Chi non è stato mai a dieta alzi la mano!! Che cosa associate a questa “terribile” parola? Tristezza, sofferenza, sacrificio, rinuncia, volontà debole, conta di calorie, visite di controllo e la bilancia quotidiana? A 18 anni conoscevo a memoria le calorie di ogni cibo: avevo una di quelle stupide tabelle che regalano ovunque.
Vivevo già da sola (in Germania si esce di casa appena finite le scuole…) in una micro stanza in soffitta con tanto di microangolo di cottura (2 piastre elettriche). Vi risparmio la descrizione dei miei tristi piatti quotidiani, che del resto mi lasciavano con il medesimo peso e la medesima frustrazione.
In realtà ero normo peso, ma non ero un acciuga. In Germania a quei tempi (circa il 1966) il nostro idolo adolescenziale femminile era la Twiggy, una ragazza anoressica che mangiava 3 pomodori sconditi al giorno (mi è rimasta in mente questa dichiarazione sentita durante un intervista in TV). Chi ha voglia può guardare una serie di foto di Twiggy qui.
Arrivata in Italia nel ’78 ebbi poi ben altri problemi: cercare una casa che non costasse una follia (ho abitato come tanti nei classici seminterrati, delle specie di cantine di lusso, con coinquilino obbligato; l’umidità ), studiare (con il vocabolario… sono arrivata e sapevo dire “ciao”), ambientarmi nella bella, vivace e movimentata Bologna e last but not least godermi la buona cucina italiana. Il mio peso era circa sempre quello; normale per la mia costituzione. Per grazia del cielo avevo già abbandonato la bilancia (aggeggio inutile quando si trasloca spesso), ma il vizio di non essere del peso giusto mi ha perseguitato — ahimè — per decenni.
Saltiamo velocemente un po’ di anni, e mi trovo già medico, libera professionista e ovviamente con parecchie persone che volevano calare di peso. Da allora ho sperimentato, proposto, scartato e modulato di ogni; macrobiotica, dieta pH, dieta dissociata… vi risparmio l’intero elenco, ma in tanti anni di esperienza ho maturato in prima persona e attraverso i miei pazienti quanto vi elenco ora di seguito; prendetelo come regalino di Natale: vi faccio un abstract di 23 anni di esperienza sul campo.
Uno: la parola “dieta” deriva dal greco; guardate qui
Tradotto ha quindi significati come “vita” e “modo di vivere” piuttosto che “assumere poche calorie”, che è una delle sue tristi e riduttive deviazioni moderne. Quindi riportiamo questo bellissimo termine al suo senso originario: fare una dieta significa avere il desiderio o la necessità di cambiare il proprio stile di vita, ovvero le proprie abitudini, al fine di stare meglio.
Due: mangiare in fretta con masticazione turbo: un errore terribile
Il senso di sazietà arriva dopo circa 20 minuti, e nell’arco di quel tempo se mangiate troppo velocemente avete già assunto il doppio di quello che vi servirebbe. In oriente si dice “masticate i liquidi e bevete i solidi”: quanto è saggia questa piccola frase. E cosa fanno tante persone (esclusi i pastonudisti ovviamente): 3-4 masticate e giù la roba (cibo, viveri?) con acqua o peggio con bibita gassata.
Immaginate, e appena potete provateci, di masticare ogni boccone quindici o venti volte: il cibo viene triturato, insalivato, inondato soprattutto dalle ptialine (enzimi che rompono i carboidrati) e “ascoltate”, vale a dire gustatevi ciò che mangiate… godetevelo. Un cibo sano e naturale acquista il suo pieno valore gustativo durante la masticazione. Se il gusto peggiora durante la masticazione il valore dell’alimento è scarso, garantito. La nostra bocca, o per meglio dire il naso (coinvolto al massimo durante la gustazione) sono infallibili per dare il valore giusto al cibo e alle bevande.
Per farvi un esempio pratico, se prendete una qualsiasi bibita gasata, la lasciate sgasare, la portate a 36 gradi (potete usare il termometro della febbre), ne assaggiate un sorso e lo tenete in bocca, avrete il suo vero sapore. Un interessantissimo esperimento a costo zero da provare magari con i vostri figli o a scuola durante l’educazione alla salute. Il freddo e le bollicine non fanno altro che anestetizzare il palato e le papille gustative. Del resto i gustatori di prelibatezze e i sommelier cosa fanno…
Tre: mangiare con la TV accesa: aaaaaahhh!
Tasto dolentissimo, soprattutto qui in Italia. In certe famiglie siamo arrivati ormai allo standard americano.
Attenzione: la combinazione mangiare + TV vi fa diventare acritici e passivi = perfetti automi. Osservate per esempio le abitudini al cinema: le persone che non mangiano durante la proiezione hanno almeno 50 anni, perché a loro manca sostanzialmente l’imprinting che al giorno d’oggi è il più classico: cartone animato + pappa della mamma.
Ovviamente davanti a uno schermo si è totalmente concentrati sul vedere e/o ascoltare, e il mangiare scivola verso un automatismo incosciente; di conseguenza non si può gustare o godere veramente, né concentrarsi su ciò che si ha in bocca. Se si è in tanti a tavola muore anche la possibilità di conversare e condividere, e il convictus si svuota di ogni significato.
