L’idea era di parlare del burro chiarificato, ma scrivendo mi sono resa conto che per farlo devo necessariamente spiegare alcune cose sul burro in generale. Cose che non tutti sanno, ma che tutti dovrebbero sapere. Che ad esempio il burro che normalmente consumiamo è pastorizzato: la pastorizzazione serve ad abbattere la carica batterica che ha il burro crudo, che lo farebbe irrancidire in tre o quattro giorni (i batteri con il tempo convertono il lattosio in acido lattico).
Il burro è uno di quegli alimenti che nel tempo ha subito le maggiori manipolazioni (insieme a tutti i prodotti caseari in genere, o meglio al latte in genere e a tutto ciò che da esso deriva). Non è facile trovare in Italia burro degno di questo nome e nelle prossime righe vi voglio spiegare il perché.
Personalmente compro quasi sempre un ottimo burro che però viene dalla Germania (e tanti saluti al chilometro zero). Il motivo per cui passo sopra il fatto che proviene da un posto così distante è che, come vi dicevo poc’anzi, da noi è difficilissimo trovare burro di buona qualità. Quasi tutto il burro italiano infatti, non viene ottenuto centrifugando la panna fresca, come di solito si fa in paesi come la Francia o la Germania, ma da panna che viene lasciata affiorare alla superficie.
Il motivo è che due terzi di tutto il latte italiano vengono parzialmente scremati per affioramento della panna, per produrre due dei nostri formaggi più importanti, il Parmigiano reggiano e il Grana padano.
Il processo di affioramento della panna è però piuttosto lento (se ho ben capito anche tre giorni), e spesso viene eseguito a temperature che favoriscono la proliferazione dei batteri, per cui inacidisce e peggiora molto rispetto a quella fresca. Il burro ottenuto con questo tipo di panna è di bassa qualità e ha un retrogusto di formaggio. Il parmigiano e il grana sono molto più costosi del burro, e come al solito gli interessi economici prevalgono.
Come se non bastasse, spesso i piccoli produttori di parmigiano e grana non hanno la possibilità di portare la panna ai burrifici con camion refrigerati nel modo giusto, così trasformano direttamente nel loro stabilimento la panna in “burro grezzo”, che può essere trasportato a temperature più elevate.
Il burro grezzo viene poi “rifuso”. Questo procedimento, che consiste nel fondere il burro dopo averlo ottenuto dalla panna, mescolarlo con creme di varia provenienza, e poi ritrasformarlo in burro, gli fa assumere un colore quasi bianco (il burro invece dovrebbe avere un colore più o meno giallo, a seconda dell’alimentazione delle mucche); tanto per gettare un altro po’ di fumo negli occhi, alcune ditte gli aggiungono un po’ di zafferano per farlo sembrare più giallo.
Inutile dirlo, a differenza del burro ottenuto da panna di centrifuga, quello rifuso possiede un bel po’ di grassi saturi (non di quelli buoni, perché ci sono quelli buoni, avete letto il bellissimo articolo di Arianna che lo spiega?).
Ecco perché preferisco acquistare un burro tedesco; prima di sapere tutte queste cose lo facevo per il sapore, adesso ho anche un motivo razionale. Se parliamo poi di burro crudo da centrifuga, sempre se siete certissimi della sua provenienza, la questione è completamente diversa. È un alimento assolutamente sano, e anzi addirittura terapeutico in alcuni casi; la bioterapia nutrizionale lo utilizza per varie patologie. Contiene quantità significative di vitamina D, raramente disponibili in tutti gli altri alimenti, vitamina E ad azione antiossidante e molti grassi insaturi, quindi privi di tossicità.
La cosa migliore sarebbe farlo in casa, semplicemente versando della panna fresca di buona qualità in una bottiglia, e agitandola a lungo. Dopo un po’ (un po’ più di un po’) nella parte superiore della bottiglia si forma un’emulsione gialla, che è il burro, e nella parte inferiore rimane un liquido biancastro, acquoso, che si chiama latticello (no, non è il latticello fermentato – o buttermilk – che si usa per cucinare, per diventarlo deve essere addizionato con fermenti lattici, ma di questo ne parlerò un’altra volta).
Quando invece il burro viene cotto non possiamo dire la stessa cosa, perché, avendo un punto di fumo molto basso (130°C), forma facilmente sostanze tossiche per il fegato come l’acroleina. Ed ecco che entra in causa il burro chiarificato. Sembra una cosa complicata, invece è solo burro fatto cuocere a bagnomaria (o anche in un normale pentolino con un bel fondo spesso), a fuoco bassissimo per più di un’ora, a seconda della quantità.
Il burro è composto per circa l’80% di grasso, e per il 15% di acqua. Con questo procedimento l’acqua evapora, e la caseina si separa dal grasso, che rimane solo soletto e prende il nome di burro chiarificato, che a differenza del burro vero e proprio è molto adatto alle fritture e alla cottura in generale, avendo un punto di fumo alto quasi quanto quello dell’olio extravergine d’oliva.
Ancora diverso poi è il ghee, o ghi (che è quello che preparo di solito). Rispetto al burro chiarificato il ghee viene scaldato a temperatura leggermente più alta e per più tempo, in modo che gli zuccheri e le proteine subiscano la reazione di Maillard (se vi interessa approfondire guardate qui e qui).
Questo prolungamento della cottura cambia qualcosa nel burro chiarificato (cosa ancora non si sa), e lo rende un alimento puro, molto digeribile e addirittura curativo: in india è spesso usato come base per alcune preparazioni ayurvediche. Si può usare al posto del burro, dell’olio, dello strutto, per qualsiasi uso, anche per friggere; può essere spalmato sul pane, messo nei dolci, si conserva per mesi e a volte anni, non necessariamente in frigorifero, non si ossida e non irrancidisce.
Nella tradizione orientale si mescola con cumino, fieno greco e altre piante ottenendo il Ghi gruta, un unguento rinfrescante per molti problemi di pelle, come eruzioni o bruciori; preso a digiuno invece viene utilizzato per curare la gastrite.
