Questo mese noi siamo al mare e si boccheggia; posso solo immaginare cosa succede in città, così ho pensato che, anche se ho appena pubblicato la ricetta di un gelato, un compendio su come farsi al volo in casa una granita con quello che avete sottomano ci stava benissimo.
Mi era giusto capitato sottomano qualche giorno fa questo post di Epicurious, per cui non farò altro che riproporvelo aggiungendo quello che mi viene in mente di utile.
La granita in questo periodo è un vero e proprio salvavita, perché in due ore riuscite ad avere un dessert rinfrescante e rallegrante, con tipo tre ingredienti e pochi minuti di lavoro, e potete realizzarne infinite varianti usando tre neuroni e mezzo (quelli che non soffrono il caldo).
L’autrice del post di cui sopra spiega come una granita sia sufficientemente elegante per servirla per un “dinner party”, ma anche abbastanza divertente per allungarla ai bambini di casa ed eventuali altri piccoli ospiti (che si possono anche vantaggiosamente coinvolgere nella realizzazione).
Non sono necessari attrezzi particolari e non bisogna seguire una ricetta precisa; e non dimentichiamo quell’effetto sgranocchioso di cui spesso ci ha parlato la nostra Sabine, che fa sentire meglio la nostra anima atavica di cacciatori.
Per prima cosa dovete scegliere il liquido da usare: potete semplicemente frullare (o estrarre, per i fortunato possessori di estrattore) la frutta che avete sottomano, o potete usare caffè o tè (magari fatti a freddo, di questo ne parleremo prestissimo) o succhi già pronti come quelli meravigliosi dei Tiami (ve lo ricordate, vero, che sono convenzionati con il pasto nudo quei ragazzi splendidi?). Nel post si parla molto bene della combinazione anguria/limone/un-pizzico-di-sale (che è quella che vedete in foto), di succo di limone e menta o di un puree di lamponi e pesche (ai quali però essendo un po’ meno liquidi va aggiunta un po’ d’acqua). È possibile usare anche spezie come cannella, noce moscata, e addirittura (in piccola percentuale, perché non ghiaccia) alcool, come rum o vino, ad esempio; insomma c’è veramente da sbizzarrirsi.
Il modo per non ottenere da tutto questo un unico blocco di ghiaccio ingestibile è aggiungere al composto il symple sirup. Oddio!!! Occheè sto symple sirup mo’!! o.O Sembrava tutto così facile!!!!? Vabbeh ve lo traduco: 50% zucchero, 50% acqua. Uahauahuahuah!! Vi eravate spaventati eh! Dovete insomma aggiungere circa il 20% di questo composto di acqua e zucchero rispetto al liquido che sceglierete (ad esempio 200 grammi per un litro), riducendo la quantità se il composto è già di partenza molto dolce, e tenendo presente che quando gli alimenti sono ghiacciati il sapore dolce si avverte di meno.
Secondo utiliZZimo consiglio del post, una volta preparato il composto, la cosa migliore è farlo raffreddare in freezer in una teglia larga e piatta; vanno bene quelle di ceramica o di vetro, ma a quanto pare la cosa migliore è usare una teglia di metallo (direi acciaio più che alluminio, visto che il composto è molto dolce e presumibilmente acido (la frutta e soprattutto il caffè hanno un ph basso).
Io ho usato quello che avevo qui a portata di mano, cioè una teglia di pirex per crostate, e devo dire che ha fatto egregiamente il suo dovere; l’unico dubbio è sui tempi, immagino sia necessario un congelatore di quelli seri per avere il gelato nelle due ore di cui parla il post, perché io qui nel freezer delle vacanze ci ho messo una giornata (comunque basta rompere la granita solo tre o quattro volte, poi è fatta, fa tutto il freddo).
Ingredienti:
per lo sciroppo:
500 grammi di zucchero grezzo chiaro
500 grammi di acqua pura
per la granita:
80 grammi circa di sciroppo
500 grammi di estratto/frullato/infuso a scelta
1 presa di sale marino integrale
spezie o aromi naturali a scelta
Per prima cosa preparate il simple syrup. Versate in una pentola con il fondo spesso l’acqua e lo zucchero, mettete il tutto sul fuoco a fiamma medio bassa e mescolate fino a che lo zucchero non sarà completamente disciolto. A questo punto alzate la fiamma, portate a ebollizione e lasciate bollire per tre minuti. Alla fine travasate il tutto in un barattolo o una bottiglia di vetro (meglio se sterilizzati per una decina di minuti in forno) resistenti al calore, incoperchiate o tappate, lasciate raffreddare e trasferite in frigorifero. Lo sciroppo dovrebbe conservarsi perfettamente per un paio di settimane.
Adesso prendete l’estratto/infuso/frullato che avete scelto, mescolatelo bene con il 20% di sciroppo di zucchero e versatelo in un vassoio dai bordi rialzati, preferibilmente di metallo, tenendo conto che il liquido aumenterà un pochino di volume, quindi non riempitelo completamente.
Una volta messo il “baking dish” in freezer, non dovrete fare altro che attendere una mezz’ora, tirarlo fuori e rompere il ghiaccio che si sarà formato con l’aiuto di una forchetta, poi rimetterlo in frigo e ripetere l’operazione ogni mezz’ora fino a quando non otterrete una meravigliosa granita fatta di “morbidi fiocchi ghiacciati” (cit.).
A quel punto potrete scegliere di servire subito il vostro dessert in una bella ciotolina apposita o coprirlo con un altro vassoio o un coperchio (il post dice “con la pellicola di plastica”, ma dopo lo sproloquio di qualche giorno fa come potrei mai consigliarvi una cosa del genere!?) e conservarlo per qualche giorno, avendo cura, prima di servirlo, di fargli un’altra passata di “forchetta raschiante”.
Inutile dirvi che potete vantaggiosamente annettere al tutto una bella cucchiaiata di panna (o di panna di cocco!) ed eventualmente frutta fresca se vi piace :-)
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