Quattro: errore diffuso: bere durante i pasti
Un’infelice abitudine. Quando ero piccola era proibito, ma solo oggi comprendo le ragioni di questa vecchia regola quasi dimenticata. Quando masticate intensamente si crea parecchia saliva che ha importantissime funzioni digestive. Un adulto dovrebbe produrre circa *9 litri* di succhi digestivi totali nelle 24 ore. Pensate che impegno; saliva, succhi gastrici, succhi biliari, epatici e infine la produzione delle infinite cripte di Lieberkuehn nell’intestino tenue e crasso. Tutti questi liquidi per favorire la scissione del cibo nei suoi mattoncini di base, che vengono finalmente assorbiti. La digestione è quindi una sorta di “terminator” che ha il compito di smontare le meravigliose composizioni di madre natura; perché il nostro corpo accetta solo materie prime come appunto aminoacidi, di e tripeptidi, mono e disaccaridi, acidi grassi. Con questi mattoncini-base (tipo Lego) il nostro corpo costruisce e ricostruisce i nostri organi; un meraviglioso e continuo processo creativo.
Cinque: l’orario giusto: forse il segreto più importante
“La mattina come un re, a pranzo come un nobile, a cena come un poveraccio”: questa era la vecchia regola dei nonni. Peccato che oggi sia stata invertita. Se per ipotesi vi facessi mangiare per 2 mesi gli stessi cibi che mangiate normalmente spostando però gli rari dei pasti tra le 6 e le 18 perdereste parecchio peso, che magari ora portate in giro malvolentieri. Certo, non è per nulla facile, anche per le svariate abitudini culturali (cene, cenette, cenoni); ma chi lo mette in pratica ottiene dei risultati incredibili. Il tutto dipende dagli orari del metabolismo (simpaticotono-parasimpaticotono) che per natura si è adattato alla vita ritmica (sole-luna) e che noi abbiamo sconvolto da un pezzo (cibo alle 22, luce alle 24, ballare alle 2 di notte).
In Giappone si cena prestissimo: in provincia i ristoranti chiudono alle 20-20.30. Invece a colazione mangiano come a pranzo; riso-zuppa-alghe-carne/affettati, e tutto in abbondanza. Avete mai visto giapponesi obesi? Se sì, sono le famose eccezioni che confermano la regola. Idem per i cinesi; ho notato che i cinesi anziani (cucina tradizionale) che vivono in Italia sono magri, i loro nipoti, nati nel bel paese sono spesso obesi (cucina italiana moderna, mense, pizze, merendine). Inoltre gli orientali hanno un altro cibo formidabile: il riso. Ne parliamo subito…
Sei: la curiosa differenza fra Riso e Frumento
Se vi piace sperimentare, mangiate per una settimana solo riso con verdure e per un’altra settimana solo frumento (grano) con verdure. E valutate il vostra stato di ben-/mal-essere. Senza tanti preamboli si può constatare che il riso asciuga il corpo (vedi le popolazioni orientali) mentre il frumento favorisce il trattenimento dei liquidi nel corpo.
So che questo è un modo molto sommario di parlare; ma a livello empirico è così e basta. Ovviamente bisognerebbe fare ora la differenza fra riso bianco, semi-integrale e integrale, idem per il grano; farine di varie tipologie, chicco intero, etc… ma anche solo mettendo a confronto il riso bianco con la pasta di frumento, l’esperimento riesce. Del resto i Cardiologi parecchio tempo fa, prima che ci fossero i farmaci diuretici, mettevano i loro pazienti a regime alimentare rigidissimo: solo riso, proprio per sfruttare il suo notevole effetto asciugante. Se date al riso nella pentola 10 parti di acqua sarà in grado di assorbirlo come una spugna. Insomma il riso ha una particolare affinità con l’acqua che possiamo pure sfruttare. Basta però che non mi diventate degli “integralisti del riso”, mi raccomando!
Sfruttare questa conoscenza per un certo periodo può aiutarvi però a rimettervi in forma in caso di necessità.
Sette: “ciò che nutre il muratore uccide lo scrivano”
Altro detto popolare che racchiude tante verità. Chi sta dietro una scrivania è meno elastico verso le mangiate eccessive, e deve stare soprattutto attento all’eccesso di proteine (mattoni di vita che servono soprattutto per la massa muscolare, quindi dediti al movimento). Questo argomento si potrebbe approfondire in un post a parte.
Otto: last but not least: le vostre emozioni a tavola.
Non è assolutamente la stessa cosa mangiare un certo cibo brontolando o pregando (dico così per la bella rima che ne esce). Già detto e stradetto, ma ripeto: la mente (cioè i commenti mentali o espressi a voce) attingono al cervello, che comanda su una farmacia zeppa di ormoni che a loro volta mettono in moto o bloccano il vostro metabolismo.
In sintesi, se ringraziate, godete, ridete, condividete con chiacchiere piacevoli il mangiare, gli organi addetti alla elaborazione saranno più irrorati di sangue, quindi più efficienti. Il brontolare, la paura dello sgarro, l’autocritica (donne mie, che ne siete esperte!!), la televisione con le sue ipernotizie, lo stress mentale perenne sono gli invisibili ed insidiosi nemici del tratto digestivo.