Ecco quindi un modo semplicissimo per prepararlo in casa. Potete anche acquistarlo, ma secondo me non vale la pena visto che costa un bel po’ (al momento — se non erro — più di 40 euro al chilo).
Ingredienti:
500 grammi di burro da panna di centrifuga
un po’ di pazienza
Lasciate sciogliere il burro in un pentolino di acciaio alto e stretto, a fiamma molto bassa. Cercate di fare in modo che mantenga una temperatura uniforme, vale a dire non deve esserci una parte che si scalda di più rispetto a un’altra. A un certo punto comincerà a formarsi una schiuma bianca sulla superficie. Sono le proteine intrappolate in bollicine d’aria. Cercate di eliminarla più possibile con la schiumarola o semplicemente con un cucchiaio.
Abbassate al minimo la temperatura e lasciate sobbollire senza mescolare, in modo da far evaporare tutta l’acqua; all’inizio il burro bollirà comunque e sfrigolerà un po’; poi la caseina precipiterà sul fondo del pentolino. Dopo il burro diventerà chiaro e non bollirà più. Potrebbe volerci molto tempo per fare tutta l’operazione, anche più di un’ora, tenetene conto; consideratelo come un antistress, a volte fare le cose con grande lentezza può essere molto terapeutico.
Trascorso il tempo necessario, dovrete togliere il burro chiarificato dal fuoco tempestivamente o potrebbe bruciare (se succede, incomincerà a schiumare nuovamente e diventerà marrone anziché dorato).
A questo punto dovrete filtrare questo liquido con un tovagliolo bianco pulito (lavato senza detersivi profumati e senza ammorbidente, altrimenti avrete un ghi aromatizzato alla lavanda, finta, oltretutto); in mancanza del tovagliolo potete usare anche un colino di metallo a maglia molto fitta. Dovete fare questa operazione con molta delicatezza, per evitare di travasare anche la caseina che c’è sul fondo. Se tutto è andato bene, dovreste aver ottenuto un liquido color oro dal gusto dolce e tostato, con un colore simile a quello del miele.
Versatelo in un vasetto di vetro e lasciatelo raffreddare prima di chiuderlo; potete conservarlo in frigo o a temperatura ambiente. Al momento dell’utilizzo, potrete prendere la quantità che vi occorre con un cucchiaio o un cucchiaino. La difficoltà sta tutta nel fatto che è una cosa nuova; dopo la prima volta preparerete il ghi con la stessa facilità di un piatto di pasta.
Potete aromatizzare il ghi a vostro gusto, avvolgendo le spezie preferite in una tela di cotone e immergendole nel burro sciolto. Potete usare cumino, pepe in grani, chiodi di garofano, noce moscata o zenzero, ma ricordate che poi qualsiasi cosa cucinerete avrà quell’aroma. Se lo fate per la prima volta vi consiglio però di lasciarlo nature. Ha già un buonissimo sapore da solo. Un’ultima cosa: che me ne faccio della caseina? la butto? Ho letto in rete che le nonne la conservavano e la mangiavano sul pane. Io ci proverò sicuramente, la curiosità prima di tutto!
Aggiornamenti:
23 maggio 2011:
In un vecchio post che ho trovato su questo bellissimo blog (che adesso ha traslocato qui) ho appreso che il ghee si può fare in modo ancora più semplice di quello che avevo imparato io.
Il procedimento è quasi identico, solo che il burro va lasciato sulla fiamma bassissima tutto tranquillo e solo soletto, senza dover stare lì un’ora a schiumarlo. Alla fine basta lasciarlo raffreddare un po’ (senza coprirlo assolutamente altrimenti l’acqua che evapora ricade dentro) e asportare la crosticina schiumosa che si è formata in superficie, e dopo passarlo nel colino come ho descritto sopra.
Le foto che vedete nel post si riferiscono proprio a questo procedimento, e il ghee è venuto praticamente perfetto. L’unico accorgimento è che bisogna stare molto attenti a non lasciar bruciare la caseina che si accumula sul fondo, Deve solo brunire leggermente: se la caseina brucia bisogna gettare tutto, perché il ghee prende un cattivo sapore.
informazioni utili e chiare, brava! Ciaooo!
@astrofiammante: Grazie cara! È bello avere un riscontro positivo… ho studiato burro per una settimana! :-)
carissima, un post esaustivo che ancora non avevo letto da nessuna parte, brava! Conserverò queste tue spiegazioni per la mia prima volta con ghee, grazie.
ottime informazioni e utilissime…per fortuna trovo sempre il burro in latteria fatto di sola panna…a volte mi diverto a raccogliere la panna del latte crudo e farne una pallina minuscola….non ho mai provato a fare quello chiarificato…ma tu sei stata chiarissima grazie
@francesca: grazie cara, vedrai che potrai usarlo anche per friggere senza rimanere con quella sensazione di pesantezza del burro bruciato. Te lo farò provare quando ci vedremo, ha un buon profumo di biscotti!
@lo: anche tu bevi il latte crudo? fai benissimo! hai visto che un paio di giorni fa è uscito un articolo su repubblica sul consumo di latte crudo? Dal titolo sembrerebbe un articolo allarmistico, poi andando a vedere bene dice semplicemente che visto che non siamo più abituati a consumare il latte non pastorizzato, molti dimenticano di osservare quelle semplici regole di igiene che le nostre nonne conoscevano benissimo, come consumare il latte in due giorni o tenerlo sempre al freddo. Purtroppo quello che uccide è sempre l’ignoranza, il latte è innocente poverino…
Ciao izn, non faccio altro che imparare! Grazie! Anch’io quando posso cerco di cibarmi in modo consapevole… purtroppo non è sempre facile!
Cara, ma il burro chiarificato ottenuto, posso usarlo dappertutto li dove è richiesto l’uso del burro normale? In uguale quantità (esempio, se in una ricetta sono previsti 100 grammi di burro, potrò usarne 100 di quello chiarificato o come legante e un pò più blando e quindi occorre metterne di più?) Va bene per fare il panbrioche o la pasta frolla ecc ecc… Potrebbe diventare tossico? Che sò botulino o tossine varie? Posso conservarlo quanto voglio?
