho messo il succo in una zuppa di lenticchie e semi di cumino.
Buon Venerdì,
Sara.
@Monica e Sara mi avete preceduto… pelapatate sempre per le scorze dei limoni!
@Claudia: consolati io non amo la camomilla :-) Però se è mescolata ad altre cose come in questo caso penso di poterla tollerare, devo provare… Comunque per confortarti un po’ ti rivelo che io amo molto il miele, ma non assoluto. Emiliano per esempio lo usa assoluto come rimedio per sedare la tosse, io se mi prendo un cucchiaino assoluto di miele comincio a tossire pure se la tosse non ce l’ho! E’ TROPPO dolce… e detto da me che sono dolcedipendente è tutto dire…
@cricri: uhm, da un po’ mi sto rendendo conto che gli ambienti riscaldati te la fanno venire l’influenza; inoltre sospetto che il tuo stare spesso all’aperto ti aiuti molto! Anch’io non riuscirei mai a praticare costantemente da sola, sono troppo indisciplinata. Però sai che ieri su skype ho visto di sfuggita un programma molto bello dove una tipa faceva yoga in un deserto (!) tipo come una volta le (terribili) lezioni di aerobica delle attrici americane. Ho pensato che se nn avessi la possibilità di praticare forse proverei così…
@arianna: non vorrei sbagliare, ma mi pare che il professor Giannattasio in una delle sue ultime conferenze abbia detto che il latte (ma le proteine in genere) secca il muco, non lo fa formare. E comunque questo non è positivo, perché in caso di influenza il muco serve!!! Comunque provo a chiedergli meglio e ti dirò!
@monica ranieri: ehhhh… grosso problema!! Mi sembra di aver notato che tra l’altro i limoni “spogliati” perdono il sapore velocissimamente. Forse si potrebbero usare subito per fare uno sciroppo di limone? La questione non è semplice. Chi ha altri suggerimenti come quelli di Sara (grazie tesoro!)!!??
@giuliaD: grazie Giulia e benvenuta allora :-) Sai che io sono imbranatissima con il pelapatate? Mi sa che semplicemente non ho ancora trovato quello giusto, bello affilato :-P
O forse devo fare come Sara, con il rigalimoni!!! Mica male come idea :-)
@izn: mi permetto di dissentire a proposito della questione del latte e del muco. Concordo pienamente con Arianna. Anche l’omeopata da cui vado, dice sempre che il latte, a qualunque età produce muco nell’intestino.E l’influenza non ha bisogno di muco, anzi: vale il contrario, è il muco nell’intestino che provoca l’influenza. Secondo la medicina cinese, vale la regola d’oro che intestino ammala polmone. E ne ho la riprova perché, quando ero piccola facevo tantissimi raffreddori e influenze, oltre ad essermi “sparata” (passatemi il termine…) 2 broncopolmoniti doppie. Quando ancora la consapevolezza alimentare era agli albori, avevano consigliato a mia mamma di togliermi il latte che bevevo al mattino. I miei raffreddori e le mie influenze si sono ridotte drasticamente, se non addirittura sparire.
Ciao ciao,
Sara.
@sara (1°lab): sono quasi sicura che il professor Giannattasio avesse detto così, però prometto che gli chiederò di passare a chiarirci l’argomento (appena torna che se non sbaglio adesso non è in Italia)!!!
@izn: non metto in dubbio il fatto che il Prof. Giannattasio abbia detto così. Per la mia esperienza e per le conoscenze che ho mi permetto di non essere d’accordo.
Baci,
Sara.
Grazie per il benvenuto, vedo che siamo in parecchie a decantare le lodi del pelapatate;) Sono molto contenta di essere approdata nel tuo blog perchè da sempre sono convinta che l’alimentazione sia fondamentale per la nostra salute ma ho poche basi in materia e sto cambiando alimentazione proprio a causa di alcuni piccoli problemi di salute che ho al momento (mi hanno tolto i latticini e per me poco male ma ho dovuto vtemporaneamente eliminare anche gli zuccheri e questo per me è una tragedia!!!!).
Mi hai fatto anche ritrovare la voglia di provare a panificare con il lievito madre (sto aspettando con ansia le vacanze natalizie per cimentarmi).
Ti vorrei poi fare una domanda: poichè lavoro e ho davvero poco tempo per cucinare ma tengo moltissimo a farlo, spesso utilizzo la pentola a pressione . Sai se ci sono controindicazioni per il suo utilizzo (del tipo alterazioni del valore nutritivo degli alimenti o altro)? Perdonami se ne hai già parlato nel tuo blog ma è possibile che non abbia ancora letto qualche vecchio post
a presto e grazie
Giulia
@Sara (1°lab): sarà perchè i miei figli hanno sempre bevuto poco latte che hanno preso sempre pochissime influenze (quasi 0)?