Ho tralasciato vari altri input importanti, che trovate comunque sparsi qui sul pastonudo della nostra mitica izn, cercate e troverete: la stagionalità del cibo, il monopiatto equilibrato, la qualità delle materie prime, mangiare cibi vivi, quindi non conservati e mummificati, le scelte consapevoli.
Ma oggi e ora godetevi pienamente questo vostro Natale: se mangiate troppo a pranzo fatevi delle belle mele/pere cotte a cena; se siete invitati a cena alle 21 mangiate della frutta prima di uscire di casa, e imparate a fare delle belle colazioni, come vi hanno già spiegato il grande Prof del pasto nudo, e la brava dottoressa Galeazzi.
E, perchè no? Inventatevi una bella preghiera personale per il vostro nutrimento quotidiano.
Bellissimo post…che purtroppo ho letto mangiando…ihihih ihihih posso tenermi aggiornata solo nella pausa pranzo!!! Ma farò tesoro dei consigli che stamperò per chi non può leggere il blog!
Grazie!!! :)
Dopo anni ho finalmente capito che per me la regola n. 5 è l’ideale: io a mangiare un panino a pranzo proprio non ce la faccio, mentre una bella crema mono/biverdura a cena con una tisana, che bellezza! Mi fa piacere sapere che è un messaggio intelligente che il mio corpo mi manda. E dato che oggi i dietologi tendono a limitare i carboidrati e abbondare in proteine (sia pure pesce o carni bianche), sarebbe bello saperne di più anche sul punto 7.
La regola 4, invece, proprio non fa per me.
articolo interessantissimo. andrebbe stampato e appeso di fianco al tavolo da pranzo. io da quando vivo sola non ho più la televisione, ma il più delle volte la sera mangio davanti al computer… idem a pranzo.
grazie!
Molto curato il tuo articolo.
La definizione di dieta mi piace molto, io come te da quando avevo 17 anni combatto con quei pochi chiletti di troppo..uffiiiii
Ciao e buone feste
Ale Roma
Non vi seguo da molto (purtroppo!) e la numero 6 non la conoscevo!
questo “ottalogo” (si potrà dire???) me lo stampo!
Davvero da incorniciare!
In casa nostra la tv non esiste, le bibite gassate nemmeno e non ceniamo mai dopo le 18.30. Ho tre bimbi piccoli e cerco di insegnare loro a mangiare bene e gustarsi i cibi che la mamma prepara (io). In gioventù ho sofferto di disturbi alimentari e solo ora, con una mia famiglia ho riscoperto il valore di sedersi a tavola a mangiare insieme.
bellissimo post, condivido tutto, soprattutto il punto 8, verissimo!
qualche seria difficoltà per ilpunto 5: come diavolo posso cenare entro le 18 quando se va bene sono a casa verso le 20? se ceno alle 21 sono fortunata.
Bellissimo regalo, Sonia, grazie! Ora so che per quasi 18 anni il mio modo di vivere e mangiare era giusto, l’unico sbaglio è la regola numero 4, non la faccio ma a dire vero non bevo tanto durante il pasto, anzi, poco.
Io non sono mai stata a dieta… però nemmeno seguo queste regole. Non tutte, per lo meno.
Che posso farci, sarà costituzione!
Grazie davvero, questo è uno dei post più belli che io abbia letto sul pasto nudo!
Sono una dietista, e non posso che quotare ognuno di questi punti: la dieta deve essere qualcosa di naturale come respirare, non un mero calcolo matematico. “Se mangio un quadratino di cioccolato poi non mangio 25 g di pasta oppure corro un km in più”: che triste modo di vivere. Che male di vivere. E, come scritto nell’ultimo punto da lei, non può far altro che bloccare la linfa vitale dell’organismo per cui se ci sono kg di troppo, è ben difficile che se ne vadano stabilmente con troppo stress e un controllo certosino dei propri bisogni (e gusti!)!
Non posso che essere concorde con quanto scritto da Sabine.
Fondamentali i punti relativi alla buona masticazione e il rispetto degli orari.
Solo due cose: a mio parere la grande differenza è tra grano e altri cereali, per cui oltre al riso non dimentichiamo quinoa, amaranto, grano saraceno, miglio. Non esageriamo con la pasta di grano duro sopratutto quella troppo commerciale (per la ricchezza in glutine maggiore rispetto ad esempio alla pasta ottenuta dalla farina di grani antichi) anche per la ragione che mangiamo pane.
Sicuramente non è bene avere una alimentazione iperproteica, però se l’assunzione della giusta quantità di proteine è associata alla verdura e alla frutta, se ne contrastano i potenziali effetti negativi.
E come ricorda sempre il Professor Giannattasio, non dimentichiamo i legumi.
Grazie di queste preziosissime regole, che insieme ai consigli degli altri esperti del Pastonudo, ci danno delle preziosissime indicazioni per la nostra salute alimentare,. Non è facile cambiare le nostre abitudini, a volte, soprattutto quando le corse e lo stress si sono impossessati da tempo della nostra vita, ma
lo sforzo di far proprie queste fondamentali regole è assolutamente ripagato da un benessere che si avverte fin da subito! grazie
@Sara77; ahhiiiii Sara, grazie per la sincerità… poi credo che siamo in tanti a mangiare mentre sbirciamo sul computer; ma dipende poi cosa; consiglio p es una bella carota cruda masticata 555 volte… poi fermarsi un attimo e meravigliarsi di questo suo sapore intimo! :-)
@camilla, la crema mono/biverdure è geniale-veloce e mai stancante… 2 carote+1 patata hanno un’altro sapore rispetto 1carota+2patate…quindi le varianti sono davvero tante.