Aspetto tue notizie e poi mi reco ad acquistare un panetto bio in un negozio eco solidale nel mio paese…
Grazie e scusa le miriadi domande…
@pagnottella: per l’utilizzo nei dolci e il panbrioche ancora non l’ho mai provato, ma ho letto spesso di gente che lo ha usato. per le dosi quindi per adesso non saprei come regolarmi, ad occhio sostituirei la stessa dose del burro.
No assolutamente non può diventare tossico, e per quanto riguarda il botulino che io sappia è un batterio che sopravvive solo in ambienti anaerobici, cioè senza ossigeno.
Mi sa che il burro chiarificato dura una vita, dentro e fuori dal frigo, ma per sicurezza tu mettilo in frigo, non si sa mai.
Vedrai che quando comincerai ad usarlo comunque ti durerà pochissimo, il problema non si porrà proprio.
Se provi a fare qualcosa prima di me fammelo sapere che sono curiosa… come un picchio. Ma i picchi sono curiosi?
Cara izn, ho intenzione di fare una bella crostata con il ghee, per questa volta l’ho acquistato, solo perchè ero curiosa di assaggiarlo prima di mettermi all’opera e farlo da me… Stamattina ne ho spalmato una punta di coltello sulla frittellona di pasta madre (fatta con la carta da forno, nell’attesa di comprare la padella “buona”…) poi ci ho aggiunto uno strato di marmellata ai lamponi… a momenti svenivo! :-) era una bontà indicibile!!!
Presto realizzero come detto sopra la crostata, ti farò sapere…
Un abbraccione…A presto!
@pagnottella: lo so… ha un sapore di biscotti appena sfornati vero? sono curiosissima di sapere come verrà la crostata con il ghi… immagino il profumo.
Un abbraccio, tesoro :-)
Ciao, è la prima volta che entro in questo blog, e mi viene subito da fare un commento. Mi piace veramente tantissimo! Ho scorso la barra laterale e gli argomenti mi interessano tutti, poi mi sono fiondata sul burro chiarificato perchè proprio ieri su un giornale avevo visto una pubblicità e mi chiedevo cosa fosse (io per il burro ho un po’ un debole, e da qualche tempo ho preso a farmelo a casa, in momenti di puro lusso, ;-))….
Ma vedo che qui c’è l’imbarazzo della scelta, e poi mi piace molto come scrivi, e il punto di vista che hai sulle cose (ho un debole anche per quella che io definisco “cucina sostenibile”)…
Vabè, adesso basta, in genere non faccio queste scene di violini, sono un po’ più “contenuta”…..
A presto e grazie!
Crostatina + Biscotti col buco e marmellata… Buoooooni …ma i biscotti li ho bruciacchiati un pò :-( La crostatina invece precisa!…
Con il tuo permesso la prossima volta scriverò la ricetta (col ghi!)
Un abbraccio… :-)
@vaniglia: benvenuta vaniglia! Ho dato una sbirciata al tuo blog, ho visto tante cose che mi piacciono, tanto per cominciare la torta mele rosse e latticello… amo già solo la descrizione :-) poi mi sono subito segnata il libro di Jamie Oliver che mi piace un sacco. Grazie, grazie per il tuo apprezzamento, prometto che proseguirò su questa strada ancora più testardamente del mio solito!!!
@pagnottella: scrivila assolutamente! la proverò senz’altro. Oggi ho provato il ghi sul pane con una confettura di susine alla grappa e con una di pomodori verdi… come dici tu… da svenimento.
Ciao izn, ecco la ricetta: 200 grammi di farina di cui 150 di farro e 50 di kamut (può essere usata o solo farro o solo kamut o anche la 00, le combinazioni a tuo piacimento) 60 grammi di zucchero di canna grezzo, (ne ho messi solo 50, ho dedotto che ce ne voleva un’altro pò, dipende dai gusti) 1 uovo, una punta di cucchiaino di bicarbonato o cremor tartaro, due cucchiaini colmi di ghi, un goccio d’acqua (fredda) o di latte (freddo) la buccia grattugiata di un limone possibilmente non trattato… Marmellata il gusto che più piace (Ho usato una marmellata purea bio di albicocca senza zucchero). Il procedimento d’impasto è essenzialmente come una normale frolla, dopo aver formato la pallotta, porla in frigo per mezz’ora, dopodichè crearci ciò che si vuole, dalla crostata ai biscotti…
Quando metterai in pratica, fammi sapere se ti è piaciuta! :-)
Un’abbraccio a presto!
@IZN: Aiutooooooo Ho provato a fare il ghi, ma…. mi serve sapere se ora lo devo buttare.
Innanzitutto non smetteva più di bollire, tipo 45 minuti, può essere? Ma questa caseina che dovrebbe precipitare sul fondo com’è fatta? Io non so se quello che ho fatto è ghi. Uffaaaaaa Sul fondo è rimasto pochissimo, tipo delle briciole scure…. e… se questa fosse la caseina… un po’ è rimasta in superficie e travasandola si è fermata nel tovagliolo.
Dimmi se devo buttare tutto per favore.
Grazie
@gabriella: gabriella stai tranquilla è tutto normale, anzi il ghi può bollire anche più di un’ora, a fuoco bassissimo naturalmente.
La caseina è una specie di formaggio scuro infatti, e se hai ottenuto un liquido color oro hai fatto proprio il ghi. POi si solidificherà e diventerà opaco quando lo metterai in frigo. Mica l’avrai già buttato, vero? Dimmi di no!
ps: vado ad aggiungere questo particolare nel post, mi hai fatto pensare che anche altre persone potrebbero avere il tuo problema :-/
@izn:
no non l’avevo buttato, ma non so, non mi convince perchè quella cosa marrone non assomigliava ad un formaggio, erano tipo delle briciole bruciacchiatine :-( e oggi quando sono tornata a casa (avevo ancora la pentola da lavare) le briciole nella pentola erano secchissime.