@Monica: per le mie conoscenze e la mia piccolissima esperienza, credo proprio che il tuo collegamento abbia senso… Per me è stato proprio così. Ti dirò di più: il mio compagno, ha sempre sofferto di febbre da fieno. Eliminato completamente il latte, l’allergia è diminuita dell’80%, non sto scherzando! In più, prende un rimedio omeopatico per ripulire il terreno.
Buon weekend,
Sara.
@Sara: wow, come un’intolleranza al latte (della figlia) ed una cronica mancanza di tempo al mattino hanno involontariamente preservato la salute. ;o)
@sara e monica: ragazze, tenete anche conto che dipende anche dal latte… magari a far male è quello che c’è dentro il latte convenzionale (che è una cosa terrificante), e potendo bere latte *veramente* sano non ci sarebbero questi problemi.
@IZN: grazie per la ragazza ;o) quello che dici è assolutamente vero. Poi non demonizzo nessun alimento. Notavo solo delle coincidenze. Mi piacete un sacco ;o)
@Izn: quando ne saprai di più, aggiornami che sono interessata all’argomento (soprattutto se vieni a scoprire che il latte non provoca muco, ma dipende dalla *qualità* del latte)! Un saluto!
Quanto mi piacciono questi decotti, che non inquinano il corpo.., da piccola mi facevano sempre acqua alloro e miele…grazie, come sempre =))
Suggerimetni per il limone avanzato (e anche per le scorze…): potete recuperare le scorze dell’infuso, sciaquarle ed utilizzarle insieme al limone per la ricetta della confettura di mele, limone (e menta) della Torta Negra pubblicata da me sul Pasto nudo nella Rubrica “Il cibo degli Dei”. Se non volete fare la torta potete utilizzarla tranquillamente la mattina su pane e burro ;-)
Ciao, che meraviglia questo posto! Ti ho scoperta grazie al blog di Arianna e mis to divorando letteralmente tutti i tuoi post: complimenti.
Spero di saltarla la tosse quest’anno, ma dovessi beccarla proverò il tuo decotto :)
ecco. vorrà dire che passo parola anche con questa :-)
tu per me sei una garanzia, lo sai vero?
:-)
ps: ieri ho percepito ‘strane’ le vie respiratorie e da allora bevo sciroppo di cipolla qua e là. inutile dire che sto già meglio :-)
Come promesso alla tenace e bravissima Sonia, al mio rientro in Italia scriverò un pezzo per chiarire alcuni aspetti riguardanti il latte che vi possono interessare. Intanto voglio fare qualche anticipazione a caldo dopo aver letto alcuni vostri interventi.
Non c’è nessuna, dico nessuna, documentazione scientifica seria che provi che il latte aumenti la produzione di muco nell’albero respiratorio in maniera tale da aggravare una situazione patologica, sia essa banale, come un raffreddore, o grave, come l’asma.
Sì, è vero che una delle caseine presenti nel latte produce durante la digestione una sostanza (si chiama beta-casomorfina-7) che stimola la produzione di muco nell’intestino. Ma questo dato non consente di costruire l’equazione: latte = muco intestinale = muco nell’albero respiratorio = aggravamento di malattie infiammatorie respiratorie.
La produzione di muco nell’intestino infatti, se si verifica entro limiti fisiologici, è un evento che aiuta l’intestino a funzionare bene. Certo alcuni medici, ed io tra questi, non escludono che ci siano persone, probabilmente con alterata permeabilità intestinale, che soffrono di disturbi respiratori ed hanno un miglioramento levando il latte, ma si tratta soltanto di una categoría di persone, non dell’intera umanitá.
Poi ci sono ovviamente gli allergici al latte, (soprattutto tra i bambini) nei quali si assiste alla produzione eccessiva di muco nell’albero respiratorio come risposta all’istamina o ad altri mediatori dell’infiammazione allergica. Ma anche in questo caso si tratta di una piccola percentuale della popolazione.
Poi il fatto che la medicina cinese ce l’abbia col latte si potrebbe spiegare con l’alta incidenza tra gli orientali di casi di intolleranza primaria al lattosio per cui il latte debe essere evitato subito dopo l’allattamento materno.
Oggi purtroppo siamo inclini ai processi sommari e alle criminalizzazioni facili a carico degli alimenti (e il latte è quello maggiormente preso di mira). Un tempo, quando l’uomo aveva buon senso e istinto, considerava il latte, insieme al miele, cibo degli dei e fino a prima del consumismo i nostri vecchi cenavano con la zuppa di latte (che ha anche effetto soporífero per le esorfine che producono le caseine). Possibile che di punto in bianco (leggi in questo ultimo cinquantennio) il latte sia diventato nemico acerrimo dell’umanitá?