Il punto sette riassume il concetto che una persona in movimento necessita di un apporto di proteine regolare (pensa ai nomadi, i cacciatori antichi) mentre le persone sedentarie usano pochissimo i muscoli (escluso magari le dita sulla tastiera …), ma molto il cervello di cui il primo carburante sono i zuccheri (carboidrati)… vai a ri/leggere i post sulla bioterapia della dr.ssa Galeazzi; spiega chiaramente quando sono utili le proteine e/o i carboidrati (post: la puntiformità dello stimolo)
Poi prova a non bere ai pasti: si mangia veramente meglio e si mastica moltissimo… questione di abitudine :-)
@nanocucina, grazie del commento; “noTV/si pc”…(nuova formula nei tempi del web)… quando sei da sola scappa di sicuro questo meccanismo. Ma ogni tanto potresti invitare amici per una bella mangiata familiare (ognuno porta una cosa mangereccia semplice semplice)… oppure prova a mangiare con candele, fiori… e un pò di musica classica; automaticamente si ha un portamento più reale… :-) Complimenti per il tuo bel blog!
@Ale Roma… si, l’etimologia è un mondo tutto da gustare; è cibo per la consapevolezza. buone feste anche a te :-)
@Valeria… carino “ottalogo”… e torna nella casa di izn; qui si impara un sacco di cose interessanti :-)
@sara, il nome del tuo blog “defelicitateanimi” è geniale e annuncia i bellissimi contenuti :-)
@Martina; brava bravissima; il più bel regalo che puoi fare ai tuoi figli :-))
@Giò, grazie… se ceni alle 21 ti spiego un trucco; mangia una buona merenda verso le h 17/18; frutta di stagione, frutta secca, semi, pane-burro-marmellata/miele… cosi a cena non hai fame per nulla, magari solo voglia di una bella mono/bi-verdura… ma sicuramente non la classica “fame da lupo”… :-)
@Oxana, graze del commento (mi chiamo comunque Sabine)… il bere o meno ai pasti è solo una questione di abitudine e di autoeducazione :-)
@Vale, mica ti vuoi lamentare!!… goditi il tuo fisico di buona costituzione e trattalo bene :-)
@Gloria, sono contentissima che ti piace… grazie del bel complimento :-)
@Arianna, grazie dell’utile commento… hai un blog molto simpatico e ben fatto… ci tornerò ogni tanto
@elena galeazzi, ciao Elena!… grazie dei tuoi commenti utili… personalmente consiglio di mangiare il pane solo a colazione… ci si abitua e l’effetto sulla linea è garantito.
La questione del “grano duro ultra potenziato con glutine” è un argomento da diffondere… molti non ne hanno la più pallida idea… ma per fortuna esiste il pasto nudo !! :-))
I legumi sono certamente importantissimi, ma come avrai notato anche tu, molti non li tollerano (vita sedentaria) ed è un sicuro indice di debolezza/fiacchezza dell’apparato digestivo…
@franci e vale, certo che non è facile… ma come dici tu: la soddisfazione è grande quando si supera certe cattive abitudini!… :-)
@sabine, grazie della risposta, ho sbirciato anche le altre e quando sono arrivata a “candele, fiori, musica classica” ho ricordato i miei amici tedeschi che fanno colazione con la candela accesa e tutto sembra più bello. Per cui oggi me ne vado a comprare una di cera d’api, e tutto il resto. :-)
@Sabine: infatti non mi lamento ^_^ Da un paio di mesi ho anche ripreso a fare sport, anni fa andavo a correre, ora faccio walking, anche per problemicci alla schiena (almeno mi evito i traumi)
domanda: non bere durante i pasti vuol dire non bere nulla oltre all’acqua? Nè vino nè tè verde ad esempio? Quando privilegiare il bero allora? Oggi ho mangiato masticando di più e non bevendo, ma non bere mi è costato, ne sentivo il bisogno. Grazie di cuore per questi punti così preziosi, e grazie ovviamente ad IZN!
Scusami, Sabine!:))
Ho la stessa domanda di Francesca: anch’io oggi, dopo di aver letto da te l’articolo, ho cercato di non bere durante il pranzo ma non sono riuscita a trattenermi, lo stomaco chiedeva.
Continuo a tornare su questo blog sempre più spesso, per delle ricette o delle utili letture. Siete tutte e tutti davvero eccezionali!
Aggiungerei alle sagge raccomandazioni di sabine:
Non mangiare in piedi, ma comodamente seduti a tavola, e ovviamente, non mangiare mentre si cammina. Lo stare in piedi non rilassa abbastanza la muscolatura per fare una buona digestione.
Mangiare , se possibile in compagnia, ovviamente se piacevole. Lo stare insieme in armonia aiuta la digestione perchè evita la tristezza della solitudine. Io nei ristoranti metterei dei tavoli riservati per le persone sole che vogliono consumare il pasto in compagnia (e compagnia non vuol dire appunto mangiare insieme il pane?).
