Prima o dopo nella vita capita inevitabilmente che qualcuno vi porti a casa, inatteso ospite, un vasetto pieno di qualcosa che a prima vista può sembrare pop corn gelatinoso; che questo qualcuno poco carinamente si ostini a chiamare il qualcosa “vermetti” (bleaaaah), e che vi spieghi che con quei *cosi* potete fare lo yogurt per tutta la vita, semplicemente aggiungendo un po’ di latte (freddo!) e dimenticandovelo per 24 ore.
Avevo sentito parlare e riparlare dei cosi (mica vorremo chiamarli vermetti, vero?), e quasi quasi sarei anche stata curiosa; ma quando me li sono trovati in cucina ho cominciato a guardarli con sospetto crescente, principalmente perché dopo l’esperienza dell’estate scorsa sapevo molto bene che lo yogurt ha bisogno di temperature ben diverse per proliferare, e di altrettanto ben diverse attenzioni e strumenti, ma anche perché, come potete immaginare, la domanda che mi attanagliava era sopra tutto: “con che tipo di latte siete stati nutriti fino ad ora, e quanto latte tedesco biodinamico dovrò sprecare prima che diventiate biologici?”.
Così, tanto per rimanere fedele al mio istinto napolo-scettico (lungi da me fomentare orrendi luoghi comuni decrescenziani che contesterò fino alla morte, ma la crudaverità è che, nata e vissuta a napoli per diciott’anni, ho imparato in culla a non fidarmi dei sentito dire), mi sono immersa nella rete per cercare lumi. Cercando lo yogurt ho trovato tutt’altro, qualcosa che avevo solo intravisto qualche volta sui banchi del naturasì, e che avevo assaggiato, classificato tra i “posso anche farne a meno” e messo da parte in favore del latticello: il Kefir.
Oltretutto più scavavo e più venivano fuori pagine e pagine e pagine di opinioni contrastanti sulla stessa esistenza dei “vermetti dello yogurt”, con tanto di confronto fotografico tra vermetti dello yogurt e vermetti del kefir (oh, a me sembrano uguali nella loro presunta diversità, e non che non abbia un occhio allenato dopo quindici anni di ritocco fotografico professionale) o immagini esplicative di tracce “a delta di fiume”; inoltre qualcuno ha anche osservato che “i grani del kefir, se sottoposti a stress da caldo, possono assumere una forma oblunga”; in questa pagina c’è addirittura un metodo empirico (anche detto “pifffff”) per capire se possedete fermenti per il kefir o per lo yogurt.
Ad un certo punto nel forum di cookaround mi sono imbattuta in un certo “micheleciro” che sosteneva (nel lontanissimo 2007… sigh, ma come ho fatto a non saperne nulla) che le colonie batteriche che formano i famigerati aggregati (che sembra si chiamino “kefiran”) non generano affatto lo yogurt che noi conosciamo, bensì il suo fratello maggiore, che a suo confronto è il re dei re di tutti i tipi di latte fermentato, e cioè, finalmente, il kefir (suono di trombe festanti).
Questa rivelazione mi ha convinta che tutta la confusione tra vermetti dello yogurt e vermetti del kefir sia semplicemente un furto di identità: i grani dello yogurt semplicemente non sono mai esistiti (mi rimane il dubbio però da cosa venga generato lo yogurt), e *tutti* quelli che da noi vengono chiamati vermetti non sono altro che i grani del kefir.
Ho immaginato questa anziana signora russa primordiale che, poverina, ignara del fatto che in Italia per yogurt si intende uno e un solo tipo di latte bi-fermentato (da noi si può chiamare così per legge unicamente il latte inoculato con il lactobacillus bulgaricus e lo streptococcus thermophilus), ha portato per la prima volta in italia i… cosi, dicendo che producevano yogurt, perché nel suo paese yogurt era sinonimo di *qualsiasi tipo* di latte fermentato, o forse semplicemente negli altri paesi esistono parole diverse per diversi tipi di yogurt… ci vorrebbe un linguista yogurtofilo :-/
Ad ogni modo sembra che le discriminanti per distinguere i due fratellini siano tre: il kefir genera un latte fermentato leggerissimamente alcoolico e per questo ha un gusto lontanamente frizzante (mentre lo yogurt che noi conosciamo ha un sapore “fermo”); e a differenza del kefir lo yogurt comincia a cagliare dal basso; inoltre lo yogurt vela il vasetto, mentre il kefir lascia delle tracce disordinate.
Ma la vera differenza è che il kefir (che in lingua armena pare voglia dire “benessere”) quando vede lo yogurt con i suoi due miseri fermentucci lo guarda con una certa commiserazione, vista la sua dotazione inarrivabile; ve la specifico? sì ve la specifico:
66% lattobacilli:
acidophilus, brevis, casei (subsp. rhamnosus e pseudoplantarum), paracasei (subsp. paracasei), cellobiosus, delbrueckii (subsp. bulgaricus e lactis), fructivorans, helveticus (subsp. lactis), hilgardii, kefiri, kefiranofaciens, kefirgranum (sp. nov), parakefir (sp. nov), lactis e plantarum;
12% tra lactococchi e streptococchi:
Lactococci lactis (subsp. lactis, cremoris, e var. diacetylactis), Lactococci mesenteroide, Streptococci salivarius subsp. thermophilus, Streptococci lactis, Enterococcus durans, Leuconostoc cremoris e Leuconostoc mesenteroides;
18% lieviti:
Candida kefir, pseudotropicalis, rancens e tenuis, Debaryomyces hansenii, Kluyveromyces lactis, Kluyveromyces marxianus (var. marxianus), Kluyveromyces bulgaricus, Kluyveromyces fragilis/marxianus, Saccharomyces (subsp. torulopsis holmii), Saccharomyces carlsbergensis
e unisporus e Zygosaccharomyces rouxii;
4% acetobatteri:
Acetobacter aceti e rasens.
Come al solito non voglio dire con questo che il kefir sia in assoluto *migliore* rispetto allo yogurt (mi prenda un colpo se so cosa sono tutti questi batteri e lieviti nello specifico), perché ovviamente questo dipende dal metabolismo personale (immagino che magari ad esempio per qualcuno lo yogurt potrebbe essere molto più digeribile visto che la sua composizione è, diciamo, più semplice), ma solo che la lista è impressionante.
Se avete dieci minuti liberi provate a fare un salto sul blog di Maria Letizia Agazzi, da cui ho attinto queste notizie, che tra l’altro confronta con il kefir i vari frescobuffi probiotici che tentano di sbolognarci in tv, che ci fanno una figura miserrima :-P
E non è mica tutto… fino adesso avete visto solo la punta dell’iceberg :-O
Questo incredibile elisir vanta origini leggendarie e antichissime; sembra che addirittura Maometto in persona donasse i primi grani di kefir ai montanari del Caucaso, che per questo motivo lo chiamarono “il miglio del profeta”.
Che i suddetti grani venissero conservati in otri di pelle, e che l’uomo non abbia la capacità di riprodurli (ah, ve l’ho detto che si moltiplicano da soli, semplicemente annaffiandoli di latte? non vi ricordano un po’ i gremlins? brrr…), e che quindi, se dovessero per qualche motivo estinguersi il mondo li perderebbe per sempre (AAAAAAHHH! E io che siccome mi sembravano troppi ne ho buttati più di tre quarti nell’organico… *mai* avrei pensato di contribuire nel mio piccolo allo sterminio di una specie).
L’unico modo di averli sembra quindi sia farseli dare da chi li ha, che in genere è ben contento di liberarsene, visto che si moltiplicano; cioè, a dire il vero ho letto che si possono anche mangiare, ma neanche zac, che è l’uomo meno schizzinoso che abbia mai conosciuto, finora ha avuto lo stomaco di provarci – non escludendo la possibilità in futuro, visto il possibilismo dei gemelli.
Altre fonti narrano invece di scienziati che sarebbero riusciti a riprodurli riempiendo di latte pastorizzato una sacca di cuoio di capra lavata con acqua sterile, inoculando flora batterica dell’intestino di una pecora, mantenendo una temperatura costante di 24-26 gradi e agitando il tutto ogni ora per 48 ore, poi rimuovendo il 75% del latte fermentato, sostituendolo con altro latte pastorizzato e ripetendo il procedimento per 12 settimane; alla fine dell’esperimento pare affiorassero dalla sacca i granuli di kefir.
