Frutta cotta con questo caldo??! Siamo solo all’inizio di settembre, potreste dirmi! Questo post fa compagnia al pan speziato! La Eck copia le stravaganze di izn :-/ Nulla di tutto questo. La questione è che in Italia la cultura della frutta cotta è pochissimo diffusa.
Quando propongo ai miei pazienti la frutta cotta il più delle volte pensano subito alla mela cotta dell’ospedale e la fantasia finisce subito; anche se qui sul pasto nudo molti di voi vanno sicuramente oltre.
Il mio essere tedesca mi dà però il pass per contribuire con qualche “strana” combinazione gustosa. Non so se avete presente… mi riferisco ad esempio al fatto che in Germania mangiamo gli spaghetti con il sugo di… mirtilli cotti! I bambini ne vanno matti e confesso che da bimba piacevano pure a me, sarà stato l’imprinting genetico.
Insomma, sarà da circa un mese che qui in famiglia mangiamo le pesche cotte quasi ogni giorno: sono buonissime, sane, e un’ottimo metodo per far fronte alle montagne di frutta che arrivano per regalo dagli amici. Uso solo quelle stramature e ammaccate; sono dolcissime e piene di succo gustoso; basta tirare (non tagliare) via la pelle, tagliarle a pezzettoni e se volete aggiungere al massimo mezzo dito d’acqua e una micropresa di sale. Poi una breve cottura in un pentolino per pochi minuti (non andate rispondere al telefono! Rimanete lì al fornello, buoni buoni).
A fuoco spento vi basterà aggiungere una manciata di uvetta (bio) e la delizia sarà pronta da servire (però aspettate che arrivi a temperatura ambiente). Il piatto magari non sarà bellissimo da vedere, ma l’aroma della frutta matura ricompensa l’aspetto, senza ombra di dubbio. Non serve assolutamente alcun tipo di zucchero, grazie al fatto che la frutta così matura (ovviamente parliamo di frutta di stagione) è già molto dolce. L’aggiunta di zucchero nelle classiche conserve di frutta sciroppata serve per correggere l’acido della frutta magari bella ma immatura e quindi di difficile digeribilità.
Molti credono erroneamente che la frutta quando viene sottoposta a cottura perda tutte le vitamine e quindi le sue proprietà; magari qualche vitamina super-termolabile se ne andrà pure, ma la vitamina C, tanto per fare un esempio, è piuttosto resistente ai 4-5 minuti di cottura che ci vogliono. Inoltre a compensare questa piccolissima perdita vi elenco la luuuunga lista di vantaggi della frutta cotta:
1) si può dare ai bambini in svezzamento e anche nel pre-svezzamento: di solito se ne innamorano perdutamente e… miracolo miracolo! La mangeranno tutta la vita ;-)
2) è un ottimo alimento quando si è malati: mal di gola, febbre, raffreddori, influenze… insomma quando siete ko. La frutta cotta (a temperatura ambiente) serve per idratare, mineralizzare, agisce favorevolmente sull’intestino, è pure antipiretica e drena il sistema linfatico. È molto adatta anche ai bambini più piccoli (ve l’avevo già detto per caso?);
3) è un sanissimo (e buonissimo) fuori pasto: preparatela e lasciatela in cucina in bella vista; dopo al massimo un’ora qualcuno sarà paassato a spazzarla via, fate questo esperimento! dalla sua ha anche il fatto che è amatissima dai pigri della masticazione;
4) chi teme l’intestino pigro trova un’amico fedele;
5) conosciamo tutti la regola niente frutta dopo i pasti – ma se volte sgarrare con la frutta cotta potete farlo, e vi troverete bene (questo consiglio non è adatto agli integralisti e agli intestini super-delicati);
6) chi segue la macrobiotica sa che la frutta è molto yin, ma con la cottura diventa più yang :-)
Aggiungendo due granelli di sale marino integrale è ancora più sana ed è pure più buona dal punto di vista organolettico (il sale in micro quantità esalta tutti alti sapori esistenti… vecchio trucco di ogni buon/a cuoco/a).
Tanto per riprendere e chiarire il discorso della stagionalità, i frutti adatti a finire nel pentolino in estate sono ciliegie, albicocche, pesche, prugne, frutti piccoli tipo mirtilli, more, lamponi. Naturalmente potete associarne due o tre tipi. In inverno invece i due indiscussi protagonisti sono ovviamente la mela e la pera.
Se volete modulare il sapore potete aggiungere buccia di limone (non trattata, mi raccomando), cannella, un chiodino di garofano, uvetta (alla fine), e la micro-presa di sale marino integrale, naturalmente. La ricetta che vi ho indicato è volutamente quella di base, semplice e veloce, adatta soprattutto ai bambini e agli intestini delicati.
Benvenuti nel mese di Settembre, e una vita piena di frutti a tutti :-)
Con un simile elenco di benefici come resistere? Corro ai fornelli a cuocere le pesche!