Non berrei durante i pasti, ma soprattutto non berrei acqua o birra ghiacciata (avete notato che queste bevande ce le servono ghiacciate anche d’inverno?). Il freddo blocca la digestione.
Un bicchiere di vino, bene, ma di più toglie i freni inibitori e fa mangiare più del dovuto e senza la consapevolezza che ci fa digerire bene.
Infine i legumi: se provengono da colture vero bio (cioè non pompati con nitrati) e si mettono a bagno dalla sera e si cuociono con lauro o kombu o semi vari come finocchio e finocchietto, non danno problemi. Sono perplesso soltanto per la soia, di cui spero di parlarvi prima o poi. Anche la cottura nella pentola a pressione migliora la digeribilità (unico caso in cui benedico questo infernale aggeggio di cucina; anzi no, va bene pure per cuocere rapidamente i polli anziani dalla pellaccia dura. Poi ci sono le lenticchie rosse decorticate che non richiedono ammollo e non danno quei problemi lì.
E per l’acqua, seguo la regola salernitana che recita: è molto dannoso a chi mangia il bere acqua,/poichè lo stomaco si raffredda, e il cibo riesce indigesto./Se hai sete, bevi quanto basta, affinchè la sete non ti tormenti;/…../sia piacevole, di piccolo peso e fresca. Buona cena a tutti.
@camilla, brava! spero che la candela sia già accesa… poichè l’occhio vuole la sua parte. Ho abituato mio figlio fin da piccolissimo a mangiare con decoro… fiori dal campo, una tovaglia bella colorata, candele d’inverno. Poi abbiamo pure mangiato direttamente dal tegame il buon cibo portato da casa in macchina sul parcheggio dell’autogrill nei lunghi viaggi verso il nord. Importante dare il giusto valore alle cose a seconda le situazioni… :-))
@vale… :-))
@FrancescaV e @Oxana… il prof Giannattasio ha già commentato perfettamente questo aspetto. Ripeto comunque il concetto; “masticare i liquidi” vuol dire bere a piccolissimi sorsi in modo da scaldare l’acqua o anche il vino; lo stomaco ha il compito di portare tutto a 36 Gradi; un bel lavoro!!! e lo aiutate con questa abitudine. Se bevete molta acqua i succhi digestivi vengono notevolmente diluiti e funzionano meno. Un ottima abitudine hanno molti orientali; bevono il the verde o il the bancha ai pasti.. in tazzine minuscole(simbolo del sorseggiare!!)…
infine il detto popolare diceva “bere i solidi”; vuol dire masticare tanto, in modo che la saliva che si crea liquefà letteralmente il boccone.
Poi non pretendete per favore di arrivarci in un giorno!!!… un pò per volta, senza voler strafare… magari usando la tazzina delle bambole :-))
@Mariella, torna torna… izn è poi imprevedibile… ne trova sempre delle nuove :-)
@Prof; grazie per le specificazioni sui legumi; ottima l’idea di usare “l’infernale aggeggio” che se ricordo bene porta il cibo a 120 (o 125?) … quindi il “tempo vola più veloce”
Io non bevo MAI durante i pasti…e da una vita…il mio corpo non ne vuole proprio sapere…..fiuuuuuuuu….che fortuna :-)
Però,x qst motivo,sono in perenne lotta col MONDO….non c’è giorno che io non mi senta dire che sbaglio a non bere durante i pasti…
Che dicano pure :-)
X il resto,sono in linea con le 8 regole…solo dovrei masticare un pò di più ;-)
Grazie Sabine e grazie Izn….commento pochino rispetto gli anni passati,ma GIURO che leggo semprissimoooooooo :-)
@Sabine:dimenticavo……c’è una famosa azienda tedesca molto in voga (almeno qui,nel Nord-est) negli anni ’70 (non c’è persona che abbia dai 60 ai 45anni che non la conosca o abbia i suoi prodotti) che produce batterie di pentole in ottimo acciaio ed uso intelligente dei tempi di cottura e della temperatura x la cottura dei cibi mediante una specie di termostato situato sul pomello del coperchio delle pentole…la conosci?
In occasione di una serata ho visto la novità:un coperchio x cottura veloce che,dopo diversi modelli precedenti(almeno 3),permette di cuocere le verdure a 40° in pochi minuti (ottimo x salvaguardare gli enzimi & co. che cominciano a deteriorarsi oltre questa temperatura) ed a 90° la carne (che io non mangio xò)….che ne pensi?
Io,il suddetto coperchio,l’ho già acquistato (non ho potuto farne a meno :-D ) ma son cmq curiosa di un commento in proposito…. :-)
Diciamo che ho fatto un investimento a lungo termine :-) 30anni di garanzia…così diventa pure ben ammortizzato ;-)
io lotto con il peso superfluo da sempre e di diete ne ho provate molte…ora dopo la gravidanza gemellare mi sono rimasti 5 kg e tento disperatmente di perderli.
Io non riesco a stare in piedi senza una buona colazione e con due pomdori sconditi…che poi ho casa, lavoro e figli da gestire.
sto imparando a regoalarmi e anche a pensare che il corpo negli anni cambia e bisogna accettarlo per quello che è.
a 18 anni mangiavo porcherie ed ero non magrissima, quello non lo sono mai stata, oggi sarei una balena.
i punti della dieta sono perfetti ed in Africa, dove sono stata, è vietato bere a pasto, si può bere solo prima o dopo….
ora mi tengo il mio corpo e decido di puntare comunque sulla buona alimentazione.
grazie perchè questo sito mi ha aiutato in questa ricerca….
ora vado a fare il pane….
