Ma che fortuna, sabato scorso sull’aereo per Bergamo ero seduta vicino a due tifosi che chiacchieravano della partita di calcio del giorno prima, quella tra Roma e Napoli. Purtroppo per me sono tra quelli che non riescono a vedere il calcio come un argomento di conversazione nonostante il mio compianto papà fosse uno degli avvocati del Calcio Napoli all’epoca del mitico Maradona, cosa che significava molte domeniche per me noiosissime allo stadio San Paolo.
Mentre volavo verso il nord a chiacchierare di farine e a preparare un po’ di tisane, da tanto e troppo tempo sottovalutate dal mondo rispetto a ciò che realmente sono, e cioè veri e propri rimedi per autocurarsi, ho pensato di annotarvene una molto carina che ho sempre dimenticato di segnalare qui sul blog (è un sacco di tempo che non vi appunto un rimedio bionutrizionale!).
Così, pure per dimenticare che ero su una macchina di metallo pesante svariate tonnellate che al momento era librata nel cielo a un’altezza incommensurabile. Non amo viaggiare in aereo per tanti motivi, tra cui l’assoluta insostenibilità che è propria a questo mezzo di trasporto, e lo faccio solo in caso non ci sia alcun’altra alternativa. E il momento in cui ci si alza da terra per prendere il volo vale da solo tutti gli spaventi di una vita. Per fortuna mi ero portata una dose da cavallo di rimedio universale… se i cavalli usassero i fiori di Bach %-/
Dicevamo. Non so se vi ho già rotto abbastanza le scatole con il fatto che ormai sono più di dieci anni che ci curiamo (a parte omeopatia, agopuntura e tutta la vasta e interessante gamma dei rimedi alternativi alla medicina allopatica) preparando infusi con tutto ciò che la terra offre, come d’altra parte i nostri antenati hanno sempre fatto dalla notte dei tempi, fino a quando non sono arrivati i farmaci di sintesi.
Ebbene, come già tanti di voi che hanno provato, per dire, la tisana antibiotica o lo sciroppo di cipolla, queste preparazioni dall’aria innocua e inutile, di solito classificate al massimo come generi di conforto, invece funzionano, e alla grande. La tisana antibiotica, che è un infuso di aglio e limone, aiuta il decorso dell’influenza e sostiene il processo di guarigione. Lo sciroppo di cipolla fa passare la tosse, ma non nel senso che la seda (la tosse serve), piuttosto serve per superare brillantemente quei momenti in cui il muco diventa abbondante e fastidioso, si fa difficoltà a espellerlo e non riusciamo a fare tutto da soli attraverso la tosse.
Questo infuso di bucce di mela di cui vi parlo invece serve soprattutto per indurre il sonno: calma i nervi e mette in condizione di addormentarsi da soli (e mi sarebbe servito tanto durante la trasvolata). Il comune denominatore dei rimedi naturali è che ti prendono per mano per aiutarti a uscire dai malanni, a differenza dei farmaci ai quali siamo stati abituati nelle ultime due generazioni, che agiscono annullando i sintomi, cioè azzittendo la voce del nostro sistema immunitario che tenta di dirci qualcosa (mal di testa = è il momento di stendersi sul letto in una stanza buia in modo che io possa riparare qualcosa; mal di gola = non usare la voce e ripara la gola con una sciarpa calda, in modo da facilitare il processo di guarigione; insonnia = esamina al più presto con calma qualcosa che è accaduto o che sta accadendo).
Per carità, ben vengano i farmaci sintetici in casi limite (mal di testa insopportabile, febbre altissima prolungata, e dolori troppo intensi, come le coliche renali ad esempio), ma nel tempo siamo stati abituati a usarli in occasioni ben diverse, tipo “devo andare al lavoro non posso permettermi di stare male” o “stasera c’è il compleanno della cugina di mia zia e non posso mancare”.