Beh, come vedete, alla fine li potete comodamente generare in casa, ‘sti granelli; voglio dire, ma chi è che non si trova sottomano una sacca di cuoio di capra e un familiare accondiscendente che gliela agita ogni ora per 12 settimane? E che sarà mai?
Pare che in epoca moderna i fintoinvertebrati siano stati anche oggetto di studi da parte di un premio nobel per la medicina, perché sospettati di contribuire in larga parte alla longevità delle popolazioni caucasiche, che li usavano tradizionalmente per supportare la cura di enteriti e tubercolosi, grazie anche al loro contenuto di minerali, aminoacidi essenziali, triptofano, calcio, magnesio, treonina, prolina, lisina, fosforo, acido folico, vitamina K, biotina; e che essendo poveri di lattosio, risultino adatti anche a chi ha leggere intolleranze. E non finisce qui.
Non sarebbe sembrato anche a voi di aver varcato la porta di un mondo culinario parallelo se aveste letto che i grani di kefir sono persino in grado di far lievitare il pane, senza il supporto di nessun altro tipo di lievito, naturale o di birra?
Stupite: su Cookaround esiste un gruppo che si chiama “sperimentando col kefir” dove potete trovare abbondanti prove fotografiche di questo miracolo :-)
Altro utilizzo possibile, per chi magari non ama il latte e lo yogurt, però vorrebbe usufruire ugualmente dei benefici dei grani di kefir: si lavano bene (cosa da non fare assolutamente quando li si utilizzano con il latte), si mettono in acqua insieme ad un po’ di limone e frutta secca e si ottiene il kefir d’acqua, bevanda non solo dissetante ma anch’essa incredibilmente virtuosa – attenzione però, una volta trasformati i grani di latte in grani d’acqua (diventano trasparenti come dei grumi di gel) non si può più tornare indietro e ricominciare con il latte fermentato.
Insomma, il kefir, signori miei, è uno di quei giochi versatili con i quali si può sperimentare tanto senza annoiarsi, c’è solo da studiare e… assaggiare. L’unica rottura è che dovete nutrirlo al massimo ogni 48 ore :-/
A dire il vero esisterebbero anche dei modi per conservarlo fino a un paio di settimane, uno dei quali è tenerli in frigorifero nella solita quantità di latte o poco più, o addirittura disidratarli, cosa che li renderebbe inerti ma potenzialmente utilizzabili per circa un anno, e che li renderebbero molto più interessanti agli occhi di chi (come me!?) odia le scadenze improrogabili; a questo proposito trovate alcune dritte molto interessanti qui.
Io intanto vi lascio le dosi per farvelo in casa e… ah, dimenticavo: se qualcuno ne volesse un po’ (si accettano baratti interessanti) i miei grani ormai sono bio izn-certificati, quindi veniteveli a prendere prima che zac decida di superare l’incertezza e… :-9
Ingredienti:
250 grammi di latte fresco intero*
25 grammi di grani di kefir
*ma c’è chi giura che venga ancora meglio con il latte scremato
Il procedimento è ridicolmente semplice: prendete i vostri grani di kefir, metteteli in un vasetto da circa mezzo litro, aggiungete il latte, anche freddo di frigorifero, mescolate con un cucchiaio di legno, chiudete (io ho usato un vasetto di quelli a chiusura ermetica, ma con la guarnizione molto sottile, tipo quelle dell’Ikea per capirci), posizionate il vasetto al buio in un luogo riparato (io lo tengo in un armadietto) e dimenticatevelo per 24 ore.
Non dovete mescolarlo, non dovete agitarlo, non dovete muoverlo e neanche guardarlo: i grani sono timidi e vogliono la loro privacy (anche su questo ci sono versioni discordanti: alcuni ritengono che mescolandolo un paio di volte migliori, se avete voglia di andarvi a leggere le 49 pagine del topic di cookaround “fermenti vivi per yogurt” o le 84 pagine sempre su cookaround di “sperimentando col kefir” fatemi sapere che avete deciso, ché io per adesso sono arrivata solo a pagina 35, e non mi ricordo di quale dei due).
Il giorno dopo dovreste quindi trovare un composto budinoso-gelatinoso; mescolatelo delicatamente (per non rompere i grani) con un cucchiaio di legno, dopo di che versatelo in un colino posizionato sopra un vaso di vetro (guardate le foto) e mescolate fino a quando tutto il liquido non sarà colato e saranno rimasti solo i grani.
A questo punto prendete i vostri grani (che saranno già cresciuti di qualche grammo, tenete conto che i miei raddoppiano in una settimana circa) e ricominciate da capo con il procedimento che ho già descritto.
Il rapporto 1/10 (25 grammi di grani per 250 di latte) è stata una mia interpretazione di tutti i vari pareri che ho letto (finora); pare infatti che aumentare la percentuale di grani rispetto al latte alla lunga li indebolisca (hanno meno da mangiare?), invece diminuirne la quantità faccia ottenere un kefir “acerbo” (a meno di non lasciarlo 48 ore invece che 24… che potrebbe essere un’ottima soluzione per avere un giorno in più di respiro, se magari in quel periodo ne consumate meno – ma dopo questa operazione bisognerebbe farlo però almeno un paio di volte con il rapporto corretto; inoltre può esservi utile sapere che più tempo passa più la bevanda diventa acida e densa).
Un ultima cosa; anche con il kefir si può fare il labna (e anzi, vista la provenienza mi viene il dubbio che il vero Labna sia fatto proprio con il kefir invece che con lo yogurt); stesso procedimento di quello che già conoscete; poi se preferite potete anche evitare di aggiungere il sale (anche se immagino che salarlo lo aiuti a disidratarsi più velocemente).
se può interessare, io il kefir lo faccio col latte di soia!!! Deve essere però solo acqua e soia, non tipo valsoia che contiene zuccheri e altri ingredienti…e ho notato che a seconda della marca diventa più o meno denso…
oh mamma….. ma io che il kefir l’ho trovato al natura si in forma quasi liquida e l’ho usato per farci un sofficissimo pane…. in pratica l’ho ucciso o era un kefir d’altra specie?
mi sento un pò confusa….. :-)
come sempre complimenti per l’articolo…
usato come labna tutte le mattine sul pane con un cucchiaino di marmellata, da più di un anno, io, soggetta a bronchiti ecc, diciamo di salute cagionevole, quest’anno mi è andata di ” lusso” non mi sono mai ammalata ..opera del kefir? non lo so !
ho regalato una cucchiaiata di granuli alla mamma di Amir, un mio amico, sposata da più di trenta anni con un libanese, lei , abituata a fare il kefir d’acqua, mi ha detto che sono ottimi e vivaci.
i miei vermetti (sì, li chiamo vermetti) proliferano allegramente dal lontano 1994! sono stati congelati e scongelati ogni estate e una parte di loro viene regolarmente deputata l kefir d’acqua (che è meglio della citrosodina, dopo un’abbuffata): buttati nel kefirico mondo dei vermetti: non ne uscirai più! ;-)
tutto molto suggestivo…proverò :)
Wowowowowowowwowwwwwwwwww!!!Da quanto aspettavo un post cosi’!!!!E diro’di piu’ …sto scalpitando x averli sti granetti….Che dici Izn…me li mandi?Ma non ho nulla da barattare…magari ti pago con una donazione…cioe’ tramite la poste pay…boh!O magari se cleofe fa un giro da Antonio aspetto anche i suoi….!!!!!!Ho una voglia di kefirareeeeeee!!!!!!!Baciiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!
Me encanta el kefir. Hace una semana me regalaron 100 gramos de kefir y normalmente estoy haciendo un litro por día. A mi hija y a mi nos chifla. Lo estoy haciendo con leche de cabra y sale estupendo. Un saludo.
Cuando no lo uso lo conservo en agua con azúcar unos días y no pasa nada.
ahahah ma ci credi che giusto la settimana scorsa l’amica storica di mia mamma si è presentata a casa con un barattolino pieno di “spugnette” crea-yogurt!!!?? dopo qualche giorno di antipatia reciproca… abbiamo cominciato almeno a salutarci…!!!ciao
‘allora. vediamo. yogurt che si fa da sé lasciandone due cucchiai ?’
ce l’ho! certo che ce l’ho.