AAAAHHHHHH! le diete!!!! Da quando non ci penso più va molto meglio! Credo che ognuno debba fare i suoi adattamenti sensati , in modo da avviare una via che non ci sia poi così ostile. E benchè sia sensato fare una buona colazione al mattino, a me fnon piace ingoiare cibi solidi appena alzata , mi piace bermi una o due tazzone di acqua calda con caffè.
Per mangiare devo aspettare le 10, e così faccio.
Ma la cosa che più mi aiuta è il movimento, se non cammino almeno un’ora al giorno non mi ritrovo. Consiglio a tutte di camminare appena si può, vedrete!
Che ne dici Sabine? Per Natale ci saranno le mangiatone di rito, camminiamoci sopra, anche se nevica! Auguri a tutte!
@jennifer, che piacere leggerti… già;ora sai perchè non si beve ai pasti, bello leggere che lo facevi già d’istinto.
Approfitto un’attimo per ricordare a @tutti che l’acqua è il fluido dei fluidi e quindi non è sostituibile da NULLA; in tal senso bisogna pure tenere presente che qualsiasi altra bevanda (dal thè a vino/birra fino alle terribili bibite gassose moderne) necessità a sua volta di acqua per essere elaborato dal nostro organismo. Quindi beviamone in abbondanza fuori pasto o 10 min prima di metterci a tavola
@jennifer; non ho nessuno dei tegami ai quali accenni… ma questo soltanto per la mia mania di cucinare con l’essenziale e l’indispensabile. Inoltre non sono una maga in cucina come izn; ho veramente poco tempo e cosi ho sviluppato un mio “metodo a lampo creativo”; guardo cosa trovo e invento sul momento. Adoro per esempio il cestino a ventaglio in inox che si adatta ad ogni tegame; si vorrebbe un monumento in piazza per chi lo ha inventato!! Del resto uso tegami in acciaio con fondo triplo ( o forse quadruplo? … non ricordo), perfette per le fritture veloci veloci con olio d’oliva extravergine.
Per offrire al nostro corpo le vitamine credo sia al meglio affidarsi alla triade; 1)di stagione 2)appena raccolto 3)biodinamico… ;-))
@diana; interessantissimo che anche in Africa sono dello stesse parere (sicuramente per lunga esperienza empirica)…
La faccenda della “dieta perenne” fa ormai parte integrante della nostra esaltata società moderna; ammiro le donne africane come portano in giro i loro corpi importanti ben fasciati con quei vestiti coloratissimi.
Molti anni fà feci a Firenze un corso di disegno del nudo; avevamo due modelle; una molto giovane asciuttina, timidina (molto piu carina con i jeans)… mentre l’altra, una simpaticissima Signora del quartiere, ben formosa sui 45 anni faceva delle nostre sedute artistiche eventi unici e pieni di calore umano.( Ups… sono andata fuori tema??… ma nooo, siamo poi quasi tutte donne, e volevo solo suggerirvi di godervi i vostri rotolini :-)))
@AnnaRebecchi… mentre sono qui che rispondo arriva il tuo commento! … penso che in ultimo ognuno trova un suo metodo; purchè consapevole.
Camminare; certamente utilissimo ed insostituibile!! … scarica la mente, attiva il sistema linfatico, deacidifica, rende elastici… :-)
@sabine, candela accesissima, e con una ciotola di crema di zucca davanti!
Godersi i rotolini sarebbe molto più facile se i vestiti che si riescono a trovare, nuovi o usati, valorizzassero il fisico delle donne per come sono realmente: con seni, cosce, soprattutto, e poi fianchi e talvolta un po’ di pancia arrotondata! Ma oggi è praticamente impossibile, a meno di non infagottarsi in roba informe tristissima. Paradossalmente io mi trovo meglio con i vestiti degli anni’60 che si adattano a un fisico non alto e relativamente femminile come il mio, piuttosto che con i jeans e il resto da lolite senza forme di oggi, ma non sempre se ne trovano in giro.
@camilla; torniamo al punto “uno” delle otto considerazioni sulla dieta. Se DIETA significa “cambiare stile di vita” si arriva ben oltre a quello che troviamo sul piatto magari imposto da qualche dietologo che spinge il bottone sul computer. Hai già accesa la candela; in primavera sarà un fiore bello… si può anche trovare un tovagliolo all’antica di lino, magari ricamato (cercando in giro nei mercatini)…
e ora ci serve il vestito per dare valore alle tue rotondità. Se hai 2 o 3 vestiti che ti piacciono vai da una di quelle Sartine che lavorano a casa per arrotondare la micro-pensione (e fai un opera utile) e ti fai fare una copia con un’ altra stoffa, magari con qualche variante… oppure ti iscrivi in un corso di taglia-cuci, dove impari tutto quel che serve per diventare Sartina di se stessa… e mentre cuci ascolti la musica… poi dopo cena ti leggi un bel libro sul divano (TV ovviamente spenta).
