Castagne ne abbiamo? Schieriamole in campo allora, che non sempre uno sa cosa farci e quando sono quelle buone tendono a rovinarsi velocemente. Sì sì, oggi ricetta, semplice, veloce, tradizionale e buonissima, prendetela al volo che tra rubriche, negozio online e fiera non so più dove girare la testa :-P
Sulla fiera vi aggiornerò tra pochissimo; per il momento sappiate che *si fa!* (il 12 e 13 dicembre), che vi aspetteranno a Roma nord fattorie, artigiani e botteghe ammuinate (cioè che fanno Ammuìna), che ci sarà cibo da strada preparato con i prodotti degli ammuinati, e che io sarò molto emozionata e felice. Voi prenotate due belle giornate di sole, che ci saranno molto utili (ma tanto pure se dovesse piovere i banchi saranno al coperto, tiè!) :-)
Se vuoi continuare a leggere questo articolo, assòciati al pasto nudo.
Con un piccolo contributo avrai libero accesso a tutti i contenuti del blog, tantissimi sconti dai nostri produttori e sul nostro negozio online, dove puoi acquistare cibo sano e manufatti artigianali al giusto prezzo per te e per chi li produce, e aiuterai il pasto nudo a crescere e a pubblicare contenuti di qualità.
Se sei già socio, effettua il login con il tuo nome utente (se non ti eri già registrato in passato sul sito è semplicemente Nome e Cognome), e la password che ti abbiamo inviato via mail con la tessera.
Se selezioni l'opzione Ricordati di me dovrai farlo solo la prima volta.
Se non riesci a fare il login, puoi trovare tutte le informazioni necessarie in questa pagina, oppure puoi mandarci una mail ;-)
Quelle bollite con alloro sbucciate sono le castagne “allesse” (buonissime) che preparava la mia nonna (grande cuoca). I “palluotti” che in infanzia ricordo di aver visto raramente, essendo più ricetta “paesana”, erano cotte in modo analogo ma ancora in buccia invece… non mi entusiasmavano e quindi non ricordo il sapore.
Quelle incise, “‘ntaccate” in napoletano, cotte sul fuoco nella padella bucata (si è vero la cucina si fa una chiavica) coperte dalla carta del pane bagnata, o in forno previo bagno, sono le caldarroste.
Una nota di colore: dopo cotte mia nonna, e anche mia madre ancora adesso, chiudeva le caldarroste in un canovaccio pulito e le teneva in caldo sotto il cuscino della poltrona o il materasso; a fine pasto, quando giungeva il loro momento erano ancora roventi!