La mia risposta è che siamo cambiati noi che tormentiamo il nostro intestino con farmaci vari e stress e che costringiamo le mucche a produrre, con grandissima sofferenza, un latte che non è piú latte (personalmente non berrei mai un latte convenzionale – troppi residui di pesticidi e frammenti di materiale genetico della soia GM usata come mangime – del supermercato ma quello Demeter a km 1000, o qualche buon latte bio italiano, sì). Ma questo è il discorso che affronterò col post che scriverò e con il quale proverò a sfatare anche tanti altri miti sul latte. A presto dunque.
p.s.: Chi fosse intenzionato ad approfondire può scaricare da internet Does milk increase mucus production? Medical Hypothesies vol. 74, pp. 732-734, anno 2010
Personalmente, visti i problemi avuti con il latte convenzionale anni addietro, davvero invalidanti a volte, e al contempo la quasi totale assenza di sintomi ”dolorosi” o controindicazioni di sorta bevendo (senza esagerare :-) ) quello biologico Demeter o di altre marche…mi sento di avallare fin d’ora l’equanime ed equilibrato post del professor Giannattasio. Ben (e con chiarezza) scritto e logicissimo….
Non so se prendendo in esame la mia esperienza si può fare un discoro ”umanitario” o semplicemente ‘categorizzare’, ma per me il latte è stato dannoso fino a quando ne ho abusato sì (e questo di per sè, non andrebbe fatto anche con il più sano degli alimenti), ma soprattutto fino a che ho fatto uso di quello industriale. Aspetto con ansia il seguito ampliato del post del prof. Giannattasio e intanto….rinnovo il ringraziamento a voi tutte/i e a Izn per lo splendido, consapevole, accogliente modo di condurre il suo blog, di dire e dirci. Sei preziosa, davvero :-)
Anch´io non vedo l´ora di leggere il post del professore…come Barbara, ugualissimo!! Giá questa anteprima mi ha fatto venire l´acquolina in bocca! Ufficialmente dichiarata intollerante al latte e ai latticini, dalla nascita. Ma ogni tanto, una tazza di quello lí crucco che sappiamo noi non mi provoca nessun effetto negativo, nemmeno sull´umore! Adesso dovró capire come trovare un latte decente a Johannesburg, ma ce la posso fare! :-)
Cara Izn… sono la tua lettrice affezionata e fantasma, nel senso che ogni tanto appaio, ma avendo due gemelli piccoli e anche un bebè di sei mesi non riesco a sguirti come vorrei.
E la domanda è appunto questa. Raccomandano da tutte le parti di non dare il miele (causa pericolo botulino) sotto, mi pare, agli 8 mesi.
Secondo te, potrei dare questa tisana a Giulia, 6 mesi e mezzo, o devo aspettare?
GRazie……………
Botulino. il botulino che io sappia, non vive con l’aria, quindi, come tutte le conserve casalinghe, basta lasciarle all’aria qualche minuto e dovrebbe essere neutralizzato.
Così sapevo.
@bea: dunque, se per caso (è molto difficile, ma non impossibile) il miele fosse contaminato dal botulino sarebbe mortale (e se non sbaglio anche piuttosto velocemente) anche per un adulto. Non credo sia questo il motivo quindi per cui si vieta ai bimbi – se tu hai già mangiato il miele *di quello stesso vasetto* e stai bene non può far male neanche a Giulia.
A quanto ho sentito durante una conferenza del professor Giannattasio è meglio non dare miele ai bimbi che hanno un’infezione perché scalda ulteriormente, ma in questo caso, visto che è un balsamo per la tosse ed è anche antibiotico potresti tranquillamente metterne un cucchiaino (se tu l’hai già mangiato).
@monica ranieri: è vero che il botulino viene neutralizzato dopo qualche minuto all’aria, ma ad esempio nel caso del miele se il botulino fosse all’interno, in profondità, bisognerebbe prima scioglierlo in un liquido, e fare in modo che quel liquido fosse molto ossigenato, mescolando e rimescolando, attendere e poi nel caso berlo. Purtroppo il botulino è una brutta bestia e bisogna fare molta attenzione. Acquistate sempre da produttori molto coscienziosi, controllate lo stato dei vasetti e l’aspetto del contenuto.