Ieri sera sono stata a vedere la Michela Murgia in carne ed ossa (…e lei mi ha risposto “più carne che ossa”, essendo rotondetta)… una donna fantastica di grandissima cultura e molto spiritosa. Ho già letto (ingurgitato) il suo ultimo libro AVE MARY… regalatelo a natale; aiuta a farti un bel “auto-resetting” sull’immagine femminile ;-))
Questo sito mi piace sempre di più.
Con questo post mi hai ricordato quando mi sedevo a tavola col nonno, vecchio contadino, era lentissimo, mangiava come un bue ma in tempi biblici. Risultato? era magro come uno stecchino.
Pensa che mia nonna riusciva, prima che mio nonno avesse finito di pranzare, a sparecchiare, lavare i piatti e farsi un sonnellino.
Grazie per avermi fatto tornare alla mente ricordi così belli.
Grazie Sabine, davvero ottimi consigli. Leggo spesso libri che parlano di cibo perchè il mio intestino delicato esige rispetto. Trovo i tuoi consigli davvero azzeccati!
@Luca Ferraro; grazie di questa bellissima testimonianza… e quanto mi piace:”mangiava come un bue ma con tempi biblici”… dona una gran’ immagine di questo nonno contadino :-)
Ho letto questo articolo tutto d’un fiato. E’ meraviglioso. Lo farò leggere ai miei figli. Grazie davvero.
@Anna e @Samuela, grazie di aver lasciato queste gradite tracce della vostro lettura; scrivere sul pastonudo mi dà molta soddisfazione… grazie alla calamita izn ci sono delle persone bellissime :-))
…e a TUTTI i pastonudisti vorrei augurare un sereno natale, e aggiungo queste belle parole di Gianni Rodari: “Voglio che in ogni casa spunti dal pavimento un albero fiorito di stelle d’oro e d’argento”.
Che bello che è il tuo blog…. Grazie, tutte informazioni utilissime che metterò in pratica….
Non ho problemi di linea ma m’interessa tutto ciò che riguarda l’alimentazione. Cosa pensi della teoria secondo la quale dalle 4 del mattino alle 12 il corpo attraversa il ciclo eliminativo e quindi bisogna aiutarlo mangiando solo frutta e riservare i pasti più completi alle ore successive? Grazie per tutte le infotmazioni precise e dettagliate che ci regali!
Anch’io conosco il discorso delle 3 fasi del corpo…dalle 12 alle 16 è la fase dell’assunzione,cioè il momento in cui il ns corpo è nel miglior momento x ricevere nutrimento..poi,dalle 16 alle 24 c’è la fase assimilativa,momento top x il ns corpo x assimilare i nutrimenti assunti nella fase precedente..in fine c’è la fase depurativa che va dalle 24 alle 04 a.m.,momento n cui il ns corpo si depura dalle tossine residui della digestione,ecc….
Durante questa fase è opportuno non sovraccaricare lo stomaco che ha appena concluso un super lavoro (assunzione-assimilazione) ed è buona norma aiutarlo con cibi ricchi di liquidi,preferibilmente frutta succosa,che non lo oberino di lavoro!
Io cerco di assecondare,x quanto possibile,queste fasi ed ho scoperto che mi sento molto meglio se dedico la frutta alla colazione!
Ciao a tuttiiiiiiiiiiiii!!!!!!!
@Jennifer: tu scrivi che dalle 24 alle 04 é opportuno non sovraccaricare lo stomaco ed aiutarlo con cibi liquidi, tipo frutta succosa. Ma non sarebbe meglio semplicemente *dormire*? A me sembra strano che qualcuno consigli di bere o mangiare frutta nelle ore in cui si dovrebbe ronfare alla grande! ;-)
@Claudia:….infatti Claudia….ho sbagliato clamorosamente a scrivere ……che brutta figuraaaaaa!!!!!
Infatti,la fase in cui è opportuno non oberare il nostro stomaco di super lavoro è quella che va dalle 04:00 alle 12:00 :-)
Rettifico i dati:
12:00/20:00 fase assuntiva (si assume cibo )
20:00/04:00 fase assimilativa (il ns corpo assimila i nutrienti)
04:00/12:00 fase depurativa (il ns corpo si depura dagli scarti digestivi & co.!)
Che figuraccia,scusatemi…stamane ero un pò distratta…tutta colpa dell’esubero di cibi mucosi delle feste natalizie ;-)
@Betti, non ho capito bene di quale blog parli; del pastonudo o del mio
… ma mettiamo che ti piacciono tutti e due :-))
@giovanna, @jennifer, @claudia; questi orari vanno bene, infatti ricordano circa le esigenze dell’uomo che viveva in natura (sicuramente non in possesso di luce elettrica); si mangiava di giorno (luce) e si assimilava di notte (buio)… interessante è anche il sistema dei cinque elementi della medicina cinese dove ogni organo ha 2 ore di massima potenza e due ore di relativa debolezza (per un’idea veloce guardate qui) ma c’è una lunga lista di visioni differenti… e sono pure in continua crescita; a quanto pare all’ uomo moderno piace classificare ed insegnare “sistemi di veduta”.
Ma attenzione non fissatevi solo sugli orari. Ricordiamoci sempre che l ‘emozionale incide veramente tanto; se dopo una lunga passeggiata notturna arrivate a casa con il vostro amore e siete affamati e decidete per spaghetti con aglio olio e peperoncino e un buon bicchiere di vino rosso e pure un gelatino condiviso… sono sicura che la vostra digestione sarà ottima!!