‘pasta madre?’
ce l’ho, naturalmente, scherzi?
‘madre dell’aceto?’
ce l’ho pure, tiè!
‘grani del kefir?’
grani de che?
‘grani del kefir!’
uuuuuuuuuuuuuuuuah! manca manca manca! li voglioooooooooooooooooo! uaaaaaaaaaaah!
lo sapevo che era additiva sta cosa delle creature blobbesche che ti generano qualcosa da mangiare :-) e ce ne saranno sicuramente delle altre, scommetto… :-O
@Barbara67: sei un vero spasso da leggereeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee! Ahahahahahahahahahahaaaahahahahah! Mi hai fatto morir dal ridereeeeeeeee!!!!
Brava Izn, proprio un bell’articolo!
Te l’avevo detto che erano invadenti questi vermetti, vedrai che fra un po’ ti sentirai invasa.
Io alla fine buttai tutto perchè mi sentivo perseguitata da questa roba che cresceva a dismisura : alla fine ne avevo il frigo pieno!!! ahahahaha
Comunque adesso proverò a riprodurli con la tedesca onde prevenire influezze noiose con le pupette!
Jenny, aspettami…… che arrivo da roma in treno con il barattoletto pieno di vermetti, aspettami alla piazza del santo venerdi 16. 4
ah ah ah ah ……. siccome noi non ci conosciamo
non vorrei che venisse un altra persona a ritirare i magici vermetti, che poi chissà che fine faranno…ormai io li amooooo!
fatti dare da izn la mia e-mail almeno stabiliamo un contatto !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Erinni, ma allora tu sei una veterana del kefir se fai quello di acqua… perchè non ci dici come si fa? sarei veramente curiosa, grazie
izn, come sempre trovi argomenti interessantissimi. Mio padre aveva ricevuto anni fa dei granuli di kefir in regalo e,su istruzione di chi glieli aveva dati, ci faceva una bevanda aggiungendo acqua e, se non sbaglio, uva passa. Diceva che gli faceva bene. Poi non so come e dove siano finiti..aaahhh…poveri! Quanto vorrei averli qua ora!
Hai citato un blog sul kefir di Maria Letizia Agazzi…l’ho letto, davvero molto inetressante e ricco di istruzioni, notizie e suggerimenti.
Però com’è piccolo il modndo…sai che M.Letizia Agazzi è la prof. di educazione motoria di mio figlio maggiore?…ed è molto brava anche in quello!
Ciao
Roberta, che piacere leggerti, sei fortunata allora, se hai a disposizione la Agazzi, sai quante cose ti può insegnare, e poi, siccome quelli si riproducono alla velocità della luce,
sicuramente ne avrà da dartene .
ciao Cleofe!…veramente la prof. mi è piaciuta fin da subito, ma la conosco solo da settembre scorso e non immaginavo avesse tutti questi interessi (kefir, cucina naturale, medicina tradiz cinese). Purtroppo non è che si abbiano tutti questi contatti coi professori delle medie però appena potrò, approfondirò…il kefir mi stuzzica!
Ragazze…io la sig. Agazzi l’ho contattata x i granuli in questione…ma non li da piu’…ma magari a Roberta si xche’ c’e’ un contatto diretto!
Ok Cleofe,”CHIEDO UFFICIALMENTE AD IZN DI DARMI LA TUA MAIL”,x favore!…cheddici,avro’ gridato abbastanza forte??????
Buon tutto a tutti!!!!!
Interessantissimo! come sempre, del resto!
Anch’io ho avuto in dono questi bellissimi grani (a proposito, dì a Zac che può metter da parte la diffidenza e provare ad assaggiarli…io l’ho fatto…uhm…non hanno alcun sapore particolare) che però trovo completamente diversi da quelli che avevo per fare lo yogurt (che non ho più da tempo). Se però sono la stessa cosa, mi chiedo, come te, da cosa provenga lo yogurt. E poi, perché me li ricordo diversi? Boh, misteri…forse che vi siano ceppi diversi di grani di kefir? Altra cosa, quelli che avevo dello yogurt (di forma più lunga, di colore bianco/beige) si riproducevano velocemente mentre questi del kefir, che sono proprio uguali a quelli della tua foto, non crescono così rapidamente, ma producono un kefir buonissimo.
In ogni caso, quel che sono sono, volevo far presente che assumendo giornalmente kefir (e latticello), io sono riuscita a passare indenne da qualsiasi forma influenzale, nonostante la vicinanza di adulti e bambini super-virulenti. Sarà un semplice caso?
vorrei sottolineare due aspetti importanti del kefir (tra l’altro sono stata omaggiata di una “dose” da parte di izn, ed è già partita la mia produzione casalinga di kefir, quindi mi aggiungo al numero delle potenziali donatrici). La maggiore biodisponibilità del Calcio (il kefir è un alimento acido e l’acidità migliora l’assorbimento del Calcio) che lo rende più utile del latte nei problemi di osteoporosi, e la presenza delle lattasi e la minore quantità di lattosio presente (per la fermentazione) che lo rende più utile e meno “pesante” per le persone che hanno problemi con il latte.
Ciao a tutte!!!!! Siete sempre uno spettacolo…mamma mia!!!
Tra gli anni 80 e 90 capitò il kefir a casa mia e mia nonna lo fece per un bel po’ di tempo (quello con l’acqua, miele, fico secco e limone se non ricordo male) poi un giorno sparì causa esasperazione…lo rimpiango molto, era frizzantino e delizioso….ora vorrei farlo, ma non ho idea di dove reperire le creaturine magiche…uffi
aiuto…posso dire che mi sono persa?? vabbè nel weekend mi studio bene la faccenda , che mi ricordo che anni fa, ancora liceale, piombò a casa nostra una bottiglia di bevanda leggermente trasparente chiamata kefir che si rigenerava ma non mi ricordo bene come, quando e perchè ma c’erano i vermicelli e poi scomparve misteriosamente…..forse era lei??
sperimentazioni in corso: ho provato a mettere il latte a temperatura ambiente invece che freddo di frigo e mi pare che il kefir sia venuto più denso; ho anche provato a girarlo a metà giornata; questa sera quando lo passavo mi sembrava ancora più denso, vi saprò dire meglio domattina, dopo che ha fatto le nanne in frigo.
il marito mi prende in giro, dice che mi ci mancava solo il kefir….
@Elena io uso latte parzialmente scremato a temperatura 36/38° – viene perfetto!
sandra, se tu che fai il latticello? si deve fare per forza centrifugando la panna o c’è qualche altro sistema?
proverò a scaldare il latte a 36° gradi :-))
@elena Sì, sono io. Il latticello ottenuto come scarto del burro è un buon liquido per fare pani e dolci, ma è privo di fermenti lattici. Quello che acquistiamo fuori è quello che gli americani chiamano “cultured buttermilk” perché addizionato di lattobacilli. Io ho acquistato una confezione di latticello al NaturaSì e da quello lo riproduco.
Aiuto, troppe informazioni in poco tempo! Devo raccapezzarmi.
Questa cosa della bevanda/simil-yogurt che si rigenera mi affascina moltissimo solo che avrò bisogno di un po’ di tempo per leggermi tutti i link. Quello che però ho pensato ad un certo punto è stato: ma quelli che lo vendono sono dei furbetti mica male! Il loro prodotto si autoproduce! :)
Comunque, grazie delle informazioni, molto interessante!
elena e sandra, scusate se mi intrometto , sandra ma tu il kefir non lo riproduci da altro kefir? e non dai grani (vermetti) come sta facendo elena? che non ho capito nienteeee????
@sandra: non è che mi spiegheresti come si fa il latticello? mi posso anche spostare nella stanza delle chiacchiere se fosse una sede più appropriata.
@cleofe; credo che sandra si riferisse al latticello e non al kefir. Tu hai trovato un modo per renderlo un pò più denso?
elena ..anche
sandra usa i granuli per il kefir, sono andata a vedere un vecchio post..scusa sandra della confusione
il kefir a me viene bello cremoso , li metto dentro il barattolo con il latte tedesco di frigo, nella credenza (che è piaciuta tanto a izn) coperti da un panno, sacchetto, insomma al buio, non li tocco mai fino alla mattina dopo, filtro tutto e rimetto i granuli nel barattolo con il latte senza sciacquarli lo faccio poi colare su una garza ancora tutto un giorno, ennio preferisce mangiarlo sul pane la mattina tipo labna, io lo bevo invece” appena munto…”
il latticello vai nella tua posta
ma sicuramente ti risponderà lei che è molto più precisa di me !