Su giallo zafferano che hai postato tu, si vede la caseina come una sostanza bianca sul fondo, io non l’ho proprio vista. Si sarà mescolata al resto e ce l’avrò nel ghi?
un’altra cosa: il ghi dopo averlo messo in frigorifero dovrebbe rimanere cremoso? il mio è durissimo.
E quando lo userò, se è fatto bene, non dovrebbe bruciare?
@gabriella: eccomi gabriella, perdonami il ritardo, avevo perso il commento in un mare di commenti ai quali dovevo rispondere. tra un po’ sarò costretta a rispondere solo ai commenti che contengono domande, sigh!
Dunque, se il tuo ghi era giallo e trasparente appena fatto non può esserci dentro la caseina, che come dici era scura, la vedresti.
E, sì, una volta messo in frigo diventa più duro del burro.
Quando lo userai brucerà a temperatura molto alta, credo quanto quella alla quale brucia l’olio, infatti gli indiani lo usano per friggere.
Tieni sempre presente la solita regola, di non fargli comunque superare mai il punto di fumo (cioè il momento nel quale l’olio comincia a fumare – a quel punto devi assolutamente gettarlo).
@izn: allora, dopo la chiacchierata con te e Francesca mi sono decisa a fare il ghee, però non sono proprio convinta di esserci riuscita bene… l’ho fatto a bagnomaria e c’è stato decisamente più della mezz’oretta che mi aveva detto Francesca (ma non ho visto quanto c’è stato, tipo un’ora…). Alla fine l’ho spento e filtrato malgrado non avesse odore biscottato, ma di burro e non fosse proprio limpido limpido… era color oro, come mi avevate detto, ma non so se fosse pronto. Ora è in un vasetto nel frigorifero e, solidificando, sulla superficie ha formato qualche grumo bianco che immagino sia caseina non perfettamente filtrata… che dici l’esperimento è riuscito?
@loretta: sì sì ma è normale che ci metta tanto, poi immagino che a bagnomaria ci voglia anche di più. Ma tu hai tolto la caseina, man mano che si formava in superficie?
Adesso si è solidificato completamente? Ed è omogeneo? Avrei bisogno di vedere qualche foto per capire bene, ma da quello che mi hai detto sembra abbastanza riuscito. Certo è un po’ strano che l’odore sia rimasto uguale. Che burro hai utilizzato?
loretta, ora che si è solidificato è diventato color crema chiaro? Io come ti avevo detto lo metto sul fornello a fuoco bassissimo, così ci metto meno tempo ma rischio di bruciarlo (mi è capitato l’ultima volta e ho dovuto buttare via tutto); il fatto è che ad un certo punto è pronto e va subito tolto dal fuoco, ma capire che punto è non è proprio facile.
comunque se lo assaggi il gusto dovrebbe essere un pò dolciastro … facci sapere ..
@izn e manonfra: dunque, ho tolto la caseina man mano che si formava in superficie e alla fine ho filtrato con una garza di quelle della farmacia (la stessa con cui faccio la labna) evitando di versare nella garza il deposito bianco sul fondo del pentolino.
Si è solidificato completamente e sembra piuttosto omogeneo, tranne per questo piccolo affioramento bianco che provvederò a togliere questa sera.
L’odore a me sembra uguale o molto simile a quello del burro e comunque non biscottato (anche se il termine può essere soggetto a interpretazioni…). Io posso pure provare a fare una foto, ma non so che esce fuori… magari appena posso la faccio e te la invio.
Ho usato il burro castel di guido (l’azienda bio del comune di roma).
Il colore è crema chiaro, abbsatanza brillante.
Non l’ho assaggiato, non ho avuto tempo (lo so che sembra assurdo…), vi farò sapere di che sa.
Comunque grazie, siete un pronto soccorso ineccepibile :-))
@loretta: mi hai fatto venire voglia di ghe! stasera passo allo collinetta e compro un pò di burro fresco .. è da un pò che l’ho finito, tentennavo solo perchè l’ultima volta l’ho bruciato e ci sono rimasta un pò male. domani ti racconto come è venuto!
a proposito, per te che sei più o meno vicina di casa: ti interessa la divisione (in quarti), di un prosciutoo che devo ordinare per l’appunto alla collinetta?
@manonfra: no, non ti scoraggiare, ma come tu che sei una veterana del ghee, ti fermi solo per qualche bruciacchiatura?
Ti ringrazio per avermi interpellato sul prosciutto, però no, noi non ne consumiamo quasi mai ed essendo solo in due ci metteremmo un millennio a finirlo… grazie però e se ti capitano altre cose fammelo sapere :-)
@izn e manonfra: dunque, la foto non l’ho fatta, non ho avuto tempo, però ieri sera sono andata a togliere i residui bianchi dalla superficie e ho scoperto che la consistenza del ghee messo in frigorifero è dura e granulosa, come se avesse formato tanti piccolissimi grumi nel raffreddamento. L’ho anche assaggiato, è buono a parte i grumi, però non mi sembra affatto diverso dal burro… misà che non è venuto granché…
@loretta, ieri sera l’ho fatto il ghe ed è venuto benissimo, ma da come ci hai desctitto il tuo probabilmente la caseina non è evaporata del tutto … il profumo non può essere come quello del burro: è proprio un’altra cosa, molto più dolce. Comunque consumalo così come ti è venuto, la prossima volta ti perfezionerai … io stasera con un filo di ghe, preparerò la padella per le frittelle di pasta madre … ce la farò?
@manonfra: ok, però la prossima volta lo metto direttamente nel pentolino, altrimenti ci metto un mese…
@manonfra e loretta: ragazze, prima di tutto visto che siete tutte e due qui volevo dirvi che la mia amica di albano mi ha chiamata ieri per dirmi che ha appena aperto un negozio bio proprio lì, ad albano, e ha tutte le cose di cui parlavamo, compreso il latte! Se vi interessa vi faccio sapere l’indirizzo.
per loretta, sai cosa dovresti fare? prova ad andare al bio e compra un vasetto piccolissimo di ghee, così almeno capisci quale deve essere la consistenza e il sapore, altrimenti andando alla cieca è molto più difficile! E anch’io s fossi in te lo farei direttamente nel pentolino, basta usarne uno con un bel fondo spesso.
per manonfra, fammi sapere poi come sono venute le frittelle nel post delle frittelle che sono curiosissima!!!