Infine ancora due parole sulla colazione; solo frutta non è da tutti, anche perché dovrebbe essere matura, appena raccolta dall’albero (!) e dubito che si possa realizzare. La frutta raccolta acerba per molti è giustamente considerata indigeribile. Invece va sempre bene un bel bicchiere di acqua calda (ca 36 gradi) a digiuno, aiuta perfettamente la fase depurativa già nominata da Jennifer
:-))
Sabine, io manco ce l´ho, un orologio! Figurati se guardo l´ora, prima di mangiare…;-)
Come hai scritto tu, e come ho scritto nel post sul secondo cervello, lo stato emozionale e mentale che abbiamo quando mangiamo per me é moooolto piú importante di tutto il resto. Steiner diceva: “meglio ottimi pensieri e pessio cibo, che pessimi pensieri e ottimo cibo” (io opterei per ottimi entrambi, ma se devo proprio scegliere, per la mia esperienza personale, non posso che dargli ragione – se l´abbia mai detto, peraltro…).
Il post sul “perché del come” era, appunto, la premessa ad un post tutto sul “come” mangiare, vero e proprio. I concetti erano gli stessi di questo bellissimo post (solo che tu li hai messi per punti, da brava tedesca, tutti in fila, ed io un po´ piú baroccamente itaiana, da silicea diciamo…;-)). Per dire, con me sfondi una porta aperta!
Credo che tutti abbiamo provato cosa significa mangiare fragole e panna e mousse al cioccolato con le farfalle nello stomaco in piena fase di innamoramento (magari imboccati) e non accorgersene nemmeno (ma chi ci pensa,in quei momenti, alla digestione??). Io, poi, anche polenta crauti e lucanica, per dire…poi, se mentre ceni guardi il muro che ti riprometti di ridipingere da mesi (o le ultime notizie!) oppure hai una finestra che guarda su un bosco o sul mare, non puó che cambiare tutto il processo digestivo (pensiamo a come mangiamo, nella nostra societá, e poi non meravigliamoci del boom delle intolleranze alimentari!!! Se quello che ho intorno é troppo, da mandar giú, come posso digerire il cibo che introduco?? ;-)))
Per quanto riguarda la medicina cinese, il ritmo i massima attivitá energetica dei singoli organi é molto utile, non solo per l´alimentazione, ma per capire quali organi “ci parlano”, ci comunicano che qualcosa non va: per esempio, se dalle 15 alle 17 é la vescica ad essere in piena attivitá, si capisce anche il perché fa bene bere in quelle due ore. E se dalle 17 alle 19 é il meridiano dei reni, beh…ecco…allora é piú facile capire perché tanta stanchezza proprio in quel momento della giornata, e perché molti attacchi di ansia o di panico, per esempio.
Ma quanto c´é da imparare???? Aiutoooo, voglio 7 vite come i gatti!!! Buon scivolamento nel nuovo anno (la prossima volta, magari, prima di scrivere tutte e due lo stesso post con gli stessi argomenti ed *esattamente* gli stessi concetti, ci facciamo un colpo di telefono, eh? cosí risparmiamo tempo ed energia :-))
@claudia; molto d’ accordo sulle 7 vite dei gatti!,
del resto si nota che noi due viviamo un periodo di sincronicità… abbiamo trattato il medesimo argomento, ma non nella stessa maniera; i super ordinati si troveranno bene nella tua versione artistica-barocca, mentre le persone un pò scompigliate si troveranno bene con la mia versione strutturata-rigida… cosa vuoi di più; sono due mani che agiscono coordinati…
buon passaggio verso l’attesissimo anno anche a te e a chi ha ancora il coraggio di leggere i commenti dei commenti…
:-))
Sabine, come si dice: ma anche no! Hai giá scritto tutto, e molto chiaramente. I lettori del pastonudo sono intelligenti e curiosi: é triste ripetere loro le stesse cose, e mi sembra anche un po´ di sottovalutarli, nel fare continue versioni diverse degli stessi consigli …non so tu, ma io preferisco imparare qualcosa di nuovo, e non sprecare il mio tempo con quanto giá letto! Ci son giá anche troppi che ripetono e ripetono e ripetono…ma noi del pastonudo abbiamo anche altro da dire. O no? :-))
ecco perché mi piace il pasto nudo! imparo un sacco di cose, anche a fare colazione, pranzo e cena a lume di candela, da sola o in compagnia. :)
Scopro il blog…e non riesco più a staccarmi dal computer perché è davvero pieno zeppo do cose interessanti e che ho cercato a lungo in libreria senza risultati.
Vivo da sola da pochi anni (ora ne ho 22) e la cosa che devo imparare meglio è nutrirmi in modo intelligente e non dannoso per me e per il pianeta.
Magari non saprò mai lavare un maglione, ma almeno starò bene e in salute.
Grazie ancora!
Brava Chia, ben arrivata in questo luogo pieno di informazioni e di calore umano. L’ho trovato pure io anni fa “per caso”… poi ho fatto amicizia con *izn*, la bella padrona di casa; instancabile ricercatrice sulla vita consapevole.
Lavare un maglione è la cosa più facile del mondo: basta chiedere la nonna ;-)