@Cleofe il latticello lo riproduco e prima facevo così anche con il kefir, fino a quando una mia amica mi ha regalato un po’ di grani presi da sua mamma.
@Elena forse nella stanza delle chiacchiere è meglio? non so, sentiamo Izn….
é kefir… ha fatto piiifff!
bello questo reportage sul kefir
ma chi non conosce nessuno che allevi i vermetti nel frigo come fa ?
non li vendono in qualche natura si ?
si possono ricavare dal kefir pronto ?
@Sara no, purtroppo dal kefir pronto, inteso come quello confezionato, NON puoi estrarre i granuli. Però, proprio partendo da quello già fatto, puoi riprodurlo.
@Cleofe anche il latticello fa piiffff…..tutto quello che fermenta chiuso in un contenitore quando lo si apre fa piiiffff
ecco mi hai rovinato la scoperta! mi sentivo cosi orgogliosa che i miei “””cosi”””avessero fatto piiifff!
riferito a sandra!!!
“proprio partendo da quello già fatto, puoi riprodurlo.”
mi spieghi meglio ? intendi che da quello fatto in casa posso continuare a produrlo mentre da quello compro no?
a questo punto non mi rimane che chiedere se tra voi c’è qualche milanese che alleva il tamagochi kefir per rilevarne un pochino…
@Sara no, scusa, mi sono spiegata male. Volevo dire che dal kefir già fatto non puoi ricavare i grani, quelli ho te li dà qualcuno, altrimenti, niente da fare. Però, se ti ritrovi del kefir già fatto, sia esso confezionato (al NaturaSì si trova un’ottima qualità) o prodotto in maniera casalinga, puoi continuare a riprodurtelo da sola. Si fa così: ti occorre un barattolo di vetro da 1 lt (tipo quello che ha usato Izn ma il tappo può essere anche a vite), 250 g di kefir (che solitamente è il contenuto di un barattolo che puoi trovare al NaturSì), 750 g di latte bio (io uso il parzialmente scremato, ma puoi usare anche l’intero, dipende dai gusti). Vedi che il rapporto, sempre riferito al contenitore, è 3 a 1, ossia 3 parti di latte, una di kefir. Latte e kefir devono essere più o meno alla stessa temperatura, quindi tienili fuori dal frigo per un po’ perché non siano troppo freddi. Il latte eventualmente puoi scaldarlo leggermente, la temperatura ideale è 36° max 38°. Versa il latte nel barattolo filtrandolo con un colino, per evitare eventuali residui di panna, poi versa il kefir, mescola, chiudi con un pezzo di carta da cucina tenuto con un elastico. Avvolgi il barattolo con un panno e metti in un angolo riparato. Per sicurezza, ti consiglio di mettere sotto un piatto o una ciotola, perché quando inizierà a fermentare ti crescerà di livello, anzi, quando riempi il barattolo vedi di non riempirlo fino al bordo. Lascialo riposare almeno 10 ore. Ecco, ora dipende da cosa ne vuoi fare: vuoi un kefir piuttosto liquido da bere? 8-10 ore sono sufficienti. In questo caso prendi il barattolo, mescola ed è pronto. Lo preferisci più denso? Bene aspetta più ore, fino a quando non vedrai dissociarsi il liquido gelatinoso e trasparente dalla parte solida (yogurt). A questo punto prendi un colino a maglia fitta (io ci metto anche una garza), capovolgici il tuo barattolo e posizionalo sopra un recipiente. Lascia sgrondare tutto quel siero gelatinoso e ti rimarrà solo il kefir compatto. Metti in un recipiente di vetro e conserva in frigo. Guarda, ci vuole di più a spiegarlo che a farlo, credimi. Comunque, più lo fai fermentare e più avrai un kefir compatto. In minor tempo, avrai un kefir più liquido, meno acido e meno frizzantino. Ah, ricordati di tenere sempre la parte che ti occorre per riprodurlo la volta successiva!
Non so se mi sono spiegata bene, ma per qualsiasi dubbio, chiedi pure.
@Elena il procedimento per il latticello è esattamente lo stesso, solo che in questo caso il coperchio si chiude. Dopo 8 ore, capovolgendo il contenitore (io in questo caso uso una bottiglia di vetro tipo quelle da conserva, con il collo largo), se il vetro rimane opaco, vuol dire che il latticello è pronto, altrimenti, basta aspettare ancora un po’.
Attenzione, con la stagione calda sono sufficienti meno ore…controllate ogni tanto, che è meglio!
grazie, ora mi sembra di aver capito.
proverò a farlo.
sara.
Bravissima, io preparo il Kefir d’acqua da qualche mese e non sto più senza, ricordatevi che se si tiene 24 ore è ‘lassativo’ ma non ‘manda’, regola. Diventa astringente se si tiene a fermentare 48 ore. Nel nostro gruppo di Yoga lo facciamo in tante e tutte sentiamo dei benefici. Sicuramente male non fa.
Noi lo beviamo anche a tavola. Abito a San Marino e se qualcuno lo vuole lo regalo volentieri. Comunque ci sono i fementi per i vari tipi di Kefir o Yogurt che si acquistano nei centri biologici ecc.
cleofe, perdonami, non avevo visto la tua richiesta!! allora, io metto in un barattolo il kerfir (un cucchiaio abbondante), mezzo litro d’acqua, un paio di fichi secchi incisi (aperti, insomma), un cucchiaino di zucchero e mezzo limone. e lascio là, al buio, nella credenza, coperto con un piattino, per 24 ore. a me piace un sacco e… funziona benissimo per digerire! che sia lassativo non me ne sono mai accorta (ma io sono regolarissima, qualsiasi schifezza mangi… forse ho un intestino che non risente degli stimoli esterni.. hehehe), ma è meglio di tanti digestivi. prova! l’unico neo è che, dopo qualche mese, i granuli muoiono. ma basta sostituirli con quelli del kefir di latte che continuerai ad avere in esubero!
il Kefir – ho letto di tutto di più su questo prodotto. È eccellente sotto tutti gli aspetti. non so più cos’altro dire se non : SLURP…
ciao alla bravissima cuoca
a presto
Ciao,
interessante il tuo post…io sono molto attenta a tutti gli “sconosciuti” culinari che sono in circolazione…
forse perche’ mi occupo anche di questo per lavoro…
Se puo’ interessarti scambiare alcune idee in cucina, passa a trovarmi ( anzi a trovarci!…) noi siamo un gruppo di blogger… :)
Ti aspettiamo!
Ciao
Anna
p.s. il mio blog e’ appena nato, quindi se ti piace passa parola o entra a far parte di nostri amici!
ho letto con interesse e mi e venuta la curiosità a chi posso chiedere di avere sti kefir prego di volermi informare a chi rivolgermi
Il kefir vero non si può fare con il latte italiano ovvero il kefir vero si fa con il latte fresco senza conservanti, non pastorizzato, FRESCO, cosi come la mucca lo fa’. Il latte si mette in un recipiente di vetro si copre con la garza, dopo di che deve essere messo in un luogo caldo/tiepido. Dopo un giorno il latte non pastorizzato diventa latte acido, quale se viene scaldato sul fuoco lento-lento diventa la ricotta(che assomiglia al primo sale). Dopo 2/3 gg il latte diventa kefir.
Purtroppo in Italia non si trova più il latte vero, perché con tutti i vaccini e mangimi poco sani, il latte prodotto da queste povere bestie non è adatto per fare questi procedimenti.
Il “kefir” fatto con il latte pastorizzato e i “granuli” aggiunti non è un kefir vero.