@izn: è sicuramente biopolis!!! Ha inaugurato una settimana fa e noi volevamo andarci oggi a vedere… ma prima dobbiamo fare gli impasti del pane senza impasto con plonfa e bianca baby :-))
p.s. la frittella stamattina era SUPERLATIVA!!!!
Allora, ho verificato l’aspetto del ghee da biopolis che ne aveva un vasetto di vetro. L’aspetto è identico al mio quindi ho deciso di usarlo così com’è, fino alla prossima prova. Ci ho fatto pure i pop corn ieri sera :-)
Riguardo a biopolis è davvero bello che abbia aperto un negozio così ai castelli. Anche se c’è qualcosa che non condivido (io sono un po’ integralista su alcuni argomenti, Zac direbbe talebana!), il fatto stesso che ci sia una realtà del genere in un paese così è già un miracolo! Nello specifico non mi è piaciuto che al reparto frutteria ci siano solo buste di plastica (con relativi, inutili, guanti di plastica). Ma sato che sono una talebana, appunto, mi sono fatta dare delle buste di carta al reparto pizzicheria e ci ho pesato la frutta e la verdura :-) Non contenta ho anche lamentato la cosa alla cassiera che mi ha detto che purtroppo sono obbligati a fare così non so per quale assurda legge (voglio espatriare!!). Gli ho anche chiesto se prenderanno il latte crudo, ma per ora sembra proprio di no (però carinamente si è appuntata la mia richiesta).
Comunque il negozio è sostanzialmente un punto vendita di Ecor, che propone anche altri prodotti. Ho comprato anche Valore Alimentare e ho trovato la Laurentana in vetro con il vuoto a rendere… speriamo che questo sia il segno di un miglioramento :-)
@izn: ma come lo uso questo ghee? Al posto del burro… ma io mi sono accorta che il burro non lo uso mai, se non per torte e biscotti. E allora? Ho questi vasetti in frigo che mi chiamano, ma….
@loretta: tu sei proprio un mito, eh eh, sei peggio di me, ed è quanto dire!
@gabriella: lo puoi usare soprattutto per friggere quando ad esempio fai le crepes, o le frittelle di pasta madre, o i pancakes, ma anche per qualsiasi situazione nella quale devi usare burro a temperature alte. Anche in alcuni dolci, io ad esempio l’ho usato negli pseudo-financiers. Chiedi anche nella stanza delle chiacchiere, sicuramente le ragazze ti sapranno dare un sacco di idee. Mi sa che alcune persone lo usano anche a scopi cosmetici e curativi!
rieccomi.
per la verità il mio incontro con te era partito da qui.
che io il burro chiarificato lo facevo già. ma dopo che ho letto questo post mi viene mooooolto moooolto meglio.
mi sa che trasmetti positività, tu. :-)
[…] Izn ha parlato di ghee in uno dei sui post in cui tante informazioni interessanti e utili sono stemperate dal suo tono […]
@IZN: Ti scopro sempre più necessaria, fonte di informazioni vitali. Grazie!
Anche io compro il famoso burro tedesco, ma ne trovo anche di italiani, sempre bio, credo ci si possa fidare , tu che dici? Certo quello tedesco è più saporito. Ho preparato le mezze penne con il burro a mia madre, la stava desiderando e da tempo non la faceva più perché non ne sentiva più il gusto di una volta. Il risultato? Mi ha detto: ” caspita sà di burro vero… Come allora quando ero piccola, negli anni ’30 e ci portavano ai campi solari, a Genova, per merenda pane e burro o marmellata, che meraviglia.”
@manola: grazie a te per interessarti a queste cose che per me sono così importanti :-)
Dunque, per quanto riguarda il burro bio è possibile fidarsi, ma sempre se è possibile cercando quello di centrifuga, soprattutto per quanto riguarda il sapore e la qualità.
Quello tedesco è più saporito proprio perché è ottenuto da panna centrifugata invece che attendendo che affiori.
Che cosa stupenda leggere che tua madre ha riconosciuto il sapore del burro antico… :-P
@izn:ciao cara..siccome dalle confezioni del burro che trovo in giro non capisco se sia o meno di centrifuga,tu pensi che il burro della stessa marca tedesca del latte fresco che usiamo entrambe(ora non sarei in grado di scriverne il nome….troppe consonanti ravvicinate…tipo…birgenytdresevstenbadenbuden!!!!!),sia adatto x fare il ghee?Grazie mille…
@jennifer: assolutamente sì, io uso proprio quello! quando trovo il burro crudo bio viene ancora meglio, ma il berchtesgsdener è un’ottima alternativa :-)
Grazie izn…sempre una certezza!!!!
Izn- ma allora se uso il berchtesgsdener, non è necessario fare il ghi? oppure il ghi è un’altra cosa?
ciao a presto..
ciao, mi ha dato il tuo sito la Dottoressa Elena Galeazzi. ho il bimby, volevo gentilmente sapere una ricetta per fare il burro a casa con il bimbygrazie molte un saluto
e’ molto carino il vostro sito a presto
@cleofe: ehm… che per caso sono un po’ in ritardo con la risposta? Il ghi è un’altra cosa, è un passaggio successivo al burro, ma lo puoi fare con il berchtesgadener :-P
@silvia: ho il bimby ma non l’ho mai usato per fare il burro :-/ Però credo sia semplicissimo, basta che lo fai andare come se dovessi fare la panna montata, ma per più tempo; in pratica quando vedi che la panna è montata continui a farlo girare fino a quando la panna non “impazzisce” e si divide in un pezzo solido, che è il burro, e un liquido acquoso biancastro, che è il latticello (ma non il latticello fermentato che si usa per fare i dolci, è solo un latticello semplice che puoi utilizzare ad esempio per fare il pane sostituendolo all’acqua).
A questo punto devi sciacquare il burro e strizzarlo bene in un canovaccio, devi togliergli più acqua possibile. Poi che io sappia puoi conservarlo in frigo per tre o quattro giorni, non di più.