Vabbeh adesso smetto di fare la nonna Abelarda e vi allungo la tisana soporifera. Prima peró devo dirvi che sul librone della bioterapia nutrizionale c’è scritto di non dolcificarla troppo, perché pare che nei soggetti predisposti possa scatenare crisi di panico (!).
Cito dal librone: “A differenza della lattuga, che è soprattutto un sedativo e un soporifero, questa (tisana) ha un’azione Valium-simile. L’azione sedativa e ansiolitica del bromuro contenuto nella buccia (della mela) rendono questo rimedio utilissimo nelle forme di ansia accompagnate da disturbi del ritmo cardiaco (…) va usata solo in individui che non hanno semplice difficoltà di induzione al sonno per preoccupazione, o per semplice sovraccarico lavorativo o di responsabilità, con conseguente difficoltà di rilassamento, ma in soggetti che hanno una vera e propria irritabilità del sistema nervoso, comprese tutte le forme di isteria. In ogni caso nelle forme gravi, quando non si riesce a gestire più l’equilibrio neuro-psichico. Poiché l’azione è analoga a quella delle benzodiazepine, in alcuni soggetti può avere un effetto paradosso producendo un’insonnia totale.”
Potete usare tranquillamente una sola mela; quando sono stata giù a Bari da Bio&Sisto ho trovato delle melette piccole piccole (guardate nella foto la proporzione con il cucchiaio! Sono proprio nanette) e meravigliosamente buone, e ne ho usate tipo quattro, ma erano grandi come albicocche. Per una volta la tisana che cura è anche buona di sapore e secondo me si può bere benissimo anche senza dolcificarla 8-)
Ingredienti:
una mela
acqua pura
Lavate la mela, sbucciate la mela, mangiate la mela, mettete le bucce in un pentolino con circa 250 grammi di acqua fredda e portate a ebollizione. Lasciate bollire tre o quattro minuti, e se vi piace dolcificate leggermente con un po’ di miele quando la tisana è tiepida.
Impigiamatevi, sedetevi sul letto con il cuscino in traiettoria testa, aprite un libro molto noioso e bevete, preferibilmente a sorsi distanziati di 15-20 minuti. E buona notte :-)
è simile ad una tisana del libro il tao dei fornelli.. mela a spicchi, con tutta la buccia, e bacca di vaniglia incisa, in acqua bollente per 5 minuti, aggiungere una manciata di melissa e spegnere. filtrare dopo 10 minuti. la tua versione è più veloce e semplice, la proverò senz’altro
buonissimo consiglio, e articolino simpatico!
Non riesco a capire perchè a sorsi distanziati… non ho capito l’umorismo? :)
Che bello, bello, bello quando trovo questi “bignamini” sulla terapia nutrizionale e su come utilizzare cose comuni che tutti abbiamo in casa e che di solito magari buttiamo allegramente.
Complimenti e Buona domenica.
@Rossella: Ahahah!! Non era umorismo, credo che a sorsi distanziati funzioni di più!! Così dai il tempo alla tisana di fare effetto, boh! Chiederò a Elena Galeazzi! :-D
Accidenti, sembra talmente buona che mi verrebbe di farmela… ma io non ho problemi di sonno… va bene lo stesso o rischio qualcosa?!? (il librone in questo è un po’ misterioso…)
Ciao, ogni tipo di mela si equivale in questo caso?
@Izn
ciao! ottime queste idee di tisane supernaturali e soprattutto salubri!
volevo chiederti un parere che non so bene dove mettere! cosa ne pensi delle pentole di ceramica? mi hanno detto che non sono antiaderenti e che con quelle non hanno nessuna parentela…
ciao!!
Ciao! Grazie infinite per tutte le idee che ci doni…mi associo alla domanda di Loretta, si può utilizzare anche se non si ha problemi di sonno? Si può dare anche a un bimbo di 11 anni, per favorire il sonno, oppure è controproducente?
Attendo info…grazie!
Michy
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[…] 出典: ilpastonudo.it […]