Ciao ragazze. Vorrei tanto provare il kefir,sò che fà molto bene,ne ho sentito tanto parlare. Qualcuno lo ha da darmi?? Vivo a Roma. Grazie a chi potrà aiutarmi:-)
Dopo il post sui fitosteroli,ho letto questo sul kefir,io abito a Napoli e vorrei poter acquistare questi granuli,(nei miei sogni ci sarebbe anzhe izn che viene a trovare i parenti e me ne porta una vasetto)solo che leggenso i vostri post mi sto avvilendo perchè c’è scritto che il latte fresco non va bene ed anche altri impedimenti, che faccio rinuncio?Non sia mai io sono testarda,però delle domande le ho…..io che sono in continuo combattimento con la bilancia posso bere quest’acqua al kefir?E’ possibile non mettere lo zucchero e i fichi secchi mamma che buoni,ma mamma che calorici come faccio?Avete detto che dopo un pò il kefir d’acqua muore, ma come ve ne accorgete?Poi mi sono persa nelle tante preparazioni…24 ore…48 ore…fuori frigorifero,dentro il frigorifero,vi prego qualcuno può fare uno schemino tipo scuola elementare?Tutto questo però è condizionato dallo starter dell’acquisizione dei sacri granuli.Grazie a tutte.
Io lo faccio con latte fresco intero (ne sto usando uno tedesco biodinamico) e viene bene, ma ho provato altri latti e ho notato che più e scremato più il kefir agisce velocemente.
Bisogna sempre rispettare le proporzioni granuli latte, altrimenti o risulta troppo blando o troppo acido! Ormai vado a occhio..
Se passi per bologna te ne cederei volentieri un po’, dato che tende a moltiplicarsi come i gremlins!!
@Marjanne,ti ringrazio ma Bologna è troppo lontana, aspetto con ansia le risposte perchè questa cosa del kefir è diventato un obiettivo da raggiungere quanto prima,vi prego solo di tenere conto che sono una profana per cui siate un pò precisi nelle dosi, tempi ed eventuali temperature, non volgio sbagliare, ma siete così brave che mi affido tranquilla.
Iznnnnnnnnnnn dove seiiiiiiiiiii?Ma il tuo nome qual’è?Sono curiosa, “izn” da dove proviene?
@rosanna: eccomi rosanna!!! Ho sentito qualcuno che mi chiamava! :-)
Dunque, io il kefir l’ho dismesso perché non era adatto a me e non mi piaceva tanto il sapore (però conosco un sacco di persone che lo adorano e lo usano in tutti i modi, è proprio un fatto di gusti e di esigenze personali). L’ultimi granulo l’ho dato in adozione a una donna splendida :-)
Ad ogni modo quando lo facevo usavo sempre latte intero (non uso *mai* latte scremato: solo alimenti poco manipolati, e la scrematura è un ulteriore passaggio oltre alla pastorizzazione etc. etc.) e veniva perfetto – magari toglievo il tappo di panna che si forma sul latte (anch’io uso quello biodinamico tedesco – a proposito guarda che mi sa che lo trovi anche al naturasì a Napoli eh).
L’acqua al kefir non l’ho mai fatta, ma se tu entrassi nella stanza delle chiacchiere potresti parlare con Sandra e Cleofe che mi sa che sono molto più esperte di me in questo senso.
Il nome izn l’ho coniato un sacco di tempo fa, quando ho cominciato a lavorare sulla rete, perché avevo bisogno di una mail da accoppiare al sito del mio studio grafico che si chiama interzona, e un mio carissimo amico mi suggerì di usare alcune lettere da quel nome, appunto izn :-) Ad ogni modo dico sempre che se vi riesce difficile pronunciarlo potete chiamarmi izen, è molto più semplice :-)
@izen,mi piace di più,comunque grazie farò come dici tu, chiederò alle signore.Volevo chiederti, ma ci sono delle situazioni in cui è controindicato?Mi ha colpito una volta una tua affermazione in cui dicevi che il corpo sa di cosa ha bisogno e anche se un alimento è pieno di ricchezze naturali magari per alcuni è controindicato, se non sbaglio parlavi delle bietole che non puoi mangiare e che ricordi non ti erano mai piaciute, forte questa cosa.Pensi,con la tua esperienza, che questo alimento in linee generali possa avere delle controindicazioni?Un abbraccio e guarda è troppo grande ‘sta cosa,non mi capita spesso che chiamo qualcuno e che poi mi risponde,grazie.
le bustine che vendono da natura si (a milano) per fare il kefir vanno bene ? io le ho usate ma non ho capito se qullo che ho ottenuto era proprio kefir a ma è sembrato solo un buono yogurt, non ho visto dentro nessun granulo….
Ciao a tutti!!!!Da moltissimo non passavo di qua!!!!!
@Rosanna:io x il kefir uso latte parzialmente scremato (della stessa marca di quello fresco tedesco)xchè con quello intero risultava un kefir troppo pesante x me!
In genere uso un cucchiaio di granuli x mezzo litro di latte,(anch’io vado a occhio),lascio riposare ,senza toccare mai, x 24/30 ore(dipende da temperatura e stagione:col caldo 24 h son sufficienti,d’inverno lascio 30 h )e poi filtro.Così finchè i granuli non aumentano ed in genere le eccedenze le mangio!!!!!Non sono una cannibale,non ti spaventare ;-) i granuli son fermenti e fanno bene tanto quanto il kefir!!!!!
Sennò altre buone news sul kefir le trovi qui :omiokefir.blogspot.com
@Jennifer ti ringrazie sei stata di grande aiuto.
@Rosanna:non c’è di che :-) !Ti offrirei volentieri un pò dei miei granuli,ma…..abito vicino a Venezia…non credo d’esser proprio comoda x te!!!!Però ,visto che nella vita non si sa mai,se passi di qua,fai un fischio!!!!Buona giornata!!!!!
@jennifer, ti dirò, mi tenti a venire perchè io ho un legame forte con la tua città dal momento che i miei nonni paterni erano di Pellestrina,magari chissà….potrò chiederti in futuro altre delucidazioni,izn mi ha consigliato di entrare nella stanza delle chiacchiere ora vedrò di farmi aiutare dai miei figli per capire come fare e magari ti contatterò lì,ok?Un abbraccio
@Rosanna:niente di più facile entrar nella stanza delle chiacchiere!Qui nella colonna di destra,sotto “ultimi commenti”,c’è un bel disegno con sotto scritto “stanza delle chiacchiere”….ci clicchi sopra ed il gioco è fatto…forse dovrai farti aiutare x eseguire il log-in ma secondo me ce la fai…..!!!!Ti aspettiamo!!!!!
[…] Cos’è il Kefir? kefir web tiscali-kefir kefir, questo sconosciuto […]
Ciao a tutte
Sono della provincia di Bologna e cerco disperatamente i granuli di kefir per latte. Qualcuno nella mia zona ne ha un po’ a disposizione? Grazie
Ciao, anche io sto cercando disperatemanete i granuli di Kefir. Difficilissimo trovarli.
Sono della provincia est di Milano, qualcuno mi sa indirizzare?
Grazie 1000
X avere dei grani posso ottenerli dalle bustine?
CIAO A TUTTI ,HO UNA DOMANDA DA FARE RIGUARDO AL KEFIR,SONO ANNI CHE FACCIO QUELLO CON IL LATTE E QUALCHE GIORNO FA
HO TRASFORMATO (ALMENO CI PROVO )I GRANI PER FARE QUELLO D’ACQUA, IL PROBLEMA E CHE NN SONO CONVINTA CHE I GRANI STIANO BENE ,LI VEDO RINSECCHITI E NN SONO DIVENTATI GELATINOSI COME VEDO NELLE FOTO SUL WEB.l’ ACQUA FILTRATA E’ LEGGERMENTE FRIZZANTE E DI GUSTO BUONO MA I GRANI NN CRESCONO …………CHE STO COMBINANDO ? IL LIMONE E’ INDISPENSABILE?
Lorislongo Scrive:
7 novembre 2011 alle 16:37
X avere dei grani posso ottenerli dalle bustine?
NO I GRANI DEVI FARTELI REGALARE ,IO VIVO IN PROV. DI MESSINA ,SE SEI NELLE VICINANZE TE LI POSSO DARE
Ciao a tutti, sto cercando grani di kefir gratis, io abito a ravenna, ma mi sposto spesso in zona imola, qualcuno mi puo aiutare? grazie
PER CORTESIA MARJANNE VERREI A PRENDERE DIRETTAMENTE I GRANI DI KEFIR DA LATTE A BOLOGNA PERCHE’ ABITO VICINO (VIGNOLA) NE HAI ANCORA?