E pensare che stamattina non ho preso le pesche perché queste giornate di fine estate mi fanno già pensare a zuppe calde e colori autunnali.
Le pesche cotte potrebbero essere un ottimo cibo di passaggio, con l’ingrediente primario che ancora parla di sole e la cottura che ci introduce all’autunno. Wow, grazie, questa ricetta è un po’ come i classici vestiti di mezza stagione che nessuno sa mai dove trovare :-)
Sono capitata qua per caso e ho trovato il tuo sito meraviglioso,con articoli interessanti e splendide ricette ricche di fascino e sapore, Probabilmente lo sai già ma te lo voglio dire : sei bravissima. Complimenti!
Ma perché si ha una così bassa stima della frutta cotta? Pochi giorni fa avevo a casa il mio neoragazzo e stavo morendo dall’imbarazzo a mangiarmi il mio quotidiano dessert serale a base di mela cotta con prugne secche :( ( si ho l’intestino che è un disastro )
Adoro il tuo blog. E’ tutto il pomeriggio che -tra un impasto e l’altro- ti leggo.
Ora ovviamente voglio fare TUTTO! Domattina comincio la trasformazione della pasta madre :)
sono già innamorata.
Danke, Sabine :)
oh adoro la frutta cotta in tanti modi e per me è più una golosità che una ‘cura’ anche se so che mi fa molto bene. Nella mia trattoria mia sorella spesso cuoce frutta e vedo che è apprezzata da tanti. Una mia figlia neonata, dopo il mio latte, ha provato il liquido della mela cotta perchè aveva problemi di intestino, e l’aiutava tanto. Grazie dei consigli
Io le mele cotte le adoro in ogni forma, ma le pesche non le ho mai provate! Proverò questa settimana visto che ne ho una bella scorta dopo l’ultimo acquisto del GAS!
eccomi finalmente a rispondervi con un pochino di calma;
@benedetta: ti sono piaciuti le pesche cotte? qui a casa siamo passati ormai alle prugne, pure buonissime
@silvia: mi piacciono moltissimo le tue considerazioni sulla mezza stagione; è vero che con la cottura le pesche acquistano un che di “autunnale” …se le mangi poi ancora caldine caldine…
@elisabetta: spero che izn ha letto le tue belle parole… il pastonudo è un isola speciale :))
@valina: hai ragione per molte persone frutta cotta=triste piatto per tristi intestini… ma sta a noi donne cambiare questa credenza… provate offrirle con disinvoltura agli amici spiegando che fanno bene al palato e alla bellezza
@chiarina-ina: ciao… IZN, DOVE SEI ? qui ci sono i tuoi nuovi fan!!!
@singlemama: Guten Appetit!
@silviane-santi: grazie per la bella testimonianza – infatti i bimbi piccoli adorano la frutta cotta… importante iniziare presto
@gloria: quindi hai gustato le tue prime pesche cotte? sono curiosa… ti sono piaciuti???
sabine, il binomio pesche – uvetta mi piace asssssssai.
nochmals vielen Dank :-)
[…] spiega la bravissima dottoressa Sabine Eck su Il Pasto Nudo , la frutta cotta non fa solo bene a chi ha l’intestino pigro e piace ai bambini, ma è un […]
[…] e tanta frutta cotta (mele, pere e frutta sciroppata fatta in casa). Spero che vi piacciano! Eccovi il link con info pratiche e gustose sulla frutta […]
[…] spiega la bravissima dottoressa Sabine Eck su Il Pasto Nudo , la frutta cotta non fa solo bene a chi ha l’intestino pigro e piace ai bambini, ma è un […]
[…] ora trovate di tutti tipi, non scordatevi dei fantastici frutti piccoli. Gustatela anche appena cotta e poi consumatela a temperatura ambiente. Qui tanti consigli utili sull’argomento, raccolti dalla […]
Se sbuccio e taglio a pezzi le pesche (quelle un po’ durette, gialle, quelle che chiamiamo percoche) prima di buttarle nell’acqua bollente (un paio di minuti), faccio male? Sbucciarle prima è più comodo.
Potrei cuocerle nel microonde?
Grazie.
Paola salve, in cucina bisogna sempre sperimentare. Un cuoco è inanzitutto un “proto-alchimista”.
La frutta cotta è un rito; scegliere quella maturissima(che magari si butterebbe perche già un po “marcia”), la buccia viene via se i frutti sono maturi, scegliere anche frutti diversi, togliere le zone brutte, due dita di acqua, un micropresa di sale integrale, chiudere gli occhi, annusare mentre bolle il composto, assaggiare ogni tanto, alla fine a fuoco spento una manciata di uvetta. Insomma per me è un piccolo godimenti di memoria di nonne, zie e di donne… e li non c’è posto per il microonde :-)