Tieni conto che il burro sarà tanto più buono quanto migliore è la qualità della panna di partenza che utilizzi.
Guarda anche i link che trovi alla fine di questo articolo, ti saranno sicuramente molto utili :-)
ciao izn, ho fatto il ghi con un burro bio che compro in francia, non ho ancora capito se sia di centrifuga o d’affioramento, c’e’ scritto “beurre de baratte”, comunque ha un buon sapore, beh ritotornando al ghi , pazzesco pare che mi sia venuto bene al primo esperimento , e adesso e’ la nel suo barattolo nel frigo, non so bene cosa farne, anche perche io non friggo molto, pero, ha lunga scadenza vero? ciao
@giordana: sì sì tranquilla ha lunghissima scadenza! Puoi usarlo per fare ad esempio i pancakes, o qualsiasi cosa in padella, oltre che per friggere. E anche per fare dei dolci, io ad esempio l’ho usato per questi qui, e ne è valsa la pena :-9
si penso che provero questa ricetta che mi proponi facendoli diventare pseudofinancier alle …..mele, data la stagione. ciao
ciao!
una domanda: si può secondo te chiarificare il burro fatto in casa, per farlo durare di più? ciao ciao
clara
@clara: ciao clara, benvenuta sul pasto nudo :-)
Secondo me si può fare assolutamente, cerca però di strizzare bene via tutta l’acqua, in modo che non ti dia fastidio o schizzi. Fammi sapere poi come ti sei trovata, tra l’altro anch’io avevo intenzione di provare a farlo proprio in questi giorni.
grazie! che velocità!! ti farò sapere, un amico ha un’azienda agricola e dovrebbe riuscire a reperirmi della panna…
ciao ciao
Ciao, seguo il tuo blog da un pò ma non ti ho mai scritto, lo trovo molto interessante e ho provato a seguire vari suggerimenti, aspetto con ansia il seguito sull’acqua. Ti scrivo per chiedere se il burro chiarificato si può usare in sostituzione del burro sempre. Te lo chiedo perchè mio figlio è intollerante alle proteine del latte e volendogli fare dolci per colazione e merenda trovo spesso ricette che prevedono il burro. Dovendo sostituire il latte quando c’è nella ricetta poter usare un burro che però contiene poco o niente proteine sarebbe molto più facile. Per non parlare di altre ricette come un risotto o un purè. Grazie per la risposta.
@anita: ciao Anita, ben apparsa sul pasto nudo :-))
Sì, sì, resta collegata per l’acqua, che le cose si stanno muovendo, vi darò un sacco di informazioni importanti.
Dunque, per quanto riguarda il burro chiarificato, in genere il modo migliore di usarlo è cotto, perché resiste molto meglio di quello fresco alle alte temperature. Se guardi nell’indice delle ricette troverai anche dei dolcetti e dei biscotti fatti con il burro chiarificato.
Anche la mia bimba era intollerante al latte (non so però se proprio alle proteine), e le cose fatte con il burro chiarificato le ha sempre mangiate tranquillamente. Tieni conto che ho letto che piano piano l’intolleranza al latte si attenua se glielo si presenta in piccole dosi. Addirittura ho letto che l’intolleranza è una cosa strana, per fare un esempio il bimbo non ha alcuna reazione con 25 grammi di latte e invece ce l’ha con 30.
Per il risotto e il purè ho usato tranquillamente il burro chiarificato. Però non vengono buoni come con il burro fresco secondo me. O meglio, sono buoni ma il sapore è leggermente diverso, un po’ “tostato”.
Il parmigiano gliel’ho sempre dato anche da piccolissima e non ha mai avuto nessun tipo di reazione.
Ovviamente prendi tutte queste cose con beneficio d’inventario, da mamma a mamma perché per informazioni più precise ci vuole un nutrizionista (potresti provare a chiedere a Elena sulla sua rubrica).
Ti ringrazio della risposta, sabato ho fatto il burro chiarificato, non so se il burro di partenza era di centrifuga, ho seguito il procedimento di Bressanini al forno a 80° per 1 e 1/2 ora circa avendo poco tempo ma non sono sicura del risultato. Ti spiego: il latticello si è depositato sul fondo ma c’era poca schiuma sopra. Comunque alla fine il composto era trasparente e giallo. Poi l’ho schiumato e filtrato e fatto solidificare in congelatore. Il Burro conteneva poca caseina? Ci vuole il calore di una fiamma anzichè il forno? Inoltre adesso il burro in vasetto è tornato al suo colore di prima? Boh!… e dire che volevo iniziare a fare la pasta madre…ciao
Ciao!
Complimentoni per il blog..mi sto appassionando sempre più!
Ho una domanda: se dalla panna si fa il burro centrifugato, anche la panna si può produrre centrifugando il latte intero??
Forse mi è sfuggito qualche link..
Grazie.
Buonasera a Tutte!!!!
Ho visto il burro chiarificato della Prealpi ma non riesco a comprarlo…..
attendo risposta grazie.
Susanna
Ciao, volevo fare un commento a questo articolo perché proprio oggi nella trasmissione “Occhio alla spesa” di Rai1 parlavano del burro.
Un distinto signore chiamato “parere autorevole” dal buon Santoro (il conduttore) dichiarava che il burro ottenuto per affioramento e’ molto migliore rispetto a quello ottenuto per centrifuga perché la panna ha il tempo di affiorare lentamente e di conseguenza e’ più ricca di quella ottenuta più velocemente strapazzando il latte.
Voi che ne dite?
@anita: ehm. è passato quasi un anno :-/ anita devi perdonarmi, ma a volte vedo i commenti vecchi solo perché vengo a rispondere a uno nuovo. Ma non riesco a non rispondere lo stesso alle domande, nella speranza che qualcuno magari ripassi, o che le risposte possano essere comunque utili ad altri.
Provo a risponderti adesso. Dunque, in questo post, che ho scritto ormai quasi tre anni fa (ARGH) non ero a conoscenza di alcune cose che invece adesso so. Ad esempio, che c’è una differenza tra il burro chiarificato e il ghee, e questa differenza la spiegherò in un aggiornamento a questo articolo che cercherò di scrivere oggi stesso.