LORENZA.
Davvero interessante il kefir come yogurt. L’avevo secoli fa ma nell’acqua, limone e fico secco!! Come posso avere i granuli? In cambio posso dare conserva nostrana, biscotti ricciarelli o nutella spacca-pensieri. Grazie
lorenza se li stai ancora cercando te li posso dare io, sono di sassuolo, ma la domenica vengo sempre a marano, dove abita mia mamma
ti lascio l’email, fammi sapere
marzia_t@hotmail.com
ciao marjanne io abito a modena,non riesco a trovare i famosi grani di kefir,tu ne avresti da darmi?
Io sono di Catania , qualcuno ha del kefir da latte da dare. in zona?
Io sono di Padova e anche a me piacerebbe avere dei grani per fare il kefir di latte. Come devo fare? Grazie!
io abito a bergamo c’e’ qualcuno che mi puo’ dare i grani per fare il kefir di latte grazie
scusate dal sito kefir.it vendono le bustine ma quelle non creano i granuli che poi si autoriproducono, giusto? se si, come faccio x averli?
Grazie!
Ciao! Sono di Milano e sono alla disperata ricerca di grani di latte!!! Ben conservati (non congelati e scongelati, nè inviati…)! Fatemi sapere é urgente!!! Grazie a tutti!
ciao,
io cerco in regalo i grani di kefir di latte. Di buona qualità, con tutti i fermenti.
sono di venezia. Ci si può trovare a Venezia, Mestre o Latisana.
letiziapallara@alice.it
Ciao Marjanne,
sono di Bologna e sarei interessata ai granuli di kefir (per latte). Ne hai ancora? In caso affermativo, mi farebbe piacere poterne avere un po’, perchè non so se quelli liofilizzati di NaturaSì sono ugualmente efficienti per produrre la bevanda.
Grazie fin d’ora.
Barbara
b.musiani@alice.it
Ciao a tutte! ho letto questo interessante articolo mentre cercavo in internet più informazioni su questo straordinario kefir(che ho scoperto da poco). Io sono di vicino Napoli, c’è qualcuna disposta a vendermi/regalarmi i granuli? Grazie mille!
ma sarà un caso che io ,tanti anni fa , avendo ricevuto il kefir da mia cognata con tutti i relativi elogi,cominciai a fare e consumare il kefir d’acqua e dopo poco tempo ho cominciato a soffrire di cefalea aura che non mi ha più abbandonato ?
ciao!!ma io non ho capito una cosa….proprio oggi ho preso il kefir d’acqua in una Biobottego. è della bionova, sono 4 bustine da 5 gr.
sono la stessa cosa????perchè queste bustine si possono riutillizzare al massimo 4 volte.
Non ci sto capendo più nulla!!io i grani quelli trasparenti non li trovo da nessuna parte!!!!!!!!!
Muovendo i primi passi del mondo del kefir mi sono imbattuta in questo “pasto nudo” e ringrazio la blogger per le informazioni accurate e per il modo divertente di divulgarle . Sono curiosa di provare e per ora ho iniziato a far fermentare il latte con del kefir di capra acquistato al bio. Anche il discount Todis vende un tipo di kefir (buono, lo uso spesso) e un tipo di latte fermentato (meno buono, molto più asprigno e frizzante). Per ora non ho idea se c’è differenza tra le due cose, ma prima o poi lo capirò, spero. Ora vorrei provare a farlo con i fermenti vivi, perciò chiedo se qualcuno che abita a Roma in zone centrali ne ha da darmi , glie nesarei molto grata.
Aspettando vostre notizie, continuerò a far fermentare quello che capita
Paola
ciao a tutte mia cognata me ne porta a quantità industriale dovrei bere solo kefir
[…] su tutti, il kefir, che ho sperimentato qualche tempo fa, ma non mi è piaciuto particolarmente perché è acido e […]
Scusate ma se volessi portarmeli in vacanza possiamo prendere l aereo?
Io son due giorni che ho ricevuto questo dono
Acqua kefir prugna e zucchero…
Vorrei fare anche il latte pero! Sigh, help
io a dir la verita’uso latte totalmente scremato ,e,dopo averlo scolato bevo anche il siero pero’ sempre secondo me,il latte migliore e quello sardo, non a diossina e non a assorbito i fumi delle fabriche non c’e niente da fare con quello tedesco ,io lo provato anche con quello di capra e buonissimo genuino .pero’ se qualcuna di voi mi sa dire e meglio prenderlo a digiuno o anche la sera ,questo non lo capito grazie tante a chi vorra’ darmi spiegazioni ,vi saluto dalla sardegna facendo cin.cin. col kefir.
Salve! Novella interessatissima, cerco in regalo i grani di kefir da latte. Abito a Milano in zona Chiaravalle. Qualcuno può aiutarmi? Grazie.
Causa prossime ferie, qualcuno mi sa dire come disattivare i granuli per 3 (sic) settimane?
Grazie!
Io lii ho ricevuti due giorni fa, 50gr in 500ml di latte e dopo 24 ore…………..era acidissimo! Quasi immangiabile! Aiuto cosa devo fare ??????????
@teresa: infatti anch’io lo trovavo molto acido! Credo sia proprio il suo sapore, alla fine li ho dismessi, ma c’è chi lo ama molto. Forse se era proprio troppo acido l’avevi lasciato troppo tempo rispetto alla temperatura, che in questi giorni è molto alta?
leggo che il kefir è un toccasana anche per problemi biliari.
nessuno mi sa indicare dei dati di ricerca seri al riguardo?
ho problemi biliari da decenni ed avendo il fegato infiammato di conseguenza ho sospeso di farmi il kefir d’acqua perché è alcolico, sia pure di poco.
ma siccome lo adoravo, se trovo evidenze scientifiche sufficienti non aspetto altro.
interessante…. cerco anch’io, come Eliana, grani in regalo… potrei scambiarli con un po’ di alloro fresco o salvia …. abito in zona Vicenza ovest. grazie in anticipo
Ho lavato i grani di kefir con l’acqua,dopo averli filtrati,ho commesso un danno irreparabile?
Ciao, mi piacerebbe tantissimo iniziare a produrre anch’io il kefir in casa. Sono in provincia est Milano, dove posso reperirli? Eventualmente posso dare in cambio della pasta madre rinfrescata sempre da circa 2 anni con farina bio macinata a pietra. Grazie in anticipo.
Ciao!
Sto cercando anch’io i grani di Kefir! Abito a Padova… qcn sa dove si possono trovare? O c’è qcn che li “spaccia” in zona??? Offro in cambio la mia pasta madre!!!
@cerasella, @giulia @franco : non so se posso scriverlo qui, ma in Facebook esiste un gruppo (chiuso ma si può chiedere di farne parte) che si chiama Kefir Italia in cui c’è la lista di “spacciatori” di kefir e le zone di Padova, Milano e Varese sono coperte, insomma qualcuno c’è :-)
Ciao, mi chiamo Franco Rizzotto e sto cercando qualcuno che mi dia del kefir per fare lo yogurt, abito a Cassano Magnago in provincia di Varese. Se qualcuno lo avesse può contattarmi che trovo il modo per venire a prenderlo?
Grazie a tutti.
la mia mail:
r.frank8@libero.it
@franco: le ho scritto una mail, le ho trovato una gentile “spacciatrice di granuli di kefir” :-)
Buongiorno, per favore vorrei dei granuli di kefir , c’è qualcuno a Milano che me li può dare. Li ho cercati in vendita ma non li trovo.
Grazie
Ciao, mi chiamo Vea e abito in provincia di Trento. Sto cercando qualcuno che mi “spacci” un po’ di granuli per il kefir. In cambio offro: un po’ della mia pasta madre ormai 45enne oppure un po’ delle mie verdure bio (in primavera estate) della mia azienda agricola, oppure una bella visita guidata della suddetta aziendina di montagna con asinelli, caprette, galline, campetto sinergico…
La mia mail:
vea.carpi@g.mail.com
Ciao! Innanzitutto grazie per le utili informazioni! Ho ricevuto da mia zia dei fermenti lattici vivi per lo yogurt, ma io sospetto proprio che siano i grani del kefir! ..per forma, caglio in alto, bavetta, sapore frizzantino…Il punto è: come fare ad averne la certezza?? E’un’annosa questione che forse non risolverò mai!! Ora sperimenterò anche come fare ad ottenere un prodotto meno acidulo. Si accettano dritte! Una domanda invece, forse, più facile: il rapporto ottimale grani di kefir/latte è 1:10, so che quello bacilli yogurt/latte è necessariamente diverso, ma qual è?? Non riesco a trovare questa informazione; azzardo un 1 a 5, ma non so. Grazie!