Le nostre nonne sapevano riconoscere molto meglio di noi se un alimento aveva dei problemi, e agire di conseguenza. È vitale recuperare quelle conoscenze, e se qualcuno di voi ha suggerimenti o ricordi, o bisnonne con buona memoria e volenterose, mi raccomando chiedete, indagate, e poi però venitemi a raccontare, così diffondiamo! :-)
@izn: e questo non lo sapevo. vedi? e come faccio a sapere/riconoscere i produttori coscienziosi? per la miseria, sembra di andare per campi minati.
@monica: e questo è niente :-D La nostra unica arma è studiare, chiedere a chi sa le cose, che sono pochi, spulciare le notizie che riguardano gli alimenti. E magari qualche volta fidarsi del proprio istinto sulle persone (ma prima dobbiamo recuperarlo, l’istinto, che pure quello ci hanno detto fin da piccoli che era una cosa inutile e dannosa) :-(
brava,bravissimma!!
Cara Izn, ti ringrazio tanto del chiarimento.
Sull’alimentazione in età pediatrica, ancora più che su quella per gli adulti, proliferano i falsi miti….
Ciao! Ti ho scoperta da pochissimo e già ti leggo ogni volta che mi collego a Internet…ho provato il tuo decotto e, oltre che essere buonissimo, funziona!!! Grazie e complimenti!!!
ciao! sono arrivata qui dopo aver conosciuto la mia futura insegnante di yoga… Mi ha parlato di te … eeee
Bene, credo proprio che ci dovremmo conoscere! Mi piacerebbe fare qualche lezione di cucina con te! Inoltre caso vuole che io già conoscessi questi rimedi, ma per altre vie, e anche queste transitano da Formello. Li uso con successo per i miei bimbi (che sono 3 e non hanno mai preso antibiotici!) e per noi grandini!
a presto :)
Ed eccomi qua……..
Come mai???????
Vediamo se indovinate :-)
Ho una terrificante tosse secca accompagnata da un bel febbrone da cavallo!
Ahimè la tisana antibiotica non è bastata a tenermi al sicuro da sta peste :-(
Ora proverò questa bella ricettina,ma sono senza miele,spero cmq che faccia qualcosina lo stesso ;-)
@ jennifer : benvenuta nel club… :-(
@ izn: io questo l’ho fatto la scorsa settimana. non mi ricordavo assolutamente di questo post, ma avevo per le mani un testo di bioterapia nutrizionale della arcari morini et voila.
mi è venuto amarissimo. mi chiedo se sia normale.
nel senso che il pargolo, che da sempre si beve lo sciroppo di cipolla a litri, di questo non ne ha proprio voluto sapere. e per la verità, non aveva tutti i torti.
mi chiedo: ho sbagliato qualcosa oppure è giusto che sia così?
@singlemama: hai lasciato molto bianco al limone? hai tenuto troppo in infusione la camomilla? il miele era un miele amaro, tipo castagno?
ti consiglio comunque anche la tisana aglio e limone, è una vera bomba, stronca qualunque influenza o raffreddore sul nascere.
@singlemama:grazie cara ;-)
io l’ho fatto ieri sera ed è venuto buonissimo :-)
Se il vostro bimbo di notte tossisce tagliate una cipolla e mettetela sotto il suo letto, provato personalmente e funziona molto bene ;)
Venerdì ho provato il decotto, ma non avendo in casa camomilla l’ho sostituita con della malva, pianta che non manca mai in casa mia e che ha ottime proprieta emollienti, ho aggiunto anche dell’olio essenziale di timo (3 gocce x ogni tazza). Ogni tanto mi sono anche massaggiata il petto con olio di sesamo con 2/3 gocce di o.e. di timo e devo dire che il sabato ero già un’altra persona, oggi addirittura non si sente neanche che ho avuto il raffreddore con mal di gola e tosse. Grazie mille!
per la tosse stizzosa controlla se hai il reflusso gastrico.
se fosse confermato fai l’esame di fibrolaringoscopia., con questo esame si può vedere bene se i gas acidi del reflusso gastrico hanno infiammato la zona della laringe.
in tal caco fatti fare la cura dal medico specialista.
ciao renato
Si deve bere calda o fredda?
@Alessandro: se possibile tiepida, ma dopo un po’ si fredda per forza. Magari se si può meglio dargli una scaldata rapidissima, in modo che non sia proprio fredda, prima di berla :-)
Grazie dei consigli! Sito utilissimo!
Per quanto riguarda il miele… Che ne pensate del Miele di Manuka MGO? Io uso questo da quasi un anno. Lo prendo al mattino (un cucchiaino) e, in casi di tosse e mal di gola, raddoppio o triplico la dose… Con me sembra che funzioni!!!
E se lo aggiungessi in quest’infuso? :)
Ciao e… Complimenti ancora per il sito!