Ad ogni modo quello che hai fatto tu è il burro chiarificato. Il metodo di Dario io non l’ho mai usato, e quindi non so esattamente quale debba essere il risultato, hai seguito letteralmente tutti gli step che lui descrive?
Ti anticipo comunque che tra qualche giorno con tutta probabilità dovrei inserire nel blog una certa cosa (top secret per adesso :-)) che vi aiuterà molto per tutte queste cose che è difficile capire con la sola descrizione scritta.
@marjanne: idem come sopra per il ritardo nel risponderti :-P
Dalla panna non si fa il burro centrifugato; il procedimento è centrifugare il latte per isolare la panna, e poi il burro viene ottenuto dalla panna, ma non centrifugandola, bensì agitandola (non so bene però l’industria se utilizzi lo stesso procedimento che si usa manualmente). Non ti è sfuggito qualche link, evidentemente io non sono stata molto chiara. Ma rimedierò prestissimo, prometto!
@susanna: che vuol dire che non riesci a comprarlo? Che non lo trovi??
@sabrina: Non voglio essere maleducata, ma il “parere autorevole” era poco autorevole se ha detto veramente una cosa del genere. Poi vabbeh, se l’ha detto Santoro… (eheheh).
Non è assolutamente vero che il burro che si ottiene per affioramento è “migliore” (poi bisognerebbe anche capire migliore in cosa, boh), anzi secondo me è decisamente peggiore sotto tanti punti di vista (prova a tenere un vasetto di panna a temperatura ambiente per tre giorni e poi dimmi di che sa – nooooooo aspetta *non* assaggiarla, potrebbe aver sviluppato tra gli altri anche batteri patogeni, anche se è pastorizzata!).
Ma poi, *perché* la panna che affiora lentamente sarebbe più ricca di quella ottenuta velocemente? o_O
La storia del latte strapazzato poi mi fa morire di risate :-D
Se puoi fammi sapere chi era ‘sto parere autorevole… mi viene da pensare che fosse un produttore di burro. Da panna di affioramento ovviamente :-)
Esatto! Era un produttore di burro che pero’ non ha pubblicizzato la sua azienda. Pensa che ha perfino sottolineato la fortuna che abbiamo in Italia di produrre il Parmigiano e il Gran Padano così grazie al loro processo produttivo otteniamo queste “ottime” panne!!
Sono molto delusa perché mi e’ sempre sembrata una trasmissione piuttosto seria. Anche il conduttore (che non e’ il Santoro che tutti conosciamo) e’ sempre molto equilibrato.
Va be’, come tutte le cose che si vedono alla tv bisogna dargli il giusto peso.
che tristezza….
[…] Nel frattempo, in un ampio contenitore di vetro o ceramica tipo insalatiera, mettete a stemperare 3 cucchiai di burro o ghee (anche scritto ghi, lo vedete in foto, e potete vedere cos’è qui). […]
Ciao Izn,
è la terza volta che preparo il Ghi e mi era sempre venuto perfetto!
Questa volta pero’ mi è rimasto piu’ liquido e sopra alla parte bianca c’è una parte liquida che sembra olio!
Cosa ho sbagliato??
:)
@Swami: Uhm. Lo tieni fuori dal frigo?
@Izn: Si! Ma l’ho sempre tenuto fuori….
E le altre volte,dopo poco si è solidificato…
E’ questo “olietto” sopra che è strano!
Pero’ il profumo è quello…
V.
@Izn; un’ultima cosa,ma per friggere del pesce, useresti il ghee o meglio l’olio???
Che dice la bioterapia??
:)
@Swami: ecco svelato l’arcano :-) È solo che fa più caldo adesso e quindi il ghee oltre un tot di temperatura rimane liquido. Fai la prova, mettilo in frigo e vedrai che ti si solidifica in un attimo.
Per il pesce userei l’olio, per non mescolare grassi animali diversi :-P
@ Izn: Grazie,faccio la prova frigo allora…. ;)
Ciao,
Se volessi fare la salsa besciamella con il burro chiarificato che dose dovrei usare su mezzo litro di latte?
Ciao izn.. il tuo sito è meraviglioso. Ho provato a fare il ghee e secondo me è venuto bene. Vorrei però provare a produrmi anche il burro da cui partire perchè da me il famoso burro da centrifuga tedesco si trova difficilmente, va ordinato in anticipo e non è detto che poi arrivi e gli altri burri bio che si trovano sono tutti per affioramento. Tu poi hai provato a produrre il burro in casa per poi trasformarlo in ghee?
Ciao e ancora complimenti, Claudia
Bello questo post … cerco di cucinare in modo naturale, avevo sentito parlare del burro chiarificato ma non avevo mai provato a farlo.
Io ho il bimby e anni fa avevo provato a fare il burro dalla panna mi era venuto chiarissimo quasi bianco, cosa si intende per panna di buona qualità? Ce n’è di buona qualità al supermercato? Se uno fa il burro in casa (voglio provare) è meglio ugualmente poi chiarificarlo?? Grazie
Un post davvero interessante!
Concordo con la tua affermazione: in Italia è difficilissimo trovare burro di buona qualità.
Ma io l’ho trovato e lo suggerisco a tutti: il burro di panna di centrifuga freschissima prodotto dalla ditta Inalpi di Moretta (CN).
Un alimento sano e genuino, anche garantito dal Marchio Regionale Piemonte.
Lo acquisto abitualmente nel mio supermercato di fiducia, lo adoro spalmato sul pane e lo impiego per la preparazione di tante diverse ricette, dagli antipasti ai dessert.
È unico: provate per credere!
ATTENZIONE….POST LUNGOOOOOOO….sono logorroica…anche nello scrivere……
ciao, mi chiamo valeria e vorrei condividere la mia esperienza in fatto di ghee !
avendo molto tempo da perdere ho deciso di fare il ghee partendo ….dalla panna !
ho montato la panna all’ossessione….pensavo mi si bruciasse il motore dello sbattitore !
ma poi magicamente si è separato il tutto : burro e latticello….ho fatto il tutto in due volte perchè avevo 1 litro di panna e tutto non mi ci stava ….ho notato che se si usa la panna al limite del congelamento il tutto avviene prima e meglio !
quasi mezzo litro di latticello e un bel panetto di burro bianchissimo
il latticello l’ho inoculato con un po’ di latte fermentato bio per 24 ore, lasciato a temperatura ambiente per altre 24 ore…..ho ottenuto una sorta di yogurt liquido e poco acido…..molto simile al buttermilk fermentato tedesco….e che in pianura padana manco sanno cos’è…..poi, non contenta, ho rifermentato la creattura aggiungendo mezzo litro di latte scremato UHT……risultato ?….una cosa divina !!!! assolutamente identico ad un perfetto buttermilk….non vi dico che pancakes e che crostate sono riuscita a fare !!!!!….lo sto riproducendo a go-go perchè è ottimo da bere….e non mi devo neppure sbattere con la yogurtiera….visto che si riproduce benissimo al di sotto dei 30°C, come un normale buttermilk…..mi basta metterlo nello stanzino dove ho la caldaia !!!
il burro ottenuto e che urlava “AIUTO CARICA BATTERICA IN ARRIVO” l’ho fatto andare a bagnomaria per una ora buona…..non ha mai bollito, ma ha fatto tutto quello che doveva fare per diventare ghee….ma non è che mi convincesse molto……troppo chiaro e troppo poco saporito……
se ne è stato buono buono in frigo per circa 10 giorni….
poi, in preda al delirio ghee ho preso mezzo kg di burro dal mio caseificio locale…ho aggiunto il ghee incerto avanzato….ho “righeezato” il tutto (questa volta sul fuoco anzichè a bagnomaria !)ed ho ottenuto la quint’essenza della delizia……non so se avete mai assaggiato le fette biscottate al malto d’orzo……uguale ……ma più dolce…..buonissimo ….e non vi dico nei risotti o per friggere la cotoletta !!!!…..leggerissimo….digeribilissimo….saporitissimo…..
per mia esperienza, e spero possa esservi utile, ho notato che :
la massa si deve ridurre della metà circa,
schiumate quando la massa caseosa in superfice è abbondante e “addensata”
fuoco medio/basso
spargifiamme indispensabile
pentola in acciaio con fondo molto spesso (con la ghisa mi sono trovata male),pentola bassa a fondo piatto e bella larga…così la superficie di evaporazione aumenta e si fa prima
non abbiate paura a mescolare dopo aver schiumato, tanto filtrerete il tutto !
la massa “bolle” due volte, la prima in modo abbastanza evidente…..la seconda in modo quasi impercettibile e poco dopo che si sono formati i “crostoli” scuri sul fondo……pochi istanti da questo momento e siete pronti per filtrareil ghee
deve sobbollire dolcemente e non sfrigolare come l’olio per le frittelle a carnevale, se no bruciate tutto….
pazienza….tanta pazienza….io ho impiegato 2 ore !!!
raffreddare sempre a temperatura ambiente e senza coperchio prima di, eventualmente, mettere in frigo
usare sempre barattoli di vetro pulitissimi per la conservazione
usare strumenti in acciaio per prelevarlo e sempre quelli e mai lavati con il detersivo
inoltre mi hanno detto che :
è normale che il ghee casalingo sia leggermente granuloso e duro…. specie se tenuto in frigo
è normale, anzi deve, che se il ghee viene tenuto a temperatura ambiente…dopo un po’ “trasuda” olio
come sostituire il burro con il ghee….beh,generalmente io ne uso poco meno della metà in peso e aggiungo un po’ del mio buttermilk fermentato negli impasti….giusto per recuperare la parte “acquosa” del burro che nel ghee non esiste….ma non è una legge…vado molto a occhio……e non sempre va bene !!!!
un’ultima cosa…….il ghee è il migliore struccante per occhi che io abbia mai provato…..se vi interessa vi posto la mia ricettina in proposito !
scusate la lungaggine ma a casa mia LATTICELLO E GHEE NON SONO PARTICOLARI…..MA STILI DI VITA !!!!!!!
spero di essere stata utile a qualcuno !
Valeria da Parma
aggiungo solo una cosa…..in linea di principio il ghee può essere usato anche da chi ha intolleranze al lattosio….infatti, se ben fatto, il ghee non ne contiene affatto….ma non sono un medico….sono un chimico e la cosa mi sembra esatta…..teoricamente…..ma praticamente non ci metterei la mano sul fuoco…specie per quello autoprodotto…..ora non vi assillo più…..
Complimenti per l’articolo, dai commenti infiniti…
Una sola cosa che secondo me non è stata detta, usare un burro ottimo come credo sia l’Alpen Butter , (fatto da latte crudo) e usarlo per fare il Ghee è proprio un gran spreco .
Un burro come quello che puoi trovare anche qui in Trentino nelle malghe d’estate non pastorizzato è il miglior grasso esistente per l’essere umano e cuocerlo per il ghee gli fai perdere gran parte delle sue proprietà.
Quindi un burro con quelle proprietà andrebbe usato il più possibile crudo.
Per fare il Ghee non dico che va bene qualsiasi burro, ma è sufficiente un burro biologico che si trova abitualmente .
Grazie per l’articolo che spiega bene la differenza tra centrifuga e affioramento.
Walter
Grazie per le esaurienti spiegazioni. Io faccio il burro da me con la panna fresca, ma adesso dopo aver letto sul tuo sito, proverò a farlo chiarificato.
[…] Eccolo in fase di raffreddamento: e pronto per essere utilizzato …io ho utilizzato il metodo del bagnomaria, ma altre bloggers lo hanno preparato anche così: il Ghee in forno di Stella di Sale direttamente su fiamma (con un bel post allegato :)) de Il pasto nudo […]
Io ho fatto il burro chiarificato ma stavolta mi è venuto marrone si può lo stesso consumare? O lo devo buttare?
Dipende da quanto è scuro! Se si è proprio bruciato non va usato