Ciao Vea , Ciao Beatrice,
dopo estenuanti ricerche, io sono riuscito trovarlo, e devo ammettere che non è stato semplice, io abito a Cassano Magnago (VA) quindi dovreste trovare il modo che qualcuno venga a prenderlo; personalmente sono contrarissimo nelle spedizioni anche se con sacchetti o contenitori per alimenti come qualcuno suggerisce, in quanto il kefir ha bisogno di respirare per vivere e riprodursi e il fatto di chiuderlo ermeticamente tenendo presente che per alcuni giorni è in giro per il trasporto, non è la cosa migliore sotto l’aspetto igienico.
Se volete contattarmi, questa è la mia mail: r.frank8@libero.it
Ciao e buona giornata.
Ciao a tutti,
habemus kefir!! Non è stato facile ma ce l’ho fatta. L’ho trovato vicino a casa, tra l’altro. Ma vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno contattato proponendo soluzioni varie! E’ quello che mi piace del web: trovi un sacco di buone persone, disponibili ad aiutare.
Come ho detto ho un piccolo maso in Trentino. Se vi interessa, ho un blog (nuovonuovo) in cui racconto la vita in montagna di una famiglia di 5 persone.
http://almasopercaso.blogspot.it
https://www.facebook.com/masdelsaro
Un caro saluto a tutti e ancora grazie!!
Vea
Ciao linda faccio il kefir da due anni e la proporzione ottimale e’ 50g. Di kefir con 1l.di latte, una volta che il latte coagula devi cercare di buttare tutto il siero, che e’ molto acido, mi aiuto con un cestino della ricotta e poi lo passo, non farlo fermentare piu di 2 giorni e cerca di usare il latte bio berchtesgadener uso il parzialmente scremato, credimi da quando lo faccio con questo tipo di latte viene un kefir buonissimo, se poi al momento di mangiarlo aggiungi un po di buon miele ti consoli. Baci
Ciao! Grazie dei consigli; vedrò anche di procurarmi quel latte che mi hai indicato. Ah, ci sono due grani con una forma strana, non mi convincono affatto: sono piatti e raggrinziti, sembrano orecchiette pugliesi accartocciate. Sono morti??
Assolutamente non sono morti non tutti i grani sono uguali assumono forme e dimensioni diverse e sono gelatinosi. Vedrai che mano mano che continui a fermentali diventerai “quasi” padrona della situazione. In bocca a lupo e continua cosi. Baci
Ciao a tutti,
eccomi qui con la prima questione. Li sto usando e sono contenta, il problema è che non crescono. Dopo 2 settimane di uso ho ancora i 30 gr iniziali. Dove sbaglio? Forse è il latte freddo? oggi ho provato a 20 gradi…mah… è che ne vorrei un po’ di più.
Aspetto consigli!! Grazieeeeee
Forse dopo aver passato il kefir li sciacqui?
No, non li sciacquo, però lavo il barattolo. E’ meglio se lo lascio com’è? Quando me li hanno dati erano congelati, ci hanno messo un paio di giorni a ripartire, ma adesso lavorano bene: dopo 24 ore il kefir è fatto. Magari è il congelamento?
Il barattolo va assolutamente lavato, se dopo 24 ore il kefir e’ fatto e lavorano bene e’ probabilmente il freddo che hanno accumulato, vedrai che tra un po’ cominciaranno a proliferare. Baci
Grazie mille, attendo fiduciosa!
Ciao! Ma che bello vedere che non sono l’unica a parlare di Kefir ;-)
Ciao, mi sto interessando da pochi giorni al kefir, una mia collega lo sta generosamente distribuendo a tutta la scuola, ma lei mi ha detto che dopo averlo colato, lo lava e lo strizza come una spugna. Quello che a breve mi regalerà in che condizioni lo troverò? come faccio a capire che effettivamente è un kefir in salute?! Grazie
@Rosanna: ciao Rosanna,capirai che è un kefir in salute se il giorno dopo o due giorni dopo (a seconda di quanto latte metti) ti troverai una “crema” di yogurt di kefir :-) il gusto poi dipende dal tipo di latte (con quello intero viene più cremoso e meno acido) e dovranno adattarsi al tuo latte e ci vorrà qualche giorno prima che si stabilizzi il sapore;per renderlo meno acido puoi scolare il siero che si separerà nella parte inferiore del vasetto.Io personalmente non l’ho mai lavato per non impoverirlo nemmeno superficialmente;puoi “sciacquarli” in poco latte se preferisci ,ma strizzarli no!sono molto delicati i grani di kefir e rischi di romperli!io li sposto delicatamente col cucchiaio quando sono nel colino e li premo sempre delicatamente per far uscire sotto più yogurt possibile.
Ciao a tutti,
faccio il kefir da diverso tempo e l’ho fatto sempre con latte a lunga conservazione; ultimamente avento la possibilità di acquistare del latte fresco di mucca poichè c’è una fattoria vicino a casa, ho cominciato a farlo col latte fresco di mucca.
Ora sono già 2 giorni che provo a fare il kefir col latte di mucca, ma cosa molto strana non mi esce nel senso che la sera successiva quando vado a filtrare il kefir , non trovo il classico kefir pastoso bensì il latte diluito, in sostanza un latte innacquato.
Avete esperienza in merito e sapete dirmi perchè?
Grazie e buona giornata a tutti.
Franco da Varese
Buongiorno Franco,
anch’io ho riscontrato che utilizzando il latte fresco prelevato dal distributore il kefir risulta poi più diluito e maggiormente sieroso.
Azzardo un’ipotesi, meramente intuitiva: i trattamenti termici UHT per ottenere la lunga conservazione, potrebbero rendere il latte leggermente più concentrato e favorire, in un certo senso, la coagulazione delle proteine. Impiegando dunque questo tipo di latte, già di per sè più “condensato”, anche il kefir risulta più denso.
Lascio comunque la parola a chi abbia una spiegazione meno raccogliticcia della mia.
Ciao,
Barbara
@franco e Barbara: Azzardo. Siccome so che lo yogurt (quello classico con i due fermenti) non viene denso se non si fa prima bollire, quindi pastorizzare, perché rimangono al suo interno alcuni ceppi di batteri che contrastano i due che ci interessano, potrebbe essere che anche nel caso del kefir se non si fa prima pastorizzare il latte (bastano un paio di minuti a 80°C) accada la stessa cosa. Se provaste a far bollire il latte prima di utilizzarlo (freddo) per il kefir?
@ izn: grazie mille del suggerimento. Proverò a bollire il latte del ditributore, perchè dev’essere proprio il passaggio mancante.
A presto,
Barbara
Ciao a tutti,
ho scoperto questo blog da poco e ne sono molto entusiasta. A proposito del Kefir: quando ero ragazza, mia madre era venuta in possesso dei vermetti e produceva il kefir in casa di cui io ero ghiotta. Li abbiamo avuti per anni, ma poi furono donati tutti e li ho persi di vista per molto tempo o meglio fino ad ora che ho trovato questo blog. Sono contenta di aver ritrovato una comunita’ che li coltivi e li apprezzi. Li vorrei ricevere e poter coltivare di nuovo. Va premesso che non sono su facebook e mi chiedevo se mi potreste far sapere di qualcuno che li “spaccia” a Milano e che potrei contattare. Grazie aspetto con ansia.
Maria
Maria Fratianni, io sto a Milano e te li posso dare.
elianafarinon@tiscali.it ciao
Ciao a tutti, io non sono per niente esperta di kefir, mi è stato suggerito dalla nutrizionista per la mia intolleranza al lattosio, forse sono riuscita a trovare qualcuno che me ne dia un pò qua vicino a casa mia, ma a breve dovrò partire per 15gg e volevo portarne un pò dietro, è possibile secondo voi metterne un pò in un contenitore da viaggio, di quelli da 100ml con il latte? il viaggio e in aereo, ma dura solo un’ora…potrei camuffarlo insieme ai detergenti…avete suggerimenti su come fare?
buongiorno, io li ho da circa due anni e mezzo.
Li ho comprati su e-bay al costo di 2+3 euro (costo+spedizione). Me li hanno inviati per posta e erano in ottime consizioni.
Li chiamo KEFIRINI (per evitare il “vermetti”) o Grani. Non bisogna lavarli dopo averli colati (anche se non succede nulla di irreparabile se lo si fa ma l’acqua calcarea non li aiuta).
Se si colano la mattina e la sera si mescolano, la mattina successiva si vede che il siero chiaro è sul fondo ben staccato dal kefir superficiale. Fa bene anche il siero, pertanto o lo rimescolo comunque (è frizzate e acido però) o lo filtrate (in questo caso il kefir viene meno acido).
Pare ci siano ricette di bellezza che utilizzano il siero.
Mi ammalo poco ed ho risolto i problemi di intestino che avevo a volte.
Su internet comunque c’è molta documentazione.
AH dimenticavo!
Il barattolo non va chiuso ermeticamente…anzi! Meglio un pò aperto, dato che fermenta, il contenuto di gas deve avere la possibilità di uscire.
I kefirnini in più o li mangio (si, lo so, a qualcuno fa specie!) con musley e miele o li metto nel compost.
buon kefir a tutte.
Maralica
p.s.: abito a Firenze, chi avesse bisogno di una fornitura mi contatti!
vi segnalo il blog (interessantissimo) da cui sono partita qualche anno fa!
(ancora: il siero è un fantastico dopo-sole)
Ciao scusa se ti faccio una domanda che già qualcuno ti ha fatto in precedenza ma 120 commenti sono un po’ troppi da spulciare!
Come hai fatto a pulire, depurare, detossificare i fermenti vivi quando ti sono stati regalati?
Grazie e complimenti per il sito.
@scake: ciao scake, in realtà ho semplicemente fatto tre o quattro volte il kefir senza consumarlo; in seguito ho usato il kefir tranquillamente :-)
Me ne hanno regalato esattamente ieri sera un vasetto e ho avuto qualche perplessita` perhe` dall’Est arriva un sacco di materia prima piena di metalli pesanti e ioni radioattivi.
Ho cinque figli e mi sembra di far loro del male piu` che del bene.
Mi avevano perfino regalato un pasta madre di 42 anni e dopo un po’ l’ho cotta tutta e me ne sono fatta una mia. Uso solo farine selezionate, ho un orto e faccio le cose con attenzione e consapevolezza … mi dirai “E buttali ‘sti vermi!!!!” che devo farci? Deformazione professionale, lavoravo nell’ambito sanitario sui farmaci e le sostanze…
@scake: ti capisco, ti capisco eccome! Non riesci ad averne un po’ da una fonte “sicura”? :-)
mmmmhhhh …. no. Ma cerchero` piu` a fondo! Grazie
GRAZIE PER LE INFORMAZIONI,MA NON RIESCO A CAPIRE COME RICONOSCERE SE SONO FERMENTI DI KEFIR O DI YOGURT, MI INFORMI SE SEI DISPOSTA A DONARMENE QUALCHE GRANO?
ATTENDO UNA CORTESE RISPOSTA
Ciao volevo sapere come posso avere i tuoi grani di kefir ?
Ciao , il tuo post sul kefir e’ tra i piu’ completi e divertenti che ho letto.
Sto scrivendo anch’io di questo argomento sul mio blog e mi piacerebbe citarti come riferimento .
Ho i granuli da circa 2 anni ed oltre allo yogurt , ci rinforzo anche la pasta madre. Il siero lo utilizzo come starter per fare la ricotta e un altro tipo di formaggio molle, inoltre stò tentando di ricavarne anche una caciottina stagionata.
Abito in provincia di Alessandria e regalo i granuli!!
Ciao Cesterina, abito anche io ad Alessandria e sto cercando i grani di kefir.
Se sei sempre disponibile potremmo metterci d’accordo per incontrarci.
Resto in attesa di un tuo contatto.
A presto.
In risposta a Giovanni: mandami una mail a claudiazucche@gmail.com e ci accardiamo ciao
ciao io li kefir lo uso da anni a volte cambio latte di mandorla di soia mescolati ecc mi sbizzarisco il kefir all’acqua poi un portento! Ormai ho decine di persone che con i miei fermenti regalati sono diventati schifati dallo yogurt.
Ciao a tutti Maurizio e complimenti er il blog.
ciao qualcuno ha un po di grani di kefir per me?? provincia di trento !! grazie mille
“Così, tanto per rimanere fedele al mio istinto napolo-scettico (lungi da me fomentare orrendi luoghi comuni decrescenziani che contesterò fino alla morte,….) ”
Non so se qualcuno l’ha già rilevato (non ho letto tutti i commenti) però mi pare assai importante.
Ciao vorrei provare il kefir d’acqua qualcuno ne ha un po’ da regalarmi?abito in zona esquilino a Roma e vorrei tanto provare, grazie
Lucia
Ciao! io ho comprato all’eurospin il latte fermentato al Kefir e l’ho dimenticato un frigo per qualche
settimana, poi ho aperto la bottiglia e ho visto che la meta’ era siero e l’ho buttato, con la parte solida ho provato a fare lo yogurt con la yogurtiera, e’ venuto buonissimo e sto continuando cosi,
quando ho l’ultimo vasetto, lo suddivido negli altri sei vasetti , metto un mezzo cucchiaino di zucchero , riempio i vasetti con latte intero fresco alta qualita e lascio nella yogurtiera circa otto ore, poi metto in frigo i vasetti ed e’ fatto… .. magio tutto ma non mi sono mai accorta se ci sono
granuli, che dite e’ kefir?
Maria mi hai dato il via provo a fare lo yogurt con il kefir che produco, che dici sarà mangiabile?
Salve a tutti, vivo in provincia di Messina e cerco grani di kefir di latte… potreste aiutarmi?
Grazie =)
Salve,SN due mesi che bevo il kefir all’acqua. Oggi mentre lo ripreparavo mi SN accorta che i fichi secchi da mettere nell’acqua e limone e kefir ovviamente CN lo zucchero, i fichi erano coperti di alcuni vermi (fichi secchi comprati al supermercato).Insomma ho buttato tutto:-( mi SN disgustata. Per fortuna so come recuperarli di nuovo.Secondo voi ho fatto bene?
Buonasera a tutti…bellissimo articolo, anch’io cerco i grani di Kefir…sicuri e certificati. Vivo in provincia di Lecco…
[…] una scoperta nonostante esista da secoli e credo mi metterò a cercare i granuli…voi, leggete questo utilissimo post per saperne di più! Questo ingrediente può essere sostituito, se non lo trovate, […]
ciao cara,abito a sesto fiorentino volevo sapere se vendi i grani di kefir di latte ..volevo produrre yogurt in casa grazie!! giannellicinzia@virgilio.it
@cinzia: ciao Cinzia, i grani di kefir si regalano, non c’è bisogno di comprarli ;-) cerca qui, qualche donatore da contattare nella tua zona c’è :-).
Ciao!
Ciao, complimenti per l’articolo, divertente e interessante al tempo stesso!
me hanno donato i granuli di kefir circa un mese fa e la produzione si e’ avviata bene credo, riesco ad avere un vasetto ciascuno per me e il mio compagno e una piccola tazzina per mio figlio, da consumare con miele tutte le mattine.
So riuscita a donare 10 grammi di kefir a mia sorella e cosi facendo avvieremo una produzione familiare :-)
Anche io uso la proporzione che usi tu e mi trovo bene, sinceramente gia’ in un mese mi sono abituata a mangiare yogurt home made e non riesco a mangiare quelli comprati.
Avrei due domande:
-in estate, o comunque quando le temperature inizieranno a salire dove dovro’ tenere il mio kefir?n frigo?ma su che ripiano?predilige il ripiano piu’ o meno fresco?
-a voi si forma una parte acquosa Giallognola/trasparente che dovrebbe essere siero?
ci sono pareri contrastanti se consumarla o meno!
Grazie per le